Matteo 6, 24 Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona. Ci sono delle immagini che vengono definite figure ambigue perché possono essere interpretate in modo diverso. Una delle più classiche è quella della donna giovane e bella, in abbigliamento belle epoque che convive con una donna anziana, dal naso e dai lineamenti pronunciati che rientra nello stereotipo della befana. Se noi leggiamo un libro sulla comunicazione o andiamo in internet troviamo un numero molto vasto di queste figure ambigue : tutte hanno in comune la diversa interpretabilità ed in tutte è determinante il nostro primo approccio, quella prima impressione che ci fa iniziare la lettura dell immagine da un punto anziché da un altro. Cosa dire di tutto questo? Le risposte possono essere molte e farci dire che ogni punto di vista è giusto, oppure che il disegno è unico e noi, 1
guardandolo in un modo o nell altro, alla fine, dopo avere diversificato il primo impatto, vediamo la medesima cosa. La prima risposta ci mette sulla difensiva, perché il mio punto di vista è giusto e di conseguenza il tuo è sbagliato, o nella migliore delle ipotesi, è diverso ma in un certo senso è meno giusto del mio. La seconda risposta è quella per la quale, alla fine, diciamo tutti la stessa cosa e quindi la diversità è solo nell apparenza e non nella sostanza. Di fronte ad un disegno la nostra reazione tutto sommato non ci coinvolge più di tanto, ma se al posto del disegno mettiamo Dio, vediamo come le cose cambiano profondamente e questo non perché quando si parla di Dio diventiamo automaticamente dei fanatici o dei buonisti, ma perché nell immagine di Dio mettiamo le attese e le speranze del nostro io più intimo, le domande esistenziali del nostro quotidiano e le aspettative del noi dopo la morte fisica. In 1^ Giovanni 5, 20 c è una frase che descrivendo Gesù Cristo dice Egli è il vero Dio e la vita eterna. Per noi non ci può essere alternativa e quindi di fronte a due padroni, che possono essere Gesù Cristo ed Allah o qualunque altra divinità oppure Gesù Cristo e il denaro, o qualunque altro oggetto o potere, la nostra risposta non può essere diversa da Gesù Cristo. 2
Questo non significa che siamo autorizzati a fare violenza o ledere la dignità di coloro che pongono al centro della propria vita tutto ciò che è alternativo al nostro Dio! Riconoscere l unicità del nostro Dio non significa essere integralisti od integristi, ma piuttosto essere dei cristiani coerenti e consapevoli perché, come ci dice poco prima lo stesso versetto di 1^ Giovanni 5, 20, ci è stata data l intelligenza necessaria a conoscere colui che è il Vero. Quindi prendiamo le distanze dai fanatici che pongono la religione al di sopra della fede e pretendono di giustificare le loro prevaricazioni nel nome di Dio. Altrettanto attuale è la seconda risposta, quella del tanto sono tutti uguali, una sorta di relativismo di Dio dove non solo ci si costruisce Dio a nostra immagine e somiglianza, ma si sbiadisce l immagine di Dio non riconoscendone neppure i tratti più facilmente visibili del Suo volto. Avere capito questo significa capire come distinguere una chiesa da un associazione culturale o da un ente di beneficienza, un cristiano da una persona di buon cuore o rispettosa degli altri: anche se molte cose possono essere fatte in modo simile, quello che cambia è la motivazione e cioè seguire Gesù Cristo. Le ambiguità che incontriamo nella ricerca di Dio sono tra la proposta di seguire religione, ovvero una serie di riti che regolano le attività del sacro ed una legge religiosa che definisce ciò che è morale, e la proposta di seguire 3
la fede, cioè una relazione totalizzante con Dio basata sui principi etici della Scrittura dove ciascuno si assume personalmente le proprie responsabilità. Per noi cogliere il senso corretto di ciò che ci viene proposto e sfuggire alle ambiguità è avere come punto fermo della nostra vita il Cristo, cioè il Messia. Dalle testimonianze dei Vangeli agli altri scritti del Nuovo Testamento noi riceviamo tutte le indicazioni utili e necessarie per sapere riconoscere la via maestra anche di fronte alle immagini ambigue ed alle scelte della nostra quotidianità. Il nostro compito è dunque quello di metterci ogni giorno di fronte alla Parola di Dio, ma con intelligenza (1^ Giov. 5,20) cioè cercando di studiare, e non solo di leggere, le Scritture senza farci prendere dalla tentazione di citarle al di fuori del contesto per trovare delle giustificazioni alle nostre decisioni; come le immagini anche la Bibbia deve essere osservata con attenzione ma, a differenza delle immagini la Scrittura non ci vuole presentare delle ambiguità: la le parole della Bibbia non devono essere stravolte altrimenti siamo noi che facciamo diventare ambigua la Parola di Dio. Cercare un dio alternativo significa negare che il Dio di Gesù Cristo è esclusivo e per questo molti restano nel dubbio, ma chi ha conosciuto il Signore ne ha scoperto l amore e le benedizioni di una pace che si può avere anche nelle avversità 4
Gesù Cristo vuole essere per noi esclusivo e per questo ci invita a mettere al centro della nostra vita, dei nostri interessi e del nostro lavoro, la missione che ci è affidata: di annunciare il Regno di Dio e testimoniare la nostra fede in Lui. La parola che ci è rivolta nel vangelo di Matteo è: Fai la cosa giusta e tutto il resto, dice Gesù, è secondario e verrà di conseguenza. Riconoscere il Cristo non è solo capire il suo linguaggio, ma è anche sapere come orientare la nostra vita in un modo coerente ed utile nel nostro oggi, ma ricolmo di benedizioni nell eternità. 5