Misure previdenziali del protocollo welfare Gianni Geroldi 13 giugno 2008 G. Geroldi 1
Il confronto sui sistemi di pensione in UE si basa su: A. adattabilità B. sostenibilità finanziaria C. sostenibilità sociale 13 giugno 2008 G. Geroldi 2
Misure rivolte a migliorare l adattabilità facilitazioni in materia di totalizzazione maggiori possibilità di utilizzare i contributi versati presso gestioni pensionistiche differenti. per i lavoratori che si trovano nel sistema retributivo o misto, l anzianità contributiva minima richiesta per includere periodi di lavoro effettuati presso una gestione assicurativa al fine del conseguimento del diritto alla pensione di anzianità e di vecchiaia si riduce da 6 a 3 anni. nuove possibili forme di flessibilità in uscita collegate al sistema contributivo (comma 13 Commissione per la modifica dei criteri di calcolo dei coefficienti di trasformazione) 13 giugno 2008 G. Geroldi 3
I presupposti della sostenibilità finanziaria La sostenibilità finanziaria dei sistemi previdenziali è connessa al tema dell invecchiamento della popolazione perché: i regimi a ripartizione (sistema pubblico), se non vengono modificati i parametri di funzionamento del sistema, tendono ad avere saldi negativi tra prestazioni e contributi i regimi a capitalizzazione (previdenza complementare), a parità di condizioni, tendono a registrare un abbassamento delle prestazioni 13 giugno 2008 G. Geroldi 4
Sostenibilità finanziaria del sistema pubblico italiano con l introduzione del metodo di calcolo contributivo, gli effetti dell invecchiamento nel sistema a ripartizione tendono a produrre effetti simili a quelli di un sistema a capitalizzazione la presenza di una quota decrescente di pensioni calcolate a retributivo determina una gobba temporanea nell andamento del rapporto tra spesa per pensioni e PIL 13 giugno 2008 G. Geroldi 5
I dati sulla sostenibilità finanziaria Si possono considerare tre periodi del rapporto tra spesa pensionistica e PIL recente passato (1989-2006) medio termine (2007-2016) lungo termine (fino al 2050) 13 giugno 2008 G. Geroldi 6
14,5 Spesa pensionistica in rapporto al Pil (1989-2006) 14 13,5 13 12,5 12 11,5 11 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 13 giugno 2008 G. Geroldi 7
Periodo 2007-2016 Variazione media annua della spesa pensionistica al netto dell'indicizzazione (*) (valori percentuali) Spesa al netto dell'indicizzazione 2001-2006 2007-2011 2012-2016 TOTALE 1,8 1,7 1,8 di cui: - Dipendenti privati 1,6 1,2 1,5 - Dipendenti pubblici 1,7 2,3 2,6 - Lavoratori autonomi 3,1 2,5 1,7 di cui: - Artigiani e Commercianti 5,8 4,0 2,9 (*) Le previsioni sono effettuate con il modello della RGS aggiornato al 2007, sulla base della normativa vigente a settembre 2007. Per il periodo 2001-2006, i valori sono desunti dalla base dati del NVSP. Le previsioni scontano le misure relative all'aumento delle pensioni basse (art. 5 della legge 127/2007). Non scontano, invece, le misure in materia pensionistica della legge n.247 2007 (attuazione del protocollo sul welfare del 23 luglio) 13 giugno 2008 G. Geroldi 8
Sostenibilità nel lungo periodo (al 2050) con riforme legge 335/1995 e legge n.243/2004 Spesa in % del PIL a normativa vigente e a normativa modificata 18% 17% 16% 15% 14% 13% 12% 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050 normativa vigente normativa modificata 13 giugno 2008 G. Geroldi 9
Proiezione al 2050 del rapporto tra spesa pensionistica e PIL senza adeguamento dei coefficienti di trasformazione 18% 17% 16% 15% 14% 13% 12% coefficienti revisionati senza revisione 11% 10% 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029 2031 2033 2035 2037 2039 2041 2043 2045 2047 2049 13 giugno 2008 G. Geroldi 10
Misure per l equità e la sostenibilità finanziaria definizione di un nuovo sistema di età pensionabile che abroga lo scalone (innalzamento a 60 anni dal 1 gennaio 2008) e lo sostituisce con un percorso graduale; disciplina dei lavori usuranti che consente di andare in pensione con un anticipo fino a 3 anni ad alcune categorie di lavoratori (decreto Salvi; lavori notturni, addetti a linee a catena; conducenti mezzi pubblici pesanti); uscita anticipata rispetto ai nuovi requisiti per i lavoratori in mobilità (circa 5000 in aggiunta ai 16000 già previsti); rafforzamento del sistema contributivo (L.335/95), con aggiornamento su base triennale dal 2010 dei coefficienti di trasformazione definiti nel 2005 e con la costituzione di una commissione per proporre modifiche in base alle nuove condizioni economiche e del mercato del lavoro, tutelando le pensioni basse e le carriere discontinue; intervento sulle finestre di uscita per le pensioni di vecchiaia e per coloro che hanno 40 anni di contributi 13 giugno 2008 G. Geroldi 11
Spesa pubblica per pensioni in % PIL dopo l attuazione del Protocollo 18% 17% 16% 15% 14% 13% 12% 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050 Normativa vigente a settembre 2007 Ingloba gli effetti delle misure attuative del Protocollo del 23 luglio 13 giugno 2008 G. Geroldi 12
L adeguatezza dei trattamenti: il calcolo dei tassi di sostituzione il calcolo è fatto rapportando la pensione al reddito prima del pensionamento al netto dei prelievi contributivi e fiscali. Le ipotesi sono: tasso annuo di crescita del PIL reale: 1,3%; carriera dinamica: individuo il cui reddito cresca ogni anno di circa 1 punto percentuale più della media carriera piatta: individuo il cui reddito da lavoro è sempre pari a quello medio. tasso annuo di crescita media della produttività e dei redditi da lavoro: 1,6%; contributo annuo alla previdenza complementare pari al TFR (6,91%) tasso annuo reale netto di rendimento della previdenza integrativa: 2%; tasso annuo di inflazione e deflatore del PIL: 2%. 13 giugno 2008 G. Geroldi 13
sono analizzate le seguenti figure tipo: lavoratore dipendente o autonomo che vada in pensione a 60 anni con 35 anni di contribuzione al sistema pubblico; lavoratore dipendente o autonomo che vada in pensione a 65 anni con 40 anni di contribuzione al sistema pubblico nel calcolo si confrontano gli esiti: della sola previdenza pubblica della previdenza pubblica insieme alla previdenza complementare 13 giugno 2008 G. Geroldi 14
Tassi di sostituzione netti della previdenza pubblica Tassi di sostituzione netti solo pubblico - Carriere piatte Tassi di sostituzione netti solo pubblico - Carriere dinamiche 100,0% 100,0% 90,0% 80,0% 70,0 % 60,0% 50,0% 60 dip 60 aut 65 dip 65 aut 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 60 dip 60 aut 65 dip 65 aut 40,0% 40,0% 2005 2010 2020 2030 2040 2050 2005 2010 2020 2030 2040 2050 13 giugno 2008 G. Geroldi 15
Tassi di sostituzione netti dell insieme di previdenza pubblica e complementare Tassi di sostituzione netti pubblico + privato - Carriere piatte Tassi di sostituzione netti pubblico + privato - Carriere dinamiche 120,0% 110,0% 110,0% 100,0% 100,0% 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 60 dip 60 aut 65 dip 65 aut 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 60 dip 60 aut 65 dip 65 aut 50,0% 40,0% 2005 2010 2020 2030 2040 205 0 50,0% 40,0% 2005 2010 2020 2030 2040 2050 13 giugno 2008 G. Geroldi 16
Sostegno ridistributivo alle pensioni basse miglioramento delle pensioni basse per persone oltre 64 anni, tenendo conto della durata contributiva e del reddito personale; miglioramento dell indicizzazione per le pensioni fino a 5 volte il minimo; sostegno alla maturazione delle pensioni dei giovani con interventi sulla totalizzazione (senza limiti per le pensioni a contributivo), sul riscatto della laurea e sui contributi figurativi in caso di disoccupazione; miglioramento della prestazione pensionistica per i giovani parasubordinati aumentando di un punto l anno fino a tre punti; modifiche per l adeguatezza al fine di tutelare le pensioni più basse e le carriere discontinue dei giovani (comma 12 - Commissione per la modifica dei criteri di calcolo dei coefficienti di trasformazione); applicazione di un contributo di solidarietà sui fondi in forte squilibrio interventi di tipo ridistributivo (blocco perequazione pensioni alte e aumento aliquote contributive per gestione speciale già iscritti a forme previdenziali) rafforzamento della previdenza complementare con l apporto del TFR 13 giugno 2008 G. Geroldi 17
Aspetti critici della previdenza complementare per compensare i tassi di sostituzione, i versamenti devono essere consistenti, prolungati e stabili nel tempo; i lavoratori parasubordinati e autonomi hanno aliquote contributive più basse, non hanno contribuzione dei datori di lavoro e non hanno TFR; i lavoratori pubblici non hanno ancora un vero TFR; previdenza obbligatoria di tipo contributivo e previdenza complementare sono ambedue a contribuzione definita variabilità delle prestazioni; le aspettative di vita tra M e F non sono compensate trattamenti più bassi per le donne; la copertura dei rischi di inflazione sulla rendita è assai onerosa Vanno introdotti meccanismi ridistributivi più efficaci nel sistema pensionistico?? 13 giugno 2008 G. Geroldi 18