Numero 1 /2014 OSHA-Manuale Europeo salute e sicurezza: I rischi occupazionali nel settore dei trasporti (2 ) Esposizione a rumore Secondo i risultati dell indagine europea sule condizioni di lavoro del 2005, i lavoratori europei nel settore dei trasporti via terra sembrano essere un po più espostiu al rumore chela media della popolazione lavorativa europea circa il 6,4% contro il 5,5%. Un numero di lavoratori inferiore alla media dichiara di non essere mai stato esposto al rumore, il 47,1% contro il 53,5%. Nei mezzi di trasporto sono presenti diverse sorgenti di rumore. I livelli di rumore più elevati sono misurati nei luoghi di lavoro aeroportuali e sulle navi, così come nel trasporto stradale, Quando avvengono operazioni di carico e scarico o imbarco o si eseguono operazioni di manutenzione, i lavoratori del trasporto possono essere esposti s forti rumori. Inoltre veicoli vecchi possono produrre rumore più elevato e dal momento che è spesso necessario comunicare via radio è importante l uso di misure di riduzione del rumore o l utilizzo di altre tecniche. Secondo una relazione sul rumore durante il lavoro prodotta dall Osservatorio Europeo dei Rischi, il numero maggiore di lavoratori esposti era presente in edilizia, industria, agricoltura e trasporti. Il rapporto ha evidenziato livelli molto elevati di rumore prodotti dai veicoli e mezzi di trasporto e la possibilità che tale rumore possa ridurre le capacità cognitive dei lavoratori aumentando la possibilità di incidenti. Indagini nazionali Belgio: secondo la WBM del 2004, i lavoratori dei trasporti riferiscono di essere sempre esposti a rumore durante il lavoro in media il doppio della forza lavoro complessiva (iol 20,3% contro il 10,7%) ma circa il 35% dichiara invece, di non essere esposto ad inquinamento acustico sul posto di lavoro contro il 44,9% della media della forza lavoro fiamminga.
Spagna: nel caso di analisi della presenza di rumore che possa impedire il seguire una conversazione i lavoratori dei trasporti sono risultati esposti ad ambienti rumorosi più della media della popolazione lavorativa spagnola. Circa l 1,6% dei lavoratori dei trasporti afferma di essere esposto a rumori molto forti (rumore che impedisce di sentire un collega da 3 metri di distanza, anche se il livello di voce si alza), il 13,9% di essere esposto a rumori forti (rumore che impedisce di sentire un collega da 3 metri di distanza), e il 30,3% afferma di essere esposto a rumori fastidiosi, rispetto rispettivamente all 1,8%, 7,5% e 29% della media dei lavoratori spagnoli. Nella ricerca sui trasporti ISCII quando al lavoratore è stato chiesto se il rumore nell ambiente di lavoro fosse stato fastidioso, solo l 8% ha risposto molto o un bel po, il 10% costantemente, il 18% poco ed il m63% ha risposto che si trattava di rumore non fastidioso. Grecia: secondo un sondaggio nel settore dei trasporti circa il 78,7% degli intervistati ha dichiarato di avere frequente o costante esposizione al rumore durante il lavoro. Successive informazioni provengono dal progetto TRIA, circa il 56% degli intervistati denuncia di lavorare in un ambiente considerato troppo rumoroso. Danimarca: a differenza di tassisti o camionisti, gli autisti di autobus sono esposti a rumore di un livello che può indurre perdita uditiva (per il 39%), una percentuale significativamente più alta rispetto alla media di tutti i gruppi professionali danesi (9%) (NRCWE, DWECS 2005). Uno studio danese ha riguardato il settore del trasporto aereo. Se uno è pilota, membro dell equipaggio, controllore di volo o un meccanico, il rumore è una costante della sua vita lavorativa quotidiana. Germania: secondo l indagine svolta nel 2005/2006 da BIBB/BAuA, il 43% dei lavoratori dei trasporti ritengono di essere esposti a rumore spesso (25,7%) o qualche volta (17,3%) rispetto al 38,8% negli altri settori produttivi tedeschi (23,9% spesso e 14,9% qualche volta). Francia: secondo uno studio nel settore ferroviario francese (SURDIPOSTE) la presenza di compromissioni audiometriche bilaterali negli addetti differisce ampiamente secondo la posizione occupata dagli stessi, i valori variano infatti dal 2% al 21%tra i soggetti esposti rispetto al 9% dei soggetti non esposti. Tra il 21% identificati, il 9% di questi è stato riconosciuto essere ad alto rischio di perdita uditiva, il 7% a rischio moderato ed il 5% è stato considerato a basso rischio.
Problemi di salute correlati al lavoro La maggior parte degli Stati membri indicano che nel settore dei trasporti è presente un alto numero di patologie muscolo-scheletriche, in particolare a livello di schiena, collo e spalle. Altre malattie frequenti sono riferite a disturbi legati allo stress, malattie correlate all amianto e perdita dell udito causata dal rumore. La fatica è uno dei problemi maggiormente segnalati, confermato da studi approfonditi sia a livello nazionale che nei sottosettori. Essa ha anche un forte impatto sulla probabilità del manifestarsi di incidenti. Disturbi al sistema muscolo-scheletrico Secondo la EWCS 2005 i lavoratori del settore dei trasporti via terra sembrano essere più colpiti da dolori muscolari rispetto alla media, 32,2% contro il 23,8%. Inoltre il 37,3% dei lavoratori dei trasporti via terra riporta di essere affetto da mal di schiena riwspetto al 25,6% della media. I modelli e la distribuzione delle malattie professionali riconosciute in diversi Stati membri differiscono notevolmente. E quindi difficile confrontare statisticamente i dati nazionali con quelli a livello UE. Tuttavia ciò che appare evidente è che i disturbi muscolo-scheletrici dovrebbero essere considerati una questione importante per i lavoratori dei trasporti, a causa del fatto che sono alte le esposizioni di questi lavoratori al rischio di vari fattori scatenanti (posture incongrue ed obbligate, sollevamento di carichi pesanti, posture statiche come una prolungata posizione seduta, esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero, movimenti ripetitivi, ecc.) Indagini nazionali Belgio: le patologie delle ossa e dei dischi intervertebrali costituiscono la maggior parte delle malattie professionali riconosciute nel settore dei trasporti con il 74,62%. La causa più comune sono le vibrazioni meccaniche. La parte del corpo che è in gran parte bersaglio del danno è la schiena. Le percentuali maggiori riguardano la fasci di età compresa fra i 45 ed i 54 anni, seguita da quella fra i 35 ed i 44 anni. Secondo la WBM del 2004, quasi uno su due lavoratori dei trasporti in Belgio (41,8%) ha riferito dolori al collo-spalla, circa il 41% denunciava mal di schiena e circa il 34% ha denunciato dolori muscolari a braccia e gambe nelle ultime due settimane antecedenti l indagine.
Spagna: con 1491 casi nel settore dei trasporti su strada rappresenta il 91,42% del numero totale delle malattie. I disturbi muscolo-scheletrici rappresentano il 91% di tutte le malattie professionali fra il 2000 ed il 2005, ed il loro numero è raddoppiato in cinque anni. I più frequenti tipi di infortunio durante le attività di trasporto in Spagna è causato da stress fisico del sistema muscolare, che ha colpito nel 2006 il 34% dei lavoratyori dei trasporti. Tutti e tre i sottosettori dei trasporti lo segnalano come la più importante causa di incidenti, la quota più elevata si registra nel trasporto aereo con il 48,8%. Germania: i disturbi muscolo-scheletrici sono diffusi e particolarmente in aumento. UI più rilevanti sono i dolori lombari con il 43,6% e i dolori al collo e spalle con il 43,5%. Circa il 16,7% denuncia dolori a braccia e mani durante o dopo il lavoro. Alcuni riferiscono dolori all anca durante o dopo il lavoro (13,9%). Sono segnalati poi dolori alla ginocchia (24,2%) e alle gambe (20%) durante o dopo il lavoro. Lettonia: tra il 1993 ed il 2005, il 52% del totale delle malattie professionali nel settore dei trasporti sono state le malattie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo seguite dagli infortuni ecc. Francia: un ampio studio ha analizzato il rischio di DMS negli autisti di autobus. Sono stati selezionati venti articoli sulla base di una ricerca bibliografica e analizzati sulla base di una griglia qualitativa. Negli autisti di disturbi a livello della colonna di tipo muscoloscheletrico sono causati da una combinazione di fattori di rischio biomeccanico, sia cronici (rotazione del tronco, vibrazioni, ecc.) che acuti (movimenti disergonomici, movimentazione di carichi) ed inoltre sono causati da fattori di carattere psico-sociale e di carattere progettuale delle postazioni di lavoro. Questa connessione è evidente nel caso di dolori lombari, meno per la parte superiore del rachide e del collo. Inoltre, questi fattori e tipologie di rischio sono risultati essere coerenti con i modelli elaborati per la individuazione dei disturbi muscolo-scheletrici. L origine multifattoriale e multirischio dei disturbi muscolo-scheletrici è stata anche confermata dallo studio del CHSCT nei bigliettai e controllori di una società di trasporto urbano di passeggeri. Lo studio rilevava rispetto ad una precedente edizione l aumento dei disturbi a carico del rachide cervicale, delle spalle, delle ginocchia e dei casi di tunnel carpale.
Deficit uditivi da esposizione cronica al rumore Secondo la ECWS circa il 33% dei lavoratori del settore dei trasporti su terra dichiara di essere affetto da problemi di udito contro il 28,1% della media della popolazione attiva. I lavoratori che segnalano una elevata esposizione al rumore dichiarano anche di avere maggiori problemi di udito. I dati sulle malattie professionali a livello europeo segnalano che tale riduzione di capacità uditiva è un problema soprattutto per i lavoratori maschi, ma presente anche nelle lavoratrici del settore dei trasporti. Questo dato non è sorprendente se si considerano i livelli di rumore elevati presenti in alcune attività del settore (ad esempio per i camionisti, i lavoratori della logistica, gli addetti alla manutenzione navale). Una relazione dell Agenzia Europea del 2006 sulla esposizione al rumore nella UE e la conseguente perdita dell udito aveva già evidenziato il problema. Indagini nazionali Germania: una delle cause più rilevanti nei casi confermati di malattia professionale è la perdita dell udito causata dal rumore. La maggior parte di questi casi appaiono presenti nelle attività di trasporto e servizi.
Finlandia: le malattie professionali nel settore sono rare. Nel 2002, sono state 46 le malattie professionali riconosciute ad autisti di camion o di altri veicoli speciali. La seconda malattia professionale per frequenza con il 30% è quella che comprende i disturbi provocati da esposizione a rumore con 14 casi. La frequenza di malattie professionali per 10.000 lavoratori è di circa 11. Spagna: Tutta la documentazione citata può essere richiesta alla Consulenza Medico- Legale Nazionale via e-mail all indirizzo m.bottazzi@inca.it, r.bottini@inca.it