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1. SEGNI E SIMBOLI COME SI CELEBRA? Corso Base di formazione liturgica TERZO INCONTRO Significato antropologico e biblico Una celebrazione sacramentale è intessuta di segni e di simboli. Il loro significato si radica nell'opera della creazione e nella cultura umana, si precisa negli eventi materiali dell'antica Alleanza e si rivela pienamente nella persona e nell'opera di Cristo. Catechismo della Chiesa Cattolica 1145 Segni e simboli nel mondo degli uomini Segni e simboli nel mondo degli uomini L'uomo esprime e percepisce le realtà spirituali attraverso segni e simboli materiali. In quanto essere sociale, l'uomo ha bisogno di segni e di simboli per comunicare con gli altri per mezzo del linguaggio, dei gesti, di azioni. In quanto creature, queste realtà sensibili possono diventare il luogo in cui si manifesta l'azione di Dio che santifica gli uomini, e l'azione degli uomini che rendono a Dio il loro culto. La luce e la notte, il vento e il fuoco, l'acqua e la terra,l'albero e i frutti parlano di Dio, simboleggiano ad un tempo la sua grandezza e la sua vicinanza.. La stessa cosa avviene nella sua relazione con Dio. CCC 1146-1149 CCC 1146-1149

Segni e simboli nel mondo degli uomini Segni e simboli nel mondo biblico Le grandi religioni dell'umanità testimoniano, spesso in modo impressionante, tale senso cosmico e simbolico dei riti religiosi. La Liturgia della Chiesa presuppone, integra e santifica elementi della creazione e della cultura umana conferendo loro la dignità di segni della grazia, della nuova creazione in Gesù Cristo. Segni dell'alleanza Il popolo eletto riceve da Dio segni e simboli distintivi che caratterizzano la sua vita liturgica: non sono più soltanto celebrazioni di cicli cosmici e di gesti sociali, ma segni dell'alleanza, simboli delle grandi opere compiute da Dio per il suo popolo. CCC 1146-1149 CCC 1150 Segni e simboli nel Nuovo Testamento Segni e simboli nella Liturgia Segni assunti da Cristo Nella sua predicazione il Signore Gesù si serve spesso dei segni della creazione per far conoscere i misteri del Regno di Dio. Compie le guarigioni o dà rilievo alla sua predicazione con segni o gesti simbolici. Conferisce un nuovo significato ai fatti e ai segni dell'antica Alleanza, specialmente all'esodo e alla Pasqua, poiché egli stesso è il significato di tutti questi segni. CCC 1151 Segni sacramentali Dopo la Pentecoste, è mediante i segni sacramentali della sua Chiesa che lo Spirito Santo opera la santificazione. I sacramenti della Chiesa non aboliscono, ma purificano e integrano tutta la ricchezza dei segni e dei simboli del cosmo e della vita sociale. Inoltre essi danno compimento ai tipi e alle figure dell'antica Alleanza, significano e attuano la salvezza operata da Cristo, prefigurano e anticipano la gloria del cielo. CCC 1152

2. PAROLE E AZIONI LA PAROLA DI DIO Ogni celebrazione sacramentale è un incontro dei figli di Dio con il loro Padre, in Cristo e nello Spirito Santo, e tale incontro si esprime come un dialogo, attraverso azioni e parole. CCC 1153-1155 Nella liturgia la Parola assume diverse forme Colpisce in diversi modi il cuore dei fedeli La Parola di Dio nella liturgia è sempre piena ed efficace. Ordo lectionum Missae n.4 A Le forme e le funzioni rituali primarie PROCLAMAZIONE RISPOSTA B Le forme e le funzioni rituali derivate INTRODUZIONE CANTO RITUALE PREGHIERA CARATTERIZZARE IL GIORNO E IL MOMENTO LITURGICO LE PAROLE DELLA PREGHIERA I GESTI Innanzitutto la loro funzione è strettamente liturgica e teologica. Insieme alla Parola di Dio e ai canti esprimono la vera natura della celebrazione e del rito e dei gesti che si stanno facendo. 1. O Padre, 2. che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, 3. concedi a noi, che celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel tuo Spirito, 4. per rinascere nella luce del Signore risorto. 5. Egli è Dio e vive e regna con te, nell unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. 6. Amen 1. Invocazione iniziale (in genere molto stringata) 2. Evocazioni bibliche e narrazione delle opere di Dio 3. Richieste legate alla celebrazione 4. Scopo della richiesta 5. Conclusione che richiama la mediazione di Cristo (lunga o breve a seconda dell'importanza della celebrazione). 6. Acclamazione dell'assemblea: Amen.

GESTI CON LE «COSE» 3. CANTO E MUSICA La tradizione musicale di tutta la Chiesa costituisce un tesoro di inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell'arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrale della Liturgia solenne [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 112]. 3. Canto e musica Strettamente uniti all azione liturgica Il canto e la musica svolgono la loro funzione di segni in una maniera tanto più significativa quanto più sono strettamente uniti all'azione liturgica, secondo tre criteri principali: la bellezza espressiva della preghiera, l'unanime partecipazione dell'assemblea nei momenti previsti e il carattere solenne della celebrazione. Quali forme musicali liturgia romano franca? Le tre principali categorie di canto liturgico: responsoriale antifonico inno

Canto responsoriale (= con ritornello) Canto antifonico È il genere di canto più usato nella liturgia Favorisce col ritornello la partecipazione di tutti Il ritornello caratterizza il tempo, il giorno o il momento liturgico Richiede almeno un cantore Lascia libera l assemblea di seguire l azione rituale Botta e risposta (anche il responsoriale è a rigore canto antifonico: solista / tutti) Favorisce un clima di preghiera È necessario dare il testo a tutti o proiettarlo Richiede calma e tempo È un rito a sé, quindi stile utile per esprimere insieme lode, supplica, adorazione, riflessione, ecc L inno (strofico) L acclamazione È usato fuori dell Eucaristia, nella Liturgia delle Ore Ha una rigorosa forma metrica: numero di sillabe fisso per ciascuno dei 3 o 4 o 5 versi; si chiude con la dossologia È un elemento poetico e teologico della liturgia e non è scritturistico È un grido, una affermazione breve che di per sé richiede il canto Favorisce la partecipazione di tutti Caratterizza il tempo, il giorno o il momento liturgico «Contorna» un momento del rito Utile per fare di un canto un rito a sé, quindi stile adatto per esprimere lode, supplica, adorazione, riflessione, ecc Non lascia libera l assemblea di seguire l azione rituale Si avvicina all inno il genere moderno della CANZONE e quello antico del CORALE Può essere un dialogo tra ministro e assemblea Consente di creare un repertorio minimo di grida di gioia, lode, supplica, richiesta di perdono Lascia libera l assemblea di seguire l azione rituale

L armonia dei segni 3. Canto e musica 4. LE IMMAGINI L'armonia dei segni (canto, musica, parole e azioni) è qui tanto più significativa e feconda quanto più si esprime nella ricchezza culturale propria del Popolo di Dio che celebra [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 119. Noi intendiamo custodire gelosamente intatte tutte le tradizioni della Chiesa, sia scritte che orali. Una di queste riguarda la raffigurazione del modello mediante una immagine, in quanto si accordi con la lettera del messaggio evangelico, in quanto serva a confermare la vera e non fantomatica Incarnazione del Verbo di Dio e procuri a noi analogo vantaggio, perché le cose rinviano l'una all'altra in ciò che raffigurano come in ciò che senza ambiguità esse significano. Concilio di Nicea II: Conciliorum oecumenicorum decreta, 111. Il simbolo: un modo di essere e di comunicare Il simbolo: un modo di essere e di comunicare Il simbolo è molto più di un semplice mezzo di comunicazione. La sua funzione non si esaurisce nel dire e nel rivelare. Esso è innanzi tutto una dimensione dell essere umano, una condizione della sua coscienza. Celebrare in Spirito e verità 17 Nel simbolo l uomo esprime sé stesso e la propria comprensione di sé e del mondo che lo circonda. L uomo cresce con i suoi simboli e i simboli lo aiutano a crescere. Celebrare in Spirito e verità 17

Il simbolo: un modo di essere e di comunicare Lo plasmano, lo formano, gli comunicano cultura e ne condizionano lo sviluppo. Ciascun uomo sarebbe diverso da ciò che è, se fosse vissuto in un universo simbolico diverso da quello in cui è cresciuto. Celebrare in Spirito e verità 17