DALLA CONFERENZA DI PARIGI ALL ALTOPIANO DI BRENTONICO. Roberto Barbiero Osservatorio Trentino sul Clima Provincia Autonoma di Trento

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Transcript:

DALLA CONFERENZA DI PARIGI ALL ALTOPIANO DI BRENTONICO Roberto Barbiero Osservatorio Trentino sul Clima Provincia Autonoma di Trento Brentonico, 22 gennaio 2016 1

Grazie al sostegno dell'assessorato provinciale alla Cooperazione allo sviluppo e dell Ass. all Ambiente e alla collaborazione tra l Osservatorio Trentino sul Clima, l Associazione In Medias Res e l'associazione Viração, una delegazione del Trentino ha partecipato alla Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP21) e agli eventi paralleli, che si sono tenuti a Parigi dal 26 novembre al 12 dicembre. Paulo Lima, Cristina Dalla Torre, Milena Rettondini, Giulia Motta Zanin, Ariele Pitruzzella, Daniele Saguto, Elisa Calliari, Sara Cattani, Roberto Barbiero 2

3

Il clima: : un sistema in perenne mutamento Andamento della T ( C) espresso come differenza dalla media degli ultimi 1000 anni CO2 CH4 Migliaia di anni dal presente Olocene: da 11.500 anni fa ad oggi Negli ultimi 800.000 anni si osserva un oscillazione abbastanza regolare tra lunghi e rigidi periodi glaciali e brevi e miti periodi interglaciali, con un alternanza intorno ai 100.000 anni (cause astronomiche) 4

Cosa sta accadendo di diverso rispetto al passato? Ciò che è inedito è il contributo dato dall uomo e la velocità con cui il clima si sta riscaldando, che non ha precedenti nella storia 5

Il 2015 è stato l anno più caldo dal 1880 Superata la soglia di +1 C rispetto alla media del 19 secolo (1880-1899) 6

GLI EFFETTI DEL RISCALDAMENTO GLOBALE Il livello del mare si alza Il permafrost si degrada Gli oceani si riscaldano I ghiacci marini e continentali si riducono 7

La superficie dei ghiacciai trentini nel 1850 era di circa 110 km2 nel 2013 si è ridotta a circa 32 km2 Gruppo dell Adamello - Ghiacciaio della Lobbia e del Mandrone 8

Aumento della frequenza e della intensità di eventi estremi Ondata di caldo India (21-31 maggio 2015) Con temperature fino a circa 48 C all ombra. Mai così caldo negli ultimi 20 anni 2200 le vittime stimate Siccità Siria Il lungo periodo di siccità (2006-2011 la peggiore negli ultimi 50 anni) ha reso ancora più forti le tensioni sociali preesistenti sul territorio Tornado!?! L 8 luglio 2015 una violenta tromba d'aria per circa 10 minuti ha colpito una fascia di territorio tra i comuni di Mira, Dolo e Pianiga (Venezia). Vi sono stati gravi danni materiali a case, automobili e infrastrutture nonché una vittima, 72 feriti e alcune centinaia di sfollati 9

I gas serra sono aumentati a causa dell uomo Le concentrazioni globali di anidride carbonica (CO 2 ), metano (CH 4 ) e ossido di azoto (N 2 O) sono aumentate marcatamente a causa delle attività umane dal 1750 a oggi e sono di gran lunga superiori ai valori preindustriali determinati da carotaggi di ghiaccio negli ultimi 800.000 anni. CO2 (ppm) Tempo dal presente 10 T ( C) differenza dalla media degli ultimi 1000 anni

450 CO 2 in atmosfera Osservatorio Mauna Loa +40% dal 1750 2015: 400 ppm 400 La soglia critica di 450 ppm potrebbe essere raggiunta in circa 30 anni!!! 380 360 340 320 11

Gas serra: il ruolo delle attività umane Gli aumenti di anidride carbonica sono dovuti per la maggior parte ai combustibili fossili (75%) e agli effetti della deforestazione e del cambio d uso del territorio su piante e carbonio nel suolo (25%) Quelli di metano e ossido di azoto sono dovuti per la maggior parte alle attività agricole, alla zootecnia e al cambiamento dell uso del territorio. 12

Quali sono i Paesi nel mondo che emettono più CO2? 13

% PIL % % Popolazione CO2 14

E per il futuro cosa ci aspetta? 15

La temperatura media della Terra continuerà ad aumentare con intensità che è in funzione del diverso scenario di emissione di gas serra 2081-2100 rispetto a 1986-2005 : +1,0 / +3,7 C Dati osservati Dati attesi Emissioni gas serra in aumento +3,7 C +1,0 C Emissioni gas serra che si stabilizzano 16

Il clima futuro Il livello medio globale del mare aumenta. Nel 2100 : 45 cm nel caso di emissioni stabilizzate 75 cm nel caso di emissioni in crescita Gli oceani continueranno a riscaldarsi Gli eventi estremi di precipitazione diventeranno più intensi e più frequenti. La banchisa artica continuerà a ridursi e ad assottigliarsi e anche la copertura nevosa nell emisfero settentrionale continuerà a diminuire. Il volume dei ghiacciai diminuirà. 17

I principali impatti in atto e attesi Impatti su sistemi ambientali Ecosistemi e biodiversità Acqua: qualità e quantità Suolo Zone di costa Mari e oceani Impatti su sistemi socio-economici Agricoltura e Foreste Salute umana Energia Turismo Territorio e dissesto idrogeologico 18

I.P.C.C. Perché gli scienziati hanno suggerito il limite di 2 C? Il limite di 2 C del riscaldamento rispetto al periodo preindustriale (che significa poco più di 1 C rispetto ad oggi), rappresenta il livello in cui principali impatti entrerebbero in una fase di rischio elevato, per estensione e intensità, e alcuni cambiamenti nella circolazione oceanica e atmosferica rischierebbero di divenire irreversibili Secondo l IPCC, per evitare che l aumento delle temperature medie terrestri raggiunga i 2 C sarebbe necessario che le emissioni di gas serra, prodotte dalle attività umane, venissero ridotte del 40-70% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2050 19

Che fare? 20

La sfida globale: Convenzione Quadro ONU per i Cambiamenti Climatici UNFCCC (1994) Obiettivo della Convenzione (Art.2): stabilizzare le concentrazioni di gas ad effetto serra nell atmosfera a un livello tale che sia esclusa qualsiasi pericolosa interferenza antropogenica sul sistema climatico. MITIGAZIONE ADATTAMENTO 21

Mitigazione Interventi per ridurre le fonti e le emissioni dei gas ad effetto serra una sfida globale I negoziati a livello internazionale nell ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC, 1994) al fine di raggiungere un Accordo sul clima vincolante tra tutte le nazioni 22

Adattamento Azioni per affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici in corso o previsti sia per ridurre gli effetti indesiderati sia per cogliere nuove opportunità. una sfida nazionale e locale Per l Italia Per il Trentino: avviato un percorso per elaborare un piano di adattamento che includa nella pianificazione territoriale la valutazione dell impatto dei cambiamenti climatici 23

UNFCCC La Conferenza delle Parti - COP è il corpo decisionale supremo dell UNFCCC. Vi partecipano tutti i paesi che sono Parti presso l UNFCCC (es. Unione Europea) 30 novembre 11 dicembre 2015 24

L Accordo di Parigi Con questo atto la Conferenza delle Parti adotta il Paris Agreement sotto l egida della Convenzione Quadro ONU per i Cambiamenti Climatici UNFCCC Dovrà essere firmato e ratificato dalle 195 Parti della Conferenza tra aprile 2016 e aprile 2017. L Accordo entrerà in vigore dal 2020 se sarà ratificato da almeno 55 Parti che devono rappresentare almeno il 55% del totale delle emissioni dei gas serra a livello globale. 25

I punti essenziali dell Accordo L obiettivo 2 C Propone di limitare l aumento della temperatura bene al di sotto dei 2 C rispetto ai livelli pre-industriali e di fare sforzi per limitare l aumento a 1,5 C riconoscendo quindi che ciò ridurrebbe significativamente i rischi e gli impatti previsti. Si tratta di un compromesso rispetto alla richiesta dei Paesi più vulnerabili e dei rappresentanti della società civile di inserire subito il limite di 1,5 C ma va riconosciuto che il limite più restrittivo viene comunque incluso nell Accordo seppur solo come obiettivo verso cui indirizzare gli sforzi 26

I punti essenziali dell Accordo L obiettivo di riduzione dei gas serra Nell Accordo si dice che al fine di raggiungere l obiettivo di mantenere l aumento della temperatura entro il limite stabilito, le Parti mirano a raggiungere un picco globale delle emissioni di gas serra nel più breve tempo possibile, riconoscendo tuttavia che ci vorrà più tempo per i Paesi in via di sviluppo, per poi intraprendere un percorso rapido di riduzione in modo da raggiungere un equilibrio tra le emissioni di origine antropica e la capacità di assorbimento nella seconda metà di questo secolo Non ci sono quindi precisi riferimenti né rispetto alle percentuali di riduzione né rispetto ai tempi entro cui devono essere realizzati gli impegni se non rimandando ad un generico obiettivo a metà secolo entro cui arrivare di fatto ad una stabilizzazione. 27

I punti essenziali dell Accordo I contributi volontari Il punto di partenza degli impegni di mitigazione sono i contributi nazionali, Intended Nationally Determined Contributions (INDCs), già espressi dalle Parti e che sono elemento fondante dell accordo anche per il futuro (da aggiornare entro il 2020 e poi ogni 5 anni). UE: obiettivo vincolante di una riduzione nazionale di almeno il 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto al 1990 da raggiungere congiuntamente I contributi nazionali fino ad oggi dichiarati consentirebbero un aumento delle temperature di circa 2,7-3,5 C entro il 2100 rispetto all era pre-industriale. Sono quindi palesemente insufficienti ma l Accordo su questo non si esprime se non richiamando l impegno e la responsabilità volontaria delle Parti di esprimere proposte di contributo nazionale più ambiziose e da revisionare ogni cinque anni. 28

Emissioni attuali Applicando gli attuali impegni volontari Obiettivo 29

I punti essenziali dell Accordo I finanziamenti Le Parti di Paesi Sviluppati devono fornire le risorse finanziarie e assistere i Paesi in Via di sviluppo sia nelle politiche di mitigazione che adattamento Le altre Parti sono incoraggiate a fornire o continuare a fornire tale supporto volontariamente Meccanismo Finanziario della Convenzione Si partirà da una quota minima di 100 miliardi di dollari annuali: già questa è una dichiarazione molto ambiziosa considerando che al momento il fondo si attesta a solo 10,5 miliardi di dollari. Tuttavia non risulta chiaro dal documento l anno a partire dal quale questi fondi dovranno essere versati 30

Per la prima volta viene approvato un accordo globale sul clima che riunisce attorno a sé tutti i Paesi del mondo nell affrontare il riscaldamento globale Tutti i Paesi riconoscono il cambiamento climatico come problema e nessuno si è assunto la responsabilità di farsi carico del peso di un fallimento Per la prima volta si parla anche di impegni per l adattamento Successo o fallimento? Laurent Fabius, il ministro francese e presidente della COP21, ha parlato di un testo che rappresenta il miglior equilibrio possibile in questo momento Critiche dalla società civile ma anche dal mondo scientifico 31

Un Accordo verso la giusta strada? I cambiamenti climatici sono un problema globale con gravi implicazioni ambientali, sociali, economiche, distributive e politiche, e costituiscono una delle principali sfide attuali per l umanità. Gli impatti più pesanti probabilmente ricadranno nei prossimi decenni sui Paesi in via di sviluppo. Molti di coloro che detengono più risorse e potere economico o politico sembrano concentrarsi soprattutto nel mascherare i problemi o nasconderne i sintomi, cercando solo di ridurre alcuni impatti negativi di cambiamenti climatici. Ma molti sintomi indicano che questi effetti potranno essere sempre peggiori se continuiamo con gli attuali modelli di produzione e di consumo. 32

Regioni e società civile E a livello locale che si può agire sulle politiche dei trasporti, sull edilizia pubblica e privata, sulle pratiche di gestione del territorio e dei rifiuti, sulle strategie di investimento. Tutte azioni che possono concorrere alla riduzione delle emissioni di gas serra ma anche all adozione di adeguate politiche di adattamento a protezione dei propri cittadini. Il livello locale ha poi un indubbio vantaggio: la possibilità di coinvolgere un gran numero di stakeholders e di influire sul comportamento dei cittadini. Una grande opportunità quindi. Il ruolo della società civile (cittadini, associazioni, forze politiche, ) Senza un grande sforzo collettivo e un salto di qualità nell azione concreta quotidiana per far vivere dal basso le politiche sul clima, gli obiettivi non potranno essere realizzati 33

L accordo è un buon risultato diplomatico e un punto di partenza per giungere ad una decarbonizzazione dell economia a lungo termine, ma non basta ancora a metterci al riparo dalle conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici Grazie!!! www.climatrentino.it 34