Capitolo 1 La mammella 1.1 Seno In tutte le culture del mondo il seno e stato ed e da sempre considerato come la più profonda e pura espressione di femminilità, l essenza stesa della donna. Infatti rappresenta organo fondamentale per la nutrizione, oltre ad essere elemento estetico cardinale, simbolo dell entità psicologica e sessuale e simbolo della seduzione. Lo scopo degli interventi di chirurgia plastica sul seno,le cosiddette mammoplastiche o mastoplastiche, è quello di creare un seno con un volume ed una forma in armonia con la statura della paziente e di fornire una stabilità adatta per prevenire una ptosi secondaria. La ricostruzione totale della mammella è basata sulla soluzione di quattro distinti problemi fondamentali, che possono peraltro essere affrontati anche contemporaneamente, in senso cronologico, ma sempre rispettandone la sequenza: il ripristino dei tessuti cutanei e sottocutanei toracici; la creazione del rilievo mammario; la ricostruzione del complesso areola-capezzolo; la simmetrizzazione della mammella ricostruita con la contro-laterale. 5
1.2 Anatomia del seno. Le mammelle sono ghiandole esocrine, cioè a secrezione esterna, con una struttura tubulo-alveolare, simile agli acini d'uva, pari e simmetriche, situate nella regione anteriore del torace tra la terza e la sesta costola. La mammella è composta da tante piccole vescicole, denominate acini mammari, correlate ad un sottile canale, cioè il tubo escretore. Gli acini e i tubuli sono riuniti in gruppi, i lobuli, a loro volta raggruppati a formare i lobi, normalmente in numero di 15/20. I tubuli escretori, in numero pari a quello dei lobi, confluiscono in canali più grossi, i dotti galattofori o lattiferi, che sboccano all'apice del capezzolo attraverso i pori lattiferi, che sono 10o15. La forma esterna della mammella, cioè la prominenza del seno, viene determinata non solo dal complesso dei lobi, ma anche dallo sviluppo del tessuto adiposo, in quantità variabile a seconda della costituzione fisica individuale, posto intorno e tra gli acini che formano la ghiandola. Il tessuto adiposo funge da isolante a da protezione agli urti di questa delicata parte.1 Le mammelle hanno la forma di rilievi emisferici e conici, sormontati da una zona più o meno circolare pigmentata, cioè l'areola, con al centro il capezzolo. Non esiste una forma ideale per il seno e neppure una misura ottimale, ma ci sono tipologie ben distinte caratterizzate da molti fattori come la costituzione, l'età o il portamento. Spesso il seno è asimmetrico e uno dei due è più voluminoso dell'altro; anche queste sono caratteristiche squisitamente costituzionali molto comuni: circa l'ottanta per cento delle donne ha un seno più grosso o posto leggermente più in alto o in basso dell'altro. Generalmente l'asimmetria si manifesta durante l'adolescenza nel periodo dello sviluppo, ma non deve preoccupare né a livello estetico né sotto il profilo della salute tranne nei casi in cui il difetto è molto evidente. Il seno non possiede una muscolatura propria, ma poggia sul muscolo grande pettorale al quale è saldato attraverso i legamenti sospensori. Unici muscoli presenti nel seno sono quelli piccolissimi situati attorno ai dotti lattiferi per espellere il latte e altri nel capezzolo che hanno il compito di ergerlo. 6
Il capezzolo, formato da tessuto erettile, è costituto dall'estremità dei dotti galattofori e da tessuto connettivo, dove si trovano fibre muscolari lisce, disposte sia a raggiera sia in modo circolare, che si estendono nell'areola fino a formare il muscolo areolo-mammillare. Generalmente il capezzolo ha una forma cilindrica o conica, è alto circa 1/1,5 cm., ma questa dimensione è molto variabile tra una donna è un'altra ed è ricoperto da cute rugosa. I capezzoli variano molto da donna a donna sia nella forma che nella dimensione e nella tipologia; alcune donne hanno capezzoli cilindrici, altre conici, altre molto frastagliati, altre rientranti e altre sporgenti. L'areola, cioè la zona che contorna il capezzolo ha una dimensione variabile, è costituita da una cute pigmentata, sottile, con piccole sporgenze sparse in modo irregolare determinate dalle ghiandole sebacee, talvolta provviste di pelo e chiamate ghiandole areolari del Morgagni. Ci sono anche altre ghiandole lattifere accessorie, cioè i tubercoli di Montgomery, che aumentano di volume durante la gravidanza e l'allattamento. Il colore del capezzolo e dell'areola varia da donna a donna e cambia in situazioni particolari come la gravidanza: in questa situazione l'areola diviene più grande, più scura e, passato questo periodo, non ritorna più completamente come prima. Particolarmente importante è la cute che ricopre il seno per la sua funzione di contenimento e di sostegno. Bisogna idratare e curare bene la pelle in questa zona del corpo, perché è soggetta a molte tensioni e può facilmente rilassarsi. Basti pensare alla gravidanza e all'aumento del volume del seno oppure a come può cambiare la grandezza del petto in seguito a una dieta dimagrante per capire quanto sia importante mantenere integra l'elasticità cutanea il più a lungo possibile. Non esistono correlazioni tra le dimensioni del seno di una donna e le qualità personali o di carattere. Esistono seni pieni e sodi soprattutto quando i muscoli pettorali sono ben sviluppati. Le donne con torace espanso tendono ad avere seni più sodi di quelle che hanno un torace contratto. 7
1.3 Lo sviluppo del seno Nell'embrione umano di circa quattro settimane di vita sono già presenti i primi abbozzi della ghiandola mammaria in forma di due creste che ne percorrono lungo i lati la parte anteriore. In seguito le creste formano delle protuberanze emisferiche e simmetriche, che corrispondono alle future ghiandole, che si atrofizzano tutte ad eccezione di quelle situate nella zona toracica, perché alla nascita queste costituiranno il capezzolo el'areola. Durante la pubertà l'ipotalamo inizia la produzione di alcuni ormoni che danno il via allo sviluppo del seno e delle ovaie. Il primo segnale di pubertà è proprio la crescita del seno. Nella prima fase di sviluppo si verifica l'innalzamento dei capezzoli, senza aumento del tessuto ghiandolare e pigmentazione dell'areola. Da sei a dodici mesi dopo, aumenta il tessuto ghiandolare, si sviluppano i dotti escretori, aumenta l'adiposità del sottocutaneo, avviene l'allargamento dell'areola e la sua pigmentazione. Lentamente e gradualmente le mammelle cambiano fino ad assumere la forma definitiva che corrisponde al momento in cui la fanciulla entra nell'età adulta, la situazione ormonale si normalizza e iniziano i cicli mestruali. I mutamenti tipici di quest'età non riguardano solo lo sviluppo del seno e l'inizio dell'età feconda, ma interessano anche il profilo psicologico. Spesso la giovane è impreparata ad affrontare il momento e si ritrova improvvisamente con un corpo da adulta e le idee, i desideri e le abitudini di una ragazzina. Succede, talvolta, che la fanciulla nasconda il seno, diventato evidente in modo per lei imbarazzante, tenendo curvate le spalle. Questo atteggiamento, oltre che a testimoniare l'espressione di insicurezza, diventa un atteggiamento dannoso per la schiena e il seno, che può essere compromesso nel naturale sviluppo. Altra reazione riscontrabile potrebbe essere che la ragazzina si senta troppo osservata da sguardi estranei e si senta turbata dai commenti che coglie specialmente dai rappresentanti dell'altro sesso. Questo turbamento può creare angosce, difficoltà e timori nell'instaurare rapporti con gli uomini che si trascinano, a volte, anche in età adulta. 8
Per poter vivere meglio il periodo difficile del cambiamento, cioè la pubertà, è utile conoscere bene il nostro corpo ed essere consapevoli dei mutamenti che inevitabilmente avverranno in noi. Essere coscienti di questo, aiuta certo ad accettare i mutamenti del corpo, la sua bellezza diversa e a creare una certa sicurezza. Le mestruazioni sono sovente accompagnate o precedute da una serie di disturbi e fastidi talvolta anche molto dolorosi, che caratterizzano la "sindrome premestruale". A livello emozionale si manifestano ansia, nervosismo, disturbi del sonno e cambiamenti di umore frequenti e repentini, accompagnati da segnali fisici quali vertigine, nausea, emicrania e ritenzione idrica Il seno appare turgido e un senso di tensione e, a volta di dolore spesso si associa a questo momento particolare. Tutti i sintomi in genere scompaiono all'arrivo del flusso, ma per trovare giovamento nei giorni che precedono il ciclo è utile seguire una dieta povera di sale e ricca di vitamina A e bere parecchia acqua oligominerale durante la giornata. I cambiamenti che interessano il seno si manifestano già durante le prime settimane di gestazione: le mammelle si inturgidiscono, l'areola si scurisce, intorno appare una pigmentazione irregolare, i tubercoli di Montgomery diventano più sporgenti e si manifestano un senso di tensione e di pesantezza. Il capezzolo è particolarmente sensibile, anche uno stimolo o uno sfioramento minimo lo fanno allungare e irrigidire. Il seno aumenta di volume, la cute si tende e i vasi sanguigni sottocutanei diventano visibili. Possono formarsi, dal quinto mese in poi, le smagliature, cioè quelle strie rossastre causate dalla lacerazione delle fibre elastiche del derma. La ghiandola mammaria si ingrandisce, la vascolarizzazione linfatica e sanguigna aumentano e si accumula tessuto adiposo intorno ai lobuli. Verso il quarto mese dal capezzolo fuoriesce un liquido sieroso e opalescente chiamato colostro. Importanti sono le cure da riservare al seno in questo periodo, che insieme all'alimentazione permettono alla futura mamma di mantenersi bella e di evitare o diminuire la possibilità di danni, specialmente alla cute. 9
Durante l allattamento la mammella raggiunge il massimo dell'attività funzionale. Inizialmente produce il colostro, in seguito un liquido giallastro, proteico, denso e ricco di anticorpi che aiuta il neonato nel passaggio dalla nutrizione placentare a quella intestinale. Verso il terzo o quarto giorno dopo il parto avviene la montata lattea. Il seno appesantito deve essere contenuto in un reggiseno che gli consenta di mantenere una posizione il più possibile naturale. L'alimentazione in questo periodo deve essere sana e ricca di sostanze nutritive come durante la gravidanza; bisogna assumere liquidi in quantità sufficiente per garantire il flusso di latte. Se al seno si dedicano attenzione e cura prima del parto e durante l'allattamento, non bisogna temere di sciuparne la bellezza con la maternità. Questo periodo probabilmente coincide col momento di massimo splendore femminile: i seni acerbi dell'adolescente si trasformano in un petto pieno e rotondo che ha raggiunto la sua maturità. Certamente queste forme non sono meno conformi all'ideale di bellezza femminile. La menopausa è un periodo piuttosto difficile per la donna a causa delle modificazioni fisiche che avvengono e per la componente psicologica che spesso le accompagna. I disturbi tipici, come la vampate di calore, sudorazione, irritabilità, instabilità emotiva sono associati a livello psicologico con la sensazione frustrante di essere arrivate alla fine della vita femminile in un grande numero di donne. Sono poche quelle che accettano la menopausa come un periodo naturale ed inevitabile della vita, ma non per questo si sentono finite. Oggi la donna intorno ai 50 anni è forse più attiva di prima, ha certamente maturato più esperienza e non deve mettersi da parte vivendo questo momento con poca volontà, con un atteggiamento negativo. A questa età il fascino è di natura diversa di quello dei 20 anni, si basa infatti sulla capacità di interessare gli altri grazie a ciò che si è e non per quello che appare. L'attività ovarica cessa, mancano quindi gli stimoli ormonali e si verifica l'atrofia della ghiandola mammaria e l'aumento del tessuto adiposo. In menopausa il seno tende ad aumentare di volume, la cute si rilassa e si manifesta perdita di tono. 10
Bisogna intensificare le cure aiutando il corpo con l'alimentazione, la ginnastica, i trattamenti cosmetici e il seno, se non è stato trascurato negli anni precedenti, potrà rimanere bello. In questo particolare momento bisogna prestare molta attenzione alla salute del seno eseguendo i controlli medici, gli eventuali esami specifici e l'autopalpazione quotidiana. In menopausa, a causa della cessata attività ormonale, aumenta il rischio per alcune patologie 11