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Osservatorio del Mercato del Lavoro Settimana 16-23 ottobre 2009 Editoriale In In di primo Giampaolo piano Montaletti ISTAT Sommario: Andamento dell occupazione in Lombardia per macro settori (fonte Istat) COB di cittadini stranieri I semestre 2009 (fonte Arifl e Crisp) CIGO e CIGS nelle province lombarde (fonte Inps) In breve 2 5 8 La crisi economica in corso sta accelerando, anziché rallentare, alcuni dei processi di cambiamento strutturale già in corso. Il primo e rilevante processo riguarda il tasso di rotazione dei contratti di lavoro dipendente sui posti di lavoro esistenti, tasso che si mantiene elevato durante la crisi, come emerge dai dati di comunicazione obbligatoria già pubblicati. I datori di lavoro scelgono, nella gamma contrattuale disponibile, i contratti che assicurano flessibilità di costo (i contratti a termine) per la maggior parte delle figure, mentre utilizzano il contratto a tempo indeterminato come strumento di "fidelizzazione" delle figure chiave dell'azienda. Il secondo processo riguarda la ricomposizione settoriale degli occupati: le variazioni percentuali rispetto al II trimestre del 2008, evidenziano un calo marcato dell occupazione nel settore dell agricoltura (-5,9%), del commercio (-4,8%) e dell industria in senso stretto (-3,4%), mentre sono in aumento su base annua gli occupati nel settore delle costruzioni (+8,8%) e gli addetti nei servizi (+1,2%). Il terzo processo riguarda l'incidenza dei lavoratori extracomunitari nel tessuto produttivo regionale, con una quota di circa il 4% degli avviamenti. Si noti che all'interno dei circa 36.464 avviamenti del I semestre, circa il 40% e' avvenuto con contratti a tempo indeterminato, contro il 23% del totale degli avviamenti. Questi processi sono destinati ad incidere su qualità e quantità della forza lavoro che troverà impiego nei prossimi anni. Giampaolo Montaletti, Direttore dell Osservatorio Mercato del Lavoro

Pagina 2 Pagina 2 Andamento dell occupazione in Lombardia per macro settori. Le crisi aziendali: Variazioni CIGS congiunturali in deroga tipologia e tendenziali. 1 in Lombardia Elaborazione su dati (dati Istat Italia aggiornati lavoro) al II trimestre 2009 Sulla base dei dai Istat relativi al II trimestre 2009, è possibile analizzare l occupazione in Lombardia per macro settore di attività economica, fig. 1. Il comparto dei servizi, al netto del commercio, occupa quasi la metà dei lavoratori in regione (49%), segue l industria in senso stretto (27%), il commercio (14%), le costruzioni (8%) e l agricoltura (2%). Se distinguiamo per genere, il comparto dei servizi rappresenta il 65% dell occupazione femminile, contro il 37% di quella maschile; l industria in senso stretto assorbe il 19% delle lavoratrici e il 33% dei lavoratori; Il commercio occupa una quota analoga sia dell occupazione maschile sia femminile (14%); la quota di occupati nelle costruzioni è del 13% per gli uomini contro l 1% delle donne, fig. 2 e 3. L agricoltura, infine, rappresenta il 3% dell occupazione maschile, a fronte dell 1% di quella femminile. Fig.1 - Occupati per settore in Lombardia (valori in migliaia). II trimestre 2009. 600 (14%) 80 (2%) 1.176 (27%) 2.132 (49%) 359 (8%) Agricoltura Industria s.s. Costruzioni Servizi Commercio Fig.2 - Occupazione femminile per settore in Lombardia (valori in migliaia). II trimestre 2009. 246 (14%) 16 (1%) 353 (19%) 26 (1%) 1179 (65%) Agricoltura Industria s.s Costruzioni Servizi Commercio Fonte: elaborazione Arifl su dati Istat Rilevazione continua delle forze di lavoro

Pagina 3 Fig.3 - Occupazione maschile per settore in Lombardia (valori in migliaia). II trimestre 2009. 354 (14%) 64 (3%) 822 (33%) Pagina 3 953 (37%) 333 (13%) Agricoltura Industria s.s Costruzioni Servizi Commercio Facendo riferimento alle dinamiche congiunturali, osserviamo che il numero di addetti si incrementa in tutti i settori rispetto al I trimestre 2009, con l eccezione del comparto industriale che evidenzia un calo degli occupati del 2% rispetto al trimestre precedente, registrando così il terzo calo trimestrale consecutivo, Tab. 1. D altronde, in tutta Europa, l inizio crisi nella seconda parte del 2008 si è caratterizzato per una immediata e intensa caduta del prodotto soprattutto nel settore industriale. Tab. 1 Variazioni congiunturali percentuali degli addetti per settore in Lombardia. I trim 08 - II trim 09 2008 2009 I II III IV I II Servizi -0,8 1,5 0,7-1,6 0,5 1,7 Industria s.s. -5,2 3,7 0,9-0,7-1,5-2,0 Commercio 9,7-5,4-5,8 1,6-3,4 3,0 Costruzioni -2,4 3,9 8,8-0,2-5,2 5,6 Agricoltura 10,8 2,8-4,3-12,1 0,4 11,1 Le dinamiche tendenziali, ossia le variazioni percentuali rispetto al II trimestre del 2008, evidenziano un calo marcato dell occupazione nel settore dell agricoltura (-5,9%), del commercio (-4,8%) e dell industria in senso stretto (-3,4%). Anche in questo caso, il comparto industriale conferma una serie di ribassi nell occupazione che solo il dato tendenziale del I trimestre dell anno in corso sembrava aver interrotto. Gli occupati nel settore delle costruzioni registrano, invece, un sensibile aumento su base annua (+8,8%), così come positiva risulta la variazione degli addetti nei servizi, che rispetto al corrispondente periodo dell - anno precedente registrano un +1,2% - Tab. 2. Tab. 2 - Variazioni tendenziali percentuali degli addetti per settore in Lombardia. I trim 2008 - II trim 2009 2008 2009 I II III IV I II Servizi 2,0 3,2 1,7-0,2 1,0 1,2 Industria s.s. -0,9-1,0-3,1-1,6 2,2-3,4 Commercio 0,9-1,2 4,2-0,6-12,6-4,8 Costruzioni -1,8 3,1 14,3 10,1 6,9 8,8 Agricoltura 18,8 32,8-5,8-4,0-12,2-5,9 Fonte: elaborazione Arifl su dati Istat Rilevazione continua delle forze di lavoro

Pagina 4 Pagina 4 Ampliando il periodo dell analisi, possiamo osservare l evoluzione della domanda di lavoro attraverso l andamento dei Le numeri crisi indice aziendali: per settore, CIGS grafico in 4. deroga Il settore tipologia industriale risente 1 in verosimilmente Lombardia di un calo strutturale degli addetti antecedente alla fase recessiva, che i riflessi occupazionali della crisi stanno solo accentuando. Il settore dei servizi, che, come abbiamo visto, rappresenta già quasi la metà degli occupati in regione, mostra una lieve tendenza alla crescita nonostante la flessione registrata nel corso del 2008, assecondando un processo di terziarizzazione dell economia in atto da molto tempo. Graf. 4 - Andamento dell occupazione in Lombardia per settore. (numeri indice, I trimestre 2004 = 100) Numeri indice Agricoltura Industria Costruzioni Servizi 135 130 125 120 115 110 105 100 95 90 I/04 II/04 III/04 IV/04 I/05 II/05 III/05 IV/05 I/06 II/06 III/06 IV/06 I/07 II/07 III/07 IV/07 I/08 II/08 III/08 IV/08 I/09 II/09 L agricoltura mostra un andamento più altalenante difficilmente riconducibile alle fluttuazioni del ciclo economico ma più probabilmente a fattori tipici del settore (clima, stagionalità). Benché da più parti si prefiguri il ripiegamento a medio termine dei livelli occupazionali nelle costruzioni, in esito al probabile ridimensionamento della domanda immobiliare che ha raggiunto in Italia il suo culmine fra il 2006 e il 2007, sembra che l occupazione nel comparto stia per ora tenendo. Nonostante i primi deboli segnali di ripresa, occorre sottolineare, infine, come sia prematuro cercare di delineare un bilancio dei riflessi occupazionali della crisi e dei suoi costi sociali. Da un lato, infatti, non siamo in grado di predire la velocità di uscita dalla recessione - in ogni caso differenziata per settore - in secondo luogo perché esiste sempre un ritardo temporale con cui la domanda di lavoro tende a seguire l andamento del ciclo, e dunque è arduo stimarne le conseguenze, ed infine perché, per ora, stanno ancora agendo massicciamente gli ammortizzatori sociali. Fonte: elaborazione Arifl su dati Istat Rilevazione continua delle forze di lavoro

Pagina 5 Pagina 5 Avviamenti per tipologia di permesso di soggiorno. Le Comunicazioni crisi aziendali: obbligatorie CIGS in deroga relative tipologia al I semestre 1 in Lombardia 2009 Avviamenti per tipo di permesso di soggiorno e settore di attività economica Dall analisi della distribuzione degli avviamenti per tipo di permesso di soggiorno e settore di attività economica, è possibile osservare se sussistono delle relazioni tra le variabili in analisi. La gradazione di colore dal rosso al verde mostra, per colonna, il grado di presenza delle differenti forme di permesso di soggiorno nei diversi settori. Inoltre, per ragioni di completezza, si riportano le percentuali calcolate per colonna, che permettono di effettuare alcune considerazioni: All interno del settore Agricoltura il 44% degli avviamenti avviene per il tipo di permesso Permesso, segue con una quota pari al 22% la tipologia In rinnovo Il 61% degli avviamenti nel settore Commercio e servizi avviene per il tipo permesso Permesso, segue la tipologia In rinnovo con valore percentuale del 14% Per il settore Costruzioni gli avviamenti avvengono con una quota percentuale del 55% per la tipologia di permesso Permesso, a cui segue la tipologia In rinnovo con quota del 22% Anche per l Industria in senso stretto le tipologie di permesso prevalenti sono Permesso e In rinnovo con quote percentuali rispettivamente pari al 44% e 23%. Tabella 1 - Avviamenti per tipo di permesso di soggiorno e settore di attività economica Complessivamente gli avviamenti avvengono con una quota pari al 64% nel settore Commercio e servizi, seguono le Costruzioni con quota del 19%, l Industria in senso stretto con una quota pari al 14% ed infine l Agricoltura con il 3%. Figura 1 - Distribuzione avviamenti per settore di attività economica Fonte: Arifl e Crisp

Pagina 6 Avviamenti per tipo di permesso di soggiorno e tipologia contrattuale Pagina 6 Analizzando la distribuzione degli avviamenti per tipo di permesso di soggiorno e tipologia contrattuale si osserva per il Tempo Determinato una quota significativa di impiego, pari al 56%, per il tipo di permesso Permesso, segue con una quota pari al 17% la tipologia di permesso In rinnovo. Gli avviamenti effettuati attraverso la tipologia contrattuale Tempo Indeterminato avvengono principalmente per il tipo di permesso Permesso con un valore percentuale pari al 65%, a cui segue la tipologia di permesso In rinnovo con un valore del 14%. Si osserva per le restanti tipologie contrattuali un maggior impiego in termini percentuali per il tipo di permesso Permesso ; per la Somministrazione si osserva un significativo impiego per le tipologie di permesso Carta e In rinnovo. Tabella 2 - Avviamenti per tipo di permesso di soggiorno e tipologia contrattuale Gli avviamenti vengono principalmente effettuati attraverso la tipologia contrattuale Tempo Indeterminato che possiede una quota percentuale pari al 41% (oltre 14 mila avviamenti) sul totale degli avviamenti; segue il Tempo Determinato con una quota del 40% (oltre 14 mila avviamenti), la Somministrazione con una quota del 13% (oltre 4 mila avviamenti). Fig. 2 - Distribuzione degli avviamenti per tipologia contrattuale

Pagina 7 Soggetti avviati con permesso di soggiorno Pagina 7 Di seguito viene riportata una breve descrizione dei soggetti avviati con permesso di soggiorno in relazione ad alcune variabili di carattere demografico. Dall analisi in relazione al genere si può osservare una significativa presenza del genere maschile; sono infatti costituiti per una quota pari al 64% da individui di genere maschile (oltre 18 mila soggetti), e da una quota del 36% da individui di genere femminile (oltre 10 mila soggetti). Tabella 3 - Soggetti avviati con permesso di soggiorno per genere I soggetti avviati con permesso di soggiorno sono presenti per una quota pari all 89% nella classe di età 20-49 anni. Fig. 3 - Soggetti avviati per classi di età

Pagina 8 Pagina 8 Ore autorizzate di CIGO e CIGS cumulate per le provincie lombarde: periodo gennaio - settembre 2009 Prov. CIGO Bergamo 10.250.548 Brescia 26.486.633 Como 13.331.031 Cremona 4.875.650 Lecco 10.096.909 Lodi 1.100.038 Milano 18.301.992 Mantova 2.706.745 Pavia 8.604.576 Sondrio 710.150 Varese 31.138.573 35.000.000 30.000.000 25.000.000 20.000.000 15.000.000 10.000.000 5.000.000 0 Cigo Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Milano Mantova Pavia Sondrio Varese Prov CIGS Bergamo 5.206.656 Brescia 5.437.394 Como 4.640.452 Cremona 655.732 Lecco 1.529.161 Lodi 961.151 Milano 17.194.542 Mantova 3.215.492 Pavia 1.300.114 Sondrio 250.479 Varese 10.573.246 18.000.000 16.000.000 14.000.000 12.000.000 10.000.000 8.000.000 6.000.000 4.000.000 2.000.000 0 Cigs Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Milano Mantova Pavia Sondrio Varese Fonte: elaborazione ARIFL su dati Inps.

Pagina 9 Pagina 9 Ore autorizzate di CIGO: andamento per le provincie lombarde: periodo gennaio settembre 2009 CIGO Gen Feb Mar Apr Mag Giugno Lug Ago Set Media Bergamo 303.239 436.825 455.503 536.341 1.375.923 2.150.409 1.905.593 1.259.393 1.827.322 1.138.950 Brescia 1.331.495 3.220.338 2.904.106 4.041.620 3.896.348 2.243.184 3.403.014 813.950 4.632.578 2.942.959 Como 354.581 171.465 754.043 2.527.139 2.522.407 1.587.930 1.425.364. 3.988.102 1.666.379 Cremona 282.455 329.015 597.790 616.867 562.079 585.136 797.065 739.690 365.553 541.739 Lecco 233.376 468.118 670.707 842.899 1.361.027 2.594.479 952.746 2.002.344 971.213 1.121.879 Lodi 18.034 65.309 163.952 200.239 86.007 247.711 224.972. 93.814 137.505 Milano 534.658 630.316 1.440.198 2.495.857 2.717.523 2.154.918 4.020.715 12.977 4.294.830 2.033.555 Mantova 17.318 245.104 227.280 228.889 468.189 241.012 553.529 48.837 676.587 300.749 Pavia 214.671 922.284 1.501.525 758.192 1.320.783 918.406 1.307.069 31.101 1.630.545 956.064 Sondrio. 60.525 46.078 224.770 97.476 85.502 59.561 76.672 59.566 88.769 Varese 1.263.078 2.041.933 2.620.422 1.679.341 3.746.737 3.512.104 2.947.768 4.257.338 9.069.852 3.459.841 10.000.000 9.000.000 8.000.000 7.000.000 6.000.000 5.000.000 4.000.000 3.000.000 2.000.000 1.000.000 Brescia Como Milano Varese 0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre L incremento della Cassa integrazione Ordinaria regionale registrato tra agosto e settembre 2009 regionale viene confermato a livello provinciale in particolare nelle provincie di Varese, Milano, Come e Brescia ma si segnalano anche elevate richieste da parte delle provincie di Lecco e Bergamo quest ultima con un trend di crescita sostenuto.

Pagina 10 Pagina 10 Ore autorizzate di CIGS: andamento per le provincie lombarde: periodo gennaio settembre 2009 CIGS Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Media Bergamo 195.455 285.011 396.061 394.801 818.568 323.324 1.140.182 694.983 958.271 578.517 Brescia 481.515 143.694 289.694 457.356 439.848 558.905 1.053.838 770.357 1.242.187 604.155 Como 106.689 240.773 160.861 1.506.564 35.490 222.505 625.148 188.923 1.553.499 515.606 Cremona. 76. 16.403 25.481 50.489 150.144 212.514 200.625 93.676 Lecco 60.041 193.370 223.132 98.225 43.892 282.795 197.820 189.756 240.130 169.907 Lodi 76.374 11.800 399 55.694 10.546 359.243 71.810 180.966 194.319 106.795 Milano 941.033 734.553 934.429 999.040 1.480.074 1.426.548 3.069.930 3.382.367 4.226.568 1.910.505 Mantova 85.976 19.405 83.719 250.420 160.109 54.275 1.474.668 349.744 737.176 357.277 Pavia 30.465 30.113 49.713 39.763 100.538 230.838 478.887 147.074 192.723 144.457 Sondrio 14.670 14.216 13.084 15.700 20.937 16.160 78.895 6.473 70.344 27.831 Varese 540.466 233.032 3.486.922 890.617 1.078.214 594.491 979.217 180.562 2.589.725 1.174.805 4.500.000 4.000.000 3.500.000 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 Bergamo Brescia Como Milano Varese Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre L incremento della Cassa integrazione Straordinaria regionale registrato tra agosto e settembre 2009 viene confermato a livello provinciale in particolare nelle provincie di Milano, Varese, Como, Brescia e Bergamo che rappresentano quasi l 85% del totale in particolare si evidenzia la provincia di Milano dove spicca per la presenza di piccole realtà aziendali soggetta appunto alla CIGS

Pagina 11 Pagina 11 Cassa Integrazione: rapporto Le crisi numero aziendali: ore autorizzate CIGS in deroga di Cassa tipologia su densità 1 in Lombardia territoriale delle imprese (dati nelle Italia provincie lavoro) lombarde L Osservatorio Mercato del Lavoro della Lombardia propone un indicatore che rapporta il numero di ore autorizzate di Cassa integrazione medio mensile al numero attivo delle imprese presenti sul territorio delle singole Province (rapporto MOVIMPRESE II trim 2009). Si ottiene, così, un indicatore che confronta il dato amministrativo della Cassa con la densità territoriale delle imprese con l obiettivo di evidenziare meglio i territori più in difficoltà. La tabelle e il grafico sotto riportato evidenziano una situazione in cui le provincie di Varese, Como Lecco e Brescia sono soggette ad una maggiore sofferenza dovuta alla presenza di imprese appartenenti ai settori più in difficoltà quali metalmeccanico, tessile, chimico e trasporti Prov CIG/mese Imprese CIG_tot/imp Varese 4.634.647 65.564 70,69 Como 1.996.831 44.827 44,55 Sondrio 106.737 15.517 6,88 Milano 3.944.059 351.267 11,23 Bergamo 1.717.467 85.906 19,99 Brescia 3.547.114 110.398 32,13 Pavia 1.100.521 45.074 24,42 Cremona 614.598 28.435 21,61 Mantova 658.026 39.464 16,67 Lecco 1.291.786 24.370 53,01 Lodi 229.021 16.192 14,14 80,00 Tot_CIG/imp 70,00 60,00 50,00 40,00 30,00 re 20,00 10,00 0,00 VARESE SONDRIO BERGAM O PAVIA M ANTOVA LODI Fonte: elaborazione ARIFL su dati Inps e Movimprese

Pagina 12 Pagina 12 Rappresentazione tendenziale e congiunturale imprese attive in Lombardia (2008-2009) La tabella e il diagramma sotto riportati presentano i dati Movimprese sul numero di imprese attive in Lombardia per trimestre per raffrontare la situazione tra trimestri contigui (rappresentazione congiunturale) e trimestri dello stesso periodo, ma di anni differenti ( rappresentazione tendenziale) elaborati per evidenziare la nati mortalità delle imprese nelle provincie Lombarde. Si evidenzia una sostanziale tenuta di imprese attive in tutte le provincie con lieve diminuzione congiunturale per Milano. I dati della provincia di Milano tiene conto anche del comprensorio Monza- Brianza Prov. I Tr 09 II T 09 II Tr 08 Varese 65549 65564 65688 Como 44636 44827 45410 Sondrio 15446 15517 15623 Milano 352499 351267 351071 Bergamo 85538 85906 85635 Brescia 109805 110398 109985 Pavia 45085 45074 45141 Cremona 28436 28435 28490 Mantova 39431 39464 39670 Lecco 24251 24370 24355 Lodi 16185 16192 16250 400000 350000 300000 250000 200000 150000 100000 50000 0 N.imprese I Tr 2009 II T 2009 II Tr 2008 VARESE COMO SONDRIO MILANO BERGAMO BRESCIA PAVIA CREMONA MANTOVA LECCO LODI Fonte: elaborazione ARIFL su dati Inps e Movimprese

Pagina 13 In breve ARIFL Via G. Cardano, 10 20124 Milano tel. 02667431 Fax 02 66984652 www.arifl.it ISTAT: l'istituto nazionale di statistica comunica che, sulla base degli elementi finora disponibili, nel mese di agosto gli indici destagionalizzati del fatturato e degli ordinativi, calcolati con base 2005=100, hanno registrato, nel confronto con il mese precedente, un calo dell'1,4%, il primo, e dell'8,6%, il secondo. Il fatturato è diminuito dell'1,1 % sul mercato interno e del 2,0% su quello estero; gli ordinativi nazionali hanno registrato una flessione del 6,1%e quelli esteri del 12,8%. Nel confronto degli ultimi tre mesi (giugno-agosto) con i tre mesi immediatamente precedenti (marzo-maggio) le variazioni congiunturali sono state pari a meno 2,3 % per il fatturato e a meno 0,8% per gli ordinativi. INAIL: Lombardia al minimo storico per le morti bianche: nel 2008 si sono infatti registrati 172 infortuni mortali sul lavoro, meno del 2007 (214 casi) e soprattutto meno del precedente minimo storico, registrato nel 2005 (194). E' quanto emerge dal decimo Rapporto annuale dell'inail Lombardia, presentato il 23 ottobre a Milano, secondo il quale, nella regione più produttiva d'italia, nel 2008 è diminuito di quasi 6.000 unità anche il numero complessivo di incidenti sul lavoro: 149.506 (il 17% del totale nazionale) contro i 155.480 del 2007 (-3,8%). Sondrio e Mantova le province più "virtuose" (con cali rispettivi dell'11,2% e del 10,8%), Lodi l'unica in controtendenza con un aumento degli incidenti del 2,6%. In generale, il numero delle denunce degli incidenti sul lavoro è diminuito di 6mila unità. Nelle costruzioni (-13,6%) la flessione più sensibile Eurostat: nel mese di agosto 2009, comparato con luglio dello stesso anno, i nuovi ordini industriali sono aumentati del 2,0%. Nel mese di luglio era cresciuto del 3,0%, nell area euro. Nell EU27, i nuovi ordini sono cresciuti dell 1,2% nel mese di agosto 2009, dopo che erano aumentati dell 1,6% in luglio. Dalla comparazione del mese di agosto 2009 con lo stesso mese del 2008, i nuovi ordini sono diminuiti del 23,1% nell area euro e del 22,3% nell EU27. Errata corrige: i dati sulla somministrazione contenuti nella tabella di pag. 3 della newsletter n. 21, fanno riferimento al contesto lombardo e non nazionale.