RASSEGNA STAMPA mercoledì 5 giugno 2013
Tumori: a Campobasso centro mondiale radiochirurgia vmat 16:18 04 GIU 2013 (AGI) - Campobasso, 4 giu. - Curare i tumori senza intervento utilizzando la radiochirurgia con tecnica Vmat. La Fondazione "Giovanni Paolo II" di Campobasso e' l'unico centro al mondo ad aver sviluppato la particolare tecnica, dopo un lungo periodo di implementazione e una serie di simulazioni. La radioterapia rappresenta un'economica e sicura modalita' per il trattamento dei tumori. Ha un ruolo curativo, spesso in associazione ad altre metodiche (chirurgia, chemioterapia), e un ruolo palliativo nei pazienti con malattia avanzata. Uno dei piu' recenti sviluppi nei trattamenti tecnologicamente avanzati e' rappresentato dalla tecnica Vmat, che consentendo cosi' di indirizzare le radiazioni sul tumore con estrema precisione e in tempi molto contenuti, a vantaggio del confort del paziente e della selezione della parte da trattare. Parallelamente, la radioterapia e' stata sempre piu' frequentemente impiegata con uno scopo innovativo: la radiochirurgia, che consente la totale distruzione di un tumore o di una metastasi con una sola massiccia applicazione di radiazioni. L'Unita di Radioterapia della Fondazione "Giovanni Paolo II" di Campobasso, diretta dal professor Alessio Morganti, e' stato il primo centro italiano ad utilizzare la tecnica Vmat. Dal 2010 sono stati trattati con questa metodica oltre 200 pazienti. A differenza di quanto avvenuto altrove dove l'utilizzo di Vmat e' limitato a singole patologie, a Campobasso la Vmat e' stata utilizzata in diverse situazioni cliniche: tumori della prostata, del distretto testa-collo, tumori ginecologici e cerebrali, e tumori del retto e del pancreas. I medici e i tecnici hanno poi verificato che la Vmat si e' rivelata ideale per il trattamento di radiochirurgia, applicato a circa 60 pazienti, affetti nella maggior parte dei casi da tumori del polmone, del pancreas e della prostata. In nessun caso sono stati osservati effetti collaterali rilevanti, mentre nel 90 % dei pazienti il tumore e' scomparso completamente. Non risultano nella letteratura scientifica mondiale altre esperienze di questo tipo. I primi risultati dello studio scientifico, approvato dal Comitato etico dell'universita' Cattolica, sono stati pubblicati sulla rivista internazionale 'Oncology Letters'. La radiochirurgia mediante Vmat apre nuovi scenari nella cura dei tumori, anche perche' si possono di distruggere le metastasi in diverse sedi. Infatti, la terapia si e' tradizionalmente rivolta esclusivamente al prolungamento della sopravvivenza ed al controllo dei sintomi, mentre la possibilita' di distruggere in breve tempo le comparse tumorali, in sedi differenti, aiuta la guarigione. (AGI).
MOLISE: FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II PRIMA IN ITALIA CON RADIOCHIRURGIA VMAT = Campobasso, 4 giu. (Adnkronos Salute) - L'Unita di radioterapia della Fondazione 'Giovanni Paolo II' di Campobasso, diretta da Alessio Morganti, e' stato il primo centro italiano a utilizzare la tecnica Vmat, dopo un lungo periodo di implementazione e una serie di simulazioni curate dal fisico Savino Cilla. La radioterapia - ricorda una nota - rappresenta un'economica e sicura modalita' per il trattamento dei tumori. Ha un ruolo curativo, spesso in associazione ad altre metodiche e un ruolo palliativo nei pazienti con malattia avanzata. Uno dei piu' recenti sviluppi nei trattamenti tecnologicamente avanzati e' rappresentato dalla tecnica Vmat, che consente di ottenere un'estrema precisione nell'indirizzare le radiazioni sul tumore in tempi molto contenuti, cio' favorisce sia il comfort per il paziente sia la precisione del trattamento. La radioterapia e' stata sempre piu' frequentemente impiegata con uno scopo innovativo: la radiochirurgia, intesa come la totale distruzione di un tumore o di una metastasi con una sola massiccia applicazione di radiazioni. L'argomento e' stato affrontato oggi nel corso del meeting 'La radiochirurgia', organizzato dalla Fondazione 'Giovanni Paolo II'. Dal 2010 sono stati trattati con questa metodica oltre 200 pazienti; a differenza di quanto avvenuto altrove dove l'utilizzo di Vmat e' limitato a singole patologie, a Campobasso la Vmat e' stata utilizzata in diverse situazioni cliniche: tumori della prostata, del distretto testa-collo, tumori ginecologici e cerebrali, e tumori del retto e del pancreas. L'aspetto forse piu' innovativo dell'esperienza della Fondazione e' rappresentato dall'uso di Vmat nella radiochirurgia. Questa tecnica si e' rivelata ideale per questo tipo di trattamento perche' consente di somministrare dosi molto elevate di radiazioni con grande precisione in pochissimo tempo. Ad oggi, sono stati trattati circa 60 pazienti, affetti nella maggior parte dei casi da tumori del polmone, del pancreas e della prostata. Non risultano nella letteratura scientifica mondiale altre esperienze di questo tipo, quindi, ad oggi, la Fondazione risulta il primo centro al mondo ad aver praticato questa innovativa metodica. (Com-Sav/Opr/Adnkronos) 04-GIU-13 17:32
Tumori: nuove frontiere per il trattamento radioterapico con la tecnica Vmat martedì 4 giugno 2013, 21:20 di Peppe Caridi Si aprono nuovi scenari per il trattamento radioterapico dei tumori. Uno dei piu recenti sviluppi nei trattamenti tecnologicamente avanzati e rappresentato dalla tecnica Vmat, utilizzata per la prima volta in Italia dall Unita di Radioterapia della Fondazione Giovanni Paolo II (ex Cattolica) di Campobasso, che consente di ottenere un estrema precisione nell indirizzare le radiazioni sul tumore in tempi molto contenuti, favorendo la precisione del trattamento. Dal 2010 sono stati trattati con questa metodica oltre 200 pazienti. A differenza di quanto avvenuto altrove dove l utilizzo di Vmat e limitato a singole patologie, a Campobasso e stata utilizzata in diverse situazioni cliniche: tumori della prostata, del distretto testa-collo, tumori ginecologici e cerebrali, etumori del retto e del pancreas. La tecnica fanno sapere dalla Fondazione si e rivelata ideale per questo tipo di trattamento perche consente di somministrare dosi molto elevate di radiazioni con grande precisione in pochissimo tempo. Non risultano nella letteratura scientifica mondiale altre esperienze di questo tipo e spiegato in una nota stampa quindi ad oggi, la Fondazione risulta il primo centro al mondo ad aver praticato questa innovativa metodica. In particolare sottolineano dalla Fondazione la sperimentazione ha coinvolto 20 pazienti sottoposti a questo tipo di trattamento. In nessun caso sono stati osservati effetti collaterali rilevanti e si e assistito alla scomparsa del tumore nel 90 % dei casi alla valutazione mediante Pet dopo terapia.
Direttore: Angelo Santagostino Audipress n.d. 05-GIU-2013 da pag. 7
Audipress n.d. I Fatti del Nuovo Molise 05-GIU-2013 da pag. 6
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