Fondi di mutualità Ipotesi di struttura e funzione

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D E C R E T A: Roma, lì 23 novembre 2005 IL MINISTRO F.to ALEMANNO

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Alessandra Carleo Carlo D. Mottura UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Fondi di mutualità Ipotesi di struttura e funzione IV FORUM INTERNAZIONALE ASNACODI LA GESTIONE DEI RISCHI E I CAMBIAMENTI CLIMATICI: STRUMENTI A SOSTEGNO DELLA PRODUZIONE DI CIBO E BENI PUBBLICI MILANO EXPO 3 ottobre 2015

Indice degli argomenti 1. Il problema: la gestione del rischio in Agricoltura 2. Tipi di strumenti: il fondo di mutualità 3. Tipi di intervento pubblico 4. Esperienze nel territorio 5. Ipotesi di struttura 6. Ipotesi di funzione Appendice: grandezze informative di base (schema provvisorio) 2

1. Il problema: la gestione del rischio in Agricoltura La promozione della gestione del rischio in Agricoltura è la 3 priorità della Politica di Sviluppo Rurale 2014-2020 individuata nel Regolamento UE 1303/2013 del 17 dicembre 2013. Categorie di rischio che influiscono sui redditi degli agricoltori Rischio prezzo andamenti avversi, aumento volatilità dei prezzi di mercato, rischio di mercato Rischio produzione diminuzione delle quote prodotte per avversità atmosferiche, sanitarie, ambientali (circa 1,6 miliardi previsti dal Programma nazionale di sviluppo rurale per la gestione del rischio in sette anni) 3

In Italia negli ultimi 10 anni le imprese assicurate sono rimaste sempre intorno alle 80mila, concentrate per l 80% nel Nord Italia; ma ora l Ue ha imposto un cambio di passo che non possiamo lasciarci sfuggire nel nostro Paese le imprese agricole che adottano strumenti di protezione per evitare perdite di reddito sono poco più del 10% del totale: Asnacodi si propone di raggiungere il restante 90% delle aziende (circa 250.000) non ancora assicurate [III Forum internazionale ASNACODI, 23-24 ottobre 2014, intervento del Presidente] l aumento dell esposizione ai rischi degli agricoltori richiede un aumento degli strumenti disponibili e una maggiore elasticità del sistema di gestione dei rischi 4

2. Tipi di strumenti Polizza assicurativa (su raccolto, animali e piante) Fondo di mutualità 5

Fondo di mutualizzazione Articolo 36 Reg.EU 1305/2013 Per fondo di mutualizzazione si intende un regime riconosciuto dallo Stato membro conformemente al proprio ordinamento nazionale, che permette agli agricoltori affiliati di assicurarsi e di beneficiare di pagamenti compensativi in caso di perdite economiche causate da avversità atmosferiche, epizoozie, avversità fitosanitarie, infestazioni parassitarie, emergenze ambientali o a seguito di un drastico calo del reddito. Il fondo accantona contributi degli associati ed eventuali contributi pubblici/privati con il fine di rimborsare i danni subiti dagli agricoltori aderenti per gli eventi in garanzia. Il rimborso massimo aggregato non potrà superare l effettiva disponibilità del Fondo. 6

Sul principio di mutualità (in generale) Il principio della mutualità rispecchia il bisogno e l'esigenza che, in tutti i tempi e in tutti i luoghi, hanno spinto gli uomini economicamente più deboli a cercare una possibilità di miglioramento e di difesa nell'unione solidale. La più antica espressione della mutualità va ritrovata nella famosa massima biblica: Non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi; fate costantemente agli altri ciò che vorreste ricevere da essi ciò che caratterizza il fenomeno della mutualità è la sua volontarietà e l assenza del fine di lucro [http://www.treccani.it/enciclopedia] assicurazione a premio: assicuratore-imprenditore opera con fine di lucro e assume il rischio di un insieme di assicurati contro il pagamento di un premio assicurazione mutua: ogni assicurato-aderente trasferisce il suo rischio alla collettività a cui aderito (vincolo associativo) contribuendo alla sostenibilità collettiva dei rischi (comunione di danno) 7

Sulla mutualità in Agricoltura il fondo rappresenta una forma di autoassicurazione degli imprenditori agricoli, che scelgono di affrontare e condividere il rischio autofinanziandosi [Giuliana Nizza, Antonella Pontrandolfi, I fondi mutualistici per la gestione del rischio in agricoltura: quali potenzialità di sviluppo in Italia? Agriregionieuropa, anno 7 n 26, Set 2011] Benefici potenziali intervento pubblico corresponsabilizzazione degli agricoltori aderenti riduzione dell azzardo morale (l indennizzo con fondi propri, non dell assicurazione, incentiva rispetto delle regole e controllo interno tra aderenti) e di asimmetrie informative (il fondo comune può incentivare la condivisione delle informazioni tra gli aderenti) in assenza di intervento pubblico! 8

mantenimento della riserva finanziaria (che in caso di inutilizzazione resta a disposizione del fondo) elasticità di contenuti e forma (utilizzo del fondo per stipulare polizze assicurative, per immobilizzare un patrimonio da utilizzare in caso di necessità; modificabilità del rischio oggetto di mutualità, degli obiettivi e delle procedure) garanzia su rischi non coperti da polizze e di interesse degli agricoltori (ad esempio, produzioni a basso valore di mercato, rischi fitosanitari) aumento della concorrenzialità (nella contrattazione di polizze assicurative, con possibili effetti di riduzione dei premi assicurativi, miglioramento nelle condizioni di polizza,...) ammissibilità al contributo dei costi di attivazione e di gestione (sviluppo e sostenibilità prospettica del fondo) 9

Limiti possibilità che si realizzino danni ingenti e contestuali, compromettendo la capacità di risarcimento del fondo, se esposizione e vulnerabilità al rischio degli agricoltori aderenti è simile (territori simili, produzioni simili, ) numerosità di potenziali aderenti se bassa propensione alla gestione del rischio e all associazionismo (differenze tra nord e sud Italia). costi di funzionamento del fondo, relativi a misurazioni del rischio e valutazioni tecnico-economiche, necessari ad assicurare la sostenibilità prospettica del fondo Osservazione. Per gli aderenti a un fondo di mutualità, il beneficio da condivisione del rischio aumenta all aumentare del grado di polverizzazione del rischio (estensione territoriale, produzioni assicurate, suddivisione temporale dei periodi di rischio, ). 10

Alcune osservazioni di contesto Osservazione. Rischio = scostamento dall obiettivo (da ciò che mi aspetto ) gli strumenti di gestione del rischio, per loro natura, non possono riguardare rischi strutturali 11

Osservazione (spunti sugli effetti da diversificazione da un esperimento finanziario classico). In un portafoglio equiripartito, se le alternative rischiose aumentano all infinito il rischio del portafoglio tende alla sua covarianza media; se, idealmente, i singoli rischi sono non correlati, il rischio del portafoglio tende a zero. Osservazione (esempio in altro contesto). Nell attuale processo di costruzione del governo dell euro, la proposta di creare i c.d. Eurobond interpreta l idea di mutualizzare il debito pubblico dei 18 Stati membri dell Eurozona, con l obiettivo di condividere i singoli rischi nazionali e renderli più sostenibili. 12

3. Tipi di intervento pubblico Interventi preventivi (aiuti ex-ante) - Pagamenti diretti - Investimenti in prevenzione interni all impresa (diversificazione multifunzionalità formazione) - Contributi al pagamento di premi assicurativi Interventi successivi (aiuti ex-post) - Stabilizzazione dei redditi - Pagamenti compensativi a fronte di riduzioni produttive e di reddito - Riparazione dei danni In origine (L. 364/1970 istitutiva del Fondo di Solidarietà Nazionale, finanziato con risorse nazionali) interventi ex-post non subordinati all assicurazione privata disincentivo alla prevenzione dei rischi, potenziali distorsioni sui comportamenti dell impresa agricola,. 13

3.1 Contributo pubblico europeo Articolo 36 Reg.EU 1305/2013 a) Premi assicurativi Articolo 37 Reg.EU 1305/2013 Contributi finanziari per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante a fronte del rischio di perdite economiche per gli agricoltori causate da avversità atmosferiche, da epizoozie o fitopatie, da infestazioni parassitarie o dal verificarsi di un'emergenza ambientale Il sostegno è limitato al 65 % del premio assicurativo dovuto 14

b) Fondi mutualità Articolo 38 Reg.EU 1305/2013 Contributi finanziari versati ai fondi di mutualizzazione per il pagamento di compensazioni finanziarie agli agricoltori in caso di perdite economiche causate da avversità atmosferiche o dall'insorgenza di focolai di epizoozie o fitopatie o da infestazioni parassitarie o dal verificarsi di un'emergenza ambientale. Tali contributi finanziari possono coprire soltanto: - le spese amministrative di costituzione del fondo di mutualizzazione, ripartite al massimo su un triennio in misura decrescente; - gli importi versati dal fondo di mutualizzazione a titolo di compensazioni finanziarie agli agricoltori. Il contributo finanziario può inoltre riferirsi agli interessi sui mutui commerciali contratti dal fondo di mutualizzazione ai fini del pagamento delle compensazioni finanziarie agli agricoltori in caso di crisi. 15

Il sostegno è limitato al 65 % dei costi ammissibili. Gli Stati membri possono limitare i costi sovvenzionabili applicando: - massimali per fondo; - massimali unitari adeguati. 16

c) IST (Income Stabilisation Tool) Articolo 39 Reg.EU 1305/2013 Strumento di stabilizzazione del reddito, consistente nel versamento di contributi finanziari ai fondi di mutualizzazione per il pagamento di compensazioni finanziarie agli agricoltori a seguito di un drastico calo di reddito. Gli indennizzi versati agli agricoltori dal fondo di mutualizzazione compensano in misura inferiore al 70% la perdita di reddito subita dal produttore nell'anno in cui quest'ultimo diventa ammissibile all'assistenza in questione. Per "reddito" si intende la somma degli introiti che l'agricoltore ricava dalla vendita della propria produzione sul mercato, incluso qualsiasi tipo di sostegno pubblico e detratti i costi dei fattori di produzione. 17

Soglia oltre la quale si ha diritto all intervento pubblico ( Soglia ) Per gli strumenti a) e b) - Perdita superiore al 30% della produzione media annua dell'agricoltore nel triennio precedente o della sua produzione media triennale calcolata sui cinque anni precedenti, escludendo l'anno con la produzione più bassa e quello con la produzione più elevata. Per lo strumento c) - Calo di reddito superiore al 30% del reddito medio annuo del singolo agricoltore nei tre anni precedenti o del suo reddito medio triennale calcolato sui cinque anni precedenti, escludendo l'anno con il reddito più basso e quello con il reddito più elevato 18

In sintesi Stabilizzazione del reddito Rischi atmosferici, sanitari, ambientali FONDO POLIZZA se Polizza assicurativa - danno oltre soglia (30%) - 65 % del premio assicurativo se Fondo di mutualizzazione - danno oltre soglia (30%) - 65 % dei costi ammissibili 19

Osservazione. Gli strumenti di aiuto pubblico di sostegno alla gestione del rischio sono considerati nel secondo pilastro della PAC 2014-2020 (Sviluppo Rurale). Gli aiuti pubblici devono essere: (i) previsti nei Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) elaborati da ciascuno Stato membro dell UE; (ii) approvati dalla UE. Le misure d aiuto previste nei PSR sono finanziate dal Fondo Agricolo Europeo per lo Sviluppo Rurale (FAESR, con un co-finanziamento da parte dello Stato Membro). 20

3.2 Contributo pubblico sui premi assicurativi (per rischi atmosferici, sanitari, ambientali) Aliquote massime (UE + Nazionale) Prodotto Tutti i prodotti vegetali (compresa uva da vino) Prodotti vegetali esclusa uva da vino Uva da vino Tipo di copertura Con soglia di danno 30% (a copertura delle avversità atmosferiche assimilabili alle calamità naturali) Senza soglia di danno (a copertura di altri eventi climatici, fitopatie e infestazioni parassitarie) Garanzie pluri-rischio 3 eventi pluri-rischio 4 eventi PROF. ALESSANDRA CARLEO PROF. CARLO D. MOTTURA Contributo massimo 2014 multi-rischio 80% pluri-rischio o multi-rischio Risorse finanziarie 65% Art. 68 PAC oppure 70% OCM vino + FSN 50% solo FSN OCM vino + FSN 21

4. Esperienze nel territorio ricognizione preliminare PATRIMONIO DEL FONDO - contributi dei Soci - riserve tecniche sinistri accantonate - contributi di eventuali altri Enti pubblici o privati - risarcimenti assicurativi e/o riassicurativi - interessi attivi USCITE DEL FONDO - risarcimenti agli associati aderenti - spese di assicurazione per la copertura dell eventuale quota di rischio non garantita direttamente dal Fondo - eventuali spese di perizia - spese di gestione (nel limite massimo del x% della dotazione annuale complessiva del fondo) - eventuali spese bancarie ed interessi passivi - apporti per l adesione a fondi mutualistici regionali, interregionali o nazionali 22

FONDO F1: Fondo mutualistico Per comuni ad alto indice di rischio (Fondo C.A.I.R.), costituito dal Co.Di.Pr.A. Trento il 28.03.2014. F2: Fondo mutualistico per la gestione del rischio sotto soglia (Fondo S.S.), costituito dal Co.Di.Pr.A. Trento il 15.10.2009. F3: Fondo mutualistico a copertura dei danni catastrofali d area derivanti da manifestazioni calamitose alle produzioni dei conferenti di cooperative frutticole, proposto dal Co.Di.Pr.A. Trento. F4: Fondo mutualistico a copertura dei danni da fitopatie agli impianti produttivi (Fondo FIT), costituito dal Co.Di.Pr.A. Trento il 12.06.2015. F5: Fondo mutualistico, costituito dal Co.Di.Pr.A. Toscano il 11.04.2014. F6: Fondo mutualistico MAIS, costituito dai Consorzi di Difesa del Veneto e Friuli V.G. il 25.03.2015. F7: Fondo mutualistico GRANDINE, costituito dall Associazione Regionale Condifesa dell Emilia Romagna. ADERENTI F1: associati Co.Di.Pr.A. Trento assicurati aventi produzioni in Comuni ad alto indice di rischio e con franchigia contrattuale minima maggiore a 10 punti percentuali. F2: associati Co.Di.Pr.A. Trento assicurati F3: associati Co.Di.Pr.A. Trento conferenti di cooperative frutticole 23

F4: associati Co.Di.Pr.A. Trento assicurati F5: associati Co.Di.Pr.A. Toscano F6: soci dei Consorzi di Difesa del Veneto e Friuli V.G. assicurati F7: soci dei Consorzi di Difesa dell Emilia Romagna PROF. ALESSANDRA CARLEO PROF. CARLO D. MOTTURA CONDIZIONI DI ACCESSO F1: soci che nell anno hanno aderito alla polizza assicurativa collettiva convenzionata con Co.Di.Pr.A., con condizione di accesso ai risarcimenti la soglia del 30%. F2: soci che nell anno hanno aderito alla polizza assicurativa collettiva convenzionata con Co.Di.Pr.A., con condizione di accesso ai risarcimenti la soglia del 30%. F3: soci che nell anno hanno aderito alla polizza assicurativa multirischio d area per soci conferenti di cooperative frutticole, sottoscritta da Co.Di.Pr.A., con condizione di accesso ai risarcimenti la soglia del 30%. F4: soci che nell anno hanno aderito alla polizza assicurativa collettiva convenzionata con Co.Di.Pr.A., con condizione di accesso ai risarcimenti la soglia del 30%. F5: soci Co.Di.Pr.A. Toscano. F6: soci Condifesa aderenti all Associazione Agrifondo mutualistico che hanno sottoscritto una copertura assicurativa contro le avversità per le stesse produzioni e superfici con una delle Compagnie di Assicurazione in convenzione con il Consorzio. F7: soci Condifesa. 24

ORGANIZZAZIONE DELLO STRUMENTO F1: collegato alla copertura assicurativa delle polizze collettive. F2: collegato alla copertura assicurativa delle polizze collettive. F3: collegato alla copertura assicurativa delle polizze collettive. F4: collegato alla copertura assicurativa delle polizze collettive. F5: collegato o non collegato dalla copertura assicurativa delle polizze collettive. F6: collegato alla copertura assicurativa delle polizze collettive. F7: non collegato dalla copertura assicurativa delle polizze collettive. PROF. ALESSANDRA CARLEO PROF. CARLO D. MOTTURA RISCHI GARANTITI F1: medesimi rischi previsti dalla polizza assicurativa per Imprese insistenti nei Comuni ad alto indice di rischio, per i quali le polizze prevedono la tariffa stoppata al limite massimo ammissibile a contributo con conseguente applicazione della franchigia minima superiore all ordinario, per eventi che rientrano nell ambito oggettivo di copertura delle polizze collettive. F2: danni subiti dalle Imprese per eventi che, pur rientrando nell ambito oggettivo di copertura delle Polizze Collettive stipulate dalle Imprese, non diano diritto al risarcimento in favore dell Impresa in quanto i danni dagli stessi causati, benché di entità superiore al 30% per singola partita non eccedono il 30% del valore della produzione aziendale complessiva riferita al medesimo Comune e Prodotto. F3: medesimi rischi relativi a calamità atmosferiche previsti dalla polizza assicurativa per eventi che rientrano nell ambito oggettivo di copertura delle polizze collettive. 25

F4: danni subiti in conseguenza a gravi manifestazioni di fitopatie ( scopazzi, flavescenza dorata e sharka) che comportano un drastico calo di reddito eccedente il 30% del reddito medio dell Impresa agricola. F5: danno riferito alle singole partite colpite dalle avversità in garanzia che non abbiano dato luogo ad altro tipo di risarcimento sui valori in garanzia. F6: perdite subite dalle colture di mais per alcune avversità ben specificate. F7: danni di quantità causati dalla grandine. Danno di quantità sulle partite oggetto di adesione al Fondo. Danno di qualità se previsto dalle Condizioni Speciali. CAPITALE ASSICURATO (VALORE DELLE PRODUZIONI IN RISCHIO) F1: valore residuo sul quale si liquida il danno risultante nella polizza. F2: valore residuo sul quale si liquida il danno risultante nella polizza. F3: aggregato produzione conferita, uguale al Capitale assicurato della polizza. F4: valore degli impianti produttivi preso a riferimento stabilito dal Decreto Ministeriale di individuazione dei prezzi mercuriali delle produzioni agricole. F5: valore delle produzioni in rischio riportato nel bollettino di campagna. F6: valore produzione relativa alla superficie aziendale coltivata a mais. F7: produzione complessiva aziendale all interno dello stesso comune. Il valore delle produzioni è convenzionalmente calcolato moltiplicando i quantitativi delle diverse colture per i prezzi unitari; i prezzi unitari massimi delle produzioni sono convenzionalmente determinati 26

prendendo a base i prezzi unitari stabiliti annualmente con decreto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. CONTRIBUTI F1: determinati dal Comitato di gestione, sulla base di dati tecnici e di indici di rischio, in percentuale rispetto al valore delle produzioni coperte dalla polizza. F2: determinati dal Comitato di gestione, sulla base di dati tecnici e di indici di rischio, in percentuale rispetto al valore delle produzioni coperte dalla polizza. F3: determinati in base alle indicazioni del Comitato di gestione. F 4: determinati dal Comitato di gestione, sulla base di dati tecnici, in percentuale rispetto al valore delle produzioni coperte dalla polizza. F 5: stabiliti dall Assemblea Ordinaria dei Soci del Consorzio. F6: stabiliti annualmente dall Assemblea dei Soci di Agrifondo mutualistico (es. 15 /ha). F7: stabiliti annualmente Consiglio di Gestione del fondo che li determina per ciascun tipo di evento, in relazione alle differenti colture e al Comune di ubicazione del terreno, per il valore delle produzioni (es. 10 ). INDENNIZZI Qualora i risarcimenti aggregati risultino superiori alla disponibilità finanziaria annuale del Fondo, gli indennizzi verranno ridotti proporzionalmente. 27

F1: la parte di danno determinabile come differenza risultante dall applicazione della franchigia a scalare con la percentuale minima ordinaria prevista per tipologia di polizza e prodotto non ubicato in Comuni ad alto indice di rischio e la franchigia minima di livello superiore effettivamente applicata nei Comuni ad alto indice di rischio, in considerazione e come conseguenza del contenimento della tariffa entro la percentuale massima ammissibile a contributo stabilita dal PAAN (Piano Assicurativo Agricolo Nazionale). Y t =min[c t ;(m k -m k * )D t ] Dove: C t = dotazione al netto delle spese di gestione D t = danno / capitale assicurato m k = massimale per k-ma classe (%) comuni a indice di rischio normale m k * = massimale per k-ma classe (%) comuni ad alto indice di rischio Ai fini della determinazione dei danni liquidabili, verranno utilizzati i risultati di perizia dei periti della società assicuratrice. L intervento del Fondo è regolato dalle medesime condizioni, incluse le esclusioni, previste dalla Polizza Collettiva, cui l Impresa ha aderito. F2: danni derivanti da avversità oggetto di garanzia. Ai fini della determinazione dei danni liquidabili, verranno presi a riferimento i risultati di perizia indicati e sottoscritti nei bollettini di campagna emessi dai periti delle società assicuratrici. F3: la parte di danno eccedente il limite massimo di indennizzo previsto dalla polizza assicurativa. 28

Y t =min[c t ;(1-m k )D t ] Dove: C t = dotazione al netto delle spese di gestione D t = danno / capitale assicurato m k = massimale per k-ma classe (%) PROF. ALESSANDRA CARLEO PROF. CARLO D. MOTTURA Ai fini della determinazione dei danni liquidabili, verranno utilizzati i risultati di perizia dei periti della società assicuratrice. L intervento del Fondo è regolato dalle medesime condizioni, incluse le esclusioni, previste dalla Polizza Collettiva, cui l Impresa ha aderito. F4: al superamento della soglia di accesso all indennizzo pari al 30%, l indennizzo non potrà essere superiore al 70% dell effettivo danno riscontrato. Ai fini della determinazione dei danni liquidabili, verranno utilizzati i risultati di perizia indicanti l entità delle superfici ed il numero delle piante interessate dalla fitopatia. F5: danni derivanti da avversità oggetto di garanzia. Ai fini della determinazione dei danni liquidabili, verranno presi a riferimento i risultati di perizia indicati e sottoscritti nei bollettini di campagna emessi dai periti delle società assicuratrici o del fondo stesso. F6: refusione parziale delle spese di risemina e del mancato reddito da ridotta produzione. 29

Indennizzo forfettario fino a 1000 /ha, con un limite massimo di rimborso differenziato forfettariamente per dimensione dell azienda, a seguito di valutazione come descritta nel regolamento, previo accertamento da parte dei periti incaricati dai Condifesa. F7: al più l 80% del valore risarcibile per singola partita. L ammontare del danno è definito direttamente dal perito che deve eseguire la quantificazione del danno come descritto nel regolamento. FRANCHIGIA F1: l indennizzo è al netto del danno riconosciuto dalla Compagnia della franchigia a scalare con il minimo di quanto previsto dalla polizza assicurativa in Comuni non ad alto indice di rischio. F2: l indennizzo è al netto di una franchigia stabilita annualmente dal Comitato. F3: l indennizzo è al netto della franchigia 30 a scalare prevista nella polizza assicurativa. F4: l indennizzo è al netto di una franchigia stabilita annualmente dal Comitato. F5: l indennizzo è al netto di una franchigia stabilita annualmente dal Comitato. F 6: l indennizzo è al netto della franchigia del 10% per azienda e per importi non inferiori a 200. F7: 15% per frutta, 10% per uva e altri prodotti. 30

5. Ipotesi di struttura struttura del processo di gestione del rischio (polizza e/o fondo) a) non collegati (fondo e/o polizza) polizza assicurativa - Polizza individuale - Polizza collettiva - Convenzione nazionale fondo di mutualità - nazionale - locali - mix 31

b) collegati (fondo e polizza) obbligatorietà della polizza se fondo collegato, effetti positivi almeno su - rischio tariffazione ( premio puro polizza) - rischio economicità (caricamenti polizza) - rischio autogestione via contributo pubblico (controlli esterni) rischi di sovra compensazione non cumulabilità dei contributi pubblici struttura dei controlli 32

struttura del fondo di mutualità Ipotesi 1: fondo nazionale (agricoltori aderiscono al fondo nazionale) o vantaggi: mutualità, sostenibilità, o svantaggi: organizzazione, appetibilità per agricoltori, Ipotesi 2: fondi locali + fondo nazionale (agricoltori aderiscono a fondo locale e fondi locali a fondo nazionale) o vantaggi: semplicità, corresponsabilità dei territori, o svantaggi: mutualità, non obbligatorietà di adesione al fondo nazionale, 33

6. Ipotesi di funzione del fondo In linea teorica, il fondo potrebbe operare con funzione: autonoma (F5, F7) complementare (rischi coperti / non coperti dalla polizza) (F1, F2, F3, F4, F5, F6) riassicurazione 34

Per concludere I fondi di mutualizzazione costituiscono un nuovo e importante strumento di gestione del rischio, a copertura di rischi di produzione e di mercato degli agricoltori censimento delle esperienze di territorio (fondi di mutualità) database assicurazione agricola agevolata ( appendice) analisi delle soluzioni tecniche (polizze base + fondi mutualistici) - sostenibilità prospettica (per tipo di rischio assicurabile) - standard contrattuali (per funzione del fondo), - condizioni applicabili (tassi di premio, massimale, franchigia, ). 35

Appendice: grandezze informative di base (schema provvisorio) dall assicurazione agricola agevolata k indice per anno x indice per agricoltore j indice per comune i indice per prodotto prodotto assicurabile: specie botanica indicata nel PAAN k,j ha x,i superficie effettiva (ettari) k,j ha x,i (ASS) superficie assicurata (ettari) k,j ql x,i produzione per ettaro effettiva (quintali) 36

k,j ha i (MAX) produzione per ettaro max assicurabile (quintali) quantità unitarie max assicurabili (fonte Regioni) k,j p i (MAX) prezzo massimo per quintale (euro) prezzo unitario di mercato per quintale (fonte: decreto MPAAF) k,j p i prezzo assicurato per quintale (euro) k,j p i mkt prezzo effettivo per quintale (euro) T indice per tipo di copertura G indice per combinazione garanzie 37

k β T,G percentuale massima di contributo pubblico (%) (fonte: PAAN) k,j t i T,G k,j σ i T,G k,j t i (ISMEA) tasso di tariffa (%) caricamento Compagnia (%) parametro contributivo (%) (fonte: ISMEA) k,j C i (MAX) = k,j ha x,i k,j ql i (MAX) k,j p i (MAX) k,j C i k,j C i (MAX) k,j π i * = k,j C i min[ k,j t i T,G ; k,j t i (ISMEA) ] valore massimo assicurabile (euro) valore assicurato (euro) premio puro ammissibile (euro) spesa ammissibile a contributo k,j π * i = k β T,G k,j π i premio rimborsabile (euro) contributo pubblico teorico 38

k P plafond di spesa pubblica annua (euro) j i k,j π i * k P contributo pubblico teorico (euro) min[ j i k,j π i * ; k P] contributo pubblico effettivo (euro) E( k,j D i )= k,j π i (ISMEA) = k,j C i k,j t i (ISMEA) danno atteso con caricamenti ISMEA (euro) E( k,j D i )/ k,j N i ripartizione teorica danno atteso (euro) [grandezze ex-post (sinistri / premi, )] 39