Ipertrofia prostatica Il processo di accrescimento della parte interna ghiandolare della prostata viene definito Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) ed ha come effetto la progressiva ostruzione della uretra con conseguente difficoltà al corretto svuotamento della vescica. La componente ghiandolare (interna) della prostata, superati i 40 anni, inizia lentamente ad aumentare di volume schiacciando dall esterno l uretra e rendendo quindi sempre più difficoltoso lo svuotamento della vescica. L ostruzione da IPB è direttamente proporzionale alle sue dimensioni?
Che tipo di danni provoca l ostruzione da IPB?
A quale età si manifesta l IPB?
vescicale) che può divenire irreversibile, compromettendo in maniera più o meno grave le possibilità di recupero dopo l intervento chirurgico. Il superlavoro effettuato dalla vescica si traduce nella ipertrofia del detrusore (muscolo vescicale). La perdita della capacità contrattile della vescica è determinata dalla ipertrofia delle fibre muscolari di cui è formato il detrusore, che si accompagna all aumento degli spazi tra le stesse. Tali spazi vengono successivamente riempiti da fibre collagene che alterano i normali rapporti tra le fibrocellule muscolari compromettendo i canali che consentono la trasmissione dello stimolo nervoso da una fibrocellula muscolare all altra. Possono quindi insorgere delle contrazioni non inibite che determinano una iperattività non coordinata del detrusore che non consente un valido svuotamento della vescica. Quali sono i primi sintomi della IPB? La sintomatologia della IPB è di tipo irritativo ed ostruttivo. Sintomi irritativi sono l aumento della frequenza minzionale (pollachiuria), la necessità di interrompere il sonno per urinare (nicturia), l urgenza con cui si manifesta lo stimolo, i bruciori minzionali o comunque la minzione fastidiosa.
ridurne i disturbi. La terapia medica lascia comunque il posto a trattamento chirurgico non appena iniziano a comparire un residuo post-minzionale significativo, delle ripetute infezioni urinarie,
capsula. La capsula, una volta rimosso l adenoma, diventa l elemento di unione tra la vescica e l uretra, una sorta di coppa che non ostacola il passaggio delle urine verso l esterno. Si parla quindi di adenomectomia (asportazione dell adenoma) che può essere fatta chirurgicamente (adenomectomia prostatica transvescicale = ATV) o endoscopicamente
1. Vescica e prostata 2. Ipertrofia prostatica (Terzo lobo prostatico) non interessate da patologie Polispecialistica Roma Quattro Tutti i diritti riservati
3. Resettore 4. Resettore in azione Esistono alternative alla TURP ed alla ATV nel trattamento della IPB?
asportato, cosa che, al contrario, viene fatta di routine nelle tradizionali tecniche TURP e ATV. L esecuzione di un accurato esame istologico su frammenti di prostata classificata come benigna ed avviata all intervento di TURP o ATV, consentono oggi di scoprire un 5% circa di casi di carcinoma prostatico incidentale. Cioè di un cancro iniziale, di dimensioni talmente piccole, da non essere evidenziato con i normali metodi di studio della prostata. Scoprirlo occasionalmente (incidentalmente) vuol dire prendere coscienza del problema ed attivare una serie di controlli standardizzati che consente di prevenire e quindi curare, eventuali riprese di malattia Tale opportunità non è consentita dalle tecniche alternative. Quali sono le conseguenze dell intervento di TURP o di ATV? Premesso che l intervento viene eseguito quando esistono chiare condizioni di danno all apparato urinario, l unica conseguenza della adenomectomia prostatica, sia che venga eseguita la TURP che la ATV, è rappresentata dalla perdita parziale o totale dell eiaculazione. L asportazione della ghiandola prostatica, che produce buona parte del liquido seminale e la perdita dello sfintere esterno, con entrambi gli interventi, determinano una più o meno importante diminuzione della quantità dell eiaculato che non riesce più a raggiungere l esterno ritornando in vescica (Eiaculazione retrograda). Naturalmente, è opportuno sottolineare che molto dipende dalla capacità dell operatore chirurgo: un operatore esperto riesce ad essere meno invasivo e quindi a provocare meno danni possibile, il che si traduce spesso nella fattispecie in una perdita parziale del getto spermatico che tende a scomparire nel tempo. La capacità erettile e la qualità dell orgasmo restano invariate. Polispecialistica Roma Quattro Tutti i diritti riservati