1. La natura e l oggetto del giudizio d appello pag. 9 2. L appello principale e l appello incidentale pag. 12 2.1. Tempestività e tardività dell appello incidentale pag. 12 2.1.1. Segue: alcune questioni in tema di appello incidentale tardivo pag. 14 2.1.2. Segue: gli effetti della dichiarazione di improcedibilità dell appello principale sull appello incidentale tardivo pag. 16 2.1.3. L appello incidentale condizionato pag. 16 2.2. I motivi specifici di impugnazione pag. 19 2.2.1. Il grado di specificità dei motivi pag. 20 2.2.1.1. Segue: il richiamo per relationem a precedenti scritti difensivi pag. 21 2.2.2. Le conseguenze sull impugnazione in caso di mancanza o di genericità dei motivi pag. 21 2.2.3. Omessa motivazione, motivazione incongrua, inadeguata, insufficiente pag. 22 2.2.4. Motivazione concorrente, coordinata, incidentale, dubbiosa pag. 22 2.2.5. Argomentazioni svolte ad abundantiam pag. 22 2.2.6. La correzione dell errore materiale pag. 23 2.2.7. Motivi di carattere processuale pag. 23 2.2.8. Motivi di carattere istruttorio pag. 28 2.2.9. Motivi di fatto: la mancata valutazione delle prove acquisite pag. 28 2.2.10. Motivi riguardanti la CTU pag. 29 2.3. La riproposizione delle domande e delle eccezioni ex art. 346 c.p.c. pag. 29 2.3.1. Il significato della locuzione non accolte pag. 29 2.3.2. L onere di riproposizione delle istanze istruttorie pag. 31 2.3.3. L onere di riproposizione in caso di contumacia della parte vittoriosa pag. 32 2.4. La c.d. acquiescenza qualificata pag. 34 3
2.4.1. Il potere del giudice di appello di qualificare giuridicamente il fatto pag. 35 2.5. Conclusioni pag. 36 3. I provvedimenti appellabili pag. 37 3.1. L errore del giudice sulla forma del provvedimento adottato o sull azione esercitata pag. 37 3.1.1. In particolare: l errore in tema di opposizioni alla esecuzione e agli atti esecutivi pag. 39 3.2. L appello avverso le sentenze non definitive pag. 39 3.3. L appello unico avverso più sentenze pag. 40 4. Questioni comuni a tutte le parti pag. 41 4.1. La legittimazione ad impugnare e a ricevere l impugnazione pag. 41 4.1.1. Gli effetti della morte della parte sulla notificazione della sentenza e della impugnazione pag. 41 4.1.2. Gli eventi che colpiscono le società commerciali pag. 43 4.1.3. La successione a titolo particolare pag. 44 4.1.4. Il raggiungimento della maggiore età pag. 44 4.2. L interesse ad appellare pag. 46 4.3. Lo jus novorum in appello pag. 47 4.3.1. Il divieto di nuove domande pag. 47 4.3.2. Il divieto di nuove eccezioni pag. 49 4.3.2.1. Come si stabilisce se una eccezione è in senso stretto o in senso lato pag. 49 4.3.2.2. Le condizioni affinché il giudice possa rilevare una eccezione in senso lato; se sia sufficiente che il fatto sia acquisito, oppure se occorre che sia allegato pag. 53 4.3.2.3. Se le eccezioni in senso lato proponibili in appello possano consistere anche in allegazione di fatti nuovi, oppure se i fatti debbano essere già stati allegati in primo grado pag. 54 4.3.2.4. Il termine ultimo per sollevare una 4
eccezione in senso lato in appello pag. 54 4.3.3. Il divieto di nuove prove pag. 55 4.3.3.1. Le prove rilevanti che senza colpa non si è potuto chiedere o produrre in primo grado pag. 55 4.3.3.2. Le nuove prove indispensabili pag. 56 4.3.3.3. I termini e le forme per la proposizione delle nuove prove pag. 57 4.3.3.4. La produzione di documenti irritualmente prodotti in primo grado pag. 57 4.3.3.5. La produzione del fascicolo di primo grado restituito in violazione dell art. 169 c.p.c. pag. 57 4.3.3.6. La produzione di sentenze rese in altri giudizi pag. 58 4.3.3.7. La consulenza tecnica in appello pag. 58 4.3.3.8. La richiesta di informazioni ex art. 213 c.p.c. pag. 58 4.3.3.9. L istanza di esibizione dei documenti ex art. 210 c.p.c. pag. 58 4.3.3.10. La querela di falso pag. 58 4.3.3.11. La rinnovazione dell attività istruttoria pag. 58 4.3.3.12. L ammissione e l assunzione delle prove in appello pag. 58 4.4. L onere della prova e di contestazione in appello pag. 60 4.4.1. L onere della prova in appello pag. 60 4.4.2. L onere di contestazione in appello pag. 61 5. La posizione dell appellante principale pag. 63 5.1. I termini per proporre appello pag. 63 5.1.1. Segue: alcune questioni sul termine lungo pag. 64 5.1.2. Segue: alcune questioni sul termine breve pag. 65 5.2. La forma dell atto introduttivo in particolare l errore sulla forma pag. 67 5.3. Il contenuto dell impugnazione pag. 68 5
5.3.1. I requisiti dell atto di citazione in appello pag. 68 5.3.1.1. Segue: l individuazione del giudice competente e l eventuale errore pag. 68 5.3.1.2. Segue: l esposizione sommaria dei fatti pag. 69 5.3.1.3. Segue: i motivi specifici di impugnazione; rinvio pag. 69 5.3.1.4. Segue: l avvertimento in ordine alle decadenze ex artt. 38 e 167 c.p.c. pag. 69 5.3.2. La procura alle liti pag. 70 5.3.3. I vizi della citazione e la loro sanatoria pag. 71 5.4. La notificazione della citazione in appello pag. 72 5.4.1. Il luogo di notificazione dell appello: i criteri di cui all art. 330 c.p.c. pag. 72 5.4.1.1. Elezione di domicilio o dichiarazione di residenza nella sentenza notificata pag. 72 5.4.1.2. Mancata notificazione della sentenza o mancata elezione di domicilio o dichiarazione di residenza pag. 73 5.4.1.3. Notifica al procuratore: impossibilità di portare a termine la notifica pag. 74 5.4.1.4. Gli effetti della morte del procuratore sulla notificazione della sentenza e della impugnazione pag. 75 5.4.1.5. Notifica collettiva e impersonale agli eredi pag. 76 5.4.1.6. Mancanza di elezione di domicilio, di dichiarazione di residenza e dopo un anno dalla pubblicazione della sentenza pag. 76 5.4.2. I principi sulla scissione degli effetti della notificazione pag. 76 5.5. La costituzione in giudizio dell appellante pag. 76 5.5.1. Le forme e i termini per la costituzione pag. 76 5.5.2.1. Segue: la costituzione a mezzo velina pag. 78 5.5.2. Il fascicolo di parte pag. 78 6
5.5.3. Il deposito della sentenza di primo grado pag. 80 5.5.4. Le conseguenze in ordine alla mancata o tardiva costituzione dell appellante pag. 80 6. La posizione dell appellato pag. 82 6.1. Il contenuto della comparsa di costituzione e risposta pag. 82 6.2. La costituzione dell appellato pag. 82 6.3. Gli effetti della costituzione tardiva dell appellato pag. 83 6.4. La procura alle liti in caso di appello incidentale pag. 83 6.5. Il fascicolo di parte dell appellato pag. 84 7. Il litisconsorzio e l intervento in appello pag. 85 7.1. Il litisconsorzio in appello pag. 85 7.2. L intervento in appello pag. 86 8. La trattazione della causa in appello pag. 89 8.1. I presupposti e il contenuto dell inibitoria pag. 89 8.1.1. Il procedimento pag. 91 8.2. La fase decisoria pag. 91 8.2.1. La precisazione delle conclusioni pag. 92 8.2.2. Il contenuto delle comparse conclusionali e delle memorie di replica pag. 92 8.2.3. Le sentenze di inammissibilità e di improcedibilità dell appello pag. 93 8.2.4. La conferma e la riforma della sentenza di primo grado pag. 95 8.2.5. Le pretese restitutorie pag. 95 8.2.6. La regolazione delle spese di lite pag. 95 8.2.7. La rimessione al giudice di primo grado pag. 95 8.3. L estinzione del giudizio di appello pag. 98 9. L appello avverso le sentenze pronunciate dal giudice di pace secondo equità pag. 99 9.1. La determinazione del valore della causa pag.101 9.2. Le sentenze del Giudice di pace sulla competenza pag.103 7
9.3. I principi regolatori della materia pag.105 10.2. La forma e il contenuto dell atto introduttivo pag.107 9.4. Le caratteristiche del giudizio di appello de quo pag.106 10.3. L istruttoria in appello e il provvedimento conclusivo pag.108 10. L appello nel processo sommario di cognizione pag.107 11. L appello nel rito del lavoro pag.109 10.1. I termini per appellare pag.107 L AUTORE MIRCO MINARDI Avvocato, è direttore responsabile del blog www.lexform.it. Studioso di diritto e procedura civile. Relatore in convegni, seminari e conferenze, anche telematiche. Autore di pubblicazioni giuridiche. 8