Pubblica Amministrazione Turistica. Aspetti generali Compiti
|
|
- Ugo Domenico Bertoni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Pubblica Amministrazione Turistica Aspetti generali Compiti
2 Cenni storici Nel periodo tra le due guerre iniziò a maturare una maggiore consapevolezza del ruolo che il turismo poteva svolgere nell economia nazionale. Nonostante alcune parti del paese accogliessero un numero abbastanza elevato di presenze internazionali, vi erano luoghi assolutamente privi di alberghi in grado di soddisfare anche una clientela più esigente, soprattutto nel Sud e in Sicilia, e mancava una formazione per gli operatori del sistema. L industria turistica nel suo complesso sembrava ancora nella fase dell infanzia, il mondo stava cambiando, il turismo d élite era ormai superato e una nuova competizione si stava aprendo sul fronte del turismo internazionale. L Italia doveva prepararsi rendendo fruibili le numerose bellezze artistiche e promuovendo l immagine del paese all estero rendendo di moda una vacanza nelle sue località balneari o montane.
3 Cenni storici Per quanto riguarda il turismo nazionale, la situazione non era delle migliori: gran parte del ceto medio non era mai andato in vacanza e poco diffusi erano i viaggi alla scoperta delle regioni italiane, chi frequentava le stazioni balneari non si spostava molto dalla città di origine. Da questo punto di vista gli anni Venti e Trenta segnarono un punto di svolta poiché il ceto medio cominciò ad andare in ferie, rafforzando la domanda interna e permettendo all offerta di diversificarsi per adattarsi alla domanda. Quindi nonostante l arretratezza del paese s intravedevano possibilità di sviluppo e per questo, molti si convinsero che lo Stato dovesse intervenire direttamente in questo settore. L organizzazione turistica ha registrato negli anni un evoluzione legata ai cambiamenti della società e del fenomeno turistico.
4 Gli organi turistici pubblici 1. A livello internazionale L Organizzazione Mondiale del Turismo È stata fondata nel 1925 per il coordinamento delle politiche e la promozione del turismo, ha sede a Madrid. Vi partecipano oltre 150 stati membri e più di 300 membri associati in rappresentanza del settore privato, del turismo scolastico ed e educativo, delle istituzioni locali di promozione turistica. L Italia ha aderito all organizzazione nel 1978.
5 Gli organi turistici pubblici nazionali 2. A livello nazionale La Conferenza Stato- regioni La Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome è un organo collegiale dello Stato finalizzato alla collaborazione istituzionale tra lo Stato e le autonomie locali. Quest organo è stato riconosciuto per la prima volta il 12 ottobre 1983, da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. La Presidenza è affidata proprio al Presidente del Consiglio, mentre Vicepresidente è il Ministro degli Affari regionali. La Conferenza è composta dai Presidenti di Regioni e Province autonome, e possono partecipare alle sue riunioni i Ministri interessati ai temi trattati come anche i rappresentanti di amministrazioni dello Stato e di Enti pubblici. Non si tratta di un organo con competenze specifiche in campo turistico, in quanto essa ha lo scopo di raccordare la politica del governo e delle regioni, permettendo quindi una collaborazione tra l amministrazione centrale e le amministrazioni locali e la partecipazione delle regioni alle scelte del governo nelle materie di interesse comune.
6 Gli organi turistici pubblici nazionali La Direzione generale per il turismo La legge 135/2001 ha attribuito al Ministero delle attività produttive le funzioni e i compiti riservati allo Stato in materia di turismo, tra cui: il coordinamento degli interventi statali connessi al turismo; l indirizzo e il coordinamento delle attività promozionali svolte all estero; la rappresentanza in sede di Consiglio dell Unione europea in materia di turismo; vigilanza ed erogazione di incentivi alle imprese turistiche e di contributi agli Enti; sviluppo di progetti con enti pubblici e privati per promuovere la qualità del sistema turistico; diffusione della Carta dei diritti del turista, con le informazioni sui diritti del turista e sulle procedure in caso di inadempienza contrattuale dei fornitori dell offerta turistica; organizzazione, ogni due anni, della Conferenza nazionale del turismo che ha lo scopo di esprimere indicazioni relative alle politiche turistiche favorendo il confronto tra le istituzioni e i soggetti operanti nel settore; gestione del Fondo nazionale di garanzia per il consumatore di pacchetti turistici e del Fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico al fine di erogare prestiti turistici a tassi agevolati e favorire il risparmio turistico delle famiglie e dei singoli con un reddito al di sotto di un limite prefissato
7 Gli organi turistici pubblici nazionali Enit Nato nel 1919, l Ente Nazionale italiano per il Turismo è lo strumento primario per realizzare le politiche di promozione dell immagine turistica dell Italia e di supporto alla commercializzazione dei prodotti turistici italiani nel mondo. Le attività dell Enit sono le seguenti: orientare l offerta turistica nella scelta dei mercati attraverso l elaborazione del Piano nazionale promozionale triennale e dei relativi piani esecutivi annuali; coordinare e realizzare programmi comuni con le Regioni e partecipare ai progetti integrati di promozione dotando le Regioni stesse di una struttura e di una rete internazionale; assistere e sostenere le imprese turistiche nella commercializzazione dei prodotti da vendere all estero e che necessitano di spazi commerciali, sedi espositive, workshop d affari, opportunità di partecipazione a manifestazioni; attuare forme di collaborazione con gli Uffici della rete diplomatici- consolare e con le altre rappresentanze italiane all estero; partecipare con altri enti e società anche private alla promozione del turismo, a garanzia di una maggiore economicità e funzionalità della sua azione. L attività dell Enit è diretta fondamentalmente a due categorie di utenti: la domanda collettiva organizzata dagli operatori italiani e stranieri del settore: tour operators ed agenzie di viaggio; la domanda individuale composta da centinaia di milioni di cittadini esteri, utenti potenziali od attuali, dei servizi turistici italiani. L Enit opera con una sede centrale a Roma e una rete di 24 sedi estere di cui 14 in dodici paesi europei e 10 in otto paesi extraeuropei.
8 Gli organi turistici pubblici nazionali Aci L Automobile club italiano è un ente pubblico non economico senza scopo di lucro, che rappresenta e tutela gli interessi generali dell automobilismo italiano, del quale promuove e favorisce lo sviluppo. Benché le sue finalità non siano direttamente turistiche, la rilevanza dell uso dei mezzi di trasporto su strada a fini turistici ha fatto sì che la vigilanza su tale ente sia svolta direttamente dalla Direzione generale per il turismo presso il Ministero per le attività produttive. Cai Il Club alpino italiano è un ente pubblico a struttura associativa che ha lo scopo di promuovere l alpinismo e ogni sua manifestazione, compresi lo studio e la conoscenza della montagna e la difesa dell ambiente naturale montano.
9 Gli organi turistici pubblici regionali 3. A livello regionale La regione I compiti regionali in materia turistica sono: programmazione, promozione e incentivazione del turismo regionale; difesa del territorio e valorizzazione del patrimonio naturale, artistico e culturale; realizzazione di Piani regolatori urbanistici per la localizzazione equilibrata delle imprese turistiche e di opere e servizi funzionali allo sviluppo dell attività turistica; programmazione, coordinamento e realizzazione di manifestazioni culturali, artistiche e sportive; individuazione dei Sistemi Turistici locali introdotti dalla legge 135/2001, ossia «contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall offerta turistica integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell agricoltura e dell artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate».
10 Gli organi turistici pubblici regionali Le Aziende di promozione turistica Sono organismi dotati di autonomia operative e gestionale. Si occupano di: promozione delle risorse turistiche locali; attuazione di manifestazioni, spettacoli e iniziative di interesse turistico; informazione e accoglienza di turisti, con l istituzione di uffici di informazione e di accoglienza turistica denominati Iat; cura dei rapporti di collaborazione e di reciproca informazione con i Comuni e gli altri enti locali
11 Gli organi turistici pubblici locali 4. A livello comunale Associazioni Pro- Loco Sono libere associazioni di privati che cercano di promuovere, senza finalità di lucro, le risorse naturali, artistiche e culturali delle località ove sorgono. L iscrizione all albo comporta l ottenimento di contributi finanziari finalizzati all espletamento delle attività ritenute meritevoli.
12
L ORGANIZZAZIONE PUBBLICA DEL TURISMO
L ORGANIZZAZIONE PUBBLICA DEL TURISMO CENNI STORICI LE ISTITUZIONI Fino ai primi anni del 900 la promozione turistica era affidata: ad enti di diritto privato operanti su tutto il territorio e dotati di
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
Dettaglivisto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;
Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito
DettagliAziende di promozione turistica dovevano individuare gli ambiti territoriali turisticamente rilevanti.
Promozione, informazione e accoglienza turistica = compiti amministrativi in materie in cui per le Regioni speciali la competenza legislativa è primaria o esclusiva e per le Regioni ordinarie è ora di
DettagliBANDI E FINANZIAMENTI REGIONE LOMBARDIA
COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI NOTIZIARIO SPECIALE FINANZIAMENTI N.06/2008 AGLI ENTI ASSOCIATI DELLA LOMBARDIA - LORO SEDI BANDI E FINANZIAMENTI REGIONE LOMBARDIA Bando a sostegno
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE
MODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE Il nuovo assetto organizzativo di PUGLIAPROMOZIONE è impostato sul modello dell azienda a rete evoluta, fondato sulla ripartizione dei processi di supporto e primari
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliNORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI
NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,
Dettagli1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.
Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliPROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana
PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI. Disciplina degli itinerari turistici denominati «percorsi delle castagne»
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 4645 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Disciplina degli itinerari turistici denominati «percorsi delle castagne» Presentata
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA
STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.
DettagliAGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze
AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze Attività produttive Artigianato e Agricoltura Questo progetto si pone quattro diversi obiettivi: OBIETTIVO 1: Implementare un modello di economia
DettagliTURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"
TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliIl TCI ha il merito di aver inventato il turismo in Italia e di aver fatto dell Italia dei primi anni del 900 un Paese reale, vicino e accessibile.
Il Touring Club Italiano (T.C.I.), con sede in Milano, costituito l'8 novembre 1894 con la denominazione di Touring Club Ciclistico Italiano, ha come scopo lo sviluppo del turismo, inteso anche quale mezzo
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliRegolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale)
Città di Novi Ligure Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale) Approvato con deliberazione del Consiglio
DettagliACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO CNA ROMA
ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO e CNA ROMA L'Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale Lazio (di seguito denominato INAIL Lazio), nella persona
DettagliProposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale.
Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale. Art. 1 Oggetto e finalità 1. La Regione, in coerenza con i principi internazionali
DettagliAssistenza tecnica funzionale alla
definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore
DettagliACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO A FAVORE DI ENTI, ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI CHE ATTUANO INIZIATIVE DI INTERESSE LOCALE E PER L ADESIONE
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO A FAVORE DI ENTI, ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI CHE ATTUANO INIZIATIVE DI INTERESSE LOCALE E PER L ADESIONE DELLA PROVINCIA A COMITATI D ONORE Approvato con deliberazione
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare
Dettaglisolidarietà familiare
Le associazioni di solidarietà familiare ASSOCIAZIONI DI SOLIDARIETÀ FAMILIARE Requisiti per diventare associazione di solidarietà familiare...40 Benefici e obblighi derivanti dall iscrizione...42 A chi
Dettaglidi Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati
15 Febbraio 2013, ore 12:22 La circolare n. 5 di Assonime Consorzi per l internazionalizzazione: le regole per IVA e imposte dirette Il D.L. n. 83/2012 ha istituito la figura dei consorzi per l internazionalizzazione,
DettagliCOMPANY PROFILE AZIENDA CERTIFICAZIONI
COMPANY PROFILE AZIENDA Aristea presente sul mercato dal 1988 offre un ampia gamma di servizi nel settore dell organizzazione congressuale, della gestione di associazioni, dell editoria e della consulenza
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA. L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. Club Alpino Italiano Gruppo Regionale Lazio. in tema di Collaborazione formativa
PROTOCOLLO D INTESA TRA L Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e Club Alpino Italiano in tema di Collaborazione formativa L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO, di seguito denominato USR Lazio,
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI RICHIESTE DI SOSTEGNO DELL APT PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE NAZIONALI SUL TERRITORIO DELLA BASILICATA
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI RICHIESTE DI SOSTEGNO DELL APT PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE NAZIONALI SUL TERRITORIO DELLA Premessa Visto l art. 3, comma 2, della L.R. 7/2008, secondo il
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat
DettagliACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1
ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978 Newsletter nr.1 Indice: Formazione professionale forma di riduzione della disoccupazione Progetto Accedere alla formazione per lo sviluppo
DettagliLEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.
LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del
DettagliProtocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria Direzione Regionale Protocollo D Intesa Tra L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria E Il Conservatorio
DettagliRegolamento. Albo Comunale delle Associazioni. Indice
Regolamento Albo Comunale delle Associazioni Indice Art. 1 - Finalità pag. 2 Art. 2 - Istituzione dell'albo pag. 2 Art. 3 - Requisiti per l'iscrizione all'albo pag. 2 Art. 4 - Modalità di iscrizione pag.
DettagliREGOLAMENTO DEI CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI ART.12 LEGGE 241 DEL 7.8.
COMUNE DI BIBBONA Provincia di Livorno REGOLAMENTO DEI CRITERI E MODALITA PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI ART.12 LEGGE 241 DEL 7.8.1991 Approvato con atto consiliare
DettagliLaurea Triennale in Scienze Turistiche (L-15)DURATA DEL
Laurea Triennale in Scienze Turistiche (L-15)DURATA DEL CORSO DURATA DEL CORSO DURATA DEL CORSO La durata del Corso di Laurea è di tre anni per un totale di 180 crediti.obiettivi FORMATIVI Il Corso di
DettagliI S V A P. Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo. Roma 1 giugno 2001
I S V A P Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo Roma 1 giugno 2001 Prot. n. 131964 Allegati Alle Imprese di Assicurazione sulla vita con sede legale in Italia
DettagliL azienda e le funzioni aziendali
UDA 5 TEMA 3 L operatore impresa L azienda e le funzioni aziendali a cura di Lidia Sorrentino Il concetto di azienda. Per soddisfare i propri bisogni, fin dall antichità l uomo si è associato con altre
DettagliE nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001
E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all
DettagliCONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO ART. 1 ISTITUZIONE CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
DettagliCopyright Esselibri S.p.A.
CAPITOLO SECONDO L AMMINISTRAZIONE CENTRALE E PERIFERICA DEL TURISMO Sommario: 1. L amministrazione diretta centrale del turismo. - 2. L amministrazione indiretta centrale del turismo. - 3. L amministrazione
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
COMUNE DI FLUMINIMAGGIORE PROVINCIA DI Carbonia Iglesias REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2
DettagliComune di Missaglia Provincia di Lecco Settore affari generali e servizi al cittadino
Comune di Missaglia Provincia di Lecco Settore affari generali e servizi al cittadino Via Merlini, 2-23873 Missaglia Provincia di Lecco C.F. e P. IVA 00612960138 Tel.: 039 / 9241232 Fax n.: 039 / 9201494
Dettagliper la definizione delle caratteristiche e modalità di presentazione dei progetti
"- g~ ~~~~~~ CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME ACCORDO DI PROGRAMMA per la definizione delle caratteristiche e modalità di presentazione dei progetti per il caricamento dei contenuti digitali
DettagliFondi Pensione Integrativi Territoriali:
Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale
DettagliPROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale
PROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale Il consigliere regionale Sergio Blasi Proposta di legge Interventi regionali di
DettagliLa carta dei servizi al cliente
La carta dei servizi al cliente novembre 2013 COS E LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi dell ICE Agenzia si ispira alle direttive nazionali ed europee in tema di qualità dei servizi e rappresenta
DettagliPROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167
PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167 Tra LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO e LE ASSOCIAZIONI DEI
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliPROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA
Allegato A PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA AUSER Volontariato Parma, Associazione di volontariato per l autogestione dei servizi e la solidarietà, ha predisposto
DettagliLa costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliDeterminazione n. 27/2016 Reg. Determinazione n. 27/2016 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE
Determinazione n. 27/2016 Reg. Determinazione n. 27/2016 Strembo, 11 aprile 2016 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE Oggetto: Azienda per il Turismo Val di Non Società cooperativa: autorizzazione versamento contributo
DettagliPROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DEL MONTEPIANO REATINO INTESA di PROGRAMMA
PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DEL MONTEPIANO REATINO INTESA di PROGRAMMA Oggi 16 luglio 2007, presso l ex convento San Francesco di Labro si sono riuniti tutti i Soggetti partecipanti al Programma Integrato
DettagliCITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione
DettagliDIRETTORE AREA. Promocommercializzazione
ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative DIRETTORE Segreteria operativa del direttore AREA Contabile-amministrativa AREA Promocommercializzazione AREA Studi, Innovazione e Statistica ALLEGATO
DettagliDeliberazione legislativa n. 30/2016 2 I N D I C E
Deliberazione legislativa n. 30/2016 2 I N D I C E Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 Finalità Definizione ed ambito d'intervento Attività Iscrizione al Registro
DettagliLa Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014
Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace
DettagliCONOSCENZE DISCIPLINA (Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva) CONOSCENZE (V ANNO) ABILITA /CAPACITA (V ANNO) COMPETENZE
Articolazione: Accoglienza Turistica - V ANNO Discipline: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva, Storia Riferimenti:. LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO. 2. ATTI CONVEGNO
DettagliIl Servizio Civile nazionale
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE SOCIALI SERVIZIO CIVILE Il Servizio Civile nazionale : È una forma di difesa civile della Patria,
DettagliProfilo Descrizione Peso Criterio di valutazione Livello Punti Descrizione
Allegato 3.1 alla Deliberazione R.S. n. 106 del 16.10.201 R.G. n. 96 MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE MONUMENTO NATURALE GROTTA DI SAN GIOVANNI E DEL COMPLESSO NURAGICO SA DOM
DettagliGruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO
Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione
DettagliAllegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE
Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE In base all art. 19 del TUEL approvato con D. Lgs. 267 del 18 agosto 2000 spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale
DettagliLEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)
LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle
DettagliCascata delle Marmore, performance e prospettive Federico Nannurelli
CAPITOLO 3 - I LUOGHI SIMBOLO DEL TERRITORIO Cascata delle Marmore, performance e prospettive Federico Nannurelli Unità di Valorizzazione Cascata delle Marmore - Comune di Terni Cap. 3 Cascata delle Marmore,
DettagliSEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO
SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO Elaborata a cura del U.N.U.C.I. Gruppo Provinciale Protezione Civile Ten. F. MESSINA Non dobbiamo mai dare per scontato che a risolvere i nostri problemi siano sempre
DettagliACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola
ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SERVIZI TURISTICI Processo Servizi di ricettività Sequenza di processo Gestione e coordinamento dei
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
DettagliMinistero deii'istruzione, deii'universita e della Ricerca (di seguito denominate MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominate ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero deii'istruzione, deii'universita e della Ricerca (di seguito denominate MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominate ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DettagliROADSHOW PMI TURISMO E PMI
ROADSHOW PMI TURISMO E PMI Cagliari, 29 maggio 2009 Per il 67,2% delle Pmi del turismo la situazione economica del Paese è peggiorata nei primi cinque mesi del 2009 rispetto al secondo semestre del 2008.
Dettaglitra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliINDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A.
LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A. Al fine di facilitare la scelta dell indirizzo di studi e le eventuali opzioni, il nostro Istituto ha predisposto il seguente prospetto che,
DettagliProt. n. 56 /14 UL/RG/dlm Roma, 29 maggio 2014
Prot. n. 56 /14 UL/RG/dlm Roma, 29 maggio 2014 Alle Aziende ed Enti Associati Loro Sedi FEDERCULTURE SERVIZIO LEGISLATIVO CIRCOLARE 3/14 Oggetto: Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale,
DettagliDIRETTORE. ALLEGATO A Organigramma delle strutture organizzative. Segreteria operativa del Direttore
ALLEGATO A Organigramma delle strutture organizzative DIRETTORE Segreteria operativa del Direttore Uffici Territorali del Turismo: 1 - UTP di Roma 2 - UTP di Frosinone 3 - UTP di Latina 4 - UTP di Rieti
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare
DettagliPOLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA
COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179
DettagliSTATUTO ENTE FIERA "MADONNA DELLA MERCEDE" Modificato con deliberazione
CITTA DI CAMPI SALENTINA Provincia di Lecce STATUTO ENTE FIERA "MADONNA DELLA MERCEDE" Modificato con deliberazione C.C. N. 60 DEL 30/11/2006 e modificato con delib. C.C. n. 26 in data 19/06/2012 ART.
DettagliModelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010
Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Fonte: Decimo rapporto sullo stato del sistema universitario (dicembre 2009) Studenti immatricolati Maturi anno 2007 Immatricolati a.a.
DettagliIl valore generato dal teatro alla Scala
Il valore generato dal teatro alla Scala Paola Dubini Centro ASK Università Bocconi Sintesi dei risultati Nello scorso mese di gennaio, il teatro alla Scala ha affidato al centro ASK dell Università Bocconi
DettagliComune di LOMBRIASCO. Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI
Comune di LOMBRIASCO Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI Approvato con D.C.C. n. 5 del 28.02.2008 Art. 1 - oggetto del regolamento
DettagliPolitiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi
Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Intervento di: PALMA COSTI Assessore Interventi Economici, Innovazione e Pari opportunità della Provincia di Modena Mercoledì 1 aprile 2009 Camera
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI, IL MINISTERO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE E L ENTE NAZIONALE ITALIANO PER IL TURISMO
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI, IL MINISTERO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE E L ENTE NAZIONALE ITALIANO PER IL TURISMO Considerato che: - Il Ministero degli Affari Esteri ed il Ministero
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
Dettagli