SGSL quali vantaggi? Linee guida e casi pratici



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13a GIORNATA della SICUREZZA sul LAVORO SGSL quali vantaggi? Linee guida e casi pratici Andamento infortunistico del 2011 Comunicato stampa del 27 aprile 2012 Le stime INAIL sull andamento infortunistico del 2011 (rilevazione al 29 febbraio 2012) indicano in particolare: una riduzione del 6,4% degli infortuni in complesso: si passa da circa 776.000 a 726.000 denunce, 50mila in meno rispetto al 2010; una riduzione del 4,4% degli infortuni mortali, dalle 973 denunce nel 2010 alle 930 denunce nel 2011. Carmine Esposito INAIL D.R. Lombardia - CONTARP un incremento di quasi il 10% delle malattie professionali che dopo il boom registrato nel 2010 (circa 7.600 casi in più rispetto al 2009), si attestano nel 2011 a circa 46.500 denunce. Como, 1 giugno 2012 Andamento infortunistico del 2011 Comunicato stampa del 27 aprile 2012 Crisi dell economia, calo degli infortuni e andamento dell occupazione INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI ALL'INAIL I dati 2011 sono valori stimati sulla base delle denunce acquisite dagli archivi gestionali INAIL al 29 febbraio 2012 Il calo degli infortuni accomuna tutti i rami di attività, mentre l ISTAT registra nel 2011 un lieve aumento dell occupazione (+0,4%) rispetto al 2010, anno come il 2009 fortemente segnato dalla crisi. Più pronunciato nell Industria (-9,9% a fronte di un calo occupazionale dello 0,6%), seguita dall Agricoltura (-6,3%, in presenza di un calo degli occupati dell 1,9%) e dai Servizi (-4,2% mentre gli occupati sono aumentati dell 1,0%). Buono l andamento infortunistico nelle Costruzioni (-11,0%) anche se influenzato dal significativo calo degli occupati nel settore (-5,3% rispetto al 2010). 1

Crisi dell economia, calo degli infortuni e andamento dell occupazione Incremento eccezionale delle denunce di Malattia Professionale Rispetto ai casi mortali, nei Servizi si registra la contrazione più alta (-8,8%), mentre nell Industria il calo si ferma al 2,1%. Nel settore, però, le Costruzioni diminuiscono del 10,6%. Si rileva infine un lieve aumento in Agricoltura (+2,7%, 3 decessi in più rispetto al 2010). Il fenomeno risulta evidente nell ultimo biennio per diverse cause. L emersione delle malattie perdute grazie a una più matura consapevolezza di lavoratori e datori di lavoro favorita dalle iniziative di istituzioni e organizzazioni (parti sociali, medici di famiglia, patronati). L inserimento delle patologie muscolo-scheletriche nelle nuove tabelle delle malattie professionali che consente un percorso più agevole per il riconoscimento del nesso di causalità tra esposizione al rischio e insorgenza della malattia. Le denunce plurime: sono in notevole aumento le denunce di più malattie per un unico lavoratore, connesse alla sua mansione e per lo stesso rischio. MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE ALL'INAIL ANALISI DEL TERRITORIO Elaborazione Statistiche INAIL anno 2010 Italia Lombardia Como N. Aziende 3.887.661 705.305 41.952 N. Addetti 17.258.150 3.687.842 174.345 Addetti per Azienda 4,44 5,23 4,16 Valori stimati sulla base delle denunce acquisite dagli archivi gestionali INAIL al 29 febbraio 2012 2

Elaborazione Statistiche INAIL Domande OT24 Anno Italia Lombardia Como 2010 43.115 7.090 337 2011 48.203 8.163 377 2012 54.071 8.815 457* Elaborazione Statistiche ACCREDIA MARZO 2012 Siti produttivi con certificazioni conformi alla norma BS OHSAS 18001:2007 Italia 7098 Lombardia 1090 Como 40 * Di cui 48 per l implementazione o mantenimento di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. IL COSTO DEI DANNI DA LAVORO PER L AZIENDA ITALIA IL COSTO DEI DANNI DA LAVORO PER L AZIENDA ITALIA Quasi ottanta anni fa Heinrich, ingegnere industriale americano impiegato in una compagnia assicurativa, comprese che all infortunio erano collegati tutta una serie di oneri e di spese, in gran parte difficilmente valutabili, che si contrapponevano al costo diretto delle prestazioni assicurative, giungendo alla conclusione che per ogni dollaro speso per la copertura assicurativa se ne spendevano altri quattro per far fronte agli oneri derivanti dal tempo perduto per i primi soccorsi all infortunato, dalla diminuzione di produttivita dovuta ai danni alle macchine e all addestramento del sostituto, dalla perdita di immagine, dai salari comunque versati durante il periodo di inattività, dalle spese per le pratiche amministrative e giuridiche ecc. Furono pero altri studiosi che si resero conto che per la realtà europea il rapporto 1:4 era troppo elevato e molto più valido e sicuramente più contenuto era il rapporto 1:2,5. Fonte: Amatucci Silvia costi dei danni da lavoro per l azienda Italia. (Primo Seminario CIT-CSA Roma 15-17 aprile 2009, atti del convegno) I dati sono espressi in milioni di euro 3

IL COSTO DEI DANNI DA LAVORO PER L AZIENDA ITALIA Costi della non sicurezza Costi Totali = Cassicurat. + Cnon assic. + Cprevenz. C non assic. = Cindir.+ Criabilt. + Perd.prod. Nel costo indiretto a carico dell azienda rientrano i danni ai materiali, alle costruzioni, agli equipaggiamenti di protezione e ai prodotti, le perdite di vario genere (tra cui rientrano i primi soccorsi e il trasporto della vittima, spese legali, ecc., con esclusione di quelle relative alla produzione) e le assicurazioni volontarie con cui spesso le aziende integrano la copertura obbligatoria. Spesso le aziende non dispongono di informazioni sufficienti per valutare la consistenza e la variabilità dei costi che sostengono per la non sicurezza Cprevenz. = dell azienda, spese degli enti: INAIL, ASL, etc. Attuare e mantenere un efficace SGSL consente di: Evidenziare Controllare Gestire Ridurre I costi della non sicurezza Ruolo dei SGSL in ambito prevenzionale È stato dimostrato che la gran parte degli infortuni è dovuta a: fattori comportamentali comunicazione inefficace difetti nell organizzazione carenze nel controllo 4

Stima dei vantaggi economici di un SGSL Si stima che circa il 40% degli infortuni avrebbero potuto essere evitati se fosse stata adottata una adeguata organizzazione del lavoro Redazione Linee Guida Partecipazione ACCREDIA Partecipazione UNI L INAIL e i SGSL Consulenza alla Commissione consultiva permanente (art. 6 del D.Lgs. 81/2008) Si sarebbe potuto risparmiare circa 16 miliardi di Euro, di cui 4 per minori premi assicurativi da versare all INAIL, ma soprattutto un numero più contenuto di lavoratori infortunati Finanziamenti alle imprese (art. 11 co. 5 del D.Lgs. 81/2008) Erogazione corsi di formazione Riconoscimento di uno sconto tariffario (art. 24 del D.M.12/12/2000 riscritto dal D.M. 3 dicembre 2010) INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Politiche incentivanti e di sostegno Il Testo unico all art. 11- co. 5, recita: L INAIL finanzia, con risorse proprie, anche nell ambito della bilateralità e di protocolli con le parti sociali e le associazioni nazionali di tutela degli invalidi del lavoro, progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro rivolti in particolare alle piccole, medie e micro imprese e progetti volti a sperimentare soluzioni innovative e strumenti di natura organizzativa e gestionale ispirati ai principi di responsabilità sociale delle imprese. anno 2010: 60 MILIONI circa 10,5 per la Lombardia anno 2011: 205 MILIONI circa 36 per la Lombardia fino al 2013: 750 MILIONI 20 5

Bando 2010 Domande pervenute Bando 2010 La quasi totalità dei fondi a vantaggio delle pmi Elenco domande pervenute on-line: Italia 1438 Lombardia 230 Como 17 Bando 2011: I MODELLI Documentazione probante al fine dei finanziamenti INAIL Tipologia del progetto NB. E possibile scegliere solo uno degli interventi di seguito riportati Punteggio Adozione di un SGSL certificato secondo la norma BS OHSAS 18001 da un ente di certificazione accreditato per lo specifico a settore presso ACCREDIA o presso altro ente unico nazionale 80 di accreditamento con accordo di mutuo riconoscimento per questa norma. Adozione di un SGSL certificato da enti non accreditati per lo b 70 3 specifico settore presso ACCREDIA c Adozione di un SGSL 70 d Adozione di un modello organizzativo e gestionale ex D.Lgs 231/01* 70 e Adozione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul 70 f lavoro (SGSL) di settore previsti da accordi INAIL-Parti Sociali Adozione di un sistema di responsabilità sociale certificato SA 8000 60 g Modalità di rendicontazione sociale asseverata da parte terza indipendente** 60 Per Certificazione SGSL: Certificato OHSAS18001 rilasciato da enti di certificazione accreditati per lo specifico settore presso ACCREDIA Per Implementazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza certificati da enti di certificazione non accreditati per lo specifico settore presso ACCREDIA Copia del certificato Politica Manuale Lista procedure Verbale audit interno Verbale audit di parte terza Verbale riesame Soglia 105 6

Documentazione probante al fine dei finanziamenti INAIL Per Implementazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza non certificati Politica Manuale Lista procedure Verbale audit interno Verbale riesame Per Implementazione di modelli organizzativi e gestionali ex D.Lgs. 231/01 Politica Manuale Lista procedure Verbale audit interno Verbale riesame Codice disciplinare Nomina dell organismo di vigilanza Riduzione del Tasso Medio di Tariffa art. 24 del D.M. 12/12/2000 riscritto dal D.M. 3 dicembre 2010 Lavoratori - anno Riduzione Fino a 10 30 % Da 11 a 50 23 % Da 51 a 100 18 % Da 101 a 200 15 % Da 201 a 500 12 % Oltre 500 7 % Qualora il sistema implementato non preveda tutti i parametri sopra menzionati dovrà essere inviata della documentazione ad hoc in funzione del sistema stesso dalla quale si evincano le caratteristiche principali. LAVORATORI- ANNO Riduzione del Tasso Medio di Tariffa RIDUZIONE PER PREVENZIONE (ART. 24 MAT) OSCILLAZIONE PER ANDAMENTO INFORTUNISTICO (ARTT. 22-23 MAT) Fino a 10 30% +/- 22% 52% RIDUZIONE MAX DEL PREMIO Riduzione del Tasso Medio di Tariffa A - INTERVENTI PARTICOLARMENTE RILEVANTI Da 11 a 50 23% +/- 22% 45% Da 51 a 100 18% +/- 22% 40% Da 101 a 200 15% +/- 25% 40% Da 201 a 500 12% +/- 28% 40% Oltre 500 7% +/- 35% 42% 7

Riduzione del Tasso Medio di Tariffa A - INTERVENTI PARTICOLARMENTE RILEVANTI Efficacia SGSL Grande Gruppi di Tariffa Settori If (%) Ig (%) 0 Servizi -23,8-9,2 1 Pesca, alimenti, Agricoltura -38,6 0,3 2 Chimica, plastica, Carta, Pelli -46,3-25,0 3 Edilizia -17,6-4,1 4 Energia, Gas 87,6-6,3 6 Metallurgia, Macchina -43,9-64,0 7 Mineraria, vetro -62,0-65,8 8 Tessile -57,4-11,9 9 Trasporti, Magazzino -45,6-56,3 TOTALE -15,4-22,0 If: Indice di frequenza (x 1000 addetti) = rapporto tra eventi lesivi indennizzati e numero degli esposti Ig: Indice di gravità (x addetto) = rapporto tra le conseguenze degli eventi lesivi indennizzati e numero degli esposti Norma UNI 7249 (Statistiche degli infortuni sul lavoro) M. I. BARRA, G. MORINELLI, A. TERRACINA, - CONTARP/CSA INAIL - n. 18/2008 Ambiente & Sicurezza Il sole 24 ore Efficacia SGSL Efficacia SGSL 60 I n 50 d i c e 40 d i 30 f r e 20 q u e n 10 z a G.G. 0 0 1 2 3 4 6 7 8 9 18001 10,8 30,8 22 41,9 43,2 25,9 22 19,3 22,4 Altre 14,1 50,1 41 50,8 23 46,2 58 45,3 41,2 9 8 I n d 7 i c 6 e d 5 i 4 g r 3 a v i 2 t à 1 0 G.G. 0 1 2 3 4 6 7 8 9 18001 1,1 3,9 2,3 8,1 2,3 1,4 2,1 5,6 2,6 Altre 1,2 3,8 3,1 8,5 2,5 3,9 6,3 6,4 5,9 M. I. BARRA, G. MORINELLI, A. TERRACINA, - CONTARP/CSA INAIL - n. 18/2008 Ambiente & Sicurezza Il sole 24 ore M. I. BARRA, G. MORINELLI, A. TERRACINA, - CONTARP/CSA INAIL - n. 18/2008 Ambiente & Sicurezza Il sole 24 ore 8

Casi denunciati ogni 1000 addetti per anno e per gruppo I richiami all approccio gestionale nel D.Lgs. 81/08 D.Lgs. 81/2008 Titolo I Art. 2 (Definizioni) dd) «modello di organizzazione e di gestione»: modello organizzativo e gestionale per la definizione e l attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi dell articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, idoneo a prevenire i reati di cui agli articoli 589 e 590, comma 3, del codice penale, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro; I richiami all approccio gestionale nel D.Lgs. 81/08 I richiami all approccio gestionale nel D.Lgs. 81/08 Art. 16 Delega di funzioni Art. 6 comma 8 lettera m) La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha il compito di indicare modelli di organizzazione e gestione aziendale ai fini di cui all'articolo 30. 3. La delega di funzioni non esclude l obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. L obbligo di cui al precedente periodo si intende assolto in caso di adozione ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo di cui all articolo 30, comma 4. 9

I richiami all approccio gestionale nel D.Lgs. 81/08 Art. 30. - Modelli di organizzazione e di gestione 5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all'articolo 6. Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro Art. 30 comma 5-bis La commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro elabora procedure semplificate per la adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese. Tali procedure sono recepite con decreto del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. 5-bis 6. L'adozione del modello di organizzazione e di gestione di cui al presente articolo nelle imprese fino a 50 lavoratori rientra tra le attività finanziabili ai sensi dell'articolo 11. Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha approvato in data 20 aprile 2011 (comunicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in data 11 luglio 2011), il seguente documento: Modello di organizzazione e gestione ex art. 30 D.Lgs. n. 81/08 Chiarimenti sul sistema di controllo (comma 4 dell art. 30 del D.Lgs. 81/2008) ed indicazioni per l adozione del sistema disciplinare (comma 3 dell art. 30 del D. Lgs. 81/2008) per le Aziende che hanno adottato un modello organizzativo e di gestione definite conformemente alle Linee Guida UNI- INAIL (edizione 2001) o alle BS OHSAS 18001:2007 Comprensivo di Tabella di correlazione tra l art. 30 del D.Lgs. n. 81/2008, le Linee guida UNI INAIL e la BS OHSAS 18001:2007 per l identificazione delle parti corrispondenti di cui al comma 5 dell art. 30. I Sistemi di Gestione della Sicurezza In Italia, nel 2001, è stata pubblicata la prima Linea Guida Condivisa dalle Parti Sociali: Documento UNI INAIL Linee guida per un Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro (SGSL) Non può essere considerata una norma o una specifica tecnica da utilizzare a scopo di certificazione di parte terza né per attività di vigilanza da parte delle Autorità di controllo in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. Il seguire le linee guida non è un obbligo di legge ma una decisione volontaria liberamente assunta. 10

SGSL -Finalità BS OHSAS 18001:2007 Definizione Ridurre i costi della SSL compresi quelli derivanti da: incidenti infortuni malattie correlate al lavoro minimizzando i rischi cui possono essere esposti dipendenti o terzi. Parte del Sistema di Gestione di una Organizzazione utilizzata per sviluppare ed attuare la propria politica di SSL e per gestire i suoi rischi di SSL Aumentare l efficienza e le prestazioni dell impresa. Contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Migliorare l immagine interna ed esterna dell organizzazione. Nota 1. Un SG è un insieme di elementi tra loro correlati utilizzati per stabilire una politica e degli obiettivi e per raggiungere tali obiettivi. Nota 2. Un SG include la struttura organizzativa, le attività di pianificazione (includendo, per esempio, la Valutazione dei Rischi e la formulazione degli obiettivi), le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse. I principi dei sistemi di gestione La metodologia operativa Orientamento agli stakeholders Leadership Coinvolgimento del personale Approccio per processi Approccio sistemico alla gestione Miglioramento continuo Decisioni basate su dati di fatto 11

SGSL UNI INAIL Struttura Confronto BS OHSAS 18001:2007 SGSL UNI INAIL RIESAME E MIGLIORAMENTO ESAME INIZIALE RIESAME E MIGLIORAMENTO POLITICA ESAME INIZIALE POLITICA MONITORAGGIO SENSIBILIZZAZIONE AZIONE PIANIFICAZIONE E ORGANIZZAZIONE PLAN MONITORAGGIO SENSIBILIZZAZIONE AZIONE PIANIFICAZIONE E ORGANIZZAZIONE Confronto tra il Modello del D.Lgs. 231/01 e gli SGSL Il Modello D.Lgs. 231/2001 e gli SGSL Procedure operative Analisi dei Rischi Valutazione dei Rischi Procedure documentate Controllo operativo Codice Etico Politica per la Salute e Sicurezza sul Lavoro Sistema di Controllo di Gestione Monitoraggio di 1 e 2 livello (audit) Sistema Organizzativo (deleghe, poteri di firma) Definizione dei compiti e responsabilità Struttura organizzativa Organismo di vigilanza Sistema sanzionatorio 12

Tabella di correlazione allegata al Documento del 20 aprile 2011 COSA manca a SGSL UNI INAIL e OHSAS 18001? Affidare ad un Organismo dell'ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento (art. 6 comma 1 lett. b del D.Lgs. 231/2001) L introduzione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello (art. 6 comma 2 lett. e del D.Lgs. 231/2001) Dalla Tabella di Correlazione art. 30 D.Lgs. 81/08 - Linee Guida UNI INAIL BS OHSAS 18001:2007 allegata al documento del 20 aprile 2011, emerge che I unica parte non corrispondente tra le Linee Guida UNI INAIL, le BS OHSAS 18001:2007 e quanto richiesto all art. 30 del D.Lgs. n. 81/2008, è I adozione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. Per non corrispondente si intende che il sistema disciplinare non é indicato come requisito del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro descritto dalle Linee Guida UNI INAIL e dalle BS OHSAS 18001:2007, mentre é espressamente richiesto come requisito essenziale dall art. 30 del D.Lgs. 81/2008. Indicazioni per l adozione del sistema disciplinare (Documento del 20 aprile 2011) Indicazioni per l adozione del sistema disciplinare (Documento del 20 aprile 2011) È quindi necessario che l Azienda sia dotata di procedure per individuare e sanzionare i comportamenti che possano favorire la commissione dei reati di cui all art. 300 del D. Lgs. n. 81/2008 (art. 25-septies del D.Lgs. 231/2001, e s.m.i.) e il mancato rispetto delle misure previste dal modello. II tipo e l entità dei provvedimenti disciplinari saranno coerenti con i riferimenti legislativi e contrattuali applicabili e dovranno essere documentati. II sistema disciplinare dovrà essere definito a formalizzato dall Alta Direzione aziendale e quindi diffuso a tutti i soggetti interessati quali ad esempio: Datore di lavoro Dirigenti o altri soggetti in posizione apicale Preposti Lavoratori Organismo di Vigilanza (ove istituito un modello ex D.Lgs. n. 231/2001); Auditor/Gruppo di audit. ed anche Collaboratori esterni, appaltatori, fornitori e altri soggetti aventi rapporti contrattuali con l azienda stessa. 13

Organismo di vigilanza (Odv) La normativa non fornisce indicazioni circa la composizione dell Organismo di vigilanza (Odv). Ciò consente di optare per una composizione sia mono che plurisoggettiva. Nella composizione plurisoggettiva possono essere chiamati a far parte dell Odv componenti interni ed esterni all ente, purché ciascuno di essi abbia i requisiti. Con riferimento alle imprese di piccole dimensioni, l art. 6, co. 4 del D.Lgs. 231/2001 consente che i compiti di cui alla lett. b) dell art. 6, co. 2, siano assolti dall organo dirigente. Pertanto, nelle realtà di piccole dimensioni la composizione monocratica ben potrebbe garantire le funzioni demandate all Organismo, mentre in quelle di dimensioni medio grandi sarebbe preferibile una composizione di tipo collegiale. Ciò al fine di garantire una maggiore effettività dei controlli demandati dalla legge. Organismo di vigilanza (Odv) Requisiti soggettivi: Autonomia ed indipendenza Professionalità Continuità di azione Ciascun componente dell Organismo di Vigilanza non deve avere un profilo professionale e personale che possa pregiudicare l imparzialità di giudizio, l autorevolezza e l eticità della condotta. In conclusione: I vantaggi dell adozione del SGSL In linea con la legislazione italiana ed esimenti dalle conseguenze del D.Lgs. 231/01 (se SGSL adottato ed efficacemente attuato). Integrazione col modello generale di organizzazione dell azienda. Esplicito riferimento alle responsabilità di ogni dipendente. Maggiore coinvolgimento di tutto il personale. Armonizzazione con l eventuale codice etico. Valorizzazione dell immagine aziendale verso l interno e l esterno. Risparmi dovuti alla diminuzione degli infortuni Protezione del capitale umano 14