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Supplemento n. 1 al n. 304/2010 de Il Trentino ANNO VI - n. 38 - GENNAIO 2011 Valutazione delle festività natalizie e prenotazioni stagione invernale 2010/11 Sintesi Dal 10 al 13 gennaio 2011, dopo le festività natalizie e di fine anno, è stata attivata un edizione di Monitur. Hanno risposto 232 operatori. La soddisfazione per l apertura della stagione in corso è prevalente. Tuttavia nel confronto con le valutazioni espresse nei due inverni precedenti la soddisfazione appare più contenuta. La ragione di questi scostamenti pare doversi ricercare nella quota quasi raddoppiata di operatori che rispetto al periodo delle festività natalizie dello scorso anno hanno riscontrato non solo un minor numero di turisti presenti ma soprattutto vacanze più brevi e una minore spesa. Gli operatori soddisfatti dell avvio della stagione invernale, pur largamente maggioritari, risultano progressivamente in calo se comparati con le analoghe rilevazioni di Monitur effettuate per le due precedenti festività natalizie del 2008/09 e 2009/10. La copertura dei posti letto totali, pur buona, risulterebbe quest anno anch essa a livelli inferiori a quanto dichiarato lo scorso anno per l analogo periodo delle festività natalizie. Anche le prenotazioni fin qui acquisite per la rimanente stagione invernale da gennaio a marzo, stando a quanto dichiarato dagli operatori, figurerebbero ad un livello più contenuto, accentuando un comportamento diffuso di prenotazione sotto data. Fototeca Trentino SpA Lo start Il primo quesito era volto a cogliere tra i partecipanti la valutazione sull apertura della stagione invernale 2010/11, stagione apertasi con un buon grado di innevamento. Le risposte sono tendenzialmente positive, visto che quasi due terzi dei partecipanti a Monitur la definisce buona ed una quota minore ma non trascurabile la giudica addirittura ottima. I giudizi di soddisfazione risultano quindi prevalenti. Un buon risultato, anche se al confronto con l analogo Monitur effettuato dopo l Epifania del 2010 la somma tra valutazioni di buono e di ottimo aveva portato a sfiorare l 80%, quindi un valore largamente superiore a quanto riscontrato quest anno. Non è da escludere che nell inverno 2009/10 i timori fossero più alti, mentre ad oltre due anni dalla crisi sociale ed economica mondiale forse le aspettative, un poco, si stiano alzando e quindi qualche delusione in più possa nascere. E soltanto un ipotesi, che però non tocca il dato oggettivo, un po meno positivo di quello di raffronto. Più di un quarto dei rispondenti, invece, pensa sia un inizio stagione poco soddisfacente, mentre più contenuta appare la quota dei totalmente insoddisfatti. Pur senza negare una certa insoddisfazione presente, siamo a ribadire che una netta maggioranza di operatori ha apprezzato l avvio della stagione invernale trentina 2010/11. Un giudizio mediamente più positivo dell avvio 54,8% Dal Suo punto di vista e secondo la Sua esperienza personale e professionale, come valuta l'apertura della stagione invernale 2010/2011 (in particolare il periodo delle festività appena trascorse)? 29,5% 8,1% 6,7% 1,0% Ottima, migliore delle stesse previsioni Buona Poco soddisfacente Per nulla soddisfacente MONITUR gennaio 2011 1

Può quantificare l'occupazione media dei Suoi posti letto riferite alle festività natalizie (fino al 10/1)? 18,1% 38,6% 2,4% 19,5% 21,4% Presenze inferiori al 50% della capienza dei posti letto Presenze comprese tra il 50% e il 70% della capienza dei posti letto Presenze superiori al 70% della capienza dei posti letto Copertura dei posti letto per l'intero periodo della stagione invernale è espresso dagli operatori della Val di Sole, degli Altipiani trentini di Folgaria Lavarone e Luserna e, seppure in minore misura, anche dagli operatori della Valle di Fiemme e della Val di Fassa. L occupazione dei posti letto L occupazione media dei posti letto per l intero periodo delle festività natalizie risulta in circa l 80% delle aziende superiore alla metà dei posti letto disponibili. Ma nella maggioranza dei casi la copertura in queste aziende è tra il 70% ed il 100% della capienza. Si ricordi che si parla di occupazione media, non della notte di San Silvestro, quindi si tratta di valori interessanti. Per il periodo delle festività natalizie 2009/10 i valori dichiarati tuttavia risultavano un po superiori. Meno di un quinto delle aziende dichiara meno del 50% di copertura dei posti letto. E un valore peggiore dell inverno precedente, dove dal Monitur risultava che era un 12% circa la percentuale corrispondente agli operatori che dichiaravano di non essere riusciti a commercializzare almeno la metà dei posti letto. Da rilevare che le valutazioni espresse lo scorso anno dagli operatori risultavano a loro volta leggermente peggiori di quanto espresso per il periodo delle festività natalizie dell inverno 2008/09. Riguardo ai singoli ambiti turistici la copertura più 27,2% Come valuta il comportamento dei turisti le spese da loro sostenute rispetto alle passate stagioni? 10,3% 4,3% 4,3% 34,1% 19,8% I turisti sono stati più numerosi e le spese più elevate Il numero di turisti è invariato, ma durata vacanze e le spese sono state più elevate Il numero di turisti, il periodo di vacanza e la spesa sono rimasti invariati Il numero di turisti è invariato, ma la durata della vacanza e le spese sono state più contenute Ho riscontrato un minore numero di turisti, vacanze più brevi, minore spesa elevata dei posti letto si registra là dove la soddisfazione espressa era anche maggiore, quindi negli Altipiani trentini di Folgaria, Lavarone e Luserna, dove nove operatori su dieci che hanno risposto a Monitur dichiarano una copertura dei posti letto superiore al 70% della capienza complessiva, e in Val di Sole, Valle di Fiemme e Val di Fassa. Relativamente più contenuta risulta invece la copertura dei posti letto durante il periodo delle festività natalizie in altri ambiti come Rendena, Paganella, Primiero. Comportamenti e spesa dei turisti Il comportamento dei turisti, ed in special modo le spese sostenute, rispetto alle passate stagioni è giudicato dai partecipanti a Monitur nella maggioranza relativa dei casi (si tratta di meno del 40%) da una non-variazione nel numero dei turisti ma nel contempo da una diminuzione della durata del soggiorno e della spesa espressa. Poco meno di un terzo, invece, vede sia le presenze che le spese in diminuzione. Più di un interpellato su cinque ritiene che numero di ospiti e spesa siano 30,2% La durata della vacanza degli ospiti nella Sua struttura durante le festività è stata prevalentemente caratterizzata da: 2,8% 0,0% Soggiorni brevi (una o 21,2% due notti) 45,8% Soggiorni compresi tra le 3 ed le 5 notti Soggiorni di 6 o 7 notti Soggiorni di 8 o più pernottamenti rimaste sostanzialmente invariate (nel gennaio 2010 erano meno di un terzo, a pensarla così). Uno su dieci dichiara che la spesa e la durata della vacanza è stata migliore, anche se non tutti sono della stessa opinione in merito all aumento degli arrivi. Volendo tirare delle conclusioni parziali, in merito a questo aspetto non mancano pareri contraddittori. Si può affermare, rispetto a quest inizio stagione invernale 2010/11, che l area di negatività sia ancora relativamente contenuta e che nel complesso, anche considerando i trend di lungo periodo, che non vedono certamente la spesa giornaliera e la durata del soggiorno crescere facilmente, la valutazione espressa dagli operatori risulti moderatamente positiva. Tra tutti gli ambiti le valutazioni più negative sono espresse dagli operatori del Primiero, una destinazione frequentata prevalentemente da italiani. Qui circa sei operatori su dieci rilevano oltre ad una minore presenza di turisti anche una minore spesa e vacanze più brevi. 2 MONITUR gennaio 2011

3,0% 16,4% Permanenza e turisti sciatori e non La permanenza vede un terzo dei rispondenti affermare che la settimana è la tranche più frequente, mentre poco meno della metà si muove nell intervallo di soggiorno che va dai tre ai cinque pernottamenti, quindi tra il weekend lungo e la settimana corta, per così dire. Poco meno di uno su quattro, invece, dichiara come la formula prevalente di soggiorno sia di una o due notti. La durata della vacanza appare soddisfacente, considerato che non si sta indagando il periodo di gennaio-febbraio, caratterizzato soprattutto dalle settimane bianche. 11,3% 24,6% 17,2% Secondo la Sua esperienza, il numero di ospiti non sciatori rispetto alle recenti stagioni invernali è: 6,5% 12,5% 44,4% Diminuito in modo Diminuito leggermente Rimasto stabile Aumentato leggermente Aumentato in modo quantificare il livello di prenotazioni riferite al mese di gennaio 2011 (11/1-31/1)? 7,9% 32,5% 23,6% inferiori al 30% della capienza il 30% e il 50% della capienza il 50% e il 80% della capienza Si, prenotazioni superiori al 80% della capienza dei posti letto Negli ambiti con una offerta neve importante si concentrano maggiormente le durate di una settimana di permanenza (con pernottamenti di sei o sette notti), pur con qualche differenza al loro interno. Circa la metà o poco meno degli operatori interpellati da Monitur dell Altopiano della Paganella, degli Altipiani trentini di Folgaria, Lavarone e Luserna, della Val di Fiemme e della Val di Fassa dichiarano permanenze di sei o sette notti. Mentre in Val di Sole e Val Rendena gli operatori che dichiarano questa durata della permanenza dei loro ospiti come prevalente sono solamente un terzo. In questi ambiti prevalgono invece le durate limitate a tre - cinque notti. Il tema degli ospiti che non sciano si fa sempre più importante, non per motivi legati all abbandono della pratica, ma semmai più che altro per l aumento di ospiti non praticanti, o comunque per una crescente richiesta, in questi ultimi anni, di attività non necessariamente legate alla pratica sciistica. I risultati sono interessanti, dal momento che una metà dei rispondenti ha dichiarato che il numero degli ospiti non praticanti lo sci è rimasto stabile, un altro quarto afferma che essi sono aumentati, c è chi dice leggermente, e sono i più, e altri sensibilmente. Di contro va segnalato un altro quinto di operatori che registra una diminuzione, il più delle volte leggera, di questo comportamento (e, conseguentemente, di questo target). Come si può vedere, la media delle affermazioni parlerebbe di una stabilità, ma in realtà attorno al blocco di chi dice che le cose non sono sostanzialmente cambiate, i due gruppi che affermano tendenze contrarie sono di entità sostanzialmente equivalente. Si tratta di un fenomeno che varia tra località e località. Ma mentre in molti comprensori sciistici prevale un giudizio di stabilità, in Val di Fassa e soprattutto in Val di Fiemme si registrano opinioni decisamente contrastanti. In questi due ambiti risultano superiori alla media sia le quote di operatori che registrano una diminuzione di sciatori tra i propri ospiti che le quote di operatori che invece registrano un incremento. Quasi ci trovassimo di fronte a strategie aziendali marcatamente differenziate rivolte a due target di domanda entrambi presenti nell ambito. Prenotazioni acquisite per la restante stagione invernale Le prenotazioni per il rimanente mese di gennaio sono su buoni livelli, e la metà è mediamente ben oltre il 50% della capienza, con punte di tutto esaurito che riguardano un azienda su otto. Nel Monitur del gennaio 2010 questo valore era leggermente inferiore. Un operatore su tre, però, si muove sotto il 30% di copertura. Meglio di tutti gli ambiti figura la Val di Fassa, dove quasi la metà degli operatori dichiara per il restante mese di gennaio una copertura dei posti letto superiore al 50% del. Quote quasi analoghe di copertura o leggermente inferiori 8,0% 16,6% quantificare il livello di prenotazioni riferite al solo mese di febbraio 2011? 14,6% 30,2% 30,7% inferiori al 30% della capienza il 30% e il 50% della capienza il 50% e il 80% della capienza Si, prenotazioni superiori al 80% della capienza MONITUR gennaio 2011 3

sono dichiarate anche dagli operatori della Val di Sole e degli Altipiani trentini. Risultati meno positivi si registrano invece in Val di Fiemme, in Rendena, Primiero e nella stessa Paganella (dove qualche esercizio preferisce addirittura chiudere per qualche settimana). Per febbraio un operatore su quattro è già oltre il 50% della capienza dei posti letto. Un anno fa questa percentuale sfiorava il 40%, quindi decisamente più elevata, accentuando il fenomeno ben noto delle prenotazioni sotto data. Un operatore su cinque non ha ancora prenotazioni. Una situazione quindi molto variegata. La copertura decisamente migliore, a differenza di gennaio, è prospettata dalla Val di Fiemme, dove quasi la metà degli operatori dichiara una copertura dei posti letto superiore al 50% del, grazie probabilmente all apporto del turismo intermediato. Un grado di copertura largamente superiore al valore medio ma in ogni caso inferiore a quello registrato in Val di Fiemme si riscontra anche in Val di Fassa. Per il mese di marzo più di un quinto di operatori non ha ancora raccolto prenotazioni (un valore analogo a quello di Monitur gennaio 2010). Meno della metà dei rispondenti si muove su quote inferiori al 40% della capienza, soltanto uno su quattro è oltre il 40% dei posti letto prenotati. Ma si tratta di marzo. La metà dei rispondenti pensa che nel complesso 21,4% Stando alle prenotazioni fin qui acquisite, le presenze straniere previste nel corso della stagione invernale 2011, rispetto alla passata stagione invernale 2010, sono: 9,5% 3,8% 27,0% Diminuite 10,4% 49,3% quantificare il livello di prenotazioni riferite al solo mese di marzo 2011? 12,6% 19,9% 22,8% 23,3% Rimaste stabili Aumentate leggermente Aumentate in modo No, non ho raccolto ancora prenotazioni inferiori al 20% della capienza il 20% e il 40% della capienza Ho prenotazioni superiori al 40% della capienza le prenotazioni siano rimaste stabili, rispetto all inverno precedente, quello 2009/10; un terzo circa pensa che siano diminuite, gli altri pensano siano aumentate, chi dice poco, qualcuno in termini sensibili. La situazione migliore per marzo tra tutti gli ambiti è prospettata dalla Val di Sole, dove più della metà degli operatori che hanno risposto a Monitur dichiarano un tasso di copertura dei posti letto superiore al 40% del. Anche la Val di Fassa e la Val di Fiemme, pur non ai livelli della Val di Sole, presentano indici di copertura dei posti letto per il mese di marzo superiori a quelli degli altri ambiti turistici montani. E risaputo come buona parte delle prenotazioni già acquisite in gennaio per i mesi invernali a venire riguardino anche (e in non pochi casi soprattutto) turisti stranieri e dell intermediato. Si chiedeva agli interlocutori di Monitur se le prenotazioni degli stranieri fossero diminuite o aumentate rispetto alla passata stagione invernale. Fototeca Trentino SpA Il giudizio prevalente è di stabilità e coloro che registrano una diminuzione sono in numero più elevato rispetto agli operatori che invece dichiarano un aumento di prenotazioni da parte degli stranieri. Può risultare interessante analizzare gli scostamenti da questi valori medi nei singoli ambiti. Ad esempio in Val di Sole, un ambito che lavora molto anche con il turismo intermediato straniero, circa la metà degli operatori evidenzia una diminuzione di prenotazioni di stranieri per l inverno 2010/11. In Val di Fassa e in Val di Fiemme, altri due ambiti interessati ad un flusso consistente di stranieri nel periodo invernale(il secondo più del primo), prevale largamente l opinione di una stabilità del numero di stranieri. Curiosamente invece gli operatori che dichiarano un incremento di prenotazioni di turisti stranieri rispetto allo scorso inverno, sono relativamente più numerosi in quegli ambiti scelti di preferenza da una clientela italiana, come la Val Rendena e Campiglio e l Altopiano della Paganella. 4 MONITUR gennaio 2011

Il listino prezzi inverno 2010/2011, così come pubblicizzato prima della stagione, e comprensivo di eventuali offerte NON last minute, vede, complessivamente: Le Sue spese di promozione per la stagione invernale sono, rispetto agli anni passati: 3,8% 2,4% 6,6% Diminuite 29,1% 2,8% 5,6% 8,9% Un ribasso rispetto all inverno 2009-2010 Una stabilità dei prezzi proposti Un rialzo minimo legato all inflazione Un rialzo superiore al 3% 24,6% Rimaste invariate Aumentate Non faccio promozione per la stagione invernale Prezzi e spese di promozione Oltre il 50% dei partecipanti parla di una sostanziale stabilità dei prezzi praticati in questa stagione invernale rispetto alla precedente, mentre un terzo di loro dichiara aumenti comunque compresi entro il 3%, in linea con il tasso di inflazione. Pochissimi dichiarano aumenti superiori al 3%. Mentre poco meno di un decimo dei partecipanti al Monitur dice di avere addirittura diminuito le tariffe praticate. Le spese di promozione per la stagione invernale affrontate per la maggior parte dei rispondenti (si tratta di poco meno dei due terzi) sono rimaste invariate, mentre più di un quarto dice che sono aumentate. Pochi sono coloro che dichiarano di averle diminuite. [gb, mf] Archivio Ufficio Politiche turistiche MONITUR gennaio 2011 5