ANDAMENTO DEI MERCATI



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ANDAMENTO DEI MERCATI Euler Hermes Italia

SOMMARIO INFO AL 31.10.2013 MONDO... 3 Stati Uniti... 3 Giappone (terza economia del pianeta)... 4 Cina... 4 India... 4 EUROPA... 6 Germania... 6 Francia... 6 Gran Bretagna e Irlanda... 6 Spagna... 6 ITALIA... 8 I SETTORI... 10 AEROSPAZIO... 10 AGROALIMENTARE... 10 CARTA... 12 CHIMICA, COMBUSTIBILI ED ENERGIA... 12 FARMACEUTICA... 13 CONCIA, CALZATURE E PELLETTERIA... 13 DISTRIBUZIONE E COMMERCIO... 14 EDILIZIA... 14 PIASTRELLE E ACCESSORI EDILI... 15 ELETTRONICA ED ELETTRODOMESTICI... 16 GIOCHI, SPORT, MUSICA E INTRATTENIMENTO... 16 INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI... 16 LEGNO-ARREDO... 17 LUSSO... 17 MECCANICA VARIA E METALMECCANICA... 18 METALLURGIA E PRODOTTI IN METALLO... 18 NOLEGGIO AUTO E NAUTICO... 18 NAUTICA E TRASPORTI MARITTIMI... 19 OREFICERIA E OCCHIALI... 20 PUBBLICITÀ, EDITORIA E MEDIA... 20 TESSILE- ABBIGLIAMENTO... 20 TRASPORTI E LOGISTICA... 20 TURISMO... 21 WELLNESS E COSMETICA... 21 MATERIE PRIME... 23 Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 2

MONDO LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE Mentre il presidente della Fed ha tutti i motivi per anticipare lo stop alla pioggia di liquidità negli Usa, i t- Bond decennali ricominciano a salire attirando i capitali che erano emigrati verso mercati più remunerativi. Cina e Russia ancora non soffrono, ma per India e Brasile sono dolori. E una lezione che vale anche per l Italia. L euro forte ringrazia gli Emergenti. Le mosse della Fed dirottano i flussi degli investimenti verso il Vecchio Continente. Un dollaro ogni quattro in fuga dai mercati in via di sviluppo ha preso la via dell Eurozona rafforzando così la moneta unica ai massimi da due anni. L apprezzamento del cambio minaccia la competitività delle aziende di Eurolandia. Il livello medio dei dazi non è elevato ma il vero freno sono le barriere non tariffarie, in forte ascesa nei Paesi emergenti che vanno all attacco della Fed. Le polemiche sulla politica monetaria Usa oscurano il piano per la crescita e l occupazione. Rallentano vistosamente Brasile e India, diversi Paesi asiatici accusano pesanti fughe di capitali. Fra 2010 e 2013 le transazioni su monete e tassi sono cresciute del 25%, ma in Italia si registra una flessione. Le transazioni offshore e il boom nell uso dei derivati hanno generato una svolta epocale per le monete delle economie emergenti. In Usa e Germania i listini battono la crisi: nel dopo Lehman il migliore è il Nasdaq. Molto bene anche il Messico. A soffrire invece sono stati i mercati europei, e fra tutti quello italiano, peggiore di quello spagnolo. Leggermente negative anche Francia e Olanda. Fuori dall euro, positive Svizzera e Svezia. INNOVAZIONE E ALTRO E-commerce, la Cina supera gli Usa. Il consumatore cinese va a caccia di sconti per abbigliamento e tecnologia. 300 miliardi di fatturato per l Europa contro i 294 realizzati negli States. In Italia la crescita è stata del 30%. Boom delle carte di credito. La nostra spesa pro capite è di 830 euro, in Europa la media è di 1.243. La corsa all oro blu spinge l innovazione. Per Banca Mondiale nel 2050 la carenza idrica colpirà 4 miliardi di persone. In pista soluzioni hi-tech per recuperare le acque di scarico e del mare. Le principali aree Stati Uniti Lo shutdown ha tolto al Pil lo 0,6%. La Fed potrebbe rinviare il tapering. Il mondo ha accumulato 52mila miliardi di debiti sovrani, un terzo sono degli Usa. Auto Usa, vendite boom. Tornano i livelli pre-crisi. I tre big di Detroit sono in utile grazie ai tagli dei costi fissi. Dalla Apple alla Hewlett Packard, dalla General Electric alla American Giant, le 600,00 500,00 400,00 300,00 200,00 100,00 0,00 Ordinativi del manifatturiero Usa Fonte EH Global Insight grandi aziende statunitensi hanno ripreso a produrre in patria limitando le delocalizzazioni e sfruttando i vantaggi del dollaro debole su cui punta la Fed. Messico, non più solo auto Usa: così ruggisce la tigre azteca. Lo sviluppo ferroviario prevede stanziamenti superiori a 12 miliardi di dollari. Un piano di investimenti pubblici di 102 miliardi di dollari mira a rafforzare la rete di autostrade, porti e aeroporti. Il Paese centroamericano offre 44 accordi di libero scambio. Brasile e Indonesia aumentano i tassi per la fuga dei capitali. La rupia recupera insieme alle altre monete, ma i fattori di debolezza restano irrisolti: stretta Fed e deficit commerciali hanno provocato un precipitoso rientro dei capitali. E-commerce, il boom del Brasile. I settori più forti sono l elettronica, i Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 3

computer e la moda. Cellulari in crescita costante. I due fattori di successo riguardano il numero di brasiliani con connessione internet (35 milioni), mentre il secondo le ore passate ogni settimana sul web (30). Brusca frenata della crescita del paese carioca dopo che i brillanti risultati degli ultimi anni l avevano proiettato nel gotha internazionale e avevano fatto sì che gli venissero assegnati sia i campionati di calcio 2014 che le olimpiadi 2016. A Singapore l inquinamento sale a livelli pericolosi per il fumo proveniente dagli incendi in Indonesia. La città-stato non ha più spazio, si espanderà sottoterra. Presto un bunker petrolifero da 60 ettari e una città della Scienza con 4mila posti. Macchinari e vino settori di punta del made in Italy. Giappone (terza economia del pianeta) Abenomics, fase due nei bilanci delle aziende la resurrezione della Corporate Japan. La politica ultra espansiva del premier nipponico si è basata finora sulla stampa di moneta per acquistare debito pubblico. Ora Shinzo Abe scommette sui Giochi 2020 assegnati a Tokio con i progetti immobiliari. Si aprono spazi per le forniture legate ai grandi lavori ma anche per l export di alimentare, moda e attrezzature sportive. Forte interesse delle piccole e medie aziende per i progetti di Tokyo nel fotovoltaico. La liquidità 9,6 10,4 Pil cinese 9,2 9,2 spinge il real estate. La politica monetaria ultraespansiva segna l esplosione a livelli da primato 9 7,8 dei trust immobiliari (Reit). In aumento l Iva ma piano da 50 miliardi di dollari con sgravi alle aziende per smaltire l aumento dal 5 all 8%. Cina L economia cinese riprende velocità. Gli ultimi dati sull export (+7,2% in agosto) rafforzano lo scenario di un atterraggio morbido. Stabile anche l inflazione. Pechino si conferma tra i tre maggiori 2008 2009 2010 2011 2012 2013 p. investitori esteri a livello mondiale anche nel 2012, con un aumento dell 8,7% sul 2011. Dal Pil in frenata alle banche-ombra, a Pechino il tramonto dell età dell oro. Il tramonto dei tassi amministrati può costare quasi l 1% del Pil. La Cina passa a Nordest per sbarcare in Europa. Il tragitto nell Artico, giunto a Rotterdam il primo cargo. Nel 2009 le navi che hanno percorso la Northern Sea Route sono state solo due, nel 2012 ben 46. Il 70% degli investimenti all estero ad opera di imprese private. Presto il flusso di capitali in uscita supererà quello in senso opposto. E l Europa in questa fase a subire la maggior pressione. La mappa degli affari cinesi in Italia parte da Milano e arriva in Veneto passando per Prato. India India più lontana dalla Cina: l economia cresce solo del 5%. Il Pil frena e l inflazione resta alta (7,2%). Con le cipolle al collo in segno di protesta la gente manifesta contro lo spaventoso aumento dei prezzi nel Paese che ha spinto la Banca centrale ad alzare i tassi al 7,75% e ad abbassare il costo di rifinanziamento degli istituti di credito per non penalizzare troppo i prestiti alle imprese. Il cibo alla base di tutti i piatti costa 80 rupie al chilo e un operaio ne guadagna tra i 100 e i 200 al giorno. Rallentano gli investimenti e la disoccupazione sfiora il 10%. Secondo gli esperti la crisi non è legata all economia mondiale ma a fattori interni: primo tra tutti le riforme mancate. Gli economisti, di fronte allo stop del pil e al crollo della rupia, sono d accordo: il paese non ha saputo cogliere l occasione del recente sviluppo per dotarsi di una base industriale solida e garantire agli investitori regole sicure. Tanta burocrazia, infrastrutture scadenti: il Paese non riesce più a nascondere i guai. Le multinazionali non penetrano il mercato interno e gli investimenti languono. Sono 400 le società italiane attive nel Paese. Con circa 50 milioni di consumatori ricchi, il mercato resta strategico nonostante le oscillazioni sui cambi e il rallentamento. 3,9 Rosfnet Tnk - Bp La classifica della produzione di petrolio 2,4 2,3 2,2 PetroChina ExxonMobil Total barili al giorno 1,9 Chevron 1,1 Shell Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 4

L Africa è il Continente a maggior tasso di crescita (+6% nel 2014) ed esporta in paesi lontani e non in quelli confinanti. Il 70% della popolazione non supera i 30 anni ed è motore del continente che attrae investimenti e migliora i parametri della propria economia. Ma aumenta pure chi vive con un dollaro al giorno. Il Mozambico è come il Texas. Rigurgita di carbone, gas, fosfati, grafite e acqua. Il paese è in pieno boom con una crescita media annua del 7,2% nell ultimo decennio. Solo quattro mesi fa la Turchia è stata promossa investment grade. Da allora la situazione è precipitata: fuga di capitali e pil in frenata. Alzati i tassi per aiutare la lira il cui crollo minaccia i bilanci, da Pirelli a Recordati. Il caro euro può scoraggiare le aziende di Ankara a investire oggi nel Vecchio Continente. In dieci anni le aziende nazionali nel Paese anatolico sono passate da 200 a 975 e l import export è arrivato a 23,5 miliardi anche se attualmente è affondato dall effetto cambio. Ankara ha sempre bisogno di un quadro istituzionale di riferimento che soltanto l Unione può garantirle. Erdogan sa che, for se per la prima volta, è cresciuto il numero dei Paesi europei che sono pronti a sostenerla. I 90 anni dalla fondazione della Repubblica sono stati celebrati da oltre tre miliardi di euro completata in otto anni: il tunnel ferroviario sotto il Bosforo che collega Europa e Asia in quattro minuti. Il Giappone ha contribuito all opera con finanziamenti e know-how tecnologico. I cinesi vendono armi ai turchi. Si tratta di sistemi antimissili tecnologicamente evoluti, che mettono in allarme la Nato. Israele, la terra promessa dell hi-tech. Le start-up nascono nella Silicon Wadi: oltre cinquemila aziende dell innovazione, in cui lavorano 237mila addetti in una nazione di meno di otto milioni di abitanti: la tecnologia produce il 60% dell export e ora è partito un nuovo boom grazie ad un ulteriore afflusso di capitali. Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 5

EUROPA Manifatturiero, credito e mini lavori così i Paesi europei muovono il Pil. In Gran Bretagna la forte immissione di liquidità, tagli a spese e misure di crescita premiano le produzioni di automobili di fascia alta, farmaceutica, aerospazio e difesa. Bene la Germania. ricette utili in Portogallo e Francia. Sale l occupazione. Crollano le valute e le griffe soffocano. In tre mesi Indonesia e India -16%. Male Brasile e Russia. La forza dell euro penalizzante anche negli Usa e in Giappone. Il rincaro della moneta unica negli ultimi 12 mesi ha avuto lo stesso effetto negativo di un aumento dei tassi Btp di due punti percentuali. Si sta per insediare sotto il controllo della Bce il consiglio di supervisione che dovrà verificare la tenuta degli istituti: in Italia si teme per il legame con il debito pubblico e in Germania per le azzardate operazioni del passato. Bce, dovrebbe pompare liquidità per abbassare il valore relativo della moneta comune (ai massimi da febbraio), che aiuterebbe l export di Eurolandia. Germania Costi fuori controllo nel piano energetico, demografia e risanamento delle banche pubbliche le tre incognite per l economia tedesca. Non piace un paracadute unico europeo, pressing per fondi di salvataggio nazionali. Si teme che un meccanismo anticrisi comune apra la porta alla mutualizzazione dei debiti. La crisi pesa sugli istituti italiani e spagnoli: saranno qui le maggiori necessità di capitale. L Italia è oggi penalizzata nel calcolo dei crediti dubbi e degli attivi ponderati. Più le regole verranno uniformate, più l Italia avrà un beneficio. Oggi le nostre norme bancarie sono infatti tra le più severe. Per mantenere un surplus commerciale intorno al 5% del Pil la Germania bisogno di nuovi sbocchi al di fuori dell Unione. Il piano di abbandono del nucleare prosegue ma i costi lievitano. Le bollette sono aumentate di un quarto in tre anni. Francia Pressione fiscale record. Gran Bretagna e Irlanda L economia torna a crescere a ritmi pre-crisi ma preoccupa l aumento dei prezzi immobiliari. Il credito riparte e alimenta un mercato dell auto in forte espansione. Irlanda verso un uscita soft dal piano di aiuti e dal 2014 il ritorno sui mercati. Tagliata la spesa pubblica e aumentate le tasse ai privati. L anno prossimo il deficit/pil sotto il 5% e con l avanzo primario giù anche il debito. In vista un nuovo salvagente per il Portogallo e un terzo pacchetto per la Grecia. Spagna A Madrid la ripresa degli impieghi favorita dalla cessione degli incagli a una bad bank. Il Sareb è nato a giugno 2013 con un capitale iniziale di 100 miliardi. Sofferenze del sistema spagnolo al 10% ma utilizzando il metodo italiano sale al 19%. Fine della recessione. L economia inverte il trend grazie a export e turismo. La domanda interna continua a contrarsi rendendo difficile il consolidamento della ripresa e un inversione di tendenza del mercato del lavoro. Grecia Vede la fine del tunnel: torna il surplus primario. Bilancio in avanzo nei primi otto mesi ma l Fmi prevede un altro haircut sul debito. Scontro sul surplus di bilancio 2014, a rischio il target dell 1,5% del Pil. Le trattative per portare il carico al 124% del Pil partiranno a metà 2014. Cipro: a dividere oggi ci si mette anche una diga. Dal continente porterà l acqua al Nord, segnando ulteriormente le differenze nate con la crisi greca da una parte e il benessere turco dall altra. Così l attesa riunificazione rallenta ancora. Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 6

Paesi dell Est o La Polonia resiste grazie agli investimenti esteri. Zone speciali e finanziamenti Ue calamite per le imprese. La capacità di attrarre capitali più forte dei venti contrari della congiuntura. Negli ultimi anni è decollato il settore dei servizi in outsourcing alle aziende che punta più alla qualità del lavoro che al suo costo. o Rivoluzione Svizzera, addio al segreto bancario. messa alle strette dalla pressione congiunta dei paesi occidentali e delle organizzazioni globali, La Confederazione finisce con l accettare l inevitabile e progressivo smantellamento di quello che era da sempre il suo marchio distintivo. Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 7

ITALIA. CRESCITA ED EXPORT L Italia non è più tra gli 8 grandi, superata nel Pil anche dalla Russia. Entro 5 anni fuori dalla top ten. Dopo Brasilia anche Mosca si sorpassa nel 2013 nella ricchezza nazionale prodotta. Ben presto ci scavalcheranno India e Canada. Restiamo nel G8 per ragioni politiche. Alimentare e farmaceutico già fuori dal tunnel la fiducia torna a crescere. Ci vuole ancora molta cautela sui tempi ma tutti sono concordi su un fatto: il fondo della caduta durata 43 mesi è stato toccato lo scorso giugno e l export non si ferma. L'export è riacceso da Usa, Giappone e Gb. I Brics restano in evidenza nonostante il rallentamento della Turchia sbocco chiave per il Medio Oriente. Nei mercati maturi dove la ripresa è in atto il made in Italy registra una crescita a due cifre. Da gennaio ricavi giù di un miliardo in Germania. Corre l avanzo commerciale. Alto di gamma e innovazione restano le nostre carte d identità ma alcuni Paesi negli ultimi cinque anni ci hanno superato sulle vendite. Dalle navi fino all arredamento l Italia ha subito alcuni sorpassi sui mercati internazionali. Nella plastica ci battono Taiwan e Corea del Sud, nell elettronica Thailandia e Vietnam e nei mobili la Germania. Male i prodotti in metallo, macchinari e chimica mentre brillano alimentare, e farmaceutica. I distretti battono la locomotiva il loro export supera quello tedesco. Sono la punta di diamante dell economia italiana, la loro velocità sui mercati esteri è doppia rispetto a quella dell intero made in Italy. Bene il secondo trimestre che li riporta ai livelli pre-crisi mentre nel primo erano a -3,9%. La crisi ha causato un mancato gettito di 90 miliardi ma non la riduzione della pressione fiscale, salita dal 2009 di un punto di Pil, ma mai come in alcuni Paesi del Nord. Qui però il cittadino non si sente schiacciato. La formula magica? L efficienza dei servizi porta super risparmi. OCCUPAZIONE E RETRIBUZIONI In cinque anni il Sud ha perso 300mila posti. Quasi la metà delle uscite si è concentrata nell industria. Dai picchi massimi sono crollati investimenti (- 27,1%) e produzione (-25,1%). Nel 2014 la ripresa del Pil si limiterà allo 0,1%. Solo l agricoltura salva dal crollo. Dai trasporti all edilizia, dalla logistica alle attività professionali il calo dei lavoratori autonomi colpisce quasi tutti i settori. La disoccupazione giovanile in Italia ammonta ormai al 35% un livello che potrebbe addirittura peggiorare anche perché spesso alle figure professionali che servono alle aziende non corrispondono i requisiti dei candidati. Sei milioni senza lavoro, disagio per 15 milioni. La crisi del lavoro travolge Nord e Centro. Dal 2007 al 2012 i disoccupati sono raddoppiati in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Su scala nazionale è cresciuto del 33,2% il numero dei sottoccupati: lavoratori in Cig o a termine o part-time involontari. È il momento dei professionals ma l Italia resta all ultimo posto I tecnici ad alta qualificazione hanno in tutta Europa il vento in poppa. in particolare le figure specializzate in ambito commerciale, nel marketing e nella ricerca e sviluppo. Il paradiso di questi lavoratori è il Lussemburgo. Artigiani, il deficit dei saperi manuali, mancano fabbri, sarti, idraulici e pasticcieri. La colpa e del mancato allineamento tra scuola e mercato, una volta venuto meno il più tradizionale passaggio delle competenze dentro la famiglia. Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 8

IMPRESE La crisi ha rimpicciolito le imprese. Una su tre è under 35. Tra quelle con più di 500 addetti, una su dieci nell ultimo anno ha chiuso o si è ridimensionata. Cambiando il panorama produttivo. Auto, siderurgia, chimica, farmaceutica, elettronica: anche se il nostro Paese resta la seconda potenza manifatturiera d Europa. Lo sfarinamento è iniziato prima del 2009 e non solo per l industria, calo anche nel terziario. Più lavoro solo per colf e badanti, così ci condanniamo alla decrescita con dati in controtendenza rispetto a Eurolandia. Diminuiscono gli occupati nell istruzione e nei servizi alle imprese. L alternativa è il mondo digitale che già vale il 4% del Pil e fa lavorare 900mila persone. Reti: acqua, aeroporti e strade piacciono all estero. L Italia perde in rete un litro su tre. Si arrivano a toccare punte del 70%. Il grado di utilizzo sfiora l 80% delle risorse disponibili. Nel settore fognatura e depurazione l Italia vive una vera e propria emergenza nazionale, che ha già causato una condanna da parte della Corte di Giustizia Ue. La spesa pubblica non potrà soddisfare da sola il gap infrastrutturale del paese. Ci penseranno gli investitori privati. In primo luogo la Cdp ma anche gli stranieri che già manifestano interesse. Intanto ci sono risorse per 170 miliardi in tre anni. CONTI DELLO STATO Dopo 20 anni di Maastricht la scelta di raggiungere il break-even di bilancio anziché intervenire sullo stock di debito pubblico è stata fallimentare: più disoccupazione e più indebitamento. Oggi rappresenta il 132% del Pil, nel 1965 era il 35%. Le mani del fisco sull e-commerce scatta la lotta mondiale all evasione. In Italia riforma di Imu e service tax nella legge di stabilità. Dal cuneo sul lavoro alle semplificazioni, dal riordino dell Iva alla riscossione i dossier aperti per rilanciare sviluppo e competitività. Nel complesso le entrate nei primi otto mesi hanno tenuto rispetto al 2012 soprattutto grazie alle imposte dirette e in particolare alle imprese (+7,5% l Ires). ASSICURAZIONI E BANCHE Tassi alla clientela in risalita. Sofferenze record al netto delle cartolarizzazioni. Prestiti alle Pmi e alle famiglie in flessione. Scende la raccolta obbligazionaria. Il vero business non si gioca sulla tecnologia ma sulla gestione dei sistemi operativi: da una parte le banche e le carte di credito e dall altra le compagnie di telefonia e internet. Lo strumento di pagamento che consente il pagamento rateale dà liquidità immediata ma con interessi che arrivano fino al 17%.Tante carte, poco usate in campo l innovazione per battere le diffidenze. Tra ricaricabili, di credito e debito, a fine 2012 card in aumento a 72 milioni ma l 85% delle transazioni avviene tramite contante. Diffusione di smartphone per saldare gli acquisti e commercio elettronico, insieme al passaparola, stanno vincendo vecchie paure sulla sicurezza. Risalgono i tassi sui mutui e aumentano quelli per ristrutturare. Al netto degli interessi pagati i bonus restano convenienti: detraibilità in caso di prima abitazione. Alcuni istituti erogano il prestito a rate secondo l avanzamento dei lavori, altri per l ipoteca calcolano il valore post-intervento. Fondi, riparte la raccolta ma i soldi vanno all estero. La crisi è finita, il risparmio gestito torna ad avere risultati positivi grazie alla minore concorrenza dei prodotti bancari. ma ad attrarre sono le tipologie più prudenti e gli investimenti sui mercati internazionali. Fondi chiusi immobiliari, la grande paura del 2014: scadono i contratti per la metà di questi strumenti destinati ai piccoli risparmiatori: si dovrebbero vendere i beni e liquidare i sottoscrittori, ma le Sgr paventano realizzi assai inferiori alle attese data la congiuntura e chiedono una proroga di legge al 2018. Pericolianche per le banche Il ribasso dei rendimenti Btp ha ridotto solo in parte il costo del denaro per le imprese. Factoring. Il settore vale 175 miliardi, l 11 per cento del Pil, ed è al quarto posto. In testa la Cina. Per far cresce il business si punta a fare da spalla alle aziende che esportano e si stanno internazionalizzando. Affari in aumento su Internet è l ultimo miglio della rivoluzione negli ultimi vent anni l innovazione telematica che ci permette di agire in Borsa in tempo reale. Crescono le operazioni compiute sul canale web ma resta basso il numero dei conti di e-trading. Piazza Affari diventa la 23esima al mondo, unica in rosso da 10 anni. Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 9

I SETTORI AEROSPAZIO Secondo i dati dell'associazione delle compagnie aeree i profitti sono in crescita spinti da Asia-Pacifico e Nord America. Prospettive Low cost che alza il prezzo, addio tariffe stracciate. Per il caro-carburante è sempre più difficile volare con pochi euro. Al passeggero offerti optional a pagamento, anche le compagnie di bandiera vendono biglietti convenienti. I prezzi più bassi in aeroporti scomodi. Meno passeggeri ma più cargo e parte il risiko degli aeroporti. L aumento del traffico merci verso destinazioni internazionali salva i bilanci e le società iniziano a pensare a ipotesi di aggregazione anche alla luce delle novità che potrebbe introdurre il governo col piano nazionale. Low cost e cieli aperti le due scelte che tarpano le ali alle compagnie di bandiera. Anche in Europa si andrà inevitabilmente verso un consolidamento sul modello degli Stati Uniti dove i vettori sono rimasti solo in quattro. Alleanze e fusioni per ridurre l eccesso di capacità. Le compagnie chiamate ad individuare strategie oltre la sopravvivenza mentre il calo dei traffici accelera la ricerca di partner delle società di gestione degli scali. Germania e Russia fanno volare i prezzi. Le compagnie dei due paesi portano in alto le tariffe. Più basso l incremento da noi per la concorrenza del mercato ferroviario. Il settore caratterizzato dall arrivo di un numero crescente di società low-cost e da accordi per uniformare l offerta Guadagni spinti dalla ripresa e dal costo stabile del greggio, vettori nordamericani al top. Nel 2013 le compagnie realizzeranno utili per 11,7 miliardi di dollari, uno dei migliori risultati di sempre. E il 2014 andrà addirittura meglio. Le performance legate al recupero economico negli Usa e al prezzo fermo del petrolio. Distretti Puglia, da turismo ed energia i germogli della ripresa. L economia pugliese può guadagnar slancio dagli investimenti per la bonifica di Taranto e dal gasdotto Tap che può avere ricadute da 290 milioni di euro nell area di Lecce. Positiva la stagione estiva 2013. Confermati i piani delle multinazionali. Aerospazio ancora protagonista con risorse per 1,4 miliardi, ma anche auto, alimentare e meccanica. Grandi aziende locali come Divella e imprese da fuori regione come Wind, Space sistemi integrati, Sanofi Aventis e Getrag hanno continuato a investire durante la crisi. L export pari a 9 mld ca. nel 2012 tocca 200 Paesi, cresce il ponte con la Cina. Agroalimentare, meccatronica (che aspetta la Sabatini) e poli tecnologici reggono la crisi. Alenia Aermacchi guida la crescita dell aerospazio pugliese Le commesse per il Boeing Dreamliner, superati gli inconvenienti iniziali, stanno portando ricadute sull intero distretto, e questo è alla base dell alta quota di utilizzo dei Fondi Europei da parte della regione. Ancora nuove assunzioni. News Tagliate le stime sugli utili. Pesa il rincaro del petrolio. Nonostante la frenata della redditività i risultati sono considerevolmente migliori del 2012. AGROALIMENTARE Nel 2012 si è segnato un record storico dell'esportazioni dell'agroalimentare italiano (+8%) che continua anche nel 2013 specie nei Brics. Per l Italia opportunità soprattutto nella trasformazione e packaging con alcune acquisizioni e, più spesso, l apertura di stabilimenti oltre confine. Le esportazioni di vino dovrebbero continuare a crescere del 6% superiore alla media del commercio mondiale. Domanda per il Prosecco in aumento del 40%, 5 4 3 2 1 0 I 5 poli aerospaziali italiani Puglia Campania Lazio Lombardia Piemonte Fatturato mld euro Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 10

congelato il 20% della produzione per evitare di deprimere i prezzi. Distretti Meno olio e meno frantoi. Calano gli operatori ma buona annata in Italia con Puglia regina. La Spagna raddoppia, Grecia al palo, la Tunisia ci invade. Il prosciutto di Parma (circa 520 mila prosciutti esportati, con una crescita del 17% e un aumento di 74.500 unità rispetto all'anno precedente) va negli Stati Uniti e in Germania ma registra un calo in Italia. L incidenza delle vendite estere sul fatturato è di quasi il 30% contro il 19% del settore alimentare. Risultati record per il consorzio che quest anno festeggia il suo primo mezzo secolo di attività ma produzione in flessione tra rincari delle carni suine e i tagli ai prestiti bancari vitali per affrontare le lunghe stagionature. L Emilia Romagna è terra di Dop e Igp con il maggior numero di riconoscimenti Ue: 35 contro 32 del Veneto e i 26 di Toscana e Sicilia. L Italia ha il record con ben 252 contro i 197 della Francia, tra cui una quarantina di olive. Pochi vanno all estero. 60.000 I primi cinque produttori di vino al mondo in mgl hl AUTOMOTIVE 50.000 Situazione del settore 40.000 L Europa è l unico continente in cui il mercato 2011 30.000 continua ad arretrare. Vendite auto ancora in 2012 discesa, le peggiori da 23 anni. Fiat è diventato 20.000 ormai l ottavo gruppo. Audi e Porsche corrono, 10.000 Seat continua a perdere. In Italia in appena 5 anni il mercato è crollato del 50 per cento e oggi 0 si vendono un milione di vetture in meno Francia Italia Spagna Usa Cile passando da 2,5 milioni a un milione e trecentomila. Talmente tante da far diventare il nostro paese un caso unico nel panorama mondiale. Tra le ragioni della crisi più dura di sempre il carburante alle stelle e tasse e polizze assicurative più alte d Europa. Non c è più una cultura dell auto in senso politico-industriale anche se ogni mille abitanti ci sono 610 macchine. Il parco sta invecchiando e diminuisce la concorrenza. Bisogna introdurre incentivi per un ricambio ecologico. Dal 1990 ad oggi raddoppiate le tasse, con spese di gestione per vettura che l Aci calcola in 3.500 euro. Italiani primi per le multe: 10 milioni l anno, una ogni 18 minuti. Caro assicurazione incontrollabile (e 3,5 milioni sfuggono alla legge). Un solo pianale per 41 modelli così le case abbattono i costi il record della piattaforma Volkswagen costata 70 miliardi su cui verranno costruite 6,3 milioni vetture. Nascono così le nuove economie di scala. La risposta di Ford, Psa e Toyota. un risparmio finale che arriva fino al 40 per cento. La Cina vale 19 milioni di automobili l anno, un quarto delle vendite globali, e sta salvando i bilanci dei grandi gruppi. In Russia calo di oltre il sei per cento nelle vendite di auto dopo due anni esagerati. Fiat frena assieme all Europa, cambia pelle e punta sull alto di gamma (premium) con i marchi Maserati e Alfa Romeo. Per questi ultimi saranno cruciali le sinergie con i modelli Chrysler. Inoltre abbandona i segmenti dal C in su e scommette sui crossover, auto a giuda alta premiate dal mercato a detrimento dei segmenti consolidati come berline medio-grandi o monovolume. o L indotto auto parla tedesco. La forte evoluzione del mercato automotive e delle strategie Fiat, che prevede un calo della produzione domestica, sta mutando l assetto della filiera, sempre più integrato a 3000000 Immatricolazioni Italia Parco circolante 40000000 2500000 2000000 35000000 30000000 25000000 1500000 20000000 1000000 500000 15000000 10000000 5000000 0 0 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 11

livello europeo. Il settore è in flessione, specie nel distretto piemontese, che rappresenta un terzo delle aziende ma la metà di ricavi e addetti. o Il design punta sulla modernità abbandonando il retrò, con linee sinuose tese a definire inediti concetti di eleganza e linguaggi improntati a semplicità e concretezza. Anche il settore delle moto è in difficoltà (-21,8% le vendite nel 2012, -27% nel 2013). I costi di assicurazione sono elevati e per calmierare i prezzi Ancma e Fmi pensano ad una assicurazione unica sul modello francese. La bici resiste con l hi-tech: valgono l 80% dell export del settore nonostante le vendite 2012 in calo (- 8,2%) Piace molto la pedalata assistita per le città con molte salite e la bici pieghevole. Le due ruote flessibili cresciute del 30 per cento in un anno. Prospettive e tendenze o La ripresa non prima del 2019 in Europa per alcuni ma la discesa rallenta. L anno sembra avviarsi a 1,3 milioni di immatricolazioni in Italia mentre le vetture fabbricate saranno meno di 400mila, ai livelli del 1958. Tra le alimentazioni cresce la richiesta di metano. o Asean, Medio Oriente, Paesi andini e Nordafrica i mercati più promettenti. Sarà essenziale disporre di modelli low cost adattati anche allo stato delle strade e alla bassa qualità dei carburanti di questi Paesi. o Da Volkswagen alla Fiat, da Bmw a Mercedes. Le case offrono la possibilità di restituire la vettura dopo un arco di 24 o 36 mesi. La formula conviene soprattutto se il valore residuo è elevato. o La crisi ha aggravato i problemi per i costruttori generalisti mentre resistono meglio i marchi di lusso e quelli di livello più economico. Per il cavallino record di vendite e ricavi su del 10%. i costruttori generalisti fermi al 4/6%. il polo delle auto di lusso da Torino la difficile sfida a Bmw, Audi e Mercedes. i competitor europei che sono già nel settore dispongono di esperienza specifica e di decine di modelli che coprono una vastissima gamma di prezzi, dimensioni e contenuti tecnici, mentre Mirafiori ripartirà per ora soltanto con la Maserati. La diffusione delle auto elettriche Produzione Gruppo Fiat in Italia è indietro a causa di prezzi elevati (anche delle batterie che servono a raddoppiare la potenza di un impianto fotovoltaico del quale si utilizza il 30 per cento dell energia prodotta), limiti di autonomia e pochi punti di ricarica. Auto elettriche, flop delle vendite ma si punta al boom entro il 2020. Nel 2013 commercializzate 512 vetture: entrerebbero tutte in un solo parcheggio. Eppure le previsioni dicono che in poco potremmo arrivare a 3,8 milioni di mezzi il successo di bici e di twizy dimostra che il problema è di offerta, non di domanda. La sfida tra le ecologiche si sposta dalle vetture elettriche a quelle ibride con un mix delle fonti per ottenere efficienza. Riduzione dei consumi, sensibilità ambientale, appeal commerciale l accoppiata termico-elettrica va diffondendosi rapidamente nell alto di gamma. Tanto da contagiare anche le supersportive Porsche, McLaren e ora anche Audi. Crescono le vendite di Gpl e metano dopo la flessione del 2011. L effetto della crisi ha rilanciato il settore. Aiutando anche l economia nazionale: il 70 per cento del mercato planetario dei sistemi di bordo è diviso tra Cuneo e Reggio Emilia. I dispositivi personali dialogano con i più moderni sistemi di infotainment che evolve sulla scia delle app e dei display touch. CARTA Anno di entrata in funzione N operai Modello Pomigliano (Na) 1968 4.730 Panda Melfi (Pz) 1993 5.280 Grande Punto Sevel - Val di Sangro 1981 6.217 Fiat Ducato Cassino Fr 1972 3.939 Delta, Bravo, Giulietta Mirafiori To 1939 5.486 Alfa Mito Industria della carta senza competitività per i costi energetici e della materia prima, che sta creando tensioni tra le Pmi. Cresce a due cifre l export di cartone da macero verso il Far East con i prezzi alle stelle. CHIMICA, COMBUSTIBILI ED ENERGIA Il calo della produzione nel 2013 dovrebbe attestarsi intorno al 2,2%. Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 12

Il Paese tuttora importa il 93% del petrolio e il 91% del gas che utilizza per usi domestici e industriali. Il prezzo è in calo verso i parametri europei, ma zavorrato dal carico fiscale che pesa per il 35%. Dovremo aspettarci oscillazioni stagionali nell ordine dell 1%. Livelli un po più alti d inverno e bassi d estate. Le raffinerie Usa aumentano l offerta di carburanti. Impianti europei penalizzati nelle forniture. Trend al ribasso dei listini dell energia per le forniture industriali. Pesano gli incentivi per le rinnovabili. Nell Est Europa la spesa è inferiore di circa un terzo. Prospettive Prevista una forte domanda di chimica di base nei Paesi emergenti nel 2014. Il trend positivo delle esportazioni (+2,5%) spingerà l attività produttiva a una crescita dell 1.3%. Anche la domanda interna invertirà la tendenza e aumenterà dello 0,9%. Rimane il nodo del costo delle materie prime. Dalle rinnovabili 49 miliardi in regalo e le imprese avanzano oltre confine. Lo stivale guadagnerà da maggiore occupazione, risparmio sull import e abbassamento dei prezzi dell energia elettrica per la quale il peso delle fonti fossili (carbone e petrolio) scende. Rinnovabili, aumentano i paesi fan e il fotovoltaico sorpasserà l eolico. Nel 2005 le fonti pulite erano sostenute solo da 48 stati oggi sono diventati ben 127. In Italia per qualche ora di una domenica di giugno le alternative hanno garantito il 100 per cento del fabbisogno e il costo dell energia è sceso a zero. Entrate in calo per le utilities che soffrono la concorrenza. La liberalizzazione fantasma: sei anni dopo famiglie e imprese non vedono sconti nelle bollette. Solo i grandi gruppi hanno visto un calo sostanziale dei costi. Per tutti gli altri non si è visto nulla di simile a quanto avvenuto, per esempio nella telefonia. E anche quando l autorità taglia i listini del gas le tariffe restano invariate. News Le tariffe dell energia elettrica calate dell 1% ma il costo della bolletta è del 25-30% sopra la media europea e nel 2012 ha toccato un nuovo record: 64 miliardi di euro. La riduzione di quella petrolifera abbatte l import e spinge verso l alto l attivo commerciale. Rifiuti.- La metà finisce in discarica, la media Ue è del 30% con quote tra lo 0 e il 3% in altri Paesi. Solo il 33% degli scarti urbani viene recuperato contro il 42% della media europea. E di Pechino il 26% della potenza globale di impianti eolici e a biomassa (energia dal legno e dai campi). Cento gigawatt, eolico record ma adesso l Europa rallenta. Dal 2003 la potenza installata è aumentata di 10 volte. Germania, Spagna e Danimarca ai vertici, provocando delle bolle speculative, come in Spagna. Il fotovoltaico ora guarda oltre il silicio, punta su pannelli ultrasottili in formato tascabile e mette i dazi su quelli cinesi. Anche il Giappone va forte. FARMACEUTICA Distretti Biomedicale: colpito il 95% delle imprese che ora lavorano a pieno regime e 850 milioni di fatturato (quadruplicati dal 1992) nell area di Mirandola. Il distretto sta vivendo una seconda giovinezza, con l export che sale del 16%. Le multinazionali sono ripartite subito, cancellando i timori di delocalizzazione e tirandosi dietro il sistema delle piccole e medie imprese. A livello nazionale invece fisco, credit crunch e debiti della Pa colpiscono il settore facendogli perdere 216 imprese. Il Ssn rinuncia a investire in innovazione tecnologica. Sui bilanci delle aziende pesano i mancati pagamenti da parte delle Regioni. Sono pochissime le aziende che ottengono il pagamento dei crediti entro i canonici 60 giorni chiesti dall Europa. Tempi di rimborso ben oltre i 120 giorni. Maglia nera a Campania e Lazio. CONCIA, CALZATURE E PELLETTERIA La produzione conciaria rimbalza: +6% in 5 mesi ma c è l allarme dei conciatori a caccia di tecnici. Nei distretti le scuole sfornano appena il 30% dei fabbisogni. Conceria, il made in Italy ha dei nemici per la pelle scarseggia la materia prima. E un settore in salute, il lusso sostiene la produzione. Nei primi cinque mesi dell anno export in crescita dell 8% (soprattutto verso i mercati emergenti) e segno positivo anche per il mercato interno. A sostenere la domanda sono state in particolare le grandi maison mondiali del lusso e del design, che continuano a utilizzare la pelle italiana per i loro prodotti di alta gamma e vanno a rifornirsi sempre di più nei distretti conciari del Veneto, il più grande del mondo, o della Toscana, o anche in Campania, un area specializzata nelle pelli destinate alla calzatura, alla pelletteria (in espansione all estero grazie alla qualità) e all abbigliamento. Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 13

Le calzature italiane fanno un gran balzo in Russia e Asia. Est Europa e Oriente tallonano l Ue tra i fan del made in Italy. In Cina piacciono i prodotti di fascia alta: il prezzo medio ha raggiunto la soglia di 106,80. Saldo commerciale positivo e in salita del 12,7% nel primo semestre, vendite in aumento sia in quantità (+1,4%) e ancora di più in valore (+4,9%). Per le calzature in Usa i competitors sono Cina e Vietnam. Il Paese è già salito al quinto posto al mondo tra gli esportatori di scarpe. L aumento dei costi di produzione in Cina sta spostando la filiera nei distretti di Ho chi Minh City e Hanoi. DISTRIBUZIONE E COMMERCIO Anno nero del commercio, persi più di 28mila negozi nel 2012 e nel 2013 ogni tre mesi 18mila negozi in meno. Da Torino a Roma proposti anche menu vegetariani e biologici e ricetta e a km zero. Bio, crescono colture e consumi verdi. La spesa naturale degli italiani è salita di quasi 9 punti. E dopo l alimentare ora tocca a saponi e detergenti. Più acquisti nell ortofrutta, nel caseario e dolciario. Prezzi medi più elevati dei prodotti convenzionali di almeno il 20-30% con punte del 100% per uova e carni, che hanno una filiera ad hoc. L anno scorso il giro d affari del bio è arrivato a 1,7 miliardi e gli ettari di terreno dedicato sono cresciuti del 6%. Sconti e promozioni da record nella Gdo, dall alimentare alla cancelleria. I margini sono all osso. EDILIZIA Negli Usa la Fed inietta liquidità e i prezzi riprendono a crescere. Si rimette in moto il settore immobiliare a sei anni dallo scoppio della bolla dei subprime. In Europa solo Gran Bretagna e Germania fanno registrare segnali positivi. Ma nel resto del continente pesa l aumento della tassazione. Gli esempi da Francia, Usa, Gran Bretagna e Giappone: programmi e investimenti sull efficienza energetica degli edifici pubblici. L edilizia peggiora ancora. In controtendenza solo le ristrutturazioni che rappresentano un terzo del business delle costruzioni grazie anche ai bonus ma manutenzioni e restauri non bastano a invertire la rotta. Dall inizio della crisi il mercato italiano dei lavori pubblici si è dimezzato. E le aziende per sopravvivere sono andate all estero, dove realizzano cantieri faraonici. Dal canale di Panama al ponte sul Bosforo. All estero il 60% del fatturato. Venezuela mercato storico, Russia in ascesa. Le demolizioni sono silenziose. La tecnica giapponese, ispirata a un gioco per bambini, diminuisce il rumore dell 80%. Grazie a pinze frantumatrici che mangiano interi edifici dal seminterrato, oggi è possibile smantellare i colossi di cemento senza influire sulla vita della comunità che abita nella zona. Prezzi in giù per gli affitti i proprietari adesso sono disponibili a trattare. Segnalata una flessione nel settore ma le previsioni degli esperti inducono a ipotizzare stabilità nei prossimi mesi. Sostanziale mantenimento anche degli sfratti. Cemento: nella Penisola c è una capacità produttiva di 60 milioni di tonnellate e una domanda pari al 40-50%. Dal 2006 domanda interna quasi dimezzata. Il settore pubblico è il grande ammalato, i big puntano sull estero, agli altri restano solo i tagli. Italcementi chiuderà 9 impianti italiani, cig per Cementir e Holcim. Un settore da 2,3 miliardi di euro,10 mila addetti, 28 aziende e 80 cementerie. privilegiate quelle vicino alla costa per l import di materia prima. Il box auto diventa un benefit. La domanda è in calo, i prezzi scendono causa debolezza del mattone e del mercato dell auto, e i nuovi sviluppi ne prevedono in eccesso: così c è chi li regala. Fino a 100mila euro per un garage a Roma. Venduti a peso d oro in centro, i posti auto scarseggiano; è stato consegnato solo un maxi parcheggio del Piano comunale. Vendita di beni rientrati dal leasing: in calo negozi, uffici e capannoni, si salvano le taglie medio-piccole, boom di quelli full service. Pochi compratori ma vanno bene gli affitti. La concorrenza dei nuovi mercati asiatici o degli hub russi. Importanti i servizi connessi: come la vigilanza, il rifornimento del carburante e gli alberghi per i camionisti. Nuovo trend è il pre-let il contratto di locazione viene sottoscritto prima di 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Coop Italia Conad Selex % quote di mercato 2012 Esselunga Auchan Carrefour Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 14

ultimare la struttura destinata alla logistica che così viene modellata in base alle esigenze del futuro utilizzatore. E i canoni tengono. Forti ribassi sul già usato. Prospettive Per il rilancio nell immobiliare più liquidità nelle banche per i mutui, l abrogazione dell Imu sull invenduto, meno procedure per ricostruire su immobili demoliti. Ecobonus e taglio Imu possono spingere i cantieri. Agevolazioni fiscali porterebbero, secondo gli esperti, investimenti aggiuntivi sugli immobili per oltre due miliardi. Ma le misure termineranno il prossimo 31 dicembre Piani casa regionali, avanti tutta. Previste volumetrie premio con le norme 2009 del Governo Berlusconi e corrette dalle Regioni. Contro la stasi si punta su green building e antisismica. Grattacieli ma green per fermare la crisi i big del settore puntano sul riuso. A Milano l operazione delle Torri Garibaldi potrebbe rappresentare il rilancio del settore dell edilizia che punta sul business delle riqualificazioni con un occhio alle agevolazioni fiscali e al social housing. PIASTRELLE E ACCESSORI EDILI Nel 2012 la produzione iberica ha superato quella italiana in volume, ma in valore Roma pesa sempre il doppio di Madrid. Decisivo il calo interno causa crisi delle costruzioni, ma nel commercio globale viene confermato il nostro primato. I nostri produttori presidiano con innovazione e qualità la fascia alta del mercato con prezzi medi quasi doppi rispetto a Madrid. Abbiamo una leadership indiscussa nel commercio globale con oltre un terzo del giro d affari anche se con volumi sostanzialmente stabili. I dazi antidumping europei e brasiliani alle produzioni cinesi rafforzano le nostre imprese frenando -40,3 Export Emilia Romagna 1 sem.2013 var.% -15,6 10,2-50 -40-30 -20-10 0 10 20 Energia, trattamento dei rifiuti e risanamento Coke e prodotti petroliferi raffinati Prodotti alimentari, bev ande e tabacco l import low cost e di bassa qualità del colosso asiatico. La produzione di ceramica punta l export verso l Asia. La ceramica diventa alleato della sicurezza dentro casa e sulle facciate. Sempre più frequente l impiego dei rivestimenti italiani nei grandi progetti architettonici all estero. Le aziende puntano su collaborazioni con grandi firme del design e della moda per rendere i marchi riconoscibili. Le nuove tecnologie consentono formati sempre più grandi, che riducono il problema delle fughe, ed estremamente sottili per essere più verdi, ed effetti in 3D che danno movimento e profondità a pavimenti e rivestimenti. Da Marazzi a Panaria l export risolleva i fatturati (rappresenta oltre il 75% in media). Le imprese più internazionali (come Gardenia Orchidea, Emilceramica, Italgraniti group e Gruppo ceramiche Ricchetti) vincono le commesse anche per il know how dei loro tecnici, più bravi dei tedeschi. L apertura di impianti oltreconfine, oltre a quelli in Italia, spinge il business di Del Conca, Panaria, Rondine, Marazzi (che ha cominciato negli anni 80) e altri. La presenza italiana a fine 2012 contava su 33 stabilimenti in Usa (Tennessee), Portogallo, Spagna, Germania (Brandeburgo), Francia, Finlandia, Polonia, Ucraina (che si avvicina alla Ue) e Russia. Tra i problemi il costo del gas che costa il 30% più dei concorrenti a causa dei ritardi del processo di liberalizzazione e ai mancati investimenti sui rigassificatori. Pesano anche gli oneri in bolletta per le rinnovabili per cui le aziende italiane arrivano a pagare l elettricità il 70 per cento più cara che in Germania. Si va sempre di più consolidando l attività dei consorzi Gas Intensive e Cer che per calmierare gli approvvigionamenti ricorrono a servizi di interrompibilità e a clausole unilaterali di rinegoziazione. Distretti Sassuolo rafforza il ruolo di hub internazionale ma restano impantanate nei ritardi della burocrazia opere Il mercato Icmt in Italia in % Dati Eito Servizi IT 21% Apparati e sistemi TLC 13% Software 7% Apparati IT 7% Elettronica di consumo 7% Servizi Operatori TLC 45% Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 15

cruciali come la bretella per il raccordo con l A22 e i terminal ferroviari. Nel distretto transitano ogni anno 23 milioni di tonnellate di merci, appena il 19% viaggia su binari, il resto su gomma con una congestione di 3.700 tir sulle strade sassolesi. Il distretto di Civita Castellana è leader nel settore dei sanitari e punta su misure antidumping aspettando a breve le tutele Ue con design e flessibilità anche se l area è poco aperta all internazionalizzazione. L acquisizione di Richard Ginori da parte di Gucci lancia un messaggio al comparto della porcellana in crisi: c è spazio a tutto tondo sui mercati globali per i brand italiani nell alto di gamma. In Toscana il cotto diversifica e conquista la Cina con il business delle pareti ventilate. Il marmo bianco di Carrara naviga in blocco verso l estero con esportazioni (soprattutto verso Usa e Medio Oriente) e saldo commerciale in progresso. Preoccupano la crisi mediorientale e la scarsa attenzione al comparto in Italia dove il mercato interno galleggia. Sul settore pesano incertezze, dazi e burocrazia. L Italia ha una produzione equivalente a 3 miliardi e 800 milioni, esporta il 70%. Importazioni in calo del 4,3%, ossia 190 milioni di euro. E diminuiscono le aziende. Nuove tecnologie, come il taglio al laser, hanno reso semplici, rapide ed economiche alcune lavorazioni.1 ELETTRONICA ED ELETTRODOMESTICI Lenovo in pista è BlackBerry il prossimo target Dopo Motorola, rilevata da Google, anche il secondo produttore americano in procinto di essere venduto. Il gruppo cinese conferma la sua forza mentre prosegue l integrazione fra l hi-tech e il settore degli smartphone. Mediaset può puntare soltanto sul digitale gratuito e guadagna in ascolti e share. Rai1 rimane in testa. A trainare l incremento sono le reti native digitali che hanno migliorato le proprie performance anche rispetto all inverno. Prospettive Il mobile in crescita nel mondo. Il mobile nel mondo: 6,5 miliardi. Nei prossimi 5 anni ci saranno 9,3 miliardi di cellulari. La Cina è balzata al primo posto: 1,8 miliardi gli abbonati alla banda larga mobile a livello mondiale. Boom nella vendita di smartphone che rappresentano, nel secondo trimestre 2013, il 55% dei cellulari venduti. E il trend di crescita si conferma per il 2013. GIOCHI, SPORT, MUSICA E INTRATTENIMENTO Un rapporto Unindustria mette a fuoco i punti deboli delle produzioni cinematografiche (che puntano alle partnership) e televisive, alle prese con budget ormai ridotti all osso. Perdono spettatori e incassi cinema (con esportazioni in calo e credit crunch) e teatro, tengono lirica e mostre. Rispetto agli anni Sessanta c è uno strapotere dell industria Usa e sono cresciute le cinematografie locali. Le sale investono e acquistano proiettori digitali. Oltre alle pellicole, si pensa ai documentari, alle dirette dei concerti, alla proiezione di partite di calcio, alla trasmissione di mostre d arte. Per la fiction segnali di ripresa dopo un 2012 da dimenticare. Nel 2013 in Italia si investiranno 300 milioni rispetto ai 463 della Francia e soprattutto ai 605 milioni della Gran Bretagna. Nel frattempo perdite record per il calcio Ue che resiste alla crisi ma aggrava i debiti. Negli ultimi 5 anni i proprietari dei club italiani hanno incassato 2 mld di dividendi dalle proprie attività industriali, versandone la metà per coprire le perdite delle squadre. L ultimo mercato ha fatto segnare il record di investimenti con 2,2 mld grazie a due canali: i soldi dei mecenati arabi e russi e il denaro arrivato dall Inghilterra. Dove i club hanno ottenuto 700 milioni in più dalle tv. Trainando l intera Europa. Calcio, il business mancato nel campionato d Europa siamo in zona retrocessione. L ottovolante in borsa dei club quotati indica che le società non riescono a far quadrare i conti: pesano l annosa questione degli stadi, le troppe spese, le incertezze sui diritti tv. E i ricavi salgono dell 1% contro l 11% del continente Si scarica più musica: nel primo semestre crescono i download ma il business complessivo del settore è sceso del 6%. Fra gennaio e giugno il maggior aumento c è stato nello streaming trainato in Italia da Youtube, Spotify e Deezer. INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 16

Ancora crisi per l Ict, la spesa italiana sotto la media europea ma con i nuovi servizi il trend ora è in rialzo. Il risultato peggiore si registra nel comparto hardware, con un calo del 4 per cento, nonostante la crescita esponenziale dei tablet. Accanto a Google e Apple si affaccia la concorrenza dei piccoli. Le pmi faticano ancora a capire il significato delle applicazioni cloud per migliorare la vita e soprattutto i conti. Molta attenzione a storage e posta mentre resta alto il timore per la privacy nonostante garanzie a prova di hacker. Il rilancio passa anche dalla reale attuazione dell agenda digitale. Otto su dieci usano il computer portatile, sette lo smartphone, quattro il tablet. Così la tv perde il primato del tempo libero. In Italia 2,3 milioni di giovanissimi si collegano ogni giorno a Internet. I ragazzi dai sei ai 14 anni sono il 45 per cento dei cybernauti italiani. Mezzo milione di loro si collega quotidianamente navigando su Youtube e Facebook. Ad agosto sono stati 26,7 milioni i cybernauti che si sono collegati almeno una volta dal pc, 11 milioni nel giorno medio, per il 18% rappresentato da over 55, in calo del 2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. La crisi riduce la disponibilità economica necessaria a navigare sul web. Cloud, un mercato di 493 milioni di euro che è però piccola cosa in confronto ad altri paesi europei e emergenti. Il budget che le imprese riservano alla nuova tecnologia cresce in controtendenza rispetto al resto dell itc. Le riunioni a distanza attraverso internet si avvalgono ora di sistemi avanzati che permettono di non istallare applicazioni e funzionano via web sia su computer che telefonini e tablet. Le conversazioni gratis online scalzano gli sms. Acquisti dei personal ancora in calo. Per recuperare il mercato perduto con i tablet arrivano i computer mutanti. Il cervello è simile a quello delle tavolette. Ma sono potenti e transformer. Le nuove stampanti funzionano a sfioramento, avvicinando il cellulare. Ma riproducono anche le foto da Facebook. E si possono portare in borsa. Prospettive Nuovi televisori: design ultrasottile e grande spazio alla smart Tv. Si diffondono sempre più gli schermi Ultra Hd (quattro volte più nitidi del Full Hd ) che arredano la casa con eleganza. Da Mivar a Sharp e Panasonic: nomi gloriosi come quelli giapponesi, e perfino Bang & Olufsen e Philips escono da un mercato saturo alla ricerca di opportunità. LEGNO-ARREDO L arredobagno scopre la modularità. Progettisti e produttori presentano sistemi completi ma integrabili tra loro, che regalino unità architetturale e siano il più possibile personalizzabili e adattabili nel tempo alle esigenze di vita. Distretti Il design made in Italy e l arredo su misura sono quanto mai strategici nell'economia di Monza e Brianza. Le forniture per hotel, show room e navi da crociera aiutano i settori dell interior design nel contract chiavi in mano per hotel, ristoranti, negozi e progetti residenziali, chiave d accesso ai mercati dei Paesi emergenti. I grandi progetti all estero stanno trainando i conti delle imprese italiane più globalizzate: prossime frontiere la Russia, il Brasile e il Giappone dei grandi eventi sportivi, l Asia e il mondo arabo. LUSSO L Italia è al terzo posto subito dopo Usa e Giappone e nonostante il supereuro. L Asia punta a conquistare metà del lusso mondiale. Attualmente gli acquisti negli Usa fanno da traino (+4%) e superano l incremento della Cina. Secondo uno studio di Eiu, entro il 2030 il 50% del business dei luxury goods, che nel 2012 è stato pari a 212 miliardi, sarà assorbito dal continente, grazie al boom dell India, alla crescita della Cina e all impennata di Indonesia e Malesia. E guerra di materie prime tra i big brand. Lvmh, Kering, Chanel, Richemont ed Hermès sono impegnati ad acquistare attività tessili e manifatturiere, ma anche agricole, per garantirsi il controllo della filiera, attraverso approvvigionamenti dagli alti e precisi standard qualitativi. La Cina è il Paese che acquista più orologi di lusso autentici ma anche il produttore del 90% di quelli contraffatti. L Italia è il quinto cliente degli orologi svizzeri. E l ora degli smartwatch (orologi intelligenti). Samsung ha lanciato il suo, Apple, Microsoft e Google sono ancora al lavoro. Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 17

MECCANICA VARIA E METALMECCANICA Il mercato interno affonda il settore: produzione giù del 25 nel 2012 (-0,6% nel 2013). La filiera è penalizzata dalla frenata delle costruzioni e dall assenza di investimenti in infrastrutture energetiche. Bisogna tagliare i costi dell energia e attuare la legge Sabatini. Tra le richieste sgravi agli investimenti in ricerca, sostegni alle capofila di ordini esteri che fanno da traino alle Pmi, stop agli appalti al massimo ribasso. Nella filiera il packaging italiano è il comparto più robusto e batte la concorrenza tedesca, ma registra una flessione. Mini ripresa invece degli ordini di macchine utensili sul mercato interno - ancora inferiore del 70% rispetto al periodo pre-crisi - tra luglio e settembre. Distretti In 170 imprese lungo la via Emilia si producono apparecchiature all avanguardia per confezionare sigarette, medicine, cosmetici ed alimentari. Le restrizioni delle norme italiane ed europee fanno finire la moda della sigaretta elettronica. La usa il 15 per cento dei fumatori: nel 2013 persi 455 milioni di imposte dai tabacchi. La meccatronica dei miracoli è Puglia ma sembra il Nordest. Il distretto è un campione di export, i diplomati dell istituto tecnico superiore trovano subito lavoro. La regione ha attratto investimenti per 2 miliardi (Getrag, Fiat, Bosch, Alenia, Marelli) e si stanno consolidando imprese di successo, da Mermec a Itel e Masmec. METALLURGIA E PRODOTTI IN METALLO Le produzioni dell'ilva di Taranto in % La siderurgia del nostro paese è al secondo posto in Europa alle spalle della Germania ma, mentre l output mondiale cresce, l Europa segna il passo. Sul mercato mondiale dominano colossi come Hebei, Baosteel, Wuhan. Riva, primo tra gli europei, è solo al 17esimo posto, e il fermo degli impianti spinge fornitori e clienti a cercare soluzioni alternative. Gli stampanti del Canavese costretti a riorganizzare il sistema delle forniture. Nel 2012 registrato un calo del 12% dei ricavi della filiera: il giro d affari del settore è sceso sotto i 30 miliardi di euro ed è chiamato a confrontarsi coi problemi dell eccesso di capacità. Alcune aziende hanno trovato un ancora di salvezza nei mercati del Nord Africa ma spesso non è sufficiente. In Algeria l Eldorado per il tondino bresciano. La crisi dell acciaio soffoca le Pmi. La situazione critica in cui versa il settore trova riscontro nei numerosi tavoli aperti tra sindacati e proprietà delle aziende. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva degli stabilimenti siderurgici è sceso al 61% nel 2012, tre punti in meno sul 2011. Freddo 4% Coils 28% Zincato 3% Elettrozincato 0% Lamiere treno 3% Ghisa 30% Acciaio 32% Produzione di acciaio 2012 Mln tonn Arcelor Mittal 93,6 Nippon Steel 47,9 Hebel Group 42,8 Baosteel 42,7 Posco 39,9 Wuhan 36,4 Shagang 32,3 Shougang 31,4 Jfe 30,4 Ansteel 30,2 Riva 16 NOLEGGIO AUTO E NAUTICO Situazione del settore Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 18

L industria del noleggio migliora i fatturati nonostante il calo delle immatricolazioni. Meglio il secondo trimestre del primo. Si conta di finire il 2013 in recupero a 5 miliardi. Gli operatori: Ottimo risultato di questi tempi. L auto? La uso ma non la compro così i privati scoprono il noleggio. La spinta viene dalle presenze estere. L aumento dell Iva pesante ipoteca sul futuro. Il breve termine ha compensato il calo dei contratti lunghi, si scommette su ripresa e nuovi stili di vita. Bene il secondo trimestre il turismo tiene a galla il settore. Rivalutato il concetto di possesso rispetto alla proprietà: certe famiglie comprano l utilitaria, rinunciano alla seconda vettura e ricorrono all affitto per i grandi spostamenti. Per le aziende le immatricolazioni superano quelle del leasing. Penalizzati dalle tasse e lo Stato incassa di meno più generosi gli altri Paesi. Da noi le deducibilità sulle auto sono in calo mentre restano al top in Germania e Francia. Il superbollo su veicoli di lusso ha danneggiato lo stesso erario. e intanto il parco invecchia. Da tre anni in Italia le vendite di vetture segnano il passo: ma le flotte aziendali resistono, confermando il portafoglio clienti e le unità: oltre 500mila. L auto aziendale sempre più benefit chiave per i dipendenti. Con l esternalizzazione aumenta l efficienza e calano i costi. Fiat domina, la Panda sorpassa la Grande Punto. Tutto della casa torinese il podio dei mezzi più diffusi nel comparto nlt. La terza piazza è occupata dalla Giulietta. crescono Audi, Ford e Volkswagen. Nel noleggio a breve altro primato tricolore con la 500. Tricolore la pubblica amministrazione che circola in strada è Made in Italy l 87% delle sue auto. I furti pesano sui bilanci degli operatori. Nel 2012 sono stati 4.400 5 in più rispetto al 2011 per un danno complessivo valutato in 42 milioni. Predate soprattutto le auto aziendali a noleggio (+9,4%). Per sconfiggere il fenomeno si responsabilizzano i driver e viene accentuato l impiego di strumenti hi-tech. Il tablet? è un accessorio dell auto esplosione di app per gestire la flotta. Con i moderni device come gli smartphone si chiama il customer service, si può prenotare il tagliando, ricevere assistenza 24 ore su 24, ottenere informazioni di natura legale e fiscale. Così le aziende azionano risparmi e competitività. Optional, un amore che non tramonta mai. Si vendono meno macchine ma chi le acquista continua a volerle zeppe di gadget. Il 91% degli italiani disdegna il modello base. Sensori di parcheggio in cima ai desideri. Prospettive Mobilità eco-friendly, strada in salita meglio il car sharing dell auto elettrica. La condivisione dei veicoli avanza gradualmente: in Europa a fine 2012 si sono serviti di questa variante al noleggio 800.000 automobilisti che in totale hanno utilizzato 22.000 vetture. La diffusione di mezzi a corrente resta al palo Una delle armi dei noleggiatori è la garanzia di tariffe assicurative meno costose di quelle che le imprese possono negoziare con un broker. Ma non è più sempre così anche perché il numero di auto aziendali rubate l anno scorso è aumentato di più del 9%. Stabili i costi collegati. Cresce anche l appropriazione indebita da parte di clienti morosi. NAUTICA E TRASPORTI MARITTIMI Situazione del settore La crisi ha ridotto da 6 a 2,5 miliardi di euro il contributo del settore al Pil. Oggi i grandi committenti per l arredo di imbarcazioni di lusso si trovano in Turchia, Brasile e area Apac, come avviene per altri segmenti dell'economia italiana. La crisi flagella la vela, fascia media in crisi. Si salvano le imbarcazioni piccole e quelle di lusso ma il mercato è sceso complessivamente del 95%. L armamento italiano è tra i più giovani al mondo: il 67% ha un età inferiore ai dieci anni: 300 navi rottamate, la flotta italiana continua a crescere. Entro il 2025 è prevista una riduzione del 60% delle unità ma verranno costruite 25-30 navi di nuova generazione. Un opportunità per i network di Pmi. Negli ultimi 15 anni raddoppiati gli scafi in mare. Il settore dà lavoro a 70mila addetti. Nel 2012 tonnellaggio in aumento del 2%. Navi sempre più green. Prospettive La produzione svetta nel mondo perché apprezzata dagli armatori di crociere. Il gruppo Costa, con 14 unità tutte battenti bandiera italiana, è la compagnia leader in Europa. Finito l effetto Giglio il mercato delle crociere torna a crescere. Nel 2012 i ricavi sono cresciuti del 3,2% e nel 2013 +5,1% per i passeggeri. Civitavecchia conferma il primo posto, seguita da Venezia e Napoli. Distretti Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 19

Per quanto riguarda la nautica italiana, ci tengono a galla solo i super yacht di lusso per i quali la dimensione vince. Domanda mondiale coperta al 36% dal made in Italy. Le imbarcazioni più grandi risentono meno della crisi. OREFICERIA E OCCHIALI Situazione del settore All estero i tre quarti dei gioielli made in Italy (+6%). Emirati Arabi e Svizzera pesano per il 40%, bene anche gli Usa. Le eccellenze preda ambita per operazioni di M&A dall estero. Compro oro in crisi e affari in picchiata. Le quotazioni sono in calo e la concorrenza agguerrita. Anche il ceto medio in coda. Cresce il credito bancario su pegno: la polizza si vende e si incassa di più, ma il prezioso è perso. La prospettiva della liquidità immediata convince anche chi non ha particolari problemi. Va bene invece l export degli occhiali. Il settore ha chiuso il 2012 a 2,8 miliardi (+5,3%) grazie alla crescita dei mercati esteri (+7% nel 2012, +5,4% nel 2013) che valgono da anni il 90% del fatturato. A fine anno potrebbe essere battuto il record 2012 di 2,6 miliardi, gli Usa pesano per un quarto e sono in crescita di oltre l 11%. PUBBLICITÀ, EDITORIA E MEDIA Situazione del settore Cala la pesa per gli audiovisivi. L Italia penalizzata dalla diffusione della pirateria e dall evasione del canone. In flessione anche la pay-tv, non decollano i contenuti su Internet. Gli investimenti pubblicitari sono in calo ma ci sono timidi segnali di recupero. Un report di Pwc stima che il mercato del web, in crescita a doppia cifra, colmerà le perdite di libri periodici, quotidiani e musica. Bene gaming e videogiochi nel campo dell intrattenimento. Male quotidiani e periodici con Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera e Repubblica ai primi posti della classifica digitale e il quotidiano di via Solferino al primo posto nella classifica carta-digitale. In Italia la posta elettronica certificata ha raggiunto i sette milioni di utenti. Incremento costante registrato negli ultimi due anni: mezzo milione a bimestre a partire dal marzo 2012. Distribuzione geografica prevalente nelle regioni centro settentrionali più industrializzate. Editoria. Se il fatturato è in discesa, così come gli acquisti di libri e giornali, positiva è senz'altro la maggiore distribuzione dei libri in formato digitale che però pesano solo il 2% sui ricavi del settore. TESSILE- ABBIGLIAMENTO Tra i settori il tessile-moda presenta consumi in lieve progresso con prezzi flat, il fatturato cala e la ripresa del settore è rinviata al 2014. Boom dei ricavi dei colossi nazionali. Nel 2012 margine operativo netto al 16,1%. Per i big del comparto debiti in calo, aumento della disponibilità di cassa, indebitamento finanziario inferiore alla media. L export extra-ue del sistema moda cresce ma crollano i consumi in Europa. E italiana un acquisizione su quattro. La più importante è stato il passaggio di loro Piana al gruppo Lvmh. Distretti Brand e monomarca il salvagente di Carpi con fatturato in crescita per chi va su fascia alta o medio-alta. Si consolidano i big dei distretti simbolo: a Carpi da 14 aziende il 51% del fatturato. TRASPORTI E LOGISTICA Distretti Ottobre 2013 Ufficio Studi EHItalia 20