MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 13 Ottobre 2016

Documenti analoghi
RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. Data 04 ottobre SANITÀ LA MAPPA DELLE PREFERENZE - L ostretricia del Maggiore il reparto che piace di più

rassegna stampa MODULO RASSEGNA STAMPA 12 Maggio 2016 IL CITTADINO Lodi Codogno Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 10 Maggio Tempo pazzo, assalto all ospedale: mancano i letti e l attesa si allunga

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 29 Luglio 2016

rassegna stampa MODULO RASSEGNA STAMPA 28/29/30 Maggio 2016 IL CITTADINO IL GIORNO

Il Progetto Cascina Brandezzata (Luogo di Vita e di Incontro)

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 3/4/5 Dicembre Si blocca un ascensore, vigili del fuoco in ospedale (3-4/12/2016)

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 26 Gennaio Dal Maggiore alla Mangiagalli nel regno dell ostetricia

RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 28 Aprile 2015

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 6 Aprile 2016

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 10/11/12 Settembre 2016

La prevenzione degli infortuni stradali Report annuale 2011 sulle fonti di dati disponibili

Presidio Ospedaliero Centrale U.O.: Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Direttore F.F. Dott. Pierluigi Botarelli

aderisce all Open Week SALUTE in ROSA A CURA DEL COORDINAMENTO ATTIVITA PROMOZIONE SALUTE - WHP & HPH

Prima della lettura. Non si dimentica il primo amore, dice Ginevra. Sei d accordo con questa affermazione?

La donna in difesa della donna

PROGRAMMA BOLLINI ROSA

LA MONICA MARGHERITA VIA TRENTO IS. 80 N MESSINA. tiscali.it

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 27 Luglio 2016

rassegna stampa MODULO RASSEGNA STAMPA 3 Febbraio 2017 IL CITTADINO IL GIORNO

ITALIA, UNA GRANDE E INDIMENTICABILE ESPERIENZA DI VITA

La presa in carico nei Servizi di Unità Operativa di Neuropsichiatria per l Infanzia e l Adolescenza (UONPIA)

Le Porte Sociali del Municipio XI

Aspetti psicologici ed emotivi dell infertilità!

Città Amiche del Benessere Psicologico

Utilizzo dei Sistemi informativi sanitari per la sorveglianza della donna in gravidanza e del bambino da 0-2 anni

PROGRAMMA BOLLINI ROSA

RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. Data 7 novembre 2014

Incidentalità stradale: NUMERI, NORME, PREVENZIONE

Il ruolo dell infermiere nelle cure palliative in nefrologia. Paola Chiappini U.O Nefrologia e Dialisi A.U.S.L. Piacenza

F O R M A T O E U R O P E O

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 5 Gennaio 2016

La Santa Sede INIZIATIVA "IL TRENO DEI BAMBINI" PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Legislazione psichiatrica in Italia (1)

F O R M A T O E U R O P E O

10/06/2016 Pag. 4. diffusione:16072 tiratura:20192

Progressi terapeutici ed accesso all assistenza sanitaria nella sclerosi multipla in Italia

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PER IL CURRICULUM VITAE Nome CAMBIO FEDERICA

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale

Le Cure Palliative erogate in Rete

I NUOVI PERCORSI DI CURA LA POSIZIONE DI SLOW MEDICINE

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 21/22/23 Gennaio 2017

L integrazione dell ANT nell assistenza territoriale del paziente neoplastico in fase avanzata di malattia. Dott.

RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 19/20/21 Settembre 2015

Crediti ECM: richiesti per gli aventi diritto (nell edizione 2011 sono stati erogati 50 crediti ECM).

Trentino Emergenza 118

Sostieni la ricerca. Il primo passo per il progetto è l acquisto di uno specifico ecografo del valore di euro

Laurea magistrale in Psicologia Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità

C U R R I C U L U M V I T A E E U R O P E O

Salute e mondo del lavoro: il Patriarca al convegno organizzato a Mestre dalla Pastorale della Salute (sabato 15 novembre)

Chi è e cosa fa lo Psicologo

Curriculum Vitae Europass

VIOLENZA CONTRO LE DONNE. IL COMUNE DI MILANO CAPOFILA NEL PROGETTO PER PREVENIRLA E CONTRASTARLA

5 per mille ai comuni: risorse per il welfare

F O R M A T O E U R O P E O

L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

REASON WHY MISSION VISION

Friuli Venezia Giulia

~ PRIMA PARTE ~ PERDERLO PRIMA CHE NASCA

PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE SUL TERRITORIO: I CONSULTORI FAMILIARI

REGIONE ABRUZZO AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L Aquila Sede Legale - Via Saragat L Aquila

SERVIZI CARITAS a porte aperte Organismo pastorale della diocesi di Venezia

Incarico di collaborazione in qualità di Psicologa presso lo Sportello Donna attivato dal Comune di Arsiero (VI).

SERVIZIO INFORMAZIONE RELIGIOSA 17:01 - ALZHEIMER: FONDAZIONE OZANAM, UN MANUALE OPERATIVO PER VOLONTARI E FAMILIARI

D.ssa Lorella Cecconami Direttore Sanitario ATS della Montagna

Risultati secondo monitoraggio giovani in servizio e OLP Università di Pavia progetti avviati il 2 aprile 2012

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale

F O R M A T O INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

DIRITTI. e DOVERI. del MALATO GUIDA PER L UTENTE.

MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 31 Marzo 2016

L Associazione Italiana Sclerosi Multipla, AISM è l unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla

ASP dei Comuni Modenesi Area Nord: Azienda dei Servizi alla Persona. Il nucleo Alzheimer del CISA di Mirandola:

ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA

IL PENSIERO DEL VOLONTARIATO

GUIDA ALL ATTIVITÀ DEL CENTRO OSPEDALIERO DI MEDICINA INTEGRATA DI PITIGLIANO

Santena, euro raccolti alla cena di solidarietà 2016

L' affidamento al servizio sociale

F O R M A T O E U R O P E O

Un'occasione importante creata dalla volontà di Elena Oddone per far conoscere la malattia.

VARESE ALZHEIMER ONLUS

QUALI MODELLI DI GOVERNANCE ADOTTARE A LIVELLO REGIONALE PER GARANTIRE UNA GESTIONE SOSTENIBILE DELL INNOVAZIONE IN ONCOLOGIA

Lo psicologo a scuola

PROGRAMMA PRELIMINARE

organizza un corso di formazione

INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA F O R M A T O E U R O P E O. LUCIA CASTELLANI Pio Albergo Trivulzio

CATALOGO EVENTI FORMATIVI

LEGGE 180, 30 ANNI DALLA CHIUSURA DEI MANICOMI PARLIAMONE APERTA-MENTE

Il consenso informato

AIFA Onlus Associazione Italiana Famiglie ADHD Astrid Gollner Aifa Onlus Lombardia

NON ESITARE!!! CONTATTACI

Costruire la rete delle cure palliative

INFO-POINT SULLA NUTRIZIONE 2016

L APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE AL PAZIENTE AFFETTO DA DEMENZA: presa in carico globale, dalla diagnosi al piano terapeutico - assistenziale individuale

Date Dal 10 gennaio 2010 al 30 agosto 2011

Referente del servizio

Riforma del sistema dei procedimenti di convalida di arresto e giudizio direttissimo Catania 19/03/2012

La Biblioteca per i Pazienti Biblioteca di svago Cure leggère Lèggere cura! Questionario di valutazione sull'attività di LETTURA AD ALTA VOCE

FORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI. Valenti Donato. ESPERIENZA LAVORATIVA. Nome Indirizzo. Telefono Fax

Transcript:

Pagina 1 di 11 rassegna stampa 13 Ottobre 2016 IL CITTADINO Dopo l abuso nostra figlia stava peggio Scala mobile, cade e resta invalida Tumori, spuntano i dati del 2014: a Lodi più malati e più decessi Ospedale, muore giovane dipendente Quando la cura passa dal colore, dalla musica e dallo psicologo Sono 500 i lodigiani colpiti da sclerosi multipla Allarme incendio in ospedale, evacuata una stanza IL GIORNO Convegni ma anche shiatsu contro la sclerosi multipla

Pagina 2 di 11 Dopo l abuso nostra figlia stava peggio «Dopo la violenza subita durante il ricovero in psichiatria a Codogno, nostra figlia aveva cominciato a tenere comportamenti autolesionistici pericolosi. Prima di allora, ritenevamo fossero solo gesti dimostrativi»: è stato uno dei passaggi del drammatico controinterrogatorio da parte degli avvocati difensori dei medici, cui è stata sottoposta ieri la mamma della 19enne, che nell ottobre del 2010 si gettò dal centro riabilitativo psichiatrico di via Mosè Bianchi, spegnendosi poi dopo alcuni giorni. Il processo è ancora agli inizi e si preannuncia non breve, anche se il giudice Lidia Castellucci appare intenzionata a fissare un preciso calendario a partire da gennaio. Cinque medici sono imputati di omicidio colposo per omissione e, a meno di una rivoluzione dell ordinamento giudiziario, l esito più probabile del procedimento sarà la prescrizione. «Ma andiamo avanti per dare una giustizia a nostra figlia - trova il coraggio di spiegare il padre - e anche perché qui in procura abbiamo trovato quell umanità che altrove, in questo dramma, secondo noi è mancata». La giovane aveva disturbi alimentari, l ossessione di pesarsi. «Nelle cure psichiatriche non si può scegliere a quale struttura affidarsi, deve decidere il servizio territoriale», spiega ancora il padre. E così il servizio di psichiatria di Lodi affidò la ragazza, via via, a diversi percorsi: un ospedale a Milano, una comunità in Piemonte e, nell estate del 2010, al reparto psichiatrico di Codogno. Dove subì violenza da un altro paziente. Per il pm Sara Mantovani, già da quell episodio in poi alcuni medici avrebbero dovuto fare di più. Invece i genitori sarebbero stati invitati a non sporgere denuncia, «nell interesse della figlia», che poi nel reparto, un paio di mesi dopo, si trovò ancora faccia a faccia con il suo violentatore. Poi nella struttura comunitaria di Lodi, anche dopo aver assistito a un convegno in cui si parlò di abusi e Guarda il video su: suicidi, il tragico gesto.

Pagina 3 di 11 L episodio 3 anni fa, adesso il cambio ao - asst blocca la causa Scala mobile, cade e resta invalida di Carlo Catena Non solo le visite all ospedale Maggiore di Lodi,ma anche la causa che ha intentato dopo essere caduta dalla scala mobile di viale Savoia si stanno rivelando un percorso a ostacoli per una pensionata lodigiana. Perché dal dicembre scorso l Azienda ospedaliera di Lodi non esiste più, e al suo posto è stata istituita l Asst. E il giudice ieri ha quindi dovuto dichiarare estinta la causa, e la donna, tramite i suoi legali, dovrà intentarne un altra. Questa volta contro l Asst. Il 22marzo del 2013, la signora, all epoca 75enne, si trovava in ospedale per eseguire una visita e assieme al figlio era salita su una delle scale mobili dell ospedale Maggiore. All improvviso però aveva perso l equilibrio ed era caduta all indietro.riportando una serie di lesioni che l avevano costretta a lunghe cure, con le sue condizioni generali di salute che erano precipitate, con tanto di complicanze degli esiti del trauma, e che ora, stima un medico legale, la rendono invalida al 10 per cento. Invalidità che prima di cadere dalla scala mobile, sostiene nella sua richiesta di danni all ospedale, non c era. La causa civile, in tribunale a Lodi, era già arrivata a buon punto: una consulenza tecnica d ufficio ha accertato che, quando si era verificato l incidente, quella scala mobile andava a una velocità di 0,50 al secondo, un valore che rientra nella norma Uni - En 115 (anche se è il massimo) e che, successivamente, l impianto era stato rallentato, a 0,35metri al secondo, pari al 30 per cento in meno. Nei primi mesi di attività degli impianti, che sembra abbiano alcune componenti prodotte in Cina, erano state segnalate decine di cadute, soprattutto di anziani, e poi il 22 gennaio del 2014 c era stato il gravissimo episodio del bambino di 5 anni che aveva subito l amputazione traumatica di alcune dita di un piede, rimasto incastrato alla base della scala mobile. Incidente che, tra sequestro e adeguamenti tecnici, aveva fermato le scale per circa 400 giorni. Ora la pensionata ha tre mesi di tempo per ripartire con la causa,ma le attività finora svolte dal tribunale non dovrebbero essere ripetute. Ora le scale mobili del Maggiore funzionano regolarmente, anche se c è chi segnala che a volte il corrimano tende a scivolare verso il basso, circostanza che, se confermata, potrebbe ancora una volta tradire chi non ha il passo più che fermo

Pagina 4 di 11 Tassi di mortalità femminili superiori a quelli di melegnano e milano Tumori, spuntano i dati del 2014: a Lodi più malati e più decessi di CRISTINA VERCELLONE I numeri pubblicati dall Ats della Città metropolitana testimoniano la triste realtà: le neoplasie si confermano uno dei principali problemi sanitari del territorio N Tumori, anche i dati del 2014 confermano la triste realtà. Nel Lodigiano ci si ammala e si muore di più. La fotografia con i nuovi numeri è quella scattata dall Ats della Città metropolitana guidata dal direttore generale Marco Bosio. Il Piano organizzativo aziendale in corso di stesura snocciola una serie di dati che destano preoccupazione. L Ats ha preso in considerazione i tassi standardizzati di mortalità per rendere i dati scientificamente inattaccabili e confrontabili con quelli delle altre realtà, dal punto di vista statistico. A spaventare di più, nel Lodigiano, è il tasso di mortalità per tumore nelle donne. Nel 2014, infatti, abbiamo avuto un tasso del 128,52. A Melegnano, invece, il tasso supera di poco il 100, idem nel Rho dense e a Milano ovest. A Milano città, il tasso è fermo all 83,49, a Milano nord all 88,94. Il 128,52 di Lodi supera anche il tasso del 118,07 di tutta l Ats. Anche gli uomini dell ex Asl di Lodi non se la passano così bene. Il tasso di mortalità per tumore è del 91,20, mentre il dato dell Ats è dell 83,13.A fare peggio di Lodi, nella tabella dei dati maschili, è solo la realtà di Milano ovest con un tasso del 95,69. UN SISTEMA NERVOSO A PEZZI Un altra voce che spicca nella fotografia in rosa è quella delle patologie nervose. Nel 2014, il tasso di mortalità a causa di malattie del sistema nervoso, nelle donne lodigiane, è stato del 9,18,mentre a Melegnano il dato è fermo al 3,73. Per quanto riguarda le malattie dell apparato respiratorio, invece, a fare peggio di Lodi, è stata solo la realtà Rho dense. A Lodi il tasso è stato del 6,99 e a Melegnano del 6,63,mentre il tasso di tutta l Ats è di 5,50. UNA VALANGA DI MALATI Nel lodigiano i morti di tumore, nel 2014, sono stati il 5,9 per cento di tutti i morti, contro il 5,4 per cento di Melegnano. I lodigiani sono anche quelli che si ammalano di più per patologie gastroenteriche (il 4,6 per cento è morto per una patologia di questo tipo). A preoccupare i lodigiani, come sempre, è lo stato di salute del loro cuore. Il 19,8 per cento dei

Pagina 5 di 11 lodigiani è deceduto a causa di una patologia cardiovascolare. POCHE STRUTTURE Le cosiddette unità d offerta sociosanitarie nel Lodigiano sono 76 su un totale di 716. A Melegnano le strutture sono 129. Nell area anziani abbiamo 17 strutture e 1418 posti abilitati. Nelle Rsa quelli accreditati sono 1369 contro i 2566diMelegnano. I posti per Alzheimer sono 52 contro i 131 di Melegnano. I centri diurni nel Lodigiano sono 5,mentre a Melegnano sono 11, 140 contro 247 i posti accreditati. Nell area disabili, invece, il Lodigiano ha 13 strutture contro le 26 dimelegnano. I posti accreditati sono 337 a Lodi e 495 a Melegnano. Per le cure intermedie, Lodi ha 60 posti e Melegnano 255. Bene, invece, i servizi dell area minori: le comunità famiglia, nel Lodigiano sono 10,mentre Melegnano è ferma a zero.

Pagina 6 di 11 Sabrina Boggi Ospedale, muore giovane dipendente di C. V. Una voglia di vivere e di guarire incredibile. Un esempio per tutti. Sabrina Boggi, 35 anni compiuti lo scorso agosto, se n è andata martedì pomeriggio, intorno alle 17.30, dopo una lunga malattia contro la quale non ha mai smesso di lottare. Boggi lavorava come tecnica di laboratorio, sia al centro trasfusionale che al laboratorio analisi dell ospedale Maggiore. Se n è andata lasciando i suoi genitori, la famiglia,ma anche tantissimi amici. In ospedale era conosciuta da tutti. Lavorava al Maggiore fin dai tempi dell Università. Il primario del trasfusionale Giuseppe Cambiè è stato sempre vicino alla sua collaboratrice, dandole una mano ad affrontare la malattia. «Era una donna con una grande e buona volontà, intelligente e gratificata dal lavoro che svolgeva - annota Cambiè -. Era una donna con una grande dignità. Era molto desiderosa di vivere, esprimeva una gioia incredibile. Questa era la cosa che ci trasmetteva di più standole vicini». Boggi aveva subito già diversi interventi, la malattia però aveva galoppato in modo esponenziale. E lei non lo dava a vedere. «Non si è mai lamentata una volta - racconta la sua grande amica S. C. -. Era una delle persone più legate alla vita che io conoscessi. Era proprio felice. Aveva una voglia di fare incredibile. Un elemento questo che davvero ti dava la misura di cosa conti e cosa no, sotto questo cielo. Credo che non ci sia una persona che possa avere qualcosa di negativo da dire sul suo conto. Nonostante tutto il dolore e la sofferenza, lei il 30 settembre, cioè 12 giorni fa, era al lavoro. Ed era lei che dava conforto agli altri. È stata un esempio per tutti. È dura vedersi a 35 anni così - si era confidata qualche giorno fa -. Ho solo voglia di guarire». «Ha lottato fine alla fine - commentano le colleghe del trasfusionale -. Le voleva molto bene. Era un persona estremamente positiva che ha lasciato a tutti la sensazione di una forza interiore incredibile. È morta lottando fine alla fine». L ultimo saluto alla 35enne sarà oggi, alle 14, nella chiesa di San Rocco, in Borgo, a Lodi.

Pagina 7 di 11 Crescono le terapie complementari Quando la cura passa dal colore, dalla musica e dallo psicologo A Lodi la cura dei tumori passa anche attraverso le terapie complementari. Questo grazie alle equipe ospedaliere e alle associazioni di volontariato che collaborano con l Azienda socio sanitaria territoriale guidata dal direttore generale Giuseppe Rossi. In campo, infatti, ci sono l Associazione lodigiana amici di oncologia, il Samaritano, l Incontro e Pallium. «Riusciamo a garantire - spiega la presidente dell Alao Carla Bertani Allegri - 800 ore all anno di supporto psicologico, in day hospital, a Lodi. Ogni volta che le donne lo chiedono procuriamo loro l incontro psicologico. Nel 2015 abbiamo seguito con la terapia del colore, in oncologia, 60 donne e altre 36, nei gruppi allestiti nella sede di via Cavour. Dieci sono le persone che hanno fatto yoga, 20 hanno seguito il gruppo di auto aiuto e 10 famigliari quello per l elaborazione del lutto. Trenta persone hanno partecipato alle giornate del make up e 50 hanno incontrato la dietista Fulvia Mercantini per studiare un tipo di alimentazione personalizzata. Abbiamo donato anche 60 parrucche perché siamo centro accreditato per questo a livello regionale». A queste attività si aggiungono l arte terapia e la musicoterapia nel reparto e nell hospice di Casale. In quest ultima struttura è attiva anche la terapia occupazionale e a breve partirà la pet therapy. A coordinare le attività psicologiche dell Asst è lo psicologo Giulio Costa, esperto in problematiche oncologiche. «Nel 2017 - spiegano Costa e il responsabile della senologia Matteo Passamonti - la presenza dello psicologo sarà ancora più capillare, a partire dall inizio del percorso di assistenza. Ora, nell arco di 5 anni, seguiamo ben 700 donne. Più le associazioni di volontariato sono radicate da anni nel territorio, meglio si riesce a collaborare e a garantire l assistenza».

Pagina 8 di 11 Al verri, il 15 ottobre, pazienti e famigliari chiamati a raccolta dall aism provinciale Sono 500 i lodigiani colpiti da sclerosi multipla di Cri. Ver. Sclerosi multipla, 500 gli ammalati nel Lodigiano. E il numero, come annota il primario del reparto di neurologia di Lodi Maurizio Riva «è in aumento». Soprattutto tra i giovani. La sezione provinciale dell Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), guidata dalla professoressa Silvana Allegri,ha promosso un convegno per fare il punto sulle nuove terapie. L iniziativa si svolgerà, nell aula magna del liceo classico Pietro Verri, in via San Francesco, a Lodi, il 15 ottobre, a partire dalle 9. «Il convegno è rivolto a tutte le persone, ai pazienti e ai loro famigliari, non è per gli specialisti - annota Allegri -. I neurologi si sono mostrati molto disponibili a partecipare gratuitamente alla mattinata. Ad aprire i lavori sarà la neurologa Silvia Fermi dell equipe di Riva. La dottoressa porterà la sua «significativa esperienza sul campo». A partecipare poi sarà il direttore del dipartimento neurologico del San Raffaele di Milano Giancarlo Comi. «Vogliamo sentire da lui -spiega Allegri - quali sono le ultime novità della ricerca scientifica. È difficile contattarlo normalmente perché è spesso in America, quindi è bello che invece abbia deciso di venire a Lodi. A trattare delle più recenti terapie orali, il teriflunomide e il dimeitilfumarato sarà la neurologa dell istituto Mondino di Pavia Giulia Mallucci. Maria Teresa Ferrò, invece, responsabile del centro neuro immunologico di Crema parlerà delle cure personalizzate». L Aism, aggiunge la presidente, «è una delle principali organizzazioni che porta avanti il discorso della ricerca scientifica, aiutando i neurologi, con una raccolta fondi. La sezione di Lodi ogni tanto chiede agli studiosi a che punto sono con le ricerche. È importante per vedere se ci sono stati dei progressi. L associazione provinciale di Lodi, punto di riferimento quindi per tutto il territorio, raccoglie 40 soci». Il sostegno all associazione èmolto importante e la speranza è che i malati non abbiano timore di bussare alle porte dell associazione per chiedere aiuto.«quest anno spiega Allegri abbiamo diverse attività nella nostra sede di via Vistarini 13. Intanto la psicologa Claudia Castiglioni, una volta alla settimana, incontra le persone con la sclerosi multipla per garantire loro il sostegno necessario. Quest anno, poi, inizia il progetto Allena la mente. La memoria, infatti, nelle persone con sclerosi multipla, si affievolisce. È importante quindi esercitarla e tenerla sempre viva. Quest anno, inoltre, proponiamo corsi di tai chi e shiatsu. L obiettivo è arrecare

Pagina 9 di 11 benessere alle persone, grazie alla terapista Annelisa Addolorato. La nostra difficoltà è riuscire a contattare le persone ammalate. Queste, infatti, tendono a isolarsi,non vogliono parlare della loro patologia. Non è facile avere un dialogo con loro. Si nascondono e anche i famigliari stanno in silenzio. Speriamo che questo convegno, invece, sia un motivo per avvicinare le persone, far sì che prendano contatti con noi». Due volte all anno l Aism organizza la raccolta fondi per la ricerca con varie iniziative. Le prossime saranno la vendita di stelle di Natale a dicembre e di gardenie a marzo. Per informazioni telefonare al 333/1653738; 335/5875790, oppure mandare una mail a aismlodi@tiscali.it. SILVANA ALLEGRI Aism di Lodi

Pagina 10 di 11 Allarme incendio in ospedale, evacuata una stanza di D. C. Simulato un allarme incendio, con tanto di evacuazione di una stanza, al reparto di ginecologia dell ospedale. I vigili del fuoco ieri hanno dato una dimostrazione diretta di come avviene un intervento di emergenza, nell ambito di un corso di formazione rivolto a ingegneri e architetti sul tema della prevenzione antincendio in particolare nei locali pubblici con la presenza di persone con disabilità. Di mattina si è svolto quindi un convegno al comando dei vigili del fuoco in viale Piacenza, mentre nel pomeriggio il gruppo, di circa 50 persone, si è spostato in ospedale per vedere nel concreto come viene attuato il sistema di prevenzione. A un certo punto è suonato l allarme. Due letti (con altrettante infermiere a far la parte dei pazienti) sono stati portati fuori dal reparto e posizionati nella zona filtro, pensata proprio per gestire queste emergenze. I vigili del fuoco, con maschere e respiratori, sono entrati nel reparto, mentre il personale della Croce rossa ha spostato i pazienti sulle barelle e li ha portati giù dalle scale. «Si decide in tempo reale come gestire l emergenza - ha spiegato il responsabile della sicurezza dell Ao Sergio Beccarini -. Noi preferiamo una evacuazione orizzontale, cioè lo spostamento dei pazienti in altri settori dello stesso piano, isolando la parte interessata dall incendio, ma se questo non è possibile si ricorre alle scale». L allarme, ha spiegato, arriva anche al centralino, che avverte subito i vigili del fuoco e gli addetti interni all antincendio. Alla dimostrazione erano presenti il comandante dei vigili del fuoco Massimo Stucchi, il progettista dell antincendio dell ospedale Angelo Maggiori e il responsabile tecnico dell Ao.

Pagina 11 di 11 Convegni ma anche shiatsu contro la sclerosi multipla Di Laura De Benedetti UN IMPORTANTE convegno informativo sulla sclerosi multipla, rivolto a malati e famiglie, ma anche incontri psicologici, di allenamento mentale, di tai chi e shiatsu per aiutare le persone colpite da questa malattia degenerativa, circa 500 nel Lodigiano, a promuovere il proprio benessere. Il programma di iniziative dell Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) provinciale di Lodi, presieduta da Silvana Allegri, per le prossime settimane, è alquanto denso. Proprio oggi prende il via il corso Allena la mente, rivolto agli associati, attualmente una quarantina: «Lo promuoviamo spiega Allegri perché questa malattia tende a far affievolire anche la memoria e imparare delle tecniche può essere utile per contrastare il fenomeno». L appuntamento più importante, però, è previsto per sabato, alle 9, nell aula magna del Verri, sul tema Le terapie per la Sclerosi multipla tra presente e futuro. «Siamo riusciti a far venire a Lodi Giancarlo Comi, direttore del dipartimento neurologico dell ospedale San Raffaele, e spesso all estero per lavoro, a cui sono dovute tra le scoperte più interessanti sulla malattia spiega Allegri. Parlerà proprio delle terapie tra presente e futuro, aggiornandoci sulle ultime novità. Anche un altra ricercatrice, Giulia Manciulli, del centro di ricerca interdipartimentale per la sclerosi multipla all istituto Mondino di Pavia, spiegherà effetti positivi e negativi delle ultime terapie orali. Per malati e famiglie sarà anche occasione per conoscere le specialiste che operano presso l Asst di Lodi, ovvero la neurologa Silvia Fermi, e di Crema, cioè la responsabile del Centro Neuroimmunologico, Maria Teresa Ferrò che interverrà in particolare sulle cure personalizzate». AL TERMINE è previsto un dibattito, seguito da aperitivo. Se la psicoterapia di gruppo con la psicologa Claudia Castiglione è già attiva da tempo all Aism di Lodi, a breve ci sarà invece un incontro con Annelisa Addolorato che illustrerà i benefici di tai chi e shiatsu, per poi stabilire un calendario di incontri (per info Aism via Vistarini 13 a Lodi; aismlodi@tiscali.it; telefono 3331653738, 3355875790). Aism Lodi promuove anche iniziative di raccolta fondi: fiori a marzo, mele a inizio ottobre, stelle natalizie per le feste: «Chi scopre di essere malato tende a vergognarsi e a chiudersi in se stesso conclude Allegri ; l invito è invece a venire a condividere le nostre iniziative».