Rassegna stampa a cura di Argon Media

Documenti analoghi
Lettori

Un paziente su cinque con cancro al polmone sopravvive dopo 3 anni

05-FEB-2017 da pag. 4 foglio 1 / 2

Innovatività per i pazienti

I numeri del cancro in Italia Sandro Barni

TUMORE AL POLMONE, QUANTE MALATTIE?

Rassegna Stampa. Comunicato stampa. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata

La nuova biologia.blu

ONCOLOGIA MEDICA a.a 2015/2016 N.O. I ANNO (ATTIVO)

Oncologi, sì a test per 'gene Jolie' contro cancro ovaio

RASSEGNA STAMPA LA QUARTA ARMA CONTRO IL CANCRO: L IMMUNOTERAPIA ONCOLOGICA MILANO 3 OTTOBRE 2016

GRAZIE FESTIVAL DELLA PREVENZIONE E INNOVAZIONE IN ONCOLOGIA. Dicembre Maggio 2017

DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E MOLECOLARE AVVISO INTERNO DI CONFERIMENTO DI INCARICO

LE NUOVE FRONTIERE NELL IMMUNOTERAPIA DEI TUMORI: REALTÀ E PROSPETTIVE. organizzato da Istituto Superiore di Sanità e Assobiotec

06-LUG-2015 da pag. 29 foglio 1 / 2

ANALISI DESCRITTIVA DI ALCUNE TAPPE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL TUMORE DEL POLMONE NEI CASI INCIDENTI DEL 2008 DELL ASL DI VARESE

II SESSIONE: INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ: FONDO DEDICATO, VALORE ECONOMICO, RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE E IMPATTO SOCIALE

Dir. Resp.: Alessandro Sallusti

ASSOCIAZIONE SINAPSY Soluzioni e Servizi Integrati

I Registri Tumori un patrimonio per la Sanità Pubblica e la Ricerca in Oncologia. Carmine Pinto

PRESIDENTI PATROCINI RICHIESTI COMITATO ORGANIZZATORE BOARD SCIENTIFICO SEGRETERIA SCIENTIFICA. Eugenio Maiorano Nicola Marzano. Vincenzo Contursi...

LA TERAPIA DELLA MALATTIA METASTATICA

coin lesion polmonare

Nuovi trattamenti per l epatite C nei pazienti experienced : budget impact regionale

09-DIC-2015 da pag. 30 foglio 1

12 maggio 2016 DATA. DaD 1/2 PAG. Rilevazioni web

TERAPIA MEDICA DEL CARCINOMA A CELLULE TRANSIZIONALI DELLA VESCICA METASTATICO EDIZIONI MINERVA MEDICA

Rete oncologica della Romagna

FUMO.PASSIVO,.8.ITALIANI.SU.10.IGNORANO.CHE.PROVOCA.IL.CANCRO VENETO TABAGISTA IL 18% DEI CITTADINI E CASI DI TUMORE AL POLMONE

Le raccomandazioni in campo oncologico: dall analisi per farmaco a quella per indicazione. Anna Maria Marata

.. per quali Nemici principalmente VECCHIE TERAPIE COSA SI INTENDE PER TECNOLOGIE? IL PAZIENTE ONCOLOGICO E LE NUOVE TECNOLOGIE

EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI POLMONARI. Dott.ssa V. Orvieni U.O. Chirurgia Generale Direttore Dott. D. Cacioli Ospedale di Sesto San Giovanni

15:46, Mercoledì 27 Giugno AGI Agi Salute Attualità cod. RSA Car.

Principi Generali. Appropriatezza Diagnostico Terapeutica in Oncologia. Prof. Francesco Cognetti

SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO

RASSEGNA STAMPA. Lunedì 08 giugno Sommario: Rassegna Associativa. Rassegna Sangue e Emoderivati

RASSEGNA STAMPA mercoledì 5 giugno 2013

REGISTRI AIFA database dinamici che collezionano dati epidemiologici certificati e validati provenienti direttamente dalla pratica clinica

CANNABINOIDI E TERAPIA ONCOLOGICA MASSIMO NABISSI SCUOLA DEL FARMACO

Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi

Come disarmare i tumori

Cardiotossicità del trattamento del carcinoma mammario: l uso di sistemi informativi correnti

Corso residenziale di aggiornamento a carattere nazionale a cura dell Area scientifico-culturale SIFO Oncologia

Tumori: farmaco immunoterapico efficace contro cancro polmone

IX Congresso del Gruppo Oncologico Chirurgico Cooperativo Italiano

Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili"

IL NODO (tumorale) AL SENO: QUANDO LA TERAPIA FARMACOLOGICA?

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights

Diagnostico MED/03 D'alessandro E Discipline generali per la formazione dello specialista. BIO/12 Perilli M.G. 2

/ 2. Quotidiano. Data Pagina Foglio. Codice abbonamento:

ONCOLOGIA TORACICA LA DIAGNOSI, LE TERAPIE E LE COMPLICANZE NELL ERA DELLE TERAPIE PERSONALIZZATE

Curriculum Vitae di MICHELA FRISINGHELLI

SOCIETA ITALIANA DI FARMACIA OSPEDALIERA E DEI SERVIZI FARMACEUTICI DELLE AZIENDE SANITARIE

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

Fra le metodiche ricordiamo:

MIELOMA MULTIPLO: IL 42% DEI PAZIENTI ITALIANI E' VIVO A 5 ANNI "L'IMMUNO-ONCOLOGIA PUO' CONTROLLARE LA MALATTIA"

Approccio integrato: organizzazione ed esperienza multidisciplinare dell Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna

RASSEGNA STAMPA giovedì 6 giugno 2013

C.O.E.S. CENTRO ONCOLOGICO EMATOLOGICO SUBALPINO

Insieme per i più piccoli

ACC Genomics per la Salute della Donna

ADENOCARCINOMA DEL RETTO

Lettera aperta degli oncologi al presidente Matteo Renzi: «Il fumo causa il 90% dei decessi per tumore al polmone»

VI Congresso del Gruppo Oncologico Chirurgico Cooperativo Italiano Terapie Mediche Innovative in Oncologia

Utilizzo dei farmaci biologici in Regione Liguria: sostenibilità del sistema. Dott.ssa Maria Susanna Rivetti

Esame di ammissione al Board Europeo di Chirurgia Toracica e Cardio-Vascolare.

TERAPIE BIOLOGICHE E IMMUNOTERAPIA: LE NUOVE FRONTIERE NELLA CURA DEL TUMORE

CORSO RESIDENZIALE TEORICO - PRATICO IL CARCINOMA POLMONARE NON A PICCOLE CELLULE: DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO NELL ERA DEI FARMACI BIOMOLECOLARI

Storia naturale del tumore della mammella. diagnosi. +/-trattamento/i. preclinica. nascita del tumore. diagnosi. exitus. clinica

TERAPIE ALTERNATIVE? ATTENTI AI CIARLATANI Franco Fraioli. Fondi integrativi, regole per il futuro Michele Carpinetti

WORKSHOP IL GOVERNO DELL INNOVAZIONE FARMACEUTICA: MODELLI DI GESTIONE SOSTENIBILE DEI FARMACI ONCOLOGICI INNOVATIVI AD ALTO COSTO

Immuno-oncologia. La nuova arma per combattere i tumori. Associazione Italiana di Oncologia Medica

CONVEGNO. LE GIORNATE ONCOLOGICHE VERSILIESI Nuovi farmaci in Oncologia Efficacia e gestione delle tossicità. Lido di Camaiore (LU), 23 maggio 2014

[ Percorso formativo ] I corso

Rassegna Stampa. Conferenza stampa. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata

CARCINOMA DEL POLMONE NON A PICCOLE CELLULE ( NSCLC )

FUMO PASSIVO, 8 ITALIANI SU 10 IGNORANO CHE PROVOCA IL CANCRO, LAZIO: TABAGISTA 1 CITTADINO SU 5 E CASI DI TUMORE AL POLMONE L ANNO

24 25 FEBBRAIO 2017 AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ROMA

Il medico specialista: la cura della malattia e la cura del malato

epidemiologia del melanoma

Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione

Milano, 24 ottobre 2014

AGGIORNAMENTO STATISTICO

Corso di Alta Formazione in Pneumologia

Tumori più frequentemente diagnosticati su %

ALGORITMI E PERCORSI TERAPEUTICI CARCINOMI DEL POLMONE NON-MICROCITOMA (NSCLC)

QUALI MODELLI DI GOVERNANCE ADOTTARE A LIVELLO REGIONALE PER GARANTIRE UNA GESTIONE SOSTENIBILE DELL INNOVAZIONE IN ONCOLOGIA

Mod. E1 Rev. 11 del 07/04/2016, Pagina 1 di 5 Programma Corso Residenziale ECM

RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI

1 Incontro di AVEC sui tumori del torace

Il Follow up, le Recidive e il loro Trattamento

Scritto da cruser Sabato 04 Febbraio :05 - Ultimo aggiornamento Giovedì 19 Aprile :55

Dir. Resp.: Roberto Napoletano

Sezione di Neuroscienze Cliniche. [Corso Residenziale] Neuro-oncologia 2010: Stato dell arte e prospettive future


Conferenza stampa Tumore al polmone: identikit di un big killer mondiale

APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA

METASTATICO: NUOVE TERAPIE

Transcript:

Le agenzie

1 lancio

2 lancio

3 lancio

L edicola

sasasdajdajkdadjadkasasasdajdajkdadjadka sasasdajdajkdadjadka sasasdajdajkdadjadka sasasdajdajkdadjadka sasasdajdajkdadjadka

La radio

14/04/2016 ISORADIO ISORADIO - 13.00 - Durata: 00.06.12 Conduttore: VENEZIANO MARIA LAURA Salute. Immunoterapia. la nuova frontiera della lotta al tumore al polmone. L'Aiot apre le porte alla prima scuola italiana di immuno oncologia toracica. Ospite: Prof. Cesare Gridelli (Pres. Aiot)

La rete

Ogni anno in Italia si registrano quarantamila nuove diagnosi di tumore al polmone e trentaquattromila decessi. Nell'ottanta per cento dei casi il tumore è provocato dal fumo di sigaretta: per questi pazienti, fino ad oggi, l'unica arma a disposizione era la chemioterapia, tossica e poco efficace: la sopravvivenza in fase avanzata, con questa cura, non supera i 10 mesi. L'introduzione dell'immunoterapia ha cambiato lo scenario: un paziente su cinque a tre anni dalla diagnosi è vivo. E funziona bene soprattutto nei grandi fumatori e negli ex fumatori. Ora che l immunoterapia è disponibile anche per il tumore al polmone vogliamo fare in modo di assicurare ai pazienti la migliore gestione possibile di queste terapie grazie a specialisti altamente formati dice a Panorama.it Cesare Gridelli, presidente dell'associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) e Direttore dell U.O. di Oncologia Medica dell'azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale S.G. Moscati di Avellino. Lo strumento per aggiornare gli oncologi viene fornito dall AIOT che, in collaborazione con la Fondazione Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori (NIBIT), apre le porte della prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica. Duecento esperti in oncologia toracica tornano sui 'banchi di scuola' per conoscere di più, e quindi saper meglio applicare, le nuove terapie immunologiche che hanno stravolto la lotta al tumore del polmone e che richiedono un approccio profondamente diverso dalle terapie tradizionali, ad iniziare dalla chemioterapia. Conoscere meglio per curare al meglio: è con questo spirito che gli oncologi italiani si aggiornano, per garantire al paziente la migliore gestione dell immunoterapia. Professor Gridelli, perché la necessità di una scuola dedicata all immunoterapia toracica? Una terapia per quanto efficace ha bisogno di operatori in grado di saperla gestire e 'sfruttare' al massimo: da qui la decisione di aprire la prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica rivolta ad oncologi e specialisti in malattie dell'apparato respiratorio. Si inizia il 1 aprile a Milano, poi il 22 aprile a Napoli e il 20 maggio a Siena per incominciare, ma non è che il primo passo. Una prima assoluta in Italia ma anche a livello internazionale. Cosa impareranno gli oncologi? Per esempio la diversità dell evoluzione della malattia rispetto al trattamento chemioterapico: i risultati, differentemente dalla chemioterapia, si hanno sul lungo periodo. Dopo due mesi infatti il tumore sembra peggiorare ma in realtà è solo l effetto dell azione del sistema immunitario attorno al carcinoma: bisogna invece attendere quattro mesi per poter vedere i benefici. L oncologo deve sapere che il trattamento ha questo effetto. Inoltre deve essere chiaro che il trattamento immunoterapico non è un futuro lontano ma un presente che sarà sempre più allargato. Ci sono già risultati rilevanti sia nella forma metastatica non a piccole cellule squamosa che nell adenocarcinoma, soprattutto nei pazienti già trattati con chemio. Oggi l'immunoncologia è una terapia di seconda linea nel polmone ma si sta sperimentando questa terapia anche in prima linea e in fase post operatoria. Ci stiamo avvicinando a grandi passi alla concreta possibilità di abbandonare la chemioterapia nel trattamento del tumore al polmone. Dobbiamo farci trovare pronti. Come funziona l immunoterapia per il tumore al polmone? L obiettivo dell'immunoncologia è quello di combattere il tumore stimolando il sistema immunitario del paziente e scagliandolo contro la malattia. Dopo il melanoma, il cancro polmonare è il primo tumore solido trattabile con questo metodo. Da tempo si provava a scatenare il sistema immunitario del paziente contro le cellule neoplastiche, ma senza successo. Dopo cinquant anni di sperimentazioni, passando anche per l insuccesso del vaccino, abbiamo capito finalmente il meccanismo per aggredire il tumore: usare anticorpi monoclonali che rimuovono il blocco che il tumore stesso crea contro il sistema immunitario. Quest ultimo è così in grado di contrastare la neoplasia. Ci sono farmaci specifici, come nivolumab, che agiscono proprio in questo modo. [segue]

[segue dalla pagina precedente] Risultati? L aspettativa di vita per un tumore al IV stadio è passata dai sette-otto mesi garantiti dalla chemioterapia fino a due anni su un paziente su quattro. Quali pazienti sono candidabili al trattamento? Abbiamo visto che l immunoterapia è particolarmente efficace nel tumore squamoso non a piccole cellule, quello tipico dei forti fumatori. Ma c è un 20 per cento dei casi in cui il tumore è invece legato ad una mutazione genetica e in questo caso il trattamento non funziona. Ma per questo tipo di cancro ci si può avvalere dei farmaci biologici a bersaglio molecolare, altra recente rivoluzione che ha portato a grandi successi. Inoltre il paziente, per essere candidabile, non deve avere malattie autoimmuni, come per esempio il lupus o l artrite reumatoide. Ad oggi circa duemila persone l anno vengono sottoposte a immunoterapia, specialmente quando falliscono il primo ciclo di chemio. E costi? Sono molto elevati. Si parla di circa settemila euro al mese per paziente. Ma i risultati ripagano il conto. Abbiamo contribuito a far sì che i pazienti potessero avere le migliori terapie possibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ora vogliamo fare in modo di assicurare ai pazienti la migliore gestione possibile di queste terapie grazie a specialisti altamente formati. Lo scorso luglio l'ema (European Medicines Agency) ha approvato il nivolumab per il tumore del polmone non a piccole cellule squamoso in fase avanzata, già trattato con chemioterapia. A settembre, a seguito delle richieste dell'aiot, l'aifa ha incluso il farmaco nella lista della legge 648/96 in modo che, in attesa della rimborsabilità in Italia, ottenuta lo scorso 24 Marzo, potessero accedervi a carico del SSN anche i pazienti non inclusi nel programma dell'uso compassionevole. Un traguardo importante se si pensa che ad oggi la sopravvivenza a 18 mesi dei pazienti con questo cancro al polmone in fase avanzata è del 39% contro il 23% di quelli trattati con chemioterapia. Un successo soprattutto negli alti fumatori o negli ex tabagisti rispetto ai non fumatori.

E' la prima causa di morte per tumore nell'uomo e la seconda nel sesso femminile: di cancro del polmone si registrano ogni anno in Italia circa 40 mila nuove diagnosi e 34 mila decessi. Nel 20 per cento dei casi la neoplasia è causato da una mutazione genetica, ma è il fumo di sigaretta il responsabile nell'85 per cento dei casi. Di tutte le diagnosi ogni anno, un quarto riguarda infatti le donne, sempre più spesso fumatrici. L'unica cura a disposizione era fino a poco tempo fa la chemioterapia (oltre alla chirurgia e la radioterapia), penalizzata da una bassa sopravvivenza in fase avanzata, non superiore ai 12 mesi, e da una seria tossicità. I farmaci biologici a bersaglio molecolare ( targeted therapy ), introdotti più recentemente e indirizzati selettivamente verso bersagli nelle cellule dei tumori con alterazioni genetiche specifiche, possono oggi aumentare,fino a triplicare, la sopravvivenza. Questi farmaci oggi possono essere impiegati in circa il 20% dei carcinomi polmonari non a piccole cellule, i più frequenti in assoluto. L'impiego di questa terapia, altamente personalizzata, richiede però la conoscenza della mutazione genetica tumorale e la disponibilità del relativo farmaco. Queste mutazioni sono generalmente presenti nei tumori dei non fumatori. La vera frontiera nella cura del cancro del polmone è però oggi l'immunoterapia, che ha rivoluzionato l'approccio alla lotta ai tumori (inizialmente il melanoma), perché in grado di combattere la neoplasia avvalendosi del sistema immunitario del malato.l immunoterapia può aumentare la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma polmonare avanzato e pesantemente già trattato con altri farmaci, con un malato su quattro vivo a 2 anni. Utilizza farmaci che non colpiscono direttamente le cellule tumorali, ma agiscono sul sistema immunitario. In particolare l immunoterapia funziona meglio nei pazienti fumatori, che generalmente non hanno un tumore con mutazioni genetiche e che quindi non possono avvalersi di farmaci biologici. L immunoterapia si è dimostrata superiore alla chemioterapia per il trattamento del cancro al polmone, in termini di riduzione della massa tumorale e di sopravvivenza. Le terapie immunologiche richiedono però un approccio profondamente diverso dalle cure tradizionali, sia per la valutazione dei pazienti da trattare, sia per la valutazione della loro efficacia, che per la gestione degli effetti collaterali. Infatti per formare "ad hoc" i medici che se ne occupano (oncologi e specialisti in malattie dell'apparato respiratorio), è nata la prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica, frutto della collaborazione tra l Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) e la Fondazione Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori (NIBIT (i corsi iniziano il 1 aprile a Milano, poi il 22 aprile a Napoli e il 20 maggio a Siena). «Anche in Italia l'immunoterapia è quindi finalmente arrivata al letto del paziente - dice Cesare Gridelli, presidente dell'aiot e Direttore dell U.O. di Oncologia Medica dell Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale S.G. Moscati di Avellino - "Lo scorso luglio l'ema (European Medicines Agency) ha approvato un anticorpo monoclonale, il nivolumab, per il tumore del polmone non a piccole cellule squamoso in fase avanzata, già trattato con chemioterapia, ma buoni risultati si sono avuti anche nell adenocarcinoma (soprattutto nei pazienti già trattati),un altro tipo di tumore polmonare, che insieme al precedente rappresenta l 80-90% di tutte le neoplasie di questo organo. A settembre l'aifa, grazie alla richiesta di AIOT, ha incluso il farmaco nella lista della legge 648/96 per far accedere a carico del Sistema Sanitario Nazionale anche i pazienti non inclusi nel programma dell'uso compassionevole, in attesa della rimborsabilità in Italia, ottenuta lo scorso 24 Marzo. Si tratta di un traguardo importante, se si pensa che ad oggi la sopravvivenza a 18 mesi dei pazienti con questo cancro al polmone in fase avanzata è del 39% contro il 23% di quelli trattati con chemioterapia, un successo soprattutto nei forti fumatori o negli ex tabagisti rispetto ai non fumatori". Oggi l'immunoncologia è una terapia di seconda linea (cioè impiegata [segue]

[segue dalla pagina precedente] quando altre cure non funzionano) nel polmone, ma le sperimentazioni sono partite anche per il trattamento in prima linea e dopo l'intervento chirurgico. In altre parole, le sfide del futuro sono iniziare l immunoterapia nelle fasi iniziali del cancro e migliorarne l efficacia, affiancandola ad altre strategie terapeutiche. Quanto alla classificazione istologica, la più recente divide i tumori polmonari maligni in due gruppi principali: i carcinomi a piccole cellule o microcitomi o small-cell lung cancer-sclc), il 15-20% di tutte le forme, strettamente legate al tabagismo e i carcinomi non a piccole cellule o non-microcitomi (non-small-cell lung cancer-nsclc), che rappresentano circa l 80% del totale. Questi ultimi si suddividono in tre istotipi, gli squamosi o epidermoidali (30%), causati dal fumo di sigaretta, gli adenocarcinomi (50-60%) presenti anche nei non fumatori e i tumori a grandi cellule (10%). Per la diagnosi precoce, è consigliabile eseguire nei pazienti a rischio (fumatori con più di55 anni) una volta all anno alcune indagini, come la TAC torace spirale.

Gli oncologi italiani si aggiornano, per garantire al paziente la migliore gestione dell immunoterapia, la nuova frontiera nella lotta al big killer. E lo strumento per aggiornarsi viene fornito dall Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) che, in collaborazione con la Fondazione Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori (NIBIT), apre le porte della prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica (SIOT). Milano, Napoli e Siena (sotto la guida rispettivamente di Filippo de Marinis, Cesare Gridelli e Michele Maio) per incominciare, ma non è che il primo passo. Duecento esperti in oncologia toracica tornano sui banchi di scuola per conoscere di più, e quindi saper meglio applicare, le nuove terapie immunologiche che hanno stravolto la lotta al tumore del polmone e che richiedono un approccio profondamente diverso dalle terapie tradizionali, a iniziare dalla chemioterapia. Anche in Italia l immunoterapia è arrivata al letto del paziente, dice Cesare Gridelli, presidente dell AIOT e Direttore dell U.O. di Oncologia Medica dell Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale S.G. Moscati di Avellino, e questo grazie alla collaborazione tra AIOT e AIFA. Abbiamo contribuito a far sì che i pazienti potessero avere le migliori terapie possibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ora vogliamo fare in modo di assicurare ai pazienti la migliore gestione possibile di queste terapie grazie a specialisti altamente formati. Lo scorso luglio l EMA (European Medicines Agency) ha approvato il nivolumab per il tumore del polmone non a piccole cellule squamoso in fase avanzata, già trattato con chemioterapia. A settembre, a seguito delle richieste dell AIOT, l AIFA ha incluso il farmaco nella lista della legge 648/96 in modo che, in attesa della rimborsabilità in Italia, ottenuta lo scorso 24 Marzo, potessero accedervi a carico del SSN anche i pazienti non inclusi nel programma dell uso compassionevole. Un traguardo importante se si pensa che a oggi la sopravvivenza a 18 mesi dei pazienti con questo cancro al polmone in fase avanzata è del 39% contro il 23% di quelli trattati con chemioterapia. Un successo soprattutto negli alti fumatori o negli ex tabagisti rispetto ai non fumatori. Ma una terapia per quanto efficace ha bisogno di operatori in nivolumabgrado di saperla gestire e sfruttare al massimo: da qui la decisione di aprire la prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica destinata a oncologi e specialisti in malattie dell apparato respiratorio. Si è iniziato il 1 aprile a Milano, poi il 22 aprile a Napoli e il 20 maggio a Siena. Una prima assoluta in Italia ma anche a livello internazionale visto che non sono a conoscenza di iniziative simili. [segue]

[segue dalla pagina precedente] Il futuro è già iniziato. Facciamoci trovare pronti La Ricerca corre velocemente, per fortuna, e se vogliamo che i pazienti siano curati al meglio è necessario prendere atto che a volte occorre tornare sui banchi, dice Filippo de Marinis, past president AIOT e direttore della Divisione di Oncologia Toracica all IEO di Milano, perché l immunoterapia, pur essendo una disciplina basata su antichi concetti, si è recentemente arricchita di nuove possibilità pratiche e del tutto innovative in oncologia toracica. E non si possono nemmeno mettere in atto le conoscenze acquisite perché si tratta di un approccio che rivoluziona completamente ciò che abbiamo fatto fino a oggi. Inoltre, è chiaro a tutti che non si tratta di un futuro lontano ma di un presente che sarà sempre più allargato. Ci sono già risultati rilevanti sia nella forma metastatica non a piccole cellule squamosa che nell adenocarcinoma, soprattutto nei pazienti già trattati. Oggi l immunoncologia è una terapia di seconda linea nel polmone ma si sta sperimentando questa terapia anche in prima linea e in fase post operatoria. Ci stiamo avvicinando a grandi passi alla concreta possibilità di abbandonare la chemioterapia nel trattamento del tumore al polmone. Dobbiamo farci trovare pronti. D altra parte l AIOT ha ripreso la lezione appresa, con grande successo, quando furono introdotti i farmaci a bersaglio molecolare: anche in quell occasione riportammo gli esperti a scuola. A tutto vantaggio della pratica clinica e, quindi, del paziente. Il paziente al centro della terapia L immunoncologia ha rivoluzionato l approccio alla lotta ai tumori, spiega Michele Maio, Direttore Immunoterapia Oncologica Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena e presidente della Fondazione NIBIT (Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori), affiancando e in alcuni casi sostituendosi del tutto alle terapie tradizionali ma cambiando prospettiva d attacco. Infatti, obiettivo dell immunoncologia è quello di combattere il tumore stimolando il sistema immunitario del paziente. Questo pone il paziente al centro della terapia, che non viene più passivamente subita ma ne diventa protagonista attivo. È fondamentale per questo che oltre al medico anche il paziente impari a gestire la terapia. Nella Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica porteremo tutta l esperienza clinica ed educazionale del NIBIT nel campo dell immunoncologia applicata al melanoma e ad altre neoplasie solide che stiamo attivamente studiando. Soprattutto dal punto di vista educazionale del medico, degli operatori sanitari e dello stesso paziente. È una strada completamente nuova, con nuove risposte dell organismo, nuovi effetti collaterali, nuovi modo di leggere i risultati. Formiamo i medici a una nuova disciplina anche perché formino a loro volta i pazienti: un punto cruciale questo per il successo della terapia. Tumore del polmone e Immunoterapia: le cifre In Italia si registrano circa 40mila nuove diagnosi ogni anno e 34mila decessi per cancro del polmone. Nel 20 per cento dei casi il tumore è legato a una mutazione genetica e quindi la terapia si può avvalere dei farmaci a bersaglio molecolare. Nell 85 per cento dei casi, invece, il tumore è provocato dal fumo di sigaretta: per questi pazienti fino a oggi l unica arma a disposizione era la chemioterapia, tossica e poco efficace. L introduzione dell immunoterapia ha cambiato lo scenario. Efficace soprattutto nei grandi fumatori e negli ex fumatori: grazie al nivolumab, un paziente su cinque a tre anni dalla diagnosi è vivo. Con la chemioterapia la sopravvivenza in fase avanzata, invece, non supera i 10 mesi.

Tumore del polmone: conoscere meglio per curare al meglio. E' con questo spirito che gli oncologi italiani si aggiornano, per garantire al paziente la migliore gestione dell'immunoterapia, la nuova frontiera nella lotta al 'big killer'. E lo strumento per aggiornarsi viene fornito dall'associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) che, in collaborazione con la Fondazione Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori (NIBIT), apre le porte della prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica (SIOT). Milano, Napoli e Siena (sotto la guida rispettivamente di Filippo de Marinis, Cesare Gridelli e Michele Maio) per incominciare, ma non è che il primo passo. Duecento esperti in oncologia toracica tornano sui 'banchi di scuola' per conoscere di più, e quindi saper meglio applicare, le nuove terapie immunologiche che hanno stravolto la lotta al tumore del polmone e che richiedono un approccio profondamente diverso dalle terapie tradizionali, ad iniziare dalla chemioterapia. Abbiamo contribuito a dare al paziente le migliori cure. Adesso gli specialisti più preparati. Parla Cesare Gridelli «Anche in Italia l'immunoterapia è arrivata al letto del paziente - dice Cesare Gridelli, presidente dell'aiot e Direttore dell U.O. di Oncologia Medica dell'azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale S.G. Moscati di Avellino - e questo grazie alla collaborazione tra AIOT e AIFA. Abbiamo contribuito a far sì che i pazienti potessero avere le migliori terapie possibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ora vogliamo fare in modo di assicurare ai pazienti la migliore gestione possibile di queste terapie grazie a specialisti altamente formati. Lo scorso luglio l'ema (European Medicines Agency) ha approvato il nivolumab per il tumore del polmone non a piccole cellule squamoso in fase avanzata, già trattato con chemioterapia. A settembre, a seguito delle richieste dell'aiot, l'aifa ha incluso il farmaco nella lista della legge 648/96 in modo che, in attesa della rimborsabilità in Italia, ottenuta lo scorso 24 Marzo, potessero accedervi a carico del SSN anche i pazienti non inclusi nel programma dell'uso compassionevole. Un traguardo importante se si pensa che ad oggi la sopravvivenza a 18 mesi dei pazienti con questo cancro al polmone in fase avanzata è del 39% contro il 23% di quelli trattati con chemioterapia. Un successo soprattutto negli alti fumatori o negli ex tabagisti rispetto ai non fumatori. Ma una terapia per quanto efficace ha bisogno di operatori in grado di saperla gestire e 'sfruttare' al massimo: da qui la decisione di aprire la prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica destinata ad oncologi e specialisti in malattie dell'apparato respiratorio. Si inizia il 1 aprile a Milano, poi il 22 aprile a Napoli e il 20 maggio a Siena. Una prima assoluta in Italia ma anche a livello internazionale visto che non sono a conoscenza di iniziative simili». [segue]

[segue dalla pagina precedente] Il futuro è già iniziato. Facciamoci trovare pronti. Parla Filippo de Marinis «La Ricerca corre velocemente, per fortuna, e se vogliamo che i pazienti siano curati al meglio è necessario prendere atto che a volte occorre tornare 'sui banchi' - dice Filippo de Marinis, past president AIOT e direttore della Divisione di Oncologia Toracica all IEO di Milano- perché l'immunoterapia, pur disciplina basata su antichi concetti, sì è recentemente arricchita di nuove possibilità pratiche e del tutto innovative in oncologia toracica. E non si possono nemmeno mettere in atto le conoscenze acquisite perché si tratta di un approccio che rivoluziona completamente ciò che abbiamo fatto fino ad oggi. Inoltre, è chiaro a tutti che non si tratta di un futuro lontano ma di un presente che sarà sempre più allargato. Ci sono già risultati rilevanti sia nella forma metastatica non a piccole cellule squamosa che nell adenocarcinoma, soprattutto nei pazienti già trattati. Oggi l'immunoncologia è una terapia di seconda linea nel polmone ma si sta sperimentando questa terapia anche in prima linea e in fase post-operatoria. Ci stiamo avvicinando a grandi passi alla concreta possibilità di Il paziente al centro della terapia. Parla Michele Maio «L'immunoncologia ha rivoluzionato l'approccio alla lotta ai tumori - spiega Michele Maio, Direttore Immunoterapia Oncologica Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena e presidente della Fondazione NIBIT (Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori)- affiancando ed in alcuni casi sostituendosi del tutto alle terapie tradizionali ma cambiando prospettiva d'attacco. Infatti, obiettivo dell'immunoncologia è quello di combattere il tumore stimolando il sistema immunitario del paziente. Questo pone il paziente al centro della terapia, che non viene più passivamente 'subita' ma ne diventa protagonista attivo. E' fondamentale per questo che oltre al medico anche il paziente impari a gestire la terapia. Nella Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica porteremo tutta l'esperienza clinica ed educazionale del NIBIT nel campo dell'immunoncologia applicata al melanoma e ad altre neoplasie solide che stiamo attivamente studiando. Soprattutto dal punto di vista educazionale del medico, degli operatori sanitari e dello stesso paziente. E' una strada completamente nuova, con nuove risposte dell'organismo, nuovi effetti collaterali, nuovi modo di leggere i risultati. Formiamo i medici a una nuova disciplina anche perché formino a loro volta i pazienti: un punto cruciale questo per il successo della terapia». Tumore del polmone e Immunoterapia: le cifre In Italia si registrano circa 40 mila nuove diagnosi ogni anno e 34 mila decessi per cancro del polmone. Nel 20 per cento dei casi il tumore è legato ad una mutazione genetica e quindi la terapia si può avvalere dei farmaci a bersaglio molecolare. Nell'85 per cento dei casi, invece, il tumore è provocato dal fumo di sigaretta: per questi pazienti - fino ad oggi - l'unica arma a disposizione era la chemioterapia, tossica e poco efficace.

L Aiot, in collaborazione con la Fondazione Nibit, apre le porte della prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica. Tumore del polmone: conoscere meglio per curare al meglio. È con questo spirito che gli oncologi italiani si aggiornano, per garantire al paziente la migliore gestione dell immunoterapia, la nuova frontiera nella lotta al big killer. E lo strumento per aggiornarsi viene fornito dall Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) che, in collaborazione con la Fondazione Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori (NIBIT), apre le porte della prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica (SIOT). Milano, Napoli e Siena (sotto la guida rispettivamente di Filippo de Marinis, Cesare Gridelli e Michele Maio) per incominciare, ma non è che il primo passo. Duecento esperti in oncologia toracica tornano sui banchi di scuola per conoscere di più, e quindi saper meglio applicare, le nuove terapie immunologiche che hanno stravolto la lotta al tumore del polmone e che richiedono un approccio profondamente diverso dalle terapie tradizionali, ad iniziare dalla chemioterapia. «Anche in Italia l immunoterapia è arrivata al letto del paziente dice Cesare Gridelli, presidente dell AIOT e Direttore dell U.O. di Oncologia Medica dell Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale S.G. Moscati di Avellino e questo grazie alla collaborazione tra AIOT e AIFA. Abbiamo contribuito a far sì che i pazienti potessero avere le migliori terapie possibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ora vogliamo fare in modo di assicurare ai pazienti la migliore gestione possibile di queste terapie grazie a specialisti altamente formati. Lo scorso luglio l EMA (European Medicines Agency) ha approvato il nivolumab per il tumore del polmone non a piccole cellule squamoso in fase avanzata, già trattato con chemioterapia. A settembre, a seguito delle richieste dell AIOT, l AIFA ha incluso il farmaco nella lista della legge 648/96 in modo che, in attesa della rimborsabilità in Italia, ottenuta lo scorso 24 Marzo, potessero accedervi a carico del SSN anche i pazienti non inclusi nel programma dell uso compassionevole. Un traguardo importante se si pensa che ad oggi la sopravvivenza a 18 mesi dei pazienti con questo cancro al polmone in fase avanzata è del 39% contro il 23% di quelli trattati con chemioterapia. Un successo soprattutto negli alti fumatori o negli ex tabagisti rispetto ai non fumatori. Ma una terapia per quanto efficace ha bisogno di operatori in grado di saperla gestire e sfruttare al massimo: da qui la decisione di aprire la prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica destinata ad oncologi e specialisti in malattie dell apparato respiratorio. Si inizia il 1 aprile a Milano, poi il 22 aprile a Napoli e il 20 maggio a Siena. Una prima assoluta in Italia ma anche a livello internazionale visto che non sono a conoscenza di iniziative simili». «La Ricerca corre velocemente, per fortuna, e se vogliamo che i pazienti siano curati al meglio è necessario prendere atto che a volte occorre tornare sui banchi dice Filippo de Marinis, past president AIOT e direttore della Divisione di Oncologia Toracica all IEO di Milano- perché l immunoterapia, pur disciplina basata su antichi concetti, sì è recentemente arricchita di nuove possibilità pratiche e del tutto innovative in oncologia toracica. E non si possono nemmeno mettere in atto le conoscenze acquisite perché si tratta di un approccio che rivoluziona completamente ciò che abbiamo fatto fino ad oggi. Inoltre, è chiaro a tutti che non si tratta di un futuro lontano ma di un presente che sarà sempre più allargato. Ci sono già risultati rilevanti sia nella forma metastatica non a piccole cellule squamosa che nell adenocarcinoma, soprattutto nei pazienti già trattati. Oggi l immunoncologia è una terapia di seconda linea nel polmone ma si sta sperimentando questa terapia anche in prima linea e in fase post-operatoria. Ci stiamo avvicinando a grandi passi alla concreta possibilità di abbandonare la chemioterapia nel trattamento del tumore al polmone. [segue]

[segue dalla pagina precedente] Dobbiamo farci trovare pronti. D altra parte l AIOT ha ripreso la lezione appresa, con grande successo, quando furono introdotti i farmaci a bersaglio molecolare: anche in quell occasione riportammo gli esperti a scuola. A tutto vantaggio della pratica clinica e, quindi, del paziente». «L immunoncologia ha rivoluzionato l approccio alla lotta ai tumori spiega Michele Maio, Direttore Immunoterapia Oncologica Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena e presidente della Fondazione NIBIT (Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori)- affiancando ed in alcuni casi sostituendosi del tutto alle terapie tradizionali ma cambiando prospettiva d attacco. Infatti, obiettivo dell immunoncologia è quello di combattere il tumore stimolando il sistema immunitario del paziente. Questo pone il paziente al centro della terapia, che non viene più passivamente subita ma ne diventa protagonista attivo. E fondamentale per questo che oltre al medico anche il paziente impari a gestire la terapia. Nella Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica porteremo tutta l esperienza clinica ed educazionale del NIBIT nel campo dell immunoncologia applicata al melanoma e ad altre neoplasie solide che stiamo attivamente studiando. Soprattutto dal punto di vista educazionale del medico, degli operatori sanitari e dello stesso paziente. E una strada completamente nuova, con nuove risposte dell organismo, nuovi effetti collaterali, nuovi modo di leggere i risultati. Formiamo i medici a una nuova disciplina anche perché formino a loro volta i pazienti: un punto cruciale questo per il successo della terapia». In Italia si registrano circa 40 mila nuove diagnosi ogni anno e 34 mila decessi per cancro del polmone. Nel 20 per cento dei casi il tumore è legato ad una mutazione genetica e quindi la terapia si può avvalere dei farmaci a bersaglio molecolare. Nell 85 per cento dei casi, invece, il tumore è provocato dal fumo di sigaretta: per questi pazienti fino ad oggi l unica arma a disposizione era la chemioterapia, tossica e poco efficace. L introduzione dell immunoterapia ha cambiato lo scenario. Efficace soprattutto nei grandi fumatori e negli ex fumatori: grazie al nivolumab, un paziente su cinque a tre anni dalla diagnosi è vivo. Con la chemioterapia la sopravvivenza in fase avanzata, invece, non supera i 10 mesi.

[ Nasce la prima scuola italiana di immunoncologia toracica ] Conoscere meglio per curare al meglio. È con questo spirito che gli oncologi italiani si aggiornano, per garantire ai malati di tumore al polmone le terapie innovative più efficaci. Tra cui emerge l'immunoterapia, la nuova frontiera nella lotta al big killer, che rivoluziona lo scenario tradizionale cercando di combattere il tumore stimolando il sistema immunitario del paziente. Nasce infatti la prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica (Siot), istituita dall'associazione Italiana di Oncologia Toracica (Aiot) in collaborazione con la Fondazione Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori (Nibit). Si inizia il 1 aprile a Milano, poi il 22 aprile a Napoli e il 20 maggio a Siena. Duecento esperti in oncologia toracica tornano sui "banchi di scuola" per conoscere di più, e quindi saper meglio applicare, le nuove terapie immunologiche che hanno stravolto la lotta al tumore del polmone, proponendosi come alternativa alla tossica chemioterapia. Abbiamo contribuito a far sì che i pazienti potessero avere le migliori terapie possibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale - - dice Cesare Gridelli, presidente dell'aiot e Direttore dell U.O. di Oncologia Medica dell'azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale S.G. Moscati di Avellino - ora vogliamo fare in modo di assicurare ai pazienti la migliore gestione possibile di queste terapie grazie a specialisti altamente formati». I medici non possono tirarsi indietro, per salire sul treno di un futuro che, in realtà, è già presente bisogna farsi trovare pronti. «È necessario prendere atto che a volte occorre tornare 'sui banchi' - dice Filippo de Marinis, past president Aiot e direttore della Divisione di Oncologia Toracica all Ieo di Milano - perché l'immunoterapia, pur disciplina basata su antichi concetti, si è recentemente arricchita di nuove possibilità pratiche e del tutto innovative in oncologia toracica. E non si possono nemmeno mettere in atto le conoscenze acquisite perché si tratta di un approccio che rivoluziona completamente ciò che abbiamo fatto fino ad oggi».

di Stefania Bortolotti È con questo spirito che gli oncologi italiani si aggiornano, per garantire al paziente la migliore gestione dell immunoterapia, la nuova frontiera nella lotta al big killer. E lo strumento per aggiornarsi viene fornito dall Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) che, in collaborazione con la Fondazione Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori (NIBIT), apre le porte della prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica (SIOT). Milano, Napoli e Siena (sotto la guida rispettivamente di Filippo de Marinis, Cesare Gridelli e Michele Maio) per incominciare, ma non è che il primo passo. Duecento esperti in oncologia toracica tornano sui banchi di scuola per conoscere di più, e quindi saper meglio applicare, le nuove terapie immunologiche che hanno stravolto la lotta al tumore del polmone e che richiedono un approccio profondamente diverso dalle terapie tradizionali, ad iniziare dalla chemioterapia. [ Tumore del Polmone: Conoscere Meglio per Curare al Meglio] Abbiamo contribuito a dare al paziente le migliori cure. Adesso gli specialisti più preparati. Parla Cesare Gridelli Anche in Italia l immunoterapia è arrivata al letto del paziente - dice Cesare Gridelli, presidente dell AIOT e Direttore dell U.O. di Oncologia Medica dell Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale S.G. Moscati di Avellino - e questo grazie alla collaborazione tra AIOT e AIFA. Abbiamo contribuito a far sì che i pazienti potessero avere le migliori terapie possibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ora vogliamo fare in modo di assicurare ai pazienti la migliore gestione possibile di queste terapie grazie a specialisti altamente formati. Lo scorso luglio l EMA (European Medicines Agency) ha approvato il nivolumab per il tumore del polmone non a piccole cellule squamoso in fase avanzata, già trattato con chemioterapia. A settembre, a seguito delle richieste dell AIOT, l AIFA ha incluso il farmaco nella lista della legge 648/96 in modo che, in attesa della rimborsabilità in Italia, ottenuta lo scorso 24 Marzo, potessero accedervi a carico del SSN anche i pazienti non inclusi nel programma dell uso compassionevole. Un traguardo importante se si pensa che ad oggi la sopravvivenza a 18 mesi dei pazienti con questo cancro al polmone in fase avanzata è del 39% contro il 23% di quelli trattati con chemioterapia. Un successo soprattutto negli alti fumatori o negli ex tabagisti rispetto ai non fumatori. Ma una terapia per quanto efficace ha bisogno di operatori in grado di saperla gestire e sfruttare al massimo: da qui la decisione di aprire la prima Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica destinata ad oncologi e specialisti in malattie dell apparato respiratorio. Si inizia il 1 aprile a Milano, poi il 22 aprile a Napoli e il 20 maggio a Siena. Una prima assoluta in Italia ma anche a livello internazionale visto che non sono a conoscenza di iniziative simili. Il futuro è già iniziato. Facciamoci trovare pronti. Parla Filippo de Marinis La Ricerca corre velocemente, per fortuna, e se vogliamo che i pazienti siano curati al meglio è necessario prendere atto che a volte occorre tornare sui banchi - dice Filippo de Marinis, past president AIOT e direttore della Divisione di Oncologia Toracica all IEO di Milano - perché l immunoterapia, pur disciplina basata su antichi concetti, sì è recentemente arricchita di nuove possibilità pratiche e del tutto innovative in oncologia toracica. E non si possono nemmeno mettere in atto le conoscenze acquisite perché si tratta di un approccio che rivoluziona completamente ciò che abbiamo fatto fino ad oggi. Inoltre, è chiaro a tutti che non si tratta di un futuro lontano ma di un [segue]

[segue dalla pagina precedente] presente che sarà sempre più allargato. Ci sono già risultati rilevanti sia nella forma metastatica non a piccole cellule squamosa che nell adenocarcinoma, soprattutto nei pazienti già trattati. Oggi l immunoncologia è una terapia di seconda linea nel polmone ma si sta sperimentando questa terapia anche in prima linea e in fase post-operatoria. Ci stiamo avvicinando a grandi passi alla concreta possibilità di abbandonare la chemioterapia nel trattamento del tumore al polmone. Dobbiamo farci trovare pronti. D altra parte l AIOT ha ripreso la lezione appresa, con grande successo, quando furono introdotti i farmaci a bersaglio molecolare: anche in quell occasione riportammo gli esperti a scuola. A tutto vantaggio della pratica clinica e, quindi, del paziente. Il paziente al centro della terapia. Parla Michele Maio L immunoncologia ha rivoluzionato l approccio alla lotta ai tumori - spiega Michele Maio, Direttore Immunoterapia Oncologica Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena e presidente della Fondazione NIBIT (Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori)-affiancando ed in alcuni casi sostituendosi del tutto alle terapie tradizionali ma cambiando prospettiva d attacco. Infatti, obiettivo dell immunoncologia è quello di combattere il tumore stimolando il sistema immunitario del paziente. Questo pone il paziente al centro della terapia, che non viene più passivamente subita ma ne diventa protagonista attivo. È fondamentale per questo che oltre al medico anche il paziente impari a gestire la terapia. Nella Scuola Italiana di Immuno Oncologia Toracica porteremo tutta l esperienza clinica ed educazionale del NIBIT nel campo dell immunoncologia applicata al melanoma e ad altre neoplasie solide che stiamo attivamente studiando. Soprattutto dal punto di vista educazionale del medico, degli operatori sanitari e dello stesso paziente. È una strada completamente nuova, con nuove risposte dell organismo, nuovi effetti collaterali, nuovi modo di leggere i risultati. Formiamo i medici a una nuova disciplina anche perché formino a loro volta i pazienti: un punto cruciale questo per il successo della terapia. Tumore del polmone e Immunoterapia in cifre. In Italia si registrano circa 40 mila nuove diagnosi ogni anno e 34 mila decessi per cancro del polmone. Nel 20% dei casi il tumore è legato ad una mutazione genetica e quindi la terapia si può avvalere dei farmaci a bersaglio molecolare. Nell 85% dei casi, invece, il tumore è provocato dal fumo di sigaretta: per questi pazienti - fino ad oggi - l unica arma a disposizione era la chemioterapia, tossica e poco efficace. L introduzione dell immunoterapia ha cambiato lo scenario. Efficace soprattutto nei grandi fumatori e negli ex fumatori: grazie al nivolumab, un paziente su cinque a tre anni dalla diagnosi è vivo. Con la chemioterapia la sopravvivenza in fase avanzata, invece, non supera i 10 mesi.

I social