Domini Regni PROCARIOTI ARCHAEA BATTERI FUNGHI PROTISTI ALGHE EUCARIOTI PIANTE (ANIMALI) -Briofite - Piante vascolari Prive di semi Con semi Gimnosperme Angiosperme
FUNGHI eucarioti-eterotrofi
Funghi filamentosi IFE MICELIO
PARETE CELLULARE CHITINA (polimero della N-acetil glucosammina) presente anche negli artropodi + lipidi, aminozuccheri e proteine Nei funghi con micelio pigmentato (es. Dematiaceae) contiene melanine (chinoni + idrochinoni) protezione verso agenti chimici e fisici favoriscono la penetrazione nei mat. lapidei
IFE
funghi filamentosi spora Colonie circolari
crescita esplorativa Superficie ampia rispetto al volume
TEMPERATURA
BASIDIOMICETI Funghi con corpo fruttifero a cappello, a mensola, manine, vesce, ruggini, carboni Saprofiti o parassiti, in simbiosi (micorrize) Struttura caratteristica: basidio che produce basidiospore (spore sessuali)
ASCOMICETI Comprendono quasi tutte le muffe, molti lieviti, quasi tutti i funghi imperfetti, i tartuf Saprofiti o simbionti (micorrize, licheni) o parassiti di piante Struttura caratteristica: asco che produce le ascospore (spore sessuali) DEUTEROMICETI = funghi imperfetti Non è nota la riproduzione sessuale
NUTRIZIONE - MAI fotosintetici - saprofiti - parassiti - simbionti Penicillium notatum Conidiofori conidi (riproduzione non sessuale) (Deuteromicete)
LIEVITI (molti sono ascomiceti) Importanza economica (alcool e CO 2 ) Riproduzione per gemmazione
FUNGHI MERISTEMATICI funghi neri per la produzione di melanine di colore nero-olivaceo forma arrotondata delle cellule resistenza parete ispessita in cui si accumula melanina probabilmente in risposta a condizioni ambientali ostili formano piccole colonie nere (diametro 60-100 µm) resistono a stress ambientali di vario tipo
Organismi eterotrofi: BIODEGRADO molto importante nell ambiente riciclo di materia organica complessa pitting, opacizzazione, macchie nere, annerimento di materiali sommersi
CARTA: cellulosa, lignine, pectine, emicellulose, cere, tannini,componenti minerali, ecc. + altre sostanze organiche (colle animali e vegetali, pigmenti, ecc) BATTERI E FUNGHI CELLULOSOLITICI o NON SPECIALIZZATI MACCHIE, FRAGILITA Condizione necessaria: UMIDITA ELEVATA (> 85%)
PRODUZIONE DI PIGMENTI determinata da fattori genetici e ambientali ENDO PIGMENTI: pigmenti fotosintetici melanine (composti fenolici, colore bruno-nero) ESOPIGMENTI: chinoni - alcuni sono incolori al momento della sintesi - alcuni cambiano colore e solubillità a seconda del ph - difficoltà nell individuare il solvente idoneo per la rimozione
FOXING A LUCE NATURALE E ULTRAVIOLETTA
CONSOLIDAMENTO dei libri Oligosaccaridi con proprietà mucose, metaboliti secondari vischiosi, capsule mucillaginose
Patine nere su dipinto murale dovute allo sviluppo fungino (Sacro Monte, Varallo Sesia, Novara) Da Caneva et al., La Biologia nel restauro, Nardini Editore
Efflorescenze biancastre dovute alla crescita di Attinomiceti (affreschi di tomba etrusca) Da Caneva et al., La Biologia nel restauro, Nardini Editore
Macchie scure dovute ad un attacco fungino su affreschi (Sacro Monte, Varallo Sesia, Novara) Da Caneva et al., Il controllo del degrado biologico, Nardini Editore
Crescita di funghi su una tela dipinta con conseguente distacco della pellicola pittorica Da Caneva et al., La Biologia nel restauro, Nardini Editore
Pergamena dipinta che presenta lo sviluppo di due colonie fungine Da Caneva et al., La Biologia nel restauro, Nardini Editore
Fattori che favoriscono la crescita Sostanze organiche componenti un dipinto Tipo di sostanza Cellulosa di Amido Gomme Saccarosio Glucosio Glicerina Gelatine Olio di lino Uovo Presenza nelle tele, nelle tavole e nella carta supporto ai dipinti nelle colle nei dipinti a tempera come legante nei colori a tempera negli acquerelli negli acquerelli nella carta e nella tela come colla, nelle terre nei colori ad olio nei colori a tempera come legante Condizioni ambientali nelle quali è inserito il dipinto: umidità, temperatura, luce, ph
tessuti di cotone, lino, Principali componenti Meccanismo di degrado Agenti responsabili CARBOIDRATI (CELLULOSA,.) IDROLISI DELLA CELLULOSA FUNGHI E BATTERI Da Caneva et al., La Biologia nel restauro, Nardini Editore
Macchie fungine su tessuto di seta Principali componenti Meccanismo di degrado Agenti responsabili PROTEINE (SERICINA, FIBROINA) IDROLISI DELLE PROTEINE Seta: BATTERI Lana: FUNGHI E BATTERI Da Caneva et al., La Biologia nel restauro, Nardini Editore
Porzione di una vetrata medievale vetro non alterato vetro alterato Ife fungine che penetrano in una fessura del vetro (Prof. Bruno Messiga, Università di Pavia)
LEGNO ORGANISMI ETEROTROFI BATTER FUNGHI BATTERI I INSETTI MOLLUSCHI CROSTACEI
LEGNI DURI (DI DICOTILEDONI) - CELLULOSA 40-50 % - LIGNINA 15-25 % - EMICELLULOSE 15-25 % - COMPONENTI EXTRACELLULARI
LEGNI TENERI (DI GIMNOSPERME) - maggiore concentrazione di lignina (5-10 % in più dei legni duri) - cellulosa: 40-50 % - emicellulose: possono essere in quantità minore
SOFT-ROT (CARIE SOFFICE) Legno non protetto in ambiente fortemente umido o scarsa presenza di ossigeno in ambienti secchi a cubetti L alburno è più degradato del duramen
SOFT-ROT (Ascomiceti e Deuteromiceti) Penetrazione delle ife nel lume cellulare e loro ramificazione nella parete secondaria Degradazione della cellulosa e delle emicellulose con conseguente perdita di resistenza della struttura La lignina viene degradata solo negli ultimi stadi Tipo 1: cavità longitudinali nella parete secondaria (strato S2) Modalità 1: formazione di cavità nella parete secondaria delle cellule parallelamente all andamento delle fibrille di cellulosa Modalità 2: erosione dell intera parete secondaria con conservazione della sola lamella mediana
SOFT-ROT Tipo 1 Tipo II erosione dell intera parete secondaria La velocità di degradazione è più lenta rispetto a white e brown-rot Non viene degradata la lamella mediana
WHITE-ROT (Ascomiceti e Basidiomiceti) Attacco fungino non selettivo del legno, soprattutto duro, in ambiente umido Degradazione di tutti i componenti del legno, compresa la lignina decolorazione - rimozione solo della lignina tasche di cellule chiare - degradazione simultanea di cellulosa e lignina
WHITE-ROT Degradazione di tutti i composti del legno, compresa la lignina decolorazione - rimozione solo della lignina tasche di cellule chiare - degradazione simultanea di cellulosa e lignina
BROWN-ROT (soprattutto Basidiomiceti) Tipica dei legni dolci in ambienti chiusi e poco ventilati con umidità di risalita Carie a cubetti simile al soft-rot La superficie lignea si presenta scurita con fessurazione tipica parallela e perpendicolare alla direzione delle fibre con formazione di strutture cubiche L integrità lignea è pesantemente compromessa; la struttura diviene molto fragile e difficilmente recuperabile
BROWN-ROT depolimerizzazione della cellulosa indebolimento del legno
BROWN-ROT Antichi oggetti egizi (Valle del Nilo) frequentemente solo danni meccanici Soprattutto soft-rot In alcuni oggetti: brown-rot ph alto, favorisce la crescita dei funghi che provocano softrot, inibisce la crescita dei white- e brown-rot ph più basso: brown-rot degrado alla base della statua
Serpula lacrimans Basidiomicete Carie bruna Si sviluppa anche in condizioni di umidità del legno relativamente basse (22%) carie secca Si diffonde anche su intonaci e murature grazie alla produzione di rizomorfe
FUNGAL STAIN - Ascomiceti e Deuteromiceti - colonizzano inizialmente le cellule dei raggi (zuccheri e amido) - non decompongono il legno con enzimi - non causano diminuzione di robustezza - colorazione delle ife (blue stain - Ceratocystis) - secrezione di pigmenti Fusarium Coriolus
DEGRADAZIONE BATTERICA Legno in ambienti acquatici o interrato in suoli saturi d acqua Fattore limitante: disponibilità di O 2 EROSIONE Cellulosa ed emicellulose della parete secondaria Residui di lignina CAVITAZIONE Cavità irregolari nella parete secondaria TUNNELLING Nella parete secondaria
DEGRADAZIONE BATTERICA tracheidi adiacenti (Pinus radiata) EROSIONE TUNNELLING residui di parete (lignina) In condizioni di O 2 limitante i batteri degradatori più frequenti sono quelli che provocano erosione
Nave romana, scoperta nelle valli di Comacchio, trasferita nel cantiere di recupero e conservazione
A. Collasso della struttura lignea in ritrovamenti archeologici esposti ad asciugatura B. Legno proveniente da un sito intertidale preistorico (Goldcliff, Galles) e risalente al 200-100 a. C. Degradazione batterica (tunneling ed erosione) I pori vengono riempiti d acqua
FATTORI AMBIENTALI White-rot 40-80% di umidità rispetto al peso secco del legno Brown-rot Soft-rot ancora più tolleranti Batteri in legni saturi d acqua Per impedire la degradazione: umidità al di sotto del PUNTO DI SATURAZIONE DELLA FIBRA (28-30%)