PIANO DI RILANCIO PLURIENNALE del Porto di Trieste. Aggiornamento 2012



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PIANO DI RILANCIO PLURIENNALE del Porto di Trieste (Piano operativo triennale) ai sensi dell art. 9, comma 3, lettera a) della Legge 84/94 Collaborazioni e contributi: Hanno collaborato alla stesura del Piano di rilancio pluriennale dell Autorità Portuale di Trieste: il Presidente: dott.ssa Marina Monassi il Segretario generale f.f.: Walter Sinigaglia Coordinamento generale: Paolo Guglia Contributi di: Eric Marcone Fabio Rizzi Francesca Trampus Diego Umer Paolo Bani Paolo Crescenzi Vanna Gentili Roberto Magris Fabio Vatore Vanna Coslovich Federico Decli Emiliano Elisi Andrea Ghersinich Stefano Martini Giorgia Poillucci Ivano di Santo Giancarlo Travani Aggiornamento 2012 Approvato dal Comitato Portuale il 22 marzo 2013 con deliberazione CP n. 4/2012 Per la stesura del Piano economico/finanziario Financial Innovations S.p.A. di Padova Progetto grafico e layout Mgs Press S.a.s. - Trieste Design Claudia Oliosi

Precisazioni Con deliberazione del Comitato Portuale n. 15/11 del 27 ottobre 2011, l Autorità Portuale di Trieste ha approvato il proprio Piano di rilancio pluriennale (Piano industriale), documento di programmazione che intende illustrare in termini qualitativi e quantitativi le strategie dell Amministrazione e le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, prevedendo nel contempo una stima dei risultati attesi. Il Piano di rilancio pluriennale contiene tutti i contenuti del Piano operativo portuale (POT) ed è compatibile con i Piani triennali delle opere e con i Bilanci di previsione dell APT. Il documento è formato da tre parti: la prima descrive la situazione generale ed il panorama complessivo di riferimento, con analisi dei traffici, precisi riferimenti alle procedure avviate e indicazioni su alcuni temi strategici; la seconda presenta il Piano delle opere e l analisi tecnica dei vari interventi previsti, da avviarsi o già in fase di realizzazione; la terza, infine, è quasi un vero e proprio Piano economico-finanziario con analisi pluriennale dei principali macro/ parametri relativi alle entrate e alle uscite e con la formulazione di una previsione economica complessiva legata alla realizzazione delle singole opere. Ai sensi dell art. 9, comma 3, lettera a, della legge 84/94, il Piano operativo triennale (e quindi anche il Piano di rilancio pluriennale, che pur con altra denominazione contiene a pieno titolo tutti i contenuti del POT) deve essere aggiornato con cadenza annuale. Si è quindi provveduto all assunzione dei vari elementi emersi a consuntivo nel corso del 2012 (andamento traffici, organizzazione portuale, finanziamenti ) al fine di procedere ad un aggiornamento dei contenuti del Piano. Per quanto riguarda la Parte 1 (Situazione generale) è stato verificato ed integrato lo scenario economico internazionale riferito al 2012, con considerazioni su alcuni parametri commerciali, sulle attività industriali e sullo sviluppo dei mercati internazionali. Sono stati quindi considerati i parametri inerenti i traffici dello scalo (dati consuntivi 2012 per tipologia di merce, confronto con gli anni precedenti ), l organizzazione del lavoro portuale (dati consuntivi 2012 su autorizzazioni ex art. 16 e 17 della L. 84/94) e l andamento delle tasse portuali (tassa di ancoraggio, tassa portuale, altri diritti marittimi). Relativamente alla Parte 2 (Piano delle opere) è stato aggiornato l elenco delle opere sulla base del Programma triennale 2013-2015 e dell Elenco annuale 2013, documenti allegati al Bilancio di previsione per il 2013, adottato dal Comitato Portuale il 9 novembre 2012 e recentemente approvato dai Ministeri vigilanti, per il momento unico in Italia. Da evidenziare come, nella definizione delle opere ritenute più importanti, abbia avuto un certo peso la valutazione dei Piani industriali dei principali terminalisti ed utenti portuali, al fine di identificare gli interventi di carattere strategico da avviare per il raggiungimento di una maggiore sinergia e conseguente potenziamento della competitività offerta dallo scalo. La Parte 3 (Piano finanziario), infine, è stata analizzata e verificata nelle sue ipotesi inizialmente adottate. Risulta interessante constatare come si possa ritenere sostanzialmente confermato quanto ipotizzato nel Piano di rilancio pluriennale del 2011, sia per quanto riguarda i presupposti economico-finanziari, che per le varie poste e i singoli indicatori considerati. L aggiornamento ha comunque previsto l inserimento di tutti gli elementi recentemente emersi, come ad esempio la buona tenuta dei traffici del porto di Trieste, con significativi aumenti riguardanti alcune tipologie di merce, ed altri leggeri scostamenti nelle entrate/uscite. 5

Introduzione L Autorità Portuale, a partire dal 2012, ha applicato una strategia molto semplice: la riduzione per quanto possibile delle imposte e delle tasse per permettere alle imprese di risparmiare e di reinvestire nelle attività portuali. All aumento dei traffici ha corrisposto quindi un incremento del lavoro e questo ha comportato un aumento delle navi che transitano nel porto e della richiesta di nuove concessioni. La presenza di più navi e di un certo numero di concessioni ha permesso all Autorità Portuale di avere entrate maggiori e quindi di poter sostenere (se non incrementare) le riduzioni delle imposte e delle tasse portuali. In altre parole si è trattato di un vero e proprio circolo virtuoso che, se applicato e seguito da tutti i soggetti coinvolti, permette di portare a quei risultati che, negli ultimi anni, sono davanti agli occhi di tutti. 7

Parte 2 Piano delle opere Parte 1 Situazione generale e panorama di riferimento Parte 3 Piano economico/finanziario

Parte 1 Situazione generale e panorama di riferimento Aggiornamento 2012

Situazione generale e panorama di riferimento CENNI SULLO SCENARIO ECONOMICO INTERNAZIONALE AL 2012 I dati riguardanti il commercio internazionale e quelli relativi all attività industriale a livello globale segnalano che l attività economica è ancora debole. Il rallentamento della crescita della produzione globale ha indotto gli economisti della WTO (World Trade Organization) a rivedere al ribasso le previsioni di espansione del commercio mondiale relative al 2012 (dal 3,7% al 2,5%) e abbassare le stime riguardanti l anno 2013 (dal 5,6% al 4,5%). Il rallentamento del commercio nella prima parte del 2012 è stato determinato da una decelerazione delle importazioni dei paesi sviluppati e da un corrispondente indebolimento delle esportazioni delle economie in via di sviluppo. La recessione e la crisi finanziaria in Europa, l incertezza sulla stretta fiscale negli Stati Uniti ed il rallentamento in Cina sono i fattori responsabili di questa dinamica. Le prospettive dell economia mondiale sono quindi soggette a rischi elevati, connessi con l incertezza sull evoluzione della crisi del debito sovrano nell area dell euro e sull intensità del rallentamento dell attività nelle economie emergenti, nonché sulla politica di bilancio fortemente restrittiva che si determinerebbe all inizio del 2013 negli Stati Uniti per il venir meno di numerosi sgravi fiscali e per l entrata in vigore dei tagli alla spesa pubblica concordati nell agosto 2011. Ulteriori rischi al ribasso derivano dalla possibilità di forti rincari del greggio a seguito dell acuirsi delle tensioni in Medio Oriente. Dopo il calo nel secondo trimestre, nel terzo i prezzi delle materie prime sono aumentati. Le quotazioni del greggio di qualità Brent, sospinte da tensioni di natura geopolitica, tra giugno e agosto sono salite di oltre il 20% e successivamente hanno oscillato sopra i 110 dollari al barile. Anche nel caso delle materie prime non energetiche è stato registrato un aumento dei prezzi causato dagli effetti delle avverse condizioni meteorologiche sui prodotti agricoli e dagli annunci di investimenti infrastrutturali in Cina su quelli dei metalli. Nonostante i rincari delle materie prime, l inflazione è rimasta sostanzialmente stabile nei paesi avanzati, riflettendo la debolezza della fase ciclica. Le pressioni inflazionistiche si sono moderate in Brasile e Cina; sono rimaste elevate in India e in Russia. Fonte: FMI e Thomson Reuters Datastream. 1) Per il prezzo a pronti, dati medi mensili; l'ultimo dato si riferisce al 12 ottobre 2012. - 2) Prezzo medio al barile delle tre principali qualità (Brent, Dubai e WTI). Fonte: Thomson Reuters Datastream. 1) Per l'area dell'euro e il Regno Unito, prezzi al consumo armonizzati 13

Situazione generale e panorama di riferimento L attività industriale a livello globale ha rallentato anche nel corso dell estate toccando un ritmo annuo di crescita attorno al 3%, minimo dalla fine del 2009, quando però la tendenza era in ripresa; il rallentamento riguarda tutte le aree e si caratterizza come ristagno fra le economie maggiormente industrializzate (crescita sotto l 1%), mentre fra quelle emergenti il tasso di crescita annuo attorno al 5% comincia ad essere davvero poca cosa. In termini geografici, i rischi congiunturali si concentrano in misura prevalente fra i paesi più industrializzati. Scenari macroeconomici (Variazioni percentuali sull anno precedente) VOCI FMI Consensus Economics 2011 2012 2013 2012 2013 PIL Mondo 3,8 3,3 3,6 Paesi avanzati 1,6 1,3 1,5 Area dell euro 1,4-0,4 0,2-0,5 0,2 Giappone -0,8 2,2 1,2 2,3 1,3 Regno Unito 0,8-0,4 1,1-0,2 1,2 Stati Uniti 1,8 2,2 2,1 2,1 2,0 Paesi emergenti 6,2 5,3 5,6 Brasile 2,7 1,5 4,0 1,6 4,0 Cina 9,2 7,8 8,2 7,7 8,1 India (1) 6,8 4,9 6,0 5,8 6,8 Russia 4,3 3,7 3,8 3,8 3,7 Commercio mondiale (2) 5,8 3,2 4,5 Fonte: FMI, World Economic Outlook, ottobre 2012; Consensus Economics, pubblicazioni varie, ottobre 2012 (per Brasile e Russia, settembre); statistiche nazionali. (1) Le previsioni di Consensus Economics si riferiscono all anno fiscale, con inizio nell aprile dell anno indicato. (2) Beni e servizi. In Europa il sistema è entrato tecnicamente in recessione e gli indicatori anticipatori continuano a flettere. Nell Eurozona la recessione si accentua nel quarto trimestre; in ottobre, infatti, viene registrato un calo di fiducia, il più basso dall agosto 2009. La fiducia delle imprese edili e manifatturiere è scesa, mentre è rimasta stabile tra quelle dei servizi e tra i consumatori; un modesto progresso si è registrato nel sentiment del commercio al dettaglio. Pesano più del previsto gli interventi di consolidamento dei bilanci pubblici, simultanei in più paesi, e l incertezza riguardo l attuazione delle decisioni UE. I passi avanti istituzionali compiuti hanno nettamente ridotto il rischio di dissolvimento della moneta unica, ma non bastano a rompere il circolo vizioso anche se nel 2013 l impatto delle manovre sarà meno incisivo. Il prodotto dell area dell euro è diminuito dello 0,2% nel secondo trimestre di quest anno, dopo una crescita nulla nel primo. Sulla dinamica del PIL ha inciso l indebolimento della domanda interna, frenata dal calo dei consumi delle famiglie e dalla spesa per investimenti. L inflazione dell area, stabile tra maggio e luglio al 2,4%, è risalita in agosto al 2,6% per effetto dei rincari dei prodotti energetici. Dalle più recenti indagini congiunturali non emergono tuttavia segnali di significative pressioni al rialzo sui prezzi di vendita delle imprese. Il credito al settore privato non finanziario ha continuato a ristagnare, riflettendo la variazione sostanzialmente nulla sia dei prestiti alle imprese non finanziarie, sia di quelli alle famiglie. Alla debole dinamica dei prestiti bancari nell area contribuisce in misura crescente la flessione della domanda, connessa con le prospettive economiche sfavorevoli e con l aggiustamento in atto nei bilanci di famiglie e imprese. A fronte delle perduranti tensioni sul mercato del debito sovrano, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha annunciato le modalità di attuazione delle operazioni definitive monetarie (Outright Monetary Transactions, OMT) per salvaguardare il corretto funzionamento della trasmissione della politica monetaria e perseguire la stabilità dei prezzi nell area dell euro. Fonte: Banca d Italia ed Eurostat. (1) Per la metodologia di costruzione dell indicatore, cfr. il riquadro: -coin e la congiuntura dell area dell euro, in Bollettino economico, n. 57, 2009. Dettagli sull indicatore sono disponibili sul sito internet: http://eurocoin.bancaditalia.it/. Per il PIL, dati trimestrali; variazione sul trimestre precedente. Per -coin, stime mensili della variazione del PIL sul trimestre precedente, depurata dalle componenti più erratiche. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat e BCE. (1) Indice armonizzato dei prezzi al consumo. Dati preliminari per settembre. Nel 2012 l economia statunitense è stata deludente: la crescita del PIL in termini reali è stata appena dell 1,7% circa e il tasso di disoccupazione è rimasto su livelli elevati, a fronte di una netta diminuzione della dinamica dei ricavi e degli utili. Le famiglie hanno ridotto il tasso di risparmio (dal 4,4% di giugno al 3,3% di settembre) e aumentato i consumi (+2,0% nel terzo trimestre). Negli Stati Uniti è prevedibile una crescita in stabilizzazione con mantenimento dell attuale traiettoria fino al 1 trimestre 2013 e una graduale accelerazione nel 2 trimestre, una volta che il nuovo Congresso avrà avviato una credibile riforma fiscale e con il miglioramento in corso nel settore immobiliare che fa aumentare la ricchezza delle famiglie. La previsione di crescita economica in termini reali dovrebbe aggirarsi, nel 2013, attorno al 2-2,5%. 14 15

Situazione generale e panorama di riferimento Negli ultimi mesi i dati macroeconomici della Cina, che per dimensioni e tasso di crescita potrebbe rivestire un ruolo importante nel sostenere la domanda globale, tratteggiano un rallentamento protratto dell economia di durata ed intensità superiore alle attese. L incremento tendenziale del PIL, nel secondo trimestre di quest anno, è sceso al 7,6%, circa due punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo del 2011 e il valore più basso dall inizio del 2009. La decelerazione riflette fattori sia interni sia esterni: i primi traggono origine dagli interventi di politica monetaria attuati dalla fine del 2010 in reazione all aumento dei prezzi immobiliari, nonché dall attenuarsi degli effetti delle misure di bilancio espansive varate nel biennio 2008-2009 per fronteggiare gli effetti della crisi globale; i secondi risentono del deterioramento della domanda estera, soprattutto di quella europea. Questi fattori hanno indebolito i due tradizionali elementi di traino della crescita cinese: investimenti ed esportazioni. Nel mezzo della transizione politica verso la nuova leadership, la risposta del governo si preannuncia attraverso l implementazione di importanti piani d investimento infrastrutturali. Inoltre ci si attende un ciclo economico più solido rispetto al 2008-2009, con un mercato del lavoro più forte. Segnali di ripresa in Brasile, dove la Banca centrale continua a tagliare il tasso ufficiale di sconto (-0,25% in ottobre, quindi un 7,25% annuale). Torna invece a crescere la produzione in India (+2,7% annuo in agosto dal -0,2%), mentre la dinamica è pressoché invariata in Russia (+2,0% da +2,1%). Negli ultimi mesi in Italia è proseguita la flessione del PIL; l attività economica continua a trarre sostegno dall interscambio con l estero ma risente della forte debolezza della spesa di famiglie e imprese. Nel secondo trimestre del 2012 il PIL è sceso allo stesso ritmo del primo (-0,8% sul periodo precedente); in un anno la contrazione è stata del 2,6%. È proseguita la diminuzione della spesa delle famiglie e degli investimenti, la domanda estera netta ha fornito sostegno all attività economica e a fronte di una variazione appena positiva delle esportazioni si è registrato un calo delle importazioni. La contrazione del valore aggiunto ha interessato tutti i principali comparti, risultando più intensa nell agricoltura e nell industria. Continuano a pesare in prospettiva le difficoltà in cui versano importanti comparti produttivi, tra i quali l automobilistico e il siderurgico. Le previsioni di crescita per quest anno e per il prossimo sono state riviste al ribasso; le attese per la media del 2013 restano coerenti con un uscita dalla recessione nel corso dell anno. Secondo la recente Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012 diffusa dal Governo, la dinamica del prodotto, pari a -2,4% nel 2012, rimarrebbe negativa anche nel 2013 (-0,2%). Le valutazioni degli analisti censiti in ottobre da Consensus Economics e le proiezioni più recenti del Fondo Monetario Internazionale (FMI) prefigurano un calo sostanzialmente in linea con quello previsto dal Governo per il 2012 e sono invece più sfavorevoli per il prossimo anno (0,7%). Anche queste previsioni implicano che, su base trimestrale, il PIL smetta di diminuire nel corso del 2013. Fonte: elaborazioni CSC su dati Istituti Nazionali di statistica 16 17

Situazione generale e panorama di riferimento STATO DEI TRAFFICI (aggiornamento) Nonostante l accentuarsi della crisi economica mondiale, che influenza negativamente il volume degli interscambi commerciali, l andamento dei traffici del Porto di Trieste nel 2011 e nel 2012 permette un minimo ottimismo per il futuro, lasciando alle spalle il periodo di contrazione che aveva caratterizzato il 2010. Il Porto di Trieste ha subito gli effetti della crisi in misura ridotta rispetto ad altre realtà italiane e straniere. L ufficio statistica dell Autorità Portuale di Trieste conferma, infatti, come nel 2012 il Porto abbia registrato una significativa ripresa dei traffici con una movimentazione complessiva di merci pari a 49.206.870 tonnellate, con un deciso aumento rispetto ai valori del 2010 (47.643.772 tonnellate). Movimento marittimo del Porto di Trieste 2010 2012 Variazione% Movimento contenitori T.E.U. (incluso shifting) 281.643 408.023 +44,87% Full Contaneir (tonn.) 3.093.692 5.374.226 +73,71 Navi convenzionali (tons general cargo) 1.418.467 1.752.512 +23,54% Movimento passeggeri (n ) 67.035 98.647 +44,17% Croceristi in transito 13.318 15.295 +14,84% Croceristi sbarco/imbarco 2.014 54.357 >100,00% Movimento navi (n ) 3.755 4.922 +7,11% Movimento ferroviaria Porto Franco Nuovo L elemento più rilevante da evidenziare rimane, comunque, il trend del traffico dei contenitori che, nel periodo 2010-2012, ha registrato un incremento del 45%. Trend traffico contaneir Variazione% 2011-2012 Variazione% 2012-2013 Vagoni trasporto contenitori +24,5% +6,5% Vagoni trasporto rotabili (semirimorchi) +55,5% >100% Totale +31,5% +45% 2010 2011 2012 +45% Petrolio (tonn.) 2012 34.900.000 Totale movimento merci (tonn.) 2012 49.206.870 In particolar modo emerge il dato positivo del traffico contenitori, che si può così riassumere: Movimento marittimo Nord Adriatico 2010-2012 Porto TEU 2010 TEU 2012 Variazione% 2010-2012 Variazione% 2011-2012 Ancona 110.395 N.D. N.D. N.D. Ravenna 183.577 207.500 +1,30% -3,64% Trieste 281.643 408.023 +44,87% +3,77% Venezia 393.913 429.893 +9,1% -6,21% Koper 476.731 572.263 +20,03% -2,89% Rijeka 137.048 178.837 +30,49% +18,69% Analogo incremento è da registrarsi per quanto riguarda la movimentazione ferroviaria portuale, che presenta solo riferendosi al periodo 2011-2012 un aumento del 31,5%; nel 2013, stando alle previsioni, potrebbe raggiungere il +45%. 18 19

Situazione generale e panorama di riferimento ASSETTO DELLE AREE E DOCUMENTI PROGRAMMATICI Situazione Piano regolatore Nel corso del 2012 è proseguito l iter di approvazione del Piano regolatore portuale. È attualmente in corso la procedura di VIA integrata alla VAS ai sensi dell art. 6, comma 3 ter, del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. La procedura di VIA integrata alla VAS ha avuto inizio formalmente nel mese di dicembre 2011 con l invio dello Studio ambientale preliminare integrato (SAPI) ai soggetti competenti in materia ambientale (enti pubblici) con i quali entrare in consultazione. I pareri espressi dai soggetti consultati sono stati acquisiti dalla Commissione VIA VAS del Ministero dell Ambiente che il 23 marzo 2012 (prot. n. 897), ha rilasciato il parere relativo alla fase di consultazione preliminare. È in fase di redazione la progettazione relativa agli elaborati definitivi dello Studio ambientale integrato (SAI) per la prosecuzione dell iter che prevederà anche la pubblicazione del piano nei modi previsti dalla legge (sito internet, annunci su quotidiani, accesso da parte del pubblico) e l invio del Piano al Governo sloveno per la verifica degli effetti transfrontalieri del Piano stesso. Criticità Dalla valutazione dei documenti contenuti nel Piano regolatore portuale, attualmente in fase di approvazione, sono emerse alcune criticità in merito all impatto dell opera relativa all impianto-terminal di rigassificazione presso il canale di Zaule, progettato dalla società Gas Natural Rigassificazione Italia S.p.a., sul traffico delle navi previsto nel Porto di Trieste nei prossimi anni. Una volta completate le opere comprese nel PRP (peraltro già inserite nei documenti programmatici dall Autorità Portuale), il traffico generato e previsto a regime, se affiancato da quello prodotto dalle navi gasiere, potrebbe comportare un rallentamento (e conseguenti disservizi) sul transito e sulle operazioni di arrivo e di partenza delle navi dirette agli altri terminali. Il Comitato Portuale, con deliberazione CP 1/2013, ha quindi ritenuto il progetto del terminale di rigassificazione presentato dalla società Gas Natural Rigassificazione Italia S.p.a. non compatibile con le previsioni di sviluppo del Porto di Trieste, così come delineate dal Piano regolatore portuale già adottato nel maggio del 2009 dallo stesso Comitato. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO PORTUALE (aggiornamento) L art. 6, comma 1, della L. 84/94 affida all Autorità Portuale il controllo delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali esercitate nei porti, con poteri di regolamentazione e di ordinanza, tenuto conto delle specificità e delle caratteristiche di ciascun porto, e nel caso specifico di Trieste con riguardo alla disciplina per il Punto Franco. Questa attività di regolazione del mercato del lavoro portuale viene quindi sviluppata con azioni ed iniziative finalizzate alla competitività dello scalo triestino nello scenario internazionale dei traffici marittimi. Rilascio delle autorizzazioni ex art. 16, L. 84/94 e provvedimenti emanati dall APT riguardanti la disciplina del lavoro portuale In questo contesto l attività di regolazione del mercato del lavoro portuale sviluppata dall Autorità Portuale è stata finalizzata alla sua armonizzazione, con una continua azione di regolazione locale, attuata mediante diversi atti amministrativi che consentono di mantenere caratteristiche di alta qualità nei servizi resi dalle imprese portuali autorizzate e assicurano ai lavoratori impiegati dalle stesse di operare in un ambiente di lavoro che rispetti adeguate condizioni di igiene e sicurezza, nonché di raggiungere, nell offerta economica che il porto può dare, anche la qualificazione tecnologica degli accosti e l aumento della capacità di movimentazione delle merci. Questa l attività svolta dagli uffici competenti: frequenti controlli avviati su tutte le attività in ambito portuale, per le modalità operative disciplinate dalla L. 84/94; verifiche sulla corrispondenza tra il piano di sicurezza presentato dalle imprese portuali, ai sensi del D. Lgs. 272/99 e l effettiva organizzazione del lavoro delle imprese stesse conseguente ai necessari adeguamenti per l avvenuta evoluzione e/o modifica dei traffici affidati; attuazione di un percorso amministrativo in sede di istruttoria avviata per il rinnovo di complessive n. 34 autorizzazioni ex art. 16 L. 84/94 all esercizio delle operazioni portuali e n. 22 autorizzazioni per l esercizio dei servizi portuali. L Autorità Portuale sta ancora proseguendo nella procedura sperimentale di accoglimento delle istanze di rinnovorilascio delle autorizzazioni all esercizio delle operazioni e dei servizi portuali, disciplinate dall art. 16 L. 84/94, per una sola annualità, ciò al fine di un miglior monitoraggio e controllo sull organizzazione e sulle stesse attività delle imprese. Si ravvisa, peraltro, l opportunità di rientrare nel quadro di riferimento delineato dal 6 comma dell art. 16, secondo il quale l autorizzazione ha durata rapportata al programma operativo proposto dall impresa; in questo modo si consentirebbe all imprenditore di attuare le proprie scelte di investimento, nonché di programmare i propri assetti organizzativi e lavorativi ricorrendo l ipotesi operativa prevista dall art. 18, comma 7, della citata legge quadro. Per effetto del rilascio delle autorizzazioni in parola per una sola annualità, nel corso del 2012 sono state espletate dal competente ufficio più di 60 istruttorie finalizzate al rilascio-rinnovo delle autorizzazioni per l esercizio delle operazioni e dei servizi portuali. 20 21

Situazione generale e panorama di riferimento Conformemente alle previsioni di cui all art. 16, comma 6, della L. 84/94, è stata operata la verifica sul rispetto del programma operativo 2011 svolto dalle imprese autorizzate all esercizio delle operazioni portuali, verifica che ha evidenziato come la crisi internazionale stia condizionando le attività dello scalo, direttamente sui terminalisti e indirettamente sulle imprese cosiddette ad alto contenuto di manodopera che in assenza di un terminale pubblico continuano ad operare presso i terzi autorizzati. Si riporta di seguito un estratto dell operatività, ancorché espressa in forma sintetica, svolta effettivamente dalle singole imprese portuali nel 2011. N Impresa portuale Effettuato 2011 1 Terminal Frutta Trieste S.r.l. tonnellate 114.756 2 Samer Seaports & Terminals S.r.l. rotabili 159.465 3 Ortolan Mare S.r.l. tonnellate 41.946 4 Frigomar S.r.l. tonnellate 73.500 5 Grandi Molini Italiani S.p.a. tonnellate 246.149 6 E.M.T. S.r.l. (ex F. Parisi S.p.a.) rotabili 51.884 7 Italcementi S.p.a. tonnellate 10.808 8 Servola S.p.a. tonnellate 1.194.086 9 T.I.M.T. S.r.l. rotabili 42.892 10 T.M.T. S.p.a. teu 393.195 11 Romani & Co. S.p.a. tonnellate 111.224 12 Genoa Metal Terminals S.r.l. tonnellate 499.853 13 CIMSA Alto Adriatico S.r.l. tonnellate 140.425 14 Pacorini Silocaf S.r.l. tonnellate 157.612 15 Saipem Energy Services S.p.a. colli 65 16 General Cargo Terminal S.p.a. tonnellate 318.202 17 Tergestea S.r.l. tonnellate 39.644 18 Pacorini Metals S.r.l. tonnellate 245.727 19 Korman Italia S.r.l. tonnellate 23.994 20 Adria Distripark S.r.l. tonnellate 64.860 21 Leo Sferch S.r.l. tonnellate 97.777 22 Coop.Triestina Lav. Fac. tonnellate 142.467 23 Intermodale Trieste S.c.a r.l. rotabili 29.085 24 Autamarocchi S.p.a. tonnellate 86.600 25 Seaway S.r.l. camion 72.700 26 Primavera S.c.a r.l. cessata attività 27 Compagnia Portuale S.r.l. tonnellate 16.137 28 TerTrans S.r.l. tonnellate 19.884 29 G.S.I. Soc. Coop. tonnellate 379.178 30 Midolini S.p.a. turni lav. 107 31 Idealservice Soc. Coop. rotabili 180.860 32 Nuova Co.Ed.Mar. S.r.l. tonnellate 0 33 Delta Uno S.r.l. Teu 92.844 34 Sea Metals S.r.l. Inizio attività fine 2011 La situazione dei soggetti autorizzati ad operare nelle operazioni portuali e la relativa organizzazione del lavoro nel porto per effetto delle norme di legge e dei regolamenti adottati viene quindi ad essere la seguente: il terminalista portuale autorizzato ex articoli 16 e 18 della Legge n. 84/94 svolge, con la propria organizzazione, mezzi e personale, il ciclo delle operazioni portuali nell ambito della sua concessione, compresa se prevista la complementare attività commerciale. Questo soggetto ha anche la possibilità, previa autorizzazione rilasciata dall Autorità Portuale ex art. 18, comma 7 della citata legge, di affidare ad altre imprese, autorizzate ai sensi dell art. 16, l esercizio di alcune attività comprese nel ciclo operativo; l impresa portuale autorizzata ex art. 16 Legge 84/94 (cosiddetta impresa ad alto contenuto di manodopera) può formalmente operare presso le banchine pubbliche ovvero non assentite in concessione conto terzi, come altresì fornire i servizi portuali ai terminalisti, in forza dell autorizzazione rilasciata ai sensi dell art. 18, comma 7 della legge stessa; l impresa autorizzata ex art. 16 Legge 84/94 che fornisce prestazioni specialistiche, complementari ed accessorie al ciclo delle operazioni portuali (servizi portuali); il soggetto previsto ai sensi dell art. 17, comma 2 della L. 84/94, autorizzato a fornire il lavoro portuale temporaneo alle imprese autorizzate ex art. 16 ed ai terminalisti, nel caso in cui abbiano la necessità di integrare la propria forza lavoro per l espletamento delle operazioni portuali. Procedure svolte per il rinnovo-rilascio delle autorizzazioni ex art. 16, L. 84/94, per le operazioni e i servizi portuali Nel 2012 sono state completate le procedure per il rinnovo dell autorizzazione a sanatoria della precedente annualità. Segue l elenco dalle imprese suddiviso per attività svolta: Parere rinnovo autorizzazioni annuali ex art. 16, L. 84/94, operazioni portuali: Idealservice Soc. Coop. richiesta per il triennio 2011-2013 Terminal Frutta Trieste S.p.a. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Grandi Molini Italiani S.p.a. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Italcementi S.p.a richiesta per il quadriennio 2011-2014 Tergestea S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Midolini S.p.a. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Tertrans S.r.l richiesta per il quadriennio 2011-2014 Compagnia Portuale S.r.l. richiesta per il 2011 e 2012-2015 Ortolan Mare S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Seaway S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Auta Marocchi S.p.a. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Intermodale Trieste S.c.a r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Coop. Triestina di facchinaggio richieste per il 2011 e 2012-2015 Korman Italia S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Adria Distripark S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Leo Sferch S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Nuova Co.Ed.Mar. S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Pacorini Silocaf S.r.l. richiesta per il triennio 2011-2013 Pacorini Metals Italia S.r.l. richiesta per l annualità 2011-2012 Cimsa Adriatico S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Saipem Energy Service S.p.a. richiesta per il quadriennio 2011-2014 G.S.I. S.r.l. richiesta per il quadriennio 2012-2015 22 23

Situazione generale e panorama di riferimento Parere rinnovo autorizzazioni annuali ex art. 16 L. 84/94, servizi portuali: Auta Marocchi S.p.a. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Top Consulting S.r.l. richiesta per il triennio 2011-2013 Sorveglianza Diur. e Nott. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Watson Gray Italia S.r.l. richiesta per l annualità 2011-2012 Consorzio Commessi Soprac. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Coop. Triestina di facchinaggio richieste per il 2011 e 2012-2015 Intermodale Trieste S.c. a r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Idealservice Soc. Coop. richiesta per il triennio 2011-2013 Petrol Lavori S.r.l. richiesta per l annualità 2011-2015 VCT Vigilanza Soc. Coop. richiesta per il biennio 2011-2013 Sea Service S.r.l. richiesta per l annualità 2011-2012 Tergestea S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 Seaway S.r.l. richiesta per il quadriennio 2011-2014 G.S.I. S.r.l. richiesta per il quadriennio 2012-2015 Parere rilascio autorizzazioni annuali ex art. 16 L. 84/94, servizi portuali Compagnia Portuale S.r.l. richiesta quadriennale 2012-2015 Italpol Group S.p.a. richiesta biennale 2011-2012 Polinvestigation S.r.l. richiesta annuale 2011-2012 La Vigile S.r.l. richiesta triennale 2011-2013 Unita Fortior S.r.l. richiesta quadriennale 2011-2014 Le procedure in questione hanno comportato la contestuale verifica del rispetto delle condizioni previste nel programma operativo da parte delle imprese autorizzate all esercizio delle operazioni portuali, ex art. 16, comma 6, della L. 84/94, verifica che ha sostanzialmente confermato da parte delle imprese autorizzate il rispetto delle previsioni presentate. È stato inoltre fissato il numero massimo delle autorizzazioni da rilasciare nel porto di Trieste, in forza del successivo comma 7 dell art. 16 L. 84/94 e dell art. 3 del D.M. 132/2001. Nel 2012 il numero massimo delle imprese portuali autorizzate all esercizio delle operazioni portuali è stato fissato in 35 unità, mentre per il 2013 è stato recentemente indicato in 34 unità. Nel 2011 sono state rilasciate n. 2 nuove autorizzazioni all esercizio delle operazioni portuali (Delta 1 e Sea Metals), è stata accolta l istanza della SML S.r.l. per il 2013 ed è stata cancellata n. 1 impresa (Primavera Soc. Coop). Per quanto attiene ai servizi portuali, nel 2011 sono state avviate ed in parte completate, le istruttorie per il rilascio dell autorizzazione da parte di n. 5 nuove imprese (Compagnia Portuale, Italpol Group, Polinvestigation, La vigile, Unita Fortior). Infine nel 2011 l Autorità Portuale ha rilasciato n. 3 autorizzazioni all esercizio, in autoproduzione, delle operazioni portuali di sbarco/imbarco con mezzi di bordo operati dall equipaggio della nave di colli eccezionali per peso e/o dimensioni. Nel corso del 2011 non sono state rilasciate autorizzazioni all esercizio, in autoproduzione, di servizi portuali. Società autorizzate ai sensi dell art. 16 e degli artt. 16 e 18, L. 84/94 riferito al 1 gennaio 2012, evidenziando quelle che operano in c/proprio Al 1 gennaio 2012 le imprese portuali iscritte nel Registro ex art. 24 L. 84/94, risultano complessivamente 33 unità, come da elenco di seguito riportato: N.o Impresa Attività 1 Saipem S.p.a. Terminalista - Conto proprio macchinario industriale 2 Genoa Metal Terminal S.r.l. Terminalista - Merci varie 3 Samer Seaports & Terminals S.r.l. Terminalista - Automezzi pesanti 4 Terminal Frutta Trieste S.r.l. Terminalista - Ortofrutticoli e merci varie 5 Romani & C. S.p.a. Terminalista - Merci varie 6 E.M.T. Europa Multipurpose Terminals S.r.l. Terminalista - Merci varie, Automezzi pesanti 7 Grandi Molini Italiani S.p.a. Terminalista - Alimentari, cereali e derivati 8 Pacorini Silocaf S.r.l. Terminalista - Merci varie (caffè) 9 T.I.M.T. S.r.l. Terminalista - Automezzi pesanti 10 T.M.T. S.p.a. - Trieste Marine Terminal Terminalista - Contenitori Molo VII 11 General Cargo Terminal S.p.a. Terminalista - Merci varie 12 Servola S.p.a. Terminalista - Conto proprio e terzi, industriale 13 Ortolan Mare S.r.l. Terminalista - Impiantistica industriale 14 Italcementi S.p.a. Terminalista - Conto proprio industriale 15 CIMSA Adriatico S.r.l. Terminalista - Merci varie (cemento alla rinfusa) 16 Frigomar S.r.l. Terminalista - Merci varie 17 Idealservice Soc. Coop. IMP A.C.M. - Merci varie 18 Delta Uno S.r.l. IMP.A.C.M. - Merci varie 19 G.S.I. Gruppo Servizi Intermodali Soc. Coop. IMP.A.C.M. - Merci varie 20 Intermodale Trieste S.c.a r.l. IMP.A.C.M. - Merci varie 21 Coop. Triestina Lavori di Facchinaggio a r.l. IMP.A.C.M. - Merci varie 22 Leo Sferch S.r.l. IMP.A.C.M. - Merci varie 23 Auta Marocchi S.p.a. IMP.A.C.M./CONCESS - Merci varie 24 Tergestea S.r.l. Terminalista - Merci varie 25 Adria Distripark S.r.l. IMP.A.C.M./CONCESS - Merci varie 26 Seaway S.r.l. IMP.A.C.M./CONCESS - Merci varie 27 Compagnia Portuale S.r.l. (Monfalcone) IMP.A.C.M - Merci varie 28 Pacorini Metals Italia S.r.l. CONCESS - Merci varie 29 Korman S.r.l. CONCESS - Merci varie 30 Midolini F.lli S.p.a. Sollevamento merci varie 31 Tertrans S.r.l. Sollevamento merci varie 32 Nuova Co.Ed.Mar. S.r.l Sollevamento materiali inerti 33 Sea Metals S.r.l. IMP.A.C.M./CONCESS - Merci varie Legenda: IMP.A.C.M.: Impresa ad alto contenuto di manodopera CONCESS.: concessionario dem. di magazz. retrostanti Terminalisti artt. 16 e 18...17 unità Imprese art. 16...16 unità 24 25

Situazione generale e panorama di riferimento Segue l elenco, sempre aggiornato al 1 gennaio 2012, delle imprese portuali autorizzate all esercizio dei servizi portuali ai sensi dell art. 16, L. 84/94: G.S.I. Soc. Coop.. Delta Uno S.r.l. Auta Marocchi S.p.a. Top Consulting S.r.l. Sorveglianza diurna e notturna. Watson Gray Italia S.r.l. Cons. Commessi Sopracc. porti FVG Coop. Triestina lav. di facchinaggio. Intermodale Trieste S.c.a r.l. Idealservice Soc. Coop.... Petrol Lavori S.r.l. VCT Vigilanza S.c.a r.l. Sea Service S.r.l. Tergestea S.r.l. Seaway S.r.l. Sea Metals S.r.l. Pesatura, smarcatura, conteggio e cernita delle merci, inter-change, pulizia merci, scondizionamento e ricondizionamento colli, fardaggio, movimentazione per ispezione merce a piazzale, riempimento e vuotatura contenitori. Pesatura, smarcatura, conteggio e cernita delle merci, inter-change, pulizia merci, scondizionamento e ricondizionamento colli, fardaggio, movimentazione per ispezione merce a piazzale, riempimento e vuotatura contenitori, riparazione degli imballaggi e dei contenitori. Riparazione contenitori nell'ambito del Molo VII. Assistenza amministrativa e controllo delle merci e relativa documentazione. Vigilanza nell'ambito dei settori portuali ed a bordo delle navi in sosta. Ispezione, misurazione e campionamento della merce. Pesatura, smarcatura, conteggio e cernita delle merci, inter-change, controllo qualitativo e merceologico. Pulizia merci, scondizionamento e ricondizionamento colli, fardaggio, movimentazione per ispezione merce a piazzale, riempimento e vuotatura contenitori. Pesatura, smarcatura, conteggio e cernita delle merci, inter-change, pulizia merci, scondizionamento e ricondizionamento colli, fardaggio, movimentazione per ispezione merce a piazzale, riempimento e vuotatura contenitori, riparazione degli imballaggi e dei contenitori. Pesatura, smarcatura, conteggio e cernita delle merci, inter-change, pulizia merci, scondizionamento e ricondizionamento colli, fardaggio, movimentazione per ispezione merce a piazzale, riempimento e vuotatura contenitori, riparazione degli imballaggi e dei contenitori. Pulizia merci, scondizionamento e ricondizionamento merci, fardaggio, movimentazione per l ispezione merci, riempimento e vuotatura contenitori, riparazione degli imballaggi e contenitori. Vigilanza nell'ambito dei settori portuali. Attività tecniche e manuali di pulizia delle stive e delle aree interessate dal ciclo delle operazioni portuali nell ambito portuale. Pesatura, smarcatura, conteggio e cernita delle merci, inter-change, pulizia merci, scondizionamento e ricondizionamento colli, fardaggio, movimentazione per ispezione merce a piazzale, riempimento e vuotatura contenitori, riparazione degli imballaggi e dei contenitori. Pulizia merci, scondizionamento e ricondizionamento di merci, fardaggio, movimentazione per l ispezione merci a piazzale, riempimento e vuotatura contenitori. Pesatura, smarcatura, conteggio e cernita delle merci, inter-change, pulizia merci, scondizionamento e ricondizionamento colli, fardaggio, movimentazione per ispezione merce a piazzale, riempimento e vuotatura contenitori, riparazione degli imballaggi e dei contenitori. Procedure per il rilascio delle concessioni ex art. 18, L. 84/94 (terminalisti) In assenza del Regolamento di applicazione previsto dall art. 18, comma 1, della L. 84/94, le istruttorie sono state svolte, per quanto compatibile, con la normativa dettata dallo stesso articolo di legge, in conformità all art. 36 e seguenti del Codice della navigazione e successivo regolamento di attuazione (D.P.R. 328/52). Resoconto sulle procedure svolte nel 2012 in attuazione dell art. 17, L. 84/94 Nel porto di Trieste è risultato operare quale Soggetto autorizzato, mediante rilascio di specifica autorizzazione n. d ordine 99/LAV., n. di rep. 2317/2008, all esercizio del servizio di fornitura di lavoro portuale temporaneo nel porto di Trieste alle imprese di cui agli artt. 16 e 18 della L. 84/94, per la durata di 4 anni dal 31 marzo 2008 al 30 marzo 2012 la Compagnia Portuale Soc. Coop. di Trieste, con sede in Trieste, ora in liquidazione coatta amministrativa. La Compagnia, che ha operato nei primi sei mesi del 2009 con 35 lavoratori rispetto alle 66 unità previste in organico, ha cessato l attività il 10 luglio 2009 a seguito della cessione per stipula di contratto d affitto di ramo d azienda alla Minerva Servizi S.r.l. del servizio di fornitura di lavoro portuale temporaneo nel porto di Trieste alle imprese di cui agli artt. 16 e 18 della L. 84/94. Dopo che nel luglio del 2011 il suo organico è stato rideterminato in 48 unità, la Minerva Servizi S.r.l. ha continuato ad operare nel corso del 2012 quale soggetto autorizzato alla fornitura di lavoro portuale temporaneo nel porto di Trieste. Considerata la scadenza dell originaria autorizzazione al 30 marzo 2012, nelle more dell espletamento della procedura di gara, accessibile ad imprese nazionali e comunitarie, per l individuazione dell impresa alla quale rilasciare ex novo la prevista autorizzazione, con due distinti provvedimenti il Comitato Portuale ha autorizzato la prosecuzione del servizio di fornitura di manodopera temporanea da parte di Minerva Servizi S.r.l. per un periodo di sei mesi, sino al 30 settembre 2012, e successivamente sino all espletamento della gara di aggiudicazione definitiva, agli stessi patti, condizioni e tariffe riportati nel Piano di chiamata degli avviamenti e relativo tariffario in precedenza approvato. Per effetto di questa situazione ed in applicazione delle istruzioni pervenute dal Ministero competente in materia di concessione dell indennità di mancato avviamento al lavoro (I.M.A.) ai lavoratori che prestano lavoro temporaneo nei porti ai sensi della L. 84/94, disposta dall art. 2, comma 137, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, si è proceduto alle verifiche e controlli necessari della congruità delle richieste di riconoscimento dell I.M.A. presentate mensilmente dalla Società Minerva Servizi S.r.l. ed a trasmetterle al Ministero vigilante, per la successiva corresponsione dell indennità ai lavoratori portuali interessati da parte dell INPS. Il 21 settembre 2012 il Comitato Portuale ha approvato il testo aggiornato del Regolamento per la fornitura del lavoro portuale temporaneo nel porto di Trieste, ai sensi dell art. 17, comma 10, della legge 84/94, nonché il Capitolato d oneri per la procedura di gara finalizzata al rilascio della nuova autorizzazione, previa determinazione in 45 unità operative dell organico del soggetto da autorizzare. Con bando di gara del 28 settembre 2012 è stato dato avvio alla "procedura aperta per l'individuazione di un'impresa da autorizzare alla fornitura di lavoro portuale temporaneo nel porto di Trieste". Il bando integrale, con il Capitolato d'oneri ed il Regolamento, sono stati pubblicati all'albo dell'autorità Portuale, sul sito internet APT sezione "Avvisi e bandi di gara" nonché all'albo pretorio on line del Comune di Trieste. L'avviso di gara (estratto) è stato trasmesso il 28 settembre 2012 all'ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell'unione Europea (pubblicazione avvenuta il 10 ottobre 2012), e pubblicato altresì sul Corriere della Sera (1 ottobre 2012), sul Gazzettino (3 ottobre 2012) e sulla Gazzetta aste e appalti pubblici (3 ottobre 2012). Il termine per la presentazione delle offerte era stato fissato alle ore 12 del 14 novembre 2012, mentre l'apertura dei plichi, in seduta pubblica, è avvenuta il successivo 15 novembre. Al 31.12.2012 la procedura era ancora in corso di svolgimento. 26 27

Situazione generale e panorama di riferimento STATISTICHE RIGUARDANTI IL LAVORO PORTUALE Si riportano di seguito alcune tabelle contenenti i dati relativi al n. dei dipendenti delle Imprese terminaliste art. 18, delle Imprese servizi portuali art. 16, delle Imprese operazioni portuali art. 16, delle Imprese art. 17 e delle Società iscritte nel Registro ex art. 68 del Codice della navigazione per la Logistica portuale ed il Facchinaggio nei magazzini (periodo 2011-2013): Numero dipendenti (operai e impiegati) Imprese terminaliste (Art. 18) 01/01/2011 01/01/2012 01/01/2013 Frigomar S.r.l. 9 8 8 T.F.T. S.p.a. 14 14 15 Samer Seaports & Terminals S.r.l. 15 15 14 Parisi / E.M.T. Europa Multipurpose Terminals S.r.l. 27 24 29 S.G.S. Italia S.r.l. 9 -- -- Grandi Molini Italiani S.p.a. 21 20 20 Italcementi S.p.a. 10 7 10 Romani & C. S.p.a. 24 23 24 Servola S.p.a. 27 28 28 T.I.M.T. S.r.l. 12 5 5 T.M.T. S.r.l. (esclusi distaccati APT) 154 160 157 Ortolan Mare S.r.l. 3 3 5 G.M.T. S.r.l. 8 13 23 Pacorini Silocaf S.r.l. 71 73 74 Cimsa Adriatico S.r.l. 7 8 6 Saipem Energy Service S.p.a. 12 11 11 G.C.T. S.p.a. 6 5 10 Totale 429 417 439 Numero dipendenti (operai e impiegati) Imprese servizi portuali (Art. 16) 01/01/2011 01/01/2012 01/01/2013 Top Consulting S.r.l. 2 2 2 Sorveglianza diurna e notturna 118 129 143 Watson Gray Italia S.r.l. 5 6 6 Consorzio Commessi sopraccarichi 29 30 31 Petrol Lavori S.r.l. 52 44 44 VCT Vigilanza Soc. Coop. 19 18 Sea Service S.r.l. 20 18 18 Italpol Group S.p.a. 13 Totale 245 247 257 Numero dipendenti (operai e impiegati) Imprese operazioni portuali (Art. 16) 01/01/2011 01/01/2012 01/01/2013 Idealsevice Soc. Coop. 44 56 59 Tergestea S.r.l. 23 27 27 Midolini F.lli S.p.a. 35 28 24 S.I.T.T. Consorzio/G.S.I. 37 40 37 Tertrans S.r.l. 9 10 9 Primavera S.c. a r.l. 100 2 -- Compagnia Portuale S.r.l. (Monfalcone) 5 3 3 Seaway S.r.l. 19 10 11 Auta Marocchi S.p.a. 23 75 75 Intermodale Trieste S.c. a r.l. 22 21 29 Coop. Triestina lav. Facchinaggio 152 155 158 Korman Italia S.r.l. 13 11 11 Adria Distripark S.r.l. 5 4 4 Leo Sferch S.r.l. 28 32 38 Nuova Co.Ed.Mar. S.r.l. 55 52 52 Pacorini Metals Italia S.r.l. 33 36 36 Delta Uno S.r.l. -- 73 88 Sea Metals S.r.l. -- -- 34 Totale 603 635 695 Numero dipendenti (operai e impiegati) Impresa Art. 17 01/01/2011 01/01/2012 01/01/2013 Compagnia portuale Trieste/Minerva s. 24 47 46 Totale 1301 1346 1437 28 29

Situazione generale e panorama di riferimento Società iscritte nel Registro ex art. 68 del Codice della navigazione per Logistica portuale (trasporto interno agli ambiti portuali) N. Utente Servizio Mezzi Organico 1 Autotrasporti Vedovelli di Vedovelli Pietro Logistica 6 7 2 Trasporti De Vecchi di De Vecchi Fabio Logistica 11 2 3 Logistica Luca S.r.l. Logistica 41 14 4 La Bora - Consorzio Trasporti - Soc. Coop. Logistica 8 3 5 Bonazza Giorgio Logistica 2 1 6 ZC Transport S.r.l. Logistica 41 18 7 Deklic Rino Logistica 16 6 8 Europool S.r.l. Logistica 6 12 9 Carminati Denis Logistica 16 1 10 Meditrans S.r.l. Logistica 10 3 11 Grizon Mariano Logistica 14 2 12 Kocjancic Albino Logistica 2 2 13 Vega Italia International Car Transport S.r.l. Logistica 1 6 14 Sat S.r.l. Logistica 11 9 15 DL Transport Solutions S.r.l.u. Logistica 7 2 16 Autotrasporti Gorella S.a.s. Logistica 5 1 Società iscritte nel Registro ex art. 68 del Codice della navigazione per Facchinaggio nei magazzini N. Utente Servizio Organico 1 (*) Cooperativa triestina lavori di facchinaggio Facchinaggio 152 2 (*) Gruppo servizi intermodali S.c.a r.l. Facchinaggio 37 3 Cooperativa facchini Arianna S.c.a r.l. Facchinaggio 31 4 Cooperativa Germano Soc. Coop. Sociale Facchinaggio 5 5 Express S.c.a r.l. Facchinaggio 29 6 Cooperativa Flavia Soc. Coop. Facchinaggio 30 7 Allegretto traslochi di Michele Milost S.a.s. Facchinaggio 9 EVIDENZE IN MATERIE DI SICUREZZA (aggiornamento) Il Servizio sicurezza e ambiente è competente della vigilanza in materia di igiene e sicurezza sul lavoro negli ambiti portuali e dei cantieri navali, attività di consulenza alle imprese autorizzate e relative istruttorie riguardanti gli infortuni e/o incidenti. Nel corso del 2012 sono stati denunciati all Autorità Portuale n. 92 eventi infortunistici, di cui: n. 73 infortuni denunciati riguardano il lavoro portuale, cioè l attività delle imprese terminaliste, imprese portuali autorizzate all esercizio delle operazioni e dei servizi portuali; n. 13 infortuni sono stati denunciati da imprese autorizzate ex art. 68 del Codice della navigazione a svolgere attività per lo più nell ambito dei cantieri navali (riparazioni e/o manutenzione navi); n. 3 infortuni hanno riguardato dipendenti dell Autorità Portuale in servizio presso le strutture della stessa o in distacco presso soggetti terzi; n. 3 infortuni denunciati hanno riguardato, infine, le attività di altri soggetti concessionari demaniali o dipendenti di imprese impegnate in altre attività. Nessun evento infortunistico ha avuto esito mortale. Rispetto al 2011, ove si sono registrati n. 89 eventi infortunistici, si registra un incremento degli eventi, in particolare per quanto attiene il lavoro portuale (+2 eventi). Si ritiene sempre efficace il Protocollo d intesa per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza nell ambito portuale di Trieste del 16 aprile 2008. (*) Imprese che sono anche autorizzate art. 16 operazioni portuali. 30 31

Situazione generale e panorama di riferimento TASSE PORTUALI Il D.P.R. 28 maggio 2009, n. 107, di adozione del Regolamento concernente la revisione della disciplina delle tasse e dei diritti marittimi, ha disposto che la tassa e la sovrattassa di ancoraggio siano accorpate in un unica tassa denominata di ancoraggio e la tassa erariale e quella sulle merci sbarcate ed imbarcate siano accorpate in un unico tributo denominato tassa portuale. Con il Regolamento in questione è stata anche definita la disciplina per l adeguamento graduale delle tasse e dei diritti marittimi. In particolare l adeguamento viene effettuato per il periodo intercorrente tra il 1 gennaio 1993 data dell ultima determinazione dell ammontare delle tasse e dei diritti marittimi e la data di entrata in vigore del regolamento stesso, assumendo il 75% del tasso di inflazione ufficialmente rilevato e graduando l adeguamento in modo da applicarlo nella misura del 33% nell anno 2009, nella misura di un ulteriore 33% nell anno 2010 e nella misura del restante 34% nell anno 2011. Per gli anni successivi al 2011, l adeguamento viene effettuato annualmente, in ragione del 75% del tasso ufficiale di inflazione. Per quanto riguarda il porto di Trieste, l art. 3, comma 2, del D.P.R. n. 107/2009 fa salva la vigente normativa speciale concernente le tasse ed i diritti marittimi relativa al porto franco di Trieste. In punto di adeguamento delle tasse e dei diritti marittimi, l art. 4, comma 3, del D.P.R. n. 107/2009 peraltro dispone che al fine di riequilibrare il rapporto differenziale tra la misura della tassazione da applicarsi al porto franco di Trieste e quella relativa alla generalità dei porti nazionali ed evitare possibili distorsioni alla concorrenza si applicano i medesimi criteri di adeguamento assumendo tuttavia a base il 100% del tasso di inflazione. Per fronteggiare la crisi di competitività del sistema portuale italiano, l applicazione delle disposizioni relative all adeguamento delle tasse e dei diritti marittimi è stata differita al 1 gennaio 2012 dall art. 5, comma 7-undecies, del D. L. 194/2009 (convertito nella Legge 25/2010). In via sperimentale per gli anni 2010, 2011 e 2012 alle autorità portuali è stato consentito, nel rispetto dell equilibrio di bilancio, stabilire variazioni in aumento ed in diminuzione della misura delle tasse di ancoraggio e portuali così come adeguate ai sensi del regolamento di cui al D.P.R. n. 107/2009. A copertura delle eventuali minori entrate, ciascuna autorità portuale opera una corrispondente riduzione delle spese correnti ovvero, nell ambito della propria autonomia impositiva e tariffaria, un corrispondente aumento delle entrate, non potendo derivare dall applicazione di queste disposizioni nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Il termine per l esercizio di tali facoltà da parte delle autorità portuali è stato differito dall art. 1, comma 388, della Legge 228/2012 al 30 giugno 2013. Il termine del 1 gennaio 2012 per l applicazione delle disposizioni relative all adeguamento delle tasse e dei diritti marittimi non è stato formalmente differito. Infatti, la disposizione dell art. 11, comma 1, lettera a del D. L. 29.12.2011, che ne prevedeva l ulteriore differimento al 1 gennaio 2013, non è stata convertita in legge. Per effetto di quanto sopra, con decreto 24.12.2012 del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il ministro dell Economia e delle Finanze, le aliquote relative alla tassa di ancoraggio e alla tassa portuale sono state aumentate applicando il 75% (100% per la erariale e per la tassa portuale per i punti franchi del porto di Trieste) del tasso di inflazione accertato dall ISTAT per il periodo dal 1.1.1993 al 31.12.2011, risultato pari al 59,3%. Il decreto è entrato in vigore il 6 gennaio 2013. Le modalità applicative sono state confermate dalla Direzione generale dei porti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con nota del 7 gennaio 2013. L Autorità Portuale di Trieste ha disposto, con decreto n. 1419/2013, il differimento al 1 luglio 2013 dell applicazione dell incremento del 33% previsto a decorrere dal 1 gennaio 2013, della tassa portuale di cui all articolo unico, comma 1, decreto interministeriale 24.12.2012 ed allegata tabella B per il traffico nel porto doganale e per quello di cabotaggio/intracomunitario, e della tassa erariale e di quella portuale per i punti franchi del porto di Trieste di cui all articolo unico, comma 2, del decreto sopra citato ed allegata tabella C. È intenzione dell Autorità Portuale trovare ogni soluzione per mantenere al valore più basso possibile le tasse portuali, proseguendo nella politica applicata finora che ha portato, con la creazione di condizioni favorevoli agli operatori, ad una sostanziale tenuta dei traffici dello scalo anche in una fase di crisi internazionale come quella attuale. 32 33

Situazione generale e panorama di riferimento ORGANIZZAZIONE E STRUTTURA DELL APT (aggiornamento) Per quanto riguarda le relazioni industriali, si può evidenziare come la situazione attuale recepisca un quadro di accordi ormai consolidato e frutto di intese raggiunte sia in sede nazionale (C.C.N.L. dei lavoratori dei porti), che in sede locale (contrattazione aziendale di secondo livello). Finanziariamente, le spese previste sono proiettabili sugli esercizi futuri sulla base della pianta organica approvata e tenuto conto delle norme di legge in materia di spesa per il personale che si applicano nei confronti delle autorità portuali. Dotazione organica L organico della Segreteria tecnico-operativa dell Autorità Portuale è attualmente fissato in 94 unità, ripartite in 7 dirigenti, 35 quadri e 52 impiegati, come stabilito con deliberazione n. 9 del Comitato Portuale del 31 agosto 2010, approvata dal Ministero vigilante. Al 31 dicembre 2012 i dipendenti dell Autorità Portuale sono 119, di cui 78 assegnati alla Segreteria tecnico-operativa, 24 in soprannumero impiegati a supporto della Segreteria tecnico-operativa, 5 in distacco alla Adriafer S.r.l., 3 dipendenti in distacco alla Trieste Terminal Passeggeri S.p.a., 8 dipendenti in distacco alla Porto di Trieste Servizi S.p.a. ed un dirigente comandato al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Segreteria tecnico-operativa Nel corso del 2013 e del 2014 si prevede di ricoprire alcune limitate posizioni che si renderanno vacanti, indispensabili per il corretto funzionamento della struttura aziendale ai fini dell espletamento dei compiti istituzionali dell Autorità portuale, che non potranno venir occupate, in carenza di titoli e qualificazioni specifiche, dal personale dipendente residuo in posizione di soprannumero e/o distacco, dovendosi quindi procedere con inserimenti dall esterno (2 nel 2013 e 2 nel 2014). L Autorità Portuale intende stipulare con i nuovi assunti in analogia con le assunzioni di personale effettuate a partire dal 2011 un contratto di lavoro a tempo determinato di due anni, ai sensi dell art. 61 del vigente C.C.N.L. dei lavoratori dei porti, con livelli di ingresso al 4 per i diplomati ed al 3 per i laureati, riservandosi di procedere con l effettiva copertura delle posizioni vacanti in pianta organica soltanto dopo il concretizzarsi delle previste cessazioni dei lavoratori dimissionari; un tanto in termini di prudenza e di contenimento delle spese. A partire dal 2015, quindi, si procederà ad integrare la dotazione organica residua pervenendo alle 94 unità stabilite con deliberazione n. 9 del Comitato Portuale del 31 agosto 2010. Formazione del personale La formazione del personale è condizionata dagli stringenti limiti di spesa fissati dell art. 6, commi 12 e 13, del D. L. 31.5.2010, n. 78, convertito in legge dall art. 1, comma 1, della L. 30.7.2010, n. 122. Peraltro, vi è in essere una specifica convenzione con Confindustria Trieste in materia di formazione continua del personale e alcuni corsi, segnatamente in materia di sicurezza ed informatica, vengono tenuti mediante utilizzo di qualificate risorse interne e/o per il tramite dell Istituto di cultura marittimo portuale, fondazione dell Autorità Portuale di Trieste. L evoluzione del numero dei dipendenti è legata in primo luogo agli esiti del provvedimento di dimissioni incentivate del personale dipendente dell Autorità Portuale già in servizio presso la cessata organizzazione portuale dell Ente Autonomo del Porto di Trieste, oltrechè dall evoluzione delle norme di legge in materia di pensioni. Attualmente, sulla base delle domande di dimissioni incentivate già presentate dal personale dipendente, si prospetta la cessazione dal servizio di 46 unità, di cui 8 entro il 31.12.2013, 27 entro il 31.12.2014 e 11 entro il 31.12.2015. Sul fronte degli ingressi di personale, si prevede nel triennio 2013-2015 di prorogare ed infine confermare in ruolo ove l esito della prestazione nel frattempo assicurata sia valutato positivamente 7 dipendenti assunti nel corso del 2011, in esito a selezioni per titoli e colloquio, con contratto di lavoro a termine della durata di due anni, al fine di garantire il mantenimento in Azienda di un numero minimo di professionalità in possesso di specifici titoli e requisiti professionali che possano assicurare il regolare svolgimento dei compiti e funzioni istituzionali dell Autorità Portuale. Si prevede altresì di prorogare ed infine confermare in ruolo ove l esito della prestazione nel frattempo assicurata sia valutato positivamente 4 lavoratori disabili assunti nel corso del 2011 e del 2012, con contratto di lavoro a termine della durata di due anni, al fine di ottemperare agli obblighi previsti dalla legge n. 68/99 e s.m.i. 34 35

Situazione generale e panorama di riferimento INFORMATIZZAZIONE (aggiornamento) Nell attività di programmazione (triennio 2013-2015) sono previste diverse attività riguardanti il settore informatico: Sito di disaster recovery: sarà realizzato in un locale individuato in porto nuovo e garantirà alla comunità portuale sia l alta disponibilità che la ridondanza dei servizi erogati. Acquisizione di 2 S.A.N. (Storage Area Network) da collocare presso il CED e presso il sito di disaster recovery che garantiranno almeno 70TB di spazio per archiviare le immagini del nuovo piano di videosorveglianza. Telefonia (fibra e VOIP): terminati i lavori di attivazione della fibra ottica verso la centrale telefonica, verrà progressivamente abbandonata la connettività in rame, sarà progettato l acquisto di una nuova centrale telefonica che utilizzerà il sistema VOIP, così come previsto dal CAD (Codice dell'amministrazione digitale) vigente. Le due centrali convivranno fino ad un passaggio progressivo delle numerazioni; non è previsto lo switch-off. Server (rinnovo garanzie): dovranno essere rinnovate tutte le garanzie sui server in uso al Ced che verranno trasferite presso il sito di disaster-recovery. Lettori di badge: verranno progressivamente sostituiti in quanto non compatibili con il software di rilevazione delle presenze attualmente in uso (Copernico); questa azione garantirà il monitoraggio in tempo reale delle timbrature, attività richiesta da tempo. Videosorveglianza: è in fase di realizzazione il progetto di videosorveglianza. L impianto, una volta terminato, permetterà all Ente di avviare la progettazione dell intelligenza del sistema con la possibilità di integrare le telecamere con sistemi di sensoristica di ultima generazione. Control Room: terminata la realizzazione del progetto di videosorveglianza sarà allestita la sala di controllo, in prossimità del CED presso la Torre Lloyd, che permetterà il controllo delle aree comuni dei porti sotto la gestione dell Ente. Controllo accessi: è in dirittura d arrivo la completa automazione del processo autorizzativo dell entrata in porto dai varchi stradali; verrà pertanto avviata, attraverso il progetto europeo ITS 2, la progettazione e la realizzazione di portali di lettura dei carri ferroviari, dei camion e dei container trasportati presso i varchi 2 e 3 del porto nuovo. Successivamente la tecnologia di lettura dei container sarà integrata presso i varchi stradali. Terminati i lavori di progettazione gli standard definiti saranno comunicati ai terminalisti per garantire l interoperabilità dei sistemi in uso presso le realtà pubblica/privata che alimenteranno il Port Community System. Merci pericolose: la Regione Friuli Venezia Giulia ha commissionato a Insiel la realizzazione di sistemi di rilevamento delle merci pericolose attraverso l installazione di portali di lettura collocati in cinque punti presso i confini regionali. Dall unione delle esigenze del progetto europeo denominato Losamedchem e dal controllo accessi l Ente avvierà un progetto di tracciamento delle merci pericolose unendo il sistema di gestione portuale con quello regionale. Scanner: verrà a breve avviato uno studio di fattibilità sull ipotesi di fornire agli organi di controllo doganali un ulteriore strumento, uno scanner mobile, che aumenterà la velocità di controllo accelerando la catena logistica. Inoltre, in base al Codice dell amministrazione digitale CAD (per quanto applicabile), dal 2013 si dovranno affrontare/ progettare/realizzare i seguenti punti: Dematerializzazione: tutto il pregresso cartaceo dovrà essere acquisito digitalmente e conservato sui server dell APT opportunamente dimensionati (ne verranno acquistati almeno due per la ridondanza) e dovrà essere istituito un unico archivio generale con personale opportunamente formato alla conservazione degli atti ufficiali e storici. Gestione digitale dei flussi documentali: terminata la fase di dematerializzazione sarà progettato e realizzato un portale di gestione dei documenti e dei loro percorsi digitali che permetteranno di non portare su carta alcun file. Protocollo informatico: il prodotto è appena stato aggiornato all ultima versione che prevede la compatibilità nativa con PEC (Posta elettronica certificata) e firma digitale; sarà progettato e realizzato il protocollo digitale esteso fino a livello di servizio con l allestimento di postazioni ad hoc per la gestione delle missive entranti/uscenti in formato esclusivamente digitale e quindi dematerializzato. Firma digitale: tutto il personale dovrà essere dotato di kit di firma digitale per favorire la gestione digitale dei flussi di documenti. SPC (Servizio di pubblica connettività): andrà rivista le connettività in uso, aumentando la disponibilità di banda, per permettere di ospitare nuovi servizi, passare alla connettività destinata esclusivamente alla P.A. e che permette standard di sicurezza più elevati. 36 37

Situazione generale e panorama di riferimento NORTH ADRIATIC PORTS ASSOCIATION (NAPA) Il 1 marzo 2010, i Presidenti dei Porti di Trieste, Venezia, Ravenna, Capodistria (Slovenia) e Fiume (Croazia) hanno sottoscritto l atto costitutivo del NAPA (North Adriatic Ports Association). Con quella firma gli scali dell Alto Adriatico si sono impegnati formalmente a cooperare per la creazione di opportune sinergie nello svolgimento di azioni promozionali ai più diversi livelli (regionale, nazionale, comunitario, internazionale) al fine di: a) far assumere ai porti del Nord Adriatico il ruolo di piattaforma logistica europea per i traffici, in particolare dell Estremo Oriente verso l Europa e da e per l Europa Centro Orientale; b) promuovere una pianificazione coordinata dello sviluppo delle infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime informatiche e di telecomunicazione a servizio del Nord Adriatico; c) ottenere la rimozione dei vincoli e delle criticità infrastrutturali che rallentano lo sviluppo della portualità nordadriatica; d) sviluppare iniziative comuni indirizzate ai governi nazionali e ad altri enti pubblici per semplificare e armonizzare regolamenti, tempi e procedure che regolano le operazioni nei porti incluse le procedure doganali, sanitarie, nonché tutte le altre procedure relative alle navi e alle merci coinvolte nel trasporto attraverso i porti, tenendo conto della specifica legislazione internazionale e nazionale relativa ai porti franchi ed alle zone franche. In particolare l Associazione promuove iniziative ed azioni atte a sviluppare i seguenti settori: a) collegamenti materiali ed immateriali, marittimi e terrestri, rispettivamente con il foreland e l hinterland dei porti, allo scopo di ampliare i rispettivi bacini di riferimento; specifica attenzione viene posta al settore ferroviario individuato come strumento indispensabile per il miglioramento della competitività tra i cluster portuali nonché come elemento chiave per lo sviluppo sostenibile del trasporto terrestre a scala nazionale ed europea; b) servizi crocieristici e passeggeri; c) protezione dell ambiente e qualità; d) sicurezza (safety e security); e) formazione; f) servizi di ITC (Tecnologie della comunicazione e dell informazione applicate al settore dei Porti). L Associazione promuove inoltre la cooperazione con i centri logistici del proprio retroterra. Nei primi due anni di attività l Associazione NAPA ha dimostrato la bontà delle scelte strategiche effettuate, basate principalmente sulla competizione dei porti, ma anche su uno spirito di cooperazione sviluppato a livello nazionale, europeo ed internazionale. Tra i vari successi da segnalare le linee di servizio container che collegano i porti NAPA con il Far East, il riconoscimento a livello europeo del Corridoio Adriatico-Baltico e l accreditamento dell Associazione a livello europeo. Una delle principali attività sviluppate dall Associazione è il progetto ITS Adriatic Multiport Gateway il cui scopo principale è la realizzazione di una piattaforma informatica comune, basata sull interscambio elettronico dei dati (EDI), che metta in comunicazione fra loro i Port Community System di Ravenna, Venezia, Trieste, Capodistria e Fiume. In più i cinque porti si sono presentati insieme sul mercato internazionale come un unico grande scalo organizzando, gestendo e partecipando ad eventi fieristici, convegni e manifestazioni dedicati ai mercati del Far East, del Mediterraneo Orientale e dell Europa Centrale e Centro-orientale, realizzando materiale informativo e promozionale ed articoli giornalistici. Pur non interessando l annualità 2012, è importante ricordare che il 21 gennaio 2013 l Autorità Portuale di Ravenna, ai sensi dell art. 8 dello Statuto dell Associazione, ha comunicato il recesso volontario dal NAPA. Il recesso ha effetto decorso il termine di 3 mesi dalla comunicazione. Dopo l uscita di Ravenna, il 5 febbraio 2013, nella sede dell Autorità Portuale di Trieste, si è tenuta la riunione di riorganizzazione del NAPA e coordinamento strategico degli scali di Trieste, Venezia, Capodistria e Fiume. In quella data il semestre di presidenza è passato da Capodistria a Trieste che, con la Presidente dell Authority Marina Monassi, coordinerà nei prossimi mesi le scelte degli scali che fanno riferimento all Alto Adriatico. 38 39