LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA

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LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA I DATI E L ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI ALLA GUIDA I costi sociali per incidenti stradali sono stati stimati da ACI 30.205 milioni di euro per il 2008, ovvero il 2% del Pil. Eppure il 92% degli italiani promuove, a pieno titolo, la propria capacità di guida. Il 41% dichiara di rispettare sempre i limiti,il 9% li ritiene un sostanziale disturbo. Stanchezza e uso di cellulari non sono considerati ostativi alla guida. Secondo gli ultimi dati ACI e ISTAT disponibili nel 2008, in Italia, si sono verificati, giornalmente, 598 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 13 persone e il ferimento di altre 850. Complessivamente nel 2008 gli incidenti stradali rilevati dall Istat sono circa 219mila, con oltre 4.700 morti e circa 311mila feriti. C è certamente da dire che rispetto al 2007, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-5,2%) e dei feriti (-4,6%) e un calo più consistente del numero dei decessi (-7,8%). Nel periodo 2000-2008, in particolare, si è registrata una costante riduzione sia nel numero degli incidenti che nel numero dei decessi: incidenti = 14,6% (da 256.546 a 218.963) decessi = 33% (da 7.061 a 4.731) feriti = 13,7% (da 360.013 a 310.739) Tuttavia, gli incidenti stradali continuano a rappresentare un costo sociale molto elevato, sopratutto in termini di vite spezzate, ma anche in relazione alle conseguenze di lungo termine per i feriti (invalidità, etc ), ai danni prodotti ai beni materiali, ai costi degli interventi di soccorso e di controllo. L Istat ha calcolato che nel 2008 i costi sociali degli incidenti stradali sono stati pari al 2% del totale del PIL prodotto nell anno, corrispondente a 30.205 milioni di euro 1. Guardando all Europa, nel 2008 nell Unione si sono registrati circa 38.800 morti per incidenti stradali, l 8,5% in meno rispetto all anno precedente. Ancora lontano l obiettivo di ridurre del 50% i decessi entro il 2010, nonostante vi sia una diminuzione significativa dei sinistri a livello paese. L Italia è all 11 posto in EU a - 33% rispetto alla media EU 27 pari a -31,2%. CALO PERCENTUALE DEI DECESSI PER INCIDENTI STRADALI IN ALCUNI PAESI EUROPEI, 2000-2008 1 Fonte ACI, I Costi Sociali degli Incidenti Stradali, 2008 1

Finlandia Danimarca Grecia Regno Unito Austria EU 27 Svezia Italia Irlanda Belgio Paesi Bassi EU 15 Germania Spagna Francia Portogallo Lussemburgo 13,1 18,5 23,5 26,1 30,4 31,2 32,8 33 33,3 37,3 37,4 38,6 40,3 46,3 47,1 52,9 53,9 0 10 20 30 40 50 60 FONTE: ELABORAZIONE CITTALIA SU DATI COMMUNITY ROAD ACCIDENT DATA BASE (CARE), COMMISSIONE EUROPEA, DIREZIONE GENERALE ENERGIA E TRASPORTI, 2008 Sulla base di questi dati, Cittalia ha realizzato un indagine 2 finalizzata a comprendere quali politiche ed interventi i Comuni italiani sono chiamati ad attivare per prevenire e contrastare l insicurezza stradale, ed i suoi costi sociali. Servono più interventi, infrastrutturali e formativi nei confronti dei cittadini, a difesa della sicurezza di tutti. Dall indagine emerge come, nella maggior parte dei casi, gli italiani ritengono di essere ottimi guidatori e di conoscere alla perfezione il codice stradale, salvo poi mettere in atto (in maniera più o meno sistematica) una serie di infrazioni. L autovalutazione della propria capacità di guida è, infatti, in genere assai elevata. Su una scala da 1 a 10, il 29% si attribuisce un voto superiore a 8, e il 63% un voto compreso tra 7 e 8 e solo meno dell 8% del totale del campione dà un giudizio inferiore a 7. Dunque la percezione è di essere quasi tutti buoni o ottimi guidatori, tanto che il valore medio dell intero campione è di 7,9 punti su 10. 2 L indagine quantitativa è stata condotta a Maggio 2009, mediante sondaggio on-line Cati- Cawi somministrato da SWG all interno di un campione di 1000 soggetti maggiorenni sotto i 60 anni residenti sul territorio nazionale, rappresentativi dell universo di riferimento in base ai parametri di sesso, età e zona di residenza 2

PERCEZIONE DI SICUREZZA QUANDO SI È IN AUTO, PER AUTOVALUTAZIONE DELLE PROPRIE CAPACITÀ DI GUIDA (%) ottimo guidatore buon guidatore scarso guidatore 0% 20% 40% 60% 80% 100% molto sicuro abbastanza sicuro insicuro FONTE: CITTALIA, 2009 La dimensione fondamentale che incide sulla percezione generalizzata di sicurezza/insicurezza quando si viaggia in auto è sostanzialmente legata alla frequenza con cui si guida e alla percezione della propria abilità. A livello generale il senso di insicurezza aumenta quando si percorrono le strade extraurbane (37% di insicuri), mentre è minimo sulle strade urbane (24% di insicuri). Coloro che si sentono insicuri in autostrada sono il 35%. Il 17,6% del campione è costituito da guidatori perfettamente disciplinati (nessuna infrazione dichiarata), il 37% da guidatori leggermente indisciplinati (uno o due comportamenti irregolari, ma solo in forma occasionale), il 24,8% da guidatori indisciplinati (un comportamento irregolare assunto in maniera diffusa o almeno 3 infrazioni occasionali) e il 20,5% da guidatori fortemente indisciplinati (più comportamenti irregolari diffusi). Le donne (24%) si dimostrano decisamente più disciplinate degli uomini (11%), così come gli anziani (26%) rispetto ai più giovani (10%). In particolare, i neopatentati mostrano una scarsa attenzione al codice della strada: il 33% di costoro rientra nella categoria dei guidatori fortemente indisciplinati e solo il 7% tra i più disciplinati. La guida in stato di alterazione (uso di alcol, farmaci o stupefacenti), l eccesso di velocità, la distrazione e la stanchezza dei guidatori così come l utilizzo del telefono cellulare sono considerati i fattori che possono maggiormente causare incidenti. In generale, quindi, si ritiene che sia il comportamento di guida dei soggetti la causa 3

principale degli incidenti, quanto piuttosto fattori esterni (cattivo stato delle strade, condizioni atmosferiche avverse). Solo il 41% degli intervistati dichiara di rispettar sempre - o quasi - i limiti di velocità, a fronte di un 49% che ammette di infrangerli a volte e di un 9% per il quale i limiti stradali appaiono un sostanziale disturbo che lo portano a rispettarli raramente o mai. Chi dichiara di infrangere i limiti di velocità, peraltro, sembra sottostimare significativamente il pericolo connesso a questi comportamenti. Infatti, se tra coloro che affermano di non superare mai il limite la valutazione della pericolosità dell eccesso di velocità raggiunge i 9,2 punti su 10, tra chi dice di rispettarli raramente scende a 7,9 punti per toccare i 4 punti tra chi sostiene di non rispettarli mai. In particolare più della metà del campione dichiara che a volte i limiti sono ingiustificati rispetto alle condizioni della strada; due intervistati su cinque ritengono di poterli superare se la strada è sgombra e non ci sono pericoli, uno su cinque se ha fretta o non si accorge della velocità raggiunta. Inoltre, chi si ritiene un buon guidatore si sente maggiormente autorizzato ad infrangere il limite soprattutto laddove lo ritenga ingiustificato rispetto alle condizioni della strada (58%). A fronte di un 47,7% di soggetti che si dichiara d accordo con i nuovi limiti di tasso alcolico introdotto dal codice della strada, il 35,6% dichiara di ritenere tale limite troppo restrittivo. VALUTAZIONE DEL TASSO ALCOLEMICO ATTUALMENTE IN VIGORE IN ITALIA, IN BASE ALLA CLASSIFICAZIONE DEL CAMPIONE PER RISPETTO ALLE REGOLE DEL CODICE DELLA STRADA fortemente indisciplinato indisciplinato leggermente indisciplinato troppo restrittivo giusto ancora troppo ampio non so perfettamente disciplinato 0% 20% 40% 60% 80% 100% FONTE: CITTALIA, 2009 Quasi il 20% degli intervistati dichiara che negli ultimi sei mesi gli è capitato di mettersi alla guida con la consapevolezza di avere bevuto troppo, mentre il 25% dichiara di essersi messo alla guida avendo bevuto una quantità di alcool superiore a quella consentita dalla legge. Sembra essersi diffusa anche nel nostro paese l abitudine, quando si esce per andare a cena, in discoteca o a feste, di non far bere un componente del gruppo, a turno, in modo che possa guidare al rientro. Esiste però ancora un 20% di persone che dichiarano che a guidare lungo la via del 4

ritorno è sempre e comunque il proprietario dell auto, a prescindere dalle sue condizioni. COMPORTAMENTO ADOTTATO NEL CASO IN CUI SI ESCA IN MACCHINA CON ALTRE PERSONE, PER UNA CIRCOSTANZA NELLA QUALE È PREVISTO IL CONSUMO DI ALCOOLICI (% DI INTERVISTATI CHE DICHIARANO CHE LA SITUAZIONE DESCRITTA POTREBBE CAPITARE LORO) guida comunque il proprietario della macchina 20% altro 4% un membro del gruppo non beve 52% guida la persona che ha bevuto di meno 24% FONTE: CITTALIA, 2009 Oltre alla guida in condizioni alterate, l indagine ha esplorato i comportamenti degli italiani anche di fronte ad altre situazioni di rischio, fortemente connesse alla possibilità di originare incidenti stradali. In particolare sono state prese in considerazione la guida in condizione di stanchezza e l utilizzo del telefonino quando si è al volante. Anche in questo caso, una quota assai significativa del campione sembra non prestare sufficiente attenzione ai pericoli insiti in questo comportamento. Infatti quasi il 50% degli intervistati dichiara di avere guidato nonostante si sentisse troppo stanco per farlo. Come in precedenza, non si è quindi di fronte ad una situazione di non conoscenza dei pericoli della strada o del proprio stato psicofisico, ma, anzi, si ha la consapevolezza di essere in uno stato di alterazione. Per questo motivo il comportamento appare ancora più grave. La guida in stato di forte stanchezza riguarda più spesso i maschi, i lavoratori e i giovani, anche se, ancora una volta cresce in maniera progressiva all aumentare del grado di indisciplina nei comportamenti alla guida (il 61% dei guidatori più indisciplinati che dichiara di avere guidato, negli ultimi sei mesi, anche quando era troppo stanco). Poca attenzione è invece data al telefono cellulare quale causa di incidenti: più del 60% non usa gli auricolari o il vivavoce, il 50% legge gli sms che gli arrivano e uno su tre ne scrive sms a sua volta mentre guida. Le caratteristiche dei soggetti che commettono più spesso questa infrazione sono le medesime osservate in precedenza: maschi, giovani, soggetti che si sentono sicuri 5

in auto, e soprattutto automobilisti poco attenti in generale al rispetto delle regole della strada. Anche l essere stato personalmente coinvolto in incidenti di una certa gravità (o avere avuto amici o familiari coinvolti) sembra non incidere sulla percezione della propria qualità come guidatore. 6