CONGRESSO NAZIONALE DEL TRENTENNALE SIFL

Documenti analoghi
Insufficienza Venosa

LE VARICI TERAPIA CHIRURGICA O ENDOVASCOLARE? Dr. Daniela Guidolin U.O.C. di Chirurgia Direttore Prof. M. Frego

IL LASER ENDOVASCOLARE. G. SPREAFICO Padova

GAMBE AL SOLE A cura dr Pietrino Forfori *

Il sangue venoso passa dal sistema superficiale, attraverso delle perforanti, al sistema venoso profondo per poi tornare al cuore.

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA PER ESEGUIRE IL LASER ENDOVENOSO (EVLT) LASER A DIODI 980 LASEmaR1000 EUFOTON ITALY ECODOPPLER KIT ENDOVENOSO INVE, EUFOTON

WORKSHOP IL LASER NELLE EMORROIDI E VARICI DEGLI ARTI INFERIORI. UNA SOLUZIONE MODERNA PER UN ANTICO PROBLEMA.

METODICHE DI TRATTAMENTO DELLE VARICI

LA DIAGNOSTICA ECOCLORDOPPLER NELL INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA E NELLA SINDROME VARICOSA DEGLI ARTI INFERIORI

1/5 MD - CHVASC Vers. 2

PROCEDURE FLEBOLOGICHE AMBULATORIALI O IN DAY-SURGERY : ASPETTI MEDICO LEGALI FERRARA OTTOBRE 2016

Dr. Daniela Guidolin. U.O.C. di Chirurgia Direttore Prof. Mauro Frego Este - Monselice

RUOLO DEL LASER ENDOVASCOLARE ELVeS NEL TRATTAMENTO DELLE ULCERE FLEBOSTATICHE DEGLI ARTI INFERIORI

SCLEROTERAPIA ECOGUIDATA CON MOUSSE

L' ECOCOLORDOPPLER VENOSO DEGLI ARTI INFERIORI APPLICAZIONI E METODI. Dott. TSRM Stefano Di Mase specialista in ecografia-ecocolor doppler

TRATTAMENTO MINI INVASIVO CON SCLEROMOUSSE DI VENE VARICOSE DEGLI ARTI INFERIORI

Nato a Pescara il ed ivi residente in Vle Riviera 285,ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia il con voti 110/110 e lode.

Cause e trattamento delle varici recidive degli arti inferiori

SINDROME POST-FLEBITICA (SPF) CASI CLINICI

A. Farina, A. Riva L ECOSCLEROSI CON SCHIUMA DELLE VARICI. U.O.C. Chirurgia Vascolare Crema

La Visita Specialistica o l ecocolor-doppler?

CONGRESSO REGIONALE SIFCS NAPOLI CIRCOLO CANOTTIERI NAPOLI SETTEMBRE 2016

La Chirurgia Flebologica in Day-Surgery

ANEURISMA PRIMITIVO DELLA VENA FEMORALE COMUNE

Up todate in Flebologia Aggiornamenti 2014

La terapia compressiva nelle malattie venose

Partner: M. Perrin (France) GC Bracale (NA) MODERATORI C. Setacci (SI) C. Wittens (Belgium) 30 min.. O Sullivan (Ireland)

PROVE SEMEIOLOGICHE IN CORSO DI ESAME NON INVASIVO PER LO STUDIO DEL SISTEMA VENOSO DEGLI ARTI INFERIORI. Dr. C. Medini

NOTIZIE PREOPERATORIE LA CURA DELLE VARICI NOTI-

PROGRAMMA : Lezione Magistrale, relatore Dr. Domenico Corda ISTOLOGIA E ANATOMIA DELL ISTANGIO: la matrice interstiziale.

CORSO LABORATORIO DI FLEBOLOGIA CLINICA ECO COLOR DOPPLER VASCOLARE (CON SESSIONI APPLICATIVE PRATICHE)

REFERTAZIONE DEGLI ESAMI ERRORI DA EVITARE

CORSO LABORATORIO DI FLEBOLOGIA CLINICA ECO COLOR DOPPLER E TERAPIA (CON SESSIONI APPLICATIVE PRATICHE)

L articolazione sacro-iliaca può dare origine al dolore cronico lombare

CORSO LABORATORIO DI FLEBOLOGIA CLINICA ECO COLOR DOPPLER E TERAPIA (CON SESSIONI APPLICATIVE PRATICHE)

Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde

SISTEMA VASCOLARE ARTERIOSO

CORSO TEORICO-PRATICO DI FLEBOLOGIA CLINICA. SCLEROTERAPIA, COMPRESSIONE, CHIRURGIA

Ascendente o Discendente : cui prodest? Ermini Stefano

CORSO LABORATORIO DI FLEBOLOGIA CLINICA ECO COLOR DOPPLER E TERAPIA

La Trombosi venosa superficiale: satellite o componente della galassia TEV: dati preliminari dello studio ICARO

LE MALATTIE DELLA TIROIDE

LE STENOSI ANASTOMOTICHE DIGESTIVE TRATTAMENTI A CONFRONTO

SERVIZIO DI ANGIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE

INFORMAZIONI SULLA SALUTE IL VARICOCELE E LE SINDROMI D IPERTENSIONE PELVICA FEMMINILI

Up to date in Flebologia Aggiornamenti 2015


Criptorchidismo: Ecografia diagnostica

Varici recidive da neocrosse : è possibile prevenirle?

LA CURA DELLE VARICI CON IL LASER NOTIZIE PREOPERATORIE

LA CURA CHIRURGICA DELLE VARICI. Notizie preoperatorie

CONSENSO INFORMATO PER INTERVENTO CHIRURGICO DI AMPUTAZIONE DEL PENE E LINFOADENECTOMIA INGUINALE

Il punto sulla malattia varicosa Quando e come vanno trattate le vene varicose?

Alessandro Pezzoli U.O di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva Az. Osp. Sant Anna Ferrara

INDICE PRESENTAZIONE E CERIMONIA INAUGURALE XIII

L Eco Color Doppler (ECD) è, tra le metodiche non invasive, una delle più affidabili nella diagnosi della patologia stenoostruttiva

Complicanze in chirurgia laparoscopica

L occlusione intestinale: l apporto l gastroenterologo

LE VARICI NELLO SPORTIVO

VENE VARICOSE: COME AFFRONTARE IL PROBLEMA CHE COSA E LA PATOLOGIA VARICOSA

MANUALE DI ANGIOLOGIA PER LO STUDENTE DI MEDICINA ELEMENTI DI SCLEROTERAPIA

LA DAY SURGERY DEL FUTURO

XVII. CONGRESSO NAZIONALE COLLEGIO ITALIANO DI FLEBOLOGIA La clinica al centro. 3-5 Ottobre 2014 Firenze. Primo Annuncio INFORMAZIONI GENERALI

CRITERI GENERALI DI GRADUALITA DI APPRENDIMENTO

Fleboterapia rigenerativa ambulatoriale

VALUTAZIONE PER IMMAGINI

M O D E L L O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

CHIRURGIA MININVASIVA E BY PASS AORTO- CORONARICO: IL PRELIEVO ENCOSCOPICO DELLA VENA GRANDE SAFENA

CHIRURGIA DEL SISTEMA VENOSO PROFONDO

R N, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY; 2 P H D M D, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY.

Emorroidi: La terapia rigenerativa

CONSENSO INFORMATO PER PROCEDURA ENDOVASCOLARE CON RADIOFREQUENZA PER IL TRATTAMENTO DELLE VARICI

L ARTROPROTESI BILATERALE SIMULTANEA. Claudio C. Castelli. Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII Bergamo

Le caratteristiche antropometriche nei due gruppi non erano significativamente diverse.

La profilassi antitrombotica nel trattamento del paziente varicoso

6 a Conferenza Nazionale GIMBE Verso un approccio di sistema alla Clinical Governance

II UNIVERSITA DI NAPOLI CHIRURGIA PEDIATRICA

L IDROTERAPIA CARBOGASSOSA QUALE COMPLEMENTO RIABILITATIVO NEL TRATTAMENTO LASER DELL INSUFFICIENZA VENOSA SUPERFICIALE.

Linee guida regionali per la codifica della SDO-revisione Bologna, DICEMBRE 2010

Accreditamento ECM Crediti 7.1. Segreteria Organizzativa

PROFILASSI DELLE VARICI DEGLI ARTI INFERIORI IN GRAVIDANZA

Diagnosi della recidiva del morbo di Cushing

Complicanze FAV. Dott. T. Fidelio. S.C. Nefrologia ASLTO4 Ciriè

Aumenta, con l'autunno, il numero delle italiane che decidono di combattere

EFFICACIA DELLA PRECOCE RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO NEL TRATTAMENTO DELLA INCONTINENZA URINARIA POST PROSTATECTOMIA RADICALE

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è

Giugno 2013 DAVOS 2013 DUPLEX ARTI INFERIORI DUPLEX MEMBRES INFERIEURS. mercoledì, 31 luglio 13

I APRILE GIUGNO

L' ECOCOLORDOPPLER VASCOLARE APPLICAZIONI E METODI. Dott. TSRM Stefano Di Mase

INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA

Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali

Laparoscopia in Chirurgia di Parete: Quali Evidenze? Carlo Feo

Gambe sane e belle. Scleroterapia

RUOLO DELL ECOGRAFIA NELLA DIAGNOSI E NEL FOLLOW-UP DELLE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI

Malattia di Kienbock in età pediatrica: descrizione di un caso.

Parete dei Vasi (Arterie e Vene)

INSUFFICIENZA CELIACO MESENTERICA CRONICA (ICM).

M.Apperti, M.D. Della Rocca, S. Apperti, P.Atelli, A. Molisso, L. Goffredi

PATOLOGIA DEL SISTEMA VENOSO

Transcript:

CONGRESSO NAZIONALE DEL TRENTENNALE SIFL FERRARA PALAZZO DELLA RACCHETTA 20-21-22 OTTOBRE 2016 PRESIDENTE CONGRESSO PROF. VINCENZO GASBARRO PRESIDENTE NAZIONALE SIFL PROF. PAOLO TONDI TRATTAMENTO SCLEROTERAPICO DELLE RECIDIVE DI CROSS DOTT. WALTER M. PACELLI CASERTA

RECIDIVA VARICOSA Una recidiva viene definita come la presenza di vene varicose in un arto precedentemente operato per varici Perrin M. Recurrent varices after surgery ( REVAS) a consensus document. Cardiovasc. Surg. 2000; 8: 233-245 Per recidiva varicosa si intende la ricomparsa di vene varicose in un territorio precedentemente trattato. IFC GUIDELINES: Intern. Ang. 2005

Uno dei problemi più importanti nella chirurgia delle varici è rappresentato dalle recidive, con percentuali, secondo le varie casistiche, che possono arrivare al 65% a 5 anni dall intervento, ma la letteratura fornisce dati quanto mai vari circa la percentuale di recidive dopo chirurgia. Wong 2003 - Eur. J. Endovasc. Surg.

*Class 1996: studio prospettico a quattro anni dopo crossectomia e legature multiple: 25% *Jones 1996: studio randomizzato a due anni dopo crossectomia isolata: 43% a due anni dopo crossectomia e stripping: 25% *Puppinck 1996: studio retrospettivo dopo stripping, recidive che dopo 6-20 anni conducono a reintervento: 20%-40% *Fischer 2000: studio retrospettivo dopo crossectomia tecnicamente ben eseguita, dopo 34 anni ( controllo ECD) recidive: 60%

RECIDIVE DELLA CROSSECTOMIA + STRIPPING Tasso: 20% 80 % (20%-50% a 5 aa 50%-80% a 20 aa) M. Lauseker 2008 AUTORE ANNO CASI FOLLOW-UP METODO TASSO Rivlin S. 1975 1708 5-10 aa clinico 6 % Royle J.P. 1986 367 5 aa clinico 18 % Fischer R. 2001 125 34 aa Clin./ EcoD 48-60 % Van Rij A M 2003 137 5 aa Clin./ EcoD 47-93 % Kostas T. 2004 113 5 aa clinico 25 % Winterborn J 2004 133 11 aa clinico 62 % Allegra C. 2007 1326 5 aa EcoD 25 %

% REVAS A 5 ANNI 27.4% 29% 51,7% MERCHANT 2005 KOSTAS 2004 VAN RIJ 2003 RADIOFREQUENZA CHIRURGIA TRADIZIONALE % REVAS A 1 ANNO EVLA 5.8%- RF 4.8%- FOAM 16.3%- CHIR. 4.8% BMJ 2011

CAUSA DELLE VARICI RECIDIVE Perrin M. Phebologie 1996: 49 (4); 453-460 Gruppo 1: crossectomia della safena interna e della safena esterna o legatura perforante non corretta Gruppo 2: errore di tattica: insuccesso nella corretta identificazione della patologia iniziale Gruppo 3: evoluzione della malattia Gruppo 4: varici residue Gruppo 5: chirurgia non convenzionale Gruppo 6: insufficienza venosa profonda.

CAUSA RECIDIVA ERRORI TECNICO TATTICI 1 -TRATTAMENTO INIZIALE INADEGUATO O INCOMPLETO 55%-70% MANCATA IDENTIFICAZIONE DI TUTTE LE VENE INCOMPETENTI DIAGNOSI PREOPERATORIA INADEGUATA ( ECD E CARTOGRAFIA) EVOLUZIONE MALATTIA - NEO VASCOLARIZZAZIONE 2 PROGRESSIONE DELLA MALATTIA CON SVILUPPO DI VARICI IN VENE PRECEDENTEMENTE SANE 20%-25% 3 NEOANGIOGENESI NELLA ZONA SEDE DI PRECEDENTE STRIPPING O LEGATURA 5%- 25% KOSTAS T. e al. Eur. J. Endovascular Surg 2004

SEDE ( SORGENTE ) DEL REFLUSSO GIUNZIONE SAFENO FEMORALE 47% PERFORANTI DI GAMBA 43% PERFORANTI DI COSCIA 30% GIUNZIONE SAFENO POPLITEA 25% PELVI 17% VENE GASTROCNEMICHE 9% PERFORANTI FOSSA POPLITEA 5% NESSUN REFLUSSO DOCUMENTABILE 10% M.R. PERRIN J. MALADIE VASC. 2006

ECOCOLORDOPPLER E RECIDIVE CROSS a) GIUNZIONE SF COMPLETAMENTE INTATTA E NON TRATTATA b) MONCONE SAFENICO LUNGO CON COLLATERALI DELL ARCO ( CAVERNOMI INGUINALI) O CON VGS ACCESSORIA INCONTINENTI OPPURE COLLATERALI SAFENICHE ANOMALE ( FALSA RECIDIVA- VARICI RESIDUE) c) NEOANGIOGENESI ALLA CROSSE CON O SENZA TRONCHI VENOSI ECTASICI IN COMUNICAZIONE DIRETTA CON LA VENA FEMORALE COMUNE d) REFLUSSI PELVI PERINEALI ( ANASTOMOSI VENOSE EXTRAFEMORALI CON VENA ILIACA INTERNA (PUDENE GLUTEE) O CON PARETE ADDOMINALE (SPESSO DA VENE GONADICHE) O PERFORANTI DI COSCIA

RECIDIVA VARICOSA NEOVASCOLARIZZAZIONE Fisher R, Linde N et al. Late recurrent saphenofemoral junction reflux after ligation and stripping of the greater saphenous vein. J Vasc Surg 2001;34:236-40 A: assenza di recidiva B1: recidiva giunzionale a tipo groviglio B2: recidiva giunzionale a lume singolo C: recidiva circumgiunzionale

EVOLUZIONE DELLA MALATTIA Recidive per evoluzione o progressione della malattia varicosa. Non si riconoscono dati scientifici certi concernenti i meccanismi responsabili di tale evoluzione ma osservazioni cliniche suggeriscono come fattori predisponenti: sesso, ereditarietà, fattori ormonali (gravidanza e terapia estro-progestinica), attività occupazionale e sportiva, abito nutrizionale, insufficienza venosa profonda The causes of recurrent varicose veins still remain a mistery.? Winterborn RJ, Foy C et al. Causes of varicose vein recurrence: Late results of a randomized controlled trial of stripping the long saphenous vein. J Vasc Surg 2004; 40:634-9.?

II CORSO IRPINO IN TEMA DI DIAGNOSTICA VASCOLARE AVELLINO 16-18 OTTOBRE 2003 ECOSCLEROSI LA TECNICA, LA MOUSSE

CRITERI DI SELEZIONE E METODO Trattamento di 48 pazienti con mousse preparata con metodo Tessari. Mezzo di sclerosi: sodio teradecilsolfato (STS) % - 0,5% al 3%. ECD: studio asse superficiale e asse venoso profondo. Flusso retrogrado safenico associato a reflusso su collaterali assiali ( 22 p.) o solo reflusso su collaterali assiali (14 p.) o Recidive giunzionali (12 p.). Calibro varici compreso tra 5 mm e 20 mm Tecnica usata iniezione dall alto verso il basso sotto ecoguida (se vasi safenici) a circa 3-10 cm dalla crosse. Follow up di sei mesi

RISULTATI Obliterazione di tutti i distretti venosi ( in alcuni casi l obliterazione è stata parziale con flusso anterogrado e calibro della vena ridotto). Sintomatologia soggettiva (stanchezza, pesantezza, edema, crampi notturni, etc.) assente /migliorata. Nei tre p. con episodi di varicoflebite è residuata una iperpigmentazione.

CONCLUSIONI In attesa di un follow up più lungo riteniamo che il trattamento con la schiuma sclerosante sia un promettente progresso nella terapia della malattia varicosa non solo per i vantaggi poc anzi esposti ma anche perché la eventuale ricanalizzazione del vaso trattato non dovrà essere considerata un insuccesso, in quanto lo scopo della terapia è quello di controllare una malattia caratterizzata da una ineluttabile evolutività che nemmeno il trattamento chirurgico può inibire in modo definitivo. La ricerca di metodi efficaci, poco aggressivi e di poco costo deve essere correntemente esteso a tutti i campi della medicina

LINEE GUIDA SULLA SCLEROMOUSSE STS (VASA 2008) Tabella XI : concentrazioni di STS / indicazioni liquido 0,2% 0,5% 1% 2% 3% GSV (+) + + ++ SSV (+) ++ + + Trib (+) + ++ (+) RecVV + ++ ++ ++ PerfVV + ++ ++ (+) REtV ++* ++* +* +* Tel ++** +** Note : le concentrazioni date si riferiscono al STS liquido che deve essere trasformato in mousse sclerosante. Le informazioni si basano sulla esperienza di 6 esperti ++ indica che che la maggioranza degli esperti prepara la mousse con queste indicazioni + indica che la mousse è usata dagli esperti ma meno frequentemente che ++ (+) indica che la mousse è usata solo da pochi o alcuni esperti o raramente *la maggioranza non raccomanda la scleroterapia con STS per le RetV. Se viene usata la scleroterapia è fatta con STS, la concentrazione preferita è di 0,2%.0,5 e 1% sono usate meno frequentemente ** la scleroterapia con mousse di sts su Tel non è raccomandata. Se viene effettuata la concentrazione è di 0,2%

LINEE GUIDA SULLA SCLEROMOUSSE POLI (VASA 2008) TABELLA IX : concentrazioni di polidecanolo/indicazioni liquido 0,25% 0,5% 1% 2% 3% 4% GSV + ++ ++ SSV + ++ + Trib ++ RecVV (+) ++ + PerfV (+) ++ ++ (+) RetV (+ ) (+) ++ + + Tel ++* (+)* (+)* VVM + ++ + Note : le concentrazioni date si riferiscono al polidocanolo liquido che deve essere trasformato in mousse sclerosante ++ indica che la maggior parte degli esperti lo usa per preparare la mousse per queste indicazioni + indica che è usato dagli esperti, ma meno frequentemente che ++ (+) indica che è usato da alcuni o pochi esperti o raramente ++* per la scleroterapia di teleangectasie con polidecanolo si raccomanda di usare prima agenti sclerosanti liquidi (+)* se è usata la mousse, si raccomanda di usare piccole quantità di mousse dello 0,25%, fino a 0,5%

LINEE GUIDA SULLA SCLEROMOUSSE (VASA 2008) Tabella XV : definizione / grado degli effetti terapeutici della scleroterapia con mousse 2 SUCCESSO PIENO 1 SUCCESSO PARZIALE NO REFLUSSO REFLUSSO < AD 1 SEC. 0 INSUCCSSO REFLUSSO > 1 SEC. O INVARIATO RILIEVI AL DUPLEX PATOLOGIA SINTOMI a) completa sparizione della normalizzata Assenti/ vena trattata migliorati o corda fibrosa ( corda ecogenica che non può essere al posto della vena trattata) b) completa occlusione (incompressibilità ) del segmento di vena trattato c) apertura del segmento di vena trattato con riduzione del diametro e flusso anterogrado Non Compressibilità parziale e parziale occlusione del segmento di vena trattato e riduzione del diametro Apertura completa (o incompleta e / o invariata nel diametro Normalizzati o migliorati (per esempio varice visibile ridotta) Invariati o peggiorati Assenti/ migliorati Invariati/ peggiorati

ESPERIENZA PERSONALE ECD Cr. S-F incompleta con moncone safenico di 2-4 cm. e valvola ostiale incontinente: (15%) Cr. S-F con moncone safenico a raso femorale comune, con reflusso valvola femorale e varici inguinali: (12%) Cr. S-F con safena interna intatta ( doppia safena?): (10%) Cr. S-F con neo crosse e reflusso su safena accessoria: (13%) Cr S- F Recidiva inguinale da reflusso pelvico- perineale- add. : (16%) Neoangiogenesi alla crosse (20%) Riabitazione safena dopo crossotomia: ( 6%) Varici inguinali o da reflusso linfonodale o dove non è stato possibile individuare la sorgente: ( 8%)

MATERIALI E METODO Studio emodinamico in orto e in clino: necessario Ecocolor doppler con sonde lineari da 5-7,5-13 Mhz. *P. disteso arto extraruotato con modica flessione della gamba sulla coscia; arto leggermente sollevato di circa 40 cm. dal piano del letto. *Preparazione della mousse con metodo Tessari utilizzando il Polidocanolo o il Tetradecil solfato Sodico, concentrazione usata dallo 0,25% -3% POLI - 0,2 % al 3% TDS. *Visualizzazione della recidiva inguinale e disinfezione tratto cutaneo *Ecosclerosi o sclerosi diretta ( prossimalmente) varici recidive (siringa terumo da 5 ml e ago da 21 - da 23 G- da 25 G e/o butterfly da 23-25 G) con angolo della sonda tra 75 e 110 fino a incontrare l interferenza costituita dalla punta dell ago. *Posizione sdraiata dopo iniezione circa 15-20 min. *Collant elastocompressivo di I -II classe ( compressione selettiva su varici soprafasciali di coscia e di gamba-bendaggio anelastico adesivo all ossido di zinco ) *Controllo con nuova seduta dopo 7-15 giorni

Farmaco sclerosante - aria rapporto 1:4 Intervallo sedute: 7-15 giorni Numero sedute: media 3 Volume medio per puntura 4 ml - massimo volume per puntura: 8 ml Volume massimo di schiuma per arto ( iniettato in una o più iniezioni ): 10 ml Volume massimo di schiuma per sessione (iniettato in una o nei due arti ): 10 ml Concentrazioni usate 0,2%- 0,5%- 1%- 2%-3% a seconda del diametro delle vene Controlli con ECD: dopo ogni seduta, a sei mesi e a un anno; controlli successivi ogni otto mesi

AGENTE SCLEROSANTE E % 3-4 mm 0,5%**Poli 0,2%0,5%Tdss 5-6 mm 0,5%* Poli 0,5%-1%**Tdss 2%*Tdss 7-8 mm 1%* Poli 1%**Tdss 2%* Tdss 9-10 mm 1%* Poli 2%**Tdss - Poli 3%**Tdss- Poli > 10 mm 3%** Tdss- Poli 3%* Poli

COMPLICANZE Crisi lipotimica 2 p. Emicrania 4 p. Disturbi visivi (scotomi fosfeni- amaurosi fugace) 6 p. Varicoflebiti 5 p. Pigmentazione residue 5 p. N.B. tali complicanze sono presenti anche nella scleroterapia classica con liquido, resi più evidenti dal vettore gassoso. Sono più frequenti se: **Pervietà forame ovale **Ecosclerosi praticata velocemente ** Quantità elevate di farmaco iniettato ** Precoce mobilizzazione

PERCHE LA MOUSSE NELLE RECIDIVE VARICOSE? TERAPIA CHIRURGICA E RECIDIVA VARICOSA Impatto sul SSN: Impatto sul paziente: maggiore impiego di risorse preoccupazione-insoddisfazione Impatto sull operatore: nuovo intervento (revisione cross - cavernoma - varici anarchiche - varici dove la sorgente del reflusso non è individuabile ). Semplicità Rapidità delle sedute Ripetibilità Basso costo Nessuna anestesia Praticabile ovunque Immediata ripresa lavorativa e della vita di relazione Minor impatto per il paziente Ottimi risultati clinici ed estetici

CONCLUSIONE Non dimentichiamo che lo scopo del trattamento è quello di controllare una malattia caratterizzata da una ineluttabile evolutività, che nemmeno un nuovo intervento chirurgico può debellare in modo definitivo. Riteniamo che Il trattamento con foam della recidiva varicosa giunzionale, sia una alternativa molto semplice e valida a qualsiasi intervento. E importante precisare, che una eventuale ricanalizzazione dei vasi trattati, non deve essere mai considerata un insuccesso, in quanto non si accompagna necessariamente, né alla ricomparsa della vena, né tantomeno, al reflusso e/o al grado di reflusso prima esistente (validità estetica e clinica).

AGE, SI QUID AGIS Periandro: Ottima è la misura, a noi il compito di trovarla Grazie per la cortese attenzione

e) REVERSE FLOW DA VENE ADDOMINALI SOTTOCUTANEE f) VENE PERFORANTI INCONTINENTI E SCOMPESATE g) VENE TRIBUTARIE SAFENICHE INCONTINENTI h) VARICI EXTRASAFENICHE i) NEOVASCOLARIZZAZIONE NEL LETTO SAFENICO OPPURE VENA SAFENA RESIDUA (PERSISTENZA, POSIZIONE SOTTOCUTANEA O SOTTOFACIALEE SUE INTERCONESSIONI CON SISTEMA SUP. E/O PROF. )