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CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA 1/6 COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI RESOCONTO STENOGRAFICO MISSIONE A BENEVENTO E CASERTA 9 GIUGNO 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA Audizione del liquidatore del Hydrogest Campania SpA, Oreste Cardillo La seduta inizia alle 12.10. PRESIDENTE. La avverto che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico, che sarà pubblicato sul sito internet della Commissione. Se ci saranno parti della sua audizione che lei ritiene debbano restare riservate, la prego di avvertire in modo di procedere in seduta segreta. Innanzitutto devo chiederle se lei in questo momento ha procedimenti penali aperti relativi ai temi di cui ci occupiamo. ORESTE CARDILLO, Liquidatore Hydrogest Campania SpA. No. Io sono liquidatore della società. PRESIDENTE. Scusi. Come liquidatore può fornirci delle notizie interessanti su quello che è accaduto nella società. ORESTE CARDILLO, Liquidatore Hydrogest Campania SpA. Lo spero. Faccio una ricognizione generale per quello che mi consta. Sono liquidatore dal 20 ottobre 2010. La società è stata messa in

2/6 liquidazione a seguito della risoluzione per inadempimento promossa da Hydrogest Campania nei confronti della regione Campania della concessione per la gestione del Ps3, quindi di cinque di depuratori dell area a nord di Napoli, Cuma e quelli dell area casertana. È messa in liquidazione perché, essendo una società di scopo costituita con l unico fine di gestire questo sistema di depurazione, venuta meno la concessione, i soci azionisti hanno deciso di metterla in liquidazione. Naturalmente, benché in liquidazione, in questo periodo, seppure in via provvisoria e attraverso accordi interinali e provvisori con la regione Campania, siamo continuando a gestire l attività di depurazione e a effettuare dei lavori di rifunzionalizzazione degli impianti, perlomeno quelli ritenuti urgenti e necessari dalla regione Campania, con la supervisione del custode giudiziale nominato dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e dalla procura della Repubblica di Napoli a seguito dei procedimenti penali in corso. La società, quindi, si sta occupando attualmente dei lavori di rifunzionalizzazione e della gestione ordinaria di tutti questi impianti di depurazione. Li ha gestiti fino al giorno in cui è stata risolta la concessione in virtù di una gara di project financing a cui la società aveva partecipato, project financing che datava, per lo meno quanto a ideazione, 2001. Le gare sono state fatte nel 2003 e, a seguito di numerosi giudizi promossi dalle società soccombenti nella gara di project financing, la concreta gestione è iniziata a fine 2006. Da quella data, quindi, o comunque dal gennaio 2007, sono stati consegnati gli impianti alla società dall allora commissario per la gestione delle acque della regione Campania ed è iniziata la consegna degli impianti e la gestione ordinaria. La gestione della società, che doveva avvenire attraverso il rispetto di questo contratto di project financing, in realtà ha avuto subito una criticità per mancanza di fondi, e quindi per l impossibilità di attivare pienamente il contratto stesso. L idea che aveva mosso il committente a gestire, mediante project financing, questo complesso di depuratori, a mio avviso, poteva essere ottima perché, necessitando di fondi e di impegni economici rilevantissimi l attività di lavori, si sarebbe potuto ovviare all immediata messa a disposizione da parte del pubblico di questi fondi con l incasso delle tariffe previsto alla base del project financing. Hydrogest Campania, cioè, secondo il contratto avrebbe dovuto incassare le tariffe incassate dai gestori dell acqua, trattandosi di una tariffa unica, che comprende il pagamento del consumo di acqua e la depurazione oltre che la fognatura. Ci sono stati subito dei problemi molto grossi per attivare le convenzioni previste dal project financing, quindi dalla concessione, tra la società di gestione, Hydrogest Campania, e i comuni o le società che, in nome e per conto dei comuni, gestivano l incasso delle bollette

3/6 dell acqua e della depurazione. È notorio, infatti, che in molti comuni in Campania l attività di incasso funziona malissimo, i comuni non incassano, mi risulta che molto di quello che incassano non lo versino agli enti gestori, quindi alla regione Campania e simili, per cui, quando abbiamo tentato di mettere in pista le attività con quella principale svolta dal commissariato di Governo, abbiamo avuto immediatamente delle difficoltà. La stessa concessione, però, prevedeva che fino alla completa attivazione delle convenzioni da stipularsi tra Hydrogest Campania e i comuni o i gestori per l incasso delle tariffe, prima il commissariato e successivamente la regione Campania avrebbero dovuto garantire degli incassi minimi portati dal piano economico finanziario asseverato e allegato allo schema di concessione. Era, cioè, in realtà, previsto come sistema principale e immediato di remunerazione l incasso delle tariffe, ma laddove non fosse stato possibile incassarle, avrebbero, prima il commissariato e poi la regione, dovuto garantire questi incassi minimi. Naturalmente, per mancanza di fondi questi incassi minimi garantiti non sono stati corrisposti a Hydrogest Campania, che ha accumulato negli anni un rilevantissimo credito nei confronti, prima, del commissariato, poi, della regione Campania e che vede, attualmente, interessata anche la magistratura civile con vari giudizi in corso tra Hydrogest Campania e la regione Campania per la corretta determinazione del corrispettivo. La regione, infatti, non solo non aveva i fondi a disposizione, ma pagava molto meno, a nostro avviso, di quanto previsto dalla concessione. Per questo contenzioso, quindi, vi sono decreti ingiuntivi, giudizi di merito e, da ultimo, anche un procedimento d urgenza. Vista, infatti, l impossibilità di continuare la gestione in via ordinaria perché la società, tra l altro, messa in liquidazione, non poteva più continuare a rischio anche di fallimento per mancanza di fondi perché i fornitori premevano per avere quanto loro spettante, abbiamo anche proposto una procedura d urgenza nei confronti della regione perché il giudice ci autorizzasse a rilasciare immediatamente gli impianti con la consegna alla regione di tutti gli impianti di depurazione. Per la verità, da qualche mese, anche a seguito della concessione di provvisoria esecuzione all ingiunzione di pagamento proposta nonostante l opposizione della regione, con la quale la regione avrebbe dovuto pagare circa 89 milioni di euro immediatamente a Hydrogest Campania al netto di alcune somme che nel frattempo erano state incassate, e quindi per un netto di circa 84 milioni di euro, abbiamo avuto degli incontri con alcuni funzionari e con il settore del ciclo integrato delle acque della regione Campania e si è trovata il 18 aprile un intesa per proseguire in via un po più ordinata quest attività di gestione.

4/6 La regione, quindi, si è assunta l impegno, non potendo pagare gli 84 milioni perché non hanno i fondi a disposizione, di pagare immediatamente un acconto nel giro di un paio di mesi e le restanti rate al gennaio del 2012 e al gennaio del 2013, corrispondendo peraltro alcuni arretrati di gestione ordinaria che pure erano maturati. Noi abbiamo anche dato tutta la nostra disponibilità alla regione Campania di continuare a eseguire i lavori di rifunzionalizzazione ritenuti urgenti e necessari dalla regione stessa e dalle due procure della Repubblica, naturalmente impegnando la regione a corrisponderci con assoluta puntualità gli importi su cui si è impegnata perché la società è ancora in una situazione di grande sofferenza economica dovendo corrispondere ai fornitori somme rilevantissime. A oggi, dunque, stiamo eseguendo questi lavori di rifunzionalizzazione credo con una buona soddisfazione anche da parte della regione e del custode giudiziario, che sta continuando a vigilare sull attività, e meglio organizzando anche le attività di gestione ordinaria potenziando alcune attività di controllo e disciplinando un poco meglio anche le attività di organizzazione del lavoro all interno di alcuni impianti. Questa e un po la rassegna molto veloce di quanto accaduto in una circa cinque anni di gestione. Se avete domande, sono a disposizione. PRESIDENTE. Vorrei solo sapere se dalla documentazione che ha acquisito le risulta che ci furono attività illecite compiute a danno di enti pubblici. ORESTE CARDILLO, Liquidatore Hydrogest Campania SpA. Mi risulta che ci siano due procedimenti in corso. Il primo è quello relativo allo smaltimento del percolato, per la verità in misura molto contenuta e per un periodo di tempo molto determinato. La società, per quanto mi risulta, voleva anche non effettuare lo smaltimento, ma è stata costretta a effettuarlo questo per avere letto le comunicazioni precedenti perché gli allora funzionari pubblici che gestivano le discariche avevano esigenza di smaltirlo e con alcune ordinanze obbligarono la società a farlo, ma in modo molto contenuto e per un periodo di tempo molto determinato. Spesso anche attraverso il custode giudiziale abbiamo avuto notizia che la magistratura indaga su un ipotesi di disastro ambientale: per quanto mi risulta, la gestione dei depuratori, ancorché carente sotto il piano funzionale perché i depuratori sono stati consegnati alla società in una condizione oggettivamente risultante dalle schede di consistenza alla loro consegna, comunque hanno operato nel rispetto delle tabelle previste per quel tipo di depuratori e per la loro consistenza tecnica organizzativa.

5/6 In tutti questi anni abbiamo fatto fare un analisi comparativa tra tutti i risultati dei reflui prodotti, anche con riferimento alle analisi eseguite dall ARPAC, l ente pubblico che per conto della regione controlla le acque, ed è risultato che tutti i parametri mediamente sono in linea con le tabelle previste per quel tipo di impianti e a quella data. Naturalmente, se se si paragonano le tabelle attualmente previste dalla legislazione vigente per l attività di depurazione, c è una differenza perché non è possibile conseguire il risultato oggi atteso in quanto quei depuratori sono in una condizione particolare. Tenga anche conto che, tranne il depuratore di Cuma, che scarica direttamente a mare, quelli dell area nord, Acerra, Regi Lagni, Marcianise e così via, scaricano direttamente nei Regi Lagni. Lei sicuramente conosce il percorso dei Regi Lagni, che ricevono in modo lecito, ma molto spesso anche illecito, continui affluenti prodotti da chicchessia. Le attività di depurazione effettuate dai depuratori vanno a finire nei Regi Lagni, ma non direttamente a mare, e quindi confluiscono in un alveo comunque inquinato a monte e a valle, per cui l attività di depurazione non esplica mai degli effetti precisi, conclusivi e accettabili se non si risolve a monte la gestione dei collettori che scaricano direttamente nei Regi Lagni. Tenga conto anche che proprio in questi giorni mi risulta che ci siano delle interlocuzioni in corso con il comune di Acerra per rendere definitivamente affluenti nel depuratore di Acerra, con una stazione di sollevamento, le acque di questo comune, così come si stanno facendo dei progetti per realizzare altre reti di collettori per altri comuni che attualmente non vanno a finire nei collettori, ma ancora direttamente nell alveo dei Regi Lagni. PRESIDENTE. Per la verità, ieri abbiamo visto anche in modo grafico che il versamento in mare tutt altro che depurato è stato un fatto abbastanza grave. Tutta la costa era inquinata. Non so se la responsabilità sia riconducibile a Hydrogest. ORESTE CARDILLO, Liquidatore Hydrogest Campania SpA. Parla di uno degli ultimi episodi di pochi giorni fa? PRESIDENTE. No, parlo dell intervento che c è stato da parte della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per il risanamento di questa situazione. ORESTE CARDILLO, Liquidatore Hydrogest Campania SpA. Il depuratore dei Regi Lagni scarica non direttamente a mare, ma nei Regi Lagni, per cui, se a monte non arrivano reflui depurati, è

6/6 ovvio che questa depurazione mischiata a quello che arriva a monte arriva a mare ancora inquinata. Mi risulta, peraltro, da analisi recentemente effettuate che il mare sia molto migliorato nella qualità. Penso anche a notizie di stampa indipendente. Mi pare, dunque, di aver letto che sia molto migliorato, ma se non si risolve il problema dei Regi Lagni, a mio avviso il problema della depurazione, della qualità delle acque nella costa, soprattutto casertana, non migliorerà definitivamente. PRESIDENTE. La ringrazio e dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 12.28.