Gian Michele Dell Aera, Grazia Loche, Chiara Franzoni, Gianpiero Galati, Andrea Ranalli



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Skype Gian Michele Dell Aera, Grazia Loche, Chiara Franzoni, Gianpiero Galati, Andrea Ranalli Sintesi «Il mondo intero può parlare gratis» è lo slogan pubblicitario che ha lanciato Skype, compagnia telefonica in grado di garantire chiamate VoIP a basso costo, nel complicatissimo mercato della telefonia. Dopo un bruciante successo, garantito dalla scelta di una semplice architettura Peer-to-Peer (P2P) e da un efficace passaparola, la società in circa due anni è diventata uno degli astri più promettenti della comunicazione VoIP, per numero di utenti registrati e di traffico voce generato. Nel 2005 Skype vede davanti a sé una fase caratterizzata dalla proliferazione di nuovi concorrenti, mentre la sua capacità di stabilire una leadership sul mercato americano è ancora tutt altro che confermata. E inoltre prevedibile che si vada incontro ad una fase di interventi dei regolatori nazionali sul mercato del VoIP, che potrebbe rivoluzionare gli assetti futuri di mercato. Tutto questo, in aggiunta alle difficoltà e alle risorse richieste per lo sviluppo di una tecnologia ancora giovane e per la risoluzione di alcuni problemi tecnici e di integrazione, sta suggerendo ai suoi manager la necessità di cedere il controllo a un grande player di mercato. Parole chiave: telefonia VoIP; economie di rete; disruptive technology; acquisizioni; intervento del regolatore Condizioni d uso Gli Innovation Studies Business Cases (ISBuC) sono materiale didattico creato nell ambito delle attività di ricerca dell Innovation Studies Group del Politecnico di Torino e sono rilasciati sotto una licenza Creative Commons 2.5 Italia, che consente a chiunque l uso e la riproduzione libera e illimitata, a condizione di mantenere il documento nella sua forma originale e garantire l attribuzione agli autori. Gli ISBuC sono creati per finalità puramente didattiche. Le informazioni contenute nel presente documento provengono da fonti pubblicamente accessibili e citate nel testo. Le informazioni contenute possono essere imprecise, semplificate, incomplete o inaccurate. In nessun caso il seguente documento deve essere inteso come materiale informativo o commerciale sulle istituzioni, enti, imprese e società a cui si riferisce. Tutte le opinioni espresse sono quelle degli autori e non necessariamente riflettono quelle dell Innovation Studies Group o del Politecnico di Torino. L utilizzo del presente materiale costituisce condizione implicita di accettazione delle suddette condizioni. Gli autori declinano ogni responsabilità per usi distorti delle informazioni, o comunque diversi da quello didattico. Download, informazioni e condizioni d uso: http://www.is.polito.it/business_cases.html Prima pubblicazione: Settembre 2007

ISBuC Innovation Studies Business Cases Skype La storia Skype nasce nel Settembre 2002, come società provider di telefonia VoIP, grazie al sostegno della Draper Investment Company, una società di Seed e Venture Capital specializzata in global information technologies. Il business plan di Skype è legato allo sviluppo e al successivo sfruttamento di un applicazione software in grado di permettere telefonate gratuite da computer a computer, con le stesse caratteristiche di una normale comunicazione telefonica e di offrire una serie di servizi di comunicazione ausiliari ad alto valore aggiunto (ad es. servizi di messaggistica istantanea). I fondatori di Skype sono due giovani ed abili imprenditori scandinavi, Niklas Zennström e Janus Friis, che avevano inizialmente maturato un background in questo settore lavorando nella compagnia telefonica europea Tele2 a Copenhagen. Nel 2001 Zennström e Friis crearono la loro prima società, Consumer Empowerment, che, con l aiuto di alcuni programmatori, sviluppò e commercializzò il software KaZaA, un applicazione che sfruttava la tecnologia di rete peer-to-peer per permettere un collegamento diretto tra più computer collegati al network e di facile utilizzo. KaZaA permetteva di scambiare file, superando i problemi dei colli di bottiglia di cui soffrivano i software preesistenti ad architettura centralizzata. KaZaA veniva impiegato soprattutto per lo scambio di file musicali, e supportava diversi tipi di formato musicale e video, motivo per cui ottenne un immediato successo. Zennström e Friis decisero inizialmente di concedere in licenza l uso della tecnologia KaZaA, poi la cedettero definitivamente nel gennaio 2002 alla compagnia australiana Sharman Networks. I due cercarono quindi di far fruttare la propria esperienza nel campo delle architetture di rete per sviluppare nuove applicazioni anche in settori apparentemente non collegati a quello in cui avevano lavorato, e fondarono Skype Technologies S.A. Basandosi sulla loro precedente esperienza, i due fondatori erano ben consapevoli dei maggiori problemi legati alle prime architetture P2P: 1. Le infrastrutture centralizzate con diversi tipi di reti erano dispendiose sia da costruire, che da mantenere 2. La difficoltà di interazione tra le reti rendeva problematico lo sviluppo di nuovi servizi (ad esempio l integrazione audio-video) 3. Notevoli investimenti di tempo e capitali erano necessari per sviluppare questo genere di reti, con conseguente lievitazione degli eventuali costi per i consumatori Nell Agosto 2003 si arriva alla prima release del software: un applicazione facile da installare, configurare e di semplice utilizzo, che richiede semplicemente all utente di avere un computer con un collegamento ad Internet, una scheda sonora ed un microfono. Una volta registrati, gli utenti possono effettuare telefonate gratuite da computer a computer, sfruttando la rete IP, mentre è necessario acquistare un credito telefonico per chiamare un numero di telefono fisso o mobile della rete telefonica tradizionale nazionale e internazionale, a tariffe particolarmente vantaggiose (servizio SkypeOut). Il servizio SkypeIn permette di ottenere un numero personale sul quale ricevere le chiamate provenienti dalla rete tradizionale PSTN. Ulteriori servizi offerti includono la possibilità di effettuare conferenze video con qualsiasi altro utente Skype o possessore di un numero di telefonia fissa o mobile, trasferire file, avviare chat semplici, mandare brevi messaggi di testo (SMS), registrare chiamate (analogamente alla tradizionale segreteria telefonica), ecc... Il software è disponibile per diverse piattaforme quali Linux, Mac OS X, Pocket PC e Windows, in modo tale da consentire la comunicazione fra gli utenti, a prescindere dalla dotazione informatica personale. In seguito, dal Marzo 2007 le funzionalità di Skype saranno aumentate fino a raggiungere la sua configurazione attuale, che comprende anche i servizi SkypeFind e SkypePrime. Il primo è una guida attraverso la quale gli utenti Skype possono ricercare il contatto di una certa azienda (ristorante, negozio di fiori, similmente alle Pagine

Bianche) ed eventualmente metterli in contatto direttamente attraverso SkypeOut. Skype Prime dà la possibilità di guadagnare ricevendo chiamate sul proprio numero telefonico (come per Help Desk / numeri a pagamento). Già nella versione Beta, l applicazione riscuote un discreto successo, tanto che nel febbraio 2004 (dopo poco più di sei mesi dal suo lancio) erano già stati scaricati circa 6 milioni di copie e la notizia rimbalza sulle colonne del Fortune, che la inserisce fra le società più promettenti dell IT. Il successo iniziale viene confermato nel Marzo 2005, quando Skype vince il Webby Award for Telecommunications, considerato l Oscar di Internet secondo il New York Times, in riconoscimento dell eccellenza, la creatività, l utilizzabilità e la funzionalità nel web design. Nell Aprile 2006 Skype annuncia di aver acquistato Sonorit Holding AS e la sussidiaria americana Camino Networks Inc, un provider di tecnologia voce per internet. Tale acquisizione permetterà a Skype di aggiungere nel proprio team tecnico esperti nell ingegnerizzazione della voce online, in modo da aiutare il design e lo sviluppo di Skype per il futuro. Le campagne pubblicitarie e di marketing sono tutte inizialmente tese all incremento del numero di utenti iscritti: nel maggio 2005, Skype annuncia il lancio di un programma che garantisce una commissione del 10% per communities online, publishers di siti web e bloggers nel caso in cui effettuassero promozione per conto di Skype nei loro siti web. Nell agosto 2005 Skype lancia il premio Jyve, una competizione tra sviluppatori per la creazione di prodotti HW e SW (ne furono proposti circa 400) da integrare con il software Skype, che culmina con la creazione della Platform Advisory Council, un consiglio di quindici membri scelti tra i più brillanti sviluppatori della comunità Skype per sostenere lo sviluppo della sua piattaforma. Nel corso degli anni, Skype stabilisce anche una serie di partnership con compagnie hardware, software e ISP per la messa a punto di prodotti e servizi complementari, in maniera tale da legare il marchio Skype a brand ben già noti ed affermati. Tra i vari partners si annoverano: COLT, ibasis, Level 3 e Teleglobe su servizi di terminazione di chiamate via SkypeOut; Motorola per le auricolari bluetooth, attraverso le quali gli utenti possono utilizzare i servizi VoIP di Skype direttamente dal cellulare; Philips Electronics e D-link per i telefoni cordless da collegare al PC tramite USB o per telefoni solo Voip, completamente indipendenti dal computer; NETGEAR per gli Hot Spots WiFi Hutchison 3 Group per le comunicazioni 3G. La tecnologia Sebbene i servizi offerti da Skype assomiglino a prima vista ad altre applicazioni concorrenti quali MSN, GoogleTalk o YahooVoice, la tecnologia e i protocolli utilizzati da Skype differiscono significativamente da quelli comunemente adottati, soprattutto per quanto riguarda le modalità di utilizzo del VoIP e del Peer to Peer (P2P). Il Voice Over Internet Protocol o Voce Tramite Protocollo Internet (VoIP) è una tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet o un'altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP, anziché passare attraverso la rete telefonica tradizionale (PSTN). Ciò consente di eliminare le relative centrali di commutazione e di economizzare sulla larghezza della banda occupata. I pacchetti di dati contenenti le informazioni vocali vengono instradati sulla, dopo essere stati codificati in forma digitale, e ciò solo nel momento in cui è necessario, cioè quando uno degli utenti collegati sta parlando. Si possono distinguere due tipi di servizi VoIP, i servizi facilities-based e quelli client-based. I primi sono realizzati attraverso l'uso di un'apparecchiatura chiamata Analogue Telephone Adaptor (ATA), che permette all utente di connettere un telefono tradizionale al computer o di collegarlo direttamente alla rete IP. Normalmente questi servizi utilizzano dei protocolli standardizzati dalla comunità scientifica internazionale (e per questo aperti), tra i quali troviamo l'rtp, il SIP, l'h.323, lo IAX o lo IAX2. [13] I servizi client-based sono applicazioni client basate su un software, scaricabile dalla rete, in grado di realizzare una comunicazione VoIP, a patto che il computer su cui sono installati sia dotato di cuffie (o audio) e microfono. Rientrano in questa categoria anche i produttori di componenti VoIP specializzati, i quali rilasciano telefoni che anziché avere un RJ-11 standard (il connettore del telefono) hanno un RJ-45 che è il connettore della rete Ethernet. In aggiunta esistono telefoni WiFi che permettono al consumatore di usare il VoIP via Hot Spots. La maggior parte di questi operatori propone chiamate gratuite fra utenti che abbiano installato lo stesso software (ad esempio Skype, Google Talk, Yahoo Voice, ecc) e chiamate a pagamento verso tutti gli altri utenti. 2

In Figura 1 è mostrato un esempio di differenti architetture VoIP client-based e facilities-based. Supponiamo che un utente Skype (SoftPhone) voglia chiamare un altro utente Skype per effettuare una chiamata da PC a PC: tutto il traffico di dati vocali passa esclusivamente attraverso la rete IP, ed è quindi sufficiente conoscere l'indirizzo IP dell'altro utente per poter inoltrare la chiamata. Diversamente, quando l utente vuole chiamare un telefono fisso (sulla rete PSTN), i pacchetti devono passare dalla rete IP alla rete telefonica, transitando attraverso il VoIP Gateway, che trasforma i pacchetti IP in una normale chiamata telefonica e viceversa. Il modello di rete P2P è l antitesi dell'architettura client-server, dove la comunicazione esiste solo da e per un server centrale. In una rete di trasferimento di file peer-to-peer esistono invece solo nodi di pari importanza (o quasi), che funzionano contemporaneamente da client e server verso altri nodi sulla rete. Un'importante conquista che ha segnato il successo delle reti peer-to-peer è coinciso con la possibilità di sfruttare la banda dei singoli client, permettendo così di incrementare la larghezza di banda totale (ossia la larghezza di banda disponibile per il download per l'utente medio). In questo modo, la banda disponibile cresce al crescere dei nodi, al contrario del modello client-server, dove tutti i client devono dividersi un'unica banda in uscita dal server e quindi al crescere del numero dei client si avrebbero velocità di download consistentemente più basse per ogni utente [12]. Per comprendere le funzionalità delle reti P2P, è utile raccontare qualcosa sulla loro evoluzione, avvenuta in due momenti fondamentali, in concomitanza con la diffusione del file-sharing, ossia il sistema di scambio e condivisione organizzata di file (musica, libri, archivi, software,..) fra utenti della rete. Le reti P2P di prima generazione (Figura 2) avevano un elenco di file centralizzato, in capo ad un server centrale. Un esempio famoso di rete P2P organizzata in questo modo è offerto da Napster, il primo coordinatore di reti di file-sharing per lo scambio soprattutto di musica, che divenne particolarmente popolare fra il 1999 e il 2001. Questa architettura di P2P è basata su un modello centralizzato: un utente invia una richiesta di ricerca, ad esempio una canzone, un video o un film al server centrale; il server risponde inviando un elenco dei nodi che hanno il file ricercato e ne permette quindi la connessione e il download. Il modello centralizzato tuttavia solleva profili di responsabilità legati alle violazioni dei diritti della proprietà intellettuale, perché il gestore di questo tipo di elenchi finisce di fatto per accollarsi la responsabilità legale della riproduzione illegale di opere protette da copyright, come stabilì infatti il tribunale statunitense nel noto caso giudiziario che segnò il tramonto di Napster. A seguito dei problemi legali sollevati dal caso Napster, Justin Frankel della Nullsoft cercò quindi di superare questa difficoltà attraverso la creazione di una rete che, pur consentendo le stesse funzionalià, non aveva però bisogno di un server centrale. La sua nuova rete, Gnutella, un esempio perfetto di peer-to-peer di seconda generazione, fu pertanto creata in modo tale che tutti i nodi fossero uguali (Figura 3). In questo modo veniva a mancare un soggetto giuridico centrale a cui attribuire la responsabilità della riproduzione di materiale sotto copyright, la quale ricadeva direttamente sulla massa degli utenti della rete. In seguito Gnutella e tutte le altre reti decentralizzate adottarono un sistema di parziale gerarchizzazione (inizialmente ideato da FastTrack), che consente di superare i problemi legati ai colli di bottiglia che un architettura completamente piatta creava. Nella nuova architettura (Figura 4), alcuni nodi con maggiori capacità, vengono scelti per diventare più importanti di altri e mantenere gli indici di riferimento, mentre i nodi con minori capacità dipendono dai primi per avanzare delle richieste, realizzando così una rete che con grandi capacità di scalabilità. Le tabelle Hash distribuite (DHT o Global Index) rappresentano l elemento innovativo delle reti p2p di seconda generazione, risolvendo il problema della scalabilità: i nodi prioritari sono responsabili di indicizzare le Hash Table (usate per identificare i file), permettendo una ricerca veloce ed efficiente per ciascuna istanza di un file sulla rete. Infine le reti P2P di terza generazione come Freenet, I2P, GNUnet, Entropy, MUTE e ANTs P2P) sono architetturalmente analoghe ed in più hanno elaborato dei sistemi che garantiscono l anonimato. Questa evoluzione non ha tuttavia riscosso particolare successo (Figura 5). L Architettura P2P di Skype Skype, così come il suo antenato KaZaA, utilizza un architettura P2P di seconda generazione. All'interno dell'architettura di Skype si possono distinguere tre entità principali, di diversa importanza: i) Nodi; ii) i Supernodi iii) il Server utenti. I nodi corrispondono agli utenti di Skype, i quali gestiscono direttamente tutte le funzionalità del sistema. Per effettuare un collegamento tra due nodi è necessario che entrambi siano collegati con qualche super-nodo. I super-nodi sono sempre degli utenti Skype, i quali però dispongono di una connessione internet a larga banda parzialmente inutilizzata, una CPU potente, una grande quantità di memoria RAM e un indirizzo IP pubblico. Il fatto che un utente si comporti da nodo o da super-nodo non è deciso dal cliente, che quindi non ha alcun controllo, né visibilità su questa operazione. Il server utenti è un sistema che dispone delle informazioni relative agli utenti 3

registrati ed è incaricato della validazione dei nuovi utenti che si registrano. I server-utenti sono anche incaricati di conservare l'informazione che si riferisce allo stato dei diversi utenti, di realizzare ricerche di directory e reindirizzamento dei flussi dei pacchetti di voce e di messaggi di conversazione nel caso in cui qualche nodo sia dietro un NAT restrittivo. L'informazione riguardante lo stato degli utenti Skype (on-line o off-line) non viene immagazzina in maniera centralizzata come avviene con Windows Live Messenger o Yahoo Voice, ma è distribuita sui nodi della rete e sono questi nodi, di propria iniziativa e periodicamente, a sollecitare e inviare l'informazione sullo stato attuale dell'utente Skype al resto dei contatti personali. I veri end-point delle comunicazioni P2P sono dunque i super-nodi, come succede in un sistema client-server. Oltre al server di login, ci sono poi i server SkypeOut e SkypeIn che permettono il collegamento PC-PSTN in entrambe le direzioni e che però non erano compresi nella configurazione iniziale di Skype. Essi non rappresentano comunque una novità dal punto di vista tecnologico, poiché corrispondono esattamente ai VoIP Gateway rappresentati nella figura precedente. Il numero di super-nodi di cui Skype fa uso non è conosciuto esattamente, ma sembra essere nell'ordine dei 100.000 utenti, dei quali si calcola che circa il 30-40% in media sia contemporaneamente on-line, con una variazione che non supera normalmente il 10%. Non si sa esattamente quanti super-nodi siano mantenuti da Skype direttamente e quanti siano semplici utenti che operano da super-nodi, ma la percentuale dei primi sembra essere molto bassa [3]. Una delle frequenti critiche che viene mossa a Skype, è relativa all utilizzo di semplici utenti come super-nodi, in modo non espressamente autorizzato e comunque non-controllabile. Complessivamente tuttavia, pare che il consumo di banda richiesto dal programma per espletare la funzione di super-nodo sia inferiore a 205 bps per il 50% del tempo: un consumo molto ragionevole, che non dovrebbe influenzare le attività di utente dotato di una connessione ADSL a 4 Mbps o superiore. Dal punto di vista tecnologico, l architettura reticolare di Skype garantisce che, se anche un supernodo dovesse crollare, questo sarebbe velocemente rimpiazzato da un altro, la qual cosa conferisce a Skype il vantaggio di una migliore robustezza, soprattutto se paragonato ai concorrenti client-based, grazie proprio all'utilizzo del P2P per la trasmissione dei dati. L'utilizzo del P2P permette poi maggiore scalabilità, in quanto è possibile accettare nuovi utenti senza che sia necessario introdurre nuove infrastrutture, riduce al minimo i costi di gestione e assicura una più facile espansione della rete rispetto ai concorrenti facilities-based, che devono al contrario sostenere spese aggiuntive per incrementare la dimensione della rete, a parità di servizio. Nonostante il successo di questa tecnologia, Niklas Zennstrom, fondatore della società, si è sempre detto fortemente convinto che la comunicazione VoIP non costituisca l evoluzione necessaria di quella tradizionale: come l e-mail non ha sostituito il fax, così Skype non sostituirà la telefonia tradizionale è stato un suo celebre commento. I principali aspetti che impediscono alla tecnologia VoIP di essere realmente sostitutiva al PSTN sono: L alimentazione: il VoIP è dipendente dalla rete elettrica, a differenza della rete PSTN che continua a funzionare anche se la corrente viene a mancare. La mancanza di un accesso diretto ai numeri di emergenza: questo servizio non può essere garantito, perchè non esiste un indicazione geografica dell indirizzo IP e le autorità non possono localizzare l origine della chiamata. Tempo di Broadband: i VoIP usano collegamenti broadband ad internet, da cui quindi dipendono, almeno per le utenze domestiche, ereditandone gli eventuali difetti (tempi di collegamento e velocità di connessione alla rete). Qualità del servizio: per il momento esistono problemi sia di latenza, intesa come ritardo nella consegna dei pacchetti, che per la distorsione nella ricezione del segnale vocale, rispetto ai servizi tradizionali. Limitazioni computazionali: la resistenza e la qualità della comunicazione attraverso i servizi VoIP dipende da caratteristiche e configurazione del PC dall utente e dalla potenza del suo microprocessore. Assistenza: mentre l installazione del servizio base è relativamente semplice, alcuni servizi evoluti richiedono qualche capacità di configurazione da parte dell utente, in aggiunta alla normale configurazione dei servizi di connessione. Per il momento i servizi e la rete di assistenza offerti da Skype sono assai limitati Infine, nonostante un indiscusso successo, non sono mancati da parte sia di singoli utenti che di intere community numerosi allarmi circa la sicurezza delle connessioni a Skype, nonostante la ferma opposizione della società, che ha costantemente ribadito l affidabilità del protocollo AES a 256 bit utilizzato per la cifratura delle chiamate. Tuttavia, un analisi riportata dalla societá Gartner ha segnalato vari problemi di sicurezza di Skype, in particolare 4

per l utenza business [1]. Questi problemi riguardano sia la qualità del Session Initiated Protocol (SIP), che, essendo proprietario, non può essere testato dagli utenti e che non è del resto mai stato autenticato da enti esterni, come il Federal Information Processing Standard (FIPS), sia i firewall, che, per consentire la connessione a Skype, lasciano aperte delle potenziali finestre di vulnerabilità per l intera rete locale. Il Mercato Nel 2006 Skype conta complessivamente 136 milioni utenti registrati. Naturalmente non tutti gli utenti registrati sono effettivamente attivi. Se si calcolano gli utenti che utilizzano il servizio in modo abituale, il numero di utenti scende tipicamente a proporzioni assai più ridotte. Nel conteggio più parsimonioso, si considera che siano abituali circa il 10%-15% degli utenti registrati, un numero stimabile da 13 a 21 milioni. Gli utenti che generano ricavi sono ancora meno: in media il 5% del totale. Fino a questo momento Skype è utilizzato soprattutto dall utenza domestica, che quindi ne fa un uso prevalente in ore serali. L uso da parte di utenze business di Skype fino al 2006 non supera il 20% del totale del traffico generato. Il numero di utilizzatori tipicamente varia nell arco di una giornata, anche in dipendenza dal raggiungimento delle ore di punta nelle diverse fasce continentali ad alta intensità di utenti. Skype ha registrato una crescita rilevante dei minuti di chiamate realizzate dagli utenti di Skype tra il 2002 e il 2005 rispetto alla crescita del traffico VoIP. Più della metà del traffico che attraversa la rete di Skype è internazionale, il che suggerisce che la penetrazione per il momento è avvenuta fra utenti con esigenze di comunicazione specifiche, mentre la maggioranza del mercato, costituita dai normali utenti delle linee telefoniche non ha ancora adottato il servizio. Nel complesso la quota di mercato di Skype sul totale del mercato VoIP è decisamente modesta, anche se in crescita su un mercato già crescente in valori assoluti: i minuti di conversazione fatti con Skype sono passati dal 2.8% nel 2005 al 4.4% del complesso delle chiamate VoIP nel 2006. La costante diffusione di questa tecnologia ha portato alla nascita di diversi VoIP provider (attualmente ci sono oltre 900 VoIP provider conosciuti), ma solo pochi di loro hanno effettivamente un numero significativo di utenti e per questa ragione sono anche molti quelli che falliscono: nel 2006 sono uscite dal mercato più di 86 poiché, nonostante i bassi costi, è comunque difficile superare la massa critica. Dal punto di vista geografico, gli utenti di Skype non sono distribuiti uniformemente nei diversi paesi: Skype è molto forte sui mercati europei e in prospettiva su quelli asiatici, mentre il mercato americano conta solo per il 25% del totale. In Tabella 1 è riportata la ripartizione percentuale degli utenti di Skyep nel 2006 sui diversi mercati nazionali [11], mentre in Tabella 2 è riportata la situazione di dettaglio nel mercato VoIP statunitense. Secondo uno studio di instat (www.instat.com), 9 milioni di famiglie negli USA usano almeno un servizio VoIP. Questo corrisponde ad una penetrazione del mercato del VoIP pari al 7.90% delle famiglie americane. La Tabella 4 divide in due segmenti i fornitori di servizi VoIP: quelli basati sull esistenza di un infrastruttura dedicata e quelli basati sul sistema client, nel quale Skype predomina sugli altri concorrenti. Ciò anche se attualmente in America i failities-based VoIP provider come Vonage, Time Warner, Comcast, Cablevision, and Cox sono più diffusi dei precedenti, Nel lungo periodo si prevede tuttavia che la tecnologia client-based VoIP di Skype avrà grandi potenzialità di sviluppo, grazie ai vantaggi in costi e flessibilità. Il mercato su cui Skype ha una posizione nettamente dominante è quello Inglese. Nel maggio 2006 più di 1.8 milioni di utenti residenziali risultavano aver attivato almeno un servizio VoIP negli UK. Di questi utenti, il 48% utilizza un prodotto Skype. Il resto del mercato e diviso fra Vonage, con circa il 20%, British Telecom, con il 17% e Wanadoo (ora Orange), con poco meno del 10%, anche se le quote di mercato esatte dei servizi voce sono difficili da determinare, poiché il traffico voce spedito sulla rete è simile a qualsiasi altro dato spedito in forma di pacchetto. Naturalmente la diffusione dei servizi VoIP cresce con la disponibilità di connessione broadband, il numero di Hot Spots e la massa di utenti già attivi. Molti utenti residenziali sono attratti dal VoIP per via del suo basso costo. Più in generale, i consumatori sono attratti dalla portabilità consentita dal VoIP, che permette di rispondere ad un solo numero di rete fissa nazionale, ovunque l utente si colleghi con un collegamento broadband (fisso o senza fili). In prospettiva il mercato dei servizi VoIP avrà una grossa crescita nei prossimi tre anni e si prevede fra l altro una fase di market shake-out, in cui usciranno dal mercato molti degli attuali (oltre 900) VoIP provider attivi nel mondo. La strategia Il punto di forza di Skype, rispetto ad altri servizi di VoIP, è dipeso dall aver fin da principio legato i servizi voce da pc a pc, con quelli da e per l esterno e con l Istant Messanger. Anche in seguito, Skype ha puntato sulla 5

diversificazione dell offerta (variety-based positioning), introducendo Skype Prime, Skype Business, SkypeIN, Skype Found, Skype Enterprise, eccetera (i nuovi servizi vengono introdotti tipicamente dopo una prima fase di testing in versione Beta, in cui è stato sollecitato il feedback degli utenti). La realizzazione di una versione di Skype per Pocket-PC, che consente l utilizzo dei servizi VoIP anche da Hot Spot WiFi, ha aperto la possibilità di fare competizione sul prezzo anche per le chiamate in movimento. Un accordo con Motorola ha consentito anche di includere direttamente nei cellulari i software di collegamento ai servizi VoIP via Hot Spots, dei quali esiste una buona copertura negli Stati Uniti e Canada e in paesi europei come Regno Unito, Estonia e Finlandia. I ricavi di Skype sono generati per l 85% dal servizio SkypeOut e ad altri servizi premium (utenze business). La scelta di un architettura di rete P2P caratterizzata da bassi costi di gestione, facile scalabilità e elevata robustezza consente a Skype di offrire chiamate internazionali e intercontinentali a prezzi non supportabili dalle compagnie tradizionali di telecomunicazioni. Skype infatti, adopera la rete P2P per raggiungere a costo nullo il nodo più vicino in cui si trova il destinatario della chiamata; per poi pagare solo la parte di terminazione della chiamata che esce dalla rete IP più vicina e raggiunge l utente fisso o mobile. Il prezzo applicato per la terminazione, in molti pesi è regolato o vigilato dall ente di controllo nazionale. Al rimanente 15% contribuiscono gli introiti per servizi SkypeIN (per il momento forniti solo in 14 paesi), le vendite dello Skype Store, e anche la vendita di licenze Skype API per l uso dell interfaccia da parte di produttori di componenti e software complementari, come ad esempio HotRecoder e Unyte. Il primo è un software in grado di registrare le conversazioni fatte con Skype e con altri sistemi di messaggistica vocale, utile soprattutto per il podcasting. Unyte è un software di desktop-sharing, per il lavoro a distanza, capace di condividere la videata del proprio computer mentre si è in contatto via Skype con qualcuno. Le interfacce API inoltre possono essere applicate per lo sviluppo di cellulari e altri strumenti mobili di comunicazione VoIP, come quelli offerti da ISkoot, una startup di Cambridge, che sta lanciando servizi di telefonia mobile VoIP. Nel 2005 quindi il management di Skype si trova a riflettere sulla sua posizione. Nel complesso, il business sta andando molto bene, ma ci sono alcuni problemi che meritano un attenzione particolare. Anzitutto, sebbene la tecnologia e l architettura siano ben congegnate, in realtà non è particolarmente difficile replicarne la struttura e offrire prodotti simili. Seguendo la strada tracciata da Skype, molti nuovi concorrenti stanno entrando nel mercato, compreso molte società già forti in altri segmenti dei servizi internet-based, come incluso AOL, Google, Microsoft, e Yahoo, che stanno annunciando o hanno già iniziato piani d investimento futuri. Molti di questi operatori hanno potenzialmente servizi complementari e forti sinergie da sfruttare e possono quindi essere particolarmente pericolosi soprattutto sui mercati in cui la penetrazione di Skype è ancora bassa. Anche se sembra assai improbabile che nuovi operatori riescano ad affermarsi in Europa, dove la posizione di Skype è ormai abbastanza consolidata, il basso grado di penetrazione sul mercato nordamericano offre un potenziale terreno di facile ingresso per i concorrenti e sembra urgente investire in modo massiccio, per battere i concorrenti sul tempo. In secondo luogo, preoccupa molto il management di Skype la possibilità che il mercato venga considerevolmente stravolto nel futuro da interventi regolatori dei governi nazionali. Il VoIP si sta diffondendo velocemente e fino ad ora i prodotti voce di tipo peer sono stati lanciati da Skype e dai suoi concorrenti senza dover tener conto di particolari limitazioni regolamentative, a cui invece sono massicciamente soggetti gli operatori della telefonia tradizionale e anche i fornitori di servizi di sostituzione telefonici VoIP facilities-based. Le società di VoIP sono già soggette a regimi e regolamentazioni in diversi paesi, oltre che ad un regime di tassazione e controllo delle tariffe, ed è prevedibile che interventi in questo senso non tarderanno a mancare. Per una società piccola come Skype c è il rischio reale di soccombere in un confronto politico con i governi nazionali a cui parteciperanno anche gli agguerritissimi operatori di telefonia tradizionale. Oltre a tasse e a limitazioni, c e il rischio che si imponga l obbligo di garantire chiamate a numeri di emergenza, requisiti di accesso per disabili, requisiti di sicurezza della comunicazione tra utenti, ecc., che imporrebbero notevoli costi di sviluppo di nuove tecnologie in grado di garantirli. Infine, alcuni potenziali concorrenti finanziariamente più solidi, come le società di telecomunicazioni con infrastrutture e venditori di broadcasting via cavo o tramite satellite stanno pensando di associare i servizi VoIP ad altri servizi di comunicazioni senza fili, voce e dati, accesso Internet e televisione via cavo in un unico bundle di servizi, sfruttando anche il proprio gruppo di clienti già consolidati. Momento decisionale Mentre tutte queste future sfide sono all orizzonte, alcuni grandi attori di mercato si fanno avanti, offrendo di acquistare partecipazioni di maggioranza dell impresa. Tra le offerte di acquisizione pervenute attorno alla seconda 6

metà del 2005, i pretendenti più seri sono Google o ebay, entrambi in grado di offrire una solidità finanziaria, ma assai diversi in termini di strategia e potenziale sviluppo. Mentre Google sembra offrire un immagine e una strategia aziendale fortemente in linea con lo spirito di Skype, che ha puntato sempre sulla gratuità come valore aggiunto dei servizi di rete, ebay offrirebbe una serie di vantaggi in termini di servizi complementari, tra cui soprattutto integrazione con servizi di marketplace e pagamenti (Ebay possiede Paypal, lo standard affermato per le transazioni su internet). L idea di ebay è quella di completare la sua offerta di servizi legati al marketplace, in quanto i servizi sia di messaggistica istantanea che voce consentirebbero una agevole e più diretta comunicazione tra venditore e acquirente, in linea con la sua strategia di consolidamento della leadership non solo dell E-Commerce, ma anche nei più generali servizi community-based. In aggiunta, Skype è per ebay una buona piattaforma di lancio per i mercati emergenti di Cina, India, est europeo e Brasile, dove ha già affermato il proprio marchio con un certo successo. Riferimenti bibliografici [1] Blood S., Pescatore J., Rickard N. 2005. Evaluate the Security Risk of Using Skype for Enterprise Telephony, Gartner pubblication 7 April 2005. [2] Max H., Ray T. 2006. Skype: The Definitive Guide, Que, Indianapolis. [3] Guha S., Daswani N., Jain R. 2006. An Experimental Study of the Skype Peer-to-Peer VoIP System, Cornell University, mimeo. [4] http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=34522. [5] http://www.skypejournal.com/blog/2007/04/skype_enterprise_edition.html [6] http://www.telegeography.com/cu/article.php?article_id=15656&email=html [7] http://homepage.mac.com/hhbv/blog/skypegrowth/skypegrowth.html [8] http://webnews.html.it/news/leggi/4884/ebay-trimestrale-in-linea-con-le-attese/ [9] www.businessweek.com/the_thread/techbeat/archives/2005/09/why_ebay_is_buy.html [10] http://news.techwhack.com/2030/110912-the-story-of-skype-and-ebay/ [11] http://www.instat.com [12] Rov B., Angelov B., Nov O. 2006. Fusion of Disruptive Technologies: Lessons from the Skype Case, European Management Journal, 24(2 3):174-188. [13] Salman A., Baset and Henning Schulzrinne: An Analysis of the Skype Peer-to-Peer Internet Telephony Protocol, 15 settembre 2005. 7

Tabelle Tabella 1 Numero di utenti reali % sul totale Western Europe 2054586 9.60% East Europe & Middle East 3467114 16.20% Africa 2311409 10.80% USA 2801384 13.09% Canada 916817 4.28% South America 4706325 21.99% Australia/NZ/Japan/Tal/S.Kor 1760401 8.23% China 2112482 9.87% India/Other 1267489 5.92% Total 21398007 100.00% Fonte:INStat Tabella 2 VoIP Households 9052 penetrazione sul totale US households 7.9 penetrazione sul totale US broadbands 20 Facility-based VoIP providers Client-based VoIP providers Vonage 1715 Skype 2174 Time Warner Digital Phone 1649 Microsoft MSN 1117 Comcast Digital Voice 1348 Yahoo Messenger with voice 1020 Cabletelevision/Optimum Voice 1101 Google talk 658 Cox Digital Phone 420 AOL Phoneline 266.00 altri 1546 Fonte: INStat Tabella 3 Proiezioni 2007 2006 2005 Utenti registrati 264469518 169875000 74700000 Utenti effettivi 33256395 21361366 10948370 Nuovi utenti 11895029 10412996 7280553 Ore giornaliere d'uso per utente reale 8.00 8.00 8.00 Fonte: Skype 8

Figure Figura 1: Reti VoIP Figura 2: Rete P2P di prima generazione. Figura 3: Rete P2P di seconda generazione. Figura 4: Supernodi Figura 5: Reti P2P di terza generazione. 9