LA GRANDE SPECULAZIONE OVVERO IL GRANDE IMBROGLIO DELLO SPREAD Intervista a Paul De Grauwe

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Transcript:

LA GRANDE SPECULAZIONE OVVERO IL GRANDE IMBROGLIO DELLO SPREAD Intervista a Paul De Grauwe 2/10 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Interviste a cura di Alessandro Banfi, direttore di TgCom24

2 Professor De Grauwe, in base ai suoi studi, come delineerebbe gli elementi che creano lo spread dei paesi PIIGS, che includono l Italia? In percentuale, quanto di esso attribuirebbe ai fondamentali e quanto all attuale situazione europea? In base ai miei studi, sono giunto alla conclusione che per paesi come l Italia, e anche la Spagna e il Portogallo, la maggior parte degli aumenti degli spread, sono dovuti non ai fondamentali economici ma ai sentimenti dei mercati, vale a dire a momenti di paura e panico che in un particolare periodo si sono insinuati nei mercati e hanno spinto gli spread a livelli altissimi.

3 Il motivo per cui ciò accade è che in un unione monetaria come l Eurozona il governo italiano non può dare una garanzia ai possessori di titoli che ci sarà sempre denaro contante per liquidarli, perché quando il governo italiano emette tali titoli lo fa in euro, che sono come una valuta straniera, quindi è letteralmente possibile che il governo italiano si ritrovi privo di denaro contante; Gli investitori, quindi, essendo a conoscenza di questo, possono rendere possibile una tale crisi: se temono, in un particolare momento, che il governo italiano possa non avere denaro contante, venderanno in modo massiccio creando di conseguenza una profezia che si autoavvera.

4 Dal momento che agiscono in quel modo, il denaro contante sparisce dall Italia, e risulta dunque che il governo italiano non ha il contante per pagare gli obbligazionisti; Questa crisi che si autoavvera è possibile nella zona euro e può generare paura e panico che poi spingono lo spread a livelli altissimi.

5 Lei ha scritto una teoria affascinante sulla crisi economica: ha scritto che alcune previsioni o profezie che riguardano la crisi economica sono self-fulfilling, si autoavverano. Può illustrare ulteriormente questo concetto? La natura self-fulfilling di questa crisi, cioè che si autoavveri, ha a che fare con il fatto che in un unione monetaria i governi emettono debito in una valuta che non è la loro.

6 Il governo italiano non emette debito in lire, come nel passato: allora il governo italiano poteva sempre dare una garanzia agli obbligazionisti che la lira ci sarebbe stata, perché il governo italiano poteva obbligare la Banca d Italia ad immettere la lira per liquidare gli obbligazionisti; Oggi il governo italiano non lo può più fare. Di conseguenza gli investitori, in determinati momenti, possono essere spaventati, temere che il governo italiano possa non avere gli euro per liquidare gli obbligazionisti e in quel preciso istante venderanno i titoli.

7 Questa vendita, indotta dalla paura, di fatto creerà la crisi. Questa è la natura della crisi che si autoavvera: si teme che qualcosa accada, e poiché lo si teme, accadrà.

8 Infatti il vero stop al tumulto dello spread è avvenuto per mano di Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea. Esattamente. Mario Draghi ad un certo punto ha capito che era essenziale che la Banca Centrale fosse presente e dicesse ai mercati, io, Banca Centrale di Francoforte, mi assicurerò che in tempi di crisi gli euro siano a disposizione dei governi per pagare gli obbligazionisti. Questo calma i mercati.

9 A questo punto gli investitori possono dire di essere sicuri che i titoli che possiedono, alla scadenza verranno pagati. Questo mancava prima; Dal momento in cui Draghi ha fatto questa dichiarazione, il mercato è totalmente cambiato, gli spread sono scesi drasticamente senza che Draghi dovesse fare niente. Non ha dovuto fare niente: il solo fatto di aver annunciato che l avrebbe fatto, ha portato alla calma dei mercati.

10 In Italia si ha la diffusa convinzione che lo spread sia un indice della credibilità del governo in carica. Quanto è vero questo, a suo parere? È solo parzialmente vero. Fino a un certo punto lo è. Le mie stime per l Italia sono intorno al 20-25%, forse. Il restante 75-80% era dovuto unicamente a questi sentimenti del mercato di paura e panico che esistevano prima dell assunzione di impegno da parte di Mario Draghi nei confronti del mercato.

11 E ho riscontrato essere il caso anche della Spagna, per esempio. Per la Grecia è diverso. Lì ho rilevato che la gran parte degli aumenti dello spread è dovuta a cattivi fondamentali; Il fatto che il deficit fosse altissimo, il livello di debito altissimo: questo si è rivelato decisivo in Grecia, ma molto meno importante per paesi come l Italia e la Spagna.

12 Che cosa pensa che manchi in questo momento ai paesi europei e alle loro economie? In questo momento ciò che temo è che il rischio che è esistito nei mercati finanziari, ora ridotto grazie alle decisioni prese da Mario Draghi, si stia spostando e si trasformi in un nuovo rischio, vale a dire il rischio che nasce dal fatto che molti paesi del Sud si stanno avviando verso una recessione profonda, che diventa addirittura una depressione, come negli anni 30, con aumenti vertiginosi della disoccupazione.

13 Questo dà origine ad un nuovo rischio, sociale e politico, molto più pericoloso per certi versi del rischio puramente finanziario che esisteva prima, perché allora la Banca Centrale aveva in qualche modo risolto la situazione, ma la Banca Centrale non può risolvere eventuali sollevazioni che nascono a causa della forte insoddisfazione della popolazione, priva di prospettive di miglioramento e con una disoccupazione molto alta; E se tutto ciò porta a mobilitazioni e sollevazioni, non può essere fermato immettendo denaro.

14 Può spiegare il circolo vizioso tra la crisi di liquidità e l efficacia delle misure di austerità richieste da Angela Merkel a tutti i paesi europei? Si, questo è un circolo vizioso davvero importante che abbiamo visto accadere in molti paesi del Sud Europa. Prima si verificano la paura e il panico che portano ad una crisi di liquidità: gli investitori vendono i titoli, i tassi di interesse aumentano, il denaro contante viene fatto defluire fuori dal paese - finisce in Germania - e a questo punto il panico si insinua anche nei policy-maker.

15 Incominciano a dire all Italia, alla Spagna e agli altri paesi che devono mettere in atto l austerità, perché è il mercato che lo richiede; Il risultato di questo è che l economia si avvita in una spirale deflazionistica verso il basso che porta ad aumenti della disoccupazione, ad una minore attività economica e di conseguenza a minori entrate per il governo, minori entrate per il fisco e a deficit di budget che non diminuiscono.

16 L unica cosa che aumenta in quel momento è il rapporto tra debito pubblico e Pil, perché l economia si contrae, il Pil si contrae; Di conseguenza il debito relativo al Pil di fatto aumenta ed accresce il peso del debito per lo stato, e questo è un vero circolo vizioso dal quale dobbiamo uscire. Il mio parere, quindi, è che i mercati dominati dalla paura e dal panico, abbiano imposto troppa austerità, in molti paesi, specialmente nel Sud dell Europa, precipitandoli in questa spirale deflazionistica verso il basso che ha reso la situazione peggiore. Di conseguenza si dovrebbe cambiare questa politica macroeconomica.

17 L ultima domanda. Secondo lei quale dovrebbe essere la soluzione alla crisi economica dell Eurozona? Ciò che dovrebbe accadere oggi è questo: primo, nel Sud non si dovrebbe fermare l austerità, piuttosto alleggerirla, distribuendola su un arco di tempo maggiore. L austerità sarà necessaria, ma dovrà essere distribuita nel tempo.

18 Mi scusi, ma in questo caso c è l obbligo del fiscal compact. Cosa pensa del fiscal compact? Si, ma questa è vera follia: non lo si applica durante una recessione. Naturalmente si dovrebbe cercare di adottare ultimamente politiche fiscali sostenibili, ma se tutti provano a ridurre il deficit di budget durante una recessione, semplicemente non funziona. Lo vediamo ora in moltissimi paesi: non funziona e riduce in povertà molte persone.

19 Quindi dobbiamo accettare che in una recessione, che oggi a volte è anche una depressione, non dovremmo farlo. Allora nel Sud l austerità dovrebbe essere distribuita su di un periodo di tempo maggiore. Al Nord si dovrebbe fare il contrario: in paesi come la Germania, l Olanda, la Finlandia, si dovrebbe smettere di cercare il pareggio di bilancio; Si dovrebbe dire a questi paesi che è anche loro responsabilità. Se il Sud si trova nei guai, è anche perché voi, come creditori, date troppo credito al Sud. Bisogna essere in due per ballare il tango.

20 Se c è un debitore incauto, c è anche un creditore incauto, quindi le responsabilità sono condivise. Di conseguenza quel che sostengo è che nel Nord ora si dovrebbe cominciare a stimolare l economia, e se lo possono permettere; Hanno più o meno stabilizzato i loro livelli di debito, quindi c è una possibilità per il Nord di applicare qualche stimolo fiscale così che il Sud abbia meno difficoltà nell austerità; Questo è ciò che dovrebbe accadere in Europa, ma purtroppo non c è stata nel Nord Europa una volontà sufficiente per attuarlo.