Ottomilaseicentocinquantacinq ue (8655)

Documenti analoghi
Figura 134. Iscrizioni e saldo 'avviamenti/cessazioni': circoscrizione di Sesto S. Giovanni,

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

B1 PIL PRO CAPITE E PRODUTTIVITÀ: LA POSIZIONE DEL NORD EST RISPETTO ALL ITALIA

Le prospettive di lavoro

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

Iscrizioni e saldo 'avviamenti/cessazioni': circoscrizione di Melzo,

STATO E PROSPETTIVE DELLA PSICOLOGIA:

Movimento turistico complessivo Liguria - arrivi

Il parco veicolare a Bologna. Dati al

LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE GIOVANILE

RAPPORTO SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE

In Italia la percentuale di persone con un lavoro regolare è in media del 60%, con un evidente gradiente nord-sud [figura 1].

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014

Il tuo quartiere sotto la lente di ingrandimento

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

La popolazione toscana al 1 gennaio marzo 2014

Il territorio, i suoi abitanti e la loro mobilità Salvio Capasso

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Masterplan Città di Castello smart Scheda: demografia Versione 1.1 (maggio 2014)

STUDIO CONOSCITIVO TRAPIANTI: UN IMPORTANTE PROSPETTIVA DI VITA

Lombardia Statistiche Report

IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI PIACENZA NEL 2015 SULLA BASE DELLA RILEVAZIONE CONTINUA SULLE FORZE DI LAVORO ISTAT

PROVINCIA DI BARLETTA - ANDRIA - TRANI Settore 9 Cultura, Sport, Turismo e Politiche Sociali

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

4 PRINCIPALI DATI STATISTICI 4.1 DEMOGRAFIA E DENSITÀ SUPERFICIE E DENSITÀ ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE 5

BILANCIO DEMOGRAFICO 2010 La popolazione del Piemonte nel 2010

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster

Decessi droga correlati

Informazioni Statistiche N 1/2014

Muoversi nella Città Metropolitana milanese: comportamenti, territori, reti di trasporto. Franco Sacchi - Direttore del Centro Studi PIM

azioni strategiche che l Amministrazione può mettere in campo azioni tattiche che possono contraddistinguere l operato dei soggetti privati

FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI

I residenti a Firenze al 30 settembre 2014 sono di cui stranieri. Dall inizio dell anno sono aumentati di unità.

COMPRAVENDITE DI IMMOBILI A USO ABITATIVO IN CAMPANIA numero

posizione occupazionale dei laureati del nuovo ordinamento esattamente a 1 anno dal a laurea fotografia»

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Comunicato stampa. Ufficio stampa Consiglio nazionale dei commercialisti Mauro Parracino

Valutazioni e raccomandazioni

Lavoro News # 11 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila

Si prevede infine una diminuzione della produttività del lavoro, pari al 2,9%, passando da 56,8 a 55,2 migliaia euro nel periodo considerato.

L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013

Unione dei Comuni Valle del Savio

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE

BILANCIO DEMOGRAFICO 2009 La popolazione del Piemonte nel 2009

BEAUTY TREND WATCH Agosto 2016 LA NEWSLETTER DEL CENTRO STUDI E CULTURA D IMPRESA

8. Occupazione e forze di lavoro

I borghi più belli d Italia

Censimento della popolazione

INDAGINE CONGIUNTURALE SUI SERVIZI (Consuntivo anno 2012 Previsioni anno 2013)

XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007

QUALE INFLAZIONE È DAVVERO IN ARRIVO?

Osservatorio & Ricerca

Territorio: capitale da rigenerare

L evoluzione economica e occupazionale del Piemonte orientale nel contesto regionale

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE

Economia Politica e Istituzione Economiche

Iscrizioni e saldo ' avviamenti/cessazioni': circoscrizione di Carate Brianza,

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

R A P P O R T O A N N U A L E

PUMS per Milano Gli scenari economici

L EVOLUZIONE DEI PUBBLICI ESERCIZI NEI CENTRI STORICI

I numeri della pratica sportiva in Italia Giovedì 23 Febbraio 2017 Salone d Onore del CONI - Foro Italico - Roma

Primi per cosa? Una nota sulla dinamica delle esportazioni italiane

Figura 39 Distribuzione della popolazione al 2002 sul territorio regionale. Fonte: Istat. Densità abitativa. ab per kmq

Fondazione Nord Est Settembre 2012

LA DOMANDA ABITATIVA NEL VENETO

Primi per cosa? Una nota sulla dinamica delle esportazioni italiane

2.7. Circoscrizione di Magenta

IMU: LA PROPOSTA DEL PD? UN ESPROPRIO PROLETARIO!

LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE AL 1 GENNAIO 2007 IN ITALIA ED A FAENZA UN CONFRONTO

POPOLAZIONE TOTALE POPOLAZIONE UNDER 65 POPOLAZIONE DI CUI POPOLAZIONE OVER 80

Dati Istat: Il mercato del lavoro in Molise.

ENTRATE E SPESE NEI BILANCI DELLE REGIONI A STATUTO ORDINARIO. Maria Flavia Ambrosanio

avviamenti a tempo indeterminato

PA Trento. Tasso di fecondità totale (numero di figli per donna) di cittadine italiane e di cittadine straniere residenti - Anni

Quale scenario per le imprese nel 2011? Produzione, consumi, lavoro, assetti organizzativi aziendali. Padova, 23 ottobre 2010

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2015)

C. 28 Attività Manifatturiere: fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca i

INDICE RASSEGNA STAMPA Presentazione Dossier Regione Trentino 22 giugno 2011

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia

Sistema Informativo Statistico DEMOGRAFIA. Marche popolazione - A nno 2012

NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE. La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce

Analisi degli acquisti online di prodotti di Cosmetica

I turisti stranieri in Emilia-Romagna

Edizione 2015/I Focus su target di popolazione: Segmento Top

Trend storico i viaggiatori. Il turismo internazionale in Lombardia e a Milano Caratteristiche e spesa L ITALIA E IL TURISMO INTERNAZIONALE

Capitolo 3 - Mercato del lavoro

Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 11/12 X / 1

Come si può misurare l'efficacia educativa di una scuola di II grado?

Dossier 6 La situazione delle famiglie con riguardo agli affitti e ai mutui per la casa

Lavoro News # 8 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

RAPPORTO CISL SULLA TASSAZIONE IN PIEMONTE

Il censimento della popolazione straniera

NUMERO AZIENDE E DIMENSIONI AZIENDALI: UN AGRICOLTURA FRAMMENTATA 1*

Il Quadro demografico della città di Messina

Transcript:

Ottomilaseicentocinquantacinq ue (8655) 8655. E il numero di iscrizione dell ultimo iscritto, a oggi, dell Ordine degli Psicologi del Veneto. Ottomilaseicentocinquantacinque psicologi abilitati negli anni nella sola Regione Veneto. Alcuni (pochi) sono trasferiti, deceduti, pensionati. Ma la grandissima parte è attiva sul mercato professionale: per capire il trend, basti dire che nei soli ultimi dodici anni il numero netto è aumentato di 5.200 unità circa. Ma sono tanti o pochi, 8.655 psicologi abilitati in una Regione come il Veneto? Secondo qualunque valutazione proporzionale, di trend e di occupazione, lo possiamo valutare come un numero enorme, ed ancora in rapida crescita. Vediamo infatti lo scenario nazionale. In tutta Italia, vi erano nel 1999 circa 27.000 psicologi abilitati. Oggi, in meno di 15 anni, siamo passati ad essere circa 85.000: siamo più che triplicati. Rispetto alla popolazione generale (60 milioni di abitanti), a livello nazionale vi è quindi oggi un rapporto di 1 psicologo ogni 705 Ma in Veneto, i numeri sono ancora più preoccupanti. Il numero degli iscritti all Ordine del Veneto ha infatti una curiosa particolarità: nel corso degli anni, con minimi scostamenti, è sempre stato vicinissimo al 10% degli iscritti nazionali ma su una popolazione regionale di soli 4.800.000 abitanti (e quindi inferiore al 10% della popolazione nazionale). Dunque, in Veneto, anche per via del polo formativo di

Padova con tutti i suoi assetti universitari e le numerose scuole di specializzazione (ne parleremo meglio in un prossimo articolo), il rapporto proporzionale è ancora peggiore del dato nazionale: abbiamo infatti circa 1 psicologo ogni 554 La (s)proporzione non può sfuggire nemmeno a una lettura distratta: uno psicologo ogni 500-600 abitanti è infatti un numero assolutamente superiore a qualunque proporzione internazionale; e in certe realtà territoriali (Padova in primis), lo squilibrio demografico è ovviamente ancora più netto. Seppur esempio particolare, nel solo Comune di Padova risultano infatti iscritti all Ordine ben 1.262 psicologi, a fronte di 204.867 abitanti: ovvero 1 psicologo abilitato ogni 162 abitanti! Se è pur vero che molti dei colleghi residenti a Padova non esercitano necessariamente nel territorio urbano, 1 su 162 rimane una proporzione che si commenta da sola, rispetto alle reali possibilità occupazionali dell area territoriale di riferimento. Del resto, Padova è record nazionale di Psicologia anche rispetto ad altre realtà urbane con grandi numeri di psicologi: ad esempio, anche nel Comune di Milano (capitale economica e dei servizi d Italia, con ben 3 storiche Facoltà di Psicologia, più altre 3 Facoltà site in città vicine) il rapporto numerico è molto elevato; ma comunque in media è solo di 1 psicologo su 325 abitanti (ovvero, la metà di quello di Padova ). Ma questi numeri, che senso assumono in prospettiva più ampia? Un senso molto preoccupante. A livello orientativo, la media europea è infatti di circa 1 psicologo ogni 2400 abitanti (il dato è derivato dal gross number degli psicologi rappresentati in ambito EFPA vs. la popolazione europea complessiva; il dato è però ottimistico,

perché l EFPA rappresenta anche gli psicologi della Russia, la cui popolazione non è abitualmente computata nella popolazione europea): un numero molto più equilibrato. Oltreoceano, nella patria storica della psicologia professionale, la proporzione è simile: l APA (American Psychological Association) Statunitense ha infatti circa 137.000 iscritti, rispetto a una popolazione nazionale di 314 milioni di abitanti; un rapporto di 1 psicologo ogni 2291 Se quindi l Italia ospita già da sola quasi un terzo di tutti gli psicologi Europei (nonostante la nostra popolazione generale sia meno di un decimo di quella Europea) il Veneto ha circa il quadruplo di densità di psicologi/popolazione in confronto con la media europea o statunitense, arrivando anche a picchi di densità quattordici volte maggiore in alcune specifiche aree urbane. Un dato che ci deve davvero far riflettere (Ah, a proposito: l APA gestisce un bilancio di 115 milioni di dollari, rispetto ai circa 18-20 milioni di euro degli Ordini degli Psicologi italiani messi insieme; una buona quota di questi milioni di dollari l APA li investe in grandi programmi strategici di sostegno, formazione e sviluppo della professione psicologica negli USA. Fornisce numerosi servizi, tutele e convenzioni di ogni tipo ai propri iscritti, i quali in cambio di tutto questo pagano una quota variabile dai 100 ai 500 dollari all anno). Visti questi numeri, è sicuramente necessario ripensare a cosa significhi fare lo psicologo in un territorio regionale così peculiare, con un tasso di crescita continuo e rapido, e con tali proporzioni tra psicologi e popolazione generale; una riflessione strutturale, che dovrà coinvolgere attivamente tutta la categoria, e tutti i suoi attori istituzionali e formativi.

Cosa che cercheremo di approfondire, in maniera specifica, nei prossimi articoli della newsletter di AP; solo conoscere bene la realtà attuale ci permetterà infatti di progettarne una migliore. E tu? Ti eri mai posto il problema della demografia professionale e dei nostri trend di crescita numerici? Cosa ne pensi? Ottomilaseicentocinquantacinq ue (8655) 8655. E il numero di iscrizione dell ultimo iscritto, a oggi, dell Ordine degli Psicologi del Veneto. Ottomilaseicentocinquantacinque psicologi abilitati negli anni nella sola Regione Veneto. Alcuni (pochi) sono trasferiti, deceduti, pensionati. Ma la grandissima parte è attiva sul mercato professionale: per capire il trend, basti dire che nei soli ultimi dodici anni il numero netto è aumentato di 5.200 unità circa. Ma sono tanti o pochi, 8.655 psicologi abilitati in una Regione come il Veneto? Secondo qualunque valutazione proporzionale, di trend e di occupazione, lo possiamo valutare come un numero enorme, ed ancora in rapida crescita. Vediamo infatti lo scenario nazionale. In tutta Italia, vi erano nel 1999 circa 27.000 psicologi abilitati. Oggi, in meno di 15 anni, siamo passati ad essere circa 85.000: siamo più che triplicati. Rispetto alla

popolazione generale (60 milioni di abitanti), a livello nazionale vi è quindi oggi un rapporto di 1 psicologo ogni 705 Ma in Veneto, i numeri sono ancora più preoccupanti. Il numero degli iscritti all Ordine del Veneto ha infatti una curiosa particolarità: nel corso degli anni, con minimi scostamenti, è sempre stato vicinissimo al 10% degli iscritti nazionali ma su una popolazione regionale di soli 4.800.000 abitanti (e quindi inferiore al 10% della popolazione nazionale). Dunque, in Veneto, anche per via del polo formativo di Padova con tutti i suoi assetti universitari e le numerose scuole di specializzazione (ne parleremo meglio in un prossimo articolo), il rapporto proporzionale è ancora peggiore del dato nazionale: abbiamo infatti circa 1 psicologo ogni 554 La (s)proporzione non può sfuggire nemmeno a una lettura distratta: uno psicologo ogni 500-600 abitanti è infatti un numero assolutamente superiore a qualunque proporzione internazionale; e in certe realtà territoriali (Padova in primis), lo squilibrio demografico è ovviamente ancora più netto. Seppur esempio particolare, nel solo Comune di Padova risultano infatti iscritti all Ordine ben 1.262 psicologi, a fronte di 204.867 abitanti: ovvero 1 psicologo abilitato ogni 162 abitanti! Se è pur vero che molti dei colleghi residenti a Padova non esercitano necessariamente nel territorio urbano, 1 su 162 rimane una proporzione che si commenta da sola, rispetto alle reali possibilità occupazionali dell area territoriale di riferimento. Del resto, Padova è record nazionale di Psicologia anche rispetto ad altre realtà urbane con grandi numeri di psicologi: ad esempio, anche nel Comune di Milano (capitale economica e dei servizi d Italia, con ben 3 storiche Facoltà

di Psicologia, più altre 3 Facoltà site in città vicine) il rapporto numerico è molto elevato; ma comunque in media è solo di 1 psicologo su 325 abitanti (ovvero, la metà di quello di Padova ). Ma questi numeri, che senso assumono in prospettiva più ampia? Un senso molto preoccupante. A livello orientativo, la media europea è infatti di circa 1 psicologo ogni 2400 abitanti (il dato è derivato dal gross number degli psicologi rappresentati in ambito EFPA vs. la popolazione europea complessiva; il dato è però ottimistico, perché l EFPA rappresenta anche gli psicologi della Russia, la cui popolazione non è abitualmente computata nella popolazione europea): un numero molto più equilibrato. Oltreoceano, nella patria storica della psicologia professionale, la proporzione è simile: l APA (American Psychological Association) Statunitense ha infatti circa 137.000 iscritti, rispetto a una popolazione nazionale di 314 milioni di abitanti; un rapporto di 1 psicologo ogni 2291 Se quindi l Italia ospita già da sola quasi un terzo di tutti gli psicologi Europei (nonostante la nostra popolazione generale sia meno di un decimo di quella Europea) il Veneto ha circa il quadruplo di densità di psicologi/popolazione in confronto con la media europea o statunitense, arrivando anche a picchi di densità quattordici volte maggiore in alcune specifiche aree urbane. Un dato che ci deve davvero far riflettere (Ah, a proposito: l APA gestisce un bilancio di 115 milioni di dollari, rispetto ai circa 18-20 milioni di euro degli Ordini degli Psicologi italiani messi insieme; una buona quota di questi milioni di dollari l APA li investe in grandi programmi strategici di sostegno, formazione e sviluppo della

professione psicologica negli USA. Fornisce numerosi servizi, tutele e convenzioni di ogni tipo ai propri iscritti, i quali in cambio di tutto questo pagano una quota variabile dai 100 ai 500 dollari all anno). Visti questi numeri, è sicuramente necessario ripensare a cosa significhi fare lo psicologo in un territorio regionale così peculiare, con un tasso di crescita continuo e rapido, e con tali proporzioni tra psicologi e popolazione generale; una riflessione strutturale, che dovrà coinvolgere attivamente tutta la categoria, e tutti i suoi attori istituzionali e formativi. Cosa che cercheremo di approfondire, in maniera specifica, nei prossimi articoli della newsletter di AP; solo conoscere bene la realtà attuale ci permetterà infatti di progettarne una migliore. E tu? Ti eri mai posto il problema della demografia professionale e dei nostri trend di crescita numerici? Cosa ne pensi?