L interruzione volontaria di gravidanza nel Distretto di Bologna: Una breve analisi del periodo 27-215 Ottobre 216 a cura del Distretto di Bologna
Quadro generale e indicatori di abortività Prosegue il trend discendente che si registra dal 211: nel 215 sono state effettuate 13 Ivg in meno rispetto al numero degli interventi dell anno precedente, di cui 71 tra le italiane e 32 tra le donne straniere (Fig. 1). Si tratta di un calo, in valori assoluti e ancor più percentuali, decisamente più consistente di quelli degli anni precedenti: nel corso del 211 si è avuta una diminuzione di 46 interventi (- 4,6%), nel 212 di 29 ivg (-3%), nel 213 di 54 (-5,9%), l anno successivo si è registrato un lieve aumento, mentre nel 215 il calo di 13 Ivg è stato pari all 11,8%. Ciò, in definitiva, consente di ipotizzare che le azioni messe in campo nel corso del primo anno del progetto abbiano contribuito in maniera considerevole al calo del ricorso all aborto volontario. 12 1 8 6 4 2 969 993 947 898 912 918 864 876 773 56 542 56 512 512 482 44 439 47 481 435 436 437 46 427 424 338 366 FIG. 1 IVG DONNE RESIDENTI A BOLOGNA (valori assoluti) Una conferma dell attendibilità di tale ipotesi giunge anche dall analisi dei tassi di abortività (Fig. 2), la quale dimostra che il calo del valore dell indicatore è stato maggiore nel corso dell ultimo anno (dal 1,5 al 9,3, con una diminuzione pari all 11,4%) rispetto ai precedenti anni. Il tasso di abortività di Bologna rimane comunque più alto di quello regionale (7,4, con un calo rispetto all anno precedente pari al 6,3%). 5 4 28 28,8 27,7 28,1 28,3 25,5 23,4 22,9 21,2 2 1 11,2 11,2 11,8 11,9 11,3 1,9 1,4 1,5 9,3 8,2 7,5 8,1 7,7 6,6 6,7 6,6 6,8 5,7 FIG. 2 TASSI DI ABORTIVITÀ: 27-215
Considerazioni pressoché analoghe si possono avanzare per l altro importante indicatore di valutazione del fenomeno abortivo, vale a dire il rapporto di abortività: la figura seguente mostra in maniera evidente la continuità di un trend discendente e la rilevanza del calo dell ultimo anno. 8 6 468,1 534,9 462,1 513,3 522,4 472,5 4 42,2 386,4 363,7 298 3,1 5 317,9 1,5 298,9 273,9 265,5 239,6 2 244,4 224,9 24,6 234,1 21,3 212,6 25,7 21,9 173,3 FIG. 3 RAPPORTI DI ABORTIVITÀ: 27-215. Esaminando invece i tassi di abortività specifici occorre segnalare come a fronte di un complessivo calo del valore dell indicatore, per entrambe le nazionalità (e ovviamente per il totale) si registra un aumento nella classe d età 2-24 anni (il numero delle Ivg è stato di 7 su una popolazione di 5.752 tra le italiane e 79 su una popolazione di 1.688 tra le residenti straniere); tra le donne provenienti da altri paesi si registra un piccolo aumento del tasso di abortività anche nella classe 4-44 anni (Fig. 4). Ciò probabilmente offre qualche indicazione sulle iniziative che occorre mettere in campo, cioè su quali classi d età occorre concentrare maggiormente gli sforzi. Tassi di abortività specifici Classe d'età 15-19 4,1 (5,3) 12,8 (17,1) 5,7 (7,5) 2-24 12,2 (1) 46,8 (39,4) 2, (16,9) 25-29 6,7 (1,8) 31,2 (35,3) 14,1 (18,3) -34 8, (1) 26,4 (29,2) 13,3 (15,6) 35-39 7,8 (9,4) 18,8 (25,4) 1,7 (13,3) 4-44 4,4 (5,2) 15,5 (1,7) 6,6 (6,3) 45-49,9 (1,1),7 (1,5),8 (1,1) FIG. 4 TASSI DI ABORTIVITA SPECIFICI - Anno 215 (valori anno 214).
Caratteristiche socio-demografiche delle donne Per quanto concerne il titolo di studio, il quadro è sostanzialmente stabile: la quota delle donne con basso livello di istruzione (nessun titolo, licenza elementare, media inferiore) si mantiene intorno al % tra le italiane, e poco oltre il 5% tra le residenti straniere. L andamento complessivo delle curve di distribuzione per classi d età ripresenta per entrambe le nazionalità una forma a campana. Anche l età media è pressoché stabile, con il dato delle italiane, 31,5, di poco superiore a quello delle straniere,,3. Rispetto al 214, non cambia in maniera significativa il quadro della condizione professionale delle donne che nel 215 hanno interrotto la gravidanza: tra le italiane oltre il 65% le donne con una occupazione lavorativa, circa il 13% le disoccupate, quasi il 15% le studentesse e il 5,7% le casalinghe; tra le nate all estero la quota delle occupate si attesta poco oltre il 45%, le disoccupate sono circa il 23%, l 11,3% le studentesse e il 19,4% le casalinghe. Tra le occupate rimane decisamente più rilevante la quota delle donne con una condizione occupazionale medio-bassa: 65,4% tra le italiane e 85,3% tra le straniere. Circa lo stato civile, tra le italiane si registra un leggero aumento della quota delle nubili (74% rispetto al 7,9% dell anno precedente) e un piccolo calo delle coniugate (2,2% a fronte del 22,9%), mentre se si considerano i tassi di abortività si riscontra una diminuzione sia del valore delle nubili (6,8 del 7,8 del 214) sia di quello delle coniugate (3,4 rispetto al 4,5 dell anno precedente). Una situazione analoga si può notare tra le straniere per quanto riguarda le percentuali: tra le nubili il dato del 215 si attesta al 53,6% rispetto al 45,1% dell anno precedente e quello delle coniugate al 39,1% rispetto al 46,5%. I tassi di abortività mostrano invece un quadro differente: tra le nubili il valore aumenta, dal 2,1 al 23, mentre tra le donne sposate si verifica un calo significativo, dal 23 del 214 al 17,2 dell anno seguente. Ivg delle donne con precedenti nati vivi e Ivg ripetute Sia tra le italiane che tra le donne provenienti da altri Paesi si registra un calo di coloro che nel corso dell anno hanno deciso di interrompere la gravidanza e che nel corso della loro vita avevano già avuto uno o più figli (Fig. 5). 9 8 7 6 5 66,3 48,9 72 69,6 67,6 69,3 7,6 65,3 62,6 58,4 6 57,6 58,4 54 54,6 51,2 65,8 55,4 4 47,9 47,4 45 44,7 46,1 42,1 43,7 38,4 39,3 FIG. 5 - % IVG di DONNE CON ALMENO UN FIGLIO
Anche il calo della quota delle Ivg ripetute, ovvero degli aborti effettuati da donne che già in precedenza avevano una o più volte interrotto la gravidanza, si direbbe avvalori l ipotesi di un contributo del progetto al ridimensionamento del fenomeno: considerando il totale delle ivg si può notare infatti che la diminuzione dal 4,3% al 36% (4,3 punti percentuali in meno) dell ultimo anno non si è mai verificata nell arco dell intero periodo (Fig. 6). Peraltro, per quanto tale quota sia di poco superiore a quella che nel medesimo anno si riscontra a livello regionale (32,3%), vale tuttavia segnalare che il calo che si è avuto a Bologna nel corso del 215 è in controtendenza rispetto al leggero aumento che si registra negli ultimi anni in Emilia-Romagna. 7 6 5 4 53,7 52 53 49,2 45,9 45,6 45,3 45,2 42,2 4,4 4 4 4,3 37,5 34 35,2 36 33,7 2 26,8 26,9 27,1 29,5 28,3 24,8 26,7 31,4 25,7 1 FIG. 6 % IVG RIPETUTE 27-215. Leggermente in aumento la quota delle certificazione di autorizzazione emesse dai consultori familiari, il 68.7% a fronte del 66,4% del 214. Prosegue la crescita della quota delle IVG effettuate con il metodo farmacologico, con un impennata di quella delle straniere che ha annullato la differenza con le italiane (Fig. 7). 25 Italiane Straniere 21,1 21,7 24,8 25,1 24,8 2 15 15,4 17,5 17,3 1 5 13 1,4 5,2 9,4 3,2 2,9 5,6 1,5,7 1,6 FIG. 7 IVG CON METODO FARMACOLOGICO - Anni 27-215