«Energy & Climate Change: present and Future challenges and opportunities for the Chemical Industry in Italy»

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Transcript:

«Energy & Climate Change: present and Future challenges and opportunities for the Chemical Industry in Italy» «Significant aspects of European Climate policy.» Edoardo Croci IEFE Università Bocconi geo the green economy observatory Federchimica, Milano 18 ottobre 2016 1

2015 anno chiave per la sostenibilità Maggio 2015 Viene pubblicata l Enciclica di Papa Francesco Laudato Si. Con questa, il Papa fa un forte appello ad agire per le grandi sfide ambientali globali, inclusi I cambiamenti climatici, e identifica un forte legame tra povertà e problemi ambientali. Settembre 2015 L Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotta i 17 Sustainable Development Goals (SDGs, obiettivi per lo sviluppo sostenibile) e relativi 169 target, che rappresentano l Agenda globale per lo Sviluppo Sostenibile al 2030 «The future we want». Dicembre 2015 La COP21 adotta l Accordo di Parigi, che rappresenta il nuovo accordo globale per il clima al 2030 per perseguire il contenimento dell aumento della temperatura entro i 2 C e possibilmente 1,5 C. 2

Il legame tra SDGs e sostenibilità energetica / clima SDG 7 Energia pulita e accessibile SDG 8 Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 11 Città inclusive, sicure resilienti e sostenibili SDG 12 Consumo e produzione responsabili SDG 13 Azione per il Clima 3

SDG 7 - Affordable and clean energy TARGETS 7.1 By 2030, ensure universal access to affordable, reliable and modern energy services. 7.2 By 2030, increase substantially the share of renewable energy in the global energy mix. 7.3 By 2030, double the global rate of improvement in energy efficiency. 7.a By 2030, enhance international cooperation to facilitate access to clean energy research and technology, including renewable energy, energy efficiency and advanced and cleaner fossil-fuel technology, and promote investment in energy infrastructure and clean energy technology. 7.b By 2030, expand infrastructure and upgrade technology for supplying modern and sustainable energy services for all in developing countries, in particular least developed countries, small island developing States, and land-locked developing countries, in accordance with their respective programmes of support. 4

SDG 8 - Decent work and economic growth TARGETS [ ] 8.4. Improve progressively, through 2030, global resource efficiency in consumption and production and endeavour to decouple economic growth from environmental degradation, in accordance with the 10-year framework of programmes on sustainable consumption and production, with developed countries taking the lead. 5

SDG 11 Inclusive, safe, resilient and sustainable cities TARGETS [ ] 11.B By 2020, substantially increase the number of cities and human settlements adopting and implementing integrated policies and plans towards inclusion, resource efficiency, mitigation and adaptation to climate change, resilience to disasters, and develop and implement, in line with the Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, holistic disaster risk management at all levels 6

SDG12 Responsible consumption and production TARGETS 12.1 Implement the 10-year framework of programmes on sustainable consumption and production, all countries taking action, with developed countries taking the lead, taking into account the development and capabilities of developing countries. 12.2 By 2030, achieve the sustainable management and efficient use of natural resources. [ ] 12.6 Encourage companies, especially large and transnational companies, to adopt sustainable practices and to integrate sustainability information into their reporting cycle. 12.7 Promote public procurement practices that are sustainable, in accordance with national policies and priorities. 12.8 By 2030, ensure that people everywhere have the relevant information and awareness for sustainable development and lifestyles in harmony with nature. 12.a Support developing countries to strengthen their scientific and technological capacity to move towards more sustainable patterns of consumption and production. [ ] 12.c Rationalize inefficient fossil-fuel subsidies that encourage wasteful consumption by removing market distortions, in accordance with national circumstances, including by restructuring taxation and phasing out those harmful subsidies, where they exist, to reflect their environmental impacts, taking fully into account the specific needs and conditions of developing countries and minimizing the possible adverse impacts on their development in a manner 7 that protects the poor and the affected communities.

SDG 13 Climate action TARGETS [ ] 13.2Integrate climate change measures into national policies, strategies and planning. 13.3Improve education, awareness-raising and human and institutional capacity on climate change mitigation, adaptation, impact reduction and early warning 13.a Implement the commitment undertaken by developed-country parties to the United Nations Framework Convention on Climate Change to a goal of mobilizing jointly $100 billion annually by 2020 from all sources to address the needs of developing countries in the context of meaningful mitigation actions and transparency on implementation and fully operationalize the Green Climate Fund through its capitalization as soon as possible. * Acknowledging that the United Nations Framework Convention on Climate Change is the primary international, intergovernmental forum for negotiating the global response to climate change. 8

Altri SDGs rilevanti per la chimica SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOAL 2 End hunger, achieve food security and improved nutrition and promote sustainable agriculture SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOAL 3 Ensure healthy lives and promote well-being for all at all ages SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOAL 6 Ensure availability and sustainable management of water and sanitation for all SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOAL 9 Build resilient infrastructure, promote inclusive and sustainable industrialization and foster innovation 9

10

Proiezione aumento temperature medie globali Source: IPCC 11

Probabili impatti del cambiamento climatico 0 C 1 C 2 C 3 C 4 C 5 C Food Falling crop yields in many areas, particularly developing regions Possible rising yields in some high latitude regions Falling yields in many developed regions Water Small mountain glaciers disappear water supplies threatened in several areas Significant decreases in water availability in many areas, incl. Mediterranean and Southern Africa Sea level rise threatens major cities Ecosystems Extensive Damage to Coral Reefs Rising number of species face extinction Extreme Weather Events Rising intensity of storms, forest fires, droughts, flooding and heat waves Risk of Abrupt and Major Irreversible Changes Increasing risk of dangerous feedbacks and abrupt, largescale shifts in the climate system Source: Stern Review 12

Regimi internazionali climatici UNFCC: adottato nel 1992, entrato in vigore nel 1994 obiettivo stabilizzare le concentrazioni di GHG ad un livello che eviti pericoli per gli equilibri climatici Protocollo di Kyoto: adottato l 11 dicembre 1997 alla COP 3, entrato in vigore il 16 febbraio 2005 - obiettivo ridurre del 5,2% le emissioni di GHG dei Paesi dell Allegato I (industrializzati e in transizione) nel periodo 2008/2012 rispetto al 1990 II periodo del Protocollo di Kyoto (2013-2020) introdotto con il Doha Climate Gateway alla COP 18 nel dicembre 2012 obiettivo ridurre le emissioni di almeno il 18% rispetto al 1990 non entrato in vigore Accordo di Parigi: approvato il 12 dicembre 2015 alla conclusione della COP 21. Definisce un nuovo regime climatico.

Paris Agreement: obiettivi L accordo, approvato da 186 Paesi, il 12 dicembre 2015 alla conclusione della COP 21 dell UNFCCC ha come orizzonte temporale il post 2020. E aperto alla sottoscrizione (e successiva ratifica da parte dei firmatari) dal 22 aprile 2016. Entrerà in vigore 30 gg. dopo la ratifica di almeno 55 Parti (Stati nazionali e «organizzazioni di integrazione economica regionale» ) rappresentative di almeno il 55% delle emissioni di GHG. Il 5 ottobre 2016 (con la ratifica da parte dell Unione Europea) le soglie sono state superate e l Accordo entrerà in vigore il 4 novembre 2016. 3 obiettivi principali (art.2): 1. contenere l aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 C rispetto ai livelli preindustriali e perseguire sforzi per limitarlo ad 1.5 C, riconoscendo che questo ridurrebbe significativamente i rischi e gli impatti dovuti al cambiamento climatico; 2. accrescere la capacità di adattamento agli impatti avversi del cambiamento climatico, promuovere la resilienza e uno sviluppo a basse emissioni di GHG, in maniera che non sia minacciata la produzione alimentare; 3. creare flussi finanziari coerenti con un percorso di sviluppo a basse emissioni di gas serra e resiliente ai cambiamenti climatici.

Paris Agreement: approccio raggiungere il picco delle emissioni globali di gas serra il più presto possibile (concedendo tempi più lunghi ai PVS) per poi intraprendere una rapida riduzione fino a raggiungere la parità tra emissioni generate e assorbite nella seconda metà del secolo (art. 4.1); seguire un approccio bottom-up: a tal fine ogni Parte è tenuta (o «dovrebbe» nel caso dei PVS) ad elaborare, comunicare e implementare INDC («Intended National Determined Contributions) da rafforzare progressivamente nel tempo, mediante revisioni degli impegni ogni 5 anni a partire dal 2023 (con un primo dialogo informale nel 2018). Per i Paesi sviluppati gli impegni corrispondono a riduzioni assolute delle emissioni domestiche, mentre è concessa più flessibilità nella forma degli impegni ai PVS; incoraggiare le Parti a sviluppare piani, politiche e azioni di adattamento e a trasmettere periodicamente una comunicazione sull adattamento (art. 7); Impegnare le Parti a elaborare e fornire i loro inventari delle emissioni e le informazioni necessarie per misurare i progressi con cadenza almeno biennale (ad eccezione di LDC e Small Islands), a fornire informazioni sugli impatti climatici, sulle azioni di adattamento e sul supporto finanziario, il trasferimento tecnologico e il capacity building che dovranno essere sottoposti ad una review tecnica di esperti; impegnare i Paesi sviluppati a continuare a fornire supporto finanziario ai PVS, in maniera crescente, con revisione biennale, a partire da un floor di 100 miliardi di $ all anno per il 2020 che dovrà essere rivisto prima del 2025 (art. 9); (a Parigi i Paesi sviluppati hanno assunto impegni per donare 19 miliardi di $i).

Gli INDCs Entro la fine della COP 21 sono stati presentati INDC da 187 dei 195 membri dell UNFCCC, successivamente cresciuti a 190, che coprono il 98,9% delle emissioni globali di GHG. Gli INDCs differiscono in termini di contenuto degli impegni (risultati o azioni), forma degli impegni (incondizionati o condizionati), orizzonte temporale (2025, 2030), ecc. Source: WRI, 2015

Source: Climate Action Tracker, 2015 Effetto degli impegni sulle temperature globali

Strategia europea per l energia e il clima Accordo di Parigi Prima della COP21, le parti dell UNFCCC hanno presentato i propri contributi determinati a livello nazionale (INDCs - intended nationally determined contributions) che intendono raggiungere come parte del nuovo accordo globale per il clima; L Unione Europea e i suoi Stati Membri sono stati i primi tra le maggiori economie globali a comunicare i propri INDCs il giorno 6 Marzo 2015, che contengono un obiettivo di riduzione domestica delle emissioni di gas serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, come descritto nelle conclusioni del Consiglio Europeo del 23 Ottobre 2014 sul Quadro per le politiche dell energia e del clima al 2030; L obiettivo di riduzione dei GHG del 40% fa anche parte della Strategia per l Unione dell Energia nell ambito della dimensione per la decarbonizzazione dell economia. 18

Framework europeo per energia e clima: target adottati Sorce: Director General for Energy - Europan Commission 19

Energy Union: 5 dimensioni interconnesse Source: Director General for Energy - European Commission 20

Energy Union: governance Source: Director General for Energy - European Commission 21

Obiettivo di efficienza energetica al 2020 per l Italia Source: European Commission 22

Obiettivo di quota di rinnovabili del 17% al 2020 per l Italia Source: European Commission 23

Trend delle emissioni di GHG in Europa Source: EEA, 2015 24

Emissioni nell EU ETS per tipologia di attività nel 2015 Source: EEA, 2016 25

Trend delle emissioni di GHG in Italia Source: EEA, 2015 26

Ripartizione dell obiettivo di riduzione delle emissioni del 40% in Europa al 2030 ETS -43%, non ETS -30% NB il 20 luglio 2016 la Commissione europea ha proposto l effort sharing per i settori non ETS. L obiettivo proposto per l Italia è -33% con flessibilità dello 0,3% all anno per land use rispetto all anno base 2005. L ETS coinvolge oltre 11.000 operatori (1.300 impianti in Italia), tra impianti termoelettrici e industriali nel campo della produzione di energia e della produzione manifatturiera (attività energetiche, produzione e trasformazione dei metalli, cemento, ceramica e laterizi, vetro, carta) e dal 2012 sono inoltre inclusi gli operatori aerei; dal 2013, sono coinvolti gli impianti di produzione di alluminio, calce viva, acido nitrico, acido adipico, idrogeno, carbonato e bicarbonato di sodio e gli impianti per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio di CO2. Source: European Commission 27

Evoluzione del cap nell EU ETS Source: EEA, 2016 28

Carbon prices nell ETS Source: EEA, 2016 29

GEO Osservatorio L Osservatorio sulla Green Economy dello IEFE Università Bocconi (GEO, Green Economy Observatory), attivo dal 2014, si propone di sviluppare i principali temi del dibattito sulla green economy, dando avvio ad una piattaforma di dialogo, confronto e collaborazione con gli attori del mondo istituzionale e delle imprese. L Osservatorio conta attualmente sulle adesioni di 40 soggetti ed è patrocinato dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dalla Commissione Europea - Rappresentanza a Milano, dalla Rete Cartesio e dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.

edoardo.croci@unibocconi.it