Facoltà di Ingegneria



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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Ingegneria La frattura epistemologica dell Arte Contemporanea: Il fenomeno delle Avanguardie Storiche nel primo 900. Meta linguaggi e nuovi paradigmi espressivi Docente: Prof. Vincenzo Sapienza Disciplina: Storia dell Architettura II Corso: Ingegneria Edile-Architettura Anno Accademico: 2011/2012 SEMINIRIO a cura della Dott.ssa Marilisa Yolanda Spironello

INDICE Post Impressionismo Simbolismo Surrealismo Fauvismo Espressionismo Cubismo Art Noveau Futurismo Dadaismo Metafisica Neo-Plasticismo Art-decò Bauhaus

Avanguardia e Avanguardie artistico- letterarie: definizione dei termini, luoghi e tempi, i principali movimenti. Il pensiero delle Avanguardie L Arte nelle avanguardie: esempi a confronto.

LA STORIA Nel primo decennio del XX secolo, dopo le teorie di Marx ed Engels e le profonde trasformazioni sociali, economiche e politiche, prodotte dalla Rivoluzione industriale, si affermano in tutta Europa i movimenti popolari e socialisti, attraverso la costituzione di Sindacati e Partiti operai, che in Russia, nel 1917, avranno una realizzazione concreta con la Rivoluzione d'ottobre. Dal 1914 al 1918 l'europa è sconvolta da un conflitto che assumerà carattere mondiale ed al quale parteciperà anche l'italia, inizialmente neutrale. Alla fine del conflitto, in conseguenza di una serie di scioperi e lotte operaie e contadine, causate dalla grave crisi economica postbellica, in Germania ed in Italia i ceti conservatori determinano una reazione che si concretizza in forme di governo totalitario (Nazismo-Fascismo). Queste dittature impediscono ogni manifestazione di dissenso, non solo politico, ma anche culturale, ponendo al bando tutti gli intellettuali e gli uomini non graditi al regime. 900. intellettuali Meta linguaggi e e gli nuovi uomini paradigmi non espressivi graditi a cura al di Marilisa regime. Yolanda Spironello

DEFINIZIONE ED USO DEL TERMINE 1825 Olinde Benjamin Rodrigues Matematico e banchiere(1795-1851), divulgatore del pensiero socialista di Saint Simon, utilizza per la prima volta il termine avant garde nel dialogo L artiste, le savant e l l industriel. A suo parere gli artisti devono fungere da avanguardie del popolo, poiché solo le arti hanno il potere di accelerare e inverare una riforma della politica, dell economia, della società.

Avanguardia: la paternità letteraria. Charles Baudelaire padre delle avanguardie? 1859 Charles Baudelaire, poeta e critico (1821-67), pubblica a più riprese delle lettere aperte s u Revue F r anç a ise, a commento del Salon di pittura di quell anno. Egli sostiene che l l opera d d arte ha lo scopo di ricostruire il suo mondo - strutturato e articolato in modo coerente- nel rispetto di una n e c e s s i t à i n t e r n a a l l a creazione stessa. L arte L e il processo creativo devono e s s e r e a u t o n o m i. 1862-64 64 In un diario compare il t e r m i n e a v a n t g a r d e. L a c c e z i o n e è n e g a t i v a. Difendere anche le più nobili cause: morale, ideologia, valori non è a suo parere lo scopo d e l l a r t e.

Avanguardia: verso una definizione teorica 1962 Renato Poggioli (1907-1963) in Teoria dell arte d avanguardia,, definisce l l a v a n g u a r d i a c o m e a r t e militante, caratterizzata dai s e g uenti tratti d istintivi: a t t e g g i a m e n t o c r i t i c o e conflittuale con la realtà c i r c o s t a n t e s p i r i t o p i ù o m e n o consapevolmente contestatore e orientato in senso politico

Avanguardia: le categorie 1974 Peter Buerger (1936-), s t u d i o s o t e d e s c o d i romanistica, in Theorie der Avantgarde,, distingue tra Avanguardie storiche (1905-1 9 3 0 ) ( espressionismo,cubismo, futurismo, futurismo russo fino alla rivoluzione di ottobre, dada, surrealismo) Neoavanguardie (1950-60) ( espressionismo astratto, pittura informale, pittura g e s t u a l e, iperrealismo,strutturalismo, p o p a r t ).

Avanguardie storiche: prime certezze Le avanguardie storiche (1905-1930) 1930) sono circoscrivibili a espressionismo, cubismo, futurismo e cubo futurismo russo, d a d a, s u r r e a l i s m o. Le avanguardie storiche nacquero in Europa nell'ambito letterario e artistico e investirono tutti i campi dell'arte: pittura, scultura, architettura, urbanistica, letteratura, teatro, musica ecc. Le avanguardie storiche non sono pensabili senza quei movimenti dell Ottocento Ottocento- da esse fortemente criticate - come romanticismo, realismo, decadentismo, positivismo, impressionismo, che misero in discussione i rigidi codici e s p r e s s i v i d e l l a t r a d i z i o n e. Le avanguardie storiche spezzarono il rigido monopolio dei codici espressivi della tradizione e aprirono la via allo sperimentalismo, facendo proliferare il nuovo, il diverso, l'inedito. Le avanguardie storiche si organizzarono in movimenti e gruppi, elaborarono enunciazioni teoriche, dichiarazioni di poetica, manifesti e intervennero in modo militante nelle controversie e n e l l e p o l e m i c h e a r t i s t i c h e. Le avanguardie storiche si avvalsero del motto: distruggere e progettare. Distruggere per loro voleva dire spezzare le barriere costrittive della tradizione, progettare voleva dire anticipare il f u t u r o.

Novecento si apre in un clima di benessere crescente, gli esponenti della nuova borghesia hanno conquistato la ricchezza, ma non mostrano un reale interesse per la cultura e quindi per l'arte: un dipinto o una scultura sono considerati essenzialmente come «oggetti» per decorare un ambiente, che danno prestigio a chi li possiede, o come forme di investimento. Sempre più si afferma la figura del mercante d'arte,, che fa da intermediario fra artista e compratore. Alcuni di questi mercanti, oltre a fornire al vasto pubblico opere più facilmente commerciabili, collezionano dipinti e sculture di artisti che vengono ancora ignorati e le cui opere risultano al momento incomprensibili: i dipinti di Cézanne, Van Gogh e Gaugain ad esempio, sono ancora rifiutati dal grosso pubblico, ma alcuni mercanti intuiscono che potranno avere in futuro una valutazione molto alta.

Nei primi trent'anni del Novecento, in un clima di tensione fra artisti innovatori e società b o r g h e s e c o n s e r v a t r i c e, s i affermano le cosiddette «A v a n g u a r d i e s t o r i c h e», q u e i m o v i m e n t i d ' a r t e m o d e r n a c h e r i p r e n d o n o e sviluppano le ricerche: dell' Impressionismo, d e l N e o - impressionismo,, del S i m b o l i s m o.

Avanguardie storiche: Espressionismo (1905-1930) 1930) Luoghi: grandi capitali della cultura europea: Parigi, Dresda, Berlino; Tempo: 1905-1930; Provenienza degli artisti: Francia, Belgio, Germania, Est Europa, Italia; Articolazione: vari e numerosi gruppi che presentano differenze interne, oltre che fra gruppo e gruppo; Elementi comuni di poetica: l arte viene concepita come opposizione; si polemizza aspramente con chi ritiene possibile il superamento della crisi europea del primo Novecento e la conquista della felicità attraverso la tecnica, come accadeva nel caso del positivismo, del naturalismo e di certo facile impressionismo. L arte L deve porre in evidenza vizi e miserie nascosti dietro e dentro la rispettabilità ipocrita della società borghese benpensante.

Avanguardie storiche Espressionismo: i grandi modelli di riferimento Paul Gauguin; Vincent Van Gogh; Ensor; Edvard Munch;

Avanguardie storiche I luoghi: Parigi, Zurigo, Monaco

Avanguardie storiche I luoghi: Dresda, Bruxelles

Avanguardie storiche I luoghi: Berlino, Mosca, Milano

Avanguardie storiche Espressionismo: : i gruppi I Fauves ( Le belve )1905-08: Derain, Vlamink, Matisse. Die Brücke ( Il Ponte ) 1905-1913 : Kirchner, Nolde, Pechstein. Neue Künstlervereinigung München ( Nuova associazione degli artisti di Monaco )1909-12: Kandinsky, Marc, Kubin,, Klee. Der Blaue Reiter ( Il cavaliere azzurro ) 1912-1914: Kandinsky, Marc, Kubin Die Blaue Vier ( I quattro azzurri )1924 34: Kandinsky, Klee, Jawlensky,, Feininger. Die neue Sachlichkeit ( Nuova oggettività )1918-1933: Käthe Kollwitz, Otto Dix, Grosz.

La poetica dei Fauves ( Parigi 1905-08 circa) I Fauves accolsero l l insegnamento di Gauguin e di Van Gogh applicandolo con spregiudicata violenza; Il quadro non è più decorazione, composizione, ordine, ma espressione delle proprie violente emozioni, del temperamento e dell istinto. Quello dei Fauves non è un gruppo compatto e non ha un programma definito; il suo maggior esponente è Henri Matisse e del gruppo fa parte anche Georges Braque,, che successivamente sarà un esponente del Cubismo.. Per i Fauves,, protagonista dell'immagine è il colore che, distribuito con pennellate ben evidenti, ritma la composizione e «costruisce» in senso vero e proprio il dipinto. Si abbandona pertanto ogni modalità di rappresentazione illusoria della profondità e si rifiuta la pittura tonale tradizionale, per ispirarsi invece all'arte primitiva, ritenuta più istintiva e vitale. Nei dipinti dei Fauves sono assenti perciò gradazioni di colore e sfumature, effetti di chiaroscuro e di volume, le tinte sono fortemente contrastanti. La prevalenza dei colori puri acquista anche un significato simbolico e serve a sottolineare la condizione interiore di totale disponibilit lità a reinventare nuovi modi di comunicare con l'immagine. Nel 1907 i Fauves attraversano un momento di crisi dopo l'entrata di Picasso; il gruppo finirà con lo sciogliersi, e Braque,, insieme a Picasso, a p r i r à l a r i c e r c a c u b i s t a.

Avanguardie storiche: I padri dell espressionismo Vincent Van Gogh (1853-1890 1890) Vincent Van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro grigio, 1887-89 89 Vorrei fare il ritratto di un amico artista.. Per cominciare lo dipingerò tale e quale, il più fedelmente possibile... Per finirlo, ora, sarò un colorista arbitrario.. Dietro la testa dipingo l l infinito, faccio un fondo semplice dell azzurro più ricco e più intenso possibile, e con questo semplice accostamento della testa bionda, luminosa sul fondo azzurro intenso, ottengo un misterioso effetto di stella nell azzurro profondo. Lettera al fratello Theo, Arles 1888

Principali esponenti dei Fauves Henry Matisse (1869-1954) Noi vogliamo raggiungere l l equilibrio interiore mediante la semplificazione delle idee e delle forme figurative. ( Parigi 1905-08 circa)

Principali esponenti dei Fauves ( Parigi 1905-08 circa) Henry Matisse, Fenêtre ouverte, 1905 Tutti i miei rapporti di toni trovati devono formare un accordo vivente di colori,, un armonia analoga a quella musicale.

La danza (1910, olio su tela, 260 x 191 cm) ben esprime la visione pittorica dell artista: in essa Matisse ricerca la sintesi e l equilibrio per esprimere un arte equilibrata, pura, tranquilla. La scelta compositiva e il colore rappresentano non tanto un fatto- un girotondo- quanto lo scorrere eterno della vita, lo slancio vitale che è fondamento della realtà. Le cinque figure del quadro si muovono sul confine fra cielo (il blu) e terra (il verde), fra universo e mondo; paiono impegnate in un vorticoso girotondo, con le braccia tese nello sforzo di non rompere il cerchio, che si sta per aprire tra le due figure in basso a sinistra. Rappresenta un allegoria della vita: la propensione che ognuno di noi ha verso gli altri esseri umani e verso tutte le creature, più in generale. Questo girotondo, però, è al tempo stesso gioioso e faticoso, incessante ma inevitabile.

L espressionismo di Die Brücke (Dresda Berlino 1905-13 circa) Riconoscimento ufficiale del gruppo: Dresda, 1905; 1911 trasferimento a Berlino; Denominazione: il gruppo si ispirò ad un passaggio di Così parlò Zaratustra di Friedrich Nietzsche in cui si parlava del potenziale dell umanit umanità di rappresentare gradualmente un "ponte" verso un futuro più perfetto; Gli ispiratori: Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, Edvard Munch; Principali esponenti: Ludwig Kirchner, Emil Nolde, Otto Müller.

L espressionismo di Die Brücke (Dresda Berlino 1905-13 circa) Si ispirano all'arte dei primitivi recuperando inoltre tecniche e materiali legati alla tradizione popolare tedesca, come la xilografia. Il gruppo Die Brücke ha un orientamento ideologico preciso e l'apprezzamento per le espressioni d'arte popolare e primitiva diventano la manifestazione di un aperto dissenso nei confronti della società borghese e conservatrice della Germania di quel tempo. I soggetti prediletti dagli Espressionisti tedeschi sono polemicamente ente tratti dalla realtà quotidiana della classi lavoratrici e più deprivate: gente della strada, avventori di caffè,, emarginati. I colori corposi, densi, appaiono incrostati sulla tela come se la materia volesse comunicare la sensazione sgradevole di certe realtà di bruttezza e d e g r a d o u m a n o.

L espressionismo di Die Brücke (Dresda Berlino 1905-13 circa) Dunque, con l'espressionismo tedesco, l'immagine diviene anche una forma di denuncia. Nel 1913 il gruppo si scioglie ed i singoli esponenti continuano ad operare in modo autonomo. Negli anni precedenti la seconda guerra mondiale e l'avvento del nazismo, il movimento riacquisterà vigore con Otto Dix e George Grosz,, che esprimono attraverso le loro opere, in modo esasperato e fortemente drammatico, la violenta protesta contro la società che prepara una nuova guerra. Il regime nazista li definisce «degenerati» e li costringe ad emigrare negli Stati U n i t i.

Ernst Ludwig Kirchner (1880 1938) Il peso più grande di tutti è la p r e s s i o n e d e l l a g u e r r a e l a superficialità in n aumento. Mi dàd continuamente l'impressione di un carnevale di sangue. Mi sento come se il risultato fosse nell'aria e tutto fosse sottosopra... e così tutto il resto, continuo a cercare di ottenere un qualche ordine nei miei pensieri e creare un quadro come nell'età di confusione, che è dopo tutto la mia f u n z i o n e.

Un ritratto di Ludwig Kirchner (1905) che raffigura una giovane prostituta dai colori antinaturalistici e arbitrari (verde acido, viola ed arancione). Una ragazzina che ancora non ha il seno e sta seduta su un letto con le mani che si incrociano sul pube, come la protagonista di Pubertà di Munch; ; ma mentre quella si mostra stupita e intimorita, qui la ragazza è già in fase di prostituzione e questo lo notiamo dal pesante trucco e dallo sguardo reso adulto da occhiaie verdi, appare quindi allo stesso tempo aggressiva e rassegnata, arresa al ruolo violento che la donna può assumere in una società deviata. Unico ricordo della purezza ormai persa è il fiocchetto bianco che porta sui capelli. È bidimensionale, piatta, senza effetti di chiaroscuro e senza prospettiva. Una linea molto dura e spigolosa, quasi che tende verso l alto. l È completamente superata la bellezza ideale, ma il volto viene deformato in funzione della rabbia dell artista, molto sintetico con grande impatto comunicativo.

Emil Nolde (1867 1956) Nella mia arte uso tutti i mezzi che ho a disposizione per ottenere l'effetto che desidero. Desidero veramente che l'opera mia esca dalla materia, come nella natura la pianta cresce dal terreno che le è a d a t t o. Emil Nolde,, Lettera del 20 ottobre 1 9 0 6

Crocifissione (1912) di Emile Nolde è u n e s e m p i o d e l r i s p e t t o c h e l espressionismo tedesco portava alla chiesa e alle sue istituzioni, ancora in parte salde e dotate di fascino, almeno per gli espressionisti. Il perché non ve lo so spiegare, forse è stato per gli artisti del Die Bruecke l ultimo appiglio verso la realtà, scomoda sì s, ma sempre dietro l a n g o l o e p r e g n a d i m i s t e r o. Il movimento morirà alle soglie della prima guerra mondiale, perché ormai aveva compiuto il suo compito di ponte, di traghettatore verso una nuova era, magari incerta, ma nuova e stimolante, degna di essere vissuta e di essere vista. Nolde morirà nel 1956, pronunciando queste parole : forse ho cambiato un p e z z o d i s t o r i a d e l l a r t e. L a r i s p o s t a è s i c u r a m e n t e s ì.

La poetica di Der Blaue Reiter ( Il cavaliere azzurro ) 1912-1914 - Traduzione: Il Cavaliere Azzurro (nome della rivista di diffusione del gruppo). - Principali esponenti: Kandinskij, Kubin, Marc. - Obiettivi: interiorizzazione e spiritualità nei soggetti rappresentati. - La corrente sfocia nell Astrattismo.

Wassily Kandinsky 1866-1944 1944 Kandinsky, convinto che la pittura sia una a via per l l animo, continua a scrivere ed a dipingere, impegnato nel movimento espressionista che vuol rappresentare non tanto la natura e le emozioni che provoca, ma dare un vo l t o esteriore alle espressioni i n t e r i o r i, i m m e r g e n d o s i coscientemente nel dolore del mondo c o n u n p i ù p r o f o n d o i m p e g n o e s i s t e n z i a l e. Nel 1911 fonda un nuovo movimento chiamato Der Bl aue Reiter. Un cavaliere azzurro, simbolo della spiritualità,, guida e domina la corsa di un cavallo, simbolo dell energia psichica e irrazionale delle passioni, non ammettendo una realtà diversa da q u e l l a s o l o s e n s i b i l e.

Il distacco totale dalla realtà esterna diventa il tema centrale del movimento tedesco Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) fondato nel 1911 da Vasilij Kandinskij. L ' i m m a g i n e è u n a f o r m a d i comunicazione che non ha bisogno di rappresentare la natura, oggetti o figure umane; ciò che suscita idee, sensazioni ed emozioni è l'insieme dei colori, delle linee, delle luci che s o n o c o m p o s t i n e l d i p i n t o, indipendentemente da quello che significano. Una linea orizzontale a d esempio, in un'immagine «figurativa»,, può essere utilizzata per rappresentare l'orizzonte di un paesaggio marino, ma può anche rappresentare solo se stessa: in tutti e due i casi suggerirà stabilità, e q u i l i b r i o, q u i e t e. Kandinsky dipinse questo quadro(1903) anche perché egli amava moltissimo le leggende e le fiabe del medioevo tedesco e della tradizione popolare russa. In particolare l'artista era affascinato proprio dalla figura dei cavalieri che per combattere il male affrontavano le prove più ardue e i pericoli più spaventosi: essi sono quindi il simbolo della lotta fra bene e male, della battaglia dello spirito contro i l m a t e r i a l i s m o.

Franz Marc (1880 1916) Con l aroma l del caffè,, da Sindelsdorf arrivano a Berlino le cartoline di Franz animate da paesaggi onirici e spiazzanti cavalli azzurri. Else non si lascia certo cogliere impreparata e risponde coniando un fortunatissimo epiteto: «caro cavaliere azzurro».. L idea L si lega finalmente a un nome e il gruppo può così consegnarsi alla storia. NéN manca in tutto questo l l ammiccamento s e s s u a l e, m a s c h e r a i r o n i c a e d estremamente volubile, che presiede al gioco di reciproca investitura artistica: «Siamo entrambi seduti sul pavimento della stanza dei giochi nel vecchio palazzo a Tebe; giochiamo insieme con le cianfrusaglie, con le gambe di legno, con la coda del cavallo a dondolo rotto. Fez polverosi e turbanti stracciati e vari tipi di legno del Libano sono sparsi un p o d appertutto f i n o a l l u s c i t a.

Cavallo blu I (olio su tela, 112x84,5cm.) del 1911, quadro che potremmo anche considerare un manifesto del movimento Der Blaue Reiter,, in cui il blu dominante dell animale è amplificato dagli altri due primari e suoi complementari. Come ci sottolinea Helmut Friedel, in una forma di rara purezza, diviene qui chiara la teoria cromatica di Marc che è determinante per molte delle sue opere: Blu è il principio maschile, aspro e spirituale. Giallo è il principio femminile, morbido,, sereno e sensuale. Rossa è la materia, brutale e pesante ed è sempre il colore che deve essere combattuto e superato dagli altri due. Inoltre sembra quasi che Marc voglia rappresentare il mondo come se visto con g l i o c c h i d e g l a n i m a l i. Nei suoi quadri il punto di vista cambia s e c o n d o l a n i m a l e r a p p r e s e n t a t o.

La poetica di Die Neue Sachlichkeit (La Nuova Oggettività) (Dresda Berlino 1918-1933) 1933) Di fronte agli esiti tragici della prima guerra mondiale, gli artisti espressionisti operano una critica interna dei movimenti d d avanguardia, in primo luogo dei pittori metafisici, accusati di aver cercato invano di fare arte pura,, trasformando il sentimento dell artista nel proprio oggetto di rappresentazione, in secondo luogo dei costruttivisti, che, illudendosi di rendere la simultaneità ed il puro movimento, si trasformano da artisti in tecnici. Scopo dell Arte è quello di evitare alibi spiritualistici o riformisti, per essere rivoluzionari non tanto nella forma, quanto nei contenuti, descrivendo la situazione di morte e di miseria in cui versa la Germania del primo dopoguerra e smascherando l l arroganza della ricca borghesia del tempo.

La poetica di Die Neue Sachlichkeit (La Nuova Oggettività) Otto Dix (1892-1969) 1969) Per me, in ogni caso, é l'oggetto che rimane il fatto p r i mario. L a f o r m a é p l a s m a t a s o l t a n t o dall'oggetto. Perciò mi é sempre apparso della massima importanza il problema di avvicinarmi il più possibile alla cosa che vedo. Più importante infatti del come per me é la cosa. Soltanto l dalla cosa si s v i l u p p a i l c o me ". (Dresda Berlino 1918-1933) 1933)

Gli esponenti di Die Neue Sachlichkeit (Dresda Berlino 1918-1933) 1933) Otto Dix, La giornalista Sylvia von Harden,, 1926. Alla base di un buon quadro c èc sempre l osservazione. L essenza L di ogni uomo si esprime nel suo aspetto esteriore. Le protagoniste dei suoi quadri sono donne dai tratti deformati: perché lascive, prostitute, o perché incinte, o perché anziane e disfatte. Spesso il corpo femminile seducente è associato ai simboli della morte, come a incarnare le teorie sull'amore di Arthur Schopenauer: : l'amore fisico sarebbe il supremo inganno in quanto tende a procreare e a perpetuare la vita, moto pendolare tra il dolore e la noia.. In questo ritratto Dix passa dalla critica violenta all'ironia. Tema è la nuova condizione della donna emancipata, maschilizzata, frequentatrice del caffè,, sempre entro la mentalità borghese. E' la donna intellettuale, o falsamente intellettuale, che assume atteggiamenti di libertà,, ma solo atteggiamenti esteriori, senza in realtà partecipare alla lotta.

Gli esponenti di Die Neue Sachlichkeit (Dresda Berlino 1918-1933) 1933) Käthe Kollwitz, (1867-1945) La sua opera è il più grande poema della Germania di oggi Ella è la voce del silenzio dei popoli sacrificati Romain Rolland 1927.

Gli esponenti di Die Neue Sachlichkeit (Dresda Berlino 1918-1933) 1933) Käthe Kollwitz Vedove ed orfani, incisione 1919. Questi fogli sono l essenza della mia vita. Non ho mai fatto un lavoro a freddo,, ma sempre,, in certo senso, col mio sangue. Madre di due figli, la Kollwitz sentì fortemente il motivo della maternità,, ma su questo tema poche opere esprimono gioia e felicità.. Al contrario, spesso sono i toni tragici a prevalere: ad esempio, il dolore di una madre che non può dar da mangiare al figlio che sta morendo. Käthe ha coscienza delle difficoltà che deve affrontare un'operaia per allevare la sua prole. Avverte anche profondamente, per esperienza personale, il dramma della madre che perde il Figlio in guerra: nella prima guerra mondiale le morì il figlio più giovane e nella seconda il nipote prediletto. L'odio nei confronti della guerra rese le sue opere ancora più struggenti e appassionate.

L Architettura Espressionista (Dresda Berlino 1918-1933) 1933) L'influenza espressionista si può rilevare nelle opere di Van de Velde e soprattutto in quelle di Hans Poelzig,, basti citare il T e a t r o G r a n d e b e r l i n e s e ( 1 9 2 2 ) Nell'architettura, il lavoro di Erich Mendelsohn appartiene a questa categoria. Un importante esempio della sua opera è la torre Einstein a Potsdam,, in Germania. Altrettanto interessante è la Chilehaus di Amburgo,, capolavoro del meno conosciuto a r c h i t e t t o F r i t z H ö g e r. Dal 1919 al 1926 il movimento espressionista divampa fin quasi a d e s a u r i r e n u o v e s o l u z i o n i. Negli anni successivi le contraddizioni del linguaggio espressionistico si persero e si stemperarono nelle rigide architetture di Emil Fahrenkamp e di altri minori, dando quasi il sospetto di un inquadramento nello stile reazionario e n a z i o n a l i s t a. Nella scultura,, si può citare Ernst Barlach come esempio.

L Architettura Espressionista (Dresda Berlino 1918-1933) 1933) La Torre Einstein venne edificata a Potsdam tra il 1919 e il 1923 e viene considerata il m o n u m e n t o - c h i a ve p e r c o m p r e n d ere l'architettura espressionista, nella quale un particolare trattamento plastico della forma permette di esprimere un modo nuovo dell'edificio, di interpretare e comunicare le proprie funzioni. La Torre venne realizzata per Einstein, come osservatorio e centro di ricerca scientifica per lo studio della deviazione dello spettro solare in base alla teoria della relatività.. Il fine del progetto è anche sottolineato, pur attraverso le linee ardite e quasi scultoree dell'edificio, dall'incastro della base orizzontale con il corpo verticale, che traduce verso l'alto la spinta aerodinamica della costruzione. Il progetto della Torre Einstein fu opera di Erich Mendelsohn (nato a Olsztyn nel 1887 e morto a San Francisco nel 1953), che studiò architettura a Berlino e a Monaco, dove frequentò il gruppo Der Blaue Reiter.

Cubismo Luoghi: Parigi. Tempo: 1907-1925. Provenienza degli artisti: molti sono i francesi, ma se ne annoverano altri di varia provenienza -spagnoli come Picasso, romeni come Brancusi,, olandesi come Mondrian. Articolazione: benchè all inizio non sia facile rinvenire precise distinzioni interne al movimento, con il tempo si delineano due inclinazioni: una istintiva, l l altra scientifica, che caratterizzano le quattro fasi del cubismo: protocubismo (1907-09 09 ), cubismo analitico (1909 ) cubismo sintetico (1912-21 ) cubismo orfico (1921-25 ). Elementi comuni di poetica: l artista evade dalla cronaca dei giorni, dalle vicende della storia per cercare una verità più profonda che lo affranchi dalla caduta degli ideali dello scientismo positivista. Egli persegue un arte soggettiva che superi l l oggettività,, ora lasciandosi toccare dalla emotività espressionista, ora privilegiando la linea formale.

La poetica del Cubismo L arte cubista si fa influenzare dalle teorie sulla durata e sulla simultaneità di Bergson,, condanna il positivismo e critica gli impressionisti, ritenuti tutta retina e niente cervello. Volume e struttura sono le loro prime preoccupazioni, poi vi è la reazione alla spontaneità cromatica dei fauves,, infine l l aspirazione ad uno stato di incontaminata purezza. L arte cubista persegue il superamento soggettivo dell oggettività; ; il suo è un soggettivismo mentale.

I padri inconsapevoli del Cubismo Paul Cezanne, La maison du pendu,, 1873. Cézanne ritiene che la forma deve essere bloccata con la sola forza della pittura, senza aiuto di racconti patetici. Il colore è forma. L L astrazione dall oggetto può avvenire solo dopo uno studio accurato, che ne sveli tutti i segreti. La lezione di Cézanne C è accolta in modo intransigente ed estremo dai rappresentanti della impostazione istintiva del cubismo: Braque, Picasso, Léger.

I padri inconsapevoli del Cubismo La tesi da sviluppare è,, qualsiasi sia il nostro temperamento o capacità di fronte alla natura, riprodurre ciò che vediamo, dimenticando tutto to quello che c'è stato prima di noi. Il che, penso, permette all'artista di esprimere tutta la sua personalità,, grande o piccola (Cézanne, lettera a Émile Bernard, 23 ottobre 1905) Cezanne è molto affezionato a questa montagna. Il legame affettivo con questo tema paesaggistico è testimoniato da ciò che si sprigiona da questa composizione, dove convivono felici le più svariate soluzioni pittoriche: grande è la libertà dell'artista nel creare effetti di vibrazione, movimento, solidità, profondità con accostamenti di colore, talvolta intrecciando toni caldi con quelli freddi. Molta della luminosità in questo dipinto è data impiegando il solo bianco della tela.

Gli esponenti del Cubismo George Braque ( 1882-1963 1963 ) Amo la regola che corregge l l emozione e l l emozione che corregge la regola. L'entusiasmo e la voglia di sperimentare nei primi anni di attività portano Braque a cimentarsi con le tendenze più all'avanguardia. Ad esempio, la pittura fauve. In seguito, il legame di amicizia e la comunanza di interessi costituiscono la base per il grande rapporto di collaborazione con Picasso.. Da questo sodalizio artistico attorno al 1908-09 09 scaturisce il CubismoC ubismo,, uno dei movimenti cruciali del '900. Ma la giovanile esigenza di sperimentare non si ferma all'elaborazione di una nuova concezione dell'arte e di nuove soluzioni formali. Si allarga anche l'adozione di nuove tecniche e l'impiego di materiali inusuali, come la sabbia, frammenti di carta o paglia, ecc. L'invenzione del collage,, o "papiers" collés" " come si dice in francese, rappresenta una delle innovazioni fondamentali di tutta la storia dell'arte.

Gli esponenti del Cubismo George Braques, L Estaque,, 1908 Ridotti i colori allo spettro dei marroni, dei grigi, dell ocra, la memoria e l l analisi della forma si combinano all osservazione diretta, riproducendo figure e oggetti come se nel dipinto fossero visti da punti di vista diversi in momenti diversi. E E l immagine concettuale. Francesca Marini, MoMA New York,, Rizzoli 2006. Metafore: : la mancanza di una prospettiva unificatrice costringe i nostri occhi a muoversi incessantemente alla ricerca di un unico punto di vista dal quale osservare la scena, ma tale punto non esiste, in quanto ogni casa è vista secondo una propria, autonoma, prospettiva: alcune dall alto, alto, altre da un lato, altre ancora dal basso. Valenze simboliche del colore e della luce: : i volumi sono messi nettamente in risalto dalla diversa luminosità delle varie facce che li compongono e si accavallano uno sull altro in modo convulso, senza lasciare spazi vuoti, come avviene in certi minerali a struttura cristallina. Gli alberi, dai volumi semplificati fino a quasi l astrazione, l pur essendo intercalati alle case, non contribuiscono a determinare la percezione della profondità ma, al contrario, aumentano la sensazione complessiva di massa unitaria. E questa massiccia sensazione d insieme è ulteriormente accentuata dall uso di soli due colori: il verde grigiastro delle piante e l ocra bruciato delle case

Gli esponenti del Cubismo Pablo Picasso (1881-1973) 1973) Mi ci vollero 4 anni per dipingere come Raffaello, mi ci volle una vita per dipingere come un bambino." Pablo Picasso, pittore protagonista del panorama culturale del XXsecolo, oltre ad essere dotato di un talento per le arti visive fuori dal comune, ha saputo farsi apprezzare anche per le q u a l i t à c a r i s m a t i c h e d e l s u o carattere. A noi rimangono in eredità le sue opere ma anche le sue citazioni e frasi celebri, che ci aiutano a meglio comprendere il carattere dell'artista e danno un valore aggiunto al suo lavoro.

Gli esponenti del Cubismo Per la sola composizione del quadro Les Demoiselles d' Avignon,, che raffigura un gruppo di prostitute, Picasso compone a partire dalla Primavera del 1907, una serie di 17 schizzi, con ogni tecnica possibile, Il titolo iniziale del quadro, doveva essere Bordel d' Avignon,, e nel primo progetto, si contemplava un ragazzo (uno studente) che irrompeva nella scena, dopo aver scostato la tenda, con un teschio nelle mani. Q u e s t i s o g g e t t i, v e r r a n n o s o s t i t u i t i ripetutamente, nei successivi schizzi, per esempio, con un marinaio (questa figura, ritornerà spesso negli schizzi di Picasso), con una donna nuda etc. Vi verrà inserito un paniere al centro della scena, per alludere al fatto che le donne raffigurate sono pronte a mangiare. Anche lo sfondo subisce numerosi cambiamenti, dagli s c h i z z i i n i z i a l i, a t e s t i m o n i a n z a d e l l a metamorfosi artistica, che sta avendo Picasso. Le figure originariamente dovevano essere sei, poi una scompare per lasciare spazio a una composizione più angusta e serrata della scena.

Gli esponenti del Cubismo Juan Gris (1887-1927) 1927) Il periodo della sua maturazione definitiva avvenne tra il 1914 ed il 1918: : fu in questi anni che Gris si allontanò dal cubismo analitico per arrivare al cubismo sintetico,, diventandone uno degli interpreti più interessanti. A differenza dei lavori dello stesso periodo di Picasso e di Braque,, il Cubismo di Gris è animato da spirito scientifico e razionale, che lo porta ad un marcato distacco e ad un certo intellettualismo classicheggiante. Gris, rifiutando il monocromatismo, dispone sulla tela combinazioni di colori armoniosi e luminosi: in queste zone di colore puro e intenso, l'interesse si sposta progressivamente dal soggetto alla struttura dell'immagine, analizzata e sintetizzata secondo modelli geometrici e matematici. In questo molti critici hanno visto la forte influenza che Matisse ebbe su di lui. La sua ricerca cubista di un nuovo modo di definire la realtà attraverso modelli astratti, portò Gris ad un continuo studio teorico, espresso in numerosi scritti ed interventi a conferenze.

Gli esponenti del Cubismo Gertrude Stein ha riconosciuto che "Gris" è quel genere di persona che Picasso avrebbe v o l e n t i e r i c a n c e l l a t o d a l l a t e r r a ". B o t t i g l i a d i r u m e g i o r n a l e 1914 Collage di carta, guazzo, conté e matita su carta di giornale montata su. Nel 1913 Juan Gris adotta la tecnica del papier collé elaborata da Georges Braque e Pablo Picasso, con i quali lavora in stretto contatto dal 1911. Nel 1914 l applicazione che Gris dà di questa tecnica è personale e sofisticata. In quest opera i ritagli incollati sono parzialmente sovrapposti e resi con rigore matematico. Il collage ricopre l intera l superficie della tela, con la duplice funzione di formare una composizione astratta e di fornire un supporto stratificato ai dettagli naturalistici. Il dinamismo del quadro risulta dalla tensione tra le linee orizzontali, le verticali e le marcate diagonali. Gris presenta il tavolo come se fosse visto contemporaneamente da più punti di o s s e r v a z i o n e,

Gli esponenti del Cubismo Robert Delaunay (1885 1941) Su invito di Vasily Kandinsky,, nel 1911 si avvicinò al gruppo del Blaue Reiter,, un gruppo di artisti astratti di Monaco di Baviera: : sotto l'influenza di Paul Klee,, la sua arte si volse con sempre maggior decisione verso l'arte astratta. Intorno al 1912, Delaunay si allontanò dall'ortodossia del cubismo e, insieme alla moglie Sonia, creò all'interno del movimento cubista la corrente che Guillaume Apollinaire definì orfismo (termine che deriva da Orfeo, mitico musico della mitologia greca) per l'intima natura musicale, in cui le scomposizioni del colore con i loro effetti di compenetrazione, di simultaneità,, di dinamismo, acquistano un valore autonomo, indipendente dagli oggetti rappresentati. Realizzò quindi dipinti astratti in cui i piani si sfaccettano moltiplicandosi nei colori dello spettro e ruotando in vortici luminosi. La geometria cubista è così resa sensibile e viva dal colore e l'artista trova una sintesi armoniosa tra rigore strutturale ed evasione lirica.

Gli esponenti del Cubismo Nel 1907-1908, 1908, profondamente colpito dalla teoria di Eugene Chevreul su contrasto simultaneo dei colori pubblicata nel 1839, associa alle ricerche impressioniste relative all incidenza del colore sulla forma quelle neoimpressioniste sui rapporti tra i colori. Nel 1912 produce le sue prime opere astratte, in particolare Disco simultaneo, in cui l alternarsi l dei colori c o n f e r i s c e d i n a m i s mo a l l e f o r m e. Studiando le sorgenti luminose a partire dall osservazione del Sole e della Luna, concepisce il motivo circolare come potenza cosmica. Il cerchio, in quanto forma perfetta, evoca l intero l universo, dagli atomi ai pianeti, concepito come tutto ben ordinato. Cercando di rappresentare l essenza del cosmo, dipinge contrasti di colore in cui il motivo centrale è la luce.

Il Futurismo Riconoscimento ufficiale del gruppo: : Manifesto dei pittori futuristi, Manifesto tecnico della pittura futurista,, pubblicato dai pittori Umberto Boccioni, Carlo Dalmazzo Carrà,, Luigi Russolo,, Giacomo Balla, Gino Severini sulla rivista Poesia nel 1910; Manifesto della scultura futurista pubblicato da Umberto Boccioni nell aprile 1912 sulla stessa rivista Poesia. A Milano, nel 1910, gli artisti futuristi espongono le loro opere alla Mostra d'arte libera " nella fabbrica Ricordi. Denominazione: attribuita da Filippo Tommaso Marinetti nel Manifesto del 1909,esprime una forte aspirazione alla modernità. Gli ispiratori: impressionisti- divisionisti, cubisti. Principali esponenti: Umberto Boccioni, Carlo Dalmazzo Carrà,, Luigi Russolo,, Giacomo Balla, Gino Severini

Il Futurismo italiano Luoghi: : Italia -Milano per la prima fase del futurismo, poi Roma e Torino. Tempo: 1909 1928 Provenienza artisti:italia. Articolazione: il futurismo si articola in varie correnti e in due fasi. La prima ha inizio nel 1909 ; nel 1914 si hanno le prime defezioni, quando Papini e Soffici, fondatori della rivista Lacerba che aveva sostenuto il movimento, si staccano da esso assieme a Carrà.. Ciò non impedisce il moltiplicarsi dell attività culturale e propagandistica del futurismo fino al 1916. Si assiste allora a un mutamento di indirizzo e a un cambio di guardia ; il gruppo fa capo ad un altra rivista: Italia futurista, diretta da Corra e Settimelli.. Con il prevalere ed il consolidarsi del fascismo, la spinta anarchica ed eversiva del futurismo viene neutralizzata. Secondo il critico Luciano De Maria, il futurismo eroico resiste fino al 1920. Dal 1920 al 1944, anno della morte del fondatore Marinetti, i risultati creativi sono sempre più ripetitivi e monotoni.

L ideologia del Futurismo Il futurismo nasce in antitesi violenta al passato, all arte ufficiale e a certo verismo umanitaristico, esprimendo una forte aspirazione verso il futuro, ovvero la modernità,, nel tentativo di cogliere aspetti unitari presenti nella contemporaneità,, profondamente trasformata dalla tecnica e dalla rivoluzione industriale, e dunque in continuo divenire. Il futurismo, pur dichiarando di essere nato da se stesso, di non avere padri, accoglie idee e sentimenti disparati e contrastanti che -ai primi del Novecento - costituivano oggetto di un accesissimo dibattito, sollecitato da alcune riviste come La critica,, di Benedetto Croce, Il Leonardo di Papini entrambe nate nel 1903, o La voce fondata nel 1908 da Prezzolini. Al centro di tale dibattito erano temi filosofici come la teoria dell intuizione di Bergson,, il volontarismo superomistico di Nietzsche, il positivismo, l l idealismo ma anche temi economici, sociali, artistici e letterari. Il futurismo si configura come una scuola che investe tutti i campi della vita e dell arte.

L ideologia del Futurismo I Futuristi esaltano la civiltà della macchina e sognano una rivoluzione che distrugga tutto il patrimonio storico. L'uomo moderno deve soltanto guardare al futuro, rinnovarsi continuamente, abbandonare ogni regola data dalla tradizione. In pittura e in scultura la ricerca di effetti di movimento sarà il tema dominante: la figura umana ad esempio, viene rappresentata con gli arti ripetuti o sovrapposti in successione ritmica; le linee compositive, i colori, le luci sono strutturati secondo ritmi crescenti o radiali. L'intento del Futurismo, anche attraverso l'immagine, è comunque quello di scardinare tutte le convenzioni, stupire, dare scandalo. Dopo la prima guerra mondiale il gruppo futurista si disperde, ma il problema di dare «forma» al movimento si ripropone nelle ricerche individuali dei suoi protagonisti.

Gli esponenti del Futurismo Giacomo Balla (1871 1958). Comincia molto presto a disegnare e a dipingere. Intorno al 1891 frequenta per alcuni mesi l'accademia Albertina. Al 1894 risale il primo dipinto conosciuto, un autoritratto. Nel 1895 si trasferisce a Roma con la madre, dopo una breve parentesi parigina.nella capitale inizia a esporre regolarmente nell'ambito mostre degli "Amatori e Scultori". E' maestro di Gino Severini e Umberto Boccioni e diviene figura guida nell'ambiente artistico romano. La sua pittura è inizialmente caratterizzata da una forte ispirazione sociale e da una tecnica divisionista. Nel 1910, quando aderisce al futurismo sottoscrivendo il "Manifesto dei pittori futuristi",, ha già una vasta notorietà.. Nel 1913 mette all'asta tutte le sue opere figurative e annuncia: "Balla è morto. Qui si vendono le opere del fu Balla". Nel 1915 firma il manifesto della "Ricostruzione futurista d e l l ' u n i v e r s o ". Si afferma come il capofila del futurismo romano influenzando dopo il '20 la seconda ondata del m o v i m e n t o.

L ideologia del Futurismo Dinamismo di un cane al guinzaglio è un quadro ad olio su tela di cm 91 x 110 r e a l i z z a t o n e l 1 9 1 2 Il quadro fa parte della riflessione sul tema del movimento propria dell'autore. Qui viene rappresentato, come se si trattasse di una ripresa fotografica (a cui si riferisce anche il taglio della composizione): simultaneamente sono presenti le diverse immagini delle zampe e della coda del cane nella successione determinata dal moto, e lo stesso per le gambe della padrona e per l'oscillazione del guinzaglio. Attraverso il movimento, come attraverso la luce, si dissolve la materialità dei corpi, n o n o s t a n t e i l f a t t o c h e s i a n o rappresentati realisticamente. Le figure sono rappresentate in monocromo, con linee di contorno "tratteggiate", su un f o n d o p i a t t o.

Gli esponenti del Futurismo Umberto Boccioni (1882-1916) 1916) Per noi il quadro è la vita stessa intuita nelle sue trasformazioni dentro all oggetto e non al di f u o r i. Nasce il 19 ottobre 1882 a Reggio Calabria e muore molto giovane a Verona nel 1916. Formatosi come artista con il Puntinismo, sviluppa ulteriormente le sue capacità indirizzandole sul rapporto tra l'arte visiva e la psicologia. È un artista molto colto ed informato sui movimenti delle prime avanguardie ed è tra i fondatori del Futurismo. Oltre che pittore è anche scultore ed è alla continua ricerca di d e l i c a t e v a r i a z i o n i f o r m a l i sostenute da una sostanziosa riflessione estetica. I suoi colori sono gioiosi ed i suoi volumi armoniosi e provocano emozioni.

Gli esponenti del Futurismo Umberto Boccioni, La città che sale,, 1910-11. 11. Di perpendicolare e orizzontale non v èv che un punto situato all altezza dell occhio che osserva, poiché tutto il resto, al di sopra, al di sotto e ai lati, prosegue intorno a noi in linee convergenti all infinito. Capolavoro futurista il cui titolo originale è Il Lavoro, rappresenta un cantiere dove stanno costruendo vasche per l'acqua destinate ad una centrale termoelettrica di Milano. Una scena confusa e sfuocata grazie alle pennellate ancora filamentose e al contrasto di luce e colore: tuttavia è p o s s i bile distinguere sullo sfondo impalcature di costruzioni e ciminiere fumanti. L'artista vuol comunicarci l'idea del movimento e della fatica umana e animale attraverso la simultaneità,, che consente la presenza contemporanea del cavallo sia sullo sfondo che in primo piano, dove è ostacolato dal gesto dell'operaio che cerca con tutte le sue forze di fermarlo, a g g r a p p a n d o s i a l l e b r i g l i e. Il cavallo è per Boccioni ciò che la macchina significa per Marinetti: il simbolo del progresso, della crescita urbana ed economica propri dello spirito moderno.

La poetica del Futurismo I futuristi vogliono trasformare la produzione estetica in attivit ità pratica e vitalistica o attraverso la comunicazione poetica orale ( il declamatore futurista ) o attraverso la performance, cioè il gesto provocatorio e distruttore con cui viene celebrato quasi ritualmente il culto della macchina, della velocità,, della t e c n o l o g i a. I futuristi, poichè credono nell artista demiurgo e nella religione vitalistica del divenire, attribuiscono estrema importanza al teatro. Il teatro permette infatti l l utilizzo simultaneo di più codici, ad es. verbale, visivo ed è centro di rivelazione del mistero - tragico, drammatico, comico - al di làl dell apparenza umana. Si privilegia comunque il teatro di varietà in quanto- privo com è di tradizione maestri e dogmi - si nutre di attualità veloce. Si aspira a creare un teatro dello s t u p o r e, d e l r e c o r d e d e l l a f i s i c o f o l l i a. Prosa e poesia vengono praticate, ma sono sempre pensate in funzione spettacolare, sono oggetto di sperimentazione sempre aperta a nuove ipotesi di lavoro, tendono al superamento del libro stampato, privilegiando tavole disegnate, grafismi astratti, tavole multimateriche,, poemi tattili ( pitture o sculture con applicazione su tavola di materiali s v a r i a t i ).

La poetica del Futurismo 1. Bisogna distruggere la sintassi, disponendo i sostantivi a caso, come nascono. 2. Si deve usare il verbo all infinito.. 3. Si deve abolire l l aggettivo..inconcepibile con la nostra visione dinamica... Abolire anche la punteggiatura..per sviluppare e cogliere tutto ciò che vi è di più fuggevole e di più inafferrabile nella materia, bisogna formare delle strette reti d d immagini o analogie, che verranno lanciate nel mare misterioso dei fenomeni. Distruggere la natura, l l io, cioè tutta la psicologia..dopo il verso libero, ecco finalmente le parole in libertà! Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto tecnico della letteratura futurista, 1912

Il Secondo Futurismo ( dopo il 1918) - Principali esponenti: Dottori, Prampolini, Depero. - 1929: Manifesto dell Aeropittura futurista. - Vedute a volo d uccello (fascino dell aereo). - Atto eroico del volo: la corrente diventa spesso strumento di propaganda fascista.

Il Secondo Futurismo ( dopo il 1918) Il secondo Futurismo è sostanzialmente diviso in due fasi, la prima va dal 1918, due anni dopo la morte di Umberto Boccioni, al 1928 ed è caratterizzata da un forte legame con la cultura postcubista e costruttivista,, la seconda invece va dal 1929 9 al 1938 ed è molto più legata alle idee del surrealismo.. Di questa corrente, che si conclude attraverso il cosiddetto Terzo Futurismo, portando anche e all'epilogo del Futurismo stesso, fanno parte molti pittori fra cui Fillia (Luigi Colombo), Enrico Prampolini, Nicolay Diulgheroff,, ma anche Mario Sironi, Ardengo Soffici, Ottone Rosai, Carlo Vittorio Testi e la moglie Fides Stagni.Se la prima fase del Futurismo fu caratterizzata da una ideologia guerrafondaia e fanatica (in pieno contrasto con altre Avanguardie) ma spesso anche anarchica, la seconda stagione e ebbe un effettivo legame con il regime fascista, nel senso che abbracciò gli stilemi della comunicazione governativa dell epoca e si valse di speciali favori. I futuristi di sinistra,, generalmente meno noti nel panorama culturale italiano dell'epoca, comunque, costituirono quella parte del futurismo collocata politicamente su posizioni vicine all'anarchismo e al bolscevismo o anche quando il movimento con i suoi fondatori e personaggi ritenuti principali fu fagocitato dal fascismo. Anche se la gerarchia fascista riservò ai futuristi coevi una sottovalutazione talvolta sprezzante, l'osservazione dei principi autoritaristici e la poetica interventista del Futurismo furono quasi sempre presenti negli artisti del gruppo, fino a che alcuni di questi non abbracciarono altri movimenti menti e presero le distanze dall'ideologia fascista (Carlo Carrà,, ad esempio, abbracciò la metafisica)

Il Secondo Futurismo ( dopo il 1918) Gerardo Dottori (1884( 1977). Nel 1929 firma con i futuristi Balla, Marinetti, Depero, Fillia, Prampolini, Tato, Somenzi il Manifesto futurista dell Aeropittura e successivamente nel 1941, concepisce il Manifesto futurista umbro dell'aeropittura aeropittura, intrerpretando con armonia le suggestioni meccaniche e il senso lirico del paesaggio, la sua produzione, legata a un genius loci umbro, rappresenta il versante ecologista dell'aeropittura aeropittura.. Nel 1939, rientra a Perugia in seguito all incarico di docente alla locale Accademia di Belle Arti, successivamente, dal 1940 al 1947 dirigerà l istituto. Abbandona l insegnamento nel 1967.

Il Secondo Futurismo ( dopo il 1918) Gerardo Dottori Il via,, 1925-27 27 I p r i n c ì p i d i s i m u l t a n e i t à, compenetrazioni reciproche di forme e il dinamismo, sono alla base della concezione futurista che viene pienamente recepita da Dottori, a s s i e m e a l l a v e l o c i t à e a l l a c o m p e n e t r a z i o n e d i f o r m e i n m o vi m e n t o. N e l l a p roduzione dell artista, sempre ispirata dal p a e s a g g i o u m b r o, s o v e n t e l accezione è lirica e naturalistica, ispirata da una realtà concepita come fenomeno in divenire, parte di un insieme cosmico che racchiude ogni elemento dell immagine in un c o n t i n u u m s p a z i a l e d e n s o d e n e r g i a, m a t e r i a v i t a l e e l u c e.

L Architettura Futurista Il problema dell'architettura moderna non è un problema di rimaneggiamento lineare. Non si tratta di dover trovare nuove sagome, nuove marginature di finestre e di porte, di sotituire colonne, pilastri, mensole con cariatidi, mosconi, rane (...): ma di creare di sana pianta la casa nuova, costruita tesoreggiando ogni risorsa della scienza e della tecnica... (Antonio Sant'Elia,, dal Messaggio posto a prefazione della m o s t r a d e l g r u p p o N u o v e T e n d e n z e d e l 1 9 1 4 ) All'inizio del 1914 Antonio Sant'Elia pubblica il Manifesto dell'architettura futurista, dove espone i principi di questa corrente. Al centro dell'attenzione c'è la città,, vista come simbolo della dinamicità e della modernità.. Tutti i progetti creati da questi si riferiscono a città del futuro: in contrapposizione all'architettura tradizionale, vista come inadeguata, le città idealizzate dagli architetti futuristi hanno come caratteristica fondamentale il movimento, i trasporti e le grandi i strutture. Nei progetti di questo periodo si cercano sviluppi e scopi di questa novità.. L'utopia futurista è una città in perenne mutamento, agile e mobile in ogni sua parte, un continuo cantiere in costruzione, e la casa futurista allo stesso o modo è impregnata di dinamicità.. Anche l'utilizzo di linee ellittiche e oblique simboleggia questo rifiuto della staticità per una maggior dinamicità dei progetti futuristi, privi di una simmetria classicamente intesa. A causa della guerra e dopo la morte di Boccioni e Sant'Elia il movimento futurista in Italia perse il suo slancio.. Il movimento razionalista italiano cercherà di proporre gli scenari della Città Nuova delle utopie futuriste ma il regime fascista smorzerà questi tentativi privileggiando un monumentalismo legato alla t r a d i z i o n e c l a s s i c i s t a.