Quell energia che va dritto al cuore



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Transcript:

il volo Quell energia che va dritto al cuore Notiziario trimestrale PwC www.pwc.com/it 3 Conversazione con il tenente colonnello Marco Lant, comandante delle Frecce Tricolori 8 Dialogando di scienza e di vita. Intervista a Renato Dulbecco 10 Budo & Business Una formazione fuori dagli schemi 12 Innoviamo! Partito il progetto che migliora i nostri servizi e il valore per i nostri clienti 14 Company Welfare in PwC Conciliazione lavoro/famiglia e benessere organizzativo

15 Global Mobility. From New York to Milan 20 16 Aiesec: Youth Change e Alumni Meeting 2012 Different Job 2012 Roma 28 maggio - 1 giugno Milano 25-29 giugno sommario 3 Quell energia che va dritta al cuore A Rivolto (Udine), conversazione con il tenente colonnello Marco Lant, comandante delle Frecce Tricolori di Leonardo Cadeddu e Alessandro Lucchini 8 Dialogando di scienza, e di vita Intervista a Renato Dulbecco, premio Nobel per la medicina di Rossella Murica 10 Budo & Business Una formazione fuori dagli schemi: la metafora delle arti marziali di Maddalena Bertello 12 Innoviamo! Partito il progetto che migliora i nostri servizi e il valore per i nostri clienti di Luigi Greco e Bernhard Wirmer 14 Company Welfare in PwC Conciliazione lavoro/famiglia e benessere organizzativo di Antonella Portalupi PwC il volo maggio 2012 il volo Notiziario trimestrale PricewaterhouseCoopers SpA Registrazione n. 37 presso il Tribunale di Milano in data 22 gennaio 2007 Pubblicazione a uso interno Editore: PricewaterhouseCoopers via Monte Rosa, 91 - Milano 15 Global Mobility? From New York to Milan di Jonathan Clemente GM Italy: Welcome, Oriana Scrocco 16 Youth Change: respirare un clima internazionale con AIESEC Italia di Vito Cimmarusti e Maria Luisa Balzano 17 Presente e passato per costruire insieme il futuro AIESEC Italia Alumni Meeting 2012 di Floriana Zerbo 18 PwC Treviso: team building in quota di Giorgio Simonelli 19 CUS Milano e PwC: vincere insieme di Valerio Caso RES4MED: partiti! di Riccardo Tos 20 Different Job 2012: la sfida raddoppia Roma 28 maggio - 1 giugno Milano 25-29 giugno Direttore responsabile Fabrizio Piva Direttore editoriale Leonardo Cadeddu Coordinamento editoriale e redazione Amelia Donadio Consulenza redazionale Studio Lucchini Impaginazione Corinna Corradini - Corigrafica Stampa Lasergrafica Polver Maggio 2012 Quell energia che va dritto al cuore A Rivolto (Udine), conversazione con il tenente colonnello Marco Lant, comandante delle Frecce Tricolori di Leonardo Cadeddu e Alessandro Lucchini «Posso offrirvi un caffè?» Alzi la mano chi s immagina che possa cominciare così una visita alla base aerea del 313 Gruppo A.A. Le Frecce Tricolori, come sono nel cuore di tutti. I nostri piloti, quelli del mito, capaci di tenere le folle a naso in su, il 2 giugno, il 4 novembre, nelle tante altre date ufficiali del volo acrobatico, in Italia e all estero (vedi box calendario). E poi a farti il caffè è il Capitano Soro in persona, responsabile delle relazioni esterne. Con la cordialità di un amico, con la sobria eleganza di un ufficiale di Aeronautica. Muovendoci nella base incrociamo i piloti della squadra, rientrati da un addestramento. Si ferma a scambiare qualche battuta con noi il Maggiore Jan Slangen, il capo formazione. Allo standing del leader combina la cordialità del ragazzo romano. Ragazzo, sì. Perché anche loro volano alto, ma sono giovanissimi. Le loro parole, i gesti, gli sguardi trasudano consapevolezza del privilegio di appartenere a un reparto di altissima qualità delle nostre forze armate. Ma leggi lì dentro anche l entusiasmo, l allegria di un lavoro che rappresenta il sogno di molti. Analogie Il Capitano Soro ci porta poi in aula briefing, dove i piloti, tramite videoregistrazioni, analizzano i comportamenti di volo. Ci mostra una clip che toglie il fiato, e poi alla lavagna ci spiega gli schemi di base del volo acrobatico, secondo il loro stile. Già qui colpisce un analogia con la nostra struttura organizzativa. PwC il volo maggio 2012 3

Loro: il volo è fatto a vista, non esiste una comunicazione voce. È il pilota numero 1, il capo formazione, che dice dove andare, i gregari seguono, guardando il capoformazione o il gregario simmetrico. Valori centrali: competenza tecnica, grande fiducia e affiatamento, che rappresentano l essenza della professione e dell etica del militare. Nella progressione della formazione, i piloti nuovi entrano nella coda. Man mano che diventano più esperti, scalano: non c è un ordine fisso, dipende dalle competenze acquisite. Noi: il numero uno, il partner, dice dove andare; i senior manager si guardano mentre procedono. Poi i senior operano in maniera trasversale e a volte entrano per competenza, con il supporto degli assistenti. Ma il partner, che ha dato l indirizzo, durante il processo di revisione torna indietro e fa una i review in itinere, guidando il team. Strutture simili, che combinano il principio gerarchico con quello funzionale, e che hanno nella trasmissione e valorizzazione delle conoscenze il centro del loro sistema vitale. «È l elemento più importante che cerchiamo in una persona, quando la selezioniamo. Equilibrio costante nell attività di ogni giorno: nell analisi del rischio, nel giungere alla soluzione più equilibrata, in ogni frazione del volo acrobatico collettivo, e in ogni aspetto: spettacolarità, professionalità, risvolti ambientali, sicurezza. Questo equilibrio nel volo si riflette sulla persona. Equilibrio nelle abilità individuali e di gruppo. Se rapportiamo questo pensiero al gruppo base, ossia la coppia, sappiamo che l equilibrio è a volte far vincere la nostra opinione, altre volte accettare l opinione di chi ci sta accanto, nell ottica di un obiettivo comune e condiviso.» possiamo mettere in dubbio la stima personale. È centrale che il processo di apprendimento si concentri sull utilità della critica, sulla performance, mai sulla persona. «Accanto agli errori delle persone, poi, ci sono quelli delle macchine. Quest anno, il nostro aeroplano, il 339, compie 30 anni di utilizzo nel gruppo, ma continuano a saltar fuori elementi da migliorare. È per noi importante giungere a una valutazione condivisa, corale, degli errori.» comune a tutti. Tengo volentieri sul mio tavolo due libri: il nostro libro fotografico, e un libro sull Aeronautica militare. Non dimentichiamo che il nostro compito istituzionale è proprio rappresentare nel mondo tutte le professionalità dell Aeronautica militare italiana. Persone che fanno il loro lavoro lontano dagli occhi del grande pubblico. Oggi abbiamo più di 4mila militari in Afghanistan, tra cui anche 3 dei nostri, che torneranno a breve.» Equilibrio Conosciute le linee del funzionamento della squadra, con il Tenente Colonnello Marco Lant, il comandante, andiamo dritto sui valori. Con degli ufficiali verrebbe da partire dai valori di Patria, di unità nazionale, di senso dello Stato. Dall etica, insomma. Anche perché pure il lavoro del consulente/revisore è intriso di etica: tutela un interesse garantito dalla Costituzione, all articolo 42, la proprietà. E la nostra organizzazione trova la propria linfa vitale nella reputazione che ha nel mercato: un indice su cui c è grande sensibilità. Ma l atmosfera che ci accoglie, gli aerei in addestramento, le centinaia di foto e poster alle pareti con velivoli in acrobazia, ci fanno pensare prima a un altro concetto: l equilibrio. Sintesi di capacità, volontà, coraggio, controllo, tenacia. Che cos è l equilibrio, per la squadra più perfetta d Italia? «Una dolcezza infinita. Non penso che a volare ancora» Il titolo della nostra rivista, Il Volo, non è mai stato tanto pregnante, come in questo numero, nel suo servizio di apertura. Volo come espressione di libertà, come idea di energia e movimento, come impegno e possibilità di crescita. Come idea di libertà intellettuale, caratteristica dell attività professionale. Facile riconoscerci a pieno nel brano di D Annunzio che ci viene mostrato in apertura di visita. «È una cosa divina e per ora inesprimibile. Il momento in cui si lascia la terra è di una dolcezza infinita. Si sente allora il nascere di una sensazione nuova. Ne ho ancora il cuore colmo. Provo una beatitudine come di godimento fisico. È stato un istante di piacere inenarrabile e indimenticabile. Non saprei paragonarlo che a una di quelle rare crisi di felicità suprema che si ricordano come punti luminosi della vita ( ). Ho gustato appena una gioia immensa, ignorata, che mi ha lasciato commosso e curioso. Non penso che a volare ancora. È un nuovo bisogno, una nuova passione. Voi dovete provare». Rischio ed errore Rischio a ogni istante, dunque, nel volo come nella revisione e nella consulenza. Il problema non è il rischio, ma la sua conoscenza, la capacità di gestirlo. «La gestione del rischio, nella nostra Forza armata, è una filosofia costante. Si applica nel volo acrobatico, e a maggior ragione nell ambito operativo. Dobbiamo sempre mediare tra il risultato e il metodo con il quale otteniamo il risultato. La gestione dei nostri rischi deriva dal rispetto di un set di regole fondamentali (distanze, assi, energia, velocità, quota, geometrie ecc.). Regole che poi applichiamo nei contesti specifici. Quando operiamo all interno di queste regole, siamo nei confini del normale. Per noi è rischioso uscire da questi schemi, specie se in modo non cosciente. Non è impossibile uscire dagli schemi, interpretare in modo diverso alcune manovre. È possibile, ma ogni uscita dev essere pesata, valutata, condivisa da tutti.» Vicino al concetto di rischio c è quello di errore. Quanto pesa nelle Frecce Tricolori? «Per un professionista, quale è il pilota militare, non è sempre facile ammettere l errore, noi ci proviamo. Ma nell errore di una persona c è un occasione di crescita per l intero gruppo. Dall esperienza dell errore si valuta la bontà delle procedure. Il nostro normale ciclo di lavoro - briefing, volo, debriefing, analisi della performance filmata, feedback - è una critica continua. Per questo siamo molto attenti ai rapporti interpersonali. A concentrarci sugli eventi. A non farci ingannare da elementi non oggettivi. Investiamo tanto nelle persone che faranno parte del gruppo: non Condivisione Com è che parlando di rischio e di errore si arriva a parlare di condivisione? «Siamo molto orgogliosi della nostra storia, dell aver fatto tesoro dell esperienza di chi ci ha preceduto. Sul piano tecnico, l obiettivo e il programma del volo acrobatico hanno visto pochissimi cambiamenti negli anni. Ma accumula tante e diverse esperienze. «È questa una tradizione che si applica a tutta l Aeronautica, e che nelle sue metodologie di base è Pilota acrobatico: il profilo ideale Non esiste un profilo rigido, ma è importante individuare alcuni tratti. Propositivo, ma non tanto da diventare arrogante. Determinato nella condotta del velivolo, ma non aggressivo. Deciso nell azione di comando, ma non irresponsabile. Competitivo, teso alla crescita continua, ma non esibizionista. Metodico, perché il volo è fatto molto di metodo, e quindi di automatismi acquisiti e sedimentati; ma non ingabbiato nell inflessibilità, altrimenti ogni piccola variazione della sequenza farebbe saltare il processo decisionale. Team player, ma non egocentrico. Riflessivo, capace di ponderare le decisioni, ma non tanto da rinviarle. Disinvolto, capace di essere sociale, capace di confrontarsi con i colleghi e il pubblico. In sintesi, persone equilibrate: consapevolezza delle proprie capacità e capace di condividerle con gli altri. 4 PwC il volo maggio 2012 PwC il volo maggio 2012 5

Calendario manifestazioni Va bene, ci abbiamo provato a star fuori dai temi patria e rappresentatività nazionale. Il rischio retorica è a un passo. Ma il Comandante ci ha portato lì. Affrontiamolo. accomunati all idea di un organizzazione che crede in quello che fa. Che è consapevole di ereditare una grande esperienza e insieme la responsabilità di tramandarla a chi verrà dopo. Aprirsi agli altri. Condividere, ancora.» 6 maggio, Cervia (RA) Le Frecce del Centenario 2 giugno, Roma Festa della Repubblica 3 giugno, Lido di Ostia (RM) Roma International Air Show 10 giugno, Acireale (CT) Acireale Air Show 17 giugno, Bodo (Norvegia) Bodo Air Show 24 giugno, Montignoso (MS) Cinquale Air Show 24 giugno, Viareggio (LU) Carnevale estivo di Viareggio 30 giugno, Waddington (Regno Unito) Waddington at Home Day 8 luglio, Marina di Salve (LE) Aeronautica e Salento 14 luglio, Grado (GO) Grado Air Show 15 luglio, Jesolo (VE) Jesolo Air Show 21 luglio, Bucarest (Romania) Otopeni Air Show 4 agosto, Senigallia (AN) Senigallia Air Show 5 agosto, Porto Recanati (MC) Porto Recanati Air Show 11 agosto, Chkalovsky (Federazione Russa) 100 Anniversario Forza Aerea Russa 19 agosto, Lignano Sabbiadoro (UD) W Lignano 2012 26 agosto, Buggerru (CI) Buggerru Air Show 1 settembre, Sliac (Slovacchia) Slovak International Air Show 9 settembre, Rimini Rimini Air Show 15 settembre, Imperia Imperia Air Show 16 settembre, Albenga (SV) Albenga Air Show 4 novembre, sede da definire Festa dell Unità Nazionale e delle FF.AA. Patria e appartenenza Il 313 Gruppo Acrobatico è stato fondato nel 1961. Ha quindi appena compiuto i 50 anni, proprio nel 150esimo dell unità. Il tricolore, lassù, simbolo di storia e di valori anche quaggiù. Cos è stata la coincidenza di queste due ricorrenze? e che senso ha oggi parlare di patria, in tempi di individualismo, di relativismo, di scetticismo per molti tra i valori unificanti di una nazione? Il Ten. Col. Lant ci legge una lettera del generale Pisanu, che prima di essere Capo di Stato maggiore dell Aeronautica è stato proprio Comandante delle Frecce Tricolori. Parole di congratulazioni. Lant non trattiene l orgoglio e la commozione. «Quella in cui noi viviamo è una società, un insieme di persone, e tutti dobbiamo rispettare delle regole. Lo stesso vale qui da noi: il contributo di ciascuno di noi determina il clima e la serenità di tutti. Ecco di nuovo il valore della condivisione. Se cominciamo a lasciarci tradire da personalismi, individualismi, relativismi, ci perdiamo. Non siamo strutturati per vivere pensando solo a noi stessi. Dovremmo rimettere in discussione tutto il nostro modello di vita. È troppo comodo rivendicare i diritti (salute, scuola...) dimenticando i doveri.» Questo discorso è parallelo al nostro pensiero in tema di responsabilità sociale. Rileggiamo nei libri di economia aziendale su cui abbiamo studiato: L azienda è un istituto economico atto a produrre, con una durata illimitata e con l obiettivo di massimizzare il profitto. Le aziende che pensano solo al profitto oggi non sono in grado di stare sul mercato. Pensiamo all interpretazione che PwC dà alla CSR. Pensiamo al passaggio da charity a corporate volunteering. Pensiamo all esperienza Different Job del 2011 e allo sviluppo nel 2012 (vedi quarta copertina di questo numero). E torniamo a Lant. «Le nostre origini hanno valore nella misura in cui ci identificano, ci uniscono. Questo sentimento di unità c è. Lo vedo nella commozione di tante persone quando concludiamo le nostre esibizioni. Se fumassimo blu, anziché tricolore, per la gente non sarebbe la stessa cosa, ne sono convinto. «Questo sentimento è un valore importante per noi. Il senso di appartenenza alla squadra, alle Forze Armate, al Paese, ci dà una grande energia. Noi abbiamo la fortuna di veder riflesso negli occhi della gente il risultato. Di essere Gerarchia e competenza Torniamo a pensare al Different Job: lì contava non la gerarchia, ma la competenza: che fosse assistente o senior manager, il più bravo a pulire guidava la pulizia. Come sarà qui, dai militari? Che rapporto c è tra gerarchia e stimolo al miglioramento attraverso un confronto aperto tra colleghi? Capita che professionisti più giovani e più specializzati facciano valere la propria idea su quella di un superiore? «Dobbiamo riconoscere la competenza specifica. Un pilota che viene assegnato a questo reparto ha una grande esperienza. Proviene da anni di lavoro in campo operativo con livelli di professionalità molto elevati. Con un bagaglio così ricco e complesso, potrebbe essere una personalità forte, difficile da gestire, dovendo ricominciare tutto da capo. «Ma ogni pilota deve rendersi conto del gap che dovrà colmare per raggiungere il livello che gli è richiesto. Con un libero interscambio, al di là dei ruoli e delle gerarchie. È frequente che gli ultimi piloti arrivati abbiano un esperienza professionale più alta addirittura degli ufficiali che li stanno addestrando, perché vengono magari da operazioni fuori area, da Afghanistan o Libia. Il volo acrobatico insegna a far propri anche questi concetti: il merito, e l esperienza.» Altruismo e trasmissione Spuntiamo i temi trattati. Individualità e squadra: ok. Guardare a un bene comune che è superiore al proprio bene personale: ok. Vedere un collega che sta sbagliando e dirglielo subito, piuttosto che aspettare che sia troppo tardi, distruggendo così la personalità del singolo e del gruppo: ok. A ogni spunta ci viene un sorriso per le analogie con il nostro lavoro in PwC. Chiediamo al comandante Lant di approfondire, in chiusura, il tema della trasmissione delle conoscenze. Tira fuori dal cassetto un librino, piccolo, anno 1936, e legge una definizione: Per formazione s intende un insieme di velivoli tra loro vincolati da un determinato rapporto reciproco di posizione e manovranti in maniera uniforme al diretto comando di un capo. «Nella formazione - commenta - l individualità sparisce. Questo è lo spirito che ha sempre governato, e spero continui a governare, le Frecce Tricolori. Con due livelli di consapevolezza: a) che il lavoro di ognuno di noi è determinante per il successo del gruppo; b) che al raggiungimento del risultato segue la responsabilità di tramandare questo risultato a chi verrà dopo di noi.» I piloti 0 Ten. Col. Marco Lant, comandante 1 Magg. Jan Slangen, capoformazione 2 Cap. Gaetana Farina, 1 gregario sinistro 3 Ten. Filippo Barbero, 1 gregario destro 4 Cap. Mattia Bertoluzzi, 2 gregario sinistro 5 Cap. Stefano Centioni, 2 gregario destro 6 Cap. Marco Zoppitelli, 1 finalino 7 Cap. Mirco Caffelli, 3 gregario sinistro 8 Cap. Fabio Martin, 3 gregario destro 9 Ten. Vigiglio Gheser, 2 finalino 10 Cap. Fabio Capodanno, solista 11 Cap. Piercarlo Ciacchi, supervisore addestramento acrobatico 8 11 6 0 1 10 9 5 3 2 4 7 6 PwC il volo maggio 2012 PwC il volo maggio 2012 7

Dialogando di scienza, e di vita Intervista a Renato Dulbecco di Rossella Murica A pochi mesi dalla morte del Premio Nobel Renato Dulbecco, vorrei riproporre per il Volo un intervista che gli feci durante il mio soggiorno a Los Angeles nel 2009. Dulbecco, di madre calabrese e di padre ligure, è stato intervistato nella sua splendida casa di La Jolla, luogo di villeggiatura che costeggia l oceano Pacifico, vicino la cittadina di San Diego. Ha vissuto molti anni in California, dove ha lavorato presso il Salk Institute. Tuttavia non ha mai dimenticato Torino, che lo ospitò come studente e gli fece conoscere importanti personalità, come Rita Levi Montalcini. La Jolla, 6 ottobre 2009 Professor Dulbecco, com è nato il suo amore per la medicina? L influenza dell ambiente familiare è stata fondamentale per il mio percorso. Avevo molti parenti, da parte di mia madre, che erano medici, tra cui un famoso chirurgo napoletano. L alternativa era diventare ingegnere, come mio padre che lavorava per il genio civile: mi piaceva molto la matematica e la fisica. Alla fine, come sempre, mia madre ha prevalso. Com è avvenuta la sua decisione di trasferirsi negli Usa? Presi la decisione nell immediato dopoguerra. Dopo la maturità, nel 1930 mi iscrissi all università di Torino e ben presto mi accorsi, nonostante fossi un buon studente in tutte le discipline, che il mio vero interesse era in realtà più per la biologia che per la medicina applicata. Così iniziai a lavorare con Giuseppe Levi, professore di anatomia a Torino, studiando sia istologia sia i principi della coltura delle cellule. Nel 46 un ex studente dell Istituto di anatomia di Torino, Salvador Luria, che era stato negli Usa sin dall inizio della guerra, tornò a trovarci. Io ero reduce dal servizio militare e dalla Resistenza, e per mesi mi ero nascosto in un piccolo villaggio del Piemonte. Io e Luria scoprimmo subito una forte somiglianza tra i nostri interessi e obiettivi. Un giorno mi chiese in modo diretto: «Perché non vieni a lavorare con me in Usa?» Accettai di lavorare nel suo gruppo, nonostante il salario fosse molto scarso. In questa direzione sono stato esortato da Rita Levi Montalcini, che nel frattempo si stava preparando per partire per un altro laboratorio negli Usa. Così nell autunno del 47 entrambi ci imbarcammo per l altro continente. La prima tappa della mia avventura fu Bloomington, nello stato dell Indiana. Durante la sua lunga carriera ha collaborato con Rita Levi Montalcini? In realtà non c è stata una grande collaborazione, ci siamo visti spesso, ma i nostri campi d azione erano separati. Abbiamo però vissuto una significativa esperienza in comune nel Dipartimento di anatomia dell Università di Torino. Lavoravamo nel laboratorio di biologia del prof. Levi, che aveva sempre ottime idee e ci sapeva mettere sulla strada giusta. Lo stato attuale della ricerca medica in Italia: limiti e obiettivi. In realtà non sono molto aggiornato. Ormai sono in pensione e ho quindi il privilegio di potermi occupare esclusivamente di ciò che mi appassiona e soprattutto leggere molti libri. E il centro dei miei interessi rimane il cancro. La sua natura e i cambiamenti funzionali della cellula, la genetica delle cellule cancerogene. In particolare mi dedico allo studio della cellula staminale che improvvisamente impazzisce e diventa cancerogena. Ho lavorato per molti anni e con vari colleghi provenienti dalle più diverse realtà scientifiche, quando ancora ero in Italia, a Milano. Di certo ci sono moltissimi ricercatori italiani, sparsi per il mondo, che hanno lasciato il proprio paese per dedicarsi alla scienza. La mia non è questione di nazionalismo, ma è anche lecito che venga offerta al ricercatore la possibilità di studiare e sviluppare nuove idee nel Paese in cui è nato. Mentre la ricerca ci apre nuove frontiere del conoscere, ci pone anche seri interrogativi di ordine etico-morale. Se da una parte la ricerca dev essere laica, è pur vero che pone dei problemi etico-morali, anche se di difficile formulazione. Ad esempio, l alterazione delle cellule staminali provenienti da un essere umano può essere pericolosa sotto vari aspetti ripercuotendosi sul soggetto stesso. Il conflitto tra scienza e Chiesa sembra irrisolvibile: hanno due modi di ragionare completamente diversi. È meglio lasciarli separati. La Jolla vicino a San Diego Spesso i limiti etici sono dovuti alla confusione di concetti; credo però che si supereranno quando l umanità vedrà che la scienza offre rimedi concreti. Come ha vissuto la consegna del premio Nobel? Ricevere il premio è stato molto emozionante, ma in un certo senso me lo aspettavo. In quel periodo lavoravo a Londra, dove avevo un laboratorio. Arrivando a lavoro un giorno vidi la mia segretaria che sventolava un pezzo di carta dicendomi che i giornalisti avrebbero voluto intervistarmi. Strano ma vero, la bella notizia mi è giunta indirettamente dalla stampa. Per quali aspetti della ricerca ha conseguito il Nobel? La scoperta dei geni del cancro e dell interazione tra il tumore e il materiale genetico delle cellule. A quell epoca non si sapeva che il cancro fosse prodotto da alterazioni genetiche delle cellule. Ho studiato i geni del cancro analizzando in particolare le cellule degli animali perché risultava più semplice lavorare con gli animali che con gli esseri umani. Ho notato che ci sono differenze genetiche tra le cellule che generano il cancro e quelle che non lo generano. E la prova è stata l inserimento e il contatto delle cellule normali con certi tipi di virus (oncovirus), consistente in un gene alterato. Risultò chiaro che era proprio quell alterazione genetica a provocare il cancro. Secondo lei nell immediato futuro verrà sconfitto il cancro? Questa è la domanda che mi fanno un po tutti. Di certo la scienza fa progressi e va avanti. Magari fra 10 anni, con gli studi che stiamo compiendo, e con l aiuto della tecnologia, riusciremo a capire le cause di questo male e a sconfiggerlo. Forse con un po di fortuna tutto questo avverrà prima, come è successo per il nostro gruppo di ricerca, che si è mosso in modo quasi ingenuo : siamo partiti da semplici ipotesi, che alla fine si sono rivelate corrette. Cosa l ha spinto a partecipare al Festival di Sanremo nel 1999? È stata la prima e ultima esperienza in tv non da scienziato ma da copresentatore, ho voluto dimostrare che lo scienziato non vive in una torre d avorio senza porte né finestre, ma si mescola alla gente comune, che vive la realtà di tutti i giorni, la normalità. In realtà questa decisione è stata difficile da prendere: ho chiesto pareri ad amici e colleghi. Rita Levi Montalcini, per esempio, ha pensato che fossi diventato pazzo e mi ha esortato a rifiutare la mia partecipazione. La sua casa è veramente un nido d aquila sulla cima di una collina che domina tutta la Jolla. Pare di essere sulla costa amalfitana. Abbiamo comprato un pezzo di terreno negli anni 70 senza nemmeno vederlo mentre vivevamo a Londra. Il primo nucleo della casa è stato progettato da Homer Delaware e la parte restante da David Rinehart, allievo di Louis Kahn, che ha realizzato il Salk Institute dove ho svolto molte delle mie ricerche qui in California. 8 PwC il volo maggio 2012 PwC il volo maggio 2012 9

Budo & Una formazione fuori dagli schemi: la metafora delle arti marziali 武 道 Business di Maddalena Bertello direttore comunicazione Palestra della scrittura Quante volte, uscendo per andare al lavoro, abbiamo detto al partner: «Vado a combattere». Inutile nascondersi: lavorare è una guerra. Specie in tempi di crisi, quando bisogna saper ridefinire il senso del conflitto e relativizzare il valore della vittoria, senza cadere nell inganno dell occhio per occhio che, come diceva Gandhi, rende ciechi. L Arte della guerra, trattato di strategia militare scritto duemilacinquencento anni fa da Sun Tzu, è servito per secoli ai generali per definire l intensità del conflitto e le probabilità di vittoria ancora prima di affrontare l avversario. Oggi è studiato nelle scuole manageriali di tutto il mondo. I Samurai, eredi della cultura di Sun Tzu, praticavano la via del Budo, la via della conoscenza di sé. Meglio: la via della conoscenza del sé che interagisce con l altro. Che sia su un tatami (l area in cui si svolgono gli allenamenti di arti marziali) o in un ufficio, il rapporto con l altro è il metro di misura della nostra evoluzione come esseri umani, come costruttori di relazioni. Il Budo come metafora dei rapporti di lavoro, dunque. Cercare una via pacifica nelle complesse interazione professionali. Paradossale? Contraddittorio? Tutt altro. Ce lo spiega il significato stesso della parola giapponese Budo, che indica il mondo delle arti marziali. È composta dagli ideogrammi Bu e Do. Bu rappresenta due alabarde incrociate, e va letto come fermare le alabarde. Do significa via. La via per fermare la violenza, dunque. È questo il significato delle arti marziali. E allora mettiti in tuta ginnica e a piedi scalzi, a tirare e parare calci e pugni con i tuoi colleghi. Mica per finta, no, no, sul serio. Strano, eh? Sì, ma solo all inizio. Dopo poco capisci che puoi lasciarti ferire, dalle alabarde, o fermarle. Che puoi accettare le provocazioni, o spegnerle. Che puoi fare la guerra oppure, con le stesse tecniche, costruire la pace. Le analogie Il corso Budo & Business svela e interpreta le analogie tra le arti marziali e la nostra quotidianità professionale: consapevolezza del target, velocità, potenza, tempismo, equilibrio, determinazione, studio della concorrenza, strategia e tattica della competizione, capacità di reazione in situazione di stress, di emergenza, di pericolo. E la semplice logica attacco-difesa-contrattacco. E perseveranza, impegno, coraggio, correttezza, lealtà e rispetto dell avversario. Ecco il valore di un esperienza di arti marziali come momento formativo, condotto da istruttori di arti marziali esperti anche nella gestione di aule professionali. I contesti Il contenuto formativo può variare in base all esigenza. Come tutte le metafore, può avere diverse chiavi di lettura: può interpretare la storia, la missione, l assetto strategico dell ente/azienda. O evocare alcune situazioni e comportamenti: es. riorganizzazioni in corso, controllo del vantaggio sulla concorrenza, strategie e stratagemmi, recupero di posizioni perdute, attenzione e attesa, studio d iniziative particolari ecc. Con la delicatezza di un arte, con la precisione di un metodo, con l efficacia di una rappresentazione fortemente suggestiva. «L evocazione dei valori aziendali - spiega Alessandro Lucchini, ricercatore e formatore in tema di comunicazione, istruttore di karate cintura nera 4 dan - viene resa ancora più pregnante dall allenamento fisico. I partecipanti sperimentano di persona valori come integrità psico-fisica, difesa personale, rilassamento, autodisciplina e allenamento mentale. Valori centrali nella vita personale come in quella professionale.» Aggiunge Paolo Carmassi, esperto di semplificazione e riduzione della complessità, appassionato di storia militare: «Il Budo agito, oltre essere metafora della relazione, è un naturale disinnesco fisiologico di schemi e dinamiche fissi. Per questo, dopo la palestra, partiamo subito con le esperienze dei partecipanti. Esploriamo Che cosa insegna BUDO & Business insieme le situazioni critiche. Evidenziamo le risorse individuali. Distinguiamo le tecniche funzionali da quelle fallimentari e le contestualizziamo. In una scoperta congiunta fra allievi e allenatori, costruiamo un dizionario condiviso di tecniche per aggirare o neutralizzare chi ci ostacola. Via via consapevoli che possiamo essere così eleganti da trasformare un avversario in un alleato». Il tutto viene infine riassunto in 7 passi essenziali: 1. preparazione: pensa il meglio, preparati al peggio; 2. tempo: parti dopo per arrivare prima, e distingui l attimo dalla cronologia delle azioni; 3. confusione: guida l attenzione dell interlocutore dove ti interessa che vada; 4. forza: evita o difendi, usa la sua forza, contrattacca, attacca sul suo attacco, anticipa; 5. trappole: se sai costruire labirinti, saprai uscirne; 6. profezia: prefigura e cammina nelle orme che hai saputo lasciare nel tuo futuro; 7. carisma: sii autorevole senza essere autoritario: vinci senza combattere. BUDO & Business in 8 minuti Alcune immagini di BUDO & Business: http://www.youtube.com/watch?v=qd9mp9acr7a&feature=player_embedded Maggiori informazioni: www.palestradellascrittura.it Individuare le logiche di studio dell interlocutore secondo la metafora della cultura marziale. Sperimentare nella pratica le teorie dell interazione, con dinamiche agite in modo fisico. Ampliare la conoscenza delle strategie del conflitto, ben oltre il limite attacco/difesa: attesa, schivata, anticipo, finta. Riconoscere le principali resistenze umane e gli stratagemmi per superarle. 10 PwC il volo maggio 2012 PwC il volo maggio 2012 11

Innoviamo! Partito il progetto Innovazione: creare valore per i clienti, migliorare la produzione dei nostri servizi, ottimizzare l erogazione dei servizi delle funzioni interne di Luigi Greco e Bernhard Wirmer Il 7 marzo 2012 per molti non è una data particolare da ricordare, ma noi ci auguriamo che lo sia per tutte le persone che appartengono al network PwC Italia. La leadership di PwC Italia ha dato infatti il via libera a un progetto molto ambizioso, per dare impulso a un processo organico di innovazione nella nostra azienda. Diverse società (es. Google, Apple, Toyota) rappresentano degli esempi eccellenti di società innovative, per necessità legate al business o per propria cultura aziendale. Anche PwC si è mossa in questa direzione con tempi e modalità diverse nei vari paesi, creando delle solide strutture organizzative a supporto di un processo organico di innovazione; la Germania è partita nel 2004, gli Stati Uniti nel 2009. Noi in Italia, sfidando la profezia del calendario Maya, siamo partiti nel primo trimestre del 2012! «We need our people to be asking 1 question every day how can I add more value to my clients?» Questo è il pensiero di Sheldon Laube, Chief Innovation Officer di PwC US, e il nostro desiderio. Innoviamo@PwC Il primo passo del progetto Innovazione è rappresentato dal lancio di Innoviamo@PwC, uno strumento che permette di accogliere le idee di tutte le persone che appartengono al network PwC Italia. Le idee sono valutate e, se hanno i giusti requisiti, implementate, attraverso un processo strutturato. Il lancio del progetto Innovazione in Italia non è stato richiesto dal network PwC, ma si tratta di un iniziativa fortemente voluta dalla leadership italiana, dopo aver consultato le best practice degli altri paesi; in questa direzione va la scelta della lingua rigorosamente italiana (con qualche eccezione proprio quando non ne possiamo fare a meno). Gli obiettivi del progetto Innovazione sono: creare valore per i clienti, migliorare la produzione dei nostri servizi, ottimizzare l erogazione dei servizi delle funzioni interne. La struttura organizzativa Oltre all applicazione Innoviamo@PwC, che dà visibilità al processo innovativo, abbiamo creato una solida struttura organizzativa di seguito riportata: 1. L Innovation Office effettua una prima valutazione delle idee e proposte e comunica con gli autori dell idea. Le idee e i suggerimenti selezionati sono indirizzati agli Innovation Champions che rappresentano le LoS e le funzioni interne. L Innovation Office segue inoltre l organizzazione e l amministrazione del processo, il monitoraggio del suo funzionamento e della sua performance (Innovation Controlling), la sua promozione all interno della Firm e il suo aggiornamento in base alle best practice emergenti. 2. Gli Innovation Champions svolgono un analisi di fattibilità e portano all attenzione dei Responsabili di LoS/ funzione interna le idee che ritengono interessanti e innovative. Gli Innovation Champions sono responsabili dello sviluppo e delle modalità con cui procedere all implementazione delle idee promosse. 3. L Innovation Leader risponde al TSP e ha la responsabilità per l Innovation Office e per la continua promozione e sofisticazione dei concetti e delle modalità di innovazione della firm. 4. Periodicamente si riunisce l Innovation Board, composto dagli Innovation Champions, dall Innovation Leader e da un rappresentante dell Innovation Office. L Innovation Board monitora l andamento complessivo delle iniziative di innovazione, discute iniziative di innovazione top-down e definisce temi su cui raccogliere contributi da tutti voi, di particolare interesse per la Leadership e per le linee di servizio ( Challenges ). Come partecipare Si può partecipare a) inserendo idee su tematiche di proprio interesse, b) rispondendo con delle idee ai Challenges (argomenti di particolare interesse per la Leadership e per le linee di servizio), c) semplicemente votando e commentando le idee degli altri colleghi. La partecipazione è all insegna della trasparenza: visibili sono le idee, i commenti e i voti inseriti dai nostri colleghi, così come le risposte fornite dall Innovation Office e dagli Innovation Champions. Non c è alcun veto sulle idee (fatto salvo il caso di contenuti inappropriati che verranno rimossi) e verranno sempre fornite spiegazioni esaustive, in particolare con riferimento a quelle idee che non verranno implementate. La partecipazione attiva al processo d innovazione rappresenta un elemento di valutazione della performance annuale, e in aggiunta il contributo di ogni innovatore in termini di idee inserite, commenti e voti espressi, idee implementate è tracciato dall Innovation Office che, sulla base di specifici punteggi, identifica, di volta in volta, i top innovators, dando loro la dovuta visibilità. L applicazione Innoviamo@PwC provvede in autonomia al riconoscimento dell utente e, pertanto, non c è bisogno di inserire nessuna GUID o password. Trasformare idee in valore Il processo di innovazione in PwC Italia TLT Innovation Board (I.Champions, I.Leader) Implementazione delle idee che creano valore per i clienti, la produzione dei nostri servizi oppure i processi di back-office Valutare, commentare, aggiungere, connettere, business cases Idee non sollecitate, challenges, competizioni È attivo anche un indirizzo email, innoviamo@it.pwc. com, dedicato alle idee a cui è possibile scrivere, utilizzando il pc personale, il BlackBerry o altri smartphone. Nel medio periodo la raccolta di idee innovative sarà estesa anche a terzi (clienti, idee raccolte da altri territori PwC, istituzioni, università ecc). In aggiunta, sono previsti nel medio-lungo periodo dei contesti competitivi finalizzati a identificare nuovi/rinnovati servizi e soluzioni. I numeri Innovation Champions (Assurance, Deals, Consulting, TLS, Funzioni interne) Innovation Office Idea Management Tool Dipendenti PwC Italia Nel primo mese dal lancio (dal 7 marzo al 7 aprile) sono state inserite 49 idee che hanno ricevuto circa 130 commenti e circa 1.700 voti. I colleghi che hanno partecipato almeno una volta (inserendo idee, commentando o votando) sono 390 (c. il 12% delle persone che fanno parte del network PwC Italia) con una buona distribuzione dei contributi tra professional e support. Le aree di riferimento delle idee che vanno per la maggiore sono a oggi: Human Capital, IT e Servizi Interni con rispettivamente il 48%, 33% e il 15% dei contributi. Circa metà delle idee sono già state inviate agli Innovation Champions per un analisi di fattibilità. Non ci aspettavamo una partecipazione così numerosa in piena busy season: grazie a tutti coloro che hanno dato il loro contributo. Innovare significa ascoltare e imparare. Impareremo assieme, di mese in mese, come rendere questo nuovo processo sempre più equilibrato ed efficiente possibile. Continuate a partecipare e ricordate: basta scrivere innoviamo nel vostro browser! Face-to-face Clienti PwC estere Alumni Università 12 PwC il volo maggio 2012 PwC il volo maggio 2012 13

Company welfare in PwC From New York to Milan global mobility di Antonella Portalupi di Jonathan Clemente Durante una riunione di ottobre 2011 del consiglio direttivo di Manageritalia si illustrava un progetto sulla conciliazione lavoro/ famiglia e sul miglioramento del clima aziendale. Il Gruppo Donne di Manageritalia cercava aziende che dimostrasero che la flessibilità lavorativa e il senso di appartenenza all organizzazione comporta maggiore produttività, aumenta la creazione di valore in azienda e diminuisce l assenteismo. E allora - mi son detta - perché no? Ne ho parlato a Marco Sala che ha aderito con entusiasmo. La nostra organizzazione pone attenzione etica nel gestire problematiche d impatto sociale all interno e all esterno del mondo PwC. Partecipare a un progetto gestito da altri consulenti era una sfida e soprattutto un momento di confronto con altre realtà aziendali. Company Welfare Benessere organizzativo Obiettivo conciliazione Per welfare aziendale s intende l insieme d iniziative e di servizi che le aziende realizzano, anche in accordo con le rappresentanze sindacali, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori: dall assistenza sanitaria alla necessità di cura dei figli, dall accesso al credito al tempo libero. Il progetto di Manageritalia mira a rendere il dipendente attore e propulsore dei miglioramenti da apportare in azienda attraverso strumenti e azioni finalizzati al company welfare. Il progetto cerca di conciliare gli obiettivi dell azienda (tenere il mercato, ridurre i costi, mantenere alte le performance, portare risultati, ridurre l assenteismo, garantire un percorso di carriera, trattenere i talenti) con le esigenze delle persone (essere soddisfatte del proprio lavoro, gestire il proprio tempo, conciliare vita/lavoro, poter essere presenti al lavoro o a eventi familiari senza tensioni, essere valorizzati, avere una carriera). La mancanza di equilibrio del tempo lavoro/casa causa stress e insoddisfazione, con conseguenze sulla salute e sulla qualità della vita della persona e costi per l azienda dovuti a cali di produttività, demotivazione e assenze. Il PwC Company Welfare Team Per partecipare all iniziativa è stato identificato il PwC Company Welfare Team: Antonella Bonino, Mariateresa Capobianco, Michele Benvenuti, Marta D Onofrio, Paolo Zappia, Sara Musci oltre alla sottoscritta. Il progetto ha consentito di valutare l apprezzamento da parte dei dipendenti alle politiche di company welfare già presenti in PwC, e di constatare quanto sia importante da noi la comunicazione. Il progetto pilota Il progetto pilota ha visto coinvolta solo la sede di Milano, cross-los: a novembre è stato inviato un questionario a 910 dipendenti (PwC Spa, PwC Advisory e SAPwC) in cui si chiedeva di valutare e di proporre iniziative di CW per migliorare il proprio benessere. La partecipazione è stata del 41% del campione: 221 impiegati, 78 quadri e 74 dirigenti, 50% uomini e 50% donne. Il 67% degli intervistati ha dichiarato che PwC non intraprende politiche di company welfare. Ma come? E le nostre convenzioni? E la conciergerie? E il medico per le vaccinazioni? E le attività di responsabilità sociale? E il fiocco in azienda? E gli eventi aziendali? Immediatamente abbiamo compreso che le aree sulle quali puntare erano Organizzazione e Comunicazione e Servizi. Abbiamo valutato tutte le proposte fatte per il miglioramento del rapporto vita/lavoro e condiviso con Marco Sala la fattibilità di alcuni progetti già nell immediato. Abbiamo dedicato una pagina del nuovo portale al tema del company welfare: ora tutti possono rintracciare le informazioni sulle opportunità dei dipendenti PwC. Ci siamo coordinati con le altre iniziative in tema di CSR, come il PwC social network, il fiocco in azienda e l iniziativa innoviamo@pwc. Considerato l interesse per il tema della genitorialità, stiamo anche promuovendo iniziative che affianchino quelle già esistenti in PwC. Il convegno di Manageritalia I risultati del progetto sono stati anche oggetto del convegno Facciamo il punto! Welfare in azienda: tra conciliazione, benessere e produttività organizzato da Manageritalia il 18 aprile scorso a Milano. Marco Sala ha partecipato a una tavola rotonda moderata da Walter Passerini, testimoniando la sensibilità di PwC in tema, anche attraverso politiche di incentivazione e di retribuzione innovative, come il sistema di welfare aziendale flessibile, adattato alle diverse tipologie di lavoratori. Del resto i valori fondamentali su cui si fonda la strategia di PwC sono eccellenza, team work e leadership. «Le persone - ha detto Marco Sala - sono il nostro fattore critico di successo e crediamo che migliorare il lavoro, il benessere e la produttività sia una missione possibile.» When I was first presented with the opportunity to accept a Global Mobility assignment in Italy, I must admit that I was not 100% sure of what to expect. As an Italian American, I had always dreamed of spending time in Italy to get in touch with my origins and discover Italian culture. Moreover, after almost five years of working with the US firm I felt ready for a change of scenery and a bit of adventure in my life. As I signed the offer letter from PwC Italy, my head was filled with visions of rolling Tuscan hills, gorgeous seaside panoramas, long lunches on the veranda and the breathtaking art and architecture for which Italy is world renowned. Then I arrived in Milano. While it was certainly not the most picturesque or Italian Italian city, there were pockets of beauty and an energy that made the city special. As a native New Yorker, I could immediately identify with Milano s fast pace and the intensity of the Milanese. Further, its ideal position in the north of Italy made for a perfect access point to travel around the rest of Europe at my leisure. As with any transition, the beginning was not simple. The first and most obvious obstacle was the language. While my Italian skills were great for impressing my friends in restaurants back home in the US, I quickly learned that ordering a bowl of pasta was a bit different than negotiating rental contracts or contacting utility companies. Additionally, there was the small issue of immigration and obtaining the necessary GM Italy: welcome, Oriana We invite you to welcome Oriana Scrocco to our GM team. Oriana graduated in Scienze Politiche and had experiences in major head hunting companies. She has joined the team since 1st March 2012 as a Global Mobility Specialist. We are sure she will add value to our team and are confident our international assignees will have soon the chance to appreciate her talent. documentation to remain in Italy, a process that I would not recommend if you have a preexisting heart condition or suffer from motion sickness. Fortunately for me I had a team of guardian angels in the Italian Global Mobility department that really allowed me to make Italy a place that I could call home. They supported me through every step of the immigration marathon, assisted me with finding a place to live and helped me to network with the right people in order to become involved in company sports as well as external expat associations. Now, almost eight months into my assignment, I can honestly say that I am certain to have made the right decision to come to Milan. I have developed a great deal professionally, made some of the best friends and professional contacts that I could have ever hoped for and had the opportunity to live my dream by truly discovering Europe. Of course there are days when I crave a good burger from the US or struggle to produce an intelligent sentence, or better, a simple sentence in Italian, but in the end these are small problems when I think about the many fantastic experiences that I have been blessed with as a result of my assignment. As I prepare for my remaining time in Italy and reflect on all of the growth that I see in myself both personally and professionally since the beginning, I can wholeheartedly say that I would highly recommend the Global Mobility experience to anyone interested in selfdiscovery and broadening their horizons. Want to know more about Global Mobility at PwC? We believe that our international assignees words can tell more than any other explanation. Explore our international GM website and find out more on experiences all over the world at: http://www.globalmobility.pwc.com select assignee experiences from the menu on the left Your GM Team Agnieszka Podkowinska Marina Brindisi Noura Médour Elena Pomesano Oriana Scrocco 14 PwC il volo maggio 2012 PwC il volo maggio 2012 15

Youth change Respirare un clima internazionale con AIESEC Italia Presente e passato insieme per costruire il futuro di Vito Cimmarusti e Maria Luisa Balzano AIESEC Italia Alumni Meeting 2012 Leonardo Javer Intriago Più di 300 ragazzi da tutto il mondo, 16 università coinvolte, 80 scuole e circa 150.000 studenti italiani di tutte le fasce d età. Questo è Youth Change, un iniziativa sociale sviluppata da AIESEC in Italia. Workshop e metodi di apprendimento non convenzionali portano nelle scuole il tema importante dell internazionalizzazione, cercando di agire sull educazione dei giovani in modo da sensibilizzarli al rispetto della diversità e delle altre culture. L iniziativa coinvolge tre progetti, con un target di studenti molto eterogeneo: 1) EduChange, che coinvolge più di 50 scuole italiane, punta a favorire l integrazione culturale e a insegnare la lingua inglese in maniera interattiva. 2) Make It Possible è il secondo progetto che favorisce il cambiamento partendo dai giovani. Nel 2001 l ONU ha riconosciuto il bisogno di supportare lo sviluppo e la crescita dei paesi del terzo e del quarto mondo aiutandoli a raggiungere migliori condizioni socio-economiche. Al Millenium Summit del 2000 sono stati creati 8 Millenium Development Goals da raggiungere entro il 2015. Il progetto mira a sensibilizzare gli studenti agli 8 obiettivi tramite la creazione e lo sviluppo di spazi informativi per la discussione, incoraggiando gli stessi studenti nello svolgimento di iniziative anche al di fuori dell aula scolastica. 3) Green Campus affronta il tema della sostenibilità ambientale nelle università, cercando nuove soluzioni alle esigenze locali legate all ambiente. Il 31 marzo 2012 all università Cà Foscari si sono conclusi i progetti EduChange e Make It Possible delle sede locale di Venezia: coinvolti circa 200 studenti tra i 15 e i 19 anni, che hanno avuto la possibilità di prendere parte a workshop settimanali in inglese organizzati da 10 studenti universitari provenienti da Grecia, Russia e Polonia. Nell evento sono intervenuti, spiegando il lavoro svolto, gli studenti, i docenti e Amelia Donadio, di PwC, in qualità di sostenitrice dell iniziativa. A maggio PwC sarà presente anche all evento conclusivo del progetto Green Campus nell Università degli Studi di Roma tre. In collaborazione con studenti di ingegneria provenienti dal Brasile, il progetto punta a ottenere un aula a basso impatto energetico e a sensibilizzare gli studenti su questo tema importante. Lanciata lo scorso ottobre all AIESEC Partner Group Meetig, con il coinvolgimento di 80 scuole, l iniziativa Youth Change prevede di collaborare da settembre con più di 130 scuole, avendo impatto su 20.000 studenti. Il tema della diversità e dell integrazione culturale, raccontato da studenti universitari provenienti da tutto il mondo, ha permesso di trovare largo spazio a nuovi accordi con le scuole per il prossimo autunno. Ci auguriamo che l iniziativa possa sempre più avere un impatto positivo sulla società; gli studenti Chi è Aiesec Presente in più di 110 paesi e con oltre 60.000 membri, AIESEC è la più grande organizzazione al mondo interamente gestita da studenti universitari. Permette agli studenti universitari e neolaureati di vivere un esperienza formativa all estero, di volontariato presso sedi locali/ong o professionale in azienda. Nel solo 2011 sono 15.000 gli stage organizzati in tutto il mondo, di cui circa 300 sono stati gli studenti italiani partiti per l estero, e 350 gli studenti internazionali che hanno fatto questa esperienza in Italia. Sempre nel 2011 AIESEC ha vinto l International Student Identity Card (ISIC) Association Award, un iniziativa che premia le associazioni internazionali che hanno creato con successo progetti basati sull educazione a livello mondiale. www.aiesec.org/italy di AIESEC ci credono e lavorano con passione per la riuscita di progetti locali e nazionali. PwC crede nei giovani e nelle iniziative che riescono a portare avanti per avere sempre di più studenti, fin dai primi anni di scuola, che si sentano responsabili per il mondo in cui vivono. di Floriana Zerbo Incontrarsi, riconnettersi e condividere le proprie esperienze professionali e di vita. Per il terzo anno consecutivo gli uffici milanesi di PwC hanno ospitato l AIESEC Italia Alumni Meeting. L edizione del 2012 si è svolta venerdì 20 aprile e ha visto la partecipazione di 50 Alumni del network AIESEC; professionisti, esperti, precedenti leader di AIESEC che hanno contribuito allo sviluppo dell organizzazione e che ricoprono oggi diversi ruoli all interno della comunità continuando a cambiare il mondo tramite il loro operato. Presenti all evento anche rappresentanti di AIESEC Alumni Italia, l associazione creata dagli stessi Alumni nell ottobre 2011 che ha lo scopo di aggregare gli ex membri di AIESEC per ritrovarsi, crescere, offrire supporto ai progetti e trainings ai giovani AIESECers. Un gruppo che oggi conta 750 persone che credono nei valori e nella mission di AIESEC. Il primo momento di incontro è un weekend all insegna del relax e del divertimento il 5 e 6 maggio a Salice Terme. Durante la serata sono state presentate le attività svolte da AIESEC Italia, in particolare l iniziativa Youth Change, che coinvolge le 16 sedi locale italiane, 15.000 studenti, più di 300 volontari internazionali, aziende e ONG. PwC è partner di Youth Change e collabora con AIESEC da 10 anni, un intesa che si rinnova nel forte legame con il Board nazionale, la partecipazione a eventi di Employer Branding e CSR organizzati da AIESEC e la condivisione dei valori dell organizzazione. Tra le iniziative future di AIESEC anche l apertura di nuovi sedi locali a Bologna e Padova e la fondazione di AIESEC in Albania. La serata si è conclusa con la consegna degli Award agli Alumni che hanno più contribuito allo sviluppo di AIESEC Italia per l anno 2011/2012; tra i premiati anche Salvatore Lombardo, Director in PwC. A seguire un aperitivo di networking offerto da PwC, cui va il sincero ringraziamento di AIESEC Italia. 16 PwC il volo maggio 2012 PwC il volo maggio 2012 17

eventi eventi RES4MED: partiti Renewable Energy Solutions for the Mediterranean CUS Milano e PwC: vincere insieme di Valerio Caso di Riccardo Tos Giovedì 3 maggio si è tenuto nella sede di Enel a Roma l evento di lancio di RES4MED - Renewable Energy Solutions for the Mediterranean - alla presenza del Ministro dell ambiente, Corrado Clini, del Ministro per il turismo, Piero Gnudi, del capo dipartimento Energia del Ministero dello sviluppo economico, Leonardo Senni e del presidente di Enel, Paolo Andrea Colombo. RES4MED nasce da un iniziativa comune tra Enel Green Power, Edison, CESI, GSE, PwC e il Politecnico di Milano, che promuove lo sviluppo delle rinnovabili e sostiene la pianificazione e la progettazione di nuove infrastrutture elettriche di distribuzione e trasporto nell area mediterranea, contribuendo a creare le necessarie condizioni regolatorie, infrastrutturali e finanziarie per l integrazione del mercato dell energia elettrica nell area euromediterranea. Oltre ai 6 soci fondatori, sono associate Ricerca di sistema - RSE, Aper e Althesys. Infine, l Associazione ha recentemente raccolto l adesione di Asja Ambiente Italia, Fondazione Bordoni e Terna Plus. La regione del Mediterraneo si trova oggi di fronte a una serie di sfide cruciali per garantire, nel lungo periodo, lo sviluppo e la stabilità economica dell intera area. Sfide molteplici e di diversa natura: la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, la crescita della domanda di energia, l ottimizzazione dei rapporti commerciali tra paesi produttori e paesi consumatori e la garanzia di un futuro energetico sostenibile per l intera regione. RES4MED vuole rispondere alla multidisciplinarietà di tali sfide attraverso un approccio network dei network, volto a coinvolgere in modo sistematico e a valorizzare le diverse competenze tecniche, economiche, di ricerca presenti a livello mondiale con le analoghe competenze già all opera in molti paesi del Mediterraneo. Il leitmotiv dell Associazione sarà il dialogo con gli organi politici e i player energetici, raccordando le iniziative internazionali in atto, sia quelle istituzionali come Med Solar Plan e MEDREG, sia quelle industriali come Desertec Di e MedGrid e quelle nazionali. Tra le priorità di RES4MED troviamo i temi al momento al centro dei dibattiti della comunità scientifica, tecnologica e istituzionale: il raggiungimento della grid parity per la tecnologia solare nell area mediterranea, l accesso all energia la lotta alla povertà energetica, i grandi progetti infrastrutturali, i programmi di capacity Let s Donation, il Facebook della solidarietà Un social network tutto italiano, concepito per far incontrare privati e associazioni che necessitano di finanziare un loro progetto e aziende che vogliono mirare le loro sponsorizzazioni. Let s Donation, nato nel febbraio scorso da un idea di alcuni giovani imprenditori di Bologna, ha già raggiunto 800 iscrizioni e il numero è in continua ascesa. Spiega Giacomo Placucci, uno dei fondatori: «La nostra idea è semplice: offrire un punto di riferimento a tutti coloro che hanno un iniziativa e cercano di finanziarla. Chiunque può presentare il proprio progetto, farlo sostenere dal massimo numero di persone e vincere così il primo concorso da 1000 euro, che scade il 30 aprile. Altre iniziative sociali saranno promosse in seguito, di entità sempre più consistente, grazie anche alle adesioni di building e formazione, l applicazione di tecnologie innovative. PwC partecipa a RES4MED attivamente e in tutti i livelli di governance: nell assemblea dei soci siede Oliver Galea, AD advisory; in comitato direttivo sono presente io in qualità di partner advisory; infine, Paolo Gentili, senior manager, è il referente PwC per i Working Group che lavoreranno all attuazione del piano di lavoro RES4MED. L anima dell iniziativa è Roberto Vigotti, uno dei pionieri delle fonti rinnovabili, conosciutissimo nella comunità internazionale e oggi senior energy advisor per PwC. Con questa iniziativa PwC si posiziona da protagonista nel mondo delle rinnovabili: non più un mercato di nicchia, ma sempre più uno dei poli di attrazione degli investimenti per lo sviluppo. Noi ci siamo e ci saremo, pronti a cogliere le opportunità. Come ha detto Oliver Galea in chiusura dell evento del 3 maggio, «noi qui ci sentiamo a casa nostra». aziende che vogliono diversificare i propri investimenti online di advertising». Ma Let s Donation non è solo questo. Iscriversi al network (è semplicissimo e gratuito) consente di disporre di un profilo personale e proporsi così a un mercato del lavoro in continua evoluzione. E in futuro gli utenti della piattaforma potranno usufruire di numerosi servizi già in fase d implementazione. Siamo alla vigilia della 64 edizione dei Campionati Italiani Universitari, l olimpiade riservata agli studenti universitari. Quest anno sarà in Sicilia, dal 17 al 27 maggio, nei modernissimi impianti sportivi di Messina, con l eccezione per gli sport di navigazione acquatica, canoa e canottaggio, che si disputeranno al nord sul lago di Monate. Prevista la partecipazione di oltre 4mila atleti, di buon livello tecnico, in rappresentanza di 51 CUS italiani. Evento di particolare eccellenza. A questo evento, il CUS Milano - che rappresenta sia le tre università pubbliche cittadine, Statale, Bicocca e Politecnico, sia le private, Cattolica, Bocconi, San Raffaele, IULM e Accademia delle Belle Arti - ha sempre conferito la massima importanza. L impegno di esprimere l eccellenza del movimento sportivo milanese impone particolare determinazione e concentrazione degli atleti. Questo approccio vincente, una mentalità positiva, determinata a raggiungere il più alto obiettivo sportivo, ha trovato nella partnership con PwC un amicizia, un sostegno importantissimo che Team building in quota PwC Treviso di Giorgio Simonelli Quando nel 2006 proposi l idea a Roberto (Adami), fu subito entusiasta e non esitò a darmi pieno appoggio e a spronarmi nel procedere con l organizzazione. Di cosa sto parlando? Del we sulla neve - è PwC che vive! Questo è il nome dell evento che a Treviso organizziamo da ormai 6 anni, e che ogni anno riscuote maggiori consensi. Un nome scherzoso, quasi provocatorio, un week-end all insegna del divertimento, dello sport e dell amicizia. La formula è semplice, il successo assicurato: partenza il venerdì sera e cena lungo il tragitto, sciata insieme il sabato con cena in malga la sera (con brindisi e ringraziamenti) e domenica libera tra chi sceglie di riposare, chi cede al fascino dei centri wellness e chi ne approfitta per un ulteriore sciata in compagnia. annualmente si rinnova, e si celebra con una magnifica festa, ricordando tutti i protagonisti e i successi conseguiti. Da sei anni il CUS Milano brilla nel panorama universitario, conquistando il medagliere dei Campionati con circa cento medaglie in media l anno. L obiettivo del 2012 è la conquista del settimo titolo consecutivo. Tante le discipline rappresentate: arti marziali (judo, karate, taekwondo), pugilato, tennis, tennis tavolo, tiro a segno, a volo, fino agli sport di squadra, con il volley femminile, il basket maschile - che difenderà il titolo di Campione d Italia dello scorso anno - e la novità del rugby a sette femminile, per chiudere con la regina, l atletica leggera, che vedrà schierati una cinquantina di atleti milanesi. L atletica vorrà ripetere l indimenticabile spettacolo dello scorso anno, quando incantò lo Stadio Nebiolo di Torino, non solo con le L idea mi venne quando ero ancora un senior, quando nel pieno di una stagione a dir poco complicata e professionalmente impegnativa mi fermai un attimo a pensare: qui ci vuole qualcosa che dia la carica, che ci faccia ritrovare l energia, che ci unisca ancora di più. Qualcosa che ci faccia percepire l appartenenza a un unico gruppo e che ci renda ancora più forti. La soluzione fu immediata: organizzare un we sulle nostre splendide montagne, una medicina che guarirebbe da qualunque malattia. Mi piacerebbe poter descrivere l atmosfera che si respira in questa iniziativa ma a volte le parole non bastano; mi piacerebbe farvi vedere alcuni filmati ma, ahimè, il contesto non lo permette. Per due giorni non esistono tensioni nei rapporti né gerarchie, il gruppo è rilassato, gli abbracci e i sorrisi si sprecano. La parola d ordine è una sola: divertimento in team. E i benefici sul lavoro sono innegabili. Quel che succede nei mesi successivi in prestazioni tecniche, ma con lo spettacolo di un gruppo compatto ed entusiasta. Il logo delle riconoscibilissime t-shirt da riposo, color blu navy, che si affianca a quello del CUS Milano è quello della PWC. Un riferimento professionale per quegli studenti di oggi, professionisti di domani, che valorizzeranno le proprie capacità in un contesto lavorativo di eccellenza. Un opportunità ben illustrata nel contesto del discorso della bandiera, ormai mitico, e atteso come presentazione dello spirito di squadra. La t-shirt assurge al ruolo di vero cimelio, da non scambiare, ma da conservare fra i ricordi più cari del proprio trascorso sportivo. Appuntamento al resoconto dei Campionati, soprattutto alla celebrazione dell auspicata vittoria, ormai tradizione da sei anni, con l augurio del settimo, il settebello, CUS Milano e PwC insieme. termini di motivazione, voglia di lavorare insieme in maniera collaborativa, spirito di sacrificio e umore, è incredibile. La medicina funziona. Quest anno il teatro è stato Brunico, splendida località del Sud Tirolo che ha avuto la fortuna di ospitare ben 21 professionisti di PwC (partner Mazzetti compreso). Non male per un ufficio di circa 30 revisori! La nostra società è fatta di persone e il successo del nostro lavoro si basa per buona parte proprio sul lavoro di squadra. Quante volte avete sentito parlare di team building? Beh, a Treviso lo pratichiamo anche così. Vietato prendere a piccole dosi. 18 PwC il volo maggio 2012 PwC il volo maggio 2012 19

Different Job La sfida quest anno raddoppia Gli obiettivi raggiunti nel 2011 300 iscritti alle 3 giornate di Milano 99,5% livello di soddisfazione, di cui 75% molto 90% dei partecipanti ha dichiarato di ritenere utile l iniziativa per rafforzare lo spirito di squadra e il senso di appartenenza all azienda. Giudizio positivo sulla tipologia di causa sociale e di attività proposte. Prima Centro di accoglienza Monluè Dopo Gli obiettivi del 2012 98% interessati a partecipare di cui 60% molto interessati Estendere l opportunità di partecipazione a tutta PwC con iniziative anche in altre città Differenziare le attività: manovalanza per i grandi numeri, contatto con gli utenti per piccoli gruppi più motivati Valorizzare l esperienza emotiva dei partecipanti con strumenti di comunicazione dedicati (blog, intranet, interviste,etc.), durante e dopo l evento. Different Job 2012 Roma 28 maggio - 1 giugno Milano 25-29 giugno Questo è il prima... Il dopo dipende anche da te Per maggiori informazioni: csrteam@it.pwc.com