CAPITOLO III FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO

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PARTE I LO STATO CAPITOLO III FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO SOMMARIO: 1. Le forme di Stato 2. Le forme di Governo 3. Il modello italiano 1. LE FORME DI STATO. A) Definizione *** L espressione forma di Stato indica il rapporto che intercorre tra titolari dei poteri supremi (governanti) e società civile (governati) e si distingue dall espressione forma di governo, che indica invece i modi in cui il potere è distribuito fra gli organi dello Stato apparato e i rapporti che tra essi si instaurano (MODUGNO). B) Excursus storico Nel corso del tempo si sono susseguite diverse forme di Stato, poiché diversi sono stati i rapporti tra governanti e governati, tra autorità e libertà dei singoli (MORTATI). Nel Medioevo erano presenti sul territorio una molteplicità di centri di potere: si parla a questo proposito di particolarismo dell ordine giuridico medievale. Solo in seguito, nel corso dell XI secolo, il contesto storico ha offerto le premesse sociali, economiche e culturali che hanno portato al superamento della frammentazione medievale e all affermazione di centri autonomi di potere. Lo Stato moderno, inteso come soggetto politico che rivendica l esercizio esclusivo delle funzioni pubbliche, è una creazione dell epoca moderna, si è affermato tra il XV ed il XVII secolo e si fa risalire alla pace di Vestfalia del 1648. C) Classificazione La dottrina costituzionalistica ha elaborato dei modelli ideali di forme di Stato, che tradizionalmente vengono classificate (PIZZORUSSO) in relazione a) all organizzazione interna dello Stato; b) al modo di configurare i rapporti governanti/governati con riferimento alla definizione dell indirizzo politico statale; c) alla tutela dei diritti dei cittadini nel loro rapporto con l autorità; 16

CAPITOLO III FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO d) al modo di determinare l interesse pubblico, al cui perseguimento lo Stato è votato, con particolare riguardo ai rapporti economici. Una premessa è d obbligo: anche se queste classificazioni consentono, come si vedrà a brevissimo, di delineare una serie di modelli di Stato, non va dimenticato, tuttavia, che ogni modello è una sorta di riassunto dei tratti distintivi dei concreti sistemi costituzionali e che la realtà storica di ogni Stato è infinitamente più ricca (BIN PITRUZZELLA). a) Stato unitario e Stato composto. Seguendo il criterio di cui alla lettera a) è possibile distinguere a seconda della dislocazione del potere sul territorio tra: Stato unitario = esercita la potestà di imperio su tutto il territorio, si definisce accentrato quando le tre funzioni fondamentali legislativa, esecutivoamministrativa e giudiziaria sono concentrate a livello centrale, e decentrato, quando, invece, si assiste ad un parziale dislocamento delle funzioni legislativa ed amministrativa che vengono in parte assegnate a livello locale. Si pensi alla forma di Stato regionale prevista dalla Costituzione italiana agli artt. 5, 114 commi 1 e 2, 117 comma 1 Cost.; Stato composto = si caratterizza perché al Governo centrale si affiancano un certo numero di Governi locali che hanno natura statale. Nell età contemporanea l unico esempio di questo tipo è lo Stato federale, nel quale gli Stati membri prima indipendenti e sovrani si uniscono ma conservano tutti i poteri non espressamente trasferiti, acquisendo nel contempo la possibilità di partecipare alla formazione della volontà della Federazione attraverso la seconda Camera di rappresentanza locale e prendendo parte al procedimento di revisione costituzionale. Nell alveo dello Stato federale è possibile distinguere forme di federalismo duale, caratterizzate dalla rigida separazione delle competenze tra centro e strutture locali, da forme di federalismo cooperativo. Secondo alcuni Autori è molto difficile distinguere gli Stati unitari ad alto tasso di decentramento da quelli federali. Di contro è stato tuttavia rilevato che sussistono diverse differenze tra queste due forme di Stato: ad esempio, mentre lo Stato federale è normalmente articolato in due soli livelli di Governo, quello federale e quello degli Stati membri, il modello regionale italiano si caratterizza per la presenza di più controparti dello Stato centrale: Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane (cfr. art. 114 Cost.). Inoltre, nello Stato federale c è una Camera di rappresentanza territoriale (detta anche seconda Camera o Camera delle Regioni) compartecipe della funzione legislativa, mentre negli Stati regionali non esistono organi simili. 17

PARTE I LO STATO b) Stati a struttura democratica e Stati a struttura autocratica. Seguendo il criterio di cui alla lettera b) è possibile distinguere le forme di Sato a seconda del modo di configurare i rapporti governanti/governati con riferimento alla definizione dell indirizzo politico statale. Così si differenziano: gli Stati che hanno una struttura democratica, nei quali il fondamento della titolarità del potere sta nella rappresentanza politica; gli Stati che, invece, hanno una struttura autocratica, nei quali il fondamento della titolarità del potere sta in altri fattori, quali l ereditarietà. c) Stato patrimoniale feudale, Stato assoluto, Stato di polizia e Stato di diritto. Il terzo criterio di classificazione delle diverse forme di Stato è relativo alla tutela che viene garantita ai diritti dei cittadini nei confronti dell Autorità (lettera c). Tale criterio permette di distinguere: lo Stato patrimoniale feudale, affermatosi tra il tardo XII secolo ed il Trecento, nel quale risulta assente il perseguimento di un interesse di carattere generale. Questo tipo di Stato si compone di una serie di comunità autonome, nell ambito delle quali il diritto del singolo non trova forme di garanzia perfezionate, non configurandosi vere e proprie situazioni giuridiche soggettive in capo al singolo, anche se è ipotizzabile una qualche forma di intervento dell autorità pubblica che impedisca la degenerazione nella totale anarchia (MODUGNO). lo Stato assoluto, affermatosi in Europa tra il Quattrocento e il Cinquecento come reazione al particolarismo giuridico tipico del periodo feudale, che si caratterizza per una accentuata centralizzazione del potere ed una notevole contrazione dei poteri delle comunità intermedie, oscurate dall affermarsi di un potere sovrano, ritenuto di origine divina, distaccato e distante dalla società. Nel percorso di affermazione dello Stato assoluto giocano un ruolo fondamentale le grandi monarchie europee, i cui sovrani avviano quel processo di ricomposizione territoriale e concentrazione dei poteri in capo alla corona che si rivelerà la spina dorsale di questa forma di Stato. Nello Stato assoluto la fonte primaria del diritto è la volontà del Re (quod principi placuit legis habet vigorem), che è anche legibus solutus ( sciolto dal vincolo di obbedienza alle leggi ). Che sia puro o illuminato, l assolutismo vede comunque l esclusione dei sudditi da qualsiasi forma di partecipazione al Governo dello Stato. Lo Stato assoluto si caratterizza in quanto: il potere viene concentrato in mano al sovrano, che è tale per volontà divina e dunque titolare di una autorità originaria ed esclusiva, 18

CAPITOLO III FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO si definisce un territorio sul quale il sovrano esercita i propri poteri; viene creato un apparato burocratico composto di funzionari che esercitano le funzioni pubbliche sul territorio per conto del sovrano; vengono creati degli eserciti permanenti, finalizzati al mantenimento dell ordine interno ed alla protezione dei confini; si sviluppa un sistema fiscale che garantisce alla corona i mezzi necessari al mantenimento dell apparato burocratico e dell esercito attraverso l applicazione di tributi sui sudditi; la vecchia nobiltà feudale viene sostituita dalla classe borghese che emerge con lo sviluppo economico di questo momento storico. Lo Stato assoluto conclude la sua esperienza con la fine del Settecento, quando la rivoluzione francese apre le porte allo Stato liberale, preceduto in alcuni territorio e per un periodo di transizione dallo Stato di polizia. lo Stato di polizia, affermatosi durante il XVIII secolo in determinati contesti geo politici quali la Prussia di Federico il Grande, l Austria di Giuseppe II ed i minori Stati tedeschi, nel quale emerge per la prima volta la tendenza a tutelare le esigenze della collettività (MODUGNO). Questa forma di Stato rappresenta il tentativo di alcune monarchie del tempo di rimanere in vita, cercando di conciliare i principi dello Stato assoluto con le idee alla base dell illuminismo (si parla infatti di assolutismo illuminato). Il termine polizia proviene dal termine greco polis (città) e vuole significare soddisfazione dei bisogni della città. In questo contesto viene istituito il fisco e si afferma il principio di legalità dell amministrazione, anche se il Re, cui fanno capo tanto il potere legislativo quanto il potere esecutivo, si considera ancora legibus solutus; non si assiste, infatti, al riconoscimento di veri e propri diritti dei cittadini, ma di concessioni ai sudditi da parte del monarca. Lo Stato di polizia. lo Stato di diritto (o liberale), con il quale si afferma per la prima volta compiutamente la necessità di limitare il potere regio attraverso il riconoscimento dei diritti fondamentali dei consociati. Fanno così il loro ingresso nella storia i Parlamenti, organi preposti a tutelare gli interessi degli individui che rappresentano, che a seguito della rivoluzione francese diventano i veri titolari della sovranità. Per la prima volta si affermano il principio della soggezione dei pubblici poteri alla legge e il principio di legalità. Lo Stato liberale si caratterizza in quanto: 19

CAPITOLO III FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO QUESTIONARIO 1. Che cosa si intende per forma di Stato? 1. 2. In che modo possono essere classificate le diverse forme di Stato? 1. 3. Quali norme costituzionali disciplinano il regionalismo italiano? 1. 4. Quali sono i compiti dello Stato secondo la concezione liberale? 1. 5. Delineare le differenze tra stati regionali ad alto tasso di decentramento e stati federali. 1. 6. Qual è la definizione di forma di Governo? 2. 7. Quali sono i poteri attribuiti alla Corona nella monarchia costituzionale? 2. 8. Quale organo esercita il potere legislativo nei Governi parlamentari? 2. 9. A quale forma di Stato può essere ricondotta l Italia? 3. 10. Quali sono le peculiarità del parlamentarismo italiano? 3. 29

PARTE I LO STATO SCHEMA DI RIEPILOGO FORME DI STATO E DI GOVERNO Forma di Stato Classificazione Rapporto che intercorre tra governanti e governati In relazione alla organizzazione interna statale In relazione alla definizione dell indirizzo politico statale Stato unitario Stato composto Stati che hanno una struttura democratica Stati che hanno una struttura autocratica Stato feudale In relazione alla tutela dei diritti dei cittadini Stato assoluto Stato di polizia Stato di diritto Criterio di classificazione dell interesse pubblico in campo economico Stato liberale Stato socialista Stato sociale 30