Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Lettere e Filosofia La traduzione della fraseologia. Analisi contrastiva delle versioni italiane di Tristana di Galdós di Sara Iotti Relatore: Prof. Daniela Capra a.a. 2011-12
Introduzione 1
Dopo la nascita, negli anni Cinquanta in Unione Sovietica, della fraseologia, disciplina che studia l insieme di frasi fatte, locuzioni figurate, proverbi e frasi idiomatiche di una lingua, e dopo una prima fase in cui i suoi obiettivi erano la definizione del campo di studi e dei concetti chiave, è andato crescendo un certo interesse scientifico anche per la relazione tra fraseologia e altre applicazioni della linguistica. Una di queste è la traduzione: l argomento della traduzione delle unità fraseologiche (UFS) sta via via acquisendo maggiore importanza sia per gli aspetti teorici riguardanti la corrispondenza tra i sistemi fraseologici di due lingue, che per quelli pratici legati alla difficoltà del tradurre tali costruzioni all interno di testi non isolati ma contestualizzati. Nonostante i primi studi scientifici a riguardo risalgano a circa vent anni fa, si tratta di un tema ancora molto da sviluppare, anche perché finora questi studi sono stati per lo più contributi e non intere monografie. Inoltre, spesso si confonde la traduzione delle UFS con la fraseologia contrastiva, che si limita a stabilire corrispondenze tra i sistemi fraseologici di due lingue sulla base di criteri semantici e lessico-sintattici, e non considera le proprietà testuali delle espressioni fraseologiche come invece deve fare la traduzione per poter essere efficace. La tesi che abbiamo realizzato si pone l obiettivo di dare un quadro delle strategie e procedimenti utilizzati dalla traduzione per il trattamento delle UFS. Questo quadro deriva dall analisi contrastiva delle quattro versioni italiane ad oggi esistenti del romanzo Tristana di Benito Pérez Galdós e della loro versione originale, dal punto di vista della fraseologia, ovvero delle locuzioni, enunciati fraseologici e collocazioni che ritroviamo fra le sue pagine. La scelta di esempi concreti per conseguire il nostro obiettivo è dovuta all importanza che assumono nella traduzione elementi quali il contesto linguistico e situazionale, le funzioni pragmatiche, il registro, ecc., tutti elementi che ad esempio la fraseologia contrastiva non considera, rimanendo al livello de-contestualizzato e quindi astratto della lingua, ma che sono fondamentali per la traduzione. Infatti, la nostra ricerca si è basata su un corpus di 161 UFS contenute in Tristana, con le rispettive traduzioni. In particolare, abbiamo voluto analizzare tutte e quattro le versioni italiane ad oggi esistenti ad opera dei traduttori Italo Alighiero Chiusano, Augusto Guarino, Irina Bajini e Francesco Guazzelli, ottenendo così un totale di 644 casi di traduzione, per sottolineare la varietà di meccanismi traduttivi possibili, nonché per poter constatare eventuali differenze nelle strategie globali adottate dai traduttori. Gli strumenti che abbiamo utilizzato per individuare e verificare le UFS nel romanzo, oltre alla 2
competenza fraseologica già in nostro possesso, sono stati: il Diccionario fraseológico documentado del español actual (Seco, Andrés, Ramos, 2009), il Grande dizionario di spagnolo Garzanti (2009), il Diccionario de la Real Academia Española (Real Academia Española, 2001), il Diccionario Salamanca (2006), il Dizionario comparato di proverbi e modi proverbiali (Arthaber, 2009), utilizzato anche per l italiano, e il portale online CVC. Refranero multilingüe della Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes. Per ogni espressione abbiamo poi proceduto all analisi delle quattro traduzioni italiane, suddividendole sulla base della classificazione dei procedimenti traduttivi di Quiroga (2006) e anche grazie all uso del Dizionario di italiano Garzanti- Petrini (2004), del Sabatini-Coletti. Dizionario della lingua italiana (2007), del Devoto- Oli. Vocabolario della lingua italiana 2013 (2012), del Vocabolario della lingua italiana Treccani (2010) e del dizionario Frase fatta, capo ha (Pittano, 1992). La scelta di un testo letterario come base per il corpus è dovuta alla rilevanza che hanno le UFS in questo tipo di testi, soprattutto per l espressività e per lo stile. Infatti, in Tristana sono numerose, e contribuiscono a creare l informalità e la colloquialità che caratterizzano il romanzo. Del resto questo è un tratto tipico di Galdós che, affascinato dalla vita quotidiana di strada e dalle conversazioni delle persone comuni, si sforzava di ricreare nelle sue opere il loro linguaggio autentico, ricco di frasi fatte, detti popolari, locuzioni, ecc., in particolare grazie ai dialoghi. Si deve quindi a questo la nostra particolare scelta di focalizzarci direttamente su dialoghi, monologhi, pensieri e lettere dei personaggi (anche queste ultime presentano un tono altamente colloquiale che le rende comparabili alle altre espressioni dell oralità): le 161 UFS spagnole sono quelle rintracciate in queste parti. Una volta individuata la differenza teorica fra i vari tipi di UFS, abbiamo scelto di concentrarci su locuzioni ed enunciati fraseologici (sulla base della classificazione di Gloria Corpas Pastor), accompagnati solo dalle collocazioni più riconosciute e frequenti, vista la minore importanza che queste assumono nei testi letterari, poiché sono invece spesso utilizzate per indicare referenti specifici nei linguaggi settoriali. Per quanto riguarda l aspetto organizzativo di questo elaborato, esso è stato suddiviso in tre capitoli. Il primo capitolo è quello relativo al romanzo. Una prima sezione descrive il contesto storico-sociale e letterario in cui esso si inseriva, ovvero la seconda metà dell Ottocento con i suoi notevoli cambiamenti sociali quali lo sviluppo industriale e l affermazione della borghesia, analizzando anche quello che tutto ciò significava per la 3
letteratura e presentando brevemente i più importanti scrittori del periodo; una seconda sezione è dedicata a Galdós, in cui vengono riportate opinioni dei critici sulla sua figura e un resoconto sintetico della vita e delle opere; la sezione successiva affronta più nello specifico l opera Tristana, analizzandone la storia e gli elementi che hanno determinato la sua sfortuna iniziale e successivamente la sua ripresa soprattutto in seguito alla versione cinematografica di Luis Buñuel, fornendo anche informazioni sulle quattro traduzioni italiane; infine, la quarta e ultima sezione si occupa del linguaggio galdosiano, indicando le sue peculiarità, ovvero grande uso del dialogo, e delle espressioni colloquiali della gente comune spagnola. Il secondo capitolo invece è quello che si occupa della teoria relativa alla fraseologia, nonché del linguaggio letterario: infatti, la prima sezione è dedicata proprio a questo tipo di linguaggio, di cui vengono illustrate le caratteristiche, spiegando anche la relazione con la fraseologia e in particolare le funzioni che le UFS possono svolgere in un testo letterario; dalla seconda sezione si entra nel vivo della disciplina fraseologica, con la sua definizione e i concetti chiave, come quello di unità fraseologica ; nella terza sezione vengono poi illustrate le classificazioni delle UFS elaborate fino ad oggi in ambito spagnolo, concentrandosi sulle tre più importanti, quelle di Julio Casares, Alberto Zuluaga e in particolare Gloria Corpas Pastor, che come già detto è la classificazione adottata per l analisi del nostro corpus, in quanto ampiamente riconosciuta fra gli studiosi di fraseologia. Infine, il terzo e ultimo capitolo è dedicato alla vera e propria analisi del corpus fraseologico. Dopo le prime due sezioni, che presentano una panoramica degli aspetti teorici della traduzione della fraseologia come si è sviluppato l interesse scientifico nei suoi confronti e i problemi che il traduttore incontra nel confrontarsi con le UFS, si passa a una terza sezione più ampia in cui vengono esposti tutti i risultati dell analisi, ovvero i vari tipi di strategie, a partire dalla traduzione alterata e fraseologica fino ai vari meccanismi che le realizzano, con un buon numero di esempi tratti dal corpus; questo capitolo si chiude infine con un breve confronto fra le quattro traduzioni italiane analizzate, sia dal punto di vista generale dello stile, che da quello del trattamento della fraseologia. Attraverso questa tesi e in particolare grazie all ultimo ampio capitolo dedicato nello specifico all analisi del corpus, l obiettivo è di riconoscere una varietà di possibili strategie traduttive per le UFS e capirne gli effetti. Vedremo quindi quali sono quelle a 4
cui i traduttori fanno più ricorso, e capiremo quanta importanza abbia in tutto questo il loro atteggiamento e quindi l importanza che essi attribuiscono alla fraseologia. 5