La valutazione del rischio. esperienze lavorative ed eventuali proposte di soluzione. Dott.ssa Giuseppina Bomba Rumore e vibrazioni 1

Documenti analoghi
LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA RUMORE

AGENTI FISICI RUMORE

D.Lgs. 81/08. Rischi di esposizione a vibrazioni

Vibrazioni. Aspetti fisici di base. Principali sorgenti. Descrittori del rischio. Esempi di calcolo di esposizione giornaliera

ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI

DPI per rumore e vibrazioni

Rischio Rumore. Formazione Sicurezza e Salute in Ambiente di Lavoro D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Rischi e Patologia da RUMORE

A6.5 VIBRAZIONI. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA RISCHIO VIBRAZIONI

DI COSA PARLIAMO. Pierantonio Zanon SPISAL ULSS n. 6. effetti delle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio

D. Lgs. 187/05 Attuazione della direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di di sicurezza e di di salute relative all esposizione dei dei

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE

All interno di questi valori estremi esistono diversi livelli di rumore comuni nella vita quotidiana:

RISCHIO DOVUTO A RUMORE IN AMBIENTE DI LAVORO

Esempi di valutazione dei rischi rumore e vibrazioni

A6.4. Il rischio rumore. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

I Rischi da Vibrazioni Meccaniche

LE VIBRAZIONI GENERALITÀ PRINCIPALI SORGENTI DESCRITTORI DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE DATI PARLIAMO DI:

Il rumore e le vibrazioni

La valutazione del rischio RUMORE E VIBRAZIONI

Il rischio vibrazioni

I RISCHI DERIVANTI DALL ESPOSIZIONE A RUMORE E A VIBRAZIONI

Esposizione professionale (industria, artigianato)

LA SINDROME DA VIBRAZIONI MANO-BRACCIO

Il rischio vibrazioni

Valutazione e Prevenzione del Rischio da Vibrazioni

VIBRAZIONI. Che cos è la vibrazione. Fonti di pericolo. Danni

VIBRAZIONI MECCANICHE. Cinzia Delucis Laboratorio di Sanità Pubblica Toscana Nord AUSL2 Lucca

IGIENE DEL LAVORO RISCHIO VIBRAZIONI

Sommario. Contenuti del CD-Rom... Autori... Presentazione...

DEFINIZIONI La vibrazione meccanica è il movimento oscillatorio di un corpo attorno alla posizione

Nuove normative su Rumore e Vibrazioni. ing. Giuseppe Cavallone (NIER Ingegneria S.p.A.)

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DI ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI MECCANICHE. Metodi di analisi per aziende edili. Ing. Stefano Bernardinello

VIBRAZIONI. Cenni sull esposizione alle vibrazioni Nuova legislazione italiana (D.L. N.187N. del 19 agosto 2005)

SICUREZZA SUL LAVORO: SICUREZZA SUL L COME METTERSI IN REGOLA I RISCHI FISICI ED ERGONOMICI IN AGRICOLTURA

Rumore nei luoghi di lavoro. D.L. 10/04/2006 Recepimento di normativa europea

propagazione RICEVITORE SORGENTE

I RISCHI FISICI Rumori Vibrazioni

Vibrazioni corpo intero

RISCHIO RUMORE RUMORE

Inquinamento acustico

La gestione del cantiere e delle risorse umane. Il D.Lgs. 81/08 e s.m.i.: i Rischi Fisici. Banche dati e portale agenti Fisici

Malattie e Rischi da VIBRAZIONI MECCANICHE

IL RISCHIO DA VIBRAZIONI

Dispositivi di Protezione Individuale

IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA RUMORE E NEL RAPPORTO CON I SOGGETTI DELLA PREVENZIONE AZIENDALE

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI ROMA

D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 AGENTI FISICI E CHIMICI NEL CANTIERE EDILE

INQUINAMENTO ACUSTICO

Guida all utilizzo della Banca Dati Vibrazioni

Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: evoluzione dei dispositivi di protezione, azioni preventive e casi-studio

La valutazione del rischio RUMORE E VIBRAZIONI

Materiale didattico validato da: Il Rumore. Rev. 2 ott Rumore slide 1 di 21

Dispositivi di Protezione Individuale

VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE

IL RISCHIO VIBRAZIONI

DLgs.81/2008* E RISCHIO RUMORE. RUMORE ipoacusie. Testo Unico-DLgs.81/2008* OBBLIGHI AZIENDALI, ADEMPIMENTI FORMALI, RESPONSABILITÀ

LE VIBRAZIONI GENERALITÀ PRINCIPALI SORGENTI DESCRITTORI DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Guida all'utilizzo della Banca Dati Vibrazioni

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Vibrazioni. Malattia professionale

LA SINDROME DA VIBRAZIONI MANO-BRACCIO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE

ELEMENTI DI ACUSTICA 04

Sommario PARTE I - T.U. N. 81/2008

Rumore: è un suono percepito come sensazione sgradevole. Effetti: dipendono principalmente dall intensità del rumore e dalla durata dell esposizione.

AMBIENTE E SICUREZZA LAVORO

Il rischio rumore in ambiente di lavoro

Utilizzo e funzionalità del portale sui singoli agenti fisici: Vibrazioni

LA BANCA DATI VIBRAZIONI DELL ISPESL

Rischi per la Salute 3 AGENTI FISICI

CORSO%DI%% A.A.% % Sezione%03c% SPETTRO ACUSTICO FISICA%TECNICA%AMBIENTALE%

ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

Il rischio vibrazioni è legato principalmente a determinate mansioni che un lavoratore svolge nella sua attività.

GLI ARGOMENTI. Il Rumore La Legislazione La Valutazione del Rischio Rumore I DPI La Sorveglianza Sanitaria

Il Decreto Legislativo 195/2006

VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE

Esempi valutazione rischi rumore

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI ROMA

Il SUONO o RUMORE può essere rappresentato da un onda sinusoidale pertanto è caratterizzato dai seguenti

Sicurezza nel Laboratorio: Rumore

AGGIORNAMENTO. R.S.P.P. e A.S.P.P RUMORE NORMATIVA. Giorgio Zecchi SPSAL Reggio Emilia Materiale a cura di Omar Nicolini SPSAL Modena

VIBRAZIONI MOTI OSCILLATORI

Il mondo moderno a 150 anni dalla teoria di Maxwell Esposizione a campi elettromagnetici, salute e sicurezza. Introduzione dei lavori

La determinazione del livello di esposizione professionale a rumore mediante misurazioni:

VIBRAZIONI. a (x,w)eq,t in m/s 2. Direttiva 2002/44/CE. HAV dove. Vibrazioni i dati del problema. WBV dove. Vibrazioni descrittori del rischio

I Rischi Fisici. Richiami normativi Cenni di valutazione dei rischi fisici. Corso di Formazione per ASPP/RSPP Modulo B8 per Agenzia delle Dogane

IGIENE DEL LAVORO RISCHIO VIBRAZIONI

continua equivalente su 8 ore, calcolata come il più

Il Rischio Vibrazioni

RUMORE Suono non desiderato e disturbante Somma

PRESSIONE SONORA. p 2 p

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE A VIBRAZIONE MECCANICHE IN UNA AZIENDA ELETTROMECCANICA

Rischio rumore e sicurezza sul lavoro, dalla valutazione alla prevenzione

Esposizione a Vibrazioni Meccaniche

Sicurezza nei cantieri edili, si deve e si può!

LA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO

Il quadro legislativo alla luce del D.Lgs. 81/08. Bruno Barbera Alessandria 15 giugno 2010

Esposizione al Rumore. Normativa e documenti di riferimento. Istituto Superiore per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro:

VIBRAZIONE DELLE MACCHINE

Transcript:

La valutazione del rischio esperienze lavorative ed eventuali proposte di soluzione Dott.ssa Giuseppina Bomba Rumore e vibrazioni 1

2012 Rumore e vibrazioni 2

Il suono è una perturbazione meccanica emessa da una sorgente che si propaga in un mezzo elastico (gas, liquido, solido) sotto forma di vibrazioni e che è in grado di eccitare il senso dell udito. SORGENTE propagazione RICEVITORE 2012 Rumore e vibrazioni 3

EMISSIONE, PROPAGAZIONE, RICEZIONE DEL SUONO Emissione: meccanismo con cui una sorgente sonora provoca un movimento oscillatorio in un mezzo elastico. Propagazione: meccanismo con cui il movimento è trasmesso e si propaga attraverso il mezzo. Ricezione: meccanismo con cui il suono è rivelato e trasformato in sensazione fisiologica (orecchio umano) o in segnale misurabile (strumento di misura) 2012 Rumore e vibrazioni 4

Livelli di pressione sonora (db) nella vita quotidiana 5 10 Soglia di udibilità 20 30-40 60-70 70-80 90-100 Tic tac di un orologio biblioteca / abitazione silenziosa Conversazione / ufficio affollato Traffico stradale / aspirapolvere Motociclo in accelerazione 100-110 110-120 120 Tromba di automobile / tessitura Martello pneumatico / allarme Motori e reattori al banco/discoteca in talune situazioni 130 Aereo a reazione al decollo 2012 Rumore e vibrazioni 5

IL SUONO e IL RUMORE Il SUONO è prodotto da onde acustiche regolari e periodiche con uguale frequenza (toni puri) Il RUMORE è invece prodotto da onde irregolari e non periodiche che generano una sensazione sgradevole e fastidiosa dell'orecchio Effetti del rumore: dipendono principalmente dall intensità e dalla durata dell esposizione. A livello uditivo l esposizione a rumore elevato per tempi prolungati può determinare l insorgenza di ipoacusia neurosensoriale bilaterale. 2012 Rumore e vibrazioni 6

2012 Rumore e vibrazioni 7

2012 Rumore e vibrazioni 8

La sordità si instaura in 4 fasi 1. Ridotta capacità uditiva temporanea dopo esposizione a rumore, sensazione di orecchie ovattate 2. Apparente stato di benessere 3. Difficoltà alla percezione dei toni acuti 4. Difficoltà a percepire la conversazione 2012 Rumore e vibrazioni 9

La sordità si instaura in 4 fasi La fase 4 si instaura quando l esposizione al rumore ha una durata tale da non consentire il recupero uditivo e si parla pertanto di IPOACUSIA DA RUMORE 2012 Rumore e vibrazioni 10

Al fine di comprimere l intervallo di variabilità della pressione sonora è stata introdotta la scala logaritmica o scala dei livelli. Il livello, espresso in db, è pari a dieci volte il logaritmo decimale del rapporto fra una data grandezza ed una grandezza di riferimento, omogenee fra di loro. N.B. La scala dei decibel non è lineare, per cui non si possono sommare i livelli sonori in modo aritmetico ma occorre ricorrere ai logaritmi; ad es.: 80 db + 80 db = 83 db. 3 db in più equivale al raddoppio della potenza sonora 2012 Rumore e vibrazioni 11

Per quantificare l esposizione di un lavoratore al rumore si utilizza: LIVELLO EQUIVALENTE livello, espresso in db, di un ipotetico rumore costante che, se sostituito al rumore reale per lo stesso intervallo di tempo T, comporterebbe la stessa quantità totale di energia sonora. VALORE ENERGETICO MEDIO L Aeq,Te 2012 Rumore e vibrazioni 12

LIVELLO DI ESPOSIZIONE GIORNALIERA AL RUMORE: valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di 8 ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999:1990 punto 3.6. Si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo ES. Intonaci industriali Capo squadra Esposizio ne (%) L aeq,te L EX,8h 2012 Rumore e vibrazioni 13

Accanto al livello sonoro continuo equivalente viene infine utilizzato un secondo parametro, comunemente noto come livello di picco. Tale livello è definito come: PRESSIONE ACUSTICA DI PICCO (P peak ): valore massimo della pressione sonora acustica istantanea ponderata in frequenza C P peak N.B. E molto importante nella valutazione del rumore impulsivo. È noto infatti che a parità di contenuto energetico medio, un rumore che presenta caratteristiche di impulsività costituisce un fattore di rischio aggiuntivo per la salute di cui bisognerebbe tenere conto nella valutazione del rischio. 2012 Rumore e vibrazioni 14

Valori limite di esposizione e valori di azione Valori limite di esposizione LEX,8h = 87 db(a) Ppeak = 140 db(c) Valori superiori di esposizione che fanno scattare l azione LEX,8h = 85 db(a) Ppeak = 137 db(c) Valori inferiori di esposizione che fanno scattare l azione LEX,8h = 80 db(a) Ppeak = 135 db(c) Ad ogni valore del livello sonoro L EX,8h viene affiancato anche un valore di picco a riconoscimento dell aggravio di rischio uditivo rappresentato dal rumore impulsivo 2012 Rumore e vibrazioni 15

1. Nell ambito della valutazione dei rischi di cui all art. 190, il datore di lavoro valuta il rumore durante il lavoro, considerando: a) livello, tipo e durata dell esposizione, ivi incluso il rumore impulsivo; b) I valori limite di esposizione e i valori di azione c) tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore; d) tutti gli effetti sulla salute e sicurezza derivanti da interazione fra rumore e sostanze ototossiche e vibrazioni; e) tutti gli effetti sulla salute e sicurezza risultanti da interazione fra rumore e segnali di avvertimento; f) Le informazioni sull emissione di rumore fornite dai costruttori delle attrezzature di lavoro; g) Esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l emissione di rumore; i) Le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e quelle reperibili in letteratura l) La disponibilità di DPI dell udito con adeguate caratteristiche di attenuazione 2012 Rumore e vibrazioni 16

NON SUPERAMENTO DEL VALORE INFERIORE DI AZIONE L EX8h < 80 db(a) 135 db(c) OBBLIGHI D.L.: - Valutazione del rischio 2012 Rumore e vibrazioni 17

SUPERAMENTO DEL VALORE INFERIORE DI AZIONE L EX8h > 80 db(a) 135 db(c) OBBLIGHI D.L.: - Misura dei livelli di esposizione - Informazione e formazione - Sorveglianza sanitaria a chi ne fa richiesta o qualora il M. C. ne conferma l opportunità - Messa a disposizione dei D.P.I. 2012 Rumore e vibrazioni 18

SUPERAMENTO DEL VALORE SUPERIORE DI AZIONE L EX8h => 85 db(a) 137 db(c) OBBLIGHI D.L.: - Sorveglianza sanitaria - Elabora ed applica un programma di misure tecniche ed organizzative volte a ridurre l esposizione al rumore - Fa tutto il possibile per assicurare che vengano indossati i D.P.I. - Perimetra / limita l accesso e munisce di adeguata segnaletica 2012 Rumore e vibrazioni 19

SUPERAMENTO DEL VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE L EX8h > 87 db(a) 140 db(c) OBBLIGHI D.L.: AZIONI IMMEDIATE: RIDUZIONE DELL ESPOSIZIONE INDIVIDUAZIONE CAUSE MODIFICHE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE 2012 Rumore e vibrazioni 20

Considerato che: - Ai fini di valutare il rispetto dei valori limite di esposizione si tiene conto dell attenuazione prodotta dai D.P.I.. - E estremamente raro individuare casi di esposizione media giornaliera superiore a 100 105 db(a). - L attenuazione dichiarata per i D.P.I. è normalmente superiore a 20 db. Si deduce che: - Il valore di 87 db(a), più che un vero e proprio valore limite, rappresenta un rafforzativo dell obbligo di impiego dei D.P.I.. 2012 Rumore e vibrazioni 21

La normativa prevede che il datore di lavoro, nell ambito del processo di valutazione, deve prendere in considerazione, per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra e fra 2012 Rumore e vibrazioni 22

L esposizione a solventi addizionata all esposizione a rumore: Aumenta il rischio di perdita dell udito Ha un possibile effetto addizionale (riduttivo) sulla capacità di comprensione del parlato 2012 Rumore e vibrazioni 23

Toluene Stirene Xilene N-Esano Etil-benzene Acqua ragia Disolfuro di Carbonio Percloroetilene Combustibili Miscela di solventi Monossido di Carbonio Cianuro di Idrogeno Arsenico Cadmio Piombo e derivati Mercurio e derivati Manganese, Platino Stagno Paraquat Organofosforati 2012 Rumore e vibrazioni 24

Cognome e Nome Mansione Parametro di riferimento L EX in ( db(a db(c) peak Esp.a vibrazioni Esp. a ototossici Rossi Sbavatore L EX,8h 95,5 132 HAV No Mario Bianchi Romeo Magazziniere raddrizzatore tubi L EX,8h 83,8 138 No No Neri Fresatore L EX,w 86,3 <120 HAV No Flavio settimanale Verdi Massimo Addetto presse e cesoie L EX,8h 81,0 125 WBV Si Bruni Marco Carrellista lavaggio pezzi L EX,w settimanale 78,8 <120 WBV si 2012 Rumore e vibrazioni 25

D.P.I. (dispositivi di protezione individuale) - INSERTI (ovatte e filtri da introdurre nel condotto uditivo) - CUFFIE (adatte a esposizioni prolungate, più efficaci degli inserti, permettono l ascolto della voce di conversazione) - CASCHI (indicati per attività particolarmente rumorose, ingombranti, non permettono l ascolto della voce di conversazione) 2012 Rumore e vibrazioni 26

D.P.I. (dispositivi di protezione individuale) Protezione adeguata max 80 db(a) e min 65 db(a) Adeguati alle condizioni di lavoro Rispondere alle esigenze ergonomiche o di salute (vanno scelti previa consultazione dei lavoratori o dei loro rappresentanti) Obbligo di addestramento all uso Inoltre il D.L. deve verificarne l efficacia Es. Verificando che non si siano determinati peggioramenti nella funzionalità uditiva dei lavoratori del gruppo omogeneo; nel caso affrontare il problema con il M.C. 2012 Rumore e vibrazioni 27

D.P.I. Valutazione dell attenuazione sonora di un protettore auricolare 2012 Rumore e vibrazioni 28

30 Metodo SNR L Aeq = L Ceq - SNR ES. L Ceq = 105 db(c) SNR = 30 db(a) L Aeq = L Ceq SNR L Aeq = 105 30 = 75 db(a) 2012 Rumore e vibrazioni 29

2012 Rumore e vibrazioni 30

2012 Rumore e vibrazioni 31

ES. Ambiente con rumore stazionario L Ceq = 105 db Protettore auricolare con attenuazione (SNR) = 30 db Se il protettore auricolare è indossato per 8 h, il livello effettivo all orecchio è : L Aeq,8h = 105 30 = 75 db Se il protettore auricolare è indossato per 7 h e 30 min, il livello effettivo all orecchio è: L Aeq,8h = 105 12 = 93 db 2012 Rumore e vibrazioni 32

2012 Rumore e vibrazioni 33

IN ITALIA IL 26 % DEI LAVORATORI E ESPOSTO A VIBRAZIONI MECCANICHE - 11% con esposizione giornaliera continua o quasi con utensili e/o macchine vibranti - 8% con tempo di esposizione tra ¾ e ½ del turno di lavoro - 7% con esposizione corrispondente a ¼ del turno di lavoro 2012 Rumore e vibrazioni 34

D.LGS. N 81 DEL 9/4/2008 Titolo VIII (AGENTI FISICI rumore, ultrasuoni, infrasuoni, vibrazioni, CEM, radiazioni ottiche artificiali, microclima, atmosfere iperbariche, radiazioni ionizzanti) Capo III (PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI) 2012 Rumore e vibrazioni 35

IL CAPO III E ENTRATO IN VIGORE DAL 1/1/2009 PER LE AZIENDE CHE HANNO EFFETTUATO LA VALUTAZIONE AI SENSI DELLA NORMATIVA PREVIGENTE (D.Lgs. 187/2005): AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI QUALORA LE VARIAZIONI INTRODOTTE DAL TITOLO VIII DEL TESTO UNICO RICHIEDANO AZIONI DI PREVENZIONE PRECEDENTEMENTE TRASCURATE O NON RISCHIESTE. 2012 Rumore e vibrazioni 36

Le vibrazioni meccaniche possono essere definite come un movimento oscillatorio di un corpo solido intorno ad un punto o posizione di riferimento. Per la semplicità d uso e l efficacia dei sensori disponibili per la misura, l accelerazione è il fenomeno fisico che viene normalmente utilizzato per caratterizzare le vibrazioni, e viene espressa in m/s 2. Il potenziale lesivo degli strumenti vibranti è correlato quasi esclusivamente alla frequenza ed all accelerazione. Quanto più è elevata la frequenza tanto meno l effetto lesivo si propaga dal punto di contatto 2012 Rumore e vibrazioni 37

Vibrazioni inferiori a 2 Hz: agiscono su tutto l organismo. Sono provocate da alcuni mezzi di trasporto e determinano nell uomo effetti noti come mal di mare, mal d auto, ecc (stimolazione vestibolare). Vibrazioni comprese fra 2 e 20 Hz: agiscono su tutto l organismo e sono prodotte dagli autoveicoli, dai treni, dai trattori, dalle gru, ecc. e sono trasmesse all uomo attraverso i sedili e il pavimento e determinano nell uomo alterazioni degenerative a carico della colonna vertebrale 2012 Rumore e vibrazioni 38

Vibrazioni superiori a 20 Hz: prodotte principalmente da utensili portatili e trasmesse agli arti superiori. Agiscono: su settori limitati del corpo e sono prodotte da trapani elettrici, motoseghe, ecc e determinano sull uomo lesioni osteoarticolari a carico dell arto superiore e disturbi neurovascolari (angioneurosi) a carico dell arto superiore. 2012 Rumore e vibrazioni 39

Vibrazioni trasmesse al sistema manobraccio (HAV) le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al sistema mano-braccio nell'uomo, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari Si riscontra in lavorazioni: in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti. in cui vi è contatto delle mani con l'impugnatura di utensili manuali o di macchinari condotti a mano. 2012 Rumore e vibrazioni 40

Principali lavorazioni Edilizia - lapidei, metalmeccanica Edilizia - lavorazioni lapidei Edilizia - estrazione lapidei Metalmeccanica Metalmeccanica, Autocarrozzerie Fonderie - metalmeccanica Metalmeccanica Metalmeccanica - Lapidei - Legno Metalmeccanica - Lapidei - Legno Metalmeccanica - Lapidei - Legno Metalmeccanica - Lapidei - Legno Lavorazioni agricolo-forestali Lavorazioni agricolo-forestali Manutenzione aree verdi Lavorazioni agricolo-forestali Palletts, legno Produzione vibrati in cemento Produzione vibrati in cemento Trasporti etc. Lavorazioni lapidei (porfido) Calzaturifici Odontoiatria Tipologia di utensile Scalpellatori, Scrostatori, Rivettatori Martelli Perforatori Martelli Demolitori e Picconatori Trapani a percussione Avvitatori ad impulso Martelli Sabbiatori Cesoie e Roditrici per metalli Levigatrici orbitali e roto-orbitali Seghe circolari e seghetti alternativi Smerigliatrici Angolari e Assiali Smerigliatrici Diritte per lavori leggeri Motoseghe Decespugliatori Tagliaerba Motocoltivatori Chiodatrici Compattatori vibro-cemento Iniettori elettrici e pneumatici Manubri di motociclette Cubettatrici Ribattitrici Trapani da dentista 2012 Rumore e vibrazioni 41

Sindrome da vibrazioni mano-braccio (Hand Arm Vibration Syndrome: HAVS) Insieme di segni e sintomi associati a prolungata esposizione a vibrazioni ad alta frequenza che si trasmettono al sistema mano-braccio Alterazioni vascolari Alterazioni neurologiche Alterazioni muscolo-scheletriche 2012 Rumore e vibrazioni 42

SINDROME DA VIBRAZIONI MANO BRACCIO lesioni vascolari Forma secondaria di fenomeno di Raynaud (comunemente denominata sindrome del ( bianco dito Quarta patologia professionale indennizzata dall INAIL 2012 Rumore e vibrazioni 43