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Transcript:

News per i Clienti dello studio N. 1 del 9 Gennaio 2013 Ai gentili clienti Loro sedi Fatturazione: dal 01.01.2013 cambiano le regole Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con la legge di stabilità per il 2013 (legge n. 228 del 24.12.2012) il legislatore ha recepito il contenuto della direttiva n. 2006/112/UE in materia di fatturazione, modificativa delle disposizioni contenute nell articolo 21 del DPR n. 633/72. Le novità, applicabili dal 01 gennaio 2013, riguardano in particolare: (i) il contenuto della "nuova" fattura; (ii) la dicitura sulle fatture; (iii) il momento di emissione; (iv) la fattura semplificata; (V) le fatture elettroniche. E opportuno, inoltre, segnalare, la problematica legata al numero progressivo che, dal 01.01.2013, deve essere riportato nel documento. Prima delle modifiche,infatti, il comma 2 dell art. 21 recitava che la fattura è numerata e datata in ordine progressivo per anno solare, mentre dal 1 gennaio 2013 la lett. b) del comma 2 dello stesso art. 21 precisa che la fattura deve contenere un numero progressivo che la identifichi in modo univoco. Premessa Con la legge di stabilità il legislatore ha recepito la Direttiva n. 2010/45/UE in materia di fatturazione, che prevede con decorrenza dall 1.1.2013, le seguenti nuove disposizioni: Ł viene previsto un nuovo contenuto della fattura. In particolare, deve essere indicato tra gli elementi obbligatori il numero di partita IVA dell acquirente / committente, il numero di identificazione IVA del cliente UE ovvero il codice fiscale del cliente soggetto privato; Ł la fattura va emessa anche nel caso in cui l operazione sia carente del requisito della territorialità; 1

Ł viene modificata la definizione di fattura elettronica, ora deve essere intesa per tale la fattura che è stata emessa e ricevuta in un qualunque formato elettronico; Ł la fattura relativa ai servizi generici ex art. 7-ter, DPR n. 633/72 va emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell operazione; Ł viene introdotto, inoltre, il nuovo art. 21-bis che prevede l emissione della fattura semplificata, limitata alle operazioni di importo complessivo non superiore a 100 e alle note di variazione. Con la presente trattazione analizziamo nel dettaglio le nuove disposizioni in materia di fatturazione valide a partire dallo scorso 01.01.2013. Contenuto della fattura Secondo quanto stabilito dalla legge 228/2012, in fattura devono essere indicati i seguenti elementi: FATTURA CONTENUTO Elementi Data di emissione. da inserire Numero progressivo che la identifichi in modo univoco. in fattura Ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cedente o prestatore, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti. Numero di partita IVA del soggetto cedente o prestatore. Ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cessionario o committente, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti. Numero di partita IVA del soggetto cessionario o committente ovvero, in caso di soggetto passivo UE, numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato di stabilimento; nel caso in cui il cessionario o committente residente o domiciliato nel territorio dello Stato non agisce nell esercizio d impresa, arte o professione, codice fiscale. Natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi formanti oggetto dell operazione. Corrispettivi ed altri dati necessari per la determinazione della base imponibile, compresi quelli relativi ai beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono ex art. 15, comma 1, n. 2). Corrispettivi relativi agli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono. Aliquota, ammontare dell imposta e dell imponibile con arrotondamento al centesimo di euro. 2

Data della prima immatricolazione o iscrizione in Pubblici registri e numero dei km percorsi, delle ore navigate o delle ore volate, se trattasi di cessione UE di mezzi di trasporto nuovi di cui all art. 38, comma 4, DL n. 331/93. Annotazione che la stessa è emessa, per conto del cedente o prestatore, dal cessionario o committente ovvero da un terzo. Dal confronto fra il contenuto della fattura previsto dal previgente articolo 21 emergono due novità: la prima concerne il fatto che, dal 1 gennaio 2013, la fattura deve presentare un "numero progressivo che la identifichi in modo univoco" e non più un numero progressivo per anno solare; la seconda modifica riguarda l'obbligo di indicare il numero di partita IVA del cessionario o committente ovvero il codice fiscale nei casi in cui il cessionario o committente non agisca nell'esercizio d'impresa, arte o professione. Numerazione della fattura In riferimento alla numerazione della fattura evidenziamo che il recepimento della direttiva ha comportato una notevole modifica delle modalità di numerazione della fatturazione. Infatti: Ł fino al 31.12.2012 le fatture dovevano essere numerate in ordine progressivo per ogni anno solare; Ł dal 01.01.2013 le nuove disposizioni prevedono l attribuzione di una numerazione che ne garantisca l univoca individuazione. Dalla normativa non si evince se la numerazione univoca progressiva abolisca la gestione dei sezionali. Non vi sono neanche chiarimenti in merito alla gestione della numerazione in riferimento alle note di credito e di addebbito. In attesa di chiarimenti da parte dell'agenzia DELLE ENTRATE illustriamo di seguito alcune possibili interpretazioni. SOLUZIONI Le possibili soluzioni Soluzione 1 - Proseguire nel 2013 con la numerazione del 2012. Così, se l ultima fattura emessa nel 2012 è la n. 458 la prima del 2013 sarà la n. 459, la seconda la n. 460 e così via. Ciò consentirebbe di poter contare da subito sulla univocità del documento. 3

Soluzione 2 - Iniziare dal 2013 con la numerazione progressiva partendo da 1 Senza alcun ulteriore elemento distintivo, si prosegue con la numerazione anche negli anni successivi. Ciò non appare conforme alle nuove regole in quanto il n. 1 è già stato attribuito ad una fattura anche prima del 2013. Tuttavia questa soluzione potrebbe essere accettata sulla base del fatto che le nuove regole, come sopra accennato, sono applicabili alle operazioni effettuate dall 1.1.2013. Soluzione 3 - Iniziare dal 2013 con la numerazione progressiva nell ambito di ciascun anno Inserire nel numero della fattura l anno di emissione della stessa. Così, la prima fattura emessa avrà il n. 1/2013, la seconda il n. 2/2013, e così via. È possibile comunque invertire l anno con il numero e pertanto avere la fattura n. 2013/1, n. 2013/2, e così via. Per quanto riguarda la tenuta dei REGISTRI IVA SEZIONALI le predette soluzioni dovranno essere applicate per ogni serie di numerazione (individuate da una specifica lettera dell alfabeto). Utilizzando 2 registri sezionali delle fatture emesse è possibile quindi adottare la seguente numerazione: Sezionale A: n.1/2013/a, n.2/2013/a Sezionale B: n.1/2013/b, n.2/2013/b Ovvero, proseguendo con la numerazione del 2012 Sezionale A: n.459/a, n.450/a Sezionale B: n.621/b, n.622/b La scelta del sistema utilizzato per rispettare la numerazione univoca delle fatture si ripercuote sulla stampa dei registri IVA. Infatti, considerato che in base all art. 23, comma 2, DPR n. 633/72 per ciascuna fattura deve essere riportato il numero progressivo, sul registro delle fatture emesse dovrà essere stampato quanto indicato sul documento. Analogamente, quanto sopra deve essere rispettato anche con riferimento alla stampa del registro IVA degli acquisti ex art. 25, DPR n. 633/72 Termine di emissione della fattura per i servizi generici resi e ricevuti 4

Secondo quanto stabilito dal nuovo art. 21 co. 4 lett. c) e d) del DPR 633/72, la fattura deve essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell operazione per i servizi generici nelle seguenti ipotesi: SERVIZI GENERICI Operazioni per servizi generici con fatturazione entro il 15 del mese successivo Resi a soggetti passivi stabiliti in altro Paese UE. Resi a o ricevuti da soggetti passivi stabiliti fuori della UE. OSSERVA Come si vedrà meglio in seguito, evidenziamo che in base al nuovo art. 17 co. 2 del DPR 633/72, la procedura di integrazione e registrazione prevista, dagli artt. 46 e 47 del DL 331/93, per gli acquisti intracomunitari di beni e i servizi generici resi da prestatori stabiliti in altri Paesi UE, è stata estesa, più in generale, alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi, anche non generiche, effettuate da soggetti passivi stabiliti in altri Paesi UE. Pluralità di servizi resi per un periodo di almeno un mese In base al nuovo art. 21 co. 4 lett. a) del DPR 633/72, per le prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione, effettuate nello stesso mese solare nei confronti del medesimo soggetto, può essere emessa una sola fattura recante il dettaglio delle operazioni entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle medesime. Estensione dell obbligo di fatturazione alle operazioni extraterritoriali Il nuovo art. 21 co. 6-bis del DPR 633/72 dispone che la fattura deve essere emessa anche per le operazioni extraterritoriali di cui agli artt. 7-ter ss. del DPR 633/72, se effettuate da soggetti passivi italiani. L obbligo riguarda: Ł le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, diverse da quelle esenti di cui all art. 10 co. 1 n. 1-4 e 9 del DPR 633/72, effettuate nei confronti di un soggetto passivo debitore d imposta in altro Paese UE; in tal caso, la fattura deve riportare l annotazione inversione contabile ; Ł le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate fuori del territorio della UE; in tal caso, la fattura deve riportare l annotazione operazione non soggetta. Momento di effettuazione delle operazioni e registrazione Le modifiche apportate al DL n. 331/93 riguardano il momento di effettuazione delle operazioni, nonché la relativa fatturazione e registrazione. 5

EFFETTUAZIONE, FATTURAZIONE E REGISTRAZIONE Momento di Una cessione / acquisto intraue si considera effettuata all atto dell inizio effettuazione del trasporto / spedizione dei beni all acquirente o a terzi per suo conto, delle dall Italia o dallo Stato UE di provenienza. operazioni Non è stato modificato il momento di effettuazione in presenza di effetti traslativi / costitutivi successivi alla consegna nonché in caso di contratti estimatori. In merito alle ipotesi che anticipano il momento di effettuazione dell operazione rileva l emissione della fattura (in precedenza era previsto anche il pagamento di tutto o parte del corrispettivo). In tal caso l operazione si considera effettuata, limitatamente all importo fatturato, alla data della fattura. Per le cessioni / acquisti effettuati in modo continuato nell arco di un periodo superiore ad un mese, il momento di effettuazione è fissato al termine di ciascun mese. Fatturazione e registrazione In relazione agli acquisti intraue è confermata la consueta modalità di integrazione della fattura emessa dal fornitore UE. Relativamente alle prestazioni di servizi effettuate da soggetti UE, l integrazione della fattura estera non è più limitata ai servizi generici ex art. 7-ter, DPR n. 633/72. Le fatture così integrate vanno annotate: Ł nel registro delle fatture emesse / corrispettivi entro il giorno 15 del mese successivo a quello di ricezione, e con riferimento al mese precedente, con l indicazione del corrispettivo espresso in valuta estera; Ł nel registro degli acquisti, ai fini della detrazione dell IVA a credito. In caso di mancato ricevimento della fattura estera entro il secondo mese successivo a quello di effettuazione, l acquirente è tenuto ad emettere entro il giorno 15 del terzo mese successivo a quello di effettuazione un apposita autofattura. L annotazione nel registro delle fatture emesse va effettuata entro il termine di emissione e con riferimento al mese precedente. 6

La fattura relativa ad una cessione intraue va emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione e va annotata nel registro delle fatture emesse entro il termine di emissione, con riferimento al mese di effettuazione. Fattura semplificata Il nuovo art. 21-bis del DPR 633/72 stabilisce che la fattura di ammontare complessivo non superiore a 100,00 euro, nonché la fattura rettificativa di cui all art. 26 del DPR 633/72, può essere emessa in modalità semplificata. OSSERVA Con decreto di natura non regolamentare, il Ministro dell Economia e delle Finanze può innalzare fino a 400,00 euro il limite in esame, ovvero consentire l emissione di fatture semplificate anche senza limiti di importo per le operazioni effettuate nell ambito di specifici settori di attività o da specifiche tipologie di soggetti. Le indicazioni minime che devono essere riportate sono: Ł data di emissione; Ł numero progressivo che la identifichi in modo univoco; Ł ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del cedente/prestatore, del rappresentante fiscale, nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; Ł numero di partita IVA del cedente/prestatore; Ł ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del cessionario/committente, del rappresentante fiscale, nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; Ł in alternativa, in caso di soggetto stabilito nel territorio dello Stato, può essere indicato il solo codice fiscale o il numero di partita IVA, ovvero, in caso di soggetto passivo stabilito in altro Paese UE, il solo numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato membro di stabilimento; Ł descrizione dei beni ceduti e dei servizi resi; Ł ammontare del corrispettivo complessivo e dell imposta incorporata, ovvero dei dati che permettono di calcolarla; Ł per le fatture emesse ai sensi dell art. 2 del DPR 633/72, il riferimento alla fattura rettificata e le indicazioni specifiche che vengono modificate. Dal dettato normativo si evince che le semplificazioni più rilevanti introdotte con la fattura semplificata consistono nella possibilità: 7

1. di non indicare la base imponibile Iva ma esclusivamente il corrispettivo complessivo che ingloba l'imposta (ovvero dei dati che permettono di calcolarla); 2. di indicare in fattura esclusivamente in luogo dei dati identificativi del cessionario o committente stabilito in Italia, unicamente il codice fiscale o il numero di partita Iva dello stesso; 3. di indicare il numero di identificazione Iva attribuito dal Paese estero nel caso in cui il predetto cessionario o committente sia stabilito in un altro Stato membro della Comunità economica europea. OSSERVA La fattura semplificata non può essere emessa per: Ł le cessioni intracomunitarie di beni; Ł le operazioni di cui all art. 21 co. 6-bis lett. a) del DPR 633/72, ossia le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, diverse da quelli di cui all art. 10 co. 1 n. 1-4 e 9 del DPR 633/72, effettuate nei confronti di soggetti passivi debitori d imposta in altri Paesi UE. La fattura semplificata, come pure quella ordinaria, può essere emessa anche mediante apparecchi misuratori fiscali. In tal caso, con D.M. saranno individuati gli elementi da indicare in luogo dei dati identificati del soggetto che emette il documento. Lo Studio rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e approfondimento di Vostro interesse. Cordiali saluti 8