RISK ACADEMY. I trend dei RO - numero di eventi e ammontare delle perdite - sono, complessivamente, in crescita costante;

Documenti analoghi
RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

I rischi operativi. Dott. Michele Lanotte

Le regole di Basilea II per il credito immobiliare

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

CEDOLARMENTE UNA SELEZIONE DI PRODOTTI CHE PREVEDE LA DISTRIBUZIONE DI UNA CEDOLA OGNI 3 MESI. REGOLARMENTE.

Il Management Consulting in Italia Primo Rapporto Prof. Corrado Cerruti Università di Roma Tor Vergata

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA

I processi decisionali all interno delle coppie

«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

Trasparenza e Tracciabilità

Dal dato alla Business Information!

Processi e Risk Assessment nel Gruppo Reale Mutua 23/05/2013

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI

Aiuto alla crescita economica (ACE) e suo utilizzo

SOLUZIONI INFORMATICHE PER LO STUDIO LEGALE

Il Gruppo: valore per il territorio

Il Management Consulting in Italia

«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO

MAPPA DELLA DISTRIBUZIONE DI FONDI E GESTIONI RETAIL

Supply Intelligence. Informazioni rapide e approfondite sui fornitori potenziali

La consulenza finanziaria nel private banking

Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING

PRESENTAZIONE OPZIONI DI PARTECIPAZIONE

Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

La riforma del servizio di distribuzione del

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come si seleziona un fondo di investimento

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

Pro e contro delle RNA

Cedolarmente. Una selezione di prodotti che prevede la distribuzione di una cedola ogni 3 mesi. Regolarmente.

SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI

Il settore moto e il credito al consumo

Introduzione al Risk Management L approccio Kirey. FondiWeb. per la gestione amministrativa dei Fondi Pensione

HEALTH SEARCH: INTERVENTI

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

INDICI DI TENDENZA CENTRALE

La Salute e Sicurezza dello Studio Notarile

ANALISI RICAMBI AUTO E MOTO

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati

Configuration Management

Sintesi dei risultati

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS.

ALLEGATO 1. ALL. 1 NEWSLETTER N aicq sicev

RIORGANIZZAZIONE SOCIETARIA DI UNICREDIT BANCA MEDIOCREDITO S.P.A. E DELLE ATTIVITÀ DI SECURITIES SERVICES DEL GRUPPO UNICREDIT

[VENETO: LA CIG DI GIUGNO 2012 E NEL

STUDIO DI SETTORE TK23U ATTIVITÀ SERVIZI DI INGEGNERIA INTEGRATA

AZIONISTI. L importanza di un informazione corretta verso tutti

BANCA CARIGE PER LE RETI DI IMPRESA. Offerta commerciale riservata Retimpresa

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 20 febbraio 2004

La Mission di UBI Pramerica

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO COMMERCIO E SERVIZI

Finanza on line in Italia: il rapporto KPMG. L e-banking PIACE SEMPRE DI PIU AGLI ITALIANI. 7,8 milioni di conti on line di cui 2,5 attivi;

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

Il Gruppo Bancario CAPITALIA deriva dalla sintesi di due realtà pre-esistenti, il Gruppo Bancaroma ed il Gruppo Bipop-Carire.

È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

Reddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del

Collective2: un confronto sorprendente su scala mondiale

Economie regionali. L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del Cagliari

GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama

Approvazione CDA del 25 giugno Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

Gli strumenti di base della Finanza

INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011

CBILL: l offerta di e-billing del Gruppo. Intesa Sanpaolo. Convegno CBI 2014 CBILL: pagamenti in multicanalità. Roma, 1 Dicembre 2014

PRIMI RISULTATI DELL INDAGINE SULLE TENDENZE PHOTO-IMAGING 2013 IN ITALIA REALIZZATA DA IPSOS PER AIF

Modelli finanziari quantitativi

Il valore delle p. Piacere e lavoro, all apparenza tanto. diversi, sono uniti tra loro da un legame naturale. (Livio)

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

Ubiquity Mobile Finance Report 2Q settembre 2013

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio. consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011.

Rapporto annuale 2014

CRIMINALITA, ABUSIVISMO, ILLEGALITA : PERCEZIONE E COSTI

IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011

Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007

Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali

Imprese individuali ed autonomi con esercizio inferiore ad un anno: impatto sulle statistiche fiscali

La teoria dell offerta

Indice Costo Elettricità Terziario

SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT. Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011

Versioni x.7.9 Note Operative

LA MISURAZIONE DEI COSTI l utilizzo delle informazioni per analisi di redditività ed efficienza

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Analisi della performance temporale della rete

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Transcript:

RISK ACADEMY BANCHE E RISCHI OPERATIVI. Un problema difficile? Laura Palombi Dalla ricerca di Mediobanca 1, risulta che i rischi operativi delle principali banche italiane rappresentano circa l 11% del totale delle attività ponderate per il rischio, in linea, grosso modo, con il dato delle prime venti banche europee. I dati pubblici forniti dal DIPO 2, su un ampio campione nazionale, e da ORX 3 su una dimensione più internazionale, mostrano, in estrema sintesi, le seguenti evidenze: Ø Ø Ø I trend dei RO - numero di eventi e ammontare delle perdite - sono, complessivamente, in crescita costante; il retail banking è la business line maggiormente critica, soprattutto per l ammontare delle perdite; le tipologie di eventi che produco le maggiori perdite sono in larghissima misura quelle legate a clients, products e business practice e a execution, delivery e process management. Di fronte a queste evidenze, verrebbe da chiedersi come mai risulta così difficile invertire queste tendenze. Vedremo, con l aiuto di alcuni dati allegati, queste evidenze e avanzeremo alcune considerazioni. Rimandiamo invece ad un prossimo lavoro più analitico un esame approfondito degli andamenti. 1 R&S Mediobanca, Le maggiori banche europee nel 1 semestre 2013. 2 Il DIPO, Database Italiano Perdite Operative 2 gestito da ABIServizi, associa 33 Banche italiane per un totale di 235 entità legali. fornisce una panoramica aggregata dei rischi operativi dall inizio del 2003, e gli ultimi dati pubblici arrivano al 2013. Il modello prevede la rilevazione di eventi che producono perdite da 5.000,00 in su. La metodologia e i dati pubblici sono disponibili sul sito www.dipo- operationalrisk.it 3 ORX, organismo indipendente senza fini di lucro, associa 68 tra banche, assicurazioni e gestori patrimoniali che operano in 20 Paesi. Il suo modello prevede la rilevazione di eventi che producono perdite per un ammontare pari o superiore a 20.000. La metodologia completa e i dati pubblici sono disponibili sul sito www.orx.org

UNO SGUARDO ALL ANDAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE DEI RO NELLE BANCHE ITALIANE LE TIPOLOGIE DI RISCHIO PIÙ PESANTI Pesano sempre di più sul totale dei rischi operativi: LE PRATICHE DI BUSINESS, in altri termini, inadempienze e/o le negligenze relative a obblighi professionali verso i client (legate a prodotti/servizi); al perfezionamento delle operazioni, etc. LA GESTIONE DEI PROCESSI Dai dati del DIPO è anche evidente un trend di costante innalzamento del peso percentuale di queste tipologie di rischio. LE BUSINESS LINE PIÙ CRITICHE 4 IL RETAIL BANKING è la business line maggiormente critica sia per la produzione di eventi avversi sia per l incidenza delle perdite sul totale e (Tab.1 e Tab. 2). IL COMMERCIAL BANKING, pur producendo una modesta percentuale degli eventi avversi complessivi, è la business line al secondo posto per ammontare delle perdite (Tab. 2) IL TRADE AND SALES, pur producendo una percentuale ancora più modesta di eventi avversi sul totale, il valore unitario delle perdite che produce è elevato e lo pone al 3 posto nella classifica delle business line maggiormente critiche (Tab. 2). Diamo ora uno sguardo ai dati, di fonte ORX, che riguardano un ampio campione internazionale di intermediari. Occorre fare però alcune avvertenze. Innzitutto i dati ORX e DIPO non sono statisticamente confrontabili in quanto i primi rilevano eventi che producono perdite lorde a partire da 20.000,00 mentre i secondi perdite lorde a partire da 5.000,00. Inoltre per le due fonti sono disponibili periodi di riferimento differenti. 4 I dati a cui si fa riferimento, e riportati in allegato, sono gli ultimi disponibili per i non- aderenti al DIPO e si riferiscono al 2012 (quindi a 108 mesi dal 2003, data di avvio delle rilevazioni del DIPO).

UNO SGUARDO ALL ANDAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE DEI RO A LIVELLO INTERNAZIONALE 5 Gli eventi registrati nel campione internazionale delle banche aderenti a ORX, nel 2013 sono poco più di 45.000 e rappresentano circa il 19% del totale del periodo 2008-2013, mentre le perdite lorde assommano a circa 13 Mld di e rappresentano circa il 9% delle perdite dell intero periodo 2008-2013. Gli andamenti 6 mostrano una tendenza costante di crescita de: il numero degli eventi, la dimensione media delle perdite lorde, l incidenza delle perdite lorde sul reddito lordo. LE BUSINESS LINE PIÙ CRITICHE A LIVELLO INTERNAZIONALE IL RETAIL BANKING è la business line maggiormente critica sia per frequenza di eventi sul totale (Tab. 3) sia per volumi delle perdite (Tab. 4). Produce circa il 47% delle perdite totali del 2013 soprattutto con eventi connessi alla gestione della clientela (26%), e alla gestione dei processi (ca 9%). TRADING & SALES produce circa il 24% delle perdite lorde totali del 2013 soprattutto con eventi legati alla gestione dei processi. Pertanto circa il 71% delle perdite lorde totali sono prodotte da queste due business line. 5 GLi ultimi dati forniti da ORX sono stati pubblicati a metà 2014 e sono relativi al 2013. 6 I dati di ogni ultimo anno della rilevazione sono soggetti a rettifiche che possono comportare aggiornamenti sia in incremento sia in decremento. L andamento storico delle rettifiche ha quasi sempre incrementato i valori sia del numero degli eventi sia dell ammontare delle perdite lorde.

ALCUNE CONSIDERAZIONI PROVVISORIE Ciò che colpisce in queste sintetiche informazioni, è che i trend non mostrano significative riduzioni, anzi, al contrario, mostrano tendenze di incremento sia del numero degli eventi sia dei volumi delle perdite. Allora c è da chiedersi: perché risulta così difficile ridurre i rischi operativi? La domanda, che potrebbe sembrare retorica, in realtà intende portare l attenzione sulle modalità con cui si opera per la mitigazione dei rischi operativi (e non solo operativi). Infatti, anche seguendo diligentemente le indicazioni/prescrizioni contenute nei documenti della Vigilanza della Banca d Italia (pensiamo soprattutto al 15 Aggiornamento della 263/06 del luglio 2013) la mitigazione dei rischi rappresenta un complesso apparato di controllo da realizzare a più livelli. In questa sede vogliamo focalizzarci su due aspetti: a) le logiche dei controlli di primo livello; b) le azioni di mitigazione. A. Le logiche dei controlli di primo livello. Come sappiamo, questi vanno realizzati direttamente nelle strutture operative, (anche se possono essere affidati a strutture dedicate, ma comunque sempre a diretto riporto dei responsabili delle strutture operative) e dovrebbero servire ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. Ebbene, è proprio l idea del controllo del corretto svolgimento delle operazioni che entra in crisi! Infatti, in ogni tipo di processo si possono generare rischi anche se l operatore rispetta la corretta esecuzione prevista dalle norme. Le ragioni sono connesse ad un complesso di fattori che possiamo raccogliere sotto la definizione manifestazione idiosincratica del rischio. Per esemplificare, in un processo, anche una semplice attività correttamente eseguita può essere interessata da eventi esogeni che ne possono distorcere gli esiti (l effetto farfalla della teoria dell instabilità). È come se un evento non direttamente connesso alla nostra attività vi interferisse cambiandone il corso (fenomeni di retroazione e amplificazione). B. Le azioni di mitigazione. Molto spesso, le azioni tese a ridurre l eventualità che si ripeta un determinato evento avverso, sono rappresentate dall introduzione di ulteriori procedure di garanzia, da ulteriori livelli di controllo, e così via, quindi, in buona sostanza, da ulteriori attività. Ebbene, questo tipo di soluzioni, oltre ad essere potenzialmente interessate dal cosidetto rischio residuo, rischiano a loro volta di complessificare il processo e di introdurre ulteriori e nuove occasioni di errore che possono produrre ulteriori e nuovi eventi avversi!

Cosa fare (di nuovo)? Di fronte a queste empasse, avvalorate dai dati che ci mostrano come i RO non si riducono, occorrerebbe mettere l organizzazione nella condizione di intercettare tempestivamente il sorgere di situazioni che possono produrre eventi avversi. Ma questo richiede una diffusa cultura della prevenzione che vada a completare la già diffusa cultura del controllo. Il che significa fare in modo che: Ø tutti i livelli organizzativi abbiano visibilità degli impatti dei rischi operativi sulla catena del valore. A questo proposito, prendendo ad esempio il retail banking, che abbiamo visto essere la business line statisticamente più critica, è raro incontrare operatori commerciali di questa filiera del valore consapevolizzati e responsabilizzati su questi aspetti. Ø gli interventi per mitigare le possibili cause di errori e/o di mancata compliance coniughino le esigenze di mitigazione con la quelle di non- complessificazione dei processi, che sono, sempre, potenzialmente causa di ulteriori possibili errori.

DATI DIPO Tab.1 Distribuzione per celle ET/BL del numero degli eventi censiti in 108 mesi Internal fraud External fraud Employm. Practices and Workplace Safety Clients, Products and Business Practices Damage to Physical Assets Business disruption and system failures Execution, Delivery and Process Manag. Corporate Finance Trading and Sales Retail Banking Commercial Banking Payment and Set. Agency Services Asset Management Retail Brokerage Classi numero eventi 0 1--10 11--50 51--100 101--500 501--1000 1001--5000 >5000 4 Fonte: DIPO http://www.dipo operationalrisk.it Tab.2 Distribuzione per celle ET/BL dell ammontare delle perdite ( 5.000 euro) degli eventi censiti in 108 mesi Internal fraud External fraud Employm. Practices and Workplace Safety Clients, Products and Business Practices Damage to Physical Assets Business disruption and system failures Execution, Delivery and Process Manag. Corporate Finance Trading and Sales Retail Banking Commercial Banking Payment and Set. Agency Services Asset Management Retail Brokerage Classi ammontare perdite 0 1-60.000 60.000-350.000 350.000-2,5mln 2,5mln-12,5 mln >12,5 mln Fonte: DIPO http://www.dipo operationalrisk.it 5 5 Questa rappresentazione è la più recente tra quelle disponibili per i non- aderenti al DIPO e si riferisce a dati relativi al 2012, quindi a 108 mesi dal 2003, data di avvio delle rilevazioni.

DATI ORX Tab. 3 Tab. 4