L intervento in progetto prevede di eseguire la riprofilatura delle aree di golena situate a valle del ponte della SS1 Aurelia, presso la località di Migliarino Pisano. La riprofilatura, in particolare, interesserà entrambe le sponde del tratto compreso tra il ponte e le località Isola e Chiuso dei Meli. L intervento comporterà la movimentazione di un quantitativo complessivo di circa 135.000 mc di materiale terroso. L Amministrazione Provinciale di Pisa ha incaricato un laboratorio specializzato di effettuare la caratterizzazione chimico-fisica dei materiali terrosi che saranno movimentati e dei relativi contenuti di eventuali sostanze inquinanti presenti, i cui risultati sono descritti di seguito. Visto l esito delle analisi effettuate, si ritiene che i volumi di materiale che saranno movimentati dalla ricalibratura d alveo del Fiume Serchio possano essere riutilizzati tal quale, per la realizzazione dell arginatura della cassa in derivazione denominata E4 posta in località Molino di Ripassaia nei Comuni di Peccioli e Lajatico, opera idraulica gestita dallo stesso Servizio provinciale che attuerà le opere sul Fiume Serchio, condizione che garantisce la compatibilità temporale dei due interventi. AREA DI SCAVO L area di scavo è costituita dalle golene poste in destra e sinistra idraulica del Fiume Serchio a valle del ponte della S.S. Aurelia. In particolare in destra è previsto l allargamento dell alveo con asportazione di una porzione di golena con lunghezza di circa 1390 m e larghezza massima di 20 m con profondità di circa 5 m per un volume di circa 79.000 mq. In sinistra è previsto l allargamento dell alveo con asportazione di una porzione di golena con lunghezza di circa 995 m e larghezza massima di 20 m con profondità di circa 5 m per un volume di circa 56.000 mq. Nella zona di scavo immediatamente adiacente all alveo sono presenti alcune alberature di alto fusto, canneti e vegetazione arbustiva mentre nella zona più interna si trovano terreni a destinazione agricola. Lo scavo interesserà lo strato di terreno superficiale caratterizzato per i primi 3 5 m da presenza di limi e limi sabbiosi cui seguono argille limose sino a 8 m e oltre dal piano di campagna. Il materiale scavato è classificato come A4 CNR UNI 10006. 1
Lo scavo avverrà con impiego di mezzi meccanici che caricheranno direttamente sugli autocarri il materiale scavato il quale sarà immediatamente trasportato presso il cantiere per la realizzazione della cassa di espansione E4. Per ciascun viaggio effettuato dagli autocarri impiegati per il trasporto del materiale scavato sarà compilata una scheda, che dovrà essere consegnata alla Direzione dei Lavori, nella quale devono essere indicate le caratteristiche del mezzo (la targa, il tipo, la marca) per l individuazione dell autocarro, la data, l ora di partenza dall area di scavo e l ora di arrivo all area di destinazione. Saranno effettuati, sia da parte della Direzione dei Lavori che della Stazione Appaltante, controlli a campione sia presso il sito di partenza che presso il sito di destinazione per verificare la corretta registrazione dei movimenti di materiale scavato. AREA DI DESTINAZIONE E MODALITA DI GESTIONE E CONTROLLO L area in cui sarà depositato il materiale scavato, è ubicata località Molino di Ripassaia nei Comuni di Peccioli e Lajatico, ed è costituita da un terreno pianeggiante, posto a circa 70 km dall area di scavo, dove sarà realizzata la cassa in derivazione denominata E4. Il materiale trasportato sarà immediatamente collocato in sito a formare l arginatura della cassa. Quando sarà stata utilizzata una quantità di materiale con volumetria massima per ogni cumulo pari a 8.000/10.000 mc, corrispondente al quantitativo di materiale terroso movimentato complessivamente nel corso di due settimane lavorative, verranno effettuati sulla porzione di argine realizzata, da parte dell Amministrazione Provinciale di Pisa, i campionamenti con la tecnica della quartatura. Sui campioni prelevati saranno effettuare le analisi sul tal quale per la definizione del contenuto e relativa concentrazione di eventuali sostanze inquinanti non individuate nella caratterizzazione ambientale precedentemente effettuata sul sito di scavo o che potrebbero essere state accidentalmente apportate al terreno durante le fasi di cantiere (in particolar modo Idrocarburi). Il tratto di arginatura realizzato col materiale che a seguito delle analisi dovesse superare i valori limite di concentrazione indicati nelle tabelle A o B dell allegato 5 del D.Lgs. 152/2006, sarà sottoposto ad ulteriori determinazioni al fine di individuare la presenza di specifiche porzioni inquinate, o se invece l inquinamento riguarda l intera massa. Il materiale che dovesse risultare inquinato dovrà essere rimosso e gestito in maniera conforme alla normativa sui rifiuti. Per queste parti se ne prevede l avvio in discarica controllata o ad impianti di trattamento in grado di consentirne l abbattimento del carico inquinante per un successivo riutilizzo. 2
Saranno effettuati anche test di cessione in ragione di uno ogni 5 cumuli per la verifica dell idoneità al riutilizzo del materiale. MODALITA DI TRASPORTO DEL MATERIALE SCAVATO Il materiale scavato durante i lavori di risagomatura in progetto sarà caricato direttamente sugli autocarri i quali transiteranno all interno dell area di cantiere su piste di servizio per poi immettersi sulla viabilità in modo distinto per gli scavi in destra e per quelli in sinistra (v. tav. 2^ int.1). Alla golena in destra si accede dalla Via Aurelia attraverso un sottopassaggio ferroviario posto in corrispondenza dell abitato di Migliarino percorrendo poi in deroga al divieto di transito per gli autocarri un tratto di strada, con lunghezza di circa 150m, fino a raggiungere la rampa asfaltata che scavalca l argine del fiume e immette sulla strada asfaltata parallela al piede arginale sulla golena. Da questa strada si accede alla zona interessata dai lavori percorrendo la pista sterrata la cui realizzazione è prevista in progetto. La soppressione dei passaggi a livello lungo la linea ferroviaria ha interrotto le comunicazioni dirette della viabilità della zona di intervento nella golena in sinistra con la S.S. Aurelia che ora risulta raggiungibile solamente percorrendo la nuova viabilità che si collega alla S.S. Aurelia, attraversando la ferrovia con il nuovo sottopassaggio realizzato in località Puntale. Per non gravare questa unica viabilità di accesso alla S.S. Aurelia è stata inserita nel presente progetto la previsione di realizzazione di una pista provvisoria (v. tav. 7) di collegamento fra l area di cantiere in sinistra e la S.S. Aurelia. La pista sarà ubicata in alveo in aderenza alla sponda sinistra del fiume e attraverserà l arcata sinistra dei ponti della ferrovia e della S.S. Aurelia per risalire al piano golenale a monte della S.S. Aurelia proseguendo fino ad immettersi sulla Via Giordano Bruno in prossimità con l innesto con la S.S. Aurelia. Una volta raggiunta la S.S. Aurelia sia gli autoarticolati provenienti dalla golena destra che quelli provenienti dalla golena sinistra procederanno in direzione Pisa richiedendo deroga al divieto di transito ai mezzi pesanti, per poi immettersi sulla S.G.C. Firenze Pisa Livorno e raggiungere la destinazione in località Molino di Ripassaia in Val d Era. Nel caso in cui la deroga al divieto di transito ai mezzi pesanti non venga concessa gli autoarticolati percorreranno la S.S. Aurelia in direzione Migliarino Pisano fino ad immettersi sulla A12 al casello Pisa Nord percorrendola fino al casello Pisa Sud per poi immettersi sulla S.G.C. Firenze Pisa Livorno e raggiungere la destinazione suddetta. 3
La determinazione del traffico giornaliero degli autocarri impiegati per il trasporto della terra è stato effettuato come di seguito riportato. Il progetto prevede l esecuzione di scavi in destra idraulica del Fiume Serchio per un volume di circa 79.000 mc e in sinistra per un volume di circa 56.000 mc. Il tempo assegnato per l esecuzione complessiva dei lavori è di un anno prevedendo che il tempo necessario ad effettuare lo scavo sia di 140 giorni effettivi. L incidenza media giornaliera dei viaggi dipende sia dalla quantità del materiale da trasportare che dalla durata delle operazioni di scavo previste su ciascuna sponda (con diversi itinerari di accesso al cantiere), durata che singolarmente potrà variare da un minimo di 70 giorni effettivi, nel caso in cui l Appaltatore proceda all esecuzione degli scavi prima per una sponda e poi per l altra, ad un massimo di 140 giorni effettivi, nel caso in cui l appaltatore proceda contemporaneamente all esecuzione degli scavi per le due sponde. Per ridurre i costi di trasporto, considerata la notevole distanza da percorrere per raggiungere il sito di destinazione e riutilizzo delle terre (circa 70 km), saranno impiegati autoarticolati con portata di 35 40 tonnellate corrispondente ad un volume scavato di circa 20 mc. La movimentazione di materiale scavato in sinistra, nel caso di massima compressione del tempo di scavo, richiede l esecuzione di circa 2800 viaggi, pari a 70 giorni effettivi, cui corrispondono circa 4 mesi naturali, l incidenza media giornaliera del trasporto del materiale scavato sarà pari a 40 viaggi con una frequenza, considerando giornalmente 8 ore lavorative, di circa un viaggio ogni 12 minuti. Nel caso di massima dilatazione del tempo di scavo, pari a 140 giorni effettivi, cui corrispondono circa 8 mesi naturali, l incidenza media giornaliera del trasporto del materiale scavato sarà pari a 20 viaggi con una frequenza, considerando giornalmente 8 ore lavorative, di circa un viaggio ogni 24 minuti. Riguardo all incidenza dei trasporti in destra idraulica questa potrà analogamente variare tra 28 e 56 viaggi giornalieri. 4
Viste le caratteristiche delle strade costituenti i percorsi verso l area di stoccaggio si ritiene che il transito degli autocarri adibiti al trasporto del materiale scavato, nella misura sopra determinata, non possa indurre disagi alla circolazione. CARATTERIZZAZIONE CHIMICO FISICA DEI MATERIALI TERROSI DA MOVIMENTARE Le analisi effettuate per la caratterizzazione chimico-fisica dei materiali terrosi da movimentare per la realizzazione dei lavori in progetto consentono di precisare le caratteristiche generali delle terre presenti nel sito di intervento e del relativo contenuto di sostanze inquinanti. La norma di riferimento nazionale che disciplina la gestione delle terre di scavo è la D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., riprende per la definizione dei limiti della concentrazione delle sostanze inquinanti i valori contenuti nelle tabelle delle limite L. 441/1999. A tal riguardo l art. 186 del D.Lgs. modificato dal Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4. prevede che le terre e rocce da scavo possono essere utilizzate per reinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati purché: siano impiegate direttamente nell'ambito di opere o interventi preventivamente individuati e definiti, siano integralmente utilizzate senza necessità di preventivo trattamento o di trasformazioni preliminari per soddisfare i requisiti merceologici e di qualità ambientale idonei a garantire che il loro impiego non dia luogo ad emissioni e, più in generale, ad impatti ambientali qualitativamente e quantitativamente diversi da quelli ordinariamente consentiti ed autorizzati per il sito dove sono destinate ad essere utilizzate. Inoltre non devono provenire da siti contaminati o sottoposti ad interventi di bonifica ed infine le loro caratteristiche chimico-fisiche devono essere tali che il loro impiego nel sito prescelto non determini rischi per la salute e per la qualità delle matrici ambientali interessate ed avvenga nel rispetto delle norme di tutela delle acque superficiali e sotterranee, della flora, della fauna, degli habitat e delle aree naturali protette. La caratterizzazione dei materiali da movimentare nell ambito del presente progetto è stata prevista l esecuzione di una campagna di sondaggi con prelievo di campioni a profondità prestabilite e fino alla massima profondità di scavo prevista. L area di intervento è stata suddivisa in 10 maglie della superficie di 5.000 mq ciascuna e della larghezza massima di 39 m. Per ciascuna maglia è stato definito un punto di campionamento posizionato in maniera baricentrica, in modo da rendere i sondaggi il più possibile equidistanti tra loro e 5
caratterizzare al meglio, compatibilmente con l accessibilità dei luoghi, le aree in oggetto (Tav. 3 Ubicazione punti di campionamento ambientale). Nel corso di ciascun sondaggio sono stati prelevati campioni di terra alle profondità di -0,50, -3,00, e -6,00 m dal piano campagna. I sondaggi sono stati spinti fino alla profondità di -7,00 m dal piano campagna. Ad ognuna delle 3 profondità di campionamento prestabilite sono stati estratti due campioni, per un totale di 6 per ciascun sondaggio. Tre di essi, uno per ciascuna profondità, saranno conservati separatamente in sacchetti di polietilene sigillati ed avviati al laboratorio per le analisi fisiche e geotecniche, i restanti tre sono stati omogeneizzati in modo da realizzare un campione medio, rappresentativo delle caratteristiche chimico-fisiche medie della cella indagata. Tutti i campioni così prelevati sono stati successivamente partizionati in tre parti da sottoporre rispettivamente ad analisi fisica, analisi chimica e da conservare per eventuali necessità ulteriori o per ripetere la prova in caso di incertezza sulla attendibilità del risultato ottenuto. Si è proceduto a sottoporre ad analisi chimico-fisica 10 campioni medi rappresentativi di ciascuna delle celle d indagine. La caratterizzazione fisica delle terre di scavo, effettuata al fine del loro riutilizzo per la realizzazione di rilevati stradali, è stata effettuata mediante le seguenti analisi: analisi granulometrica; determinazione dei limiti di consistenza; conseguente classificazione secondo quanto riportato nella norma CNR-UNI 10006/63 determinazione del CBR in condizioni sature. Per la caratterizzazione chimica sono stati esaminati i seguenti parametri: idrocarburi leggeri HCC<12 e pesanti HCC>12; idrocarburi policiclici aromatici IPA singoli e totali; pesticidi; policlorobifenili PCB; metalli pesanti: Cr tot, Cd, Ni, Zn, Cu, Pb, Hg. Dall esame delle tabelle di laboratorio riassuntive, allegate alla presente relazione, si ricava che nessuno dei campioni analizzati supera i valori limite indicati nella tabella 1, colonna A, dell allegato 5 del D.Lgs. 152/2006. Il materiale tal quale risulta pertanto completamente 6
idoneo al riutilizzo in aree a destinazione residenziale rispettando i limiti di concentrazione indicati nella tabella A. Pertanto in fase di cantierizzazione la relativa movimentazione e lo stoccaggio prima dell utilizzo definitivo potrà avvenire senza particolari precauzioni operative, salvo procedere alla verifica sul cumulo del materiale movimentato prima di effettuarne la relativa sistemazione finale nell area dove ne è previsto il riutilizzo. In fase esecutiva si procederà alla esecuzione di ulteriori analisi per la caratterizzazione in cumulo del materiale movimentato, al fine individuare eventuali sostanze inquinanti che non sono state rilevate nel corso della campagna di caratterizzazione ambientale eseguita o di eventuali punti critici da gestire separatamente dal resto dei volumi movimentati (hot spot). In tal modo si controlleranno eventuali contaminazioni che potrebbero essere apportate accidentalmente al terreno durante le fasi di cantiere dai mezzi d opera (con particolare riguardo agli idrocarburi). Le eventuali porzioni di materiale che risultassero superare i valori limite di concentrazione indicati nelle tabelle A o B dell allegato 5 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. saranno separate e gestite in maniera conforme alla normativa sui rifiuti, prevedendone l avvio in discarica controllata o ad impianti di trattamento in grado di consentirne l abbattimento degli inquinanti per il successivo recupero. Lucca, 21 ottobre 2009 Dott. Ing. Alessandro Ragghianti ALLEGATI: Tav. 1 Percorso degli autocarri per il trasporto del materiale scavato Tav. 2 Planimetria area di destinazione del materiale scavato Tav. 3 Ubicazione punti di campionamento ambientale N. 10 Certificati delle analisi chimico-fisiche per la caratterizzazione ambientale dei materiali di golena da movimentare. 7
Tav. 1 Percorso degli autocarri per il trasporto del materiale scavato 8
Tav. 2 Planimetria area di destinazione del materiale scavato 9
Tav. 3 Ubicazione punti di campionamento ambientale 10
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
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PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
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PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE
PROGETTO DEFINITIVO PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE SCAVATE