Documento di Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro delle lavoratrici in età fertile

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SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. SCOPO... 4 3. FONTE NORMATIVA... 4 4. ATTIVITÀ SVOLTA NELL ISTITUTO COMPRENSIVO... 5 5. DESCRIZIONE DEI RISCHI PER GRAVIDANZA/PUERPERIO/ALLATTAMENTO INDIVIDUATI E DELLE CONSEGUENTI MISURE DI PREVENZIONE E TUTELA 6 6. RISCHI SPECIFICI DI OGNI MANZIONE... 6 6.1 COLLABORATRICE SCOLASTICA...6 6.2 ASSISTENTE AMMINISTRATIVA.....8 6.3 DOCENTE DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA..10 6.4 DOCENTE SCUOLA DELL INFANZIA.. 11 2

1. PREMESSA Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi in quanto le disposizioni si collocano nell'ambito della disciplina generale sulla sicurezza del lavoro: il presente documento si prefigge di valutare i rischi per la tutela delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento, ed i conseguenti provvedimenti da adottare in applicazione dell'art. 11 del D. Lgs. 151/2001. La presente valutazione integra i rischi rilevati per le attività lavorative con l'analisi dei fattori di rischio per la salute riproduttiva e con i divieti espressi nelle norme vigenti. Nel presente documento risultano anche le lavorazioni vietate alle lavoratrici madri, contenute nella Legge del 30 dicembre 1971 n. 1204: "Tutela delle lavoratrici madri" e nel DPR del 25 novembre 1976 n. 1026, integrate da quelle contenute nel Decreto Legislativo 151/01: agenti fisici: vengono presi in considerazione quei rischi che possono provocare lesioni al feto o provocare il distacco della placenta, come colpi, vibrazioni, movimenti (quindi anche macchine, impianti con parti in movimento e con pericolo di collisione), movimentazione manuale dei carichi, rumore, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, sollecitazioni termiche, movimenti e posizioni di lavoro, spostamenti interni ed esterni, fatica mentale e fisica e altri disagi fisici connessi all'attività; agenti biologici: da considerare nella misura in cui sia noto che tali agenti o le terapie che si rendessero necessarie mettano in pericolo la salute della gestante e del nascituro. agenti chimici: con effetti irreversibili, come medicamenti antimitotici (cioè in grado di impedire la mitosi cellulare), monossido di carbonio, agenti chimici pericolosi con assorbimento cutaneo. Doveri delle lavoratrici II principale dovere della lavoratrice è quello di informare immediatamente il Dirigente Scolastico del suo nuovo stato in modo che possano essere assunti, con tempestività, tutti i provvedimenti di tutela per la salute della madre e del nascituro. La lavoratrice deve conoscere quali siano i rischi cui è soggetta e quanto questi possano avere influenza negativa nell'eventualità della gravidanza. Questo tipo di attenzione risulterà utile e proficua tanto per l'interessata quanto per la Direzione, perché consentirà di assumere le decisioni più opportune al momento della segnalazione del nuovo stato della dipendente. Compiti della Direzione e Procedure adottate Particolare e specifica attenzione va rivolta alle condizioni di lavoro delle lavoratrici in modo da attuare misure di prevenzione e protezione volte alla loro effettiva tutela, con riguardo all'eventuale caso dello stato di gravidanza: l'obiettivo è quello di eliminare il rischio per la donna e, comunque, di ridurlo, in modo che si possa immediatamente intervenire quando la lavoratrice dovesse informare la Direzione del suo nuovo stato. La questione è di notevole importanza perché una donna in gravidanza può risultare più esposta della media a certi fattori di rischio e perché può venirne coinvolto lo stesso nascituro. Spetta al DS l'onere di valutare il rischio per la salute della gestante, di prevedere gli interventi di protezione e prevenzione, compreso lo spostamento ad una mansione non a rischio e, nel caso non fosse possibile, di comunicarlo per iscritto direttamente all ULSS, per permettere alla donna di richiedere l'astensione anticipata dal lavoro. Nell approccio alla valutazione dei rischi presenti nell ambiente di lavoro, l'errore da evitare è quello di limitarsi a valutare la mansione specifica e non anche la condizione dell'ambiente di lavoro in cui si opera; potrebbe infatti risultare che la mansione in quanto tale non esponga a rischi, 3

ma che le condizioni ambientali siano tali per cui fattori di rischio derivanti da altre attività coinvolgano, seppur in misura ridotta, l'interessata. Il punto di riferimento rimane l'articolo 3 della Legge n. 1204/71: "E' vietato adibire al trasporto e al sollevamento di pesi (si intende riferito al trasporto, sia a braccia sia a spalle, sia con carrelli a ruote su strada o su guida e al sollevamento dei pesi, compreso il carico e scarico, e ogni altra operazione connessa) nonché a lavori pericolosi, faticosi ed insalubri le lavoratrici durante il periodo di gestazione e fino a sette mesi dopo il parto". La prima fase corrisponde all identificazione degli stessi (agenti fisici, chimici, biologici; processi; movimenti e posture; fatica psicofisica) nel rispetto delle linee direttrici elaborate dalla Commissione delle Comunità Europee. Una volta identificati i rischi, il secondo passaggio è quello di stabilire se gli stessi rientrano tra quelli che sono considerati dalla normativa come pregiudizievoli per la salute della donna e del bambino. In tal senso, se tali rischi sono compresi nell allegato A e B del D.Lgs. 151/01, rientrano tra quelli vietati; se compresi nell allegato C devono essere oggetto di misure quali - quantitative. Se da tale valutazione emergono situazioni di rischio, il datore di lavoro individua le categorie di lavoratrici esposte (gestanti e/o in allattamento) e le misure di prevenzione e protezione da adottare. Dei risultati della valutazione dei rischi e sulle conseguenti misure di prevenzione e protezione adottate devono essere informate tutte le lavoratrici ed il loro rappresentante per la sicurezza. Sia l applicazione delle misure di prevenzione e protezione che l informazione sono di estrema importanza, in particolare per il primo trimestre di gravidanza (in effetti vi è un periodo che va dai 30 ai 45 giorni dal concepimento in cui una lavoratrice può non essere ancora consapevole del suo stato e di conseguenza non essere in grado di darne comunicazione al DS). Per il caso specifico, una volta in possesso di comunicazione ufficiale da parte della lavoratrice si valuta se: esistano rischi per gravidanza ed allattamento in caso positivo, se esiste possibilità di altra mansione nel caso di possibilità di spostamento, il Dirigente Scolastico colloca la lavoratrice a mansione idonea ed invia comunicazione alla direzione provinciale del lavoro (DPL) nel caso di impossibilità di spostamento, il Dirigente Scolastico allontana la lavoratrice ed invia comunicazione alla DPL che emette il provvedimento di astensione, previo accertamento della ULSS. In tutti questi casi, le lavoratrici sono tutelate dalle norme previste, in particolare dalla Legge 1204/71 e dal D. Lgs. 645/96. 2. SCOPO Con la presente valutazione dei rischi ci si prefigge di adottare le necessarie misure di informazione, formazione, procedurali ed organizzative per la tutela delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento, sia per il personale dipendente a tempo indeterminato che per quello a tempo determinato, impiegato nelle specifiche attività. Tale documento di valutazione darà perciò delle indicazioni sui comportamenti e sulle misure cautelative da tenere per ottemperare agli scopi menzionati. Gli specifici o particolari casi verranno analizzati di volta in volta. 3. FONTE NORMATIVA L'analisi dei rischi presenti è stata effettuata nell'ambito ed agli effetti della valutazione dei rischi prevista dall'art. 11 D.Lgs. 151/2001, facendo riferimento alla legislazione specifica in 4

materia di tutela delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento, le cui norme vengono di seguito riportate. D.Lgs. n.151 del 26.03.2001 Disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15 della legge del 08.03.2000, n.53 Legge 30.12.1971 n. 1204 Tutela delle lavoratrici madri DPR 20.01.1976 n. 432 Determinazione dei lavori pericolosi e insalubri, ai sensi dell'art. 6 della Legge 17 ottobre 1967 n. 977, sulla tutela dei fanciulli e degli adolescenti D.P.R. del 25 novembre 1976, n. 1026 "Regolamento di esecuzione della Legge del 30 dicembre 1971, n.1204 sulla tutela delle lavoratrici madri". Legge 09.12.1977 n. 903 Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro (Divieto di adibire la donna al lavoro dalle ore 24 alle ore 6, dall'accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino) D.P.R. 13.02.1964 n. 185 Esposizione a radiazioni ionizzanti D.Lgs. 17.03.1995 n. 230 Esposizione a radiazioni ionizzanti D.Lgs. 25.11.1996 n. 645 Recepimento della Direttiva 92/85 CEE concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento Legge 17.10.1967 n. 977 Tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti D.P.R. 19.03.1956 n. 303 Norme generali per l'igiene del lavoro D.P.R. 30.06.1965 n. 1124 Testo unico per l 'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali Legge 22.05.1978 n. 194 Norme per la tutela della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza D.Lgs.81/2008 Testo Unico sulla sicurezza D.Lgs. 04.08.1999 n. 345 Attuazione della direttiva 94/33/CE relativa alla protezione dei giovani sul lavoro Legge 08.03.2000 n. 53 Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità 4. ATTIVITÀ SVOLTA NELL ISTITUTO COMPRENSIVO Le attività rientrano nell'ambito dei servizi di istruzione ed educazione. In ambito scolastico l'attività svolta è di didattica teorica, tecnica e pratica. Altresì viene svolta un'attività extradidattica di amministrazione (direzione e segreteria), di manutenzione e pulizia degli ambienti, attività straordinarie periodiche. Le attività, di seguito meglio descritte, vengono effettuate da personale docente, ausiliario e amministrativo, caratterizzato dalla presenza di prevalente personale femminile con una concentrazione particolare nella docenza e nelle mansioni di assistente amministrativo. Le attività principali sono quelle di: insegnamento e intrattenimento, svolte nelle aule, negli spazi comuni e nei laboratori a queste dedicate servizio refettorio: lo svolgimento di questo servizio comporta la presenza di una cucina interna all'edificio scolastico (per le scuole dell infanzia), in quanto la preparazione e distribuzione pasti è affidato a personale comunale; la scuola primaria di Forno non effettua questo servizio; mentre per la scuola primaria di Zoldo Alto e per la scuola secondaria di Forno il servizio mensa è effettuato da una ditta esterna (tramite specifico contratto d'appalto con il Comune) che porta i pasti già pronti per essere distribuiti; 5

attività di laboratorio didattico: viene svolta in aule didattiche attrezzate per le attività da svolgere. Le attività presenti sono: tecniche e scientifiche, ma anche per la formazione ed espressione della personalità dell'alunno/a; attività direzionale e amministrativa: è quella svolta dalla direzione e dalla segreteria della Scuola, comporta l'uso di videoterminali e delle apparecchiature normalmente utilizzate negli uffici (telefono, fax, fotocopiatrice, ecc.); pulizia dei locali: questa attività viene svolta dai collaboratori scolastici. Le pulizie generalmente vengono svolte al termine delle attività didattiche e con attrezzature manuali e meccaniche. 5. DESCRIZIONE DEI RISCHI PER GRAVIDANZA / PUERPERIO / ALLATTAMENTO INDIVIDUATI E DELLE CONSEGUENTI MISURE DI PREVENZIONE E TUTELA L esistenza di complicanze o di altre patologie che interessano la gravidanza o l allattamento dovrà essere segnalata affinché si prendano gli opportuni provvedimenti di tutela. Lo stesso vale per l aggravamento di eventuali patologie preesistenti. In particolare sarà disposta una visita presso la ULSS per verificare la possibilità di un provvedimento di astensione anticipata o di interdizione dal lavoro. L eventuale presenza di disturbi (anche in allattamento) sarà presa in considerazione non appena segnalata e saranno presi gli opportuni provvedimenti di tutela. Dovrà essere valutato, caso per caso, se il tempo di viaggio da e per la sede di lavoro (pendolarismo) è tale da consigliare provvedimenti di riduzione dell orario o di anticipazione dall astensione. 6. RISCHI SPECIFICI DI OGNI MANSIONE: 6.1: COLLABORATRICE SCOLASTICA Pulizie Mansione Fattore di rischio Postura eretta per più di metà dell orario di lavoro Fatica fisica eccessiva Misure di Prevenzione/Attenuazione 6

Uso detergenti chimici (da valutare caso per caso la reale entità del rischio chimico sulla base del tipo di detergenti usati e della frequenza e durata dell uso Movimentazione manuale dei carichi Durante la gravidanza deve essere evitata la movimentazione manuale di e carichi. per i 7 mesi dopo il parto Per "carico" in questo caso si intende un peso superiore ai 3 Kg che venga sollevato in via non occasionale. Per spostamenti di pesi inferiori ai 3 kg non si applicano i criteri relativi alla movimentazione manuale carichi; in tale contesto vanno valutati altri rischi quali la stazione eretta, le posture incongrue, i ritmi lavorativi. Vigilanza - Aiuto ad alunni con disabilità psichica o fisica Durante il periodo del postparto deve essere evitata la movimentazione manuale di carichi qualora l'indice di rischio (metodo NIOSH) sia compreso tra 0,75 e 1. In questo caso, è opportuno che la lavoratrice nei primi 30 giorni di ripresa del lavoro abbia la possibilità di riadattarsi alla movimentazione manuale di carichi prevedendo, caso per caso, adattamenti quali pause, ritmi meno intensi ecc. Uso di scale portatili Posizioni faticose o incongrue (deve abbassarsi per varie attività da svolgere vicino al pavimento, ecc.) Spostamenti interni (consegna di circolari ecc.) Potenzialmente incompatibile per i 7 mesi dopo il parto: dev essere verificato dall ULSS (con allontanamento cautelativo dalla mansione) Vietato in gravidanza Compatibile e Colpi, urti (nel caso di alunni con per i 7 mesi dopo il parto disabilità psichica) 7

Esecuzione di fotocopie Fatica eccessiva (aiuto a disabili fisici) Postura eretta (la valutazione è rinviata alla valutazione dell intera mansione, per verificare se supera la metà dell orario) Trasporto e predisposizione fatica fisica eccessiva apparecchi elettrici per le lezioni movimentazione di carichi (TV, Video registratori, proiettori, computers, ecc.) Elettrocuzione Potenzialmente incompatibile per i 7 mesi dopo il parto: dev essere verificato dall ULSS (con allontanamento cautelativo dalla mansione) Se troppo faticoso, incompatibile in gravidanza (allontanamento dalla mansione Centralino-Portineria-Vigilanza in un area della scuola Posizione seduta ma con possibilità di muoversi all interno Accettabile dell area Aiutare i bambini nei loro bisogni Biologico (infezioni) corporali Potenzialmente incompatibile per i 7 mesi dopo il parto: dev essere verificato dall ULSS (con sospensione cautelare di questa attività) Prendere in braccio i bambini per vari motivi (accudirli, vestirli, ecc.) Sollevamento che richiede fatica eccessiva e/o sforzo violento Assistenza in mensa Postura eretta per circa 1 ora (la valutazione è rinviata alla valutazione dell intera mansione, per verificare se supera la metà dell orario) Livello di esposizione quotidiana e media settimanale al rumore compreso tra 80 db(a) e 85 db(a) VALUTAZIONE generale sulla mansione: In genere le lavoratrici sono esposte a plurimi fattori di rischio (salvo posizioni individuali da valutare specificatamente per la singola lavoratrice). E impossibile eliminare alcuni contenuti in modo da ricondurre la mansione entro termini compatibili. 8

MISURE INDIVIDUALI DA PRENDERE: E indispensabile cambiare la mansione in gravidanza e anche nei primi 7 mesi dopo il parto. Tuttavia, se non esistono altre mansioni sicure a cui trasferire la lavoratrice, verrà richiesta con lettera alla Direzione Territoriale del Lavoro l interdizione per l intera gravidanza e i 7 mesi dopo il parto. MISURE DI PREVENZIONI GENERALI: Ergonomia delle sedute Organizzazione del lavoro nelle pulizie in modo corretto Dotazione di mascherine e guanti idonei per le pulizie Alla lavoratrice è consentito andare alla toilette con la frequenza desiderata. Sono consentite brevi pause a disposizione per l alimentazione Predisposizione di un locale di riposo dove la lavoratrice incinta e la madre che allatta abbia la possibilità di riposarsi in posizione distesa ( lettino o poltrona che consenta la posizione comoda distesa) e in condizioni appropriate. Con la lavoratrice verrà concordato un orario che le consenta eventualmente di evitare il tragitto casa-lavoro più di una volta al giorno e il lavoro in ore troppo mattutine, per evitare malesseri della gravidanza. Con la lavoratrice, nel caso specifico, sarà valutato il rischio causato dal trasferimento casa-lavoro 6.2: ASSISTENTE AMMINISTRATIVA Lavoro al VDT (più o meno continuativo Archiviazione, prendere pratiche dall archivio, trasportare plichi e faldoni posizione fissa, faticosa negli ultimi mesi di gravidanza Posizioni faticose quando bisogna prendere/riporre plichi in zone molto basse o molto alte Compatibile, escluso dal terzo mese pre-parto; si chiederà l anticipazione di un mese dell astensione obbligatoria. si concorderanno pause maggiori e più frequenti valutando anche la specifica postazione di lavoro e la comodità di utilizzo. E possibile vietare questa attività, mantenendo la mansione 9

Uso di scale Movimentazione manuale dei carichi Durante la gravidanza deve essere evitata la movimentazione manuale di carichi. Per "carico" in questo caso si intende un peso superiore ai 3 Kg che venga sollevato in via non occasionale. Per spostamenti di pesi inferiori ai 3 kg non si applicano i criteri relativi alla movimentazione manuale carichi; in tale contesto vanno valutati altri rischi quali la stazione eretta, le posture incongrue, i ritmi lavorativi. Vietato in gravidanza E possibile vietare questa attività, mantenendo la mansione Durante il periodo del postparto deve essere evitata la movimentazione manuale di carichi qualora l'indice di rischio (metodo NIOSH) sia compreso tra 0,75 e 1. In questo caso, è opportuno che la lavoratrice nei primi 30 giorni di ripresa del lavoro abbia la possibilità di riadattarsi alla movimentazione manuale di carichi prevedendo, caso per caso, adattamenti quali pause, ritmi meno intensi ecc. Potenzialmente incompatibile nei 7 mesi post parto: dev essere verificato dall ULSS (con allontanamento cautelativo dalla mansione) E possibile vietare questa attività, mantenendo la mansione Ricevere il pubblico allo sportello Posizione eretta prolungata complessivamente superiore a 3 ore Vietato in gravidanza E possibile vietare questa attività, mantenendo la mansione con altri lavori impiegatizi in posizione assisa (cioè stazione seduta) VALUTAZIONE generale sulla mansione: In genere le lavoratrici sono esposte a limitati e modesti fattori di rischio in gravidanza. E possibile eliminare alcuni contenuti in modo da ricondurre la mansione entro termini compatibili: verrà posto un divieto per talune componenti della mansione. Solo per le lavoratrici che utilizzano in modo continuativo e prolungato il computer verrà chiesto alla DPL l anticipazione al 3 mese dell astensione obbligatoria. 10

MISURE INDIVIDUALI DA PRENDERE: Divieto in gravidanza di eseguire lavoro in posizione eretta (allo sportello e altri lavori) in modo da eccedere la metà dell orario Lavoratrici che utilizzano in modo continuativo e prolungato il computer: sarà vietato eccedere le 4 ore in gravidanza; si concorderanno pause maggiori e più frequenti; verrà chiesto alla DPL l anticipazione al 3 mese dell astensione obbligatoria. MISURE DI PREVENZIONE GENERALI: Ergonomia delle sedute. Alla lavoratrice è consentito andare alla toilette con la frequenza desiderata. Sono consentite brevi pause a disposizione per l alimentazione. Con la lavoratrice verrà concordato un orario che le consenta eventualmente di evitare il tragitto casa-lavoro più di una volta al giorno e il lavoro in ore troppo mattutine, per evitare malesseri della gravidanza. Con la lavoratrice, nel caso specifico, sarà valutato il rischio causato dal trasferimento casa-lavoro. 6.3: MANSIONE: DOCENTE DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA Docente - Mansione Rischio Valutazione Insegnamento Nessuno nell attività d insegnamento 11

Attività di riunione, compilazione registri Docenti di attività motoria Docenti sostegno Stress correlato al lavoro (burn-out aggravato dallo stato particolare) Burn-out: i soggetti sviluppano un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress. In tali condizioni può succedere che queste persone si facciano un carico eccessivo delle problematiche degli alunni, non riuscendo così più a discernere tra la propria vita e la loro. Il soggetto tende a sfuggire l'ambiente lavorativo assentandosi spesso e lavorando con entusiasmo ed interesse minori, a provare frustrazione/insoddisfazione. Il burn-out si accompagna spesso ad un deterioramento del benessere fisico, a sintomi psicosomatici come l'insonnia e psicologici come la depressione. Biologico Nessuno Si farà attenzione a tutte le lavoratrici per verificare se mostrano sintomi in questo senso. Chi aveva già mostrato in precedenza sintomi evidenti corre il rischio maggiore. Eventualmente saranno inviati alla DTL per una valutazione e prese misure appropriate (interdizione in gravidanza) Astensione obbligatoria in base a risultati sanitari Stazione eretta per oltre metà Vietato in gravidanza dell orario Biologico (infezioni) nell assistenza Fatica (sforzi eccessivi, ad es. nell aiuto a muovere disabili anche fisici) Aggressioni involontarie (urti, colpi, cadute) nel caso di disabili psichici (a seconda dei casi concreti) Se il rischio esiste, va chiesta alla DTL l interdizione in gravidanza e puerperio/allattamento (a seconda dei casi concreti) Se il rischio esiste va chiesta alla DPL l interdizione in gravidanza e puerperio/allattamento (a seconda dei casi concreti) Se il rischio esiste va chiesta alla DPL l interdizione in gravidanza e puerperio/allattamento VALUTAZIONE generale sulla mansione: In genere le lavoratrici di scuola primaria e secondaria non sono esposte a fattori di rischio, tranne lo stress (da tenere sotto osservazione) ed il rischio biologico in base ai risultati sanitari. MISURE INDIVIDUALI DA PRENDERE: 12

Divieto di eseguire lavoro in posizione eretta in gravidanza in modo da eccedere la metà dell orario Divieto in gravidanza e puerperio di spostare-sollevare pesi eccedenti 3 kg Divieto in gravidanza di uso di scale e simili MISURE DI PREVENZIONE GENERALI: Ergonomia delle sedute Organizzazione del lavoro in modo corretto Alla lavoratrice è consentito andare alla toilette con la frequenza desiderata. Sono consentite brevi pause a disposizione per l alimentazione. Con la lavoratrice verrà concordato un orario che le consenta eventualmente di evitare il tragitto casa-lavoro per più di una volta al giorno e il lavoro in ore troppo mattutine, per evitare malesseri della gravidanza. Con la lavoratrice, nel caso specifico, sarà valutato il rischio causato dal trasferimento casa-lavoro 6.4: MANSIONE : DOCENTE SCUOLA DELL INFANZIA Mansione Rischio Valutazione Insegnamento Sollevamento pesi (necessità di sollevare frequentemente i bambini) Biologico (infezioni prese dai bambini) Colpi, urti e cadute (dovuti all imprevedibilità dei bambini) Stazione eretta per oltre metà del tempo e fino al 7 mese post parto e fino al 7 mese post parto Vietato in gravidanza VALUTAZIONE generale sulla mansione: In genere le lavoratrici sono esposte a molteplici fattori di rischio. E necessario il cambio mansione oppure, nella impossibilità di assegnare diversi ruoli, si attiveranno immediatamente le procedure presso la DPL per l interdizione in gravidanza e fino al 7 mese post-parto. 13