I MARCHI SPECIALI I SEGNI DISTINTIVI MINORI

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I MARCHI SPECIALI I SEGNI DISTINTIVI MINORI

2570 cc, 11 cpi, 66 rmc MARCHIO COLLETTIVO - garantisce ORIGINE NATURA QUALITÀ - indica prov. da GRUPPO titolare - TITOLARITÀ COLLETTIVA, USO INDIVIDUALE; accesso a discrezione - DISCIPLINARE da allegare alla domanda di registrazione - deroga al divieto di registrazione di denom. geografica (11.4, 13.1.b cpi) - DECADENZA per omissione controlli (14.2.c cpi)

MARCHI DI GARANZIA - USO PLURIMO del segno da parte di più imprese in funzione di GARANZIA o CERTIFICAZIONE - Non costituiscono indicatore di provenienza ma solo di determinate QUALITÀ predefinite per legge o regolamento - Sovrapposizione con diritto dei marchi (es. novità) - Subfattispecie del marchio collettivo (Ricolfi): cfr. 11.1 cpi

ORIGINE GEOGRAFICA Denominazioni di Origine e Indicazioni Geografiche CARATTERI - Proprietà industriale NON TITOLATA (1-2 cpi) - Diritti senza titolare, in incertam personam, DIFFUSI - INDICATORE DI QUALITÀ - DIRITTO SOGGETTIVO PERFETTO per chi le possiede e/o si attiene al disciplinare - DIVIETO DI USO INGANNEVOLE - No volgarizzazione IL MARCHIO

ORIGINE GEOGRAFICA Disciplina internazionale FONTI: CUP; arr. Madrid; acc. Lisbona 31.10.1958 (27 aderenti, ultimo Macedonia, 6.10.2010); TRIPS 10 CUP: INDICAZIONE DI PROVENIENZA, concorrenza sleale se falsa, illecito in re ipsa, impostazione pubblicistica (sequestro all importazione, legittimazione PM); no rif. natura/qualità prodotto e provenienza Accordo Madrid: equiparazione a marchi e nomi commerciali quanto alle sanzioni; 3 bis: estensione ad indicazioni pubblicitarie

ORIGINE GEOGRAFICA Disciplina internazionale Accordo Lisbona 31.10.1958 (Unione particolare ex 19 CUP) DENOMINAZIONE DI ORIGINE: 2/1 MILIEU: qualità/caratteristiche legate a fattori naturali/umani - Riconoscimento e protezione nel PAESE D ORIGINE - REGISTRAZIONE presso OMPI - Tutela in re ipsa a prescindere da idoneità decettiva (anche con indicazione dell origine effettiva) - Reprime anche agganciamenti parassitari non confusori (es. tipo genere modo imitazione ecc.) - La presenza del milieu condiziona la tutela

TRIPS 22 ss. - INDICAZIONI GEOGRAFICHE (22/1) IL MARCHIO ORIGINE GEOGRAFICA Disciplina internazionale - MILIEU meno forte: qualità o notorietà o altri caratteri - Assenza di un sistema di registrazione - Tutela contro PRESENTAZIONE INGANNEVOLE (cfr. Madrid); ma rinvio a 10 bis CUP (usi onesti), quindi vietato anche AGGANCIAMENTO PARASSITARIO non ingannevole - Vini e alcolici: tutela più intensa, anche senza inganno

ORIGINE GEOGRAFICA Disciplina comunitaria Reg. 2081/92/CE, poi 510/06/CE: prod. AGROALIMENTARI - INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA (IGP): qualità reputazione o altro; produzione trasformazione elaborazione in zona ALTERNATIVI; MILIEU di secondo livello (cfr. TRIPs) - DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA (DOP): qualità o caratteristiche; produzione trasformazione elaborazione nella zona CUMULATIVI; MILIEU di primo livello (cfr. Lisbona) - SPECIALITÀ TRADIZIONALE GARANTITA (STG): specificità legata al metodo di produzione o alla tradizione di una zona, non necessariamente fabbricata nel territorio (Reg. 509/06)

ORIGINE GEOGRAFICA Disciplina comunitaria Si intende per «denominazione d'origine» il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani, e la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata (2.1.a Reg. 510/2006)

ORIGINE GEOGRAFICA Disciplina comunitaria Si intende per «indicazione geografica», il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare come originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese e del quale una determinata qualità, la reputazione o altre caratteristiche possono essere attribuite a tale origine geografica e la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata (2.1.b Reg. 510/2006)

ORIGINE GEOGRAFICA Disciplina comunitaria Possono essere registrati come «specialità tradizionale garantita» i prodotti agricoli e alimentari che abbiano una "specificità" legata al metodo di produzione o alla composizione legata alla tradizione di una zona, ma che non vengano prodotti necessariamente solo in tale zona (Reg. 509/2006)

ORIGINE GEOGRAFICA Disciplina comunitaria TUTELA più ampia: represso qualsiasi impiego diretto o indiretto della denominazione (13.1 Reg. 510/06) DISCIPLINARE; verifica sul rispetto della zona d origine e del metodo di produzione; altrimenti CANCELLAZIONE ESAME PREVENTIVO (paese d origine e CE) per accertare il MILIEU. Opposizione REGISTRAZIONE (cfr. marchio CE): nullità preclusa al g. nazionale. Enforcement al dir. nazionale: 2599-2600 cc, cpi Disciplina speciale per VINI (Reg. 479/08) e BEVANDE ALCOLICHE (Reg. 110/08): VPQRD, IGT, DOC, DOCG

ORIGINE GEOGRAFICA Disciplina nazionale 264 prodotti DOP-IGP al 9.6.2014 (fonte: www.mipaf.it) LEGGI SPECIALI (es. prosciutto Parma o San Daniele, Parmigiano Reggiano, Grana Padano): sanzioni ad hoc, poi 2599-2600 cc e cpi (appropr. ingannevole, uso parassitario) 29-30 cpi: recepisce definizioni TRIPS; tutela elevata, SISTEMA SANZIONATORIO UNICO per Lisbona, TRIPs e Reg. CE (ma CE fa stato per il giudice nazionale). Occorre INGANNO del pubblico o SFRUTTAMENTO INDEBITO della reputazione (d.lgs. 131/10): equiparazione a disciplina di maggior rigore (CE; TRIPs per vini/alcolici)

Marchi collettivi, marchi di garanzia, indicazioni geografiche, denominazioni d origine ELEMENTI COMUNI CONVERGENZA: avvicinamento m. individuali a m. collettivi per la funzione di GARANZIA QUALITATIVA; avvicinamento disciplina m. di garanzia al diritto dei marchi DIFFERENZE Fonte: volontà del titolare vs. normativa Natura: titolarità individuata vs. titolarità diffusa

SEGNI DISTINTIVI MINORI DITTA 2563-2568 cc: tra teoria soggettiva e oggettiva Applicazione al nome della società (2567 cc); 1 soc, più ditte DESTINATARIO: no consumatore ma PROFESSIONISTA, quindi confondibilità da valutare con minor rigore REFERENTE DETERMINATO (impresa-azienda), non indefinito (marchio); qualità e potenzialità circolatoria (Spada) Acquisto e cessazione: adozione, uso, notorietà qualificata CIRCOLAZIONE CON L AZIENDA (2565), sia IV che MC (trasferimento presunto e consenso esplicito)

REQUISITI IL MARCHIO SEGNI DISTINTIVI MINORI DITTA CAPACITÀ DISTINTIVA: svalutato, ma deve sussistere VERITÀ (2563, 2565): parte necessaria nome cognome o sigla (altrimenti D. IRREGOLARE) e parte non necessaria. DITTA ORIGINARIA e DERIVATA (verità storica): conservazione avviamento anche per cessione (oggettivazione) NOVITÀ (2564, 2567), priorità iscrizione (2566); efficacia non costitutiva (2193 cc; 8 cup); rapp. con altri segni (12.c, 22 cpi)

INSEGNA SEGNI DISTINTIVI MINORI INSEGNA; DOMAIN NAMES Identifica i LOCALI dell impresa (referente determinato) Liceità, novità, originalità; differenziazione Circolazione più libera, couso DOMAIN NAME P.i. non titolata Si acquista con registrazione presso naming authority internazionali (www.icann.org) Interferenze con altri segni distintivi (12.c, 22, 133 cpi)

SITI CONSIGLIATI www.mipaf.it www.icann.org www.oami.europa.eu www.wto.org