CREDITO AL CREDITO 2011 Crescita, consumi e risparmi: prospettive per le famiglie Emanuele Baldacci Istat
Crescita economica: forte decelerazione dopo il rimbalzo PIL: contributi e variazione tendenziale 4 3 3 2 1 2 0 Punti Percentuali 1 0-1 - 1-2 - 3-4 - 2-3 - 5-6 - 7-4 - 8 Fonte: Istat Variazione delle scorte Consumi Privati Esportazioni Nette Consumi Pubblici Investimenti PIL tendenziale (scala destra) ABI - Roma 22 Novembre 2011 2
Aumentano i giovani disoccupati e gli scoraggiati 30 Disoccupazione e tasso di attività 64 25 63.5 63 Valori percentuali 20 15 62.5 62 Valori percentuali 61.5 10 61 5 60.5 Fonte: Istat Disoccupazione totale Disoccupazione giovanile Tasso di attività (scal destra) 3
La CIG aiuta il contenimento della disoccupazione Cassa integrazione guadagni Ore autorizzate 140 120 100 Milioni 80 60 40 20 0 gen- 07 lug- 07 gen- 08 lug- 08 gen- 09 lug- 09 gen- 10 lug- 10 gen- 11 lug- 11 Fonte: INPS Ordinaria Straordinaria In deroga 4
Le famiglie risparmiano meno, ma il reddito diminuisce 230 Reddito spesa e risparmio delle famiglie 18.0 225 220 215 17.0 16.0 Miliardi di euro 210 205 200 15.0 14.0 13.0 Valori percentuali 195 12.0 190 185 11.0 180 10.0 Fonte: elaborazioni su dati Reddito reale Spesa reale Propensione al risparmio (scala destra) 5
Consumi: in calo le vendite al dettaglio 104 Vendite al dettaglio 0.8 103 0.6 0.4 Numero indice 102 101 100 0.2 0-0.2-0.4 Variazione percentuale 99-0.6-0.8 98 dic- 07 giu- 08 dic- 08 giu- 09 dic- 09 giu- 10 dic- 10 giu- 11 Fonte: Istat Variazione congiunturale (scala destra) - 1 6
Consumatori: meno fiducia nel futuro 115 Clima di Fiducia dei consumatori 110 105 100 95 90 85 80 Fonte: Istat Indice generale Clima corrente Aspettative 7
La crisi modifica il mercato del lavoro: più atipici 2.0 Occupati per tipologia lavorativa (contributi percentuali alla variazione tendenziale) 1.5 1.0 0.5 Punti percentuali 0.0-0.5-1.0-1.5-2.0-2.5 gen- 08 lug- 08 gen- 09 lug- 09 gen- 10 lug- 10 gen- 11 Fonte: Istat Dipendenti standard Autonomi standard Parzialmente standard Atipici 8
I disoccupati e gli inattivi raggiungono gli occupati Popolazione 15-74 anni per condizione - Anno 2010 (migliaia di unità) Popolazione 45,685 Occupati Disoccupati Inattivi 22,818 2,102 20,765 Altri occupati Sottoccupati part time Disoccupati Disponibili a lavorare ma non cercano lavoro Cercano lavoro ma non disponibili Altri inattivi 22,384 434 2,102 2,764 126 17,875 Forze lavoro Forze lavoro potenziali 50.0 40.0 43.6 40.6 Inattivi disponibili che non cercano lavoro per motivo della mancata ricerca e sesso Anno 2010 - Percentuali 30.0 20.0 24.8 20.3 10.0 12.0 4.4 9.5 7.9 7.6 4.2 3.3 2.1 9.8 9.8 0.0 Scoraggiamento Attesa esiti di passate azioni Cura dei figli, familiari Studio, formazione professionale Attesa di tornare al lavoro Problemi di salute Altri motivi Fonte: Istat Maschi Femmine 9
Famiglie : aumentano le passività 3900 Attività e passività delle famiglie e delle Istituzioni senza scopo di lucro 900 3700 850 3500 800 750 Miliardi di euro 3300 3100 700 Miliardi di euro 650 2900 600 2700 550 2500 500 mar- 05 mar- 06 mar- 07 mar- 08 mar- 09 mar- 10 mar- 11 Fonte: Banca d'italia Attività Attività nette Passività (scala destra) 10
Non cambia la povertà, ma aumentano i divari Italia Mezzogiorno Centro Nord-est Nord-ovest 0 5 10 15 20 25 2006 2007 2008 2009 2010 Fonte: Istat, Indagine sui consumi delle famiglie 11
Outlook: l area euro rallenta 12
In Italia, la Commissione europea vede crescita piatta 13
Sulla base dei dati recenti la domanda interna soffre Consumi in decelerazione Considerando andamento prospettico di occupazione e redditi, incertezze mercati finanziari, andamento del clima di fiducia, i consumi delle famiglie difficilmente continuerebbero a fornire sostegno alla domanda aggregata Investimenti: decelerazione della spesa in macchinari, in riduzione in media d anno la componente costruzioni Esportazioni e importazioni in rallentamento in coincidenza con l andamento del commercio mondiale e debolezza della domanda interna PIL molto debole in Q3 e Q4 Molto debole l ingresso nel 2012 14
Famiglie e credito: le sfide Deterioramento della qualità del lavoro Riduzione del reddito Riduzione delle garanzie reali Riduzione delle forme standard di credito Aumento dei rischi per chi fa credito 15
Più debiti e meno risparmi per i consumatori 22 Indice di Stress finanziario* 20 18 Valori percentuali 16 14 12 10 (*) L'indice è costruito comme somma delle percentuali di risposta positiva all domande "usa i risparmi" e "contrae debiti" riferite aull'indagine Isat sulla fiducia dei consumatori. Dati non destagionalizzati. Fonte: Elaborazione Istat su dati Istat 16
Peggiora l accesso al credito rispetto al periodo pre-crisi 60 Condizioni di accesso al credito per le famiglie (Percentuale netta di banche che hanno ristretto le condizioni di accesso al credito) 40 20 0-20 - 40 Fonte: Banca d'italia Prestiti per l acquisto di abitazioni Credito al consumo e altri prestiti 17
Costi del funding e rischi di credito 80 Principali fattori che influenzano la concessione di credito alle famiglie per tipologia di acquisto 60 40 20 0-20 Fonte: Banca d'italia Abitazioni - Costi di provvista e vincoli di bilancio Abitazioni - Attese riguardo l'attività economica generale Beni di consumo - Costo di provvista e vincoli di bilancio Beni di consumo - Merito di credito dei consumatori 18
La sfida per l industria del credito A. Criticità Aumento del costo di provvista Riduzione del merito di credito per riduzione garanzie Adeguamento dei requisiti patrimoniali per Basilea 3 B. La sfida: sviluppare modelli di business per fare fronte ai mutamenti della società, adattando le garanzie alla nuova società Garanzia da reddito: nuove forme contrattuali Garanzia da capitale: capitale umano 19
Grazie per l attenzione! Emanuele Baldacci baldacci@istat.it www.istat.it