Definizioni economia applicata all ingegneria

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1 Definizioni economia applicata all ingegneria October In questo documento assolutamente non ufficiale sono contenute le definizioni date durante le lezioni di economia applicata all ingegneria. Il documento verrà aggiornato con lo svoglimento delle lezioni (tempo permettendo). Definizioni pre-esonero

2 DEFINIZIONI ECONOMIA INDICE Indice... 1 Lezione Mercato... 4 Agente economico... 4 Bene economico... 4 Guadagno... 4 Ricavo... 4 Costo... 4 Forma di mercato... 4 Vincolo di bilancio... 5 Retta di bilancio... 5 Soluzione di frontiera... 5 Paniere... 5 Insieme di bilancio... 6 Tasso di sostituzione tra i beni... 6 Tassa globale... 6 Tassa/Sussidio sui consumi... 6 Tassa/Sussidio sul valore... 6 Lezione Obiettivo del consumatore... 7 Curva di indifferenza... 7 Punto di ottimo... 7 Domanda... 7 Curva di domanda... 7 Curva prezzo-consumo... 7 Page1

3 Beni sostituti... 7 Beni complemento... 8 Bene ordinario... 8 Domanda aggregata... 8 Lezione Elasticità della domanda... 9 Domanda elastica... 9 Domanda anelastica... 9 Mercato con elasticità costante Ricavo Impatto dell elasticità sul mercato Offerta Curva di offerta Prezzo di equilibrio Produzione Impresa Insieme di produzione Funzione di produzione Impresa output efficiente Lezione Rendimento di scala Produzione a costo minimo Funzione di costo a lungo periodo Funzione di costo a breve periodo Curva di costo a lungo periodo Curva di costo a breve periodo Costo medio Costo marginale Page2

4 Economie/Diseconomie Page3

5 LEZIONE 1 MERCATO Insieme dei beni economici, offerti da un agento economico e richiesti da un altro agento economico. AGENTE ECONOMICO Un soggetto che agisce nel mercato. BENE ECONOMICO Un prodotto o un servizio. GUADAGNO Guadagno = Ricavo Costo Sinonimi : Utile, Margine. RICAVO Sinonimi : Fatturato. COSTO Valore economico che si dà all utilizzo di una risorsa. FORMA DI MERCATO A seconda del numero di produttori di un bene possiamo individuare varie forme di mercato: MONOPOLIO Un solo produttore del bene economico; DUOPOLIO Due produttori del bene economico; OLIGOPOLIO Vari produttori del bene economico; CONCORRENZA Infiniti (un numero molto alto) produttori del bene economico; Page4

6 VINCOLO DI BILANCIO Il vincolo di bilancio dice che non posso spendere piu del reddito che ho a disposizione. Supponiamo di avere n beni e indichiamo con: m il reddito; p i il prezzo del bene i-esimo; x i la quantità del bene i-esimo; Allora possiamo esprimere il vincolo di bilancio come : n p i x i m i=1 Piu il vincolo di bilancio è sbilanciato maggiore sarà vincolata la scelta del consumatore (perchè ci sarà un bene che costerà molto di piu rispetto ad un altro). RETTA DI BILANCIO La retta di bilancio ha equazione : n p i x i = m i=1 e in pratica tutti i punti che appartengono alla retta di bilancio rappresentano un paniere in cui spendo tutto il redditto possibile. Il coefficiente angolare della retta di bilancio è p 1 e rappresenta il tasso di sostituzione tra i beni. p2 SOLUZIONE DI FRONTIERA Un punto della retta di bilancio che si interseca con un asse è chiamato soluzione di frontiera. Supponiamo ad esempio di avere due beni, il bene 1 e il bene 2, indichiamo con x i la quantità del bene i-esimo e mettiamo x 1 lungo l asse x. La soluzione di frontiera varrà m p1 PANIERE Il paniere è l insieme di tutti i beni acquistati. Page5

7 INSIEME DI BILANCIO L insieme di bilancio è l insieme di tutti i panieri acquistabili dal consumatore Graficamente nel caso di due soli beni è l area del triangolo che si viene a formare. Ogni punto interno all area è un paniere, l insieme dei punti (l area) è l insieme di bilancio. TASSO DI SOSTITUZIONE TRA I BENI Il tasso di sostituzione tra i beni è un rapporto tra i prezzi dei due beni dx2 dx1 = p x1 p x2 Significato : il tasso di sostituzione mi dice a quanti beni 1 devo rinunciare (segno meno) per avere una unità del bene 2. TASSA GLOBALE Una tassa globale è una tassa che incide riducendo il reddito a disposizione. Ad esempio se inizialmente disponevamo di un reddito m, dopo aver applicato una tassa globale avremo un reddito m t g. TASSA/SUSSIDIO SUI CONSUMI La tassa sui consumi è una tassa associata alle unità di beni acquistatee fa aumentare/diminuire il prezzo del bene. Ad esempio se inizialmente il bene costava p, dopo aver applicato una tassa sui consumi, il prezzo per ogni bene diventerà p + t c. TASSA/SUSSIDIO SUL VALORE La tassa sul valore è una tassa che modifica direttamente il prezzo del bene (ad esempio l iva). Se inizialmente il bene costava p, dopo aver applicato una tassa sul valore, il prezzo diventerà p + p t v,che raccolto p diventerà p(1 + t v ). Page6

8 LEZIONE 2 OBIETTIVO DEL CONSUMATORE L obiettivo del consumatore è quello di massimizzare la funzione di utilità (felicità) rispettando allo stesso tempo il vincolo di bilancio. max U(x 1, x 2, x 3,, x n ) n p i x i m i=1 CURVA DI INDIFFERENZA La curva di indifferenza è l insieme dei panieri (punti) per i quali il consumatore è indifferente al paniere scelto. Esistono infinite curve di indifferenza. E anche chiamata curva di isoutilità. PUNTO DI OTTIMO Il punto di ottimo è sulla retta di bilancio, in particolare è sul punto di tangenza tra la retta di bilancio e la curva di indifferenza. DOMANDA La domanda è la quantità di un bene richiesta dal consumatore. La domanda è una funzione del prezzo del bene, del prezzo degli altri beni e del reddito del consumatore. D(p1,p2,m) Con p1 indichiamo il prezzo del bene richiesto dal consumatore, con p2 il prezzo degli altri beni e con il m il reddito del consumatore. CURVA DI DOMANDA La curva di domanda indica la quantità di bene 1 acquistata dal consumatore al variare del prezzo p1. CURVA PREZZO-CONSUMO La curva prezzo-consumo indica i panieri ottimi al variare dei prezzi dei beni. BENI SOSTITUTI Un bene 1 si dice sostituto del bene 2 se all aumentare del prezzo p2 aumenta il consumo del bene 1. Formalmente : dx 1 dp 2 > 0 Page7

9 BENI COMPLEMENTO Un bene 1 si dice bene complemento del bene 2 se all aumentare del prezzo del bene 2 diminuisce il consumo del bene 1. Formalmente : dx 1 dp 2 < 0 BENE ORDINARIO Un bene si definisce ordinario se all aumentare del prezzo del bene diminuisce la domanda del bene. DOMANDA AGGREGATA La domanda aggregata è la somma delle domande di tutti i consumatori. Graficamente si ottiene come somma orizzontale delle domande individuali. Page8

10 LEZIONE 3 ELASTICITÀ DELLA DOMANDA E il rapporto tra la variazione in percentuale della domanda rispetto alla variazione in percenuale del prezzo. ε = d x x d p p Il valore di ε è sempre negativo perchè: Se aumenta il prezzo (denominatore positvo) allora diminuisce la domanda (numeratore negativo); Se diminuisce il prezzo (denominatore negativo) allora aumenta la domanda (numeratore positivo); DOMANDA ELASTICA Se ε > 1 allora la domanda si dice elastica. Una domanda elastica risponde elasticamente alle variazioni di prezzo. Solitamente una domanda è elastica se siamo in un mercato concorrenziale. Grafico di curva di domanda per un bene perfettamente elastico DOMANDA ANELASTICA Se ε < 1 (da 0 a -1) allora la domanda si dice anelastica. In una domanda anelastica al variare del prezzo varia di poco la domanda. Grafico di curva di domanda per un bene perfettamente anelastico Page9

11 MERCATO CON ELASTICITÀ COSTANTE Se l equazione della domanda assume valore x = a p b Allora l elasticità della domanda ε = b P.S. : L equazione di x deve essere una funzione decrescente in quanto noi studiamo i beni ordinari. RICAVO R(prezzo) = prezzo * quantità(prezzo) R(quantità) = prezzo(quantità) * quantità IMPATTO DELL ELASTICITÀ SUL MERCATO I ricavi all aumentare del prezzo di un bene aumentano se l elasticità ε < 1 cioè la domanda è anelastica. OFFERTA L offerta è la quantità di beni che un produttore è disposto a vendere ad un certo prezzo. CURVA DI OFFERTA Indichiamo con S(p) la curva di offerta del bene s al prezzo p. PREZZO DI EQUILIBRIO E il prezzo al quale la quantità di beni richiesti e la quantità di beni offerti si uguagliano. Page10

12 PRODUZIONE La produzione consiste nell attività di combinare beni e servizi detti input o fattori, in processi tecnologici che risultano in altre merci e servizi detti output o prodotti. p = p(x) La produzione è in funzione di X, la quantità di input. IMPRESA L impresa è l agente economico che produce i beni disponibili ai consumatori sul mercato. INSIEME DI PRODUZIONE Dati determinati vincoli tecnologici, l insieme di input e output tecnicamente realizzabili viene detto insieme di produzione. FUNZIONE DI PRODUZIONE La funzione di produzione misura il massimo livello di output ottenibile in corrispondenza di un determinato livello di input. y = f(x) IMPRESA OUTPUT EFFICIENTE Un impresa si dice output efficiente se vale y = y max Page11

13 LEZIONE 4 RENDIMENTO DI SCALA Il rendimento di scala mostra la variazione dell output in funzione della variazione dell input. Abbiamo un rendimento di scala costante se al variare di un fattore t degli input abbiamo un output proporzionale alla variazione. f(t*x) = t*f(x) Abbiamo un rendimento di scala crescente se al variare di un fattore t degli input abbiamo un output maggiore dell output proprorzionale. f(t*x) > t*f(x) Abbiamo un rendimento di scala decrescente se al variare di un fattore t degli input abbiamo un output minore dell output proprorzionale. f(t*x) < t*f(x) PRODUZIONE A COSTO MINIMO La produzione a costo minimo mi fa scegliere il processo che mi permette di produrre una quantità y richiesta al costo minore possibile min x1,x2 c 1x 1 + c 2x 2 con f(x 1,x 2) = y FUNZIONE DI COSTO A LUNGO PERIODO E una funzione in cui possono variare tutti i processi produttivi. C tot = C(y) FUNZIONE DI COSTO A BREVE PERIODO E una funzione in cui non possono variare tutti i processi produttivi in quanto ho alcune variabili già fissate (costo iniziale). C tot = C fisso + C(y) CURVA DI COSTO A LUNGO PERIODO La curva di costo a lungo periodo è una curva che sceglie il costo minimo sostenuto per produrre una certa quantità di output, variando tutti i fattori produttivi. Page12

14 CURVA DI COSTO A BREVE PERIODO La curva di costo a lungo periodo è una curva che sceglie il costo minimo sostenuto per produrre una certa quantità di output, variando solo i fattori variabili. COSTO MEDIO Rappresenta il costo medio per unità prodotta. C medio = C tot(y) / y di lungo periodo C medio = C tot(y) + C fisso / y di breve periodo COSTO MARGINALE Rappresenta il tasso a cui il costo totale cresce all aumentare dell input. Quanto costa produrre un unità di output in piu. ECONOMIE/DISECONOMIE C marginale < C medio allora ho economie C marginale > C medio allora ho diseconomie Page13

1. Un consumatore, spendendo tutto il suo reddito, può acquistare 5 unità di x 1 e 18 unità di x 2, oppure 18 unità di x 1 e 5 unità di x 2.

1. Un consumatore, spendendo tutto il suo reddito, può acquistare 5 unità di x 1 e 18 unità di x 2, oppure 18 unità di x 1 e 5 unità di x 2. 1. Un consumatore, spendendo tutto il suo reddito, può acquistare 5 unità di x 1 e 18 unità di x 2, oppure 18 unità di x 1 e 5 unità di x 2. Se spendesse tutto il suo reddito per acquistare il bene x 1,

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