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Indice xi PREFAZIONE PARTE I IL CONTESTO DELL ANALISI ECONOMICA CAPITOLO 1 2 L ATTIVITÀ ECONOMICA E I SUOI CONTESTI 2 1. Il punto di partenza 3 2. Gli obiettivi dell attività economica 2.1. Obiettivi intermedi e obiettivi finali, 3 2.2. Le componenti del benessere, 5 2.3. Economia e benessere, 7 9 3.I temi fondamentali dell economia 3.1. Le quattro funzioni fondamentali dell attività economica, 9 3.2. Le tre domande fondamentali a cui l economia cerca di rispondere, 11 12 4. I dilemmi economici 4.1. Abbondanza e scarsità, 12 4.2. La frontiera delle possibilità di produzione della società, 12 4.3. I dilemmi nel tempo, 15 19 5. Le tre sfere dell attività economica 5.1. La sfera comunitaria, 19 5.2. La sfera dell interesse pubblico, 20 5.3. La sfera degli affari, 23 5.4. Le dimensioni delle tre sfere, 24 5.5. Una nota comparativa: le economie in via di sviluppo, 25 25 6. La microeconomia e i suoi contesti 6.1. I nostri strumenti di indagine, 25 6.2. Il modello tradizionale, 26 6.3. Il contesto, 27 Oltre l efficienza, 5; Oltre la sopravvivenza, 6; Il costo-opportunità della spesa militare, 16 Domande di ripasso, 28 Esercizi, 28 CAPITOLO 2 30 GLI ATTORI E LE ORGANIZZAZIONI ECONOMICHE 30 1. Attori e organizzazioni economiche: considerazioni preliminari 31 2. Motivazioni e comportamento 2.1. Motivazioni intrinseche ed estrinseche, 31 2.2. Interesse personale, altruismo e bene comune, 34 2.3. Comportamento: abitudine, vincolo o scelta?, 35 2.4. Razionalità, obiettivi e informazione, 36 2.5. Ottimizzazione e razionalità limitata a confronto, 37 2.6. Oggi o domani?, 38 39 3. La natura delle organizzazioni economiche 3.1. Attori economici individuali e organizzazioni, 40 3.2. Le organizzazioni economiche basate sulla consuetudine, 41 3.3. Le organizzazioni economiche basate sul consenso, 41 3.4. Le organizzazioni economiche basate sull amministrazione, 42 3.5. Le organizzazioni economiche basate sullo scambio, 43 45 4. Gli attori economici nel modello tradizionale 4.1. Soltanto attori individuali, 45 4.2. Un insieme limitato di attività, 45 4.3. Ipotesi restrittive sul comportamento, 46 Le interpretazioni normative delle motivazioni, 33; Le abitudini possono essere razionali?, 39 Domande di ripasso, 47 Esercizi, 48

IV Indice 978-88-08-26654-5 PARTE II DOMANDA E OFFERTA CAPITOLO 3 50 LE ISTITUZIONI DI MERCATO 50 1. La natura dei mercati 1.1. I mercati come luoghi dove comprare e vendere, 51 1.2. I mercati come istituzioni sociali, 51 1.3. «Il mercato» come situazione di puro scambio, 53 53 2. Lo sviluppo e l espansione dei mercati 2.1. La rivoluzione industriale, 54 2.2. Il caso dell Inghilterra, 56 2.3. La cultura industriale e di mercato, 57 59 3. Le istituzioni necessarie per il funzionamento dei mercati 3.1. Le istituzioni che garantiscono la proprietà e l iniziativa privata, 59 3.2. Le istituzioni sociali della fiducia, 60 3.3. Le infrastrutture per il flusso costante di informazioni e di merci, 62 3.4. La moneta come mezzo di scambio, 62 64 4. I mercati e il benessere 66 5. I tipi di mercato 5.1. La natura dei beni scambiati, 66 5.2. I meccanismi di determinazione dei prezzi, 67 5.3. L arco temporale di riferimento, 69 5.4. I mercati nel modello microeconomico tradizionale, 69 La nascita del mercato: due casi storici, 57 Domande di ripasso, 70 Esercizi, 70 CAPITOLO 4 72 LA DOMANDA E L OFFERTA 72 1. Spiegare i prezzi e le quantità 74 2. La teoria dell offerta 2.1. La scheda di offerta e la curva di offerta, 74 2.2. Le variazioni dell offerta, 76 2.3. L offerta di beni e servizi delle imprese, 77 79 3. La teoria della domanda 3.1. La scheda di domanda e la curva di domanda, 79 3.2. Le variazioni della domanda, 81 3.3. La domanda di beni e servizi dei nuclei familiari, 82 84 4. Come si raggiunge l equilibrio di mercato 4.1. Eccedenza, penuria ed equilibrio, 84 4.2. Le forze di mercato e altri fattori, 86 4.3. Gli spostamenti delle curve di domanda e offerta, 88 90 5. Qualche domanda di fondo sui mercati 5.1. La segnalazione e il razionamento, 90 5.2. Penuria, scarsità e inadeguatezza, 91 5.3. Precisione e accuratezza, 92 94 6. Spiegare i prezzi e le quantità nel mondo reale 6.1. Il caso del mercato del petrolio, 94 6.2. Dai fatti alla teoria, 95 6.3. Fattori storici, 97 6.4. I livelli minimi e massimi di prezzo, 99 6.5. Un ultima considerazione, 101 Lavatrici e detersivi, 85 Domande di ripasso, 102 Esercizi, 102 CAPITOLO 5 103 USARE IL MODELLO DI DOMANDA E OFFERTA 103 1. Quanti ricavi generano le vendite? 105 2. L elasticità della domanda al prezzo 2.1. La domanda anelastica al prezzo, 105 2.2. La domanda elastica al prezzo, 107 2.3. Elasticità e pendenza, 108 2.4. Un approccio matematico, 111 114 3. L elasticità dell offerta al prezzo 116 4. Reddito, prezzi e comportamento degli acquirenti 4.1. L elasticità della domanda al reddito, 116 4.2. L effetto di reddito e l effetto di sostituzione a fronte di una variazione di prezzo, 118 119 5. Le elasticità di breve e di lungo periodo Un accordo spiana la strada a farmaci generici per la cura dell HIV, 111 RIPASSO DI MATEMATICA Calcolare le variazioni percentuali, 113 Domande di ripasso, 120 Esercizi, 121 PARTE III CONSERVAZIONE DELLE RISORSE, PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE E CONSUMO CAPITOLO 6 124 GLI STOCK DI CAPITALE E LA CONSERVAZIONE DELLE RISORSE 124 1. La natura degli stock di capitale 1.1. Stock e flussi, 125 1.2. Le cinque forme di capitale, 126 127 2. L evoluzione del capitale 129 3. Il capitale naturale 3.1. Il capitale naturale rinnovabile e non rinnovabile, 129 3.2. La tecnologia e il capitale naturale, 130 132 4. Il capitale strumentale 4.1. Il capitale strumentale fisso, 132

978-88-08-26654-5 Indice V 4.2. Le scorte, 132 4.3. Il capitale strumentale nella sfera comunitaria e nella sfera dell interesse pubblico, 133 133 5. Il capitale umano 5.1. Il capitale umano fisico, 135 5.2. Il capitale umano intangibile, 135 136 6. Il capitale sociale 6.1. La tecnologia, 136 6.2. L organizzazione sociale, 137 139 7. Il capitale finanziario 7.1. Il capitale di rischio, 140 7.2. Il capitale di debito, 140 7.3. Una nota sulla terminologia, 140 142 8. Conservare gli stock di capitale Gli esperti avvertono Bush: il riscaldamento globale peggiora, 131; I legami che portano la prosperità: il valore economico della coesione sociale, 138 Un confronto tra capitale naturale e capitale strumentale, 134; Un altro esempio di costo-opportunità, 141 Domande di ripasso, 143 Esercizi, 143 CAPITOLO 7 145 I COSTI DI PRODUZIONE 145 1. Il processo di produzione 148 2. I costi economici 2.1. Costi contabili e costi economici a confronto, 148 2.2. I costi di transazione, 149 2.3. I costi interni ed esterni, 150 2.4. I costi e l efficienza produttiva, 151 2.5. I costi sociali e l efficienza, 152 153 3. La funzione di produzione 3.1. I fattori di produzione e il prodotto, 153 3.2. La rappresentazione grafica della relazione tra un fattore di produzione e un prodotto, 155 3.3. La produzione nel breve periodo, 158 3.4. I costi nel breve periodo, 160 3.5. La produzione e i costi nel lungo periodo, 163 3.6. La scelta della tecnologia, 165 Fattori di produzione e prodotti, 147 Una rete di ospedali da smembrare, 166 Domande di ripasso, 167 Esercizi, 167 APPENDICE AL CAPITOLO 7 169 Un modello formale dei costi di produzione A1. Le ipotesi, 169 A2. I costi di breve periodo dell impresa in dettaglio, 169 A3. Il costo totale e il costo totale variabile come aree geometriche, 170 CAPITOLO 8 172 LE DECISIONI DI PRODUZIONE 172 1. Gli obiettivi e il processo decisionale 1.1. Gli obiettivi e i benefici economici della produzione, 172 1.2. Soppesare i costi e i benefici, 174 175 2. Il pensiero marginalista 2.1. Mettere a confronto i benefici e i costi marginali, 175 2.2. Il pensiero marginalista: l esempio della massimizzazione del profitto, 176 2.3. La massimizzazione del profitto al variare del prezzo del prodotto, 180 2.4. L ipotesi sottostante l uso del pensiero marginalista: la convessità, 181 183 3. Le decisioni discrete 3.1. La decisione discreta di produrre o non produrre, 184 3.2. Equilibri multipli, 186 3.3. Indivisibilità e rendimenti crescenti, 187 3.4. Introdurre la dimensione temporale: path dependence e switching cost, 188 3.5. Introdurre il contesto sociale: le esternalità di rete, 189 191 4. Il capitale finanziario come fattore di produzione QWERTY, 191 Domande di ripasso, 193 Esercizi, 194 APPENDICE AL CAPITOLO 8 195 Una teoria formale del comportamento del produttore con convessità e concorrenza perfetta A1. Le ipotesi, 195 A2. La massimizzazione del profitto, 195 A3. Il ricavo totale, il costo totale e il profitto economico come aree geometriche, 196 A4. Le reazioni a variazioni del prezzo del prodotto, 196 CAPITOLO 9 199 LA DISTRIBUZIONE: LO SCAMBIO E IL TRASFERIMENTO 199 1. Chi ottiene cosa, e come? 1.1. Lo scambio e il trasferimento, 200 1.2. La proprietà e la distribuzione contestualizzate nella storia e nella società, 202 203 2. I principi dello scambio 2.1. I benefici dello scambio, 204 2.2. Altri vantaggi dello scambio, 206 2.3. Gli svantaggi dello scambio, 208 2.4. Lo scambio: riepilogo, 213 213 3. I principi del trasferimento 3.1. I benefici del trasferimento, 214

VI Indice 978-88-08-26654-5 3.2. Gli svantaggi del trasferimento, 217 3.3. Il trasferimento: riepilogo, 219 219 4. Le disuguaglianze negli Stati Uniti 4.1. La distribuzione del reddito monetario, 220 4.2. Misurare la disuguaglianza, 221 4.3. Varie definizioni del reddito, 222 4.4. La disuguaglianza del reddito nel tempo, 223 4.5. La disuguaglianza della ricchezza, 224 4.6. L equità come obiettivo, 225 Le tasse rappresentano uno «scambio» o un «trasferimento»?, 201 Decine di ricchi statunitensi si coalizzano per non cancellare l imposta di successione: Buffett, Soros e il padre di Bill Gates la ritengono equa, 226; Morire per un taglio alle imposte, 227 Domande di ripasso, 228 Esercizi, 229 APPENDICE AL CAPITOLO 9 230 Una teoria formale dei benefici dello scambio CAPITOLO 10 233 IL CONSUMATORE E LA SOCIETÀ DEI CONSUMI 233 1. Il consumo: l uso finale 1.1. Il consumatore «sovrano»?, 233 1.2. Chi sono i consumatori?, 234 235 2. Il comportamento del consumatore: l approccio di marketing 2.1. Il processo decisionale dei consumatori, 236 2.2. Le motivazioni e il comportamento dei consumatori, 237 238 3. Il comportamento del consumatore: l approccio utilitarista 3.1. Il vincolo di bilancio, 238 3.2. L utilità, 240 3.3. Il pensiero marginalista e il processo decisionale dei consumatori, 241 3.4. La regola per la massimizzazione dell utilità, 243 3.5. Ulteriori sviluppi e complicazioni, 244 246 4. La società dei consumi 4.1. La nascita della società dei consumi, 246 4.2. I lavoratori diventano consumatori, 247 4.3. Le istituzioni della società dei consumi, 248 4.4. I cambiamenti di altre istituzioni, 250 252 5. Consumo e benessere 5.1. La teoria utilitarista tradizionale, la nuova teoria utilitarista e l approccio delle capacità, 252 5.2. Consumo inadeguato: la povertà, 254 5.3. Consumo eccessivo e male indirizzato: «opulenza»?, 256 5.4. Gli effetti ecologici del consumo, 257 La pubblicità ci è sfuggita di mano?, 249 Domande di ripasso, 259 Esercizi, 259 APPENDICE AL CAPITOLO 10 261 Una teoria formale del comportamento del consumatore A1. Le ipotesi, 261 A2. Il vincolo di bilancio e la sua pendenza, 261 A3. Le curve di indifferenza, 262 A4. La massimizzazione dell utilità, 263 A5. Reazioni a variazioni di prezzo, 264 PARTE IV UN ESAME PIÙ APPROFONDITO DEI MERCATI CAPITOLO 11 268 I MERCATI SENZA POTERE DI MERCATO 268 1. Capire il potere di mercato e la concorrenza 270 2. La concorrenza perfetta 2.1. Le condizioni della concorrenza perfetta, 270 2.2. Esempi di concorrenza perfetta?, 271 2.3. La massimizzazione del profitto in concorrenza perfetta, 272 274 3. Efficienza ed equità in concorrenza perfetta 3.1. La concorrenza perfetta e l efficienza nel lungo periodo, 275 3.2. Il surplus del consumatore e il surplus del produttore, 276 3.3. La perdita secca, 277 3.4. Analisi dei provvedimenti di politica economica: la tassazione, 278 3.5. Analisi dei provvedimenti di politica economica: il controllo dei canoni di locazione, 281 283 4. Considerazioni finali Domande di ripasso, 283 Esercizi, 284 APPENDICE AL CAPITOLO 11 285 Un analisi formale di un mercato in concorrenza perfetta CAPITOLO 12 286 I MERCATI CON POTERE DI MERCATO 286 1. Il modello tradizionale 287 2. Il monopolio puro: un unico venditore 2.1. Le condizioni del monopolio, 287 2.2. Esempi di monopolio, 288 2.3. La massimizzazione del profitto per il monopolista, 290 2.4. Monopolio e inefficienza, 292 2.5. Il monopolio può essere efficiente?, 293 297 3. La concorrenza monopolistica 3.1. Le condizioni della concorrenza monopolistica, 297 3.2. Esempi di concorrenza monopolistica, 297 3.3. La massimizzazione del profitto in concorrenza monopolistica, 298

978-88-08-26654-5 Indice VII 3.4. La concorrenza monopolistica e l efficienza di lungo periodo, 299 300 4. L oligopolio 4.1. Le condizioni dell oligopolio, 300 4.2. Esempi di oligopolio, 301 4.3. L oligopolio e il comportamento delle imprese, 301 4.4. L oligopolio è dilagante?, 304 305 5. Riepilogo e considerazioni finali La causa «Stati Uniti contro Microsoft», 289 Le case automobilistiche statunitensi perdono quote di mercato a vantaggio di quelle giapponesi ed europee, 302 Domande di ripasso, 307 Esercizi, 307 APPENDICE AL CAPITOLO 12 309 Un analisi formale del monopolio e della concorrenza monopolistica A1. Le ipotesi, 309 A2. Il monopolio, 309 A3. La concorrenza monopolistica, 309 CAPITOLO 13 311 I MERCATI DEL LAVORO 311 1. L analisi dei mercati del lavoro 1.1. Il lavoro come fattore di produzione, 311 1.2. La produttività del lavoro, 312 313 2. Le decisioni individuali e l offerta di lavoro remunerata 2.1. I costi-opportunità del lavoro remunerato, 314 2.2. I benefici del lavoro remunerato, 314 2.3. La curva di offerta di lavoro individuale, 315 317 3. L offerta e la domanda a livello di mercato 3.1. L offerta di lavoro di mercato, 318 3.2. La domanda di lavoro di mercato, 319 3.3. Gli aggiustamenti di mercato, 319 321 4. Spiegare i differenziali salariali 4.1. Il capitale umano, 321 4.2. Il potere di mercato, 322 4.3. I differenziali salariali compensativi, 324 4.4. La motivazione dei lavoratori, 326 4.5. La discriminazione, 329 332 5. Il lavoro nel modello neoclassico 5.1. L offerta di lavoro, 332 5.2. La domanda di lavoro, 332 Alcune artiste portano in giudizio l industria del rock, 325; Le docenti del MIT vincono una causa contro i pregiudizi: accade di rado che un università ammetta la discriminazione, 333 La «sensazione di calore» è un sostituto del salario?, 327 Domande di ripasso, 335 Esercizi, 335 APPENDICE AL CAPITOLO 13 337 Un modello formale della domanda di lavoro in concorrenza perfetta CAPITOLO 14 339 I MERCATI DELLE ALTRE RISORSE 339 1. Valutare gli stock di capitale 1.1. Il valore del capitale: un semplice caso in condizioni di certezza, 340 1.2. Rendimenti variabili, costi variabili e rischio, 342 1.3. Una complicazione più spinosa: l incertezza, 343 1.4. Il valore di mercato, 343 345 2. I mercati del capitale strumentale, naturale e sociale 2.1. Il capitale strumentale nel modello neoclassico tradizionale, 345 2.2. Il capitale naturale va trattato in maniera diversa?, 346 2.3. Il capitale sociale e i mercati, 348 349 3. I mercati del capitale finanziario 3.1. Il fabbisogno di capitale finanziario delle imprese, 349 3.2. Il mercato obbligazionario, 350 3.3. Il mercato azionario, 351 3.4. L indebitamento dei nuclei familiari e dei governi, 352 3.5. L offerta di capitale finanziario, 354 3.6. Una nota conclusiva sui mercati finanziari, 355 RIPASSO DI MATEMATICA Il valore attuale dei fondi futuri, 341 Leggere i listini delle attività finanziarie, 353 Gli investitori abbandonano i fondi azionari per cercare rifugio nelle obbligazioni, 356 Domande di ripasso, 357 Esercizi, 358 PARTE V UN ESAME PIÙ ATTENTO DELLE ORGANIZZAZIONI ECONOMICHE CAPITOLO 15 360 LA SFERA COMUNITARIA: I NUCLEI FAMILIARI E LE COMUNITÀ 360 1. I nuclei familiari e le comunità come organizzazioni sociali 1.1. Le funzioni della sfera comunitaria, 360 1.2. Ottenere informazioni sulla sfera comunitaria, 362 365 2. La sfera comunitaria in una prospettiva storica 2.1. Le economie pre-industriali, 365 2.2. «Fuori» dall economia?, 365 2.3. I confini si spostano, 367 2.4. Il settore dell assistenza è in crisi?, 369

VIII Indice 978-88-08-26654-5 370 3. Conciliare il lavoro e la famiglia 3.1. I provvedimenti presi dai datori di lavoro, 371 3.2. I provvedimenti presi dal governo, 371 3.3. Distribuire i costi della cura e dell assistenza, 372 373 4. Le teorie del comportamento dei nuclei familiari 4.1. La famiglia «cementata», 374 4.2. Il modello dittatoriale, 374 4.3. Specializzazione e scambio, 375 4.4. La contrattazione, 375 4.5. Perché tutte le teorie sono inadeguate, 378 Valutare le attività della sfera comunitaria, 363; Giocare a bowling da soli?, 370; «Mancanti all appello», 376 Domande di ripasso, 378 Esercizi, 379 CAPITOLO 16 380 LA SFERA DEGLI AFFARI: LE IMPRESE ORIENTATE AL PROFITTO 380 1. Le imprese come organizzazioni sociali 1.1. La forma giuridica e la proprietà delle imprese, 380 1.2. Sono più importanti le grandi imprese o le piccole imprese?, 382 1.3. Quanto sono grandi le imprese di maggiori dimensioni?, 384 385 2. Gli obiettivi delle imprese 2.1. Azionisti e profitti?, 385 2.2. Portatori di interesse e interessi differenziati?, 386 2.3. Il problema principale-agente, 387 2.4. Conflitto, cooperazione e motivazione nelle organizzazioni sociali, 391 393 3. L evoluzione delle grandi imprese 3.1. La tecnologia e le economie di scala, 393 3.2. Prodotti diversi: le economie di scopo, 394 3.3. Evitare i costi di transazione, 394 3.4. Le conglomerate, 395 396 4. Grande è sempre bello? 4.1. Le piccole imprese e l efficienza, 396 4.2. Come le imprese grandi dipendono dalle imprese piccole, 398 4.3. Troppe fusioni?, 399 400 5. La globalizzazione e la rivoluzione informatica 5.1. Le imprese multinazionali, 400 5.2. I mercati globali, 401 5.3. Il subappalto e il trasferimento della produzione all estero, 401 5.4. La concorrenza globale e il benessere, 402 I principi fondanti della Johnson & Johnson, 388 Un audace scalata al successo finisce con un crollo sorprendente, 390 Domande di ripasso, 405 Esercizi, 405 CAPITOLO 17 406 LA SFERA DELL INTERESSE PUBBLICO: IL GOVERNO E LE ORGANIZZAZIONI NON-PROFIT 406 1. Le organizzazioni della sfera dell interesse pubblico e le loro funzioni 1.1. La funzione di regolamentazione, 407 1.2. La funzione di fornitura diretta, 408 410 2. I tipi di organizzazione della sfera dell interesse pubblico 2.1. Gli enti pubblici, 410 2.2. Le organizzazioni non-profit nazionali, 412 2.3. Le organizzazioni internazionali, 414 415 3. La sfera dell interesse pubblico in prospettiva storica 3.1. Le politiche assistenziali e previdenziali («welfare»), 416 3.2. La regolamentazione dei monopoli e delle pratiche commerciali, 418 3.3. La regolamentazione dei mercati finanziari, 420 3.4. La protezione dell ambiente, 421 3.5. La sfera dell interesse pubblico è troppo grande?, 423 426 4. Le teorie del comportamento organizzativo 4.1. La teoria del servizio pubblico «puro», 426 4.2. La teoria del «dominio» puro degli interessi particolari, 426 4.3. La teoria della responsabilità civica, 428 Un mercato può essere una «risorsa accessibile pubblicamente»?, 409; Due associazioni non-profit di New York, 415; Le organizzazioni dell interesse pubblico e il Protocollo di Kyoto, 424 Secondo la WTO, i dazi statunitensi sull acciaio sono illegali, 420; A seguito delle proteste, Boston Beer ritira una pubblicità, 425 Domande di ripasso, 429 Esercizi, 429 PARTE VI ESITI ECONOMICI E IDEOLOGIA ECONOMICA CAPITOLO 18 432 LA VARIETÀ DEI SISTEMI ECONOMICI 432 1. Sistemi economici a confronto 1.1. Modalità organizzative: un approfondimento, 432 1.2. Le strutture dei diritti di proprietà, 434 436 2. Le diverse forme di capitalismo e socialismo 2.1. Classificare i sistemi capitalisti, 436 2.2. Classificare i sistemi socialisti, 438 439 3. I sistemi economici comparati in prospettiva storica 3.1. L esperienza anglo-americana del capitalismo liberista, 439 3.2. Il capitalismo e la socialdemocrazia in Europa occidentale, 440

978-88-08-26654-5 Indice IX 3.3. Industria e Stato in Giappone e nelle economie di recente industrializzazione, 442 3.4. La Russia e le economie in transizione, 444 3.5. La Cina: dal socialismo amministrativo al socialismo di mercato, 445 3.6. I sistemi economici dei paesi in via di sviluppo, 446 447 4. Prestazioni economiche a confronto 4.1. Il reddito medio, 448 4.2. La salute e l istruzione, 449 4.3. La sostenibilità, 451 Le risorse di proprietà collettiva, 435 Domande di ripasso, 451 Esercizi, 451 CAPITOLO 19 453 I SISTEMI DI MERCATO E LE VALUTAZIONI NORMATIVE 453 1. Perché discutere le valutazioni normative? 1.1. Il dibattito sui meriti dei sistemi economici, 453 1.2. Teoria e ideologia, 454 455 2. La teoria alla base dell argomentazione a favore del «libero mercato» 2.1. Lo scenario di riferimento: il mondo idealizzato, 455 2.2. Il criterio normativo: l efficienza paretiana, 456 2.3. Il risultato: «i mercati sono la soluzione migliore», 458 2.4. La raccomandazione di politica economica: non «interferire», 459 2.5. Le varianti del pensiero neoclassico, 460 2.6. Precisione e accuratezza, ancora una volta, 462 462 3. L economia contestuale: verso il futuro 3.1. Le varianti del pensiero economico, 463 3.2. Uno spunto di riflessione: l equità intergenerazionale, 464 3.3. Uno spunto di riflessione: gli individui e la società, 465 469 4. Una parola di commiato Domande di ripasso, 469 Esercizi, 470 471 GLOSSARIO 483 INDICE ANALITICO