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AEROPORTO LEONARDO DA VINCI DI FIUMICINO - ROMA Progetto di completamento Fiumicino Sud Procedura di Verifica di ottemperanza al Decreto n 236/13 Fase Stralcio Secondo Aeroporti di Roma S.p.A.

INDICE 1 PREMESSA E STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 SEZIONE I METODOLOGIA UNITARIA PER L ANALISI DELLA CANTIERIZZAZIONE 4 2 INTRODUZIONE... 5 3 L OPPORTUNITÀ DI UNA METODOLOGIA UNITARIA... 5 4 GLI OBIETTIVI E LA METODOLOGIA DI LAVORO... 5 4.1 GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE... 5 4.2 METODOLOGIA DI LAVORO... 6 4.3 LA STRUTTURA... 7 4.3.1 Aspetti generali... 7 4.3.2 Le schede progettuali... 9 4.3.3 Lo screening ambientale generale... 11 4.3.4 Le schede ambientali... 12 SEZIONE II METODOLOGIA SPECIFICA ED ANALISI DEGLI IMPATTI DELLA CANTIERIZZAZIONE DEL SISTEMA AEROSTAZIONI HUB-EST - OPERE DI COMPLETAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE LAND SIDE ED AIR SIDE DEL SOTTOSISTEMA AEROSTAZIONI LATO EST... 14 5 INTRODUZIONE... 15 6 LA FASE DI DEFINIZIONE... 15 6.1 ASPETTI PROGETTUALI... 15 6.1.1 Individuazione delle lavorazioni... 15 6.1.2 Le schede progettuali... 17 6.2 SCREENING AMBIENTALE... 29 6.2.1 Lo screening ambientale specifico... 29 6.2.2 Le schede ambientali... 30 6.2.3 Sintesi dello screening ambientale specifico... 59 7 L ANALISI DEGLI EFFETTI... 60 7.1 ATMOSFERA... 60 7.1.1 Introduzione e metodologia... 60 7.1.2 Il software utilizzato: Aermod View... 61 7.1.3 Gli input territoriali... 64 7.1.4 Gli input progettuali... 68 7.1.5 Risultati delle simulazioni... 78 7.1.6 Conclusioni... 80 7.2 RUMORE... 81 7.2.1 Introduzione e metodologia... 81 7.2.2 Il software di simulazione soundplan... 82 7.2.3 I limiti normativi... 84 7.2.4 I parametri territoriali... 85 7.2.5 I parametri progettuali... 85 7.2.6 Definizione degli scenari più significativi... 87 7.2.7 Risultati delle simulazioni... 88 7.2.8 Conclusioni... 90 7.3 VIBRAZIONI... 91 7.4 AMBIENTE IDRICO... 91 7.5 SUOLO... 91 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 2 / 92

1 PREMESSA E STRUTTURA DEL DOCUMENTO La presente relazione è finalizzata all analisi degli impatti sull ambiente indotti dalla realizzazione dell intervento Sistema aerostazioni Hub-Est - opere di completamento delle infrastrutture land side ed air side del sottosistema aerostazioni lato est previsto nell ambito del progetto di completamento di Fiumicino Sud. Da tale analisi discende la valutazione circa l eventuale necessità di prevedere opere di mitigazione. Il metodo di lavoro utilizzato è suddiviso in due diversi livelli di approfondimento a cui corrispondono le due sezioni di analisi, rispettivamente Sezione I Metodologia unitaria per l analisi della cantierizzazione e Sezione II Metodologia specifica ed analisi degli impatti della cantierizzazione nell estensione dei piazzali. Nello specifico pertanto la Sezione I definisce un riferimento unitario sulle attività di cantierizzazione al fine di poter avere una linea guida metodologica applicabile nelle analisi degli stralci progettuali. La Sezione II è volta all analisi specifica degli effetti indotti dalla cantierizzazione, ovvero dal rifacimento dei piazzali aeromobili sopracitato. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 3 / 92

SEZIONE I METODOLOGIA UNITARIA PER L ANALISI DELLA CANTIERIZZAZIONE 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 4 / 92

2 INTRODUZIONE Obiettivo della presente sezione è quello di fornire un riferimento unitario metodologico sulle attività di cantierizzazione e sulle analisi ambientali ad essa relative. Verranno quindi forniti gli elementi generali di strutturazione delle analisi che saranno dettagliate, specificatamente per nell estensione dei piazzali destinati agli aeromobili nell ambito delle opere di completamento delle infrastrutture land side ed air side del sottosistema aerostazioni lato est, nella sezione successiva. 3 L OPPORTUNITÀ DI UNA METODOLOGIA UNITARIA Nel DM 236 dell 8 agosto 2013, con cui è stato espresso giudizio di compatibilità ambientale positivo con prescrizioni sul Progetto di completamento di Fiumicino sud, sono inserite alcune prescrizioni relative alla cantierizzazione e agli impatti ad essa connessi e specificatamente queste prescrizioni fanno riferimento al punto A3. All interno dell ampia tematica, che comprende molteplici aspetti che vanno dal bilancio dei materiali, alla gestione degli stessi, si vuole in questa sede fare specifico riferimento ai potenziali impatti ambientali che la realizzazione delle opere può indurre. In particolare nel citato decreto, alla prescrizione A3, è indicato che il proponente dovrà redigere prima dell inizio dei lavori di ciascun lotto una relazione di aggiornamento sui sistemi di cantierizzazione, riguardante tutte le fasi dei lavori e da porre in verifica di ottemperanza al MATTM che, oltre a confermare l adozione delle misure operative a minor impatto ambientale, definisca in modo particolare: a. Approfondimenti puntuali di tutte le misure di mitigazione ambientale previste nello SIA, ( ).. Sebbene si proceda come indicato, e cioè impostando la progettazione esecutiva per lotti funzionali e considerando quindi che anche la cantierizzazione sia affrontata allo stesso modo, appare utile inquadrare alcuni aspetti di carattere generale in via preliminare in quanto costituenti il riferimento generale al quale i singoli interventi si attengono. 4 GLI OBIETTIVI E LA METODOLOGIA DI LAVORO 4.1 GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE Il completamento di Fiumicino Sud è l insieme di una molteplicità di interventi la cui realizzazione avviene in più momenti differenti articolati nel tempo. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 5 / 92

A tale fasizzazione, si aggiunge il giudizio di compatibilità ambientale del Decreto VIA 236 del 2013, unitamente ad una serie di prescrizioni che inducono un processo di verifica di ottemperanza per i lotti funzionali tale da ripetersi n volte. Data la necessità quindi di procedere con la progettazione esecutiva delle opere in esame per lotti funzionali e che i singoli progetti sono predisposti nel tempo in momenti diversi, appare quanto mai opportuno definire un quadro di riferimento per guidare le successive attività in un ottica di generale coerenza. Il processo logico consta nello strutturare le analisi ambientali in maniera unitaria, partendo dai lotti funzionali al fine di poter individuare la metodologia per l analisi delle lavorazioni in essi previste. Sulla base di tali schemi logico/concettuali è possibile effettuare un primo screening ambientale delle lavorazioni, desunto da quanto effettuato per lo SIA, che è poi tarato, di volta in volta, per singolo lotto funzionale. In termini generali pertanto per ogni lotto funzionale si possono inquadrare i cantieri che sono dettagliati per singolo intervento ai fini della realizzazione delle opere. Ad ogni cantiere sono associate delle lavorazioni elementari, la cui somma definirà il totale delle lavorazioni presenti all interno del cantiere stesso. L esemplificazione di tale metodologia è riportata in Figura 4-1. Figura 4-1 Struttura della metodologia generale 4.2 METODOLOGIA DI LAVORO Entrando nello specifico del processo logico accennato nel paragrafo precedente si rappresenta di seguito la metodologia di lavoro generale che si è adottata. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 6 / 92

La metodologia che prevede lo smembramento delle attività di cantiere fino alla individuazione di lavorazioni che possono essere definite elementari e delle loro possibili interferenze sull ambiente, decontestualizzandole, in prima battuta, rispetto alla specifica area di lavorazione. Posto che ogni lavorazione elementare può generare sull ambiente specifici effetti è possibile individuare preliminarmente le possibili interferenze da essa indotti. Procedendo a ritroso nell analisi secondo quanto definito nel paragrafo precedente, è possibile definire, a livello metodologico, il processo che porta all analisi delle interferenze dei cantieri, e, pertanto, alla definizione degli impatti, generati nella realizzazione dei singoli lotti funzionali. 4-2. Quanto sin qui esposto può essere sintetizzato nel diagramma a blocchi di Figura Figura 4-2 Metodologia di lavoro 4.3 LA STRUTTURA 4.3.1 ASPETTI GENERALI Stanti gli obiettivi delineati, nonché la metodologia di lavoro definita, la struttura unitaria posta come linea guida delle analisi ambientali relative ai diversi lotti funzionali, 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 7 / 92

è costituita da una prima parte contenente gli aspetti progettuali di ciascuna lavorazione ed una seconda invece che tiene conto degli aspetti ambientali ad esse connesse. Lo schema della struttura è rappresentato nella Figura 4-3. Figura 4-3 Struttura della metodologia unitaria Con riferimento agli aspetti progettuali, per ogni attività di cantiere si procede, nel momento della definizione dell attività specifica, a determinarne gli aspetti tecnici al fine di individuare tutte le lavorazioni da porre in essere. Ogni lavorazione è qualificata attraverso l individuazione di una o più attività elementari che la compongono. Relativamente agli aspetti ambientali è effettuata una selezione delle componenti ambientali potenzialmente interessate dal progetto di completamento di Fiumicino sud (screening specifico), a valle di un primo screening ambientale di tipo generale, che prende in considerazione le risultanze delle analisi contenute nello SIA. Gli elementi così identificabili sono approfonditi e le caratteristiche di interesse per il raggiungimento degli obiettivi di cui al presente capitolo sono rappresentate attraverso schede di sintesi, definite rispettivamente schede progettuali e schede ambientali. Nella successiva sezione si forniscono maggiori indicazioni circa gli aspetti progettuali e ambientali indagati, per poi rimandare alle schede per l analisi di dettaglio di ciascun aspetto. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 8 / 92

4.3.2 LE SCHEDE PROGETTUALI Come esposto nel paragrafo precedente, attraverso la predisposizione di schede descrittive sono definite per ogni lavorazione le finalità, le singole attività costituenti la lavorazione stessa, i principali aspetti concernenti la tecnica esecutiva, la tipologia di macchinari impiegati con le relative percentuali di funzionamento, nonché i flussi attratti e generati in un periodo di riferimento temporale pari ad 1 ora. Figura 4-4 Aspetti progettuali contenuti nelle schede descrittive delle lavorazioni Di seguito si riporta a titolo esemplificativo una scheda tipo per gli aspetti progettuali che è dettagliata nello specifico in ogni stralcio funzionale per ogni lavorazione. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 9 / 92

LXX scheda tipo Informazioni progettuali DESCRIZIONE In questa sezione vengono descritte in maniera sintetica le attività eseguite nella realizzazione dell attività di progetto specifica. ATTREZZATURE E MACCHINARI In questa sezione vengono descritti i macchinari utilizzati al fine di eseguire le lavorazioni descritte nella sezione precedente. Vengono quindi descritti tutti i mezzi ad eccezione degli autocarri che vengono trattati specificatamente nella sezione successiva. Le informazioni relative ai macchinari fanno riferimento a: Tipologia di macchinario; Numero di macchinari utilizzati; Operatività del macchinario specifico; Contemporaneità di utilizzo del macchinario rispetto agli altri descritti in tabella; Per ciascun mezzo l operatività è riferita all intervallo orario. FLUSSI ORARI ATTRATTI E GENERATI In questa sezione vengono descritti il numero massimo di autocarri generati/attratti dall attività specifica, tenendo in considerazione dell operatività dei macchinari descritti nella task precedente. Tabella 4-1 Scheda Tipo degli aspetti progettuali 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 10 / 92

4.3.3 LO SCREENING AMBIENTALE GENERALE Nella fase che ha preceduto l individuazione delle interferenze ambientali indotte dalle lavorazioni elementari, si è provveduto ad effettuare uno screening volto all individuazione delle componenti che a priori possono essere ritenute non interferite data la tipologia di azione connessa alla realizzazione delle opere e il quadro conoscitivo ambientale dell area interessata dal progetto, così come definito nello SIA. Gli esiti di questa analisi preliminare, volta alla selezione delle componenti ambientali rispetto alle quali è approfondito l esame nelle schede, sono rappresentati in Figura 4-5. Figura 4-5 Componenti ambientali potenzialmente interessate dalla cantierizzazione L immagine individua 4 componenti ritenute non interferite dalle attività di cantiere, che sono: vegetazione, flora, fauna ed ecosistemi ( VEG ), salute pubblica ( SAL ), paesaggio ( PAE ), radiazioni ionizzanti e non ionizzanti ( RAD ), e 4 potenzialmente interferite: atmosfera ( ATM ), ambiente idrico ( IDR ), suolo e sottosuolo ( SUO ), rumore e vibrazioni ( RUM ). Di seguito si riportano le considerazioni che attengono alle componenti ritenute non interferite. In considerazione della forte antropizzazione dell area e della destinazione agricola dei suoli circostanti, si ritiene che non vi siano interferenze con l assetto vegetazionale e la distribuzione dei popolamenti faunistici. Le interferenze delle azioni di cantiere sulla salute pubblica sono trattate in termini di inquinamento acustico ed atmosferico e pertanto si fa riferimento a quanto individuato nelle componenti Rumore ed Atmosfera. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 11 / 92

Per quanto riguarda la percezione visiva si può affermare che le varie tipologie di interventi previste non creano interferenze sulla visuale. Per quanto concerne le radiazioni ionizzanti e non, si evidenzia che tale componente non è stata presa in considerazione in quanto durante la fase di cantierizzazione non sono presenti sorgenti di impatto. Inoltre, occorre specificare che per quanto riguarda la componente ambiente idrico, si evidenza che l aeroporto di Fiumicino non ricade in zone di pericolosità idraulica. Per quanto riguarda invece la componente atmosfera, le attività legate alla cantierizzazione interessano principalmente la produzione di polveri, generate a seguito della movimentazione di materiale polverulento derivante dall esecuzione delle attività stesse. A tale scopo pertanto si fa riferimento ai fattori di emissione di PM 10, così come definiti dal documento Emissions Factors & AP 42, Compilation of Air Pollutant Emission Factors sviluppato dall Environmental Protection Agency. Per quanto riguarda l attività correlata al trasporto di materiale, ovvero all incremento del traffico pesante ad essa correlata, oltre al PM 10, è necessario valutare anche gli ossidi di azoto e il monossido di carbonio, inquinanti principali correlabili al traffico veicolare su gomma. 4.3.4 LE SCHEDE AMBIENTALI Come detto, le informazioni rappresentate per descrivere le lavorazioni indicate al precedente paragrafo sono state scelte, oltre che per delineare la cantierizzazione del progetto in esame nel suo complesso, anche perché ritenute utili per indagare gli aspetti ambientali ad essa connessi. Tali aspetti ambientali sono anch essi forniti attraverso schede di sintesi, ciascuna relativa ad ogni singola lavorazione. Nello specifico, per ogni lavorazione, sono individuate tra le componenti precedentemente citate, attraverso lo screening specifico, quelle interferite, potenzialmente interferite o non interferite dalle azioni di cantiere. Successivamente si procede ad una analisi specifica per ciascuna componente volta alla caratterizzazione qualitativa dell interferenza indicando la sorgente dell effetto. Gli aspetti contenutistici delle schede ambientali che sono realizzate per ogni lotto funzionale sono indicati sinteticamente nella Figura 4-6. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 12 / 92

Figura 4-6 Aspetti ambientali contenuti nelle schede descrittive L analisi degli impatti delle attività di costruzione dell opera è effettuata per lotti funzionali, rendendo possibile: descrivere il singolo cantiere attraverso la combinazione delle lavorazioni, e quindi delle attività, precedentemente descritte, selezionare di conseguenza le interferenze ambientali connesse con le attività, calare tutto ciò nell ambito territoriale che lo ospita in modo da verifica il reale impatto indotto. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 13 / 92

SEZIONE II METODOLOGIA SPECIFICA ED ANALISI DEGLI IMPATTI DELLA CANTIERIZZAZIONE DEL SISTEMA AEROSTAZIONI HUB-EST - OPERE DI COMPLETAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE LAND SIDE ED AIR SIDE DEL SOTTOSISTEMA AEROSTAZIONI LATO EST 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 14 / 92

5 INTRODUZIONE La presente sezione è finalizzata all analisi degli impatti sull ambiente indotti dalla realizzazione delle opere di completamento per le infrastrutture land side ed air side del sottosistema aerostazioni lato est, con particolare riferimento alle attività per la riqualifica dei piazzali destinati agli aeromobili previsti nell ambito del progetto di completamento di Fiumicino Sud. Da tale analisi, come già anticipato precedentemente, discende la valutazione circa la necessità di prevedere eventuali opere di mitigazione. Il metodo di lavoro utilizzato è quello di specializzare ed approfondire per il singolo intervento in esame le considerazioni di carattere generale esposte nella sezione precedente. 6 LA FASE DI DEFINIZIONE 6.1 ASPETTI PROGETTUALI 6.1.1 INDIVIDUAZIONE DELLE LAVORAZIONI Posto che i progetti si inseriscono in un quadro di interventi organici descritto nella Relazione di ottemperanza (0A783T1PIVPGGEN101), a cui si rimanda per approfondimenti, il progetto prevede la demolizione di tutte le pavimentazioni ricadenti nell area fino allo strato di misto cementato compreso, la sistemazione idraulica dell area attraverso la realizzazione di una condotta interrata costituita da due collettori, a cui confluiranno le acque meteoriche raccolte dal sistema di drenaggio superficiale dei nuovi piazzali. Saranno ottenute quattordici piazzole di sosta per AA/MM di codice C di cui cinque ubicate sul lato ovest del futuro molo, cinque sul lato est e quattro sul lato nord. La zona destinata alle quattro piazzole di sosta AA/MM di codice C sarà ubicata sul lato nord è sarà predisposta ad ospitare, in sostituzione, due piazzole di sosta per AA/MM di codice E. Tutte le piazzole saranno servite da pontili d imbarco. lavorative. Complessivamente per la realizzazione dei piazzali sono state individuate sei fasi In questa sede si individuano le lavorazioni che vengono effettuate all interno del cantiere operativo al fine di poter dettagliare, in termini specifici, quanto definito nel Par.4.3 della Sezione I in termini generali. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 15 / 92

Figura 6-1 Schema logico delle attività lavorative declinato rispetto al caso specifico In considerazione della tipologia di manufatto ed in considerazione delle lavorazioni e dei progetti esecutivi definiti è possibile individuare le attività elementari che si implementeranno in fase di realizzazione (cfr. Tabella 6-1). Cod. L01 L02 L03 L04 L05 L06 L07 L08 L09 L10 Attività elementare Demolizione pavimentazioni in conglomerato bituminoso Demolizione pavimentazioni in conglomerato cementizio Scavo di sbancamento Rinterri Posa in opera di elementi prefabbricati Formazione delle sottofondazioni e fondazioni di pavimentazione Costruzioni di pavimentazioni in conglomerato cementizio Costruzioni di pavimentazioni in conglomerato bituminoso Trasporto materiali Stoccaggio materiali provenienti dalle demolizioni Tabella 6-1 Attività elementari svolte nella realizzazione dell intervento Per le successive analisi sono quindi prese in considerazione unicamente le lavorazioni individuate. Le attività descritte nelle schede fanno riferimento alle produttività teoriche massime applicabili per singola attività elementare. Con specifico riferimento ai flussi attratti e generati, tale caratteristica, si traduce nella definizione dei volumi massimi di autocarri, ovvero di movimentazioni massime teoriche che si possono verificare nell esecuzione dell attività elementare. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 16 / 92

6.1.2 LE SCHEDE PROGETTUALI L01 Demolizione pavimentazioni in conglomerato bituminoso Informazioni progettuali DESCRIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI La lavorazione consiste nella demolizione ed asportazione dello strato di usura e di quelli successivi in conglomerato bituminoso fino ad una profondità massima di 1 metro. La lavorazione è composta da tre attività elementari che si esplicano in due fasi temporali distinte: Fase 1: Demolizione dello strato di usura e binder, Asportazione del materiale e carico mezzi per allontanamento, Fase 2: Demolizione strati di base e di sottofondazione, Asportazione del materiale e carico mezzi per allontanamento. Per quanto riguarda la fase 2, questa è assimilabile per tipologia e metodo di lavorazione ad un azione di scavo, pertanto si rimanda alla scheda di dettaglio L03 Scavo di sbancamento. Tipologia e numero di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. I dati sono riferiti alla squadra elementare, intesa come il numero minimo di mezzi necessari. Per ciascun mezzo si indicano inoltre le percentuali di funzionamento nel periodo temporale di riferimento pari ad 1 ora. Fase 1 Tipo Numero Operatività% Contemp. Fresatrice 1 NO FLUSSI ORARI ATTRATTI E GENERATI Fase 2 La tipologia, il numero e l operatività dei mezzi impiegati per la demolizione e l asportazione degli strati di base e di sottofondazione è assimilabile ad un attività di scavo pertanto si rimanda alla relativa scheda di dettaglio L04 Scavo di sbancamento. In base all operatività delle macchine sopracitate, ed in considerazione di una produttività teorica massima oraria di circa 90 m 3, i flussi attratti e generati per l attività di demolizione della pavimentazione in clb sono: Attività Flussi Generati Flussi Attratti Demolizione lastre clb 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 17 / 92

L02 Demolizione pavimentazioni in conglomerato cementizio Informazioni progettuali DESCRIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI La lavorazione consiste nella demolizione ed asportazione dello strato di usura e di quelli successivi in conglomerato cementizio. La lavorazione è composta da tre attività elementari: Demolizione degli strati superficiali in cls, Demolizione degli strati di base e di fondazione in misto cementato e di sottofondazione, Asportazione materiale e carico mezzi per allontanamento, che si esplicano in due fasi temporali distinte: Fase 1 - Demolizione degli strati superficiali in cls, - Asportazione materiale e carico mezzi per allontanamento, Fase 2 - Demolizione strati di base e di fondazione in misto cementato e di sottofondazione, - Asportazione materiale e carico mezzi per allontanamento. Per quanto riguarda la fase 2, questa è assimilabile per tipologia e metodo di lavorazione ad un azione di scavo pertanto si rimanda alla scheda di dettaglio L05 Scavo di sbancamento. Tipologia e numero di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. I dati sono riferiti alla squadra elementare, intesa come il numero minimo di mezzi necessari. Per ciascun mezzo si indicano inoltre le percentuali di funzionamento nel periodo temporale di riferimento pari ad 1 ora. Fase 1 Tipo Numero Operatività% Contemp. Demolitore 1 NO Escavatore 1 NO Fase 2 La tipologia, il numero e l operatività dei mezzi impiegati per la demolizione e l asportazione degli strati di base e di sottofondazione è assimilabile ad 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 18 / 92

un attività di scavo pertanto si rimanda alla relativa scheda di dettaglio L03 Scavo di sbancamento. FLUSSI ORARI ATTRATTI E GENERATI In base all operatività delle macchine ed in considerazione di una produttività teorica massima oraria di circa 25 m 3, i flussi attratti e generati per l attività di demolizione della pavimentazione in clb risultano pari a: Attività Flussi Generati Flussi Attratti Demolizione lastre clb 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 19 / 92

L03 Scavo di sbancamento Informazioni progettuali DESCRIZIONE La lavorazione consiste nello scavo di terreno nel sottosuolo (scavi di fondazione, scavi in sezione, etc.) o nel soprasuolo (scavi di sbancamento, spianamento, etc.) e carico dei materiali su mezzi adibiti al trasporto terre. L attività si esplica su quote di lavoro al di sopra del livello di falda pertanto non sono necessarie operazioni di aggottamento di acque. La lavorazione è composta da due attività elementari non contemporanee: Scavo di terreno mediante escavatore, Carico dei materiali di risulta su mezzi. ATTREZZATURE E MACCHINARI Tipologia e numero di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. I dati sono riferiti alla squadra elementare, intesa come il numero minimo di mezzi necessari. Per ciascun mezzo si indicano inoltre le percentuali di funzionamento nel periodo temporale di riferimento pari ad 1 ora. Tipo Numer o Operatività% Contemp. Escavatore 1 SI Pala gommata 1 SI FLUSSI ATTRATTI E GENERATI ORARI In base all operatività delle macchine sopracitate, ed in considerazione di una produttività teorica massima oraria di circa 115 m 3, i flussi attratti e generati per l attività di scavo per sbancamento risultano pari a: Attività Flussi Generati Flussi Attratti Scavo di sbancamento 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 20 / 92

L04 Rinterri Informazioni progettuali DESCRIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI La lavorazione consiste nella chiusura di scavi eseguiti con materiali inerti e/o materiali di risulta provenienti da scavo fino alla sistemazione del piano secondo progetto. La lavorazione è composta da una singola attività elementare: Messa in opera e stesa del materiale mediante escavatore. Tipologia e numero di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. I dati sono riferiti alla squadra elementare, intesa come il numero minimo di mezzi necessari. Per ciascun mezzo si indicano inoltre le percentuali di funzionamento nel periodo temporale di riferimento pari ad 1 ora. Tipo Numer o Operatività% Contemp. Escavatore 1 - FLUSSI ORARI ATTRATTI E GENERATI In base all operatività delle macchine sopracitate, ed in considerazione di una produttività teorica massima oraria di circa 115 m 3, i flussi attratti e generati per l attività di rinterro sono pari a: Attività Flussi Generati Flussi Attratti Rinterro 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 21 / 92

L05 Posa in opera di elementi prefabbricati Informazioni progettuali DESCRIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI L attività consiste nella posa in opera di elementi prefabbricati all interno delle aree di cantiere. Gli elementi vengono portati in sito su camion e messi in opera con l ausilio di gru. La lavorazione è costituita da un unica azione quale quella di movimentazione con l ausilio di una gru di tipologia dipendente dalle dimensioni dell elemento prefabbricato. Tipologia e numero di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. I dati sono riferiti alla squadra elementare, intesa come il numero minimo di mezzi necessari. Per ciascun mezzo si indicano inoltre le percentuali di funzionamento nel periodo temporale di riferimento pari ad 1 ora. Tipo Numero Operatività% Contemp. Autogru 1 NO FLUSSI ORARI ATTRATTI E GENERATI Per la posa in opera di elementi prefabbricati, la stima dei flussi attratti e generati dipende sia dal quantitativo che dalle dimensioni degli elementi. Tale fattore risulta di difficile stima in quanto dipende da parametri strettamente connessi alle dimensioni e alla tipologia delle opere da realizzare (struttura, dimensione, etc.) nonché dalla tipologia di gru impiegata (autogru o gru a torre). 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 22 / 92

L06 Formazione delle sottofondazioni e fondazioni di pavimentazione Informazioni progettuali DESCRIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI L attività consiste nella posa in opera del misto cementato o misto granulare costituenti gli strati di sottofondazione e fondazione delle pavimentazioni rigide, semirigide o flessibile. La lavorazione è composta da tre attività elementari che si esplicano in due fasi: Fase 1: Messa in opera del materiale mediante scarico diretto dal camion, Stesa del materiale mediante grader; Fase 2: Compattazione a macchina del terreno. Nella formazione delle sottofondazioni in misto cementato o misto granulare le azioni di messa in opera e stesa del materiale avvengono in parallelo. Successivamente il rullo esegue la compattazione del terreno. Tipologia e numero di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. I dati sono riferiti alla squadra elementare, intesa come il numero minimo di mezzi necessari. Per ciascun mezzo si indicano inoltre le percentuali di funzionamento nel periodo temporale di riferimento pari ad 1 ora. Fase 1 Tipo Numero Operatività% Contemp. Grader 1 NO Fase 2 Tipo Numero Operatività% Contemp. Rullo 1 NO 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 23 / 92

FLUSSI ORARI ATTRATTI E GENERATI In base all operatività delle macchine sopracitate, ed in considerazione di una produttività teorica massima oraria di circa 120 m 3, i flussi attratti e generati per la formazione di rilevato risultano pari a: Attività Flussi Generati Flussi Attratti Formazione rilevato 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 24 / 92

L07 Costruzioni di pavimentazioni in conglomerato cementizio Informazioni progettuali DESCRIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI Nella realizzazione di pavimentazioni in conglomerato cementizio, le attività si esplicano in due fasi distinte: formazione della sottofondazione e della fondazione in misto cementato e messa in opera delle lastre di cls. Per quanto riguarda la prima, le attività di cantiere sono dettagliate nella scheda L06 alla quale si rimanda per il dettaglio delle azioni. In merito invece alla costruzione del restante pacchetto superficiale, queste si esplicano in un unica fase attraverso la vibrofinitrice. Fase 1: Formazione della sottofondazione e fondazione mediate stesa del misto granulare e cementato (attività L06); Fase 2: Realizzazione lastre di cls. Come detto per quanto riguarda la fase 1 di formazione della sottofondazione e delle fondazione si rimanda alla scheda relativa all attività L06. In merito invece alle restante fase, tipologia e numero di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. I dati sono riferiti alla squadra elementare, intesa come il numero minimo di mezzi necessari. Per ciascun mezzo si indicano inoltre le percentuali di funzionamento nel periodo temporale di riferimento pari ad 1 ora. Fase 2 Tipo Numero Operatività% Contemp. Vibrofinitrice 1 NO FLUSSI ATTRATTI E GENERATI ORARI In base all operatività delle macchine sopracitate, ed in considerazione di una produttività teorica massima oraria di circa 60 m3, i flussi attratti e generati per la formazione della pavimentazione in cls risultano pari a: Attività Flussi Generati Flussi Attratti Realizzazione pavimentazione cls Fase 2 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 25 / 92

L08 Costruzioni di pavimentazioni in conglomerato bituminoso Informazioni progettuali DESCRIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI Nella realizzazione di pavimentazioni in conglomerato bituminoso, le attività si esplicano in due fasi distinte: formazione della sottofondazione e della fondazione in misto granulare e messa in opera dello strato di base, binder e usura. Per quanto riguarda la prima le attività di cantiere sono dettagliate nella scheda L06 alla quale si rimanda per il dettaglio delle azioni. In merito invece alla costruzione del restante pacchetto superficiale, queste si esplicano in un unica fase attraverso vibrofinitrice e rullo. Fase 1: Formazione della sottofondazione e fondazione (attività L06), Fase 2: Messa in opera dello strato di base, binder ed usura mediante scarico diretto da camion e stesa mediante vibrofinitrice, Compattazione a macchina del terreno. Come detto per quanto riguarda la fase 1 si rimanda alla scheda relativa all attività L06. In merito invece alle restante fase, tipologia e numero di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. I dati sono riferiti alla squadra elementare, intesa come il numero minimo di mezzi necessari. Per ciascun mezzo si indicano le percentuali di funzionamento nel periodo temporale di riferimento pari ad 1 ora. Fase 2 Tipo Numero Operatività% Contemp. Vibrofinitrice 1 SI Rullo 1 SI FLUSSI ORARI ATTRATTI E GENERATI In base all operatività delle macchine sopracitate, ed in considerazione di una produttività teorica massima oraria di circa 83 m 3, i flussi attratti e generati per la formazione della pavimentazione in clb risultano pari a: Attività Flussi Generati Flussi Attratti Realizzazione pavimentazione clb Fase 2 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 26 / 92

L09 Trasporto dei materiali Informazioni progettuali DESCRIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI L attività consiste nel trasporto dei materiali necessari per la realizzazione delle opere o di terre o inerti derivanti dalle operazioni di scavo o demolizione. In tale attività è contemplato anche il trasporto del cls con autobetoniere necessario per la realizzazione degli elementi strutturali gettati in opera. Il trasporto avverrà su percorsi di cantiere individuati per ciascuna opera in parte ricadenti all interno del sedime aeroportuale e in parte all esterno lungo la rete di accessibilità all aeroporto. La tipologia di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. Tipo Materiale Terre, inerti e Clb Cls Elementi prefabbricati Liquidi I mezzi necessari per il trasporto dipendono dal tipo di materiale da movimentare. Il numero di mezzi impiegati è strettamente correlato ai quantitativi di materiale previsto per ciascun progetto. FLUSSI ORARI ATTRATTI E GENERATI I flussi generati e attratti dipendono strettamente dalle singole lavorazioni. Per quanto riguarda quindi il numero di veicoli connessi nel periodo di riferimento pari ad 1 ora si rimanda a quanto specificato in ciascuna scheda relativa alle attività di cantiere prese a riferimento. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 27 / 92

L10 Stoccaggio materiali provenienti dalle demolizioni Informazioni progettuali DESCRIZIONE ATTREZZATURE E MACCHINARI La lavorazione consiste nelle operazioni di stoccaggio e deposito dei materiali provenienti dalle demolizioni di edifici e pavimentazioni (rigide e flessibili). La lavorazione è composta da una singola attività elementare quale la movimentazione e l accumulo del materiale all interno dell area di deposito mediante escavatore. Tipologia e numero di mezzi d opera impiegati nella attività sono specificati nella tabella che segue. I dati sono riferiti alla squadra elementare, intesa come il numero minimo di mezzi necessari. Per ciascun mezzo si indicano inoltre le percentuali di funzionamento nel periodo temporale di riferimento pari ad 1 ora. Tipo Numero Operatività% Contemp. Escavatore 1 - FLUSSI ORARI ATTRATTI E GENERATI Per lo stoccaggio dei materiali all interno dell area di deposito, la stima dei flussi attratti e generati dipende direttamente dal quantitativo di materiale demolito all interno dei singoli cantieri. Tale fattore risulta di difficile stima in quanto dipende da parametri strettamente connessi alle dimensioni e alla tipologia delle opere da demolire (struttura, dimensione, etc.), nonché dall organizzazione dei singoli cantieri. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 28 / 92

6.2 SCREENING AMBIENTALE 6.2.1 LO SCREENING AMBIENTALE SPECIFICO Con riferimento a quanto esplicitato nella metodologia generale nella Sezione II, e specificatamente a quanto delineato nei paragrafi 4.3.1 e 4.3.3 si è reso necessario effettuare uno screening ambientale specifico, a partire da quanto già effettuato in termini generali, che tenesse conto delle specificità delle lavorazioni così come definite all interno del par. 6.1.1. A tale scopo sono state redatte delle specifiche schede ambientali di analisi delle lavorazioni con riferimento alle seguenti componenti ambientali: Atmosfera, Ambiente Idrico sotterraneo, Suolo e Sottosuolo, Rumore e Vibrazioni. Nel paragrafo seguente si riportano le schede complete, che, per chiarezza espositiva vengono riassunte nel Par 6.2.3. In coerenza alle schede progettuali, la sezione di Aspetti Specifici delle schede ambientali è tarata in funzione delle caratteristiche di valenza generale evidenziate per le schede progettuali stesse, pertanto, i singoli valori emissivi verranno dettagliati e calati ai singoli casi specifici così come definito nel Par. 7. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 29 / 92

6.2.2 LE SCHEDE AMBIENTALI L01 Demolizione pavimentazioni in conglomerato bituminoso Informazioni ambientali SCREENING DELLE COMPONENTI ASPETTI SPECIFICI Componente non interessata dall attività Componente potenzialmente interessata dall attività Componente interessata (1) L attività è assimilabile per tipologia e metodo di lavorazione ad un azione di scavo pertanto si rimanda alla scheda di dettaglio L04 Scavo di sbancamento. Per quanto riguarda il fenomeno delle emissioni di PM10 si fa riferimento ai dati dell AP-42 Fifth edition Volume I per cui è possibile attribuire un fattore di emissione all attività specifica analizzata. In particolare, come previsto dalla metodologia, è necessario fare riferimento ad un fattore di emissione associabile o assimilabile per analogia di produzione di polveri alle attività sopradescritte. A tale scopo è possibile fare riferimento alla seguente formula valida per la movimentazione e lo stoccaggio di aggregati: 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 30 / 92

. 0.0016 2.2 2. / Dall applicazione della formula, in coerenza con i parametri utilizzati nello SIA, e conoscendo il numero di movimenti generati dall attività, ovvero le tonnellate ora trasportate, è possibile determinare l emissione totale oraria correlata a tale attività pari a 5,6 grammi/ora. L attività di demolizione dello strato di usura e del binder prevede una profondità tale da non interferire con l eventuale presenza di falda acquifera nel terreno. L impiego di mezzi meccanici sia per l attività di demolizione che per il successivo asporto e carico potrebbe comportare l eventuale sversamento accidentale di sostanze nocive che, infiltrandosi nel terreno, potrebbero modificare la qualità delle acque sotterranee. Il livello della falda presente all interno del sedime aeroportuale complessivamente risulta prossimo al piano campagna, con quote variabili tra un minimo di 0,5 m s.l.m. ed un massimo di circa 4 m s.l.m. Dall esecuzione della demolizione dello strato di usura e del binder si avrà la produzione di rifiuti che eventualmente potranno essere recuperati e riutilizzati per la realizzazione di altre attività. L impiego di mezzi meccanici sia per l attività di demolizione che il successivo asporto e carico potrebbe comportare l eventuale sversamento accidentale di sostanze nocive a terra e il conseguente inquinamento degli strati del suolo sia superficiali che profondi. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 31 / 92

In funzione delle attività elementari individuate nella scheda progettuale relativa all attività di demolizione delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso, i mezzi di cantiere impiegati sono costituiti dalla fresatrice. Sulla base delle specifiche della Direttiva 2000/14/EC per le principali macchine in uso durante i lavori di costruzione, i livelli di potenza sonora associati a ciascuna tipologia di macchinario risultano essere i seguenti: Tipologia di macchinario Potenza Sonora LW [db(a)] Fresatrice 103 In ognuna delle attività elementari sopra definite è previsto l utilizzo di mezzi di cantiere. Per ciascun mezzo di cantiere si identificano i valori delle accelerazioni in funzione della frequenza. Ai fini dello studio della componente Vibrazioni sono prese in riferimento le accelerazioni verticali associate ai singoli macchinari misurate a 5 metri dai macchinari stessi durante il loro esercizio. La fresatrice può essere assimilata come macchina ad un escavatore pertanto si è fatto riferimento ai valori di accelerazione stimati per quest ultimo. Fresatrice [mm/s 2 ] Frequenza [Hz] 1 1,25 1,6 2 2,5 3,15 4 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 0,3 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,8 1,6 9,1 13 17 12 11 30 49 6,5 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 32 / 92

L02 Demolizione pavimentazioni in conglomerato cementizio Informazioni ambientali SCREENING DELLE COMPONENTI ASPETTI SPECIFICI Componente non interessata dall attività Componente potenzialmente interessata dall attività Componente interessata (1) L attività è assimilabile per tipologia e metodo di lavorazione ad un azione di scavo pertanto si rimanda alla scheda di dettaglio L03 Scavo di sbancamento. Per quanto riguarda il fenomeno delle emissioni di PM10 si fa riferimento ai dati dell AP-42 Fifth edition Volume I per cui è possibile attribuire un fattore di emissione all attività specifica analizzata. In particolare, come previsto dalla metodologia, è necessario fare riferimento ad un fattore di emissione associabile o assimilabile per analogia di produzione di polveri alle attività sopradescritte. A tale scopo è possibile fare riferimento alla seguente formula valida per la movimentazione e lo stoccaggio di aggregati: 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 33 / 92

. 0.0016 2.2 2. / Dall applicazione della formula, in coerenza con i parametri utilizzati nello SIA, e conoscendo il numero di movimenti generati dall attività, ovvero le tonnellate ora trasportate, è possibile determinare l emissione totale oraria correlata a tale attività pari a 5,6 grammi/ora. L attività di demolizione degli strati superficiali in cls prevede una profondità tale da non interferire con l eventuale presenza di falda acquifera nel terreno. L impiego di mezzi meccanici sia per l attività di demolizione che il successivo asporto e carico potrebbe comportare l eventuale sversamento accidentale di sostanze nocive che, infiltrandosi nel terreno, potrebbero modificare la qualità delle acque sotterranee. Il livello della falda presente all interno del sedime aeroportuale complessivamente risulta prossimo al piano campagna, con quote variabili tra un minimo di 0,5 m s.l.m. ed un massimo di circa 4 m s.l.m. Dall esecuzione della demolizione degli strati in cls si avrà la produzione di rifiuti che eventualmente potranno essere recuperati e riutilizzati per la realizzazione di altre attività. L impiego di mezzi meccanici sia per l attività di demolizione che il successivo asporto e carico potrebbe comportare l eventuale sversamento accidentale di sostanze nocive a terra e il conseguente inquinamento degli strati del suolo sia superficiali che profondi. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 34 / 92

In funzione delle attività elementari individuate nella scheda progettuale relativa all attività di demolizione delle lastre di cls, i mezzi di cantiere impiegati sono il demolitore per lo smantellamento delle lastre in cls e la terna per l asportazione degli inerti e successivo carico su camion. Sulla base delle specifiche della Direttiva 2000/14/EC per le principali macchine in uso durante i lavori di costruzione, i livelli di potenza sonora associati a ciascuna tipologia di macchinario risultano essere i seguenti: Tipologia di macchinario Potenza Sonora LW [db(a)] Demolitore 105 Terna 101 In ognuna delle attività elementari sopra definite è previsto l utilizzo di mezzi di cantiere. Per ciascun mezzo di cantiere s identificano i valori delle accelerazioni in funzione della frequenza. Ai fini dello studio della componente Vibrazioni sono prese in riferimento le accelerazioni verticali associate ai singoli macchinari misurate a 5 metri dai macchinari stessi durante il loro esercizio. Terna [mm/s 2 ] Demolitore [mm/s 2 ] Frequenza [Hz] 1 1,25 1,6 2 2,5 3,15 4 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 0,7 0,5 0,6 0,6 0,6 0,4 0,3 1 4,9 3,9 2,4 2,7 1,6 3,1 20 27 34 35 38 39 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,5 17 17 17 16 23 13 3 3,1 3,7 3,9 22 28 111 53 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 35 / 92

L03 Scavo di sbancamento Informazioni ambientali SCREENING DELLE COMPONENTI ASPETTI SPECIFICI Componente non interessata dall attività Componente potenzialmente interessata dall attività Componente interessata Per quanto riguarda il fenomeno delle emissioni di PM10 si fa riferimento ai dati dell AP-42 Fifth edition Volume I per cui è possibile attribuire un fattore di emissione all attività specifica analizzata. In particolare, come previsto dalla metodologia, è necessario fare riferimento ad un fattore di emissione associabile o assimilabile per analogia di produzione di polveri alle attività sopradescritte. A tale scopo è possibile fare riferimento alla seguente formula valida per la movimentazione e lo stoccaggio di aggregati:. 0.0016 2.2 2. / Dall applicazione della formula, in coerenza con i parametri utilizzati nello SIA, e conoscendo il numero di movimenti generati dall attività, ovvero le tonnellate ora trasportate, è possibile determinare l emissione totale oraria correlata a tale attività pari a 7,2 grammi/ora. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 36 / 92

L impiego di mezzi meccanici sia per l attività di scavo che il successivo carico potrebbe comportare l eventuale sversamento accidentale di sostanze nocive che, infiltrandosi nel terreno, potrebbero modificare la qualità delle acque sotterranee. Il livello della falda presente all interno del sedime aeroportuale complessivamente risulta prossimo al piano campagna, con quote variabili tra un minimo di 0,5 m s.l.m. ed un massimo di circa 4 m s.l.m. L esecuzione dello scavo potrà comportare la produzione di rifiuti che eventualmente potranno essere recuperati e riutilizzati per la realizzazione di altre attività. L impiego di mezzi meccanici sia per l attività di scavo che il successivo asporto e carico potrebbe comportare l eventuale sversamento accidentale di sostanze nocive a terra e il conseguente inquinamento degli strati del suolo sia superficiali che profondi. In funzione delle attività elementari individuate nella scheda progettuale relativa all attività di scavo del terreno, i mezzi di cantiere impiegati sono l escavatore 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 37 / 92

per le azioni di scavo e la pala gommata per quelle di asportazione e carico su camion. Sulla base delle specifiche della Direttiva 2000/14/EC per le principali macchine in uso durante i lavori di costruzione, i livelli di potenza sonora associati a ciascuna tipologia di macchinario risultano essere i seguenti: Tipologia di macchinario Potenza Sonora LW [db(a)]) Escavatore 103 Pala gommata 101 Le azioni elementari si svolgeranno in parallelo pertanto in fase di analisi dell interferenza dovrà essere considerata anche la sovrapposizione degli eventi sonori. In ognuna delle attività elementari sopra definite è previsto l utilizzo di mezzi di cantiere. Per ciascun mezzo di cantiere si identificano i valori delle accelerazioni in funzione della frequenza. Ai fini dello studio della componente Vibrazioni sono prese in riferimento le accelerazioni verticali associate ai singoli macchinari misurate a 5 metri dai macchinari stessi durante il loro esercizio. Pala gom. [mm/s 2 ] Escavatore [mm/s 2 ] Frequenza [Hz] 1 1,25 1,6 2 2,5 3,15 4 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 0,7 0,5 0,6 0,6 0,6 0,4 0,3 1 4,9 3,9 2,4 2,7 1,6 3,1 20 27 34 35 38 39 0,3 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,8 1,6 9,1 13 17 12 11 30 49 6,5 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 38 / 92

L04 Rinterri Informazioni ambientali SCREENING DELLE COMPONENTI Componente non interessata dall attività Componente potenzialmente interessata dall attività Componente interessata ASPETTI SPECIFICI Per quanto riguarda il fenomeno delle emissioni di PM10 si fa riferimento ai dati dell AP-42 Fifth edition Volume I per cui è possibile attribuire un fattore di emissione all attività specifica analizzata. In particolare, come previsto dalla metodologia, è necessario fare riferimento ad un fattore di emissione associabile o assimilabile per analogia di produzione di polveri alle attività sopradescritte. A tale scopo è possibile fare riferimento alla seguente formula valida per la movimentazione e lo stoccaggio di aggregati:. 0.0016 2.2 2. / Dall applicazione della formula, in coerenza con i parametri utilizzati nello SIA, e conoscendo il numero di movimenti generati dall attività, ovvero le tonnellate ora trasportate, è possibile determinare l emissione totale oraria correlata a tale attività pari a 7,2 grammi/ora. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 39 / 92

L impiego di mezzi meccanici per la messa in opera del materiale potrebbe comportare l eventuale sversamento accidentale di sostanze nocive che, infiltrandosi nel terreno, potrebbero modificare la qualità delle acque sotterranee. L impiego di mezzi meccanici sia per la messa in opera del materiale potrebbe comportare l eventuale sversamento accidentale di sostanze nocive a terra e il conseguente inquinamento degli strati del suolo sia superficiali che profondi. Per l esecuzione dei rinterri, la messa in opera e la stesa del materiale verrà utilizzato l escavatore. Sulla base delle specifiche della Direttiva 2000/14/EC per le principali macchine in uso durante i lavori di costruzione, i livelli di potenza sonora associati a ciascuna tipologia di macchinario risultano essere i seguenti: Tipologia di macchinario Potenza Sonora LW [db(a)] Escavatore 103 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 40 / 92

In ognuna delle attività elementari sopra definite è previsto l utilizzo di mezzi di cantiere. Per ciascun mezzo di cantiere si identificano i valori delle accelerazioni in funzione della frequenza. Ai fini dello studio della componente Vibrazioni sono prese in riferimento le accelerazioni verticali associate ai singoli macchinari misurate a 5 metri dai macchinari stessi durante il loro esercizio. Escavatore [mm/s 2 ] Frequenza [Hz] 1 1,25 1,6 2 2,5 3,15 4 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 0,3 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,8 1,6 9,1 13 17 12 11 30 49 6,5 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 41 / 92

L05 Posa in opera elementi prefabbricati Informazioni ambientali SCREENING DELLE COMPONENTI ASPETTI SPECIFICI Componente non interessata dall attività Componente potenzialmente interessata dall attività Componente interessata Le interferenze sulla componente atmosfera possono essere considerate trascurabili, poiché l attività in esame non comporta la produzione di polveri. L impiego di mezzi meccanici per la posa in opera degli elementi prefabbricati potrebbe comportare l eventuale sversamento accidentale di sostanze nocive che, infiltrandosi nel terreno, potrebbero modificare la qualità delle acque sotterranee. 0A783T1PIVPGGEN105 Pag. 42 / 92