Il target della mostra è costituito da bambini di età compresa tra i 4 e gli 11 anni



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SCATOLE Il progetto dell allestimento La mostra temporanea Scatole è dedicata all esplorazione delle scatole intese come contenitori e volumi tridimensionali ma non solo. Si parla di scatole da aprire per svelare un regalo o una sorpresa, ma anche da chiudere per conservare o nascondere qualcosa di prezioso. Le scatole diventano protagoniste: non solo contenitori per riporre o custodire altro, ma esse stesse contenuti da scoprire. Ci sono scatole che parlano di volumi geometrici e di matematica, di sensi, di musica, di scienza, di storia, di somiglianza e differenza, di sogni e di ricordi, di racconti. Scatole che non sembrano scatole. Scatole da esplorare, da conoscere e da inventare. Scatole che parlano di vita: quella della nostra città, di questo luogo, di ognuno di noi che riempirà con un po di sé la scatola che è la Rotonda di Via Besana. In fondo il mondo è una grande scatola, piena di tante altre, tutte da aprire e da costruire. Il target della mostra è costituito da bambini di età compresa tra i 4 e gli 11 anni Secondo l intento pedagogico che sta alla base di tutte le mostre di MUBA si sono volute toccare con le 9 installazioni la sfera percettiva, simbolica, evocativa, ma anche aspetti motori, e gli ambiti della musica, della geometria, della manualità (laboratorio). Tutte le mostre del MUBA sono interattive e plurisensoriali e basate sulle teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, base pedagogica dei Children s Museums di tutto il mondo (vedi doc riferimento metodologico). Dal punto di vista architettonico l allestimento delle diverse installazioni è stato pensato come tante varianti formali di un unico elemento fondamentale: la scatola, il parallelepipedo, forma semplice per eccellenza facilmente comprensibile per i bambini che devono giocare con il contenuto dell installazione capendo immediatamente cosa toccare e come usare i giochi senza spiegazioni verbali. Come materiale che possa rendere omogenee le installazioni è stato scelto l OSB, un truciolare ignifugo che evoca l imballo e quindi la scatola, usato come base, come appoggio, come muro, come sfondo neutro su cui poi si innestano i contenuti delle installazioni che invece sono colorati, veri elementi usabili della mostra. 1. INGRESSO/ACCOGLIENZA Come in tutte le mostre di MUBA all ingresso dello spazio espositivo si trova un totem di grafica con la locandina della mostra e un grande tappeto circolare per un momento di accoglienza dei bambini che vengono invitati dagli animatori a sedersi e ascoltare una breve introduzione al tema della mostra. 2. SCATOLE AMBIGUE Come sfondo dell area accoglienza si trova un lungo muro di immagini e oggetti che rappresentano scatole ambigue, cioè si chiede ai bambini cosa possa essere considerato una scatola, da una conchiglia a un teschio, da un frigorifero a uno scarpone. Sono scatole che si trovano in natura o con cui si può lavorare o dentro cui si abita. La parete autoportante è divisa in 4 moduli uguali per rendere più facile il trasporto, lo smontaggio e l itinerabilità dell allestimento della mostra. Il muro di grafica in forex è costituito da OSB e le immagini sono intervallate da nicchie con oggetti tridimensionali, veri, alcuni anche toccabili dai bambini. 1

3. CABINE DA MARE E CIELO DI PANE Queste 2 installazioni rappresentano l area evocativa della mostra e sono due opere realizzate dall artista Antonio Catalano. L artista esplora da sempre il tema di piccoli spazi che possano racchiudere Universi Sensibili, quindi il tema della scatola che possa contenere mondi fantastici e che suscitino meraviglia. Le cabine sono ispirate a diverse tematiche legate al mare, al gioco, alla magia. Sono delle vere e proprie cabine in legno dove i bambini vengono invitati ad entrare e all interno fare giochi sempre diversi. Il cielo di pane invece è un modo con cui Antonio Catalano espone semplici pagnotte che diventano opere d' arte (bianca) a 2

disposizione delle tante possibili letture per il visitatore e per lo sbizzarrirsi dei critici. Il padre di Antonio, Rocco, faceva il panettiere e a lui è dedicata questa installazione. Antonio Catalano dice: "Ecco ciò che mi affascina del panettiere: le mani, quelle mani che agitandosi nell' aria e nella pasta creano forme: lunghe, corte, a fisarmonica, schiacciate... come opere d' arte, da mangiare però! Ho pensato a questo "museo" come a un'esplorazione nei miei ricordi d'infanzia, dove il pane era l'unico cibo quotidiano, dove il pane è mio padre, artista sensibile dell' arte bianca". È un cielo che ci guarda, ci protegge e simboleggia la forza del fare con le mani, l unico vero fare d artista. 4. SPAZIO IN SCATOLA Questa installazione rappresenta l area percettiva della mostra e si propone di far capire ai bambini come lo spazio possa essere sentito in modo diverso a seconda del colore e del materiale usato per il rivestimento. L esplorazione di 6 tubi tutti uguali all esterno, neri, ma internamente rivestiti in materiali di texture e colori diversi (materiale specchiante, moquette, velluto, Nomad 3M) darà quindi sensazioni sempre diverse: quale sarà il più lungo? E il più largo? Il più ruvido e il più liscio? Quello più confortevole? 5. SCATOLE MUSICALI Questa installazione sollecita il senso dell udito ed è stata studiata appositamente per MUBA da Matteo Galli organista, coordinatore delle attività didattiche del Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano dove sta sviluppando il progetto Il Museo che Suona dedicato al mondo della scuola, al turismo e all approfondimento musicologico e fondatore di Le Voci della Città, realtà di riferimento nel panorama culturale milanese, attraverso la quale vengono proposte diverse rassegne musicali, concertistiche e di divulgazione musicologia e organologica. 3

Gli strumenti musicali sono casse armoniche, quindi scatole capaci di emettere suoni. Per far comprendere questo concetto ai bambini si può entrare dentro 4 scatole musicali, grandi casse armoniche dotate di corde e predisposte in modo che se suonate in sequenza compongano il tema di Fra Martino campanaro. Le scatole sono realizzate in legno multistrato verniciato con colori diversi. 6. DA BI A TRIDIMENSIONALE Questa installazione insieme al laboratorio matematico fa parte dell area geometrica della mostra e cerca di portare i bambini a capire lo sviluppo bidimensionale dei solidi attraverso un attività hands-on. L installazione è divisa in due grandi aree. La prima è una pedana a terra di circa 70 mq cui sono fissati 5 sviluppi bidimensionali di solidi (2 cubi, 1 tetraedro, 1 piramide a base triangolare e un tronco di piramide a base pentagonale) realizzati in gommapiuma rivestita di tessuto ignifugo e velcrato negli spigoli. Le dimensioni dei lati sono state studiate in modo che i solidi possano essere ricomposti dai bambini anche standovi all interno. La seconda parte dell installazione è una parete verticale autoportante sempre in OSB cui sono fissati 6 sviluppi bidimensionali diversi di uno stesso parallelepipedo sempre in gommapiuma rivestita di tessuto ignifugo. A completamento della struttura si trova una panca-scarpiera per le calzature dei bambini che esplorano l intera installazione senza scarpe. 4

7. LABORATORIO MATEMATICO L area geometrica della mostra è completata da questo laboratorio in cui si può capire il concetto di capacità e di equivalenza attraverso l utilizzo e il gioco con appositi contenitori metallici di diverse forme e dimensioni: il volume di sale contenuto all interno sarà lo stesso anche se i contenitori sono diversi. L installazione è costituita da 3 tavoli di altezze diverse in OSB con vano centrale per il contenimento del sale grosso da cucina. 8. SCATOLE DEI RICORDI Questa installazione fa parte dell area simbolica della mostra. Si tratta di 4 scatole che raccolgono al loro interno i ricordi di 4 protagonisti legati alla Rotonda di via Besana: Enrico Besana, viaggiatore cui è intitolata la via su cui affaccia; San Michele, l arcangelo cui era intitolata quando era una chiesa consacrata; Francesco Croci, uno degli architetti che l ha progettata. La quarta scatola è un cubo nero dedicato in modo ironico alla morte : all interno della scatola si può vedere un video con la celebre skeleton dance di Walt Disney, dedicata ai teschi in pietra che decorano i capitelli delle colonne della Rotonda che era appunto la chiesa cimiteriale dell ospedale Ca Granda milanese. I contenuti delle 4 scatole sono stati studiati da Beatrice Ferrario dello studio Philippe Daverio. Su 4 pedane uguali in OSB sono appoggiate una valigia antica, una scatola con la sagoma della Rotonda di via Besana, una scatola dorata con ali da arcangelo e una scatola nera con un foro per sbirciare all interno. 9. LABORATORIO SCATOLE DEI RICORDI Il laboratorio rappresenta l area in cui i bambini possono migliorare le loro capacità manuali. Sull esempio delle 4 scatole dei ricordi vicine, i bambini vengono invitati a costruire la 5

propria scatola dei ricordi, avendo a disposizione una scatola da riempire in cartone e fogli e pastelli con cui disegnare, piccoli oggetti da scegliere come rappresentativi di se stessi, timbri, forbici e altri strumenti per riempire con la propria creatività la scatola che i bambini si porteranno a casa come ricordo dell esperienza vissuta in mostra. Il laboratorio è costituito da tavoli in MDF grigio scuro che aggregati tra loro compongono isole di lavoro sinuose e morbide. Tutto intorno ai tavoli sono stati posti in modo scenografico, come in una vecchia soffitta, i bauli e le valigie che contengono gli strumenti da laboratorio che possono essere scelti direttamente dai bambini. 6