RETE NATURA 2000 IN LOMBARDIA: UNA OPPORTUNITA PER GLI AGRICOLTORI con il contributo di
COS E LA BIODIVERSITA La biodiversità è l espressione della variabilità biologica a diversi livelli di organizzazione: tra gli organismi, animali e vegetali, tra le specie e tra gli ecosistemi. La Convenzione sulla Diversità Biologica del 1992, o Convenzione di Rio, la divide in tre livelli: la varietà di specie (diversità tra una specie e un altra), la varietà genetica (diversità tra individui e tra popolazioni) e la varietà degli ecosistemi. La biodiversità costituisce quindi una ricchezza, per tutti noi, ed è quindi interesse di tutti proteggerla. Negli ultimi anni il mantenimento della biodiversità viene sempre più riconosciuto a livello internazionale come importante, poiché fornisce una serie di benefici sociali ed economici collegati alla conservazione dei servizi ecosistemici, tra i quali regolazione del clima, regimazione dei corsi d acqua e depurazione delle acque, la salvaguardia degli impollinatori naturali, la conservazione del paesaggio, la preservazione della diversità genetica e delle specie. Trascurare questo patrimonio comporta un danno consistente: secondo alcuni economisti, ogni anno si perde il 3% del PIL a causa della perdita della biodiversità. RETE NATURA 2000: UN RUOLO CHIAVE NELLA PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITA EUROPEA. 2 Rete Natura 2000 è la rete di aree naturali protette europee, destinate alla conservazione della biodiversità presente nei territori dei Paesi membri. Ha l obiettivo di proteggere e tutelare l habitat e le specie animali e vegetali rare e minacciate e nasce dalle due direttive comunitarie Natura: la direttiva Uccelli, del 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici e la direttiva Habitat, del 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, delle piante e degli animali selvatici, alcuni dei quali di interesse prioritario. Le direttive comunitarie riconoscono il ruolo dell uomo nella conservazione degli habitat seminaturali (come le aree coltivate, i boschi, i pascoli, ecc.). Con ciò viene riconosciuto il valore, per la conservazione della biodiversità a livello europeo, di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra uomo e natura.
RETE NATURA 2000 IN LOMBARDIA: NON SOLO AREE REMOTE E INCONTAMINATE MA ANCHE AREE AGRICOLE In Lombardia Rete Natura 2000 è costituita da 242 siti e interessa circa il 15% del territorio regionale: con 57 habitat di interesse comunitario, tra cui 16 prioritari, ovvero a rischio di scomparire a livello continentale, 74 specie di interesse comunitario, di cui 47 specie animali (13 mammiferi, 14 pesci, 5 anfibi e rettili, 15 invertebrati), 27 specie di piante e 87 specie di uccelli incluse nell allegato I e II della Direttiva Uccelli, la Lombardia rappresenta un elemento chiave per la conservazione della biodiversità in Europa. Questa grande ricchezza è dovuta in parte anche al ruolo dell uomo: numerosi ecosistemi ad elevata biodiversità hanno origini dall attività agricola e quest ultima contribuisce al mantenimento della diversità delle specie e di un ricco patrimonio genetico. Il ruolo degli agricoltori e delle attività agricole per il mantenimento di tale diversità è essenziale! GLI AGRICOLTORI CONOSCONO RETE NATURA 2000? A QUANTO PARE NON MOLTO. Il progetto Fa.Re.Na.it ha intervistato circa 2000 agricoltori in tutta Italia e il 78% non ha mai sentito parlare di Rete Natura 2000. Molti agricoltori non sanno che la propria azienda agricola ricade in un sito protetto e se Rete Natura 2000 è conosciuta, viene percepita unicamente come vincolo, e non come opportunità. Sei un agricoltore e vuoi sapere se la tua azienda è in un sito Natura 2000? Visita SI- SCO, il portale delle aziende agricole, potrai sapere se i terreni della tua azienda agricola ricadono in un sito Natura 2000 e conoscere il codice identificativo del sito stesso. https://agricoltura.servizirl.it/portalesisco/ Nel sito SIBIO invece, se conosci il codice identificativo del sito Natura 2000, potrai sapere qual è l ente gestore del sito http://www.sibio.servizirl.it/sibio/html/sibio.jsp Questo è il primo passaggio che ogni azienda agricola potrebbe fare per iniziare a cooperare alla tutela della biodiversità! 3
GLI AGRICOLTORI E LA BIODIVERSITA Perchè è importante che gli agricoltori cooperino per tutelare la biodiversità? Numerosi ecosistemi dotati di elevata biodiversità hanno origini dall attività agricola: non si può quindi pensare di arrestare la perdita di biodiversità ed evitare il deterioramento dei servizi ecosistemici senza il coinvolgimento attivo degli agricoltori, che sono i principali gestori dei terreni in Europa e nel mondo. Le aree agricole situate nei siti Natura 2000 sono spesso caratterizzate dall elevata qualità e tipicità delle loro produzioni. Ne è un esempio il riso prodotto nella Zona di Protezione Speciale Risaie della Lomellina o i diversi formaggi DOP prodotti nei pascoli di alta quota nei siti Natura 2000 lombardi. Talvolta queste aree sono situate in zone sensibili e marginali ma sono importantissime per la sopravvivenza di habitat e molte specie di flora e fauna protetta. La loro riduzione in termini di superficie o l uso di pratiche intensive potrebbero ridurre in modo drastico la possibilità per le specie di trovare il proprio habitat ideale. Per questo motivo la principale strategia di conservazione per habitat e specie legati all agricoltura deve essere caratterizzata soprattutto da azioni che sostengano, incentivino, premino e valorizzino gli agricoltori e le loro produzioni, accompagnando ove necessario la conversione verso pratiche più sostenibili. Ad aiutarci nella tutela della biodiversità e nella cooperazione tra agricoltori vi è la Politica Agricola Comune che ha apportato importanti riforme al fine di integrare la tutela della biodiversità con le pratiche agricole. RETE NATURA 2000, NON VINCOLO, MA OPPORTUNITÀ La sfida del futuro è il coinvolgimento attivo di tutti coloro che praticano un agricoltura tradizionale, che costituiscono la vera forza di Natura 2000. Condurre un attività agricola in queste aree può avere anche interessanti opportunità: Conservazione delle risorse e dei servizi ecosistemici da cui l agricoltura può trarre vantaggi (es. la conservazione di insetti impollinatori o di specie di anfibi e di chirotteri che possono aiutare a controllare le zanzare); Priorità di accesso a incentivi e agevolazioni finanziarie: nei PSR regionali sono presenti alcune misure specifiche per le aziende agricole che operano all interno dei siti Natura 2000; Creazione di nuove opportunità di mercato e di occupazione (aziende multifunzionali, prodotti tipici e marchi di qualità, filiere corte, green jobs, etc.). 4
RETE NATURA 2000: LE OPPORTUNITA DEL PSR 2014-2020 I siti Rete Natura 2000 sono considerati obiettivi strategici dai Programmi di Sviluppo Rurale redatti dalle Regioni e pertanto a queste aree viene data una priorità nell assegnazione dei fondi destinati a finanziare le misure agroambientali. Gli agricoltori i cui terreni ricadono nei Siti Natura 2000 possono usufruire di specifici finanziamenti per l implementazione di pratiche a minor impatto per mantenere e ripristinare habitat naturali o elementi di naturalità all interno delle aree agricole. L integrazione della Rete Natura 2000 con le misure proposte dai PSR e le relative azioni vede assegnato al mondo agricolo un ruolo da protagonista di gestore del territorio e di custode del patrimonio naturale della collettività. Ecco le principali novità della nuova programmazione dello sviluppo rurale in Regione Lombardia utili per la biodiversità. Sul sito www.agricoltura.regione.lombardia.it sarà disponibile la versione aggiornata e definitiva del PSR. Sul sito si potranno trovare tutte le informazioni più aggiornate sulle misure. La Misura 12 del PSR 2014-2020 intende compensare gli svantaggi determinati dall adozione dei vincoli contenuti nei Piani di gestione delle aree Natura 2000, mediante la corresponsione alle imprese agricole di una indennità. Nel dettaglio: 1. Operazione 12.1.01 Salvaguardia di torbiere Descrizione del tipo di intervento Con questo intervento s intende salvaguardare le aree di torbiera e le zone umide con vegetazione di particolare pregio (identificati dai seguenti codici habitat 7110, 7140, 7150, 3130), che potrebbero essere danneggiate dal calpestio del bestiame, se non adeguatamente protette durante il periodo di pascolamento; in questo modo si vuole conservare l integrità di aree ad alto valore naturalistico, che potrebbero degradarsi se utilizzate indiscriminatamente per il pascolo del bestiame. 5
Impegni principali: 1. divieto di pascolamento sulle superfici ricadenti nei suddetti habitat; 2. obbligo di posare recinzioni elettrificate fisse per tutto il periodo estivo a protezione delle aree interessate. La superficie minima oggetto di impegno è pari a 100 mq. L importo annuale dell indennità è pari a 175 e/ha. 2. Operazione 12.1.02 Conservazione di canneti, cariceti, molinieti Descrizione del tipo di intervento L intervento è finalizzato alla conservazione degli habitat di interesse comunitario H 6410 (Praterie con Molinia) e di altri habitat di particolare importanza per la nidificazione e l alimentazione dell avifauna. Impegni principali: divieto di cambiare destinazione d uso del suolo; L importo annuale dell indennità è pari a 500 e/ha. 3. Operazione 12.1.03 Conservazione di prati aridi Descrizione del tipo di intervento L intervento è finalizzato alla conservazione e al ripristino dell habitat 6210 (Formazioni erbose secche seminaturali su substrato calcareo) ritenuto prioritario in presenza di orchidee. Oltre all elevato valore conservazionistico legato alla biodiversità floristica, questo habitat, presente nelle fasce pedemontane di alcune province del territorio lombardo (Mantova, Bergamo, Brescia), è importante anche come spazio aperto per la sosta e alimentazione della fauna selvatica. Impegni principali: divieto di modificare l uso del suolo; La superficie minima oggetto di impegno è pari a 0,5 ettari. L importo annuale dell indennità è pari a 500 e/ha. 6 4. Operazione 12.1.04 Gestione naturalistica dei prati a tutela della fauna selvatica Descrizione del tipo di intervento L intervento è volto a favorire la gestione naturalistica degli ambienti a prato degli habitat 6510 (Praterie magre da fieno a bassa altitudine) e 6520 (Praterie montane da fieno), finalizzata alla salvaguardia della fauna selvatica, in parti-
colare dell Averla Piccola. La gestione dei prati viene attuata attraverso il mantenimento di alcune porzioni di prato non sfalciate: questo favorisce la presenza di insetti, rettili e micro mammiferi di cui l Averla Piccola si nutre, con un aumento sostanziale di biodiversità. Questo uccello è considerato una specie ombrello : le azioni a favore di questa specie favoriscono diverse altre specie legate agli ambienti agricoli tradizionali. Impegni principali: 1. rinunciare al pascolamento delle aree oggetto di impegno; 2. mantenere porzioni di prato non sfalciato fino al 31 agosto di ogni anno, con le seguenti proporzioni: prato sfalciato 85%, prato non sfalciato 15%. Le aree non sfalciate devono essere preferibilmente fasce marginali, localizzate nei pressi di arbusti o siepi, laddove esistenti, che costituiscono un potenziale sito riproduttivo per l avifauna; 3. mantenere in loco il materiale derivante dallo sfalcio della superficie oggetto d impegno, eseguito dopo il 31 agosto. La superficie minima oggetto di impegno è pari a 1 ettaro. L importo annuale dell indennità è pari a 500 e/ha. Oltre alle indennità, novità del PSR 2014 2020, nel Programma di Sviluppo Rurale si trovano numerosi altri interventi, tra cui quelli agro-climatico-ambientali, che gli agricoltori possono attuare a sostegno della biodiversità. Tra questi il mantenimento e la realizzazione di strutture vegetali lineari e fasce tampone boscate, il mantenimento funzionale e la realizzazione di zone umide, la salvaguardia di canneti, cariceti, molinieti e di prati aridi, le misure per la conservazione della biodiversità in risaia, il sostegno alla conservazione della biodiversità animale e vegetale, l agricoltura biologica e integrata ecc. La cooperazione con gli agricoltori per la gestione di Rete Natura 2000 è uno degli obiettivi di Regione Lombardia. Gli agricoltori possono diventare protagonisti nella conservazione della biodiversità anche con l utilizzo delle risorse messe a disposizione dal PSR e altre opportunità esistenti. 7
partner cofinanziatori Per maggiori informazioni sul progetto: Farenait_RN 2000@regione.lombardia.it www.lamiaterravale.it Per informazioni su Rete Natura 2000: www.ambiente.regione.lombardia.it (sezione Biodiversità e Reti Ecologiche) Per informazioni su PSR: www.agricoltura.regione.lombardia.it Iniziativa realizzata con il contributo dello strumento finanziario Life della Commissione Europea