Lezione 2 Macroeconomia: Le regolarità empiriche

Documenti analoghi
Alcune domande. Da che dipende la disoccupazione? Da che dipende l inflazione?

Lezione 22 Regolarità empiriche

Macroeconomia e regolarità empiriche

Alessandro Scopelliti.

SCHEMA delle LEZIONI della PRIMA SETTIMANA

Fallimenti del mercato: Aspetti macroeconomici

VARIABILI MACROECONOMICHE FONDAMENTALI. sono i principali indicatori dello stato di salute di una economia. come le misuriamo:

Lezione 9 Macroeconomia: Le

PARTE SECONDA: LA MACROECONOMIA MD 06 I DATI MACROECONOMICI

Capitolo 1: La macroeconomia come scienza. homepage:

Macroeconomia: la visione. Cap.16

Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche. corso di POLITICA ECONOMICA a.a SAVERIA CAPELLARI

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro. Un viaggio attraverso il libro

Esercitazioni per il corso di Storia economica (00-49) Parte II 12 maggio 2015

Macroeconomia: Concetti di Base

Ripasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo

I principali temi della Macroeconomia

Il Sole24ore di questi ultimi giorni

Capitolo 1 La macroeconomia come scienza. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 1: La macroeconomia come scienza 1

MACROECONOMIA - Approfondimenti

Economia Politica e Istituzione Economiche

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO

Universita di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche Anno Accademico Corso di Macroeconomia Lezione 11

Sommario. Prefazione xv L autore xxiv

Capitolo 3. Occupazione e disoccupazione

Economia Politica. a.a. 2012/13. Lezione 2 Prof. Maria Laura Parisi

Offerta aggregata, AS

Elementi di Contabilità Nazionale

Dipartimento di Management. Anno accademico 2014/2015. Macroeconomia (9 CFU)

LIUC Istituzioni di Economia. Domande relative al capitolo 2 di KW

SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME

MD 10. Le fluttuazioni economiche di breve periodo

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D

DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA MOLTIPLICATORE FISCALE

Esercitazioni per il corso di Storia Economica (00-49)

Capitolo 12 Produzione, occupazione e inflazione

6014 Principi di Economia Domanda e Offerta aggregate (Cap. 33)

Capitolo 5. L economia aperta. Capitolo 5: L economia aperta 1

MATERIALE ED ESERCIZI PER ASSOLUZIONE DEBITO FORMATIVO IN: ECONOMIA CLASSE: 2 INDIRIZZO: ACCONCIATURA DOCENTE: NICOLÒ RAICO

LEZIONE 4 CICLO ECONOMICO DOMANDE DEL CORSO E MODELLI MACROECONOMICI. Argomenti trattati

Dipartimento di Studi Aziendali e Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro, sede di Brindisi. Corso di Laurea in Economia aziendale

Dalla microeconomia alla macroeconomia

IL MERCATO DEL LAVORO

Lavoro News # 11 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Il Prodotto Interno Lordo: Nel paese Epsilon vi sono solo due imprese: alfa e beta

Il Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione

Occupazione e disoccupazione

L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione

FAMIGLIA E CRESCITA ECONOMICA. Luigi Campiglio Milano 21 maggio 2012 Università Cattolica del S. Cuore

6014 Principi di Economia Il reddito delle nazioni (Cap. 23) L inflazione (Cap. 24)

Economia Politica. Grazia Graziosi DEAMS

LA CURVA DI PHILLIPS

Lezione 7: Il modello IS/LM e la politica economica

SCHEMA delle LEZIONI della SECONDA SETTIMANA

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

Economia Politica e Istituzioni Economiche

APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA

Macroeconomia. Equilibrio in Economia Aperta. Esercitazione del (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica Vella)

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26. Dott.ssa Rossella Greco

A cura di Giuseppe Gori e Gianluca Antonecchia ΔY con g Y. Più in generale, la notazione g x indicherà

(iii) il valore aggiunto di ciascuna impresa e il valore aggiunto del sistema economico;

Fluttuazioni economiche di breve periodo: domanda e offerta aggregata

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia

Economia Politica II Lezione 3

Università degli Studi dell Insubria Facoltà di Economia Anno Accademico: Corso: MACROECONOMIA

Il turismo internazionale dell Italia nella crisi del Andrea Alivernini, Emanuele Breda.

DOMANDA E OFFERTA AGGREGATE

L economia politica si suddivide in due branche principali

IL MERCATO DEL LAVORO

Esercizi di macroeconomia (a.a. 2014/2015) Secondo modulo

CAP. 2 BLANCHARD INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE

Testi adottati: -Bertocco Giancarlo, La crisi e le responsabilità degli economisti, Francesco Brioschi Editore, Milano, 2015 (GB)

Domanda e Offerta. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Produzione e tasso di cambio nel breve periodo

ISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a ) PROVE D ESAME

La situazione economica della Toscana

IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO

Introduzione alla macroeconomia

Lavoro News # 8 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Economia del Lavoro 2010

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA

Capitolo 1. Introduzione

Il modello AD-AS. Modello semplice

Lezione 30: Modello AD-AS nel breve e lungo periodo

Un continente in crisi? 26 Giugno 2006 Riccardo Faini

Lezione 1 Le principali variabili macroeconomiche (1)

Misurare l attività economica: il PIL

MACROECONOMIA L-SID, Esame totale (non frequentanti) - prova tipo d esame Cognome Nome Anno di Corso Matricola Domande a risposta multipla PIL

FACOLTA DI SCIENZE STATISTICHE Corso di laurea in Statistica, Imprese e Mercati Statistica economica (Prof. Filippucci) Prova del 19/12/07

Capitolo 10. La domanda aggregata, I. Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Macroeconomia Tipologia di esame

MODELLO AD- AS. Docente: G.M.C. Talamo. Università KORE, Enna

ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Luigi Marattin 11 LUGLIO 2014

La congiuntura. internazionale

Il modello IS-LM in formule

Lezione 1 Introduzione al corso di economia politica

LE VARIABILI MACROECONOMICHE

Per ognuno dei seguenti eventi, assumete che il mercato dei beni sia inizialmente

Capitolo 11 La domanda aggregata, II. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 11: La domanda aggregata, II 1

Concorrenza in Italia:

Transcript:

Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 2 Macroeconomia: Le regolarità empiriche Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo

Alcune domande Da che dipende la disoccupazione? Da che dipende l inflazione? Ci sono anche tante altre domande. Per esempio: Che cosa è il PIL? E perché è importante? Perché in certi periodi l attività economica va bene (l economia cresce), mentre in altri periodi va male (l economia ristagna)? Sono tutti esempi di domande che riguardano, non un singolo bene, un singolo prezzo o un singolo mercato, ma l economia nel suo complesso. Sono tutti esempi di domande cui cerca di rispondere la macroeconomia.

Reddito e spesa: Il flusso circolare Reddito Lavoro Individui Imprese Beni Spesa

Reddito e spesa: Il flusso circolare

Pil: Cos è e come si calcola Il Pil, prodotto interno lordo, misura la produzione di nuova ricchezza. È definito come: 1. spesa totale in beni e servizi finali prodotti nel paese in un anno- 2. reddito totale prodotto dai fattori di produzione localizzati nel paese durante un anno.

Identità del reddito nazionale Reddito aggregato = spesa aggregata Perché due definizioni? In ogni transazione economica la spesa sostenuta dall acquirente è pari al reddito ricevuto del venditore. Quindi, la somma di tutte le spese è pari alla somma di tutti i nuovi redditi prodotti.

Pil = Spesa aggregata finale Le componenti della spesa aggregata Consumo (C) Investimenti (I) Spesa pubblica (G) Esportazioni nette (NX)

Identità del reddito nazionale Reddito totale = Y Spesa totale = C + I + G + NX quindi: Y = C + I + G + NX

Le componenti della spesa aggregata Italia 800000 700000 600000 500000 400000 300000 200000 100000 Componenti del PIL, Italia 2001 Consumo (C) Spesa pubblica (G) Investimenti (I) Esportazioni nette (NX) 0 Consumi (C) Spesa pubblica (G) Investimenti (I ) Esportazioni nette (NX)

Le componenti della spesa aggregata 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 Stati Uniti Componenti del PIL, Stati Uniti 2000 Consumo (C) Spesa pubblica (G) Investimenti (I ) Esportazioni nette (NX) 0 1000 Consumo (C) Spesa pubblica (G) Investimenti ( I ) Esportazioni nette (NX)

La disoccupazione Disoccupati (U): sono il complesso delle persone che vogliono lavorare e non lavorano. Forze di lavoro (N F ): sono il complesso delle persone che vogliono lavorare. Occupati (N): sono il complesso delle persone che lavorano. Disoccupati: U = N F N

Tasso di disoccupazione (u) È la quota (percentuale) dei disoccupati sul totale delle forze di lavoro: u U N F N NF NF 1 N NF

Le cifre della disoccupazione 14 12 10 Tasso di disoccupazione Italia - 1960-2005 8 6 4 2 0 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

Regolarità statistiche 1. il tasso di disoccupazione in Italia è cambiato molto nel corso degli anni (quarant anni fa era assai più basso); 2. registra ampie fluttuazion in su e in giù (negli ultimi sei anni è diminuito di oltre quattro punti; 3. cambia lentamente ( persistenza ). È così dappertutto?

Un confronto internazionale 14 Tassi di disoccupazione 12 10 8 Italia Europa Usa Giappone 6 4 2 0 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

Altre regolarità statistiche 1. Gli andamenti della disoccupazione in Italia ed Europa si somigliano molto (anche se la disoccupazione italiana è in media un po più alta). 2. Europa e USA hanno, invece, andamenti molto diversi: in particolare, le fluttuazioni USA sono più brusche e frequenti. 3. Un altra differenza tra Europa e USA riguarda il lungo periodo: fino al 1980 la disoccupazione in Europa è più bassa; dopo avviene il contrario. 4. Il Giappone ha una storia a parte: la disoccupazione è nettamente più bassa, ma c è stato un forte peggioramento negli ultimi anni (controtendenza).

La popolazione in Italia La popolazione in Italia, 2002 Occupati Disoccupati Non forza lavoro e non attiva

La popolazione negli Stati Uniti La popolazione negli Stati Uniti, 2000 Occupati Disoccupati Non forza lavoro e non attiva

Comovimenti Variazioni del PIL e del tasso di disoccupazione (USA - 1960-2002) 8 6 PIL TASSO DISOCCUPAZIONE 4 2 0-2 -4 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000

Commento al grafico Nel grafico precedente sono state plottate le variazioni del Pil e della disoccupazione nell economia USA. Le due curve sono nettamente speculari. È un importante esempio di comovimento: l andamento della disoccupazione è correlato negativamente con quello dell attività economica. Se il Pil cresce molto, la disoccupazione diminuisce. Se cresce poco (o, peggio, cala) la disoccupazione aumenta. Questo fatto stilizzato viene chiamato: Legge di Okun

La Legge di Okun 9,0 u 6,0 Legge di Okun (USA - 1960-2002) 3,0 0,0 y -3,0-4 -2 0 2 4 6 8

Commento al grafico Nel grafico precedente viene presentata la Legge di Okun con un diagramma a dispersione (tra la % del Pil e la % della disoccupazione). Emerge una chiara correlazione inversa. L intercetta con l asse delle ascisse indica la crescita del Pil superata la quale la disoccupazione diminuisce (circa il 3.6%). L inclinazione della retta misura la riduzione di disoccupazione associata, in media, a un punto di crescita del Pil (circa 0.6%).

E in Italia? 12 Fluttuazioni di Pil e disoccupazione (Italia - 1971-2002) 1 8 4 0,5 0 0-4 -8-12 Fluttuazioni del Pil Var% della disoccupazione -0,5-1 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001

Commento al grafico Nella slide 22 abbiamo abbiamo visto che i dati dell economia USA rivelano un marcato comovimento tra fluttuazioni del Pil e andamento della disoccupazione La slide precedente mostra invece che per l Italia questa relazione è decisamente più debole (quasi inesistente). C è una differenza istituzionale : in Italia è molto più difficile licenziare e assumere per la presenza di firing cost. C è ugualmente una relazione tra prodotto e lavoro impiegato; ma si esprime in un altro modo (una via traversa).

Ore lavorate In Italia, quando il Pil cresce, la disoccupazione varia di poco, ma aumentano le ore lavorate. Si veda il diagramma a dispersione. 3 2 Var% delle ore lavorate 1 0-1 -2-3 La legge di Okun (Italia - 1971-2002) -4-4 -2 0 2 4 6 8 Var% del Pil

Commento al grafico In Italia abbiamo una legge di Okun sui generis, che riguarda, appunto, non l occupazione ma le ore lavorate Le ore lavorate aumentano (con un elasticità pari a poco meno di 0.5, come mostra l inclinazione della retta) quando il Pil cresce più dell 1% (come mostra l intercetta con l asse delle ascisse). CONCLUSIONE: la relazione di breve periodo tra andamento del prodotto e impiego del lavoro vale anche in Italia (vale in tutti i paesi).

Definizione: È una situazione caratterizzata da un continuo aumento dei prezzi dei beni, ovvero da una continua diminuzione del potere d acquisto della moneta. Misurare l inflazione: Si costruisce un indice dei prezzi e si calcola la sua variazione percentuale. Indice dei prezzi: è una media ponderata dei prezzi dei vari beni considerati: n pt P t 100 g i i p0 i 1 i dove g i è il peso dell i.mo prezzo nella media; si ha perciò i g i = 1. p i 0 Inflazione Con si indicano i valori dei prezzi a una data convenzionale iniziale (detta anno base dell indice). Perciò si ha P 0 100 ).

Livello e variazione Livello generale dei prezzi (P). Il valore dell indice dipende dai prezzi considerati nel calcolo, ossia dal vettore p p 1,, pn, e dai loro pesi, ossia dal vettore g g 1,, g n. Un indice ideale dovrebbe considerare tutt i prezzi dei beni e dei servizi, e dei pesi corrispondenti alle quantità dei beni effettivamente acquistate. Questo indice ideale viene chiamato livello generale dei prezzi. In pratica si calcolano i pesi usando un paniere di beni rappresentativo delle spese di una famiglia tipo (o in un altro modo che vedremo più avanti). Tasso di inflazione ( P ). È la variazione percentuale di P t : P t P t P t 1 P t 1 P t

La composizione del paniere IPC Italia 2004 Alimentari e bevande Alcol e tabacchi Abbigliamento e calzature Abitazione, acqua ed energia Mobili e casa Salute Trasporti Comunicazioni Ricreazione, spettacolo e cultura Istruzione Alberghi e ristoranti Altri beni e servizi

IPC e deflatore del PIL

Le cifre dell inflazione 25 20 15 Italia Europa Usa Tassi di inflazione 10 5 0 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

Ancora regolarità statistiche 1. Il livello generale dei prezzi aumenta sempre ( quasi sempre): ossia, l inflazione può essere più o meno alta, ma è positiva; attualmente è piuttosto bassa, ma in passato è stata parecchio più alta (in altri tempi e/o in altri paesi, molto di più). 2. I tre andamenti si somigliano parecchio, anche se non sono identici; questo suggerisce che ci sono cause comuni dell inflazione, cui però si aggiungono cause specifiche. 3. C è una chiara graduatoria: l Italia ha avuto un inflazione in media più alta di quella europea, che è a sua volta più alta di quella americana; questo suggerisce che cause comuni hanno effetti diversi sulle singole economie.

La curva di Phillips 25 20 La curva di Phillips Italia - 1980-2000 Tasso di inflazione 15 10 5 0 4 6 8 10 12 14 Tasso di disoccupazione

Commento al grafico Nella slide precedente abbiamo plottato in un diagramma a dispersione le cifre del tasso di disoccupazione (u) e del tasso di inflazione ( P ) Emerge una evidente correlazione inversa: quanto più alta è l inflazione tanto più bassa è la disoccupazione. I due fenomeni sono legati (da cosa?). Pertanto è meglio studiarli assieme.

Un po di cautela 25 20 1980 Inflazione e disoccupazione (Italia - 1960-2004) Tasso di inflazione 15 10 1970 1990 5 1960 0 2 4 6 8 10 12 14 Tasso di disoccupazione 2000

Commento al grafico Si deve fare attenzione alle regolarità statistiche. Il nesso tra inflazione e disoccupazione può rivelarsi più complicato di quel che suggerisce la curva di Phillips. Nella figura sono stati plottati i dati di un periodo più lungo; e la relazione inversa diventa confusa (il che suggerisce appunto che la questione è più complessa).

Il prodotto nazionale Definizione: È il valore dei beni e dei servizi prodotti in un paese in un anno, al netto dei beni e dei servizi consumati per produrli. Viene indicato comunemente con la sigla Pil. Il Pil è un indicatore del livello di attività economica di un paese. Il Pil pro capite (Pil diviso per la popolazione) è un indicatore della ricchezza (benessere) di un paese. Nel lungo periodo il Pil tende a crescere. Questo fenomeno è alla base dello sviluppo economico. La crescita del Pil non è regolare. Nel breve periodo presenta alti e bassi, secondo caratteristiche fluttuazioni economiche, dette anche ciclo economico. Spiegare la crescita e le fluttuazioni del Pil (come anche spiegare la disoccupazione e l inflazione) è uno dei compiti della macroeconomia.

Un esempio di crescita economica 400 300 200 Pil Trend HP 100 Crescita del Pil in Italia (1960=100) 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000

Fluttuazioni economiche Fluttuazioni del Pil in Italia (scarti rispetto al trend HP) 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000

Il ciclo economico Boom Boom Boom Boom Trend Recessione Recessione Recessione Recessione

Volatilità Trend

Shock e propagazione Le fluttuazioni economiche non riguardano soltanto il Pil. Abbiamo visto che anche gli andamenti della disoccupazione e dell inflazione presentano fluttuazioni. All origine delle fluttuazioni vi sono, in genere, degli shock, che colpiscono l economia turbandone l equilibrio. Ma le fluttuazioni dipendono anche dal modo con cui le economie rispondono agli shock, ossia dai cosiddetti meccanismi di propagazione. I meccanismi di propagazione, le leggi di funzionamento dei sistemi macroeconomici, sono diversi da paese a paese, ma presentano alcune importanti caratteristiche comuni. In questo corso non ci occuperemo dei meccanismi della crescita economica (non ne abbiamo lo spazio)

Il prezzo del petrolio 10000 Prezzo del petrolio per l'italia 1000 100 prezzo in dollari prezzo in lire (euro) prezzo reale 10 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

Qualche commento L andamento del prezzo del petrolio è un esempio di shock. I principali episodi: Il primo (1973-74) è un esempio di shock permanente. Il secondo (1978-79) è un esempio di shock persistente. Il terzo (1986) è un esempio di shock (persistente) negativo (è noto come controshock ). Esistono anche shock temporanei (ce ne è stato uno nel 1991). Negli ultimi anni c è una tendenza all aumento. Confrontare questi shock con gli andamenti precedenti. Il grafico illustra i diversi andamenti del prezzo del petrolio in dollari, del prezzo in lire (euro) e del prezzo reale, che misura la quantità di beni (di PIL) che occorre spendere per acquistarlo.