D.M. 37/2008 Disposizioni in materia di installazione degli impianti all'interno di edifici

Documenti analoghi
A norma dell'articolo 1 comma 2, gli impianti sono classificati in sette tipologie:

AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI DEL PROGETTISTA

CAMPO D APPLICAZIONE D.M. 22 gennaio 2008, n.37

2 In quale modo la Legge 46/90 garantisce la sicurezza degli impianti? 4 Quali sono gli impianti soggetti alla Legge 46/90 e con quali obblighi?

addio alla 46/90 Requisiti tecnico-professionali

A cura di: Stefano Bassi TdP U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL11 Empoli /02/2015 1

TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO

L applicazione del D.P.R. 462/01 ai locali medici

DICHIARAZIONE DEGLI ALTRI AVENTI TITOLO MODULO A

DECRETO MINISTERO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E ARTIGIANATO 20 FEBBRAIO 1992

elettrico-elettronico

SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA del COMUNE di FERENTINO

L 5 marzo 1990, n Norme per la sicurezza degli impianti pubblicata nella Gazz. Uff. 12 marzo 1990, n. 59

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE DECRETO MINISTERIALE 37/2008

Installazione impianti termici domestici alimentati a biomassa

SETTORE ANTENNISTI. Settore antennisti. Manododpera 141 Antenne terrestri digitale e analogico e reti di distribuzione 141 Antenne per satellite 142

DALLA LEGGE 46/90 AL D.M. n 37/2008n

Federazione Nazionale Artigiani Installatori di Impianti. D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447.

Visura ordinaria dell'impresa

PROSPETTO SULLA DOTAZIONE DI IMPIANTI DELL'EDIFICIO OGGETTO DI INTERVENTO EDILIZIO (Legge n. 46 e D.P.R n.

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DI.RI.

Decreto Ministeriale 22/01/2008 n.37

Visti gli articoli 8, 14 e 16 della legge 5 marzo 1990, n. 46, recante norme per la sicurezza degli impianti;

Incontro tecnico La sicurezza e gli impianti Dal DM 37/08 al D.Lgs 81/08

Legge n. 46 del Norme per la sicurezza degli impianti

Richiesta di attivazione della fornitura di gas: RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA DI GAS per impianti soggetti alla legge 5 marzo 1990, n.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÁ

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO. di concerto con IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

NOMINA RESPONSABILE TECNICO

Legge n 46 del 05/03/1990 NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI.

LEGGE ORDINARIA DEL PARLAMENTO n.626/94 del 05/03/1990 Norme per la sicurezza degli impianti

Testo del decreto applicativo della legge 46/90 riguardante la normativa per la realizzazione e l'omologazione degli impianti

COMUNICAZIONE DI FINE LAVORI

Legge 5 marzo 1990, n.46. Norme per la sicurezza degli impianti. Art. 1. Ambito di applicazione

TRIBUNALE DI GROSSETO

Legge 5 Marzo 1990, n. 46

DICHIARAZIONE (ai sensi del D.M n. 37 circa Disposizioni in materia di installazzione degli impianti all interno degli edifici )

Udito il parere del Consiglio di Stato, Sezione Consultiva per gli Atti Normativi, espresso nell'adunanza generale del 7 maggio 2007, n.

MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Roma, 6 aprile 2000 Il Ministro: LETTA

DOCUMENTINEWS GRAZIE A:

ATTIVITA DI INSTALLAZIONE, AMPLIAMENTO, TRASFORMAZIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI ALL INTERNO DI EDIFICI

IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO. Legislazione, documentazione e verifiche e controlli sugli impianti elettrici

B) Impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere.

a) laurea in materia tecnica specifica conseguita presso una università statale o legalmente

LEGGE 46/90. Norme per la sicurezza degli impianti. 5 Marzo 1990, n 46. Art. 1 Ambito di applicazione

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di MILANO

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ D.M. 37/2008

DECRETO 22/01/08 N. 37

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SONDRIO

Allegato n. 1 verbale n. 3

Nel 2015 è stato raggiunto un fatturato lordo di 17 Milioni di Euro. Il 2016 prevede il raggiungimento finale lordo di 20 Milioni di Euro

CITTÀ DI CASTEL GANDOLFO AREA TECNICA SERVIZIO ii Urbanistica e edilizia privata Piazza della libertà, 7, castel gandolfo (rm)

Richiesta di rilascio del certificato di agibilità (art. 24 D.P.R n 380)

Ing. Luigi Giudice. Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco 18/12/2014 1

Impianti elettrici DM 37/08

Visura ordinaria dell'impresa

SINTESI NORMATIVA DELLA SICUREZZA DELLE PERSONE Suddivisione della normativa vigente per campi di applicazione

Segnalazione certificata di agibilità (Art. 24 D.P.R.6/6/2001 N. 380)

Visura ordinaria societa' di capitale

Scheda per opere di: Immobile di proprietà Sig.

IMPIANTISTI. DENUNCIA Ai sensi dell art. 22 D. LGS 112/98 e dell art 9 D.P.R. 558/99

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA di CALTANISSETTA

COMUNICAZIONE DI EFFETTIVO INIZIO LAVORI IL/I SOTTOSCRITTO/I

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di TORINO

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ai sensi dell art. 7 comma 6 del D.M. 22 gennaio 2008 n.37

7170/ Prefettura n. 306/ pervenute al prot.n.10649/ , situato in Rivoli

QUALITA E SERVIZI NEL MONDO DELL ESTETICA E DELL ACCONCIATURA controlli e verifiche nelle imprese del benessere Impianto elettrico

Adeguamento o realizzazione di un impianto

LA NORMA UNI Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione

LEGENDA. (1) Come esempio nel caso di impianti a gas, con "altro" si può intendere la sostituzione di un apparecchio installato in modo fisso.

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE

C O M M I S S I O N E L I B E R E P R O F E S S I O N I

SICUREZZA ELETTRICA. Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, in prossimità di sistemi impiantistici.

L ATTIVITA DI IMPIANTISTICA DOPO L ENTRATA IN VIGORE DEL D.M. N.

Con sede in via/piazza n. che rappresenta in qualità di

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI AGIBILITÀ (art. 24, d.p.r. 6 giugno 2001, n. 380)

QUADRO DELLE PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO

, 192 D.M.

Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37

Milano 26 Ottobre Dott.Ing. Luigi De Angelis Dirigente del CNVVF

Legge 46/90 e provvedimenti attuativi Testi integrati e commentati

LEGGE 5 marzo 1990, n.46 Norme per la sicurezza degli impianti.

Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma

Le norme tecniche del gas: aggiornamento e formazione. Linea Guida CIG n. 11/2014

ALLEGATO I (DA COMPILARSI A CURA DELL INSTALLATORE CHE HA REALIZZATO L IMPIANTO DI UTENZA)

La riqualificazione degli impianti termici. Esempi svolti con TERMOLOG EpiX 7

COMUNE di CHIOGGIA. Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DITTA:

In omaggio agli abbonati a TuttoNormel

Pronta la nuova 46/90

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI AGIBILITA

COMUNE DI CAMPOFIORITO

MARCA DA BOLLO Comune di Diamante Ufficio Tecnico Settore Urbanistica Demanio Patrimonio Via Pietro Mancini n Diamante

Commento al D.M. 22 gennaio 2008 n. 37 e presentazione della modulistica adottabile

I diversi tipi di impianti

GUIDA ATTIVITA INSTALLAZIONE IMPIANTI (aggiornata al 31 luglio 2009)

DALLA LEGGE 46/90 E DAL DPR 47/91 AL NUOVO DM 37/08

La marcatura CE dei prodotti e le responsabilita dei professionisti. Forli 18 novembre 2014

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI SICUREZZA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI E DI SERVIZIO. Ing. Guglielmo Guglielmi

Transcript:

Protezione Ambiente Sicurezza Studio associato professionale Via Lana, 1 25020 FLERO (Brescia) Telefono 030.3583956 Fax 030.3583957 www.studiopas.it e-mail : info@studiopas.it Partita IVA : 03539590178 CIRCOLARE N 6 DEL 12 MAGGIO 2008 D.M. 37/2008 Disposizioni in materia di installazione degli impianti all'interno di edifici Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 22 gennaio 2008, n 37 "Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno di edifici" (pubblicato in G.U. n. 61 del 12.03.2008) è entrato in vigore il 27 marzo 2008 (quindici giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale). Di fatto il DM 37/2008 sostituisce la legge 46/90; infatti alla stessa data sono abrogati (ai sensi dell art. 3, comma 1, del decreto 28.12.2006 n. 300, convertito con modifiche dalla legge 26.02.2007 n. 17): il regolamento di cui al D.P.R. 447/91, gli articoli da 107 a 121 del D.P.R. 380/2001, la legge 5 marzo 1990, n. 46 ad eccezione degli articoli 8 (Finanziamento dell attività di normazione tecnica), art. 14 (Verifiche), art. 16 (Sanzioni), le cui sanzioni trovano applicazione in misura raddoppiata per le violazioni degli obblighi previsti dallo stesso regolamento. In base alla detta normativa: fino al 26 marzo 2008 la dichiarazione di conformità deve essere rilasciata sul "vecchio modulo" (DM 20.02.92); a partire dal 27 marzo 2008 la dichiarazione di conformità va rilasciata sui nuovi moduli, previsti dagli allegati I (imprese installatrici) e II (uffici tecnici interni delle imprese non installatrici) del D.M. 37/08. Il nuovo decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso, collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenze. Se l'impianto e' connesso a reti di distribuzione si applica a partire dal punto di consegna della fornitura. Gli impianti sono classificati come segue: a) impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell'energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonche' gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere; b) impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere; 1

c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali; d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie; e) impianti per la distribuzione e l'utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali; f) impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili; g) impianti di protezione antincendio. La progettazione degli impianti risulta obbligatoria per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli impianti. il progetto e' redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi, il progetto, come specificato all'articolo 7, comma 2, e' redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice. Il progetto per l'installazione, trasformazione e ampliamento è redatto da un professionista iscritto agli albi professionali secondo le specifiche competenze tecniche richieste, nei seguenti casi: a) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a), per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unita' abitative aventi potenza impegnata superiore a 6 kw o per utenze domestiche di singole unita' abitative di superficie superiore a 400 m 2 ; b) impianti elettrici realizzati con lampade fluorescenti a catodo freddo, collegati ad impianti elettrici, per i quali e' obbligatorio il progetto e in ogni caso per impianti di potenza complessiva maggiore di 1200 VA resa dagli alimentatori; c) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a), relativi agli immobili adibiti ad attivita' produttive, al commercio, al terziario e ad altri usi, quando le utenze sono alimentate a tensione superiore a 1000 V, inclusa la parte in bassa tensione, o quando le utenze sono alimentate in bassa tensione aventi potenza impegnata superiore a 6 kw o qualora la superficie superi i 200 m 2 ; d) impianti elettrici relativi ad unita' immobiliari provviste, anche solo parzialmente, di ambienti soggetti a normativa specifica del CEI, in caso di locali adibiti ad uso medico o per i quali sussista pericolo di esplosione o a maggior rischio di incendio, nonche' per gli impianti di protezione da scariche atmosferiche in edifici di volume superiore a 200 m 3 ; e) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera b), relativi agli impianti elettronici in genere quando coesistono con impianti elettrici con obbligo di progettazione; f) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera c), dotati di canne fumarie collettive ramificate, nonche' impianti di climatizzazione per tutte le utilizzazioni aventi una potenzialita' frigorifera pari o superiore a 40.000 frigorie/ora; g) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera e), relativi alla distribuzione e l'utilizzazione di gas combustibili con portata termica superiore a 50 kw o dotati di canne fumarie collettive ramificate, o impianti relativi a gas medicali per uso ospedaliero e simili, compreso lo stoccaggio; h) impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera g), se sono inseriti in un'attivita' soggetta al rilascio del certificato prevenzione incendi e, comunque, quando gli idranti sono in numero pari o superiore a 4 o gli apparecchi di rilevamento sono in numero pari o superiore a 10. 2

Le novità rispetto alla 46/90 Si applica a tutti gli impianti La variante più vistosa, da tempo annunciata, è l'estensione del campo di applicazione del DM 37/08 a tutti gli impianti in tutti gli edifici. La legge 46/90 era invece limitata agli impianti negli edifici civili e solo per gli impianti elettrici era estesa a tutti gli edifici, indipendentemente dalla loro destinazione d'uso. Cade dunque ogni differenza, a questi fini, tra edifici civili e non civili. Impianti di rilevazione incendio Il nuovo decreto conferma che per "impianti di protezione antincendio" si intendono non solo gli impianti di idranti e di estinzione di tipo automatico o manuale, ma anche gli impianti di rivelazione di gas, di fumo e d'incendio. A tali impianti si applicava la legge 46/90 solo se installati negli edifici civili, ora si applica il DM 37/08 in tutti gli edifici. Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche Gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, sono passati dagli impianti della lettera b) a quelli della lettera a). Impianti di automazione di porte, cancelli e barriere Nella lettera a) sono stati aggiunti gli "impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere in considerazione della loro spiccata pericolosità, anche se in verità si tratta di una macchina e non di un impianto vero e proprio. L'installatore di porte, cancelli e barriere automatiche deve essere abilitato ai sensi del DM 37/08 per gli impianti di cui all'art. l, comma 2, lettera a), ma non deve rilasciare la dichiarazione di conformità, in quanto coperta dalla marcatura CE. Manutenzione ordinaria L'attività di manutenzione ordinaria è esclusa dal campo di applicazione del nuovo decreto, come lo era dalla legge 46/90. Abilitazione delle imprese Responsabile tecnico Ogni impresa installatrice deve avere un responsabile tecnico, il quale deve essere in possesso dei requisiti tecnico professionali. Il responsabile tecnico può essere: l'imprenditore individuale, un legale rappresentante dell'impresa installatrice, una persona preposta con atto formale a tale incarico. Uffici tecnici interni Gli uffici tecnici interni delle imprese non installatrici sono equi parati alle imprese installatrici limitatamente agli impianti delle proprie strutture interne, purché il responsabile tecnico di tale attività abbia i requisiti tecnico professionali per gli impianti che installa, trasforma, amplia o su cui svolge manutenzione straordinaria. L'ufficio tecnico interno di imprese non installatrici non necessita di alcuna abilitazione da parte della CCIAA; Progetto degli impianti 3

Secondo il DM 37/08 tutti gli interventi di installazione (nuovi impianti), di ampliamento o trasformazione di impianti esistenti devono essere progettati, ad esclusione di: ascensori; impianti di cantiere; installazione di apparecchi per usi domestici. Negli impianti più complessi il progettista deve essere un professionista iscritto all'albo; in tutti gli altri impianti il progetto può essere eseguito dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice. Secondo il DM 37/08!'installatore deve allegare alla dichiarazione di conformità di tali impianti: il progetto redatto dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice, la relazione con tipologie dei materiali utilizzati. Impianti di rivelazione incendio Gli impianti di rivelazione incendio sono soggetti all'obbligo di progetto, da parte di un professionista iscritto all'albo, quando sono inseriti in una attività soggetta al rilascio di prevenzione incendi, oppure quando!'impianto comprende almeno dieci rivelatori. Dichiarazione di conformità (DICO) Le imprese installatrici devono realizzare gli impianti secondo la regola dell'arte, in conformità alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi. Lavori parziali In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità e l'attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell'opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e della funzionalità dell'intero impianto. Nella dichiarazione di cui al comma l e nel progetto di cui all'art. 5, è espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell'impianto". La verifica iniziale Chi ha eseguito l'impianto, o l'intervento parziale, prima di sottoscrivere la DICO e di consegnare il lavoro deve verificare, con esame a vist e prove, che l'impianto è a regola d'arte (verifica iniziale). Il modulo per le imprese installatrici Il modulo della DICO, di cui al DM 20/2/92, è stato sostituito da due moduli allegati al nuovo decreto: uno per le imprese installatrici e un altro per gli uffici tecnici interni La dichiarazione di rispondenza (DIRI) Gli impianti eseguiti dopo il 13/3/90 dovrebbero avere la dichiarazione di conformità, ma spesso ne sono sprovvisti. Per sanare queste situazioni, la dichiarazione di conformità va sostituita dalla dichiarazione di rispondenza (DIRI, ma solo per gli impianti realizzati fino al 27/3/08, data di entrata in vigore del DM 37/08. La DIRl può essere firmata: da un professionista (con i requisiti sotto indicati) per tutti gli impianti; dal responsabile tecnico di un'impresa abilitata (con i requisiti sotto indicati) per gli impianti non oggetti a progetto da parte di un professionista. Il professionista deve essere iscritto all'albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste e avere esercitato la professione per almeno cinque anni nel settore impiantistico. Il responsabile tecnico deve ricoprire tale ruolo da almeno cinque anni in una impresa abilitata nel settore impiantistico cui si riferisce la DIRl. Il periodo di cinque anni può essere stato maturato in più imprese installatrici. 4

5

6