Obiettivi. Descrivere: l organizzazione del soccorso il ruolo del soccorritore i principali problemi legati all attività del soccorso

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CAPITOLO 1

Obiettivi Descrivere: l organizzazione del soccorso il ruolo del soccorritore i principali problemi legati all attività del soccorso 2

Costituzione Repubblica Italiana Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare I limiti imposti dal rispetto della persona umana. 3

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 Giunta Regionale Lombardia N. 12257 del 30/7/1991 Delibera istitutiva 118...L'ORGANIZZAZIONE e la qualità DEL SOCCORSO RIDUCONO SIGNIFICATIVAMENTE LA MORTALITA' PRE - OSPEDALIERA, I TEMPI DI DEGENZA MEDIA, LE SEQUELE INVALIDANTI... 4

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 D.P.R. 27.03.1992 Decreto 118 «De Lorenzo» ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO ALLE REGIONI PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI D ASSISTENZA SANITARIA D EMERGENZA 5

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 D.P.R. 27.03.1992 Decreto 118 «De Lorenzo» art. 1: Il livello assistenziale d emergenza sanitaria «UNIFORMITA SUL TERRITORIO NAZIONALE» art. 2: Il sistema di emergenza sanitaria «ALLARME SANITARIO E ACCETTAZIONE ED EMERGENZA» art. 3: Il sistema di allarme sanitario «NUMERO UNICO 1 1 8» 6

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 D.P.R. 27.03.1992 Decreto 118 «De Lorenzo» art. 4: Le competenze e le responsabilità nella COEU «RESPONSABILITA MEDICO-ORGANIZZATIVE E INFERMIERISTICHE-OPERATIVE» art. 5: La disciplina delle attività «SOCCORSO SANITARIO COMPETENZA ESCLUSIVA DEL SNN» art. 6: Il sistema di accettazione e di emergenza sanitaria (PS/art. 7 DEA/art. 8) «SERVIZIO DI PS E DIPARTIMENTO DI EMERGENZA» 7

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 D.P.R. 27.03.1992 Decreto 118 «De Lorenzo» art. 10: Prestazioni del personale infermieristico «ALTRE ATTIVITA E MANOVRE ATTE A SALVAGUARDARE FUNZIONI VITALI CON PROTOCOLLI DECISI DAL MEDICO RESPONSABILE DEL SERVIZIO» art. 11: L onere del trasporto d emergenza «A CARICO DEL SSN SOLO SE IL TRAPORTO E DISPOSTO DALLA COEU E COMPORTA IL RICOVERO DEL PAZIENTE» 8

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 Comunicato del Presidente del Consiglio relativo al D.P.R. 27 marzo 1992 superare il concetto di trasporto, sempre e comunque al pronto soccorso più vicino, con quello di TRASPORTO ASSISTITO al PRONTO SOCCORSO PIU IDONEO per intervenire nel modo più rapido e razionale nell iter diagnostico terapeutico 9

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 Comunicato 30 maggio 1992 CONFERNZA STATO-REGIONI SPECIFICAZIONE E RACCOMANDAZIONI RELATIVE AL D.P.R. 27-03-1992 ALLARME SANITARIO: numero unico, bacino d utenza, Centrale Operativa e risorse strumentali INTERVENTI SUL TERRITORIO: tipo di risposta, tempi di intervento (8 20 minuti) RISPOSTA ORGANIZZATIVA/INTRAOSPEDALIERA: soprattutto per i trasporti secondari, trapianti e prelievi, trasporto di sangue 10

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 Documento 11 aprile 1996 «Guzzanti» Ø INDICAZIONI SUI REQUISITI ORGANIZZATIVI (COME FARE) E FUNZIONALI (COSA FARE) DELLA RETE DELL EMERGENZA Ø ATTRIBUZIONE ALLE REGIONI DI MAGGIORI COMPETENZE E RESPONSABILITÀ NELL AMBITO DELLA PIANIFICAZIONE E DELL ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI, DELLE ASL E DELLA RETE OSPEDALIERA Ø RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA COME PUNTO NODALE DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DEL SISTEMA DI EMERGENZA-URGENZA 11

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 Documento 11 aprile 1996 «Guzzanti» Organizzazione Del Sistema Di Emergenza * SISTEMA DI ALLARME SANITARIO (FUNZIONI E RISORSE CENTRALE OPERATIVA) * SISTEMA TERRITORIALE DI SOCCORSO (CLASSIFICAZIONE E PERSONALE, MEZZI DI SOCCORSO: DI BASE E AVANZATO) * RETE DI SERVIZI E PRESIDI OSPEDALIERI (PS DEA GM EMERGENZA PEDIATRICA) 12

Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118 Documento 11 aprile 1996 «Guzzanti» Centrale Operativa Emergenza Urgenza * FUNZIONI: ricezione, valutazione, attivazione * COLLEGAMENTI: COEU, mezzi, Guardia Medica, Punti di 1 intervento, componenti ospedaliere * RISORSE TECNOLOGICHE: informatica, telefonica, radiofonica * PERSONALE: responsabilità, competenze, formazione 13

Centrale Operativa Emergenza Urgenza 14

Centrale Operativa Emergenza Urgenza SALA operativa REGIONALE Emergenza Urgenza 15

Centrale Operativa Emergenza Urgenza FUNZIONI PRINCIPALI GESTIONE DELLE RICHIESTE DI SOCCORSO INVIO DEI MEZZI IDONEI PER IL SOCCORSO SANITARIO INVIO DEL PAZIENTE NELLE STRUTTURE OSPEDALIERE PIU IDONEE COMUNICAZIONE CON I MEZZI DI SOCCORSO E CON LE CENTRALE OPERATIVE DI ALTRE ISTITUZIONI COINVOLTE NELLE ATTIVITA DI URGENZA EMERGENZA FORMAZIONE SUL SOCCORSO SANITARIO 16

Centrale Operativa Emergenza Urgenza FUNZIONI PRINCIPALI la COEU decide l Ospedale di destinazione in base alla patologia del paziente, alla disponibilità del Pronto Soccorso e delle risorse specialistiche (Terapie Intensive, Sale Operatorie, Emodinamica, Diagnostica, ecc.) 17

CAPITOLO 1 18

ASPETTI MEDICO-LEGALI DGR 37434 del 17 luglio 1998 «Inquadramento del Soccorritore» 19

ASPETTI MEDICO-LEGALI DGR 45819 del 22 ottobre 1999 «Interventi Attuativi» Legifera in tema di: * SOCCORSO SANITARIO AVANZATO * AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DI TUTTO IL PERSONALE (volontario laico e professionale) CHE OPERI NELL URGENZA EXTRAOSPEDALIERA * CONVENZIONI CON I MEZZI DI SOCCORSO DI BASE PER I S.S.U.Em. 20

ASPETTI MEDICO-LEGALI DGR 45819 del 22 ottobre 1999 «Interventi Attuativi» 21

ASPETTI MEDICO-LEGALI Decreto Regionale 7474 del 09 luglio 2008 «Norme Applicative per il percorso formativo del Soccorritore» 22

CAPITOLO 1 23

MEZZI DI SOCCORSO Mezzo di Soccorso di Base (MSB) - con attrezzature di base - personale soccorritore non sanitario CERTIFICATO AUTOAMBULANZA Mezzo di Soccorso Intermedio (MSI) - un infermiere abilitato all impiego di algoritmi clinico-assistenziali omogenei a livello regionale - autista soccorritore certificato AUTOAMBULANZA o VEICOLO LEGGERO VELOCE (VLV) 24

MEZZI DI SOCCORSO Mezzo di Soccorso Avanzato (MSA) - un medico e un infermiere in possesso della formazione specifica definita da AREU - autista soccorritore CERTIFICATO AUTOAMBULANZA o VEICOLO LEGGERO VELOCE (VLV) Mezzo di Soccorso Avanzato su ala rotante - un medico anestesista rianimatore e un infermiere che abbiano superato specifici percorsi formativi - equipaggio di condotta e Tecnico di Elisoccorso ELIAMBULANZA 25

EQUIPAGGIO DI SOCCORSO MSB 26

EQUIPAGGIO DI SOCCORSO MSI 27

EQUIPAGGIO DI SOCCORSO MSA 28

CAPITOLO 1

ASPETTI MEDICO-LEGALI Art. 22 Legge 675 del 31 dicembre 1996 «Diritto alla Privacy» Art. 4 Legge 196 del 30 giugno 2003 Codice in materia di protezione dei dati personali I dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell interessato 30

ASPETTI MEDICO-LEGALI Art. 622 CODICE PENALE «Segreto Professionale» è tenuto al segreto professionale chiunque per ragione del proprio stato o ufficio o della propria professione o arte 31

ASPETTI MEDICO-LEGALI Art. 326 CODICE PENALE «Segreto d Ufficio» la persona incaricata di pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando delle sue qualità, rivela notizie d ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni 32

ASPETTI MEDICO-LEGALI La RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE È Possibile NON Iniziare Le Manovre Di RCP In Pazienti In ACC Solo Quando: c è un pericolo per l equipe di soccorso è impossibile accedere al paziente evidenti segni di morte: DECAPITAZIONE, RIGOR MORTIS, MACCHIE IPOSTATICHE 33

ASPETTI MEDICO-LEGALI 34

ASPETTI MEDICO-LEGALI RESPONSABILITA PENALE Specifica Generica Inosservanza di norme Regolamenti Ordini e Discipline Negligenza Imperizia Imprudenza 35

ASPETTI MEDICO-LEGALI Si ha quando l operatore professionale, per disattenzione, dimenticanza, disaccortezza, svogliatezza, leggerezza, superficialità o altro, trascura le regole comuni della diligenza richieste nell esercizio della sua professione 36

ASPETTI MEDICO-LEGALI La prudenza presuppone che l operatore professionale conosca bene la regola dell arte, sappia scegliere il modo più opportuno e tempestivo per attuare il proprio intervento e sappia prevedere quali possano essere le conseguenze del suo operato 37

ASPETTI MEDICO-LEGALI La perizia dell operatore professionale consiste nel saper e saper fare ciò che richiede il proprio campo di attività 38

ASPETTI MEDICO-LEGALI Conoscenza delle normative Conoscenza dei regolamenti interni 39

ASPETTI MEDICO-LEGALI Strumento con finalità di orientare attività e comportamenti discrezionali degli operatori. Contiene o fa esplicito riferimento ad approcci metodologici specifici. Esplicita finalità e obiettivi, fornisce riferimenti specifici nel campo delle azioni 40

ASPETTI MEDICO-LEGALI Trattamento Sanitario Obbligatorio Legge 833/78 Nelle emergenze psichiatriche occorre tenere presente il grave rischio per l integrità del paziente, dei suoi familiari, dei presenti, perché spesso il malato psichiatrico percepisce il mondo e se stesso in modo distorto ed è portato a gesti autolesivi e eterolesivi 41

TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO Con la proposta di trattamento sanitario obbligatorio si certifica: l esistenza di alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici La non accettazione di tali interventi Che non esistono le condizioni per attuare idonee misure sanitarie extraospedaliere 42

TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO La PROPOSTA Con la proposta il medico attiva il procedimento facendosi garante che questo avvenga nel rispetto della dignità del paziente 43

TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO La CONVALIDA Il secondo medico può o meno convalidare la proposta assumendosi la responsabilità della decisione (convalida del T.S.O.) Se il secondo medico convalida il T.S.O. il soggetto verrà tenuto in osservazione e successivamente accompagnato in struttura ospedaliera dotata di S.P.D.C. (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) 44

TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO L ORDINANZA All atto del ricovero in S.P.D.C. occorre informare il sindaco del Comune di residenza del soggetto che, entro 48 ore deve emettere l ordinanza, e informare il giudice tutelare; Il Sindaco e il Giudice Tutelare non hanno l obbligo di intervenire sul territorio, la loro presenza non vincola la buona riuscita di un T.S.O. 45

TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO Le FORZE dell ORDINE Nelle varie fasi è necessaria la presenza della forza pubblica per l espletamento dell iter burocratico, per la contenzione del soggetto o per violare il domicilio. La forza pubblica ha l obbligo all intervento in ogni luogo (in abitazione, a bordo del mezzo, in ospedale, ecc.) 46

CAPITOLO 1

DEFIBRILLAZIONE PRECOCE Legge 120 del 03 aprile 2001 «Utilizzo dei Defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero» 1 È consentito l uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. 2 Le Regioni e le Province autonome disciplinano il rilascio da parte delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere dell autorizzazione all utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori [ ] 48

DEFIBRILLAZIONE PRECOCE Delibera Regionale VII/10306 del 16 settembre 2002 «Approvazione linee guida regionali sulla Defibrillazione semiautomatica» q La defibrillazione elettrica rappresenta senza dubbio l evento terapeutico più importante nel trattamento dell arresto cardiocircolatorio conseguente a fibrillazione ventricolare (FV) e tachicardia ventricolare senza polso (TV) q La rianimazione cardiopolmonare di base senza defibrillazione è in grado di prolungare il persistere di un ritmo defibrillabile ma non rappresenta un trattamento definitivo q L intervallo di tempo tra esordio della FV o TV e l inizio della defibrillazione è il maggior determinante per la sopravvivenza del paziente, è stata dimostrata una riduzione della sopravvivenza del 7-10% per ogni minuto trascorso dall esordio della FV/TV e l inizio della defibrillazione 49

DEFIBRILLAZIONE PRECOCE Delibera Regionale VII/10306 del 16 settembre 2002 «Approvazione linee guida regionali sulla Defibrillazione semiautomatica» Si ritiene indispensabile che il personale, operante, nell ambito dei servizi di urgenza ed emergenza, sui mezzi di soccorso di base (MSB) ed avanzato (MSA) sia addestrato ed in grado di applicare correttamente la procedura di defibrillazione semiautomatica unitamente alle manovre di rianimazione cardiopolmonare Tutto il personale laico soccorritore, operante sui MSB, dovrebbe essere addestrato all utilizzo di defibrillatori semiautomatici, unitamente alle manovre di rianimazione cardiopolmonare di base[ ] 50

DEFIBRILLAZIONE PRECOCE MINISTERO della SALUTE - Decreto Legge del 18 marzo 2011 «Determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei Defibrillatori semiautomatici Esterni» La finalità del presente decreto è quella di individuare i criteri e le modalità per favorire la diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni Il presente decreto promuove la realizzazione di programmi regionali per la diffusione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici esterni, indicando i criteri per l'individuazione dei luoghi, degli eventi, delle strutture e dei mezzi di trasporto dove deve essere garantita la disponibilità dei defibrillatori semiautomatici esterni, nonché le modalità della formazione degli operatori addetti. 51

DEFIBRILLAZIONE PRECOCE REGIONE LOMBARDIA- D.G.R. n. del.. 201? «Linee di indirizzo regionali sull utilizzo dei Defibrillatori semi-automatici Esterni (DAE) e sull attivazione dei progetti di defibrillazione semi-automatica sul territorio» Proposta di aggiornamento della DGR n. VII/10306 del 16 settembre 2002 «Approvazione linee guida regionali sulla defibrillazione semi-automatica e n. [ ] 52

DGR n VIII/6994 del 02 Aprile 2008 53

AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA LOMBARDIA - AREU garantire, implementare e rendere omogeneo, nel territorio della Regione, il soccorso sanitario di emergenza urgenza, anche in caso di maxiemergenza; organizzare il trasporto di equipe chirurgiche, organi e tessuti a scopo di trapianto; coordinare le attività trasfusionali, di scambio e compensazione di sangue ed emocomponenti. 54

AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA LOMBARDIA - AREU 55

AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA LOMBARDIA - AREU Circa 10.000.000 abitanti in Lombardia 1.646.054 chiamate di soccorso processate 695.429 interventi di soccorso sul territorio 12 A.A.T. (Articolazione Aziendale Territoriale) 186 mezzi di soccorso di base (MSB) 40 mezzi di soccorso intermedio (MSI) 64 mezzi di soccorso avanzato (MSA) 5 elicotteri di soccorso 56

AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA LOMBARDIA - AREU AREU ha attivato il progetto «Call Center Laico NUE 112 Varese» che ha visto la realizzazione del primo call center 112 in Italia coinvolgendo il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell Interno, l Arma dei Carabinieri, i Vigili del Fuoco e l Emergenza Sanitaria. Il progetto è operativo dal 21 giugno 2010. Raccoglie tutte le chiamate dirette ai numeri di emergenza (112, 113, 115 e 118) si occupa della risposta al cittadino, della classificazione del tipo di emergenza, dell automatico reperimento di tutte le informazioni del chiamante e dell inoltro alle Centrali Operative di secondo livello pertinenti per la risoluzione dell emergenza 57

AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA LOMBARDIA - AREU SISTEMA GESTIONALE TECNOLOGIA ELISOCCORSO EVENTI AVVERSI / MAXIEMERGENZA BENESSERE IN EMERGENZA 58

AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA LOMBARDIA - AREU 59

AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA LOMBARDIA - AREU Centrale Operativa Emergenza Urgenza 60

61

CONCLUSIONI AREU: OTTIMIZZA IL SISTEMA DI EMERGENZA/URGENZA GARANTISCE IL SOCCORSO A TUTTI I CITTADINI IN REGIONE LOMBARDIA Il Soccorritore: permette l attuazione degli obiettivi di AREU. IL SOCCORRITORE È PARTE INTEGRANTE DEL SISTEMA DI SOCCORSO SANITARIO 62