N 2/2011 GRAFICA E IMPAGINAZIONE EDITORE



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Transcript:

DICEMBRE 2011 - PERIODICO TRIMESTRALE - N 2/2011 - Aut. Tribunale di Orvieto n 2 del 28/03/2008 - [GRAFICA E IMPAGINAZIONE] AKROPOLIS S.R.L. [EDITORE] CREDIUMBRIA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO [STAMPA] TIPOLITOGRAFIA PIEVESE - CITTÀ DELLA PIEVE [DIRETTORE RESPONSABILE] GABRIELE OLIVO I soci in possesso di indirizzo e-mail sono pregati di comunicarlo a: soci@crediumbria.bcc.it questo ci permetterà di mantenere contatti sempre più rapidi e puntuali oltre che ridurre il consumo di carta e le spese postali.

Una svolta per uscire dalla crisi di Palmiro Giovagnola Nel momento in cui scrivo questo articolo è in corso il G20 di Cannes. Non so, non posso sapere, quali saranno le decisioni che il vertice assumerà, così come è difficile, e comunque inutile, fare previsioni sugli esiti dello stesso e sulle decisioni operative che i grandi del mondo definiranno per affrontare adeguatamente una crisi di dimensioni sconosciute almeno dalla fine della guerra. Le cose che sappiamo e conosciamo sono quelle avvenute fino ad oggi: l inizio della crisi nel 2008, crisi che è stata prima finanziaria e poi economica, gli attacchi speculativi portati ai debiti sovrani della Spagna, dell Irlanda, della Grecia e in questi giorni dell Italia. N e l f r a t t e m p o m o l t e imprese hanno chiuso i battenti, i disoccupati sono aumentati, la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 30%, livello che se non affrontato con tempestività e adeguatezza rischia di minare la stessa coesione sociale dei Paesi. In questa situazione caotica ci sono stati presentati conti preannunciati da tempo stante la debole impalcatura politica della Comunità Europea. Il primo e il più importante: paghiamo il fatto di aver coniato la moneta unica (e fortuna che c è!) prima di aver fatto l Europa. L elemento negativo più macroscopico è infatti rappresentato dal fatto che di fronte a una crisi europea e mondiale delle dimensioni attuali non esista un governo europeo dell economia. Sterili, quando non addirittura dannosi, sono apparsi i tentativi della gestione franco-tedesca della crisi, e colpevoli i rifiuti a emettere g l i e u robond p e r finanziare i debiti degli Stati che forse potevano rispondere in maniera più adeguata agli attacchi della speculazione finanziaria per la quale è stato un gioco da ragazzi mettere sotto scacco, di volta in volta, il Paese più debole. Sarebbe stato molto più difficile attaccare l Europa unita. In questo contesto si inserisce la situazione italiana con le sue particolari specificità. Italia che pur avendo un legittimo esecutivo in carica, ha dovuto vedere un governo che non ha governato, mentendo inizialmente sulla crisi (che per un lungo periodo è stata insistentemente negata) e quando l evidenza non ha consentito più ciò, si è messo ad inseguirla con una serie di manovre, manovre bis, emendamenti, decreti ferragostiani che hanno contribuito a gettare il Paese nel caos e ad aggravare i già precari elementi strutturali della nostra economia. Sono stati varati provvedimenti che di volta in volta tappavano una falla, ma ne aprivano una più grande. E mancato il coraggio di fare un analisi vera e profonda sul come stiano effettivamente le cose nel nostro Paese e conseguentemente indicare una strada precisa per uscire dal tunnel. Avevamo ed abbiamo bisogno di medicine amare, ma necessarie, di operare scelte coraggiose anche se dolorose e impopolari. Si è preferito minimizzare apponendo sulle tante ferite qualche pannicello caldo, che forse può alleviare un po il dolore, ma certamente non cura la malattia. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un Paese frastornato, disorientato, che non ha più fiducia nel proprio futuro. Abbiamo bisogno di una svolta profonda nella direzione più volte indicata dal Presidente della Repubblica. Uno sforzo congiunto delle forze migliori del Paese, che accantonino per un po i propri interessi di parte e si mettano al servizio della nazione, così come avvenne alla fine della Seconda guerra mondiale. 2

La banca in un epoca di crisi di Stefano Capacci Guidare una banca, in un momento come quello attuale, non è sicuramente un compito agevole ma di particolare peso e responsabilità. Tuttavia, ritengo che momenti come questi vadano affrontati con potenti iniezioni di fiducia, fiducia nel fatto che l attività svolta a supporto alle famiglie e alle imprese locali possa rappresentare una funzione della nostra Banca comunque meritevole di successo, fiducia nella capacità del nostro Paese di superare momenti gravi come quello attuale. Il nuovo scenario economico ha imposto un profondo cambiamento nella vita della Banca che ha riguardato, in parte, anche i rapporti con la clientela. La capacità di adattarsi ai cambiamenti è per la Banca un attitudine naturale, perché una Banca - come ogni azienda che operi in un mercato libero - con il cambiamento deve fare i conti quotidianamente. Tuttavia, la portata dell attuale crisi economica, dei cambiamenti normativi succedutisi nel corso degli ultimi anni e del ricambio generazionale che ha interessato la Banca, ha rappresentato un periodo di particolare complessità per la Banca che ritengo sia stato superato egregiamente grazie all impegno profuso da parte di tutti gli esponenti aziendali. Crisi è però anche sinonimo di discontinuità e, quindi, della necessità di operare scelte difficili in un contesto complesso dagli esiti incerti; tali scelte se assunte con la necessaria celerità, sono necessarie per assicurare una crescita sana e consapevole e per gettare le basi dei futuri sviluppi. A tale scopo la Banca nel corso degli ultimi anni ha portato avanti importanti cambiamenti, sicuramente più profondi di quanto si sia potuto cogliere da parte della clientela. La Banca ha dato seguito ad una profonda riorganizzazione della propria struttura direzionale in grado di assicurare risposte celeri di fronte ad uno scenario economico e normativo in continuo sviluppo. A tale scopo sono state individuate importanti figure professionali (che fortunatamente abbondano nella nostra Banca), dotate di mezzi idonei e incaricate di importanti responsabilità in modo da formare una spina dorsale della banca solida, competente ed autorevole. Le f i l i a l i r i m a n - g o n o i l c e n t r o d e l l e r e l a z i o n i con la clientela e quindi della Banca s t e s s a. Ve r s o d i loro saranno rivolti gli interventi organizzativi previsti p e r i l p r o s s i m o e s e rcizio a l fine di renderle maggiormente efficaci alle sollecitazioni r i v o l t e l o r o d a i soci e clienti. In relazione ai rapporti con la client e l a, m a n t e n e r e una coerenza tra le aspettative dei clienti e le necessità connesse ad u n a s a n a e p r u - d e n t e g e s t i o n e, sta diventando un esercizio di ardito equilibrismo. Tutt a v i a i r e c e n t i a c c a d i m e n t i h a n n o r i p o r t ato le Bcc a riconsiderare il proprio ruolo nell economia locale che dovrà essere rivolto alle famiglie e alle piccole aziende con la dovuta oggettività, ripudiando l emulazione della politica creditizia delle banche di maggiore dimensione che ha causato importanti ferite per tutto il credito cooperativo. Un ringraziamento va infine a tutti i dipendenti, perché è sulle loro spalle che ha gravato e continua a gravare maggiormente il peso del cambiamento e a tutti loro va il merito del successo della Banca. E grazie al loro lavoro e alla loro operatività che vengono attuate le politiche stabilite da parte degli organi amministrativi della Banca ed è grazie a loro che l attività economica della Banca si svolge sull intera comunità. Volevo infine cogliere l occasione per ringraziare pubblicamente Franco Verdi. Grazie al suo instancabile impegno e alla sua capacità di previsione degli eventi, CrediUmbria è potuta diventare la più grande banca di credito cooperativo dell Umbria ed un gruppo coeso di lavoratori ed amministratori a servizio della comunità locale. 3

Incontro con i soci di Terni A Terni, lo scorso 13 ottobre, nel bellissimo complesso di Palazzo Gazzoli, si è svolto il programmato incontro della BCC CrediUmbria con i soci della stessa residenti e/o operanti nella stessa Città. Come da programma, i lavori sono stati aperti dal Vicepresidente della società, dr. Carmelo Campagna, il quale ha ripercorso gli eventi che quattro anni fa portarono l allora Banca di Credito Cooperativo di Terni e della Valnerina a decidere la fusione con la BCC Trasimeno-Orvietano, dando così vita alla Bcc CrediUmbria. Una decisione importante che, vista alla luce dei risultati oggi raggiunti, si può senz altro affermare fu effettuata in maniera giusta e lungimirante. A seguire è intervenuto Palmiro Giovagnola, Presidente della Banca, il quale ha esposto ai circa 150 presenti i dati di maggior rilievo che hanno caratterizzato l attività della banca dal 2007 al 2010 (ultimo bilancio approvato). In particolare sono stati evidenziati i seguenti dati: Raccolta amministrata passata dai 323,5 milioni di euro a 420,8 milioni di euro; Impieghi globali passati dai 285 milioni a 415 milioni di euro; Il Patrimonio netto dell azienda ha raggiunto i 40 milioni di euro, mentre i dipendenti sono ora 90. I soci hanno superato le 2.000 unità di cui oltre 400 a Terni. Le filiali che erano 11 al momento della fusione sono salite a 13 con le aperture di Terni-Gabelletta (2009) e Passignano sul Trasimeno (2011). Giovagnola ha continuato il proprio intervento ricordando la crisi economica che il Paese sta attraversando e gli effetti che questa produce sulla economia locale e conseguentemente anche alla Bcc CrediUmbria, la quale, nonostante le difficoltà, non ha smesso di continuare a sostenere le famiglie e le imprese che con essa operano, svolgendo, soprattutto sul versante degli impieghi economici, una funzione anticiclica, ovviamente nei limiti che le proprie dimensioni le consentono. Insomma, il Credito cooperativo ha continuato a tutti gli effetti ad essere banca locale, a sostegno delle attività locali, ma non solo. La Banca infatti, anche con sponsorizzazioni, è stata vicina ad alcune attività sportive (CrediUmbria Ternana Pallavolo ed altre) come ad altre di carattere sociale anche attraverso una parrocchia. In conclusione è stata riaffermata la validità della fusione effettuata circa 4 anni fa, che ha permesso di crescere ed ha gettato le basi per continuare ad espandersi sia nell area ternana che nel resto della regione. A seguire è intervenuto il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, che nel portare il saluto della città ai partecipanti si è soffermato sul valore che ancora rappresentano le Banche di Credito Cooperativo in generale e CrediUmbria in particolare, augurando ai soci presenti ed alla dirigenza della Banca nuovi successi, nell interesse dell azienda ed anche della comunità ternana. Ai saluti del Sindaco hanno fatto seguito quelli del Presidente della CrediUmbria Ternana Pallavolo, che tra l altro ha auspicato la conferma del rapporto di collaborazione che si è instaurato tra la Banca e la stessa società sportiva. Infine Don Francesco, delegato di mons. Vincenzo Paglia impossibilitato a partecipare direttamente, ha portato i saluti del vescovo di Terni, sottolineando la vicinanza storica che esiste tra il mondo cattolico ed il Credito cooperativo. A conclusione degli interventi il Vicepresidente Carmelo Campagna ha ringraziato i soci presenti, sottolineando l elevata partecipazione che dimostra il grande attaccamento alla Banca. 4

Tutti al lavoro per il Centro di vita per Paciano ed area Trasimeno di Paolo Serafini A Paciano nasce un nuovo luogo di incontro e aggregazione realizzato dal Centro Sociale Anziani Remo Boldrini con il contributo di diversi soggetti: in prima linea anche Crediumbria. Sono iniziati i primi di giugno i lavori per la realizzazione del nuovo punto di aggregazione denominato Centro di vita per Paciano ed area Trasimeno voluto dal Centro sociale anziani Remo Boldrini e dalla Pro Loco di Paciano. La struttura, un immobile adiacente alla chiesetta di San Sebastiano, si trova a Paciano in via degli Etruschi. Il progetto ha ricevuto diversi contributi, oltre a quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che ha permesso la realizzazione della copertura esterna. Ma solo grazie al prezioso sostegno di CrediUmbria è stato possibile completare l opera con la ristrutturazione della parte già esistente. Oltre a Csa e Pro Loco, promotori dell iniziativa, molti altri soggetti sono coinvolti, tra cui Auser Regionale, Csa di Castiglione del Lago e Paciano, Avis e Comune di Paciano. La realizzazione di questo nuovo centro è molto sentita dai soci delle due associazioni e dai cittadini di Paciano. Sono infatti tante le persone coinvolte nel progetto a tal punto che i lavori, in fase di ultimazione, sono stati realizzati interamente grazie all impegno di numerosi volontari. Tanti e importanti gli obiettivi che il centro sociale vuole raggiungere con questa nuova opera. Innanzitutto il primo obiettivo è quello di creare uno spazio adeguato per incrementare e migliorare gli interventi di prevenzione e contrasto dei disagi che possono interessare le fasce più deboli, anche in relazione alla crescente complessità dei bisogni sociali. Un luogo di incontro ben organizzato e dove poter svolgere diverse attività può infatti rappresentare un adeguata risposta alla solitudine che si trovano a vivere molti anziani o persone disagiate, a causa magari di una famiglia lontana o di reti sociali sempre più rarefatte. Sarà un opportunità importante per migliorare la qualità della vita relazionale di molte persone che altrimenti non avrebbero avuto punti di riferimento su cui contare. Ma il progetto permetterà molto di più. Sarà una nuova struttura a disposizione dell intera comunità di Paciano e comuni limitrofi. Un luogo che diventerà opportunità di incontro, scambio di esperienze anche generazionali. Tutti i soci e i cittadini, di ogni età, che vorranno partecipare attivamente alla vita sociale della comunità saranno i benvenuti. Approfitto di questo spazio per ringraziare fin da ora, tutti quelli che hanno lavorato e stanno lavorando con grande cura e passione. Un ringraziamento va anche ai soggetti che hanno contribuito a finanziare l opera. Il Csa Remo Boldrini di Paciano Il progetto Centro di vita per Paciano ed area Trasimeno si inserisce in una programmazione molto ricca da parte del Csa, in linea con l impegno portato avanti da sempre dall associazione. Tra le finalità del Csa ci sono, infatti, quella di implementare i servizi di supporto socio-assistenziale già attivi nel territorio (trasporto sociale, assistenza domiciliare leggera, telefonia sociale) e di pianificare nuove iniziative culturali e di socializzazione, per stimolare la partecipazione attiva degli anziani alla vita della comunità. E ancora: promuovere le relazioni tra giovani e anziani, valorizzare le risorse e le conoscenze tratte dalla memoria storica degli anziani, mettendole in relazione alla capacità di ideazione fantastica dei bambini (con progetti di recupero del valore del racconto attraverso l ascolto e la conoscenza di storie e tradizioni popolari locali). Infine, promuovere un organizzazione a rete tra soggetti pubblici e privati che operano nel territorio del Trasimeno, disposti a condividere capacità e possibilità a favore del benessere collettivo. 5

Festa del socio 2011 di Francesco Rubechini Essere soci: non è un espressione da considerare con superficialità. Per una Banca di Credito Cooperativo avere una solida compagine sociale è fondamentale. Ma la solidità deve accompagnarsi e compenetrarsi ad una crescita coerente del numero dei soci, così che si vada a creare una base solida che si accresce. Su queste radici è possibile far crescere e far fiorire l albero del Credito Cooperativo, i cui frutti sono a disposizione di tutti coloro che abbiano una idea di sviluppo per il territorio in cui vivono. Essere socio è perciò una responsabilità, che deriva dall essere parte di qualcosa di più grande. Ma per la stessa ragione è anche un vantaggio enorme, che permette di partecipare allo sviluppo delle realtà locali e anche di avere vantaggi di tipo economico. CrediUmbria ha a cuore da tempo questo valore, a volte un po sottovalutato. A tale proposito si è applicata e si sta applicando per stimolare la partecipazione del socio nei confronti della cooperativa, in due modi, offrendo vantaggi relativi al trattamento economico e iniziative di intrattenimento dedicate. La centralità della persona è importante. Varie offerte sono a disposizione del socio. Oltre a quelle più squisitamente di tipo economico, sono previsti bonus nascite per i bimbi dei soci, contributi per libri scolastici e prestiti per cure sanitarie e altro ancora. Ma come ricordato, c è un altro lato, quello dell intrattenimento. Ormai da anni la Banca organizza viaggi di interesse elevato e per mete importanti. L intrattenimento non consiste in una semplice idea studiata ad hoc, ma proviene dalla consapevolezza di un esigenza, quella di fondere e compattare più possibile la compagine sociale. Così che i soci possano essere più vicini alla Banca e più vicini tra loro e che possano anche crescere di numero. Proprio riguardo a ciò da anni si svolge la Festa del Socio di CrediUmbria, che anche quest anno tornerà immancabile. Nella splendida cornice di Città della Pieve il 3 luglio si è svolta l 8 a edizione dell evento. Ormai quasi una tradizione, l iniziativa ha riscosso successo negli anni e ha sempre rappresentato un occasione per potersi conoscere e ritrovare e conoscere il proprio territorio. 6

La Festa del Socio risulta quindi un esperimento ben riuscito, che riesce ad avvicinare momenti culturali più vari a momenti di svago, angoli conviviali caratteristici a momenti di divertimento e alto intrattenimento. Anche quest anno è stata applicata la formula della Festa itinerante. Nella cornice di Città della Pieve, i vari momenti si sono svolti in luoghi diversi. A fare da apertura all evento si è tenuta l inaugurazione della mostra di pittura di Aurelio Bruni a Palazzo Corgna. Subito dopo la visita alla mostra di uno dei più dotati artisti del territorio, nel cortile della Rocca della città è stato offerto un aperitivo, in attesa di proseguire, per tutti gli interessati, con un interessantissima visita guidata alla città. Dal Duomo appena restaurato a S. Maria dei Bianchi, l occhio del visitatore si è potuto posare ancora una volta su quei capolavori artistici che non ci si stanca mai di vedere. E dopo la cultura e la curiosità, anche il piacere della tavola con la cena itinerante presso le sedi storiche delle taverne dei Terzieri, una per ogni specialità. La serata è continuata con la consegna dei premi di laurea e diploma ai figli dei soci che si sono distinti nello studio. La consegna si è svolta sul palco allestito nel piazzale Unità d Italia, nuovo open space architettonico tutto da vivere per Città della Pieve. Come ormai d abitudine, è stato offerto da CrediUmbria un concerto con un artista di rilievo. Nel momento più atteso della giornata è salito sul palco Luca Barbarossa, che non ha bisogno certo di presentazioni e che ha regalato bei momenti di musica italiana e non solo, sapendo unire in un entusiasmo comune i ricordi di persone giovani e meno giovani con un repertorio rock d autore.

Aurelio Bruni a Palazzo Corgna «Un pittore non deve soltanto dipingere ciò che vede davanti a sé, ma anche ciò che vede in sé. Se però in sé non vede nulla tralasci pure di dipingere ciò che vede davanti a sé». Con queste parole di Caspar David Freidrich si apre la homepage del sito web del pittore Aurelio Bruni. E non a caso. Un inno agli innumerevoli spunti e molteplici forme che assume la ricerca della sostanza nell arte, lasciando la forma come una semplice, ma necessaria cornice a tutto il resto. Il 3 luglio scorso, con il vernissage di una mostra di Bruni, allestita presso Palazzo Corgna a Città della Pieve, si è aperta la Festa del Socio della nostra Banca. Bruni è un artista del nostro territorio che rappresenta un eccellenza per il mondo dell arte. La mostra annoverava molteplici opere che danno un quadro specifico ed esaustivo dei soggetti che caratterizzano il repertorio di questo artista. Vi erano infatti ritratti, nature morte, paesaggi. Le opere di Bruni sono estremamente realistiche all impatto visivo, ma assolutamente metafisiche per l atmosfera che ingloba i soggetti e per le sensazioni che trasmettono. Alcuni ritratti testimoniano una visione fotografica e quasi reportagistica, del soggetto, senza però mai lasciare che l immagine rimanga fine a se stessa. Vi è dietro il racconto, una storia. Si possono percepire i pensieri a volte dei soggetti stessi. Il tutto immerso in un atmosfera quasi mistica. A questo rigore rappresentativo non si sottraggono i soggetti inanimati, per esempio quelli delle nature morte, che pur nella loro semplicità assumono le valenze assolute del classicismo, dalla cui tradizione l autore trae molta ispirazione. Tra facce stupite, volti curiosi e occhi scrutatori dei particolari segreti nascosti in ciascuna opera, l autore ha intrattenuto i visitatori anche con risposte su domande di tipo tecnico e artistico. Tra i commenti più comuni, lo stupore per l eccezionale nitidezza e realismo delle immagini, «tanto vere da sembrare foto». Questo realismo nella pittura di Bruni non è fine a se stesso. Costituisce un vero e proprio linguaggio capace di comunicare episodi del presente con una forte visione personale. Ma questo da sé non basta a spiegare il magnetismo che promana dalle sue opere. C è altro che emerge. Il classicismo con cui i soggetti sono rappresentati richiama elementi della memoria comune. Elementi di tutti i giorni, come quelli che appaiono nelle nature morte, elementi architettonici, oggetti di tutti i giorni. Ma soprattutto richiama la memoria dei soggetti classici appunto, della loro rappresentazione. C è un collegamento diretto con quella pittura da museo che non rimane fine a se stessa, ma che costituisce un modo di vivere e comunicare da parte dell autore. L assoluta fedeltà oggettiva delle immagini, non si contraddice, anzi si fonde con la pittura di maniera classica che costituisce un genere della pittura da museo già citata. Nella scia dei maestri del Novecento che sono riusciti a concettualizzare e materializzare su tela questa sintesi tra manierismo, classicismo e realismo oltre la semplice verità visiva, l autore ha sviluppato un linguaggio nuovo e personale. Come riportato nella recensione personale dell autore, la realtà contingente risulta all autore deludente, tragica, comunque banale. E proprio con il recupero del mito e della dimensione della fantasia di stampo romantico che l autore riesce a elaborare e trasfigurare questa mancanza. La realtà è rappresentata sì velisticamente, ma per mezzo di figure che si sprigionano dalla sua mente. Le immagini hanno una valenza tale da trasformarsi in iconografie. Nella tela comunicano malinconie, spinte idealizzanti e aspirazioni di carattere religioso. E così che le nature morte divengono tanto veristiche, quanto metafisiche. La vanità e la caducità delle cose che da esse traspare contrasta e si sposa con la cromia. La capacità tecnica di Bruni nel realismo dei particolari è tale da sviluppare sensazioni tattili e visive. Ma questa pittura da museo non rimane fredda. Al contrario traspare tutto il pathos che l autore sente. Nella recensione si fa riferimento a un certo tenebrismo di stampo caravaggesco, dato da una luce direzionale con caratteristiche fisiche, ma di puro impatto metafisico. Questa luce colpisce soprattutto nelle opere che rappresentano persone. Tende a dare un aura di mito ai soggetti, a trascenderli, fermando un momento del soggetto che assume un importanza quasi epica. La stessa luce che invece rende le figure dei Santi più umane nella loro ricerca e aspirazione all alto, come è nel caso del S. Francesco che con volto austero, rivolto alla luce dall alto, ringrazia in lacrime l Eterno, catturando tutti i visitatori che quel giorno si sono trovati là. La precisione fotografica della rappresentazione e la ricerca delle fisionomie dei volti non ostacolano, anzi aiutano l indagine introspettiva e la visione interiore e psicologica dei soggetti. 8

Verso il completamento dei lavori nella sede centrale I processi di fusione, prima con la BCC di Ficulle e successivamente con la BCC di Terni-Valnerina e l ampliamento della rete degli sportelli, hanno posto l esigenza del rafforzamento delle funzioni e della struttura della sede centrale, operando nella struttura muraria, con la realizzazione di nuovi uffici e di una sala congressi da 180 posti che è a disposizione gratuitamente anche di associazioni e istituzioni. ne sono l esempio. Il progetto originario prevedeva la copertura con il sistema fotovoltaico: per motivi tecnici abbiamo dovuto rinunciare a questa soluzione, ma non abbiamo rinunciato all idea e con i lavori di completamento si sta realizzando un parcheggio coperto con un impianto fotovoltaico a pensiline ad altissima efficienza da 99.99 KWp che produrrà 134.000 KWh annui con ricavo dal conto energia di 37.784 euro all anno e un risparmio annuo per autoconsumo di 17.418 euro. Il completamento della recinzione e la pavimentazione del parcheggio in autobloccanti completano un opera che per la banca e per la frazione è importante sia sul piano dell immagine che della funzionalità. L ampliamento ha una superficie di 1108 Mq e porta la superficie complessiva della Banca a 1854 Mq. Con l ampliamento si è posta l esigenza di procedere alla definitiva sistemazione della aree esterne che erano state provvisoriamente inerbite in occasione della inaugurazione del 10 dicembre 2010, con pozzo e sistema di irrigazione, piantumazione di nuovi alberi e arbusti, nuova semina. Nella realizzazione dell ampliamento si è posta attenzione anche ai materiali: l uso consistente di legno e vetro 9

In vacanza con CrediUmbria Las Vegas e California 2011 Appunti di viaggio di Carmelo Campagna Lunedì 29 agosto Dopo due giorni di trepidante attesa e preoccupazione per l arrivo dell uragano Irene, lunedì 29 agosto, alle 2,30 del mattino, da Moiano parte l autobus dei Viaggi di Alice che raccoglierà tutti i partecipanti alla gita. Ci accompagna Franca, destinazione Las Vegas. Tappe a Moiano, Fabro, Orvieto, Terni, tutti insonnoliti ma... si parte! L aereo della Us Airways parte da Fiumicino puntuale alle 11,05 destinazione Charlotte (nord Carolina), poi coincidenza per Las Vegas (Nevada) dove atterriamo alle 19,30 ora locale (9 ore di fuso orario avanti!). Il viaggio in aereo è stato perfetto, a parte un po di stanchezza; l aeroporto di Las Vegas ci accoglie con un enorme sala piena di slot machine (siamo in America...): qualcuno di noi tenta subito la fortuna. Dopo le lunghe file alla dogana, le foto, le impronte digitali, usciamo fuori colpiti dall aria calda del deserto; ci attende la nostra guida di Las Vegas Angelica e ci dirigiamo in Autobus al nostro hotel, Lo Stratosfere. Lo Stratosfere è uno dei mitici hotel di Las Vegas con la sua torre altissima, 300 metri, che svetta verso il cielo. Cena e qualcuno di noi va al casinò... qualcuno direttamente a letto. Martedì 30 agosto Dopo una ricca colazione americana si parte per la visita alla Hoover Dam la diga che permette a Las Vegas di vivere e prosperare: la giornata è torrida ma la visita è molto interessante. Certo anche noi in Umbria (le cascate delle Marmore) abbiamo qualcosa di simile, ma lì sono più bravi nella valorizzazione. Al rientro ci fermiamo all hotel Venezia, una meraviglia: sembra di essere tornati in Italia. L hotel è la riproduzione esatta di Venezia con il Canal Grande, le gondole e perfino i gondolieri che cantano O sole mio, Malafemmina, Parlami d amore Mariù. C è anche piazza San Marco. Dopo esserci fatta una foto di gruppo, abbiamo il pomeriggio libero per poi ritrovarci tutti dopo cena al nostro bus per la visita della città vecchia di Las Vegas. Bello. Mercoledì 31 agosto Il 31 partiamo in autobus alla volta del Grand Canyon attraverso la famosa route 66, la strada che attraversa il deserto vista in tanti film: ci fermiamo nei tipici negozietti e le stazioni di servizio sono proprio le stesse dei film americani, anzi, sembra di essere proprio dentro un film. Ci fermiamo a pranzo in un ristorante tipico dove si servono enormi panini, patatine fritte, il tutto annaffiato da Coca-Cola colma di ice (ghiaccio). Arrivati al Grand Canyon nel primo pomeriggio prima grande emozione di fronte a questo spettacolo della natura difficile da raccontare ma tutto da vivere: FANTASTICO! Alloggiamo al Canyon Plaza hotel e prima di cena assistiamo a un film sul Grand Canyon proiettato su un mega schermo panoramico poi cena poi tutti a letto: domani mattina ci aspetta una grande emozione, sorvolare il Grand Canyon in elicottero! Giovedì 1 settembre Volo in elicottero sopra il Grand Canyon. Che bella esperienza! Spettacolo mozzafiato! Per molti di noi è stata una prima volta: prima volta che non si dimentica. Dopo il volo si riparte per Las Vegas, serata libera per spettacoli e casinò. Venerdì 2 settembre Partenza con volo per Los Angeles, arrivo in città alle 12; ci aspetta Gloria la guida che sarà con noi fino alla fine del viaggio. Partiamo subito con il bus per il tour della città, i grattacieli, Hollywood, fino alla spiaggia di Santa Monica. Cena in un ristorante italiano. L hotel in cui alloggiamo è molto bello si trova proprio sulla famosa rodeo drive. Sabato 3 settembre Il mattino seguente partiamo in bus alla volta di Monterey lungo la strada ci fermiamo a Santa Barbara, una passeggiata lungo la spiaggia poi visita alla Missione più antica della California. Da qui ripartiamo costeggiando l Oceano Pacifico, lungo il tragitto vediamo molti surfisti immersi nelle acque gelide in attesa dell onda; non li invidiamo, la temperatura è fresca, c é 10

il sole ma soffia un forte vento e l oceano è invaso da lunghe alghe scure. La sosta per il pranzo è molto tipica, un locale lungo la strada dove si fermano i camionisti, si servono carni della zona e zuppe. Un ottimo pranzo... americano... Si riparte, la strada è ancora lunga e tortuosa. Sull oceano scende la nebbia, non vediamo più nulla e nel pullman cala il silenzio. La stanchezza e la monotonia del paesaggio prende il sopravvento sull entusiasmo del viaggio: chi dorme, chi si sente un pò male, chi racconta barzellette per alzare il morale. Sono passate dodici ore dalla partenza quando vediamo, ormai al buio, la nostra meta: Monterey! Arriviamo al Marriot hotel (molto bello e lussuoso) e veloci veloci ci prepariamo per uscire a cena al ristorante di Bubba e Forest Gump, un posto divertente, grandissimo, pieno di gente, cibo buono e abbondante: una bellissima serata, aria di festa. Domenica 4 settembre Dopo aver fatto un piccolo tour di Monterey, aver visitato la zona residenziale di Carmel con le sue bellissime ville ed esserci imbattuti in enormi leoni marini sdraiati sulle rocce dell oceano, partiamo alla volta di San Francisco: questa volta il viaggio è breve e dritto. Saliamo subito verso un belvedere dal quale possiamo ammirare tutta la città con la sua baia di fronte a noi. È uno spettacolo bellissimo che dura un attimo fuggente : la nebbia avvolge dolcemente i grattaceli e le vie in salita, in discesa, in salita, in discesa... Scendiamo verso la città, la attraversiamo in su e in giù per arrivare a Fhisherman Warf il quartiere dei pescatori. C è una folla immensa non si riesce a camminare. Lungo la strada ci sono bancarelle che vendono zuppa di granchio dentro una crosta di pane, crostacei, fritture: l atmosfera è molto affascinante. Anche l appetito è favorevolmente stuzzicato! Dopo il pranzo ripartiamo, una visita veloce a Little Italy e poi arriviamo all hotel Hilton, scendiamo dal pullman, cominciamo a scaricare le valige ma... arriva un contrordine: non è l Hilton giusto! Ricarichiamo tutto e via alla ricerca del nostro albergo che si trova al centro di San Francisco vicino a Union Square e all Hilton consumiamo la cena. Lunedì 5 settembre Partenza per la visita alla foresta delle sequoie la Muir Woods e poi Sausalito con il suo porto turistico, le casette tutte colorate, i negozi eleganti. La baia è piena di barche a vela c è un bellissimo sole, il cielo azzurro dove si staglia imponente il Golden Gate: la vista è spettacolare se pensiamo che è stato costruito nel 1937! Rientro in hotel: abbiamo il pomeriggio libero da dedicare allo shopping tra Apple Store, Macy s... Ci scateniamo!!! Alle 19 abbiamo appuntamento per la cena di saluto la dinner cruise nella baia di San Francisco. La nave è molto bella, la sala da pranzo è grande, praticamente tutta per noi, c è la musica, qualcuno si lancia in una leggera danza mentre la nave naviga silenziosa nella baia, pian piano le ombre si allungano e le luci sfavillanti della città prendono il sopravvento: ultima sera, domani si riparte. Martedì 6 settembre Sveglia presto, un lungo viaggio ci aspetta, si torna a casa: tanti ricordi, tante immagini, una bella compagnia... la vacanza è finita e si torna alle nostre attività. Grazie CrediUmbria. 11

In vacanza con CrediUmbria Tour della Puglia 2011 di Sara Peppoloni Il 16 giugno scorso è partito da Moiano un gruppo eterogeneo di oltre settanta partecipanti tra soci e clienti della Crediumbria, destinazione Lecce, la Firenze del Sud, Castel Del Monte, Alberobello, Matera e Trani, fiori all occhiello della Puglia. Come primo giorno siamo andati a visitare Castel del Monte situato su una collina che domina il territorio della catena delle Murge occidentali, a 540 metri s.l.m. Questo monumento fu costruito sulle rovine di una precedente fortezza prima longobarda e poi normanna. Probabilmente alla morte di Federico II l edificio non era ancora terminato. La costruzione ha pianta ottagonale e a ogni angolo si innesta una torretta a sua volta ottagonale. Lo spazio interno è suddiviso in due piani rialzati rispetto al piazzale antistante e ogni piano è costituito da otto stanze trapezoidali. Al termine della nostra prima visita, abbiamo proseguito per il nostro albergo a Martina Franca, felici di aver già scoperto una piccola parte di questo territorio. maggiore centro culturale della penisola Salentina, sede dell omonima Arcidiocesi e dell Università del Salento, ed è il capoluogo di provincia più orientale d Italia. Essa racchiude in sé la storia barocca italiana, la quale appare ancora oggi agli occhi del visitatore splendida e raffinata, segnata dal tempo nei colori, ma rimasta intatta nella bellezza. I merletti di pietra che ornano le facciate degli edifici più belli di Lecce sono totalmente rigogliosi da aver generato una definizione a sé stante di Barocco Leccese, influenzati dagli stili provenienti dalla Spagna e dalle terre al di là del mare si fanno testimoni del crocevia culturale che questa parte d Italia ha rappresentato per secoli. Un monumento simbolo del barocco leccese è la chiesa di Santa Croce, la quale fu costruita a cavallo di due secoli, dal 1549 al 1695. La costruzione, ricca di simboli, statue e decorazioni, si divide in tre sezioni: la prima procede dalla gradinata fino alla balaustra; la seconda da questa al cornicione; la terza, infine, è costituita da tutto il resto sino al fastigio. L interno, a croce latina e a tre navate, è di pura forma basilicale. La navata maggiore è ad archi che poggiano su sedici colonne ornate di capitelli di tipo corinzio. Nella navata trasversale si innalza la cupola, dove appare una parte della chiesa, a pianta semicircolare o poligonale di rara eleganza. La navata centrale è sovrastata da un soffitto a cassettoni in legno di noce dorato; le due laterali sono coperte da volte a crociera e si aprono su sette cappelle, tutte dotate di altari, ai quali vanno aggiunti i due del presbiterio. Al mattino seguente, siamo partiti alla volta di Lecce, sotto un sole infuocato, con temperature al di sopra dei 37. La città è situata nella parte più pianeggiante del Salento, al centro di un area densamente popolata, capoluogo e Il viaggio continua, percorrendo l altopiano delle Murge, che costituisce un ponte naturale e storico-culturale fra la Basilicata e la Puglia, per arrivare ad Alberobello. Posto incantevole situato al centro della Valle d Itria e della Murgia dei trulli. Celebre per le sue caratteristiche abitazioni, chiamate trulli che, dal 1996, sono patrimonio dell umanità dell UNESCO, i quali rimangono perenne testimonianza dell incredibile maestria edilizia nella costruzione di abitazioni in pietra a secco, che oltretutto ripetono lo schema architettonico di abitazioni storicamente molto antiche. Esse erano realizzate dalla maestranza assunta per la costruzione del trullo e ne identificavano l artigiano. In 12

base alla qualità della fattura del pinnacolo si poteva dunque identificare non solo la destrezza artigianale del costruttore, ma anche il valore della costruzione. Una maggiore spesa nella costruzione del trullo permetteva di individuare pertanto le famiglie più abbienti da quelle meno facoltose. Abbiamo lasciato Alberobello stanchi e affaticati per il lungo peregrinare di vicolo in vicolo alla scoperta dei particolari più suggestivi che questo posto racchiudeva in sé, ma soddisfatti e compiaciuti per tanta bellezza mantenuta nonostante il trascorrere del tempo. L ultima giornata della nostra quattro giorni alla scoperta della Puglia, prevede la visita ai Sassi di Matera e alla città di Trani. Matera, città che si trova nella parte orientale della Basilicata a 401 m s.l., sorge proprio al confine tra l altopiano delle Murge ad est, e la fossa Bradanica ad ovest, solcata dal fiume Bradano. Matera è nota anche come Città dei Sassi. I sassi rappresentano la parte antica della città di Matera, sviluppatisi intorno alla Civita, costituiscono un intera città scavata nella roccia chiamata localmente tufo, un sistema abitativo articolato, abbarbicato lungo i pendii di un profondo vallone dalle caratteristiche naturali singolari e sorprendenti: la Gravina. Strutture edificate, eleganti e articolate si alternano a labirinti sotterranei e a meandri cavernosi, creando un binomio paesaggistico di grande effetto. Un tempo cuore della civiltà contadina, oggi ristrutturati e rinobilitati, i Sassi rivivono e lasciano senza fiato soprattutto di sera quando le piccole luci di residenze, botteghe di artigiani e ristoratori li rendono come un presepe di cartapesta. Ad un occhio attento, strutture apparentemente semplici e rudimentali si rivelano come dei prodigi di efficienza tecnica. Le umili tecniche arcaiche, acquistano un fascino ed un valore un tempo inimmaginabile. Ma il bello è che tutto questo è ancora presente e vivo, sotto i nostri occhi in una città, Matera, che ha del magico. Il viaggio giunge al termine con la visita a Trani, città d arte per le bellezze artistiche ed architettoniche che richiamano ad un glorioso passato. Infatti era uno dei più importanti porti della Puglia, da sempre crocevia di popoli e culture del Mediterraneo e porta per l Oriente, testimone con le sue chiese, con i suoi palazzi e con la sua storia. Simbolo principale di quel periodo è la Cattedrale di Trani (conosciuta anche come Cattedrale di San Nicola Pellegrino) è la costruzione più prestigiosa della città pugliese. Si tratta di un esempio di architettura romanica pugliese. La sua costruzione è legata alle vicende di San Nicola Pellegrino, svoltesi durante l epoca della dominazione normanna. È stata costruita usando il materiale di tufo calcareo tipico della zona: si tratta della pietra di Trani estratta dalle cave della città, caratterizzata da un colore roseo chiarissimo, quasi bianco. L esperienza del gruppo CrediUmbria in questa terra di sole e di mare, di cultura e storia, di specialità culinarie, è giunta al termine, ma in questi quattro giorni tutti i partecipanti hanno senz altro trovato la serenità di stare insieme e di condividere le bellezze di una terra del sud Italia, rafforzando la consapevolezza che essere soci di CrediUmbria va ben oltre le aspettative di ognuno di noi, perché noi siamo differenti per forza dal 1959. 13

E stata realizzata una guida sul significato e i vantaggi dell essere socio della nostra banca. Richiedila presso la filiale di riferimento o collegati al sito internet www.crediumbria.it 14

IMPORTANTE Soci e clienti interessati a partecipare alla manifestazione Conosci e gusta L Umbria che si svolgerà a luglio 2012 (data da fissare) a Diamante (CS) sono pregati di comunicarlo al Direttore della filiale di riferimento. La sala convegni, con capacità di 180 posti e dotata di impianti di amplificazione videoproiezione registrazione, è a disposizione gratuitamente di enti, associazioni sociali, culturali, ecc... Le richieste vanno rivolte al Consiglio di amministrazione Notizie dall area FINANZA di Luca Casavecchia La crisi del debito pubblico, conseguenza inequivocabile di una mancanza di coesione politica, economica e fiscale dei Paesi dell Eurozona, in questi ultimi mesi, si è abbattuta sui mercati azionari ed obbligazionari non solo continentali ma di tutto il mondo. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e l Italia, a torto o ragione, è stata di gran lunga la più colpita a causa di uno stock di debito pubblico che si colloca al terzo posto mondiale, dietro a Usa e Giappone, con un ammontare che ormai veleggia verso al cifra di 1900 miliardi di euro e con un Pil che negli ultimi anni ha dato segnali di poca dinamicità; secondo Eurostat, nel 2010 il rapporto debito-pil italiano si è attestato al 118,4%, peggio solo della Grecia che sfiora il 145%. Per meglio capire le dinamiche che stanno creando scompiglio sui mercati, almeno per il momento tranquillizzati dall approvazione del piano Salva Euro discusso in questi giorni dall Europa, basterebbe far riferimento alle misure adottate per il salvataggio della Grecia che richiederà un sacrificio, su base volontaria (investitori istituzionali), con l abbattimento di circa il 50% del valore nominale dei titoli emessi dallo Stato ellenico. In questo contesto, la Borsa italiana che pur nei primi mesi dell anno sembrava orientata verso un graduale rialzo, ha lasciato sul terreno circa il 20% andando addirittura a performare negativamente per oltre il 40% nel periodo 17/02/2011-12/09/2011 rispettivamente dalla data del massimo annuale e data del minimo annuale. Nelle ultime settimane, nell attesa del provvedimento di salvataggio europeo, l indice milanese sembrerebbe aver ritrovato un moderato slancio che, se confermato, potrebbe essere visto come un segnale positivo per fine anno. Il mercato obbligazionario domestico ha segnato una forte flessione con i tassi del Btp decennale che sono lievitati dal 4,70% circa di inizio anno ad oltre il 6% con conseguente caduta dei corsi di circa 10 punti e lo spread Btp/Bund salito vertiginosamente. Lo spread BTP/Bund rappresenta il differenziale dei tassi di interesse a dieci anni che paga lo Stato Italia per finanziare il proprio debito pubblico sul mercato in aggiunta al tasso di interesse che paga la Germania per finanziare il suo; chiarificazione dovuta in quanto questo spread, semisconosciuto ai più fino a qualche mese fa, ormai padroneggia il circo mediatico nazionale. In sostanza, questo spread, oggi sulla soglia dei 400 punti base (bps), sta a significare che mentre la Germania emettendo Bund a 10 anni dovrebbe pagare oggi un tasso pari a circa il 2%, l Italia per emettere un Btp a dieci anni dovrebbe pagare circa il 6%. Tale spread si era mantenuto stabile al di sotto dei 100 bps dalla creazione della moneta unica fino al 2008. Poi, a causa della crisi del debito Subprime, questo indicatore si era portato al di sopra dei 100 bps oscillando comunque al di sotto dei 200 bps. Attenzione però, l aumento dello spread si riperquote solamente sullo stock di debito che l Italia è chiamata a rinnovare perché giunto a scadenza e non sull intero ammontare del debito in circolazione, dando di fatto all Italia ancora un po di tempo per attuare quelle politiche di sviluppo e riduzione del debito richieste dall Europa e, soprattutto, dai mercati finanziari che di solito non si dimostrano molto pazienti. 15

Le iniziative editoriali Adele Galeotti Rasetti, vita e opere di Claudio Monellini Il lavoro svolto in questi anni dall Associazione culturale Franco Rasetti, è stato quello di divulgare e ricordare la poliedrica figura dell illustre personaggio al quale abbiamo dedicato e allestito presso Palazzo Moretti di Pozzuolo una mostra permanente che narra la storia di uno dei più importati scienziati che l Italia del Novecento abbia conosciuto, amico e collaboratore di Enrico Fermi nello storico gruppo dei Ragazzi di via Panisperna, passato alla storia come il fisico che disse no all atomica. Nessuno tuttavia aveva immaginato di poter intraprendere un cammino di scoperta anche riguardo ad altre importanti figure storiche strettamente legate alla sua persona, fino ad oggi rimaste nell ombra. È questo il caso di Adele Galeotti Rasetti, madre dello scienziato, raffinata ragazza di buona famiglia che, appena ventenne nel 1891, si trasferiva a Firenze con l intento di studiare pittura, frequentando i corsi per sole donne portati avanti da Giovanni Fattori, uno dei più grandi artisti italiani del secondo Ottocento. Con questo intento abbiamo pensato a una pubblicazione dal titolo Adele Galeotti Rasetti. L energia del vero, la poesia del bello, che rappresenti un meritato omaggio all intraprendente figura di donna e di artista incarnata dalla Galeotti, valorizzata in siffatto contesto, non perché madre dell illustre studioso, ma in quanto figura rappresentativa di per sé. Nota nell ambiente accademico fiorentino, ci siamo accorti che essa è praticamente sconosciuta nella sua terra d origine: perciò, con l aiuto di Andrea Baffoni, ricercatore in Storia dell Arte Contemporanea all Università degli Studi di Perugia, ed il sostegno sempre presente di CrediUmbria, abbiamo voluto ricomporre il percorso artistico della pittrice in modo serio e professionale. A darci lo spunto è stata la recente scoperta di sue opere inedite giunte direttamente dagli eredi Rasetti e l omaggio che nel 2008 è stato fatto alla Galeotti nella mostra dedicata ai luoghi di Giovanni Fattori presso l Accademia di Belle Arti di Firenze, per la quale ci venne richiesto materiale d archivio legato alla figura di Adele. Abbiamo quindi individuato il 2011 come anno favorevole per questo tributo in quanto ricorrenza dei 150 anni dell Unità d Italia, trovando nella vicenda della Galeotti un importante esempio rispetto a quel processo d emancipazione femminile il cui avvio si colloca proprio nell immediato periodo postunitario. Le capacità artistiche di Adele Galeotti furono del resto essenziali anche per la formazione di Franco, spronato fin da bambino all osservazione della natura, grazie agli acquerelli della madre che prontamente copiava, stimolandone la curiosità, decisiva quest ultima per la futura carriera di ricercatore naturalistico. Numerose sono le tavole naturalistiche di Adele, quasi sempre seguite da quelle di Franco, dove troviamo una toccante comunione di intenti ed un feeling madre-figlio che li unirà saldamente per tutta la vita. Siamo quindi grati a chi ha contribuito alla realizzazione di questa opera e a tutti coloro che, con i propri lontani ricordi, hanno permesso di ricostruire alcuni episodi biografici di Adele, portandoci ad una consapevolezza maggiore delle sue grandi qualità artistiche e umane. Con l augurio di poter allestire nel futuro una mostra che possa dare a tutti la possibilità di ammirare le sue opere, ispirate in alcuni casi al paesaggio del Trasimeno. 16

Le iniziative editoriali Sega, seghin, segamo... Studi e ricerche su Sega la vecchia in Umbria di Giancarlo Baronti, Giancarlo Palombini, Daniele Parbuono Questa pubblicazione intende mettere a disposizione di chi sia interessato allo studio del patrimonio culturale regionale, una ricca documentazione sul Sega la vecchia, raccolta nel corso di più di sessanta anni di attività di ricerca etnografica. Si tratta di un notevole corpus, costituito da materiale scritto e audiovisivo, concernete una delle manifestazioni più interessanti e complesse prodotte dalla cultura subalterna rurale dell Umbria che si è esaurita, almeno nelle sue forme tradizionali, nei primi anni Sessanta del secolo scorso. Il Sega la vecchia, così come si configura nella parte occidentale del territorio regionale, consiste in una rappresentazione itinerante con questua, realizzata nel periodo di mezza Quaresima da squadre, composte ciascuna da quindiciventi giovani contadini di sesso maschile: ogni squadra si sposta di casolare in casolare mettendo ripetutamente in scena il proprio spettacolo sino all alba e ottenendo in cambio uova e vino. La rappresentazione che dura circa mezz ora, viene ripetuta di fronte a un pubblico costituito dagli abitanti del casolare e da eventuali vicini accorsi per l occasione: senza importanti variazioni può essere eseguita anche una decina di volte nella stessa nottata e poi in altre tre o quatto notti consecutive o comunque vicine. L intreccio della rappresentazione, nelle varianti più diffuse in ambito regionale, ruota attorno alla scena in cui i due segantini, abbattono e poi cercano di segare la Vecchia che, in alcuni casi, è allo stesso tempo una quercia. Il vecchio marito arriva cercando la consorte, poi si dispera nel riconoscerla ferita e segata in punto di morte. A questo punto, frequentemente dopo l intervento delle forze dell ordine e l individuazione delle responsabilità, entrano in scena operatori medici (farmacista, medico, infermieri), in groppa al somaro, per curare la Vecchia moribonda la quale però, in alcuni casi guarisce solo dopo l estrema unzione del prete, in altri finisce letteralmente tra le braccia di Maravalle, il Diavolo. Il risultato editoriale dei lavori di ricerca, di interpretazione e di scrittura, è costituito da due volumi a stampa di circa 1500 pagine complessive (il primo composto da saggi e rilevazioni contestualizzate, il secondo fotografico) e da un Dvd audio visuale allegato all interno del quale sono riportate registrazioni effettuate dal 1958 ad oggi. 17

Le iniziative editoriali Umbria rara, Umbria nascosta di Daniele Lupattelli CrediUmbria e la Banca di Credito Cooperativo di Mantignana, sempre impegnate nel promuovere e valorizzare le iniziative culturali della nostra regione, hanno contribuito alla realizzazione di una bella ed interessante pubblicazione ad opera della Volumnia Editrice di Perugia dal titolo Umbria rara Umbria nascosta. Gli autori, Piero Giorgi e Carla Cicioni, esperti e collezionisti di vedutistica storica locale, hanno raccolto oltre 200 immagini a stampa della regione dell Umbria, che nella quasi totalità dei casi non sono mai state riprodotte. Ogni veduta è corredata di una nota di commento che inquadra l autore dell incisione ed il contesto storicourbanistico del luogo rappresentato. Caratteristica particolarmente interessante del lavoro, che si presenta in pregevole ed elegante veste tipografica di circa 450 pagine, è quella di illustrare l intera regione, non limitandosi solo a singoli territori di questa, con un attenzione particolare, fatta anche di ricerca d immagini non sempre facili da trovare, verso l Umbria cosiddetta minore. La rappresentazione figurativa che ripercorre quattro secoli di vedute, dalla fine del 1500 agli inizi del 1900, tenta di restituire, attraverso le immagini, identità ed unità a una regione da molti considerata una non-regione solo per la sua limitata consistenza demografica. Il lettore viene invitato a percorrere con lo sguardo ed il pensiero cinque itinerari geo-topografici e culturali: Valtiberina, Valle Umbra, Appennino, Conca Ternana, Perugino e Trasimeno, come se stesse utilizzando una guida regionale, che gli fa riscoprire, anche con gli occhi del passato, luoghi e monumenti ai quali spesso non fa più caso o che addirittura non conosce. Un occasione per offrire agli umbri e a quanti vengono in Umbria, come turisti che rifiutano il mordi e fuggi, l idea di trovarsi in una città-regione, i cui spazi urbanistici di borghi e cittadine ricompongono un insieme storico e culturale, ricco e variegato e per ciò stesso unico ed unitario. L opera verrà presentata in occasione della manifestazione Umbria Libri il 13 novembre 2011, presso la prestigiosa Sala dei Legisti di palazzo Baldeschi, al numero 2 dell omonima via, a Perugia. PREMI LAUREA e DIPLOMA 2011 Cognome Nome Comune di residenza Votazione Tipo Laurea/Diploma CIANFRINI Elisa Castiglione del Lago PG 110 e lode Psicologia MARCHESINI Samuele Piegaro PG 105/110 Giurisprudenza SACCO Luana Castiglione del Lago PG 110 e lode Scienze Politiche URBANI Francesca Allerona TR 110 e lode Scienze dell educazione 18

22 ottobre, assemblea dei soci di Anuska Angeli Il 22 ottobre scorso si è svolta l Assemblea Ordinaria e Straordinaria di CrediUmbria presso la Sede Sociale di Moiano, nella Sala Convegno (inaugurata lo scorso dicembre) che è stata realizzata non soltanto come punto d incontro con i propri Soci, ma anche per l organizzazione di eventi di rilievo per il nostro territorio. Quest anno tutte le Banche di Credito Cooperativo hanno dovuto sottoporre all approvazione dei propri soci alcune modifiche allo statuto sociale. Federcasse, la federazione nazionale delle BCC, ha predisposto a tale scopo uno statuto-tipo, la cui stesura è stata oggetto di confronti tra la medesima e l Organo di Vigilanza. Le modifiche proposte allo statuto, si collocano nel più ampio contesto di iniziative che vanno a completare il quadro di interventi diretti a innalzare la qualità complessiva del governo delle BCC. La necessità, appunto, di una governance unitaria nelle scelte e nell immagine mira al raggiungimento di una maggiore stabilità e capacità di prevenzione nonché gestione di eventuali momenti di congiuntura. A tale proposito all interno del Movimento del Credito Cooperativo si è fattivamente parlato della costituzione di un Fondo di Garanzia Istituzionale, con il coinvolgimento nel dibattito della Banca d Italia. Il Presidente ha innanzitutto salutato e ringraziato i soci in sala per la partecipazione ad un evento così importante per la nostra Banca, constatandone la significativa adesione. Svolti gli adempimenti previsti prima dell apertura dei lavori assembleari, ha poi ringraziato per la sua presenza l avv. Niccolò Nociforo, responsabile dell Ufficio legale della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo, intervenuto per portare ai Soci di CrediUmbria il caloroso saluto del Presidente della FTBCC dott. Florio Faccendi. Il Presidente ha poi dichiarato aperti i lavori per la parte straordinaria il cui ordine del giorno riguardava le modifiche agli articoli n 2, 8, 9, 12, 13, 14, 15, 20, 21, 25, 27, 28, 30, 32, 33, 34, 35, 37, 40, 41, 42, 43, 44, 46, 49, 50, 52 dello statuto sociale con conseguente rinumerazione. Ha innanzitutto precisato che CrediUmbria ha adottato il testo dello statuto tipo predisposto da Federcasse, apportando alcune modifiche specifiche, le quali state sottoposte all esame dell Organo di Vigilanza, che ha dato il suo assenso. Il Presidente ha quindi proseguito soffermandosi in alcuni approfondimenti in merito alle modifiche di maggior rilievo. In particolare ha illustrato la nuova versione dell art. 28 che prevede una diminuzione numerica dei componenti del Consiglio di Amministrazione con una ripartizione basata sulla rappresentanza territoriale, che consentirà a CrediUmbria di preservare la propria peculiarità di Banca del territorio, avendo appunto all interno del proprio Consiglio esponenti di ogni zona di competenza. Continuando, è stato poi argomentato il contenuto del nuovo testo dell art. 53, concernente una disposizione transitoria che prevede la deroga per un altro mandato del numero complessivo degli amministratori previsto dallo statuto da approvare: infatti il numero dei membri del Consiglio si era incrementato, negli anni, in seguito ai nuovi assetti di governo causati dalle fusioni. A completamento, il Presidente ha dato la parola ai Soci che sono intervenuti per avere ulteriori chiarimenti e dare specificazioni in materia. Al termine del dibattito che si è aperto, il Presidente ha messo a votazione la bozza di modifica statutaria, che è risultata essere approvata a maggioranza. Le modifiche allo statuto sociale hanno avuto impatto anche sul Regolamento Elettorale e Assembleare, infatti sono state sottoposte all approvazione dell Assemblea dei soci in seduta ordinaria alcune modifiche da apportare al predetto Regolamento in conseguenza appunto di quelle allo statuto. Infatti il Presidente ha poi proseguito con l apertura dei lavori della parte ordinaria dell Assemblea. All ordine del giorno le variazioni a 5 articoli del Regolamento Elettorale e Assembleare proposte dal Consiglio di Amministrazione, nello specifico la modifica degli articoli 16, 17, 19, 20, 21. Il Presidente ha illustrato ai soci i cambiamenti di rilievo, soffermandosi sull articolo 16 disciplinante la composizione della Commissione Elettorale, e sull articolo 17 relativo alla presentazione delle candidature e delle liste. Sono seguiti altri di interventi dei soci, volti a sottolineare alcuni particolari aspetti. Al termine il Presidente ha messo in votazione la proposta che è stata approvata a maggioranza. Quindi, conclusi gli assolvimenti assembleari è stato dichiarato lo scioglimento dei lavori, con invito ai soci ad un momento di saluto informale. In questa sede si ringraziano ancora una volta i soci che hanno partecipato all Assemblea, sottolineando l importanza della vicinanza della compagine sociale alla nostra realtà bancaria. 19

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