PRIMARIA OGGI: COMPLESSITÀ E PROFESSIONALITÀ DOCENTE Venerdì 13 e Sabato 14 Settembre 2013 Firenze La gestione della classe Vanna Boffo
I temi del gruppo di lavoro 1. Gestione della classe come insieme di problemi motivazionali e comportamentali 2. Richiesta di formazione dei docenti 3. Come affrontare la giornata scolastica 4. La wikischool per una modalità diversa di apprendere 5. La scuola come comunità di persone 6. Una responsabilità condivisa 7. La disposizione materiale del contesto non è mai neutra 8. La pedagogia implicita dell esperienza 9. Per una educazione alla specificità
I temi del gruppo di lavoro 1. La motivazioni ad apprendere 2. La professionalità educativa 3. L intenzionalità educativa 4. La formazione del bambino per la formazione della persona umana 5. Dalla scuola agli alunni 6. La crescita del bambino: per una identità salda e una autostima forte 7. A partire dal docente: il modello della cura di sé 8. L approccio alla neurobiologia interpersonale 9. Le relazioni come centro della formazione di ogni soggetto della classe
La cura della classe Che cosa significa aver cura della classe? Si potrebbe presumere che curare la classe significhi interessarsi a: La classe e la gestione didattica La classe e la gestione organizzativa La classe e la gestione relazionale La classe e la gestione degli apprendimenti
La cura della classe Perché la cura? Senza cura di sé non può esserci cura dell altro Senza cura dell altro non può esserci cura del mondo La cura è un modello che ci riguarda in quanto persone La cura è un modello per «essere», per vivere, per formare se stessi in rapporto all altro e al contesto 1) A partire da una dimensione di educazione all esistenza 2) A partire da una dimensione di educazione alla cittadinanza 3) A partire da una dimensione di essenza
I significati della cura La formazione e l'educazione sono categorie che hanno vita a partire dagli atti di cura che i soggetti agiscono nell'educare e nel formare, nell'essere educati e nell'essere formati. La cura dimensiona i processi educativi e formativi perchè imprime a questi un orientamento di senso. La cura dà senso alla vita umana. Questa non può esistere senza cura
Che cosa è la cura La cura è sia una attività, sia una pratica, che permette il soddisfacimento dei bisogni umani L. Mortari, La pratica dell'aver cura, Milano, Bruno Mondadori, 2006. La cura ha una posizione centrale nella vita umana, è una preoccupazione fondamentale dell'esistenza degli uomini J. Tronto, Confini Morali, (1993), Diabasis, Reggio Emilia, 2006. La cura è una pratica riflessiva, implica azione critica e pensiero consapevolmente responsabile. La cura può essere considerata un'attività che include tutto ciò che facciamo per mantenere, continuare e riparare il nostro mondo in modo da poterci vivere nel modo migliore possibile
La cura come attenzione Il modello della cura come processo in classe La cura come competenza/abilità La cura come Responsabilità La cura come interesse per/dell altro
I passaggi del modello Interessarsi a come ATTENZIONE Significa riconoscere che la cura è necessaria. Implica la percezione di un bisogno e la valutazione che dovrebbe essere soddisfatto. L'interessarsi a implica l'assunzione della posizione di un'altra persona o di un gruppo. L'interessarsi a vuol dire prendere in considerazione i problemi dislocandoci da noi stessi. Caring about Prendersi cura di come RESPONSABILITA' Il passo successivo del processo di cura consiste nel prendersi cura di. Questo comporta l'assunzione di responsabilità rispetto al bisogno identificato e la determinazione nel rispondervi. Ciò implica la possibilità di agire per andare incontro al bisogno. Taking care of
I passaggi del modello Prestare cura come COMPETENZA Il prestare cura comporta il soddisfacimento diretto dei bisogni di cura. Implica il lavoro fisico e richiede che chi presta cura entri in contatto con i suoi destinatari. Care Giving Ricevere cura di come RE-ATTIVITA' La fase finale del processo di cura riconosce che il destinatario della cura risponderà alla cura che riceve; riconoscerà che i bisogni di cura sono stati soddisfatti.
A partire da se stessi Il modello della cura prevede la centralità della relazione, al modo di Gregory Bateson, ma anche al modo di John Bowlby, di Carl Rogers, di John Dewey L idea che la nostra relazione, di noi con noi stessi, di noi con gli altri, di noi con i nostri genitori sia centrale per la nostra vita non è sufficientemente sviluppata. Siamo le nostre relazioni: per questo la capacità relazionale è fondamentale e risulta essere, come le ricerche sulle competenze nei luoghi di lavoro ci illustrano, la base per fondare la professionalità docente
Per una relazione educativa Stare in relazione con i bambini vuol dire rispecchiarsi in loro Stare in relazione con i bambini vuol dire osservarli Stare in relazione con i bambini vuol dire ascoltarli Stare in relazione con i bambini vuol dire accoglierli Ma come? In primo luogo rispecchiando se stessi, osservando se stessi, ascoltando se stessi, accogliendo se stessi E la propria storia
La storia e la vita emotiva La propria storia Approccio Neurobiologia interpersonale Approccio Jerome Bruner Approccio Psicoanalisi delle relazioni d oggetto Come? Attraverso la memoria e il ricordo La cura di sé implica un esercizio approfondito, ostinato, intenzionale e interiore sulla storia vissuta attraverso il ricordo e la memoria Si comincia presto: narrare le storie ai bambini, insegnare a leggere, motivare alla lettura, alla scrittura, all apprendimento sono azioni educative che hanno a che vedere con il proprio sé Dobbiamo imparare a conoscerlo
Le emozioni, il sé e le relazioni Conoscersi significa scendere nelle profondità sommerse dei propri paesaggi interiori Indagare le emozioni significa comprendere il funzionamento della propria mente Emozioni fondamentali Perché la rabbia, quando la gioia, come la vergogna, quando il disgusto, a chi la tristezza, dove la paura, per chi la sorpresa Emozioni primarie La musica della mente
La mentalizzazione Sentire i propri pensieri Pensare i propri sentimenti (Arietta Slade) Che cosa comporta? Per sentirsi sentiti ovvero per sentirsi ascoltati, osservati, guardati è necessario entrare in sintonia, è necessario entrare in risonanza, è necessario sapere il rispecchiamento La comunicazione autentica che è sempre una comunicazione interpersonale avviene quando due menti sono sintonizzate atttraverso un gioco di rimandi emotivi che si mantengono anche a distanza Quando il ricordo dell altro diviene una esperienza sensoriale allora l altro diventa parte di noi
La mentalizzazione e l empatia Esperienza di empatia è esperienza di mentalizzazione Esperienza di empatia è esperienza di integrazione fra due menti L empatia è il livello più elevato di comunicazione interpersonale La relazione educativa non potrebbe dirsi tale senza la finalità dell empatia Le emozioni/l attenzione/l ascolto/la vigilanza Sono esperienze, azioni a cui possiamo educarci Il ricordo/la memoria/la storia Sono esperienze, azioni a cui possiamo formarci La risonanza emotiva ci avvicina all altro e ci permette di creare un senso di unione. I neuroni specchio entrano in gioco negli stati di azioni agite in risonanza. L altro, il bambino si sente «sentito» Lo stato della mente dell altro viene ricreato nella mente del bambino
Come essere empatici? Perché i bambini sappiano sviluppare una conoscenza coerente di se stessi hanno bisogno di sentirsi riflessi negli altri in modo che le loro esperienze siano corrisposte internamente ed esternamente Quando riusciamo a comunicare con i nostri bambini secondo modalità che creano un senso di unione e sintonia, li aiutiamo a creare una storia coerente e integrata della loro vita
Come essere empatici? Comunicazioni basate su empatia e sintonia affettiva facilitano l emergere di un sé autonomo e lo sviluppo di capacità flessibili di autoregolazione Comunicazioni fondate sulla condivisione di emozioni danno origine a forme di unione che costituiscono un vero processo di integrazione in grado di dare benessere e vitalità all insegnamente, al genitore, al bambino Per far questo è necessario essere consapevoli di noi, essere capaci di cura verso le proprie modalità relazionali significa essere responsabili verso il contesto, essere capaci di scegliere fra integrazione e differenziazione Significa creare il senso del NOI Per la comunità della classe Per la comunità della famiglia Per la comunità sociale
La cura di sé, dell altro, del mondo «In sette anni di scuola popolare [ ] ho badato solo a non dire stupidaggini, a non lasciarle dire e a non perdere tempo. Poi ho badato a edificare me stesso, a essere io come avrei voluto che diventassero loro. Spesso gli amici mi chiedono come faccio a fare scuola e come faccio a averla piena. Insistono perché io scriva per loro un metodo, che io precisi i programmi, le materie, la tecnica didattica. Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di cosa bisogna fare per fare scuola, ma solo di come bisogna essere per fare scuola» Milani L., Esperienze pastorali, Firenze, LEF, 1958, pp. 238-240