FARGOFILM, 2+1 e DOCABOUT in collaborazione con RAI 3, RADIO RAI 3 e RAI NET in associazione con Oltre lo Specchio/ Gruppo Abele con il sostegno del DOC FILM FUND/ Piemonte Film Commission presentano ew TR A /N SI/ T I il primo progetto di sensibilizzazione transmediale / radio / web / tv / della Radiotelevisione Italiana
un documentario tv, una serie radiofonica, un video blog, una mini-serieb e uno sportello telematico di approfondimento Per avvicinarci con sensibilità al mondo transgender Essere trans è una condizione esistenziale. Molte volte archiviata con facili etichette, bollata di immoralità. Questo documentario è un invito a scendere sotto la crosta mediatica, a entrare in un microcosmo per lo più conosciuto attraverso giudizi scontati e uasi sempre denigranti. Dietro a un/una trans, solitamente visto/a come oggetto grottesco, innaturale, facile bersaglio di derisione, esiste una personalità: con i suoi sogni, le sue paure, le sue difficoltà, le sue aspirazioni. In poche parole: realizzare il desiderio di una vita normale. Alessandra, Angelo e Kathrina hanno deciso di raccontarsi in prima persona, senza filtri, commenti o giudizi esterni fuorvianti. Non rispondono alle solite domande, ma attraverso i loro percorsi simili e nello stesso tempo diversi, pongono delle domande a tutti noi. Ci invitano a meditare con più profondità sulla loro condizione e, soprattutto, sulla nostra capacità di andare oltre la superficialità del pregiudizio. La domanda che resta alla fine della visione è: cosa è la normalità, chi puo' dirsi normale?
il primo progetto di sensibilizzazione transmediale / web / radio / tv / della Radiotelevisione Italiana una produzione FargoFilm 2+1 e DocAbout in associazione con Oltre lo Specchio/ Gruppo Abele con la collaborazione di Rai 3, Radio 3, Rai Net ideazione e direzione artistica Davide Tosco coordinamento editoriale Alessandro Bernard social media and transmedia strategist Giovanni Calia testi di Alessandra Tria, Angelo Correale, Katherina Stecher Alessandro Bernard, Paolo Ceretto, Davide Tosco collaborazione ai testi Nicola Rondolino creative consultant Francesco Lanucara musiche originali di Umberto Fantini mix audio Vito Martinelli website Timmytag superficie di navigazione Carlo Emilio Zummo produttori associati Roberto Stradella e Francesca Portalupi prodotto da Davide Tosco e Ladis Zanini capostruttura RAI 3 Annamaria Catricalà capo progetto DOC3 Lorenzo Hendel produttrice esecutiva Monica Pacini responsabile editoriale TRE SOLDI per Radio RAI 3 Fabiana Carobolante responsabile editoriale per RAI NET Claudio Baldino responsabile marketing e innovazione RAI 3 Federica Pitascio
TRANSITI è un percorso partecipato di creazione narrativa multipiattaforma che vuole porci di fronte ad una prospettiva estremamente personale sul mondo transgender. Lo sguardo è 'dal di dentro', il punto di vista diventa uno spazio 'conuistato' dai/dalle protagonisti/e che si impossessano di un ruolo mediatico nel uale essere in controllo della propria immagine. TRANSITI vuole essere un veicolo strumentale a riaffermare la dignità senza la paura del giudizio, abolendo o esaltando lo stereotipo a seconda della rappresentazione consapevole di se. TRANSITI intende essere un aiuto a comprendere la complessità di un microcosmo conosciuto principalmente attraverso una dimensione mediatica limitata e troppo spesso discriminante. Concepito come un meccanismo di auto-rappresentazione transmediale TRANSITI è un dispositivo di documentazione dove eventi autobiografici diventano funzionali a stimolare nello spettatore un senso di empatia e prossimità. TRANSITI, per la prima volta in Italia, si articola attraverso le piattaforme Web della RAI (radio, Web, tv) e un sito dedicato che diventa risorsa permanente di approfondimento e discussione. In anteprima assoluta per il network pubblico italiano viene sviluppato e presentato al pubblico, un nuovo genere narrativo nato dall incontro tra Web, la produzione televisiva, radiofonica e l Augmented Reality Game, che presuppone la transmedialità e l interazione con il pubblico,
insieme ad un documentario partecipato dal basso, la cui essenza è il racconto di tre personaggi che, uotidianamente hanno raccontato la loro condizione di transito. I contenuti sono stati progettati e realizzati non per essere spostati da una piattaforma ad un altra, bensi per integrarsi in un perfetto euilibrio comunicativo, offrendo di volta in volta nuovi spunti di riflessione ed approfondimento allo spettatore TV, all utente Web e al radioascoltatore che diventano così i veri protagonisti di una storia vissuta in prima persona. La forte caratterizzazione Web del progetto e la sua nativa predisposizione al confronto e alla multicanalità, non ha potuto esimersi dal vivere anche sui principali social network, dove è stata attinta ulteriore capacità di scambio e riflessione. Le discussioni, oltre che sul sito dedicato transiti.eu, sul sito di Rai 3 e durante 3Soldi, il programma radiofonico di Radio 3 dedicato all'audio documentario, sono state dunue sviscerate anche sui social network come Facebook e Twitter, in cui il progetto ha trovato ulteriore linfa vitale per spunti creativi e sociali, diventando a tutti gli effetti una lente di ingrandimento sulla società italiana e sul rapporto suo rapporto con ueste tematiche. TRANSITI Documentario TV, 1 x 50min. POSIZIONI DI TRANSITO Serie radiofonica e podcast interattivi, 5 x 20min. SPORTELLO TELEMATICO www.transiti.eu IO TRANS Mini-serieb, 5 x 3min. TU TRANS Video Blog
Non so se vi ho già detto che sto scrivendo un'autobiografia. Scrivo uello che mi accade o uello che mi è accaduto. Autobiografia... Non immaginavo dove poi sarei andata a finire. Non puoi inventare perchè non è un libro di fiabe o un libro di avventure. E' un libro della tua vita, di uello che hai fatto, di uello che vorresti fare e via dicendo. Noi vediamo le cose da ambo le parti, dalla parte maschile e dalla parte femminile, a volte siamo agevolati su uesto caso e a volte ci crea dei seri problemi. ALESSANDRA TRIA Beh, prima di decidere di diventare uomo. Prima mi sono vissuto l'ambiguità, uella fase di 'non sai ne di carne ne di pesce'. E la gente ti guardava e non sapeva se eri uomo o donna... Perchè vivere in ambiguità non è bello. Cioè se hai un corpo che non ti appartiene... dentro sei un uomo... non è facile da combattere. Ti devi comunue accettare. Sin da piccolino volevo essere un maschietto uomo, maschio... Questa cosa del seno e della vagina non fanno parte del mio corpo. Sarò solo uomo, non più ambiguo o trans che sia, uomo, basta, punto. ANGELO CORREALE Sono stata tutta la notte a pensare, ho avuto un po' di difficoltà a prendere sonno perchè io ho una certa sensibilità, mi preoccupo tante volte troppo per certe cose. io ho pensato che uno dei possibili responsabili di uesta cosa puo' essere la cura ormonale che, mi è stato detto, influisce in modo anche rilevante. Certe volte io ho pensato di non riuscire a farcela. Non bisogna mai perdere la speranza, darsi per vinti. Una volta tornata a casa mi sono sentita abbastanza presa dalla disperazione, il giorno dopo le cose sono andate decisamente meglio, sono tornata a pensare in modo più positivo. Anche grazie alla bella giornata e al piccolo giro in bici che mi è venuto da fare nel pomeriggio. KATERINA STECHER
Facciamo un viaggio. Lo facciamo tutti. Da un luogo all altro, da un passato a un futuro, da come eravamo prima a come siamo oggi Un passaggio, un percorso, un movimento. Per ualcuno uesto viaggio è più lungo, più difficile Da uomo a donna, da donna a uomo. Un passaggio tra due persone che sono una sola TRANSITI è la storia di uesti viaggi. Alessandra, Katherina, Angelo, del loro percorso da un sesso all altro. Ogni viaggio ha le sue insidie, i suoi momenti bui. E ogni viaggio ha le sue gioie, uando vedi la meta, la senti, sai che sei vicino e non l hai ancora raggiunta I nostri viaggiatori sono solo in transito. Il loro viaggio non è finito. Nelle valigie hanno vite, amori, amici, famiglie. Cercano di portare tutto con loro, da com erano a come saranno. In mezzo, ui, c è il loro ritratto di oggi, paure, timidezze, determinazione, le conuiste di una tappa intermedia, il sapore dell arrivo. Li vedrete raccontarsi, spostare la telecamera, guardarsi allo specchio nello stesso modo in cui il viaggiatore guarda una mappa del suo percorso. Con gli ostacoli e gli incidenti di ogni viaggio. Con l orgoglio del viaggiatore che sa dove vuole andare, che conosce l itinerario, e non si fermerà prima per niente al mondo Ma ogni viaggio è anche un racconto di viaggio, un diario, uno scoprirsi, un rivelarsi. Per ogni corpo da cui si vuole uscire c è un nuovo corpo da costruire, da fabbricare, da abitare con naturalezza. In uesti passaggi, e intorno a loro, c è semplicemente la vita. Una vita fotografata nel lungo momento del passaggio, tra ieri e domani, cioè in una parola sola, oggi, durante il transito tra il prima e il dopo. ALESSANDRO ROBECCHI