Il progetto Archivio di autorità dei nomi di Perugia e del suo territorio

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Transcript:

Il progetto Archivio di autorità dei nomi di Perugia e del suo territorio Claudia Parmeggiani Biblioteca Augusta, Perugia Il progetto Archivio di autorità della Biblioteca Augusta, l Archivio di Stato di Perugia e la Soprintendenza archivistica dell Umbria intende realizzare in via sperimentale uno strumento di riferimento e di controllo bibliografico destinato a bibliotecari, archivisti e storici impegnati nello studio del territorio perugino nel periodo antecedente al XIX sec. L Augusta intende dare un ampia diffusione al progetto e, a tal fine, mantiene aggiornato un testo sul Web in italiano e in inglese: Archivio di autorità dei nomi di Perugia e del suo territorio. Il testo ha la seguente struttura: genesi del progetto; il Gruppo di lavoro; categorie e repertori individuati; stato di avanzamento dei lavori; dizionario dei dati. Il testo è consultabile nella sottosezione Progetti del sito della Biblioteca Augusta, che ha l indirizzo: <http://augusta.comune.perugia.it>. Il progetto In Augusta si è sentita l esigenza di un archivio di autorità dei nomi di Perugia e del suo territorio, che affianchi e integri i repertori esistenti per la catalogazione dei documenti moderni e antichi, che sono immessi in SBN dal 1994 alimentando il polo regionale dell Umbria, ma soprattutto nell attuazione delle recenti iniziative di ricerca, che sono state realizzate dall Augusta insieme all Archivio di Stato di Perugia e alle altre istituzioni culturali che si occupano di storia locale. Le iniziative sono state: la mostra bibliografica sulle matricole delle arti di Perugia; il convegno sull erudito perugino Annibale Mariotti; la giornata di studio sulla catalogazione dei beni culturali manoscritti. La mostra Per buono stato della citade: le matricole delle arti di Perugia [1], che si è svolta dal 20 giugno al 15 settembre 2001 presso il Palazzo Penna del Comune di Perugia, è stata organizzata, sotto il patrocinio del Senato della Repubblica, dall Augusta in collaborazione con l Archivio di Stato e la Deputazione di storia patria per l Umbria. In questa occasione sono stati catalogati i manoscritti che contengono gli statuti e le matricole delle arti conservati in originale presso l Augusta e sono state uniformate le descrizioni già esistenti relative ai manoscritti non più a Perugia, ma di cui si disponeva di una copia in formato elettronico. L elaborazione delle descrizioni bibliografiche prodotte secondo le normative nazionali ed internazionali dettate dal censimento nazionale dei manoscritti ha comportato non pochi problemi nell identificazione dei nomi citati nei documenti e nella loro immissione nella procedura MANUS. Sempre nel 2001 l Augusta, nell ambito del convegno di studi su Annibale Mariotti, ha avviato la catalogazione del Fondo dell erudito perugino. Il Fondo, composto da circa 250 unità datate XVII sec., ha una notevole importanza per la storia culturale di Perugia e manca uno spoglio dettagliato

delle carte. Del Fondo donato al Comune nell anno 1867 fa parte anche il manoscritto autografo 1230, intitolato Spoglio delle matricole delle Arti. Anche in questo caso è stato impiegato MANUS, un software nato per manoscritti medievali e umanistici che permette il rilevamento di dati di tipo codicologico, ma facilmente utilizzabile anche per manoscritti moderni. In Augusta, grazie all assistenza dell ICCU, l impiego di MANUS per la catalogazione di manoscritti moderni o con carattere di documento ha dato ottimi risultati. Sono stati dunque trattati testi identificabili non solo come opere, ma come annotazioni, appunti, bozze, frammenti ed anche documenti d archivio, atti, in originale o in copia, documentazione ufficiale di enti e persone. Tali documenti in biblioteca sono spesso separati dalla raccolta originaria e quindi privati del vincolo archivistico che appartiene a loro per natura e quindi catalogati come documenti bibliografici. Nel gennaio 2002, proprio per approfondire le tematiche del trattamento dei manoscritti moderni, l Augusta organizza una giornata di studio sulla catalogazione dei beni culturali manoscritti e nel suo ambito una tavola rotonda, I beni culturali di archivi e biblioteche: aspetti della catalogazione e dell accesso, coordinata da Giovanna Merola, presidente della Commissione permanente per l aggiornamento delle RICA 1. È proprio nell ambito della tavola rotonda che nasce l idea di avviare un Gruppo di lavoro composto da esperti dell Augusta dell Archivio di Stato e della Soprintendenza archivistica dell Umbria. L uso dei repertori a valenza nazionale non sempre soddisfa le esigenze di studio perché spesso i nomi ad interesse prevalentemente locale non sono citati e possono invece essere meglio individuati tramite ricerche bibliografiche e d archivio condotte in sede locale. Oggi archivi e biblioteche possono condividere più facilmente i risultati delle loro ricerche utilizzando le tecnologie informatiche, ma per creare strumenti di lavoro comuni debbono confrontarsi sulle metodologie e sugli standard da adottare. L adeguamento delle normative è peraltro un processo in atto a livello internazionale [2] per il raggiungimento di obiettivi comuni e il progetto perugino si propone fin dal suo avvio come un utile luogo di sperimentazione. Il Gruppo di lavoro 2 del progetto si è subito posto come obiettivi: l analisi delle più recenti esperienze catalografiche maturate in sede locale e realizzate con strumenti informatici; il confronto delle normative esistenti in ambito nazionale ed internazionale per il controllo di autorità degli accessi al catalogo; il confronto con le scelte di normalizzazione adottate nel progetto di Archivio di Autorità nazionale; l impianto e la realizzazione di un Archivio di Autorità prototipale idoneo alla gestione dei nomi citati nei documenti posseduti dalle istituzioni facenti parte del Gruppo di lavoro. La selezione dei progetti locali Il Gruppo di lavoro ha individuato come nucleo di riferimento un insieme di progetti di catalogazione di notevole interesse storico, controllati nel rispetto della normativa catalografica dall Archivio di Stato e dalla Biblioteca Augusta, ma anche da altre istituzioni nazionali autorevoli, che si occupano dell Umbria e del suo patrimonio documentario. Tutti i progetti selezionati hanno prodotto una versione elettronica dei risultati delle ricerche: 1 I testi della giornata di studio sono pubblicati nella sezione Attività del sito: <http://augusta.comune.perugia.it>. 2 I componenti del Gruppo di lavoro sono: Pier Maurizio della Porta (Archivio di Stato), Giovanna Giubbini (Soprintendenza Archivistica), Francesca Grauso, Fabrizia Rossi, Claudia Parmeggiani, Paolo Renzi (Biblioteca Augusta). Il Gruppo si è avvalso della attiva collaborazione di Alessandra Zanasi, stagista presso l Augusta del Master di studi sul libro antico e per la formazione di figure di bibliotecari impegnati nella gestione delle raccolte storiche dell Università degli studi di Siena CISLAB di Arezzo.

l inventario del Fondo notarile dell Archivio di Stato di Perugia. ASP, Atti dei notai; la lista dei notai delle matricole delle arti di Perugia, che è derivata dalla banca dati MANUS creata dalla Biblioteca Augusta; i personaggi dello Studium perugino tratti dalla banca dati Maestri e scolari a Siena e Perugia 1250-1500, realizzata dall università di Siena e pubblicata su Internet all indirizzo: <http://www.unisi.it/docentes/>; la lista degli editori perugini, tratta dalla banca dati Edit 16 realizzata dall ICCU e pubblicata su Internet all indirizzo: <http://edit.16.1ccu.sbn.it/>. Il Gruppo di lavoro ha inoltre selezionato alcuni testi a stampa e manoscritti, che sono stati concordemente ritenuti una fonte autorevole di riferimento per l avvio di un progetto su Perugia ed il suo territorio: G.B. Vermiglioli. Biografia degli scrittori perugini e notizie delle opere loro. Perugia: Bertelli e Giovanni Costantini, 1829; Arrighi. Notizie di famiglie perugine, mss. BAP 1548-57; C. Alessi. Elogia civium perusinorum, mss. BAP 1202 1205; idem ed. Fulginae, apud Augustinum Alterium, 1635. Il confronto delle normative catalografiche esistenti in ambito nazionale ed internazionale Il Gruppo di lavoro, seguendo le indicazioni emerse dalla tavola rotonda svoltasi a gennaio a Perugia, ha deciso di concentrare l analisi sulle problematiche relative agli accessi per nome ai cataloghi. La prima fase del lavoro è dunque consistita nel redigere una lista di riferimento delle normative adottate da biblioteche e Archivi, che il Gruppo ha riconosciuto come fonti autorevoli per la trascrizione del nome nell Archivio di Autorità da realizzare a Perugia: Regole italiane di catalogazione per autori. Roma: ICCU, 1979; Guida alla catalogazione in SBN. Pubblicazioni monografiche e in serie. Roma: ICCU, 1995; Guida alla catalogazione in SBN, Libro Antico. Roma: ICCU, 1995; Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento. Roma: ICCU, 1990; ISAD (G): norme generale et internationale de description archivistique. Ottawa: 2000; ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families, versione finale approvata dal Consiglio Internazionale degli archivi. Parigi, 1995. 3 Le RICA per la forma del nome sono state ritenute un utile riferimento anche per i nomi citati nei documenti d archivio o manoscritti. Alcuni criteri indicati dalle RICA sono altresì di difficile applicazione in questo ambito quando indicano per la forma del nome: il nome «con cui è prevalentemente identificato nelle edizioni delle sue opere nel testo originale»; «il nome costantemente usato nelle pubblicazioni è da preferire anche se non si tratti del nome reale o nella forma originale». 3 Il testo in formato rtf è all indirizzo: <http://archivi.beniculturali.it/divisione_v/isaar/isaar_cpf.htm>.

Ad esempio non pochi degli uomini illustri pur citati da C. Alessi nei testi manoscritto e a stampa appaiono con forme diverse, un personaggio è nominato con forme diverse nello stesso manoscritto e mancano repertori o testi a stampa che possano avere un valore di riferimento. Le due Guide SBN sono state ritenute utile riferimento per la punteggiatura, i caratteri e i codici da assegnare alle registrazioni di autorità. Lo studio della normativa archivistica per il materiale documentario (ISAD) e per la descrizione dei soggetti produttori (ISAAR) ha evidenziato l importanza anche in questo contesto dell identificazione autorevole come strumento di controllo degli accessi ad un fondo. Le norme internazionali prese in esame sono state: IFLA. Direttive per le voci di autorità, ed. it. a cura dell ICCU. Roma: ICCU, 1993; IFLA. Guidelines for authority record and reference. Munchen: Saur, 2001; UNIMARC Manual, Authorities Format, 2. ed. ampliata e riveduta. Munchen: Saur, 2001. Le GARR del 1993 e del 2001 sono state analizzate per la divisione in aree delle voci di autorità e di rinvio e sono state scelte come riferimento per gli elementi da includere nelle registrazioni d autorità dei nomi citati nei documenti d archivio, manoscritti e a stampa e per la punteggiatura convenzionale da adottare nella trascrizione. Il Manuale UNIMARC/Authorities ha fornito degli spunti di grande interesse per il trattamento delle famiglie come tipologia di voce aggiuntiva rispetto ai nomi personali e collettivi e non presenti nelle norme nazionali per il trattamento degli autori. Le scelte di normalizzazione adottate nel progetto per la costruzione di un Archivio di autorità nazionale L authority file di SBN [3] è stato studiato sia sulla documentazione di lavoro prodotta, sia con la consultazione diretta della base dati ospitata dall Indice SBN nelle funzioni di interrogazione, creazione, correzione e cancellazione dei dati [4]. Il Laboratorio per il controllo bibliografico dell ICCU ha offerto la sua disponibilità per lo scioglimento di quesiti del Gruppo perugino, in gran parte derivanti dalle nuove problematiche emergenti dal trattamento dei nomi citati nei documenti d archivio e manoscritti. È noto che l ICCU, con il Progetto di valorizzazione dell Indice SBN avviatosi nel marzo 2001 e conclusosi a fine 2002, ha avviato la fase sperimentale dell authority file SBN e nazionale nel totale rispetto delle attuali normative nazionali, che sono tuttavia in fase di revisione da parte della Commissione permanente di revisione delle RICA [5]. Il progetto perugino, invece, proprio perché si propone come luogo di sperimentazione, ha realizzato nella base dati prototipale delle soluzioni non sempre in perfetta aderenza con gli standard nazionali, ma ritenute utili in questa fase dei lavori a risolvere il problema dell identificazione di un nome citato nei documenti, ma non presente in repertori autorevoli o in altri documenti editi conosciuti. L impianto e la realizzazione della base dati Archivio di autorità Il Gruppo di lavoro, sulla base della documentazione analizzata e dei progetti nazionali realizzati, ha definito il dizionario dei dati che compongono una registrazione di autorità nella base dati prototipale. La registrazione della voce attualmente prevede tre diverse tipologie: nome personale; nome di ente; famiglia.

Ogni registrazione è composta dagli elementi: numero identificativo: identifica univocamente la registrazione; data di catalogazione: indica la data di creazione della registrazione nella base dati; codice paese: si basa sulla norma ISO 3166-1993 adottata anche in ambito SBN; agenzia: indica se un agenzia nazionale ha curato l inserimento della voce; tipo nome: si basa sulla codifica SBN; codice di forma: indica come in SBN se una forma è accettata o variante; livello di controllo: indica quale è il livello di controllo operato sulla registrazione, con i valori minimo, medio (controllato dall Augusta o dall Archivio di Stato), alto (controllato dal Gruppo di lavoro nel suo insieme), massimo (la registrazione è di un agenzia nazionale); fonte: della catalogazione, indica le norme applicate nella registrazione: RICA, SBN, ISAR, ISAD (G), ISAAR(CPF); nome: è la trascrizione della voce secondo la punteggiatura prevista da SBN; date: le specificazioni cronologiche sono riportate sempre anche quando le date per risolvere i casi di omonimia sono presenti nella trascrizione della voce; note informative: indicano le informazioni secondo quanto indicato dalle GARR; note catalografiche: indicano le informazioni secondo quanto indicato dalle GARR; bibliografia: la citazione dei repertori e delle altre fonti edite ed inedite dalle quali è stata ricavata la forma del nome. La lista completa dei repertori adottati dal Gruppo di lavoro e strutturata per categorie è pubblicata sulle pagine Web del progetto, che l Augusta mantiene aggiornate. La bibliografia si riporta in forma sintetica anche nelle note informative; codice di relazione: indica l ambito di attività prevalentemente svolta e concorre all identificazione del nome. È in fase di definizione una tabella di categorie; codice legame: codifica il collegamento tra una forma accettata ed una variante, ma anche un legame di inclusione (comprende, fa parte) ed un legame storico, molto utili nel trattamento delle registrazioni di famiglia. I codici di inclusione e storici al momento non sono attivi e le indicazioni sono riportate nelle note informative. Sono state riportati in grassetto i dati che sono ancora oggetto di discussione da parte del gruppo e differiscono dalle scelte attuali dell authority file nazionale. In particolare, i codici legame previsti sono stati introdotti di recente ed è in fase di studio il reticolo dei legami adottato dalla Bibliothèque nationale de France [6]. La realizzazione della base dati in Access è stata effettuata dalla Biblioteca Augusta, che ha anche avviato l inserimento dei nomi utilizzando la funzione in linea di creazione delle registrazioni e il caricamento in automatico di tabelle in formato elettronico. Al momento sono stati registrati oltre 2.000 nomi tratti da: G.B. Vermiglioni, Biografia degli scrittori perugini e notizie delle opere loro, Perugina, 1829; A. Arrighi, Notizie di famiglie perugine, mss. BAP 1548-57; A. Alessi, Elogia civium perusinorum, mss. BAP 1202 e 1205; Idem, ed. Fulginia Alterium, 1635 e derivati dalle banche dati Edit 16, Maestri e scolari a Siena e Perugia 1250-1500 e MANUS per i notai delle matricole ed i nomi delle arti. L Archivio di Stato sta elaborando una tabella composta da 3.000 citazioni di notai perugini, che verranno a breve acquisiti nella base dati. È in fase avanzata di realizzazione una versione Web dell Archivio di autorità, che consente un accesso in interrogazione libero per tutti gli utenti Internet, che si collegheranno all indirizzo della biblioteca Augusta: <http//augusta.comune.perugia.it>. La versione Web dell Archivio di autorità ha anche una funzione di creazione delle registrazioni, che sarà destinata ad utenti autorizzati dall Augusta. È intenzione del Gruppo di lavoro infatti estendere il progetto alle istituzioni culturali cittadine, che adottando le normative definite cooperino nella gestione dell Archivio, creando nuove registrazioni ed intervenendo sulle

registrazioni esistenti per rendere questo strumento un servizio per la ricerca storica oltre che un progetto di catalogazione condivisa. Note bibliografiche [1] Per Buono stato de la citade: le matricole delle arti di Perugia. Perugia: Volumnia, 2001. [2] Barbara Tillett. AACR2 s strategic plan and IFLA work towards an international cataloguing code. <http://www.sbn.it/ricaaf.html>. [3] Laura Bonanni. La progettazione e l avvio dell authority file nazionale nell Indice SBN. <http://www.iccu.sbn.it/ricaaf.html>. [4] ICCU. Progetto di valorizzazione dell Indice SBN, 2002. [5] Cristina Magliano. La Commissione RICA e la sua attività. <http://www.sbn.it/ricaaf.htm>. [6] Françoise Bourdon. Les fichiers d autorité de la Bibliothèque nationale de France: structure, mise à jour, diffusion. <http://www.sbn.it/ricaaf.html>.